Fra Noi 125 - Gennaio 2009 - Frati Cappuccini Italiani

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Fra Noi 125 - Gennaio 2009 - Frati Cappuccini Italiani
FRA NOI
Foglio informativo
dei Frati Minori Cappuccini di Lombardia
Gennaio 2009 n. 125
La fede adulta
Vorrei continuare la riflessione sulla fede ponendo la seguente domanda: quando una fede si puo’ dire
“adulta”? Per rispondere a questa domanda vi propongo di rivisitare il cammino dei discepoli alla
sequela di Gesù, come viene descritto nel Vangelo di Marco (il vangelo di questo anno pastorale). Molti
passi biblici parlano di fede, di fede iniziale e di fede matura, ma solo nei Vangeli si scorge un vero e
proprio itinerario, nel quale sono segnalate le tappe che dicono la differenza tra una fede iniziale e una
fede adulta. Queste tappe si possono esemplificare con alcuni passaggi:
1. Dal Dio dei miracoli al Dio crocifisso: Marco è il Vangelo dei miracoli, ma i miracoli muoiono sulla
croce, dove Gesù, che ha salvato gli altri, non salva se stesso. Potenza e debolezza sono le due facce del
mistero di Gesù: i miracoli mostrano che in Lui agisce la potenza di Dio, e la Croce mostra che la
potenza di Dio è l’amore e il dono di sé.
2. Dal merito al dono: Non c’è modo di salvarsi, ma c’è modo di essere salvati. Il discepolo è invitato a
comprendere il motivo della “grazia”: un distogliersi dalla fiducia in se stesso per confidare unicamente
nell'amore di Dio.
3. Dal progetto alla persona: La folla segue Gesù immaginandolo un Messia conforme alla propria
attesa. Quando si accorge che è un Messia diverso lo abbandona. Il discepolo è fedele alla persona del
Signore più che al progetto che si è fatto di Lui.
4. Dal lasciare al trovare: La fede matura conduce anche ad una scoperta che tutto capovolge: non è il
discepolo che dona se stesso al Maestro, ma è il Maestro che dona se stesso al discepolo.
5. Dal chiuso all’aperto: Il cammino della fede è fin dall’inizio un cammino verso la missione. La prima
parola di Gesù al discepolo è “Seguimi” l’ultima è “andate”. Universalità dell’annuncio missionario.
6. Dalla stretta giustizia alla gratuità: La gratuità è l'anima dell’originalità cristiana. Il figlio minore
della parabola (Lc 15, 11 ss.) incontra un perdono del tutto gratuito che precede la stessa conversione. Il
figlio maggiore della parabola deve uscire dallo schema ristretto della giustizia del tanto/quanto per
capire qualcosa del volto del padre e approdare agli spazi larghi della gratuità.
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7. Dal “per” Gesù al “come” Gesù: Se vuole seguire veramente Gesù, Pietro deve cambiare la direzione
della sua disponibilità a dare la vita (cfr Gv 13,37): non tanto “per” Gesù, quanto “come” Gesù (13,3435), cioè per gli altri, esattamente come il pastore che dà la vita per le pecore (Gv 10,11).
Che l’anno nuovo ci aiuti a camminare nella sequela di Cristo come discepoli fedeli alla vocazione
ricevuta.
Buon anno!
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► AGENDA
11-17 gennaio: Esercizi Spirituali interprovinciali a Castelletto di Brenzone (Vr).
19 gennaio: incontro dei guardiani-vicari col MP e Definitorio a Milano S. Francesco.
26-30 gennaio: corso di formazione per Assistenti OFS, GiFra ad Assisi.
26-30 gennaio: corso di formazione per Formatori ad Assisi.
27-30 gennaio: Capitolo elettivo nella Vice-Provincia dell’Etiopia.
2 febbraio: giornata mondiale per la vita consacrata.
3-6 febbraio: a Sassone Ciampino (Roma), incontro di formazione permanente organizzato
dall’Area Evangelizzazione CISM sul tema: “Evangelizzare oggi: il contributo delle persone consacrate –
Linee di un progetto”.
6 febbraio: XXV° di presenza a Mairano .
10-11 febbraio: incontro dei fratelli laici.
13-15 febbraio: organizzato dal Servizio Parrocchie del Segretariato Nazionale Evangelizzazione,
tre giorni di formazione permanente sul tema: Rivestiti di Cristo.
17-19 febbraio:incontro dei guardiani lombardi, trentini, veneti.
21 febbraio - Casalpusterlengo: 150° della morte del SdD p. Carlo d’Abbiategrasso.
► Capitolo della Provincia Nossa Senõra do Carmo, Ma-Pa-Ap
Dal 9 al 13 dicembre 2008 i frati della Provincia Nossa Senõra do Carmo hanno celebrato il terzo
Capitolo provinciale. Fra Raffaele Della Torre ha partecipato all’assemblea capitolare come
delegato del Ministro provinciale fraternamente invitato a rappresentare la “Provincia madre”. Il
Capitolo, celebrato a suffragio universale, e presieduto da fra Josè Gislon, definitore generale, oltre
all’elezione dei superiori il cui esito è già stato comunicato a suo tempo, ha affrontato e approvato
alcuni punti significativi tra i quali:
•
l’assunzione da parte della Provincia della responsabilità della Delegazione di Cuba,
•
lo statuto economico della Provincia
•
il progetto per l’edificazione di ambienti per frati anziani e ammalati.
I lavori capitolari hanno evidenziato il desiderio di testimoniare sempre più autenticamente il
carisma francescano cappuccino sia nella vita fraterna che nell’intensa attività apostolica dei frati a
servizio della Chiesa locale.
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Prima dell’inizio del Capitolo e a lavori terminati fra Raffaele accompagnato da fra Aquilino
Apassiti e da fra Gentile Giannellini ha visitato alcune fraternità della Provincia dove vivono e
lavorano i 23 frati lombardi ancora presenti in Brasile: fra Angelo Olginati, fra Angelo Falomi, fra
Elia Balzelli, fra Ruggero Beltrami, fra Giangiuseppe Pietta, fra Lauro Crivellaro, fra Liberato
Giudici, fra Apollonio Troesi, fra Pierantonio Zanni, fra Gianfranco Frambi, fra Aquilino Apassiti,
fra Giandidio Garagiola, fra Beniamino Zanardini, fra Narcisio Baisini, mons. Franco Cuter, fra
Gentile Giannelini, fra Antonio Vegetali, fra Luigi Giudici, fra Leonardo Trotta, Fra Aligi Quadri,
fra Innocenzo Pacchioni, fra Luigi Spelgatti, fra Luigi Rota. I nostri fratelli missionari,
compatibilmente con le condizioni di fratello corpo continuano la loro testimonianza e il loro
lavoro, con il desiderio di collaborare pienamente con la giovane Provincia Brasiliana. L’opera di
evangelizzazione e di promozione umana è in pieno sviluppo, i frati oltre che nelle parrocchie che
spesso comprendono stazioni e villaggi rurali, sono impegnati nella formazione (tutte le tappe
formative sono in Provincia), nell’educazione dei giovani, nelle opere a favore dei poveri e degli
emarginati (ambulatori e mense). Significativa è stata la decisione di assumere la Missio ad Gentes
in terra Cubana.
Durante l’ultimo giorno della sua permanenza, a São Luis, il 20 dicembre, fra Raffaele ha
incontrato le Suore Missionarie Cappuccine, fondate dal Servo di Dio fra Giampietro Recalcati da
Sesto San Giovanni, riunite in Capitolo provinciale. Insieme si è fatto il punto della situazione della
Causa di Beatificazione di fra Giampietro e si sono tracciate alcune linee di collaborazione per i
futuri passi da compiere.
Il ministro Provinciale José Rodrigues de Araújo, saluta cordialmente tutti i confratelli lombardi e
ringrazia per la presenza di fra Raffaele al Capitolo, accolta come segno di comunione e di
continuità di una storia che dura da oltre 100 anni.
► Apertura dell’anno centenario di p. Arsenio da Trigolo (Trigolo 13
dicembre 2008)
In occasione dell’apertura del primo centenario della morte del Servo di Dio p. Arsenio da Trigolo,
sabato 13 novembre 2008 si è vissuto nel paese natale di Trigolo un momento di preghiera,
presieduto da sua Ecc. Mons. Dante Lafranconi, vescovo di Cremona.
Nella chiesa parrocchiale, adeguatamente preparata per l’occasione, si sono celebrati i vespri
solenni, accompagnati dalla corale del paese, diretta dallo stesso parroco, don Giuseppe Ferri,
Direttore della scuola diocesana di musica sacra. Durante la celebrazione, in primo luogo la Madre
Generale delle Suore di Maria Consolatrice, fondate dal nostro Servo di Dio, ha tracciato un breve
profilo della vita di p. Arsenio ripercorrendo le varie tappe del suo articolato cammino
vocazionale. Poi, il Vescovo di Cremona ha tenuto una breve riflessione, sottolineando come Dio
ha saputo utilizzare il percorso ‘tortuoso’, e non scevro di difficoltà, di p. Arsenio per portare a
compimento il Suo fecondo disegno; in particolare, il Vescovo ha messo in risalto la profonda
tenacia e fede che ha accompagnato il nostro confratello lungo tutte le tappe della sua vita.
Oltre ai numerosi fedeli del paese, al momento di preghiera ha partecipato una folta
rappresentanza della suore di Maria Consolatrice; più esigua la presenza dei Frati Cappuccini,
provenienti in particolare dai conventi del cremonese.
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Prima della celebrazione Mons. Lafranconi aveva incontrato le famiglie del paese e al termine è
seguita nei locali dell’oratorio la cena con i giovani, sempre con la partecipazione del Vescovo.
► Assemblea post Natalizia della Custodia della Costa d’Avorio.
Nei giorni 29-30 dicembre 2008 i frati della Custodia della Costa d’Avorio hanno celebrato una
delle due assemblee annuali che ormai da anni sono una bella e utile consuetudine della vita della
Custodia stessa. Fra Raffaele Della Torre ha partecipato ai lavori assembleari.
La riflessione e le tematiche affrontate sono scaturite dalla lettera del Ministro Generale datata 25
novembre 2008 e indirizzata a tutti Superiori Maggiori e ai Delegati di tutte le Circoscrizioni in
terra d’Africa. La lettera riporta le conclusioni dell’incontro che il Ministro Generale e il suo
Definitorio hanno avuto con tutti i Superiori maggiori e i Delegati del continente Africano a Dar Es
Salaam, Tanzania. Le indicazioni e le riflessioni di fra Mauro riguardano tre aspetti fondamentali
della nostra vita: l’identità fraterna, la formazione alla vita fraterna e l’economia fraterna.
I frati della Costa D’Avorio hanno riflettuto con attenzione e vivacità sui contenuti dello scritto e
ne hanno fatto oggetto di una verifica della propria situazione interna, individuando allo stesso
tempo alcune indicazioni concrete per il futuro.
Altro punto importante all’ordine del giorno dell’assemblea è stata la riqualificazione del convento
di Abidjan-Angrè, che per cinque anni ha accolto i malati affetti dall’ulcera di Buruli, funzionando
come un vero e proprio ospedale. I frati hanno accolto ben volentieri la proposta del Ministro
Generale e suo Definitorio di riqualificare il convento come casa di formazione che accoglierà
giovani frati provenienti da alcune circoscrizioni dell’Africa. La tappa formativa ipotizzata è quella
del post-noviziato. Per meglio definire le circoscrizioni che parteciperanno a questa collaborazione
e le modalità di attuazione del progetto, i superiori maggiori e i Delegati di Costa d’Avorio,
Cameroun, Benin, Nigeria, Burkina Faso e Ghana si ritroveranno nei primi giorni di Febbraio ad
Abidjan.
Per quanto riguarda l’aiuto ai malati dell’ulcera di Buruli, i frati continuano ad essere tramite della
Provvidenza inviata da amici e benefattori, sostenendo le spese di degenza ospedaliera in strutture
sanitarie, il costo dei medicinali e fornendo cibo e altri generi di servizi.
L’assemblea, ha poi approvato “ad experimentum” lo Statuto Economico della Custodia. I frati
hanno anche stabilito di attivarsi, per individuare fonti di sostentamento che contribuiscano a
sostenere i costi della vita ordinaria, questo tema sarà oggetto dell’assemblea post-Pasquale.
Da parte di tutti i fratelli che vivono e lavorano in terra Ivoriana un caloroso augurio di buon anno.
► Dai frati cappuccini la Natività nella casa natale di Papa Giovanni XXIII
(L’Eco di Bergamo, 07 gennaio 2008)
Un bellissimo presepe con la ricostruzione dettagliata della casa natale a Sotto il Monte del beato
Papa Giovanni. È stato il modo con cui la comunità dei frati cappuccini di Borgo Palazzo ha voluto
rendere omaggio al pontefice bergamasco a conclusione dell’Anno giovanneo. Il presepe
rappresenta per i frati una tradizione storica, visto che proprio San Francesco ne è stato l’ideatore.
Anche nella chiesa dei frati, quindi, da sempre l’appuntamento con il presepe rappresenta un
momento di grande partecipazione per tutti quanti, dalla comunità francescana a quella dei
residenti e non. Moltissime, infatti, le persone arrivate anche da altre parti della città per ammirare
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il lavoro dei frati, ogni anno sempre più bello e pieno di effetti, per l’incanto dei tantissimi
visitatori. Tra i più entusiasti i bambini che, a bocca aperta e con gli occhi sgranati, sono rimasti
catturati dalla magia del particolare presepe. «Abbiamo visionato molte foto e planimetrie
riguardanti l’intero complesso della casa natale del beato Giovanni XXIII – dicono i frati –, per
ricostruirlo fedelmente nel presepio. Ad esempio, grazie a una tecnologia fatta anche in modo
artigianale, abbiamo realizzato il bellissimo effetto neve grazie all’utilizzo di un pallone a vetri che
ruota tramite il motorino dell’attrezzo con il quale giriamo la polenta; poi abbiamo messo in scena
quattro fasi ben distinte: l’alba, con i suoni tipici della campagna (un esempio, il canto del gallo,
ndr), l’arrivo del temporale con acqua vera che cade davanti al presepe; il giorno annunciato dal
suono delle campane, l’arrivo del sole, l’arcobaleno, il suono degli zampognari e i camini che
cominciano a fumare; il tramonto, accompagnato da un’abbondante nevicata, le luci accese
all’interno delle case e all’esterno; la notte, con gli effetti delle stelle che brillano, il transito della
stella cometa, l’arrivo degli angeli, le luci interne che si spengono mentre rimangono accese quelle
esterne». I tanti personaggi presenti (con le occupazioni tipiche del periodo) sono tutti in
movimento, mentre le costruzioni sono state eseguite con legno, gesso e polistirolo. «Abbiamo
recuperato, per coprire i tetti, delle tegole in miniatura realizzate con materiale vero. E vorremmo
ringraziare le professoresse della scuola d’arte Fantoni per aver dipinto il cielo che fa da sfondo».
Ieri sono state collocate le statuine dei Re Magi, e c’è ancora tempo fino a domenica per ammirare
il presepe.
► I nostri morti
Il 17 dicembre il Signore ha chiamato a sé Andrea Rossi papà di Fr. Claudio. Lo ricordiamo nelle
nostre preghiere
► Segnalazioni librarie
1) De Fiores Stefano monfortano,
Maria. Nuovissimo Dizionario. Vol. 1, p. XXXII, da 1 a 989.
Maria. Nuovissimo Dizionario. Vol. 2, p. XII, da 991 a 1957.
Maria. Nuovissimo Dizionario. Vol. 3. Testimoni e Maestri, XXX, 853.
I tre volumi sono la 2ª ristampa, Edizioni Dehoniane, Bologna 2008. Ogni volume € 65,00.
A parte il costo, i primi due volumi trattano argomenti mariani, in ordine alfabetico e in modo
abbastanza esteso. Alcuni argomenti sono nuovissimi. Il terzo tratta di alcuni autori che hanno
scritto di mariologia. Tra questi i francescani:
Brigida di Svezia OFS s. † 1373
Alighieri Dante OFS? † 1321
Giovanni Duns Scoto min. b. † 1308
Giorgio La Pira terziario domenicano OFS servo di Dio † 1977
Francesco Antonio Marcucci OFS vesc. servo di Dio † 1798
Massimiliano Kolbe conv. s. † 1941
Per gli argomenti e gli altri scrittori di mariologia si può consultare il catalogo della Biblioteca
Francescano-Cappuccina Provinciale al sito: www.infoteca.it/bfcp/opac.htm.
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Si sa che un dizionario, solitamente, si consulta e non si legge. Quasi sempre si consulta in fretta,
per necessità urgenti di reperire materiale per trattare alcuni argomenti. Credo che questo
dizionario possa fare eccezione e vada letto per un aggiornamento personale e poi per poter
rinnovare l’insegnamento e la predicazione mariologica.
Un giudizio tecnico (cioè teologico e mariologico) su un’opera così impegnativa scritta da un solo
autore, anche se ha alle spalle un insegnamento trentennale e numerose pubblicazioni, non è facile.
Ho consultato qualche recensione e le ho trovate tutte positive.
Trascrivo un brano di queste: “In sintesi, chi apre questo libro è invitato a guardarsi dal considerare il
discorso su Maria come un dato risaputo, stereotipo e scontato. Occorre invece affinare gli occhi dello spirito
per cogliere la novitas della donna Maria, nel cui spazio spirituale e corporeo il Dio trascendente si è fatto
uomo, vicino e solidale con noi esseri umani”.
Ad una osservazione più esterna ci si accorge che l’Autore conosce bene la Bibbia, i documenti
conciliari e postconciliari, l’esperienza ecclesiale. È pure molto sensibile all’ecumenismo, terreno
sul quale, purtroppo, la mariologia ha provocato tante divisioni.
2) Giudici Evaldo [a cura di], prefazione di Cargnoni Costanzo, Appunti per una vita di p. Carlo
d'Abbiategrasso (1825-1859), Santuario «Madonna dei Cappuccini», Casalpusterlengo 2008. – p. 491.
È un libro che arriverà in tutti i conventi, pertanto avremo modo di conoscerlo direttamente, di
valutarne i contenuti e di coltivare una più profonda conoscenza e una migliore familiarità con il
Servo di Dio p. Carlo.
Dalla prefazione di p. Costanzo Cargnoni scelgo due testi che ci invitano alla lettura: “La novità di
questa lettura della biografia di padre Carlo da Abbiategrasso fatta da padre Evaldo Giudici è possibile
ravvisarla in tre settori: 1) nelle fonti che hanno alimentato la sua spiritualità; 2) in un utilizzo appropriato e
critico delle deposizioni processuali; 3) nella spiegazione dei fatti taumaturgici non in una dimensione
miracolistica di meraviglioso, ma come connessi e derivanti da una personalissima vita mariana” (p. 8). Lo
stesso p. Costanzo sottolinea l’attualità del volume: “È un insegnamento di giustizia e verità e onestà
nel commercio e negli affari; un invito alla pace, alla riconciliazione e solidarietà con i piccoli e i più poveri;
un modello meraviglioso di apostolato dei laici, e soprattutto un richiamo ad un’intima e profonda unione al
Cuore di Cristo crocifisso e al Cuore immacolato e addolorato di Maria” (p. 10).
3) Longhi Lisa, Gli incunaboli della Biblioteca Francescano-Cappuccina Provinciale Milano, In: Italia
medioevale e umanistica 48 (2007), Editrice Antenore, Roma, Padova 2008, p. 219-255
Questa è solo un’informazione. La Biblioteca Francescano-Cappuccina Provinciale, unita
all’Archivio Provinciale, è specializzata e continua a raccogliere solo opere francescane, cioè opere
scritte da francescani o che trattano del francescanesimo. Nella biblioteca sono stati raccolti anche
gli Incunaboli (libri stampati dall’invenzione della stampa fino al 1499) e cinquecentine (libri scritti
dal 1500 al 1599) anche se non sono riguardano il francescanesimo. Ciò è stato necessario per
salvare, proteggere e, appena possibile, valorizzare questo patrimonio. Già furono studiate le
cinquecentine e presto verranno inserite nel catalogo della biblioteca, oltre che nel catalogo ICCU
(Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni
bibliografiche) del Ministero dei Beni Culturali che ha un settore specifico: EDIT 16 (Censimento
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nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo), di cui la biblioteca fa parte, anche se non in modo
aggiornato e rigorosamente scientifico.
L’articolo che segnalo studia, descrive e cataloga (in modo scientifico) i 28 incunaboli ora presenti
nella nostra biblioteca. Non sono molti, ma alcuni sono molto importanti e già stati conosciuti dagli
studiosi.
Approfitto dell’occasione per segnalare che in questi ultimi mesi l’Archivio ha pure preso parte al
Censimento dei manoscritti medievali della Lombardia curato dalla Regione Lombardia. Sono
stati recensiti e segnalati 25 testi. La presentazione è stata fatta il 10 dicembre 2008. Per trovare
l’Archivio Provinciale Cappuccini Lombardi bisogna entrare in:
http://www.manoscrittilombardia.it/scheda_biblioteca.php?idBIB=116
In fondo, cliccando dove è scritto: manoscritti (segnature: 25), si otterrà l’elenco. Cliccando su ogni
scheda si otterrà tutta la scheda intera.
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