il lavoro piu` duro - Davvero Comunicazione

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RUBEN
IL LAVORO PIU’ DURO
“Il lavoro più duro” è il titolo del nuovo album di
inediti del cantautore Ruben. Si tratta di un
concept sulla realtà del lavoro, un disco composto
da 14 canzoni che raccontano di 13 personaggi
ed i loro relativi mestieri.
Un killer, un prete, un disoccupato, un impresario
di pompe funebri, un’insegnante, un avvocato, un
camionista, una prostituta... sono solo alcuni dei
mestieri narrati in prima persona dal cantautore
veronese che dà vita a dei personaggi esuberanti,
quasi feroci, ossessivi riguardo al proprio lavoro.
«E’ il mio disco più maturo e particolare, tanto che
ho interpretato anche a livello vocale ogni
personaggio per farne risaltare le caratteristiche» - così parla Pierfrancesco Coppolella, in
arte Ruben, sul suo quinto lavoro in studio in oltre dieci anni di carriera.
Il disco è stato registrato interamente in analogico, con voce e chitarra in presa diretta per
conservare il massimo della spontaneità e dell’emozione della performance. Gli
arrangiamenti sono interamente in acustico. Risaltano gli archi e i fiati, arrangiati da
Carmelo Leotta, contrabbassista e noto jazzista. Special guest al violino in due brani,
Michele Gazich, già ne “Il Rogo Della Vespa” il precedente cd del cantautore.
“Il lavoro più duro” uscirà in versione digipack deluxe a tre ante, su etichetta Vrec
distribuito Venus. Il booklet è arricchito dai disegni originali dell’illustratore Fabrizio
Mirandola. La foto della copertina è di Giuliano Guarnieri.
Info: www.rubenrock.com
Cenni biografici/ Ruben (nome d’arte di Piefrancesco Coppolella) è un cantautore veronese. Artisticamente
esordisce collaborando alla stesura di testi per Rudy Rotta, per poi pubblicare quattro album: “Biondo
Accelerato” (2000), “La Musa Elettrica” (2004), “Da qui non si vedono le stelle” (2008) e “Il Rogo della
Vespa” (2011). Ha partecipato agli eventi (e relative compilation) del “Verona Aid” per l’Unicef (2005), ai
tributi a Leonard Cohen “Nudo in ombra” (2006) e “Vestito Per Amare” (2010), al cd commemorazione per la
Shoah “Misciumeret” (2008) di cui ne è ideatore, ed alla compilation tributo ai Doors “Waiting For The
Moon” (2011). Nel 2011 esce il suo primo cd dal vivo “Live Alla Fontana” con Carmelo Leotta e Carlo
Poddighe, seguito da un tour acustico nazionale. Dylan, Young e Springsteen sono i suoi riferimenti musicali
principali mentre i testi, spesso scomodi e crudi, attingono a tematiche sociali. Nel 2012 esce il quinto album
“Il Lavoro Più Duro” (Vrec/Venus).
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TRACKLIST “Il Lavoro Più Duro” di Ruben (Vrec/Venus Distribuzione - OUT MAY 2012)
Killer (un assassino a pagamento) / Per parlare del professionismo, estremizzando, ho scelto un
professionista del crimine. E’ il personaggio che ho descritto maggiormente. Si chiama Carlo, noto
nell’”ambiente” come “Carletto”, per via della bassa statura. Un esaltato dal suo ruolo,
cocainomane, con un problema di salute: il cuore gli fa qualche scherzo ogni tanto...
Prega per me (un prete) / Un sacerdote, in una piccola parrocchia, senza più stimoli né
vocazione. Angosciato. Un prete, che per mestiere deve pregare per gli altri, chiede di pregare per
lui.
Disoccupato / Il mestiere di cercare un lavoro. Il lavoro più duro?
Anche questo è andato (un impresario di pompe funebri) / Un’attività poco attraente sul piano
sociale. Però il lavoro non manca mai.
p.r. (pubbliche relazioni) / Chi, per mestiere, fa incontrare le persone importanti. E lo diviene più
di loro. “Sono una star…”.
Vinceremo! (un avvocato) / Un azzeccagarbugli, abituato a vendere un po’ di fumo ai propri
clienti.
Ridere (un comico) / Far ridere. Sempre. Anche quando sei morto dentro. E’ un lavoro duro. La
canzone parla di un comico, ma vuole essere anche il ritratto dell’artista in generale.
Ti racconterò (un insegnante di lettere) / Un insegnante che ama a tal punto il suo mestiere che
il fatto che i suoi studenti non lo ascoltino diviene per lui anche secondario. E’ un inno a chi, nel
proprio lavoro, ci mette tutta la passione di cui è capace.
L'ozio (intermezzo) / Un momento di pausa ci vuole, anche all’interno di un disco sul lavoro.
Primo maggio (un sindacalista) / Un forte senso di estraniamento attanaglia il personaggio della
canzone. Reso più forte dal ricorrere della Festa del Lavoro. Tra la folla vociante vede una donna e
se ne innamora…
Bucato (una casalinga) / Quello della casalinga da molti non è riconosciuto come un lavoro. Ne
consegue un bel carico di frustrazione. La protagonista del brano reagisce a modo suo…
Mammolo (un camionista) / Un orgoglioso conducente di TIR, dalla vita “avventurosa”. Donne e
motori. E la strada diventa un’ossessione.
Contratto a termine (un precario) / Ho scritto la canzone in 10 minuti, prima di andare in studio di
registrazione. Non potevo fare un disco sul lavoro e non metterci un personaggio che vive nel
precariato. Ed è precario tutto: il lavoro, gli affetti, il senso della vita che uno cerca di afferrare in
qualche modo.
Lucciola (una puttana) / Il cd si chiude col mestiere più antico del mondo. Una professionista.
Inappuntabile. Tutti la disprezzano ma tutti, non importa quanto grandi, ricchi o bravi siano, sono
nel novero dei clienti. E’ anche un modo per sdrammatizzare tutto l’album. Mai prendersi troppo sul
serio: alla fine, le cose, devono sempre andare un po’ a puttane.
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