PROPOSTE E SPUNTI DI RIFLESSIONE E CONFRONTO PER LA

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PROPOSTE E SPUNTI DI RIFLESSIONE E CONFRONTO PER LA
PROPOSTE E SPUNTI DI RIFLESSIONE E CONFRONTO PER LA DEFINIZIONE DEL LAVORO NEI
GRUPPI DI PROGETTAZIONE DEI CURRICOLI VERTICALI.
RAGAZZI CHE STORIA!!
Curricolo storico
Il punto di vista
Nel percorso di crescita e quindi anche nel percorso di progressione e continuità scolastica, gli allievi e le
allieve debbono affrontare molti cambiamenti . Che si tratti però del grado scolastico,del gruppo di
riferimento o dell’ adattamento ad un nuovo stile educativo e didattico, qualunque cambiamento sia,esso ha
in se un elemento di continuità assoluta:l’identità propria . Quel che io sono in questo preciso momento
della mia vita è elemento biografico ed esistenziale in vero continuo mutamento, in progressione e in
necessaria continuità con l’ieri ed il domani.
La comprensione della storia della civiltà umana non prescinde dalla comprensione della storia personale
dell’individuo e viceversa. L’identità individuale e quella storico-culturale sono profondamente connesse.
In ultima analisi, vi è anche un’evidente similitudine metodologica nel lavoro di costruzione e lettura dei
documenti storici, siano essi testimonianza di una storia personale o di un tempo storico. La memoria
personale e collettiva, si costruiscono anche attraverso il documento storico.
Da questo spunto la riflessione sulla didattica per l’apprendimento della storia, materia viva ed incantevole
poiché parla di me e dell’umanità cui appartengo, nella quale possiamo però scorgere un elemento di
trasversalità dato dalla sua interdipendenza coi concetti d’intentità personale, collettiva, sociale,che aprono
il percorso educativo-didattico al “se e l’altro”, all’educazione alla cittadinanza, a quegli obbiettivi
inespressi che convogliamo nei percorsi di continuità e che non attingono ad un'unica disciplina.
Punti (alcuni) di possibile sviluppo.
- La mia storia personale
- La relazione fra la mia storia e la Storia
- La documentazione storica (ideazione di un possibile “archivio storico personale che accompagni il
percorso scolastico)
- La memoria
- definizione di un possibile “album storico” personale che accompagni il percorso scolastico?
Ambiti disciplinari interessati
Il se e l’altro
Storia
Educazione alla cittadinanza
Continuità educativa
ABILITA’ SOCIALI IN…MOVIMENTO!
Curricolo motorio
Il punto di vista
Gli apprendimenti fondanti per la nostra identità, quelli che segnano profondamente il nostro sentire e quello
che sarà il nostro modo di essere e comportarci nella vita, sono apprendimenti impliciti, ovvero che non
passano dall’esperienza cognitiva razionale ma dall’esperienza significati, profonda. Questo tipo
d’esperienza è tutt’uno con la nostra esperienza corporea e definisce quegli apprendimenti che le scoperte
neuro scientifiche hanno definito Embodied cognition (V. Gallese) ovvero della conoscenza “incorporata”
(embodied) perchè si fonda ,appunto,sulle esperienze corporee.
Gli apprendimenti passano attraverso l’esperienza affettiva ,quella percettiva, la motoria,sociale, cognitiva.
In particolar modo vi è forte connessione ed interdipendenza fra l’aspetto motorio e quello sociale e fra il
sociale ed il cognitivo. Cio fa si che attraverso l’esperienza motoria noi possiamo più facilmente apprendere
abilità sociali che poi acquistano consapevolezza nell’apprendimento cognitivo.
Da questo spunto la riflessione sulla didattica per l’apprendimento delle abilità sociali che diverranno le
competenze autentiche dell’individuo consapevole si se e dell’importanza dell’Altro da se, che sa
riconoscere il proprio valore e quello altrui, capace di creare e nutrire legami affettivi-sociali, reti per una vita
serena ed integrata e per una società pacifica ed inclusiva.
Questo punto di vista apre lo sguardo sulle attività motorie che proponiamo a scuola, non come discipline o
attività secondarie ma come possibile formidabile strumento d’acquisizione delle competenze sociali,
dall’infanzia, tempo in cui l’apprendimento implicito è prevalente, fino alla secondaria, quando la maturazione
permette anche di ricanalizzare criticamente le informazioni depositate precedentemente in memoria, e di
sviluppare, anche grazie ad esse, una identità autonoma.
L’educazione motoria quindi, come stimolo non al solo sviluppo del potenziale motorio,ma strumento di
educazione emotiva, affettiva , che offra stimoli di sviluppo all’identità tutta, in un ottica di socialità, di
valorizzazione e cooperazione con l’Altro, gli Altri. La proposta motoria muove dunque le abilità sociali;
nella gradualità e progressività d’approfondimento da sviluppo all’Io, al Tu ed al Noi, basi relazionali
dell’essere sociale delle competenze per l’espressione piena della cittadinanza.
Punti (alcuni) di possibile sviluppo
- L’Io ovvero la consapevolezza del proprio potenziale
- L’Altro ovvero il riconoscimento del diverso da me, nella sua unicità, nelle similitudini. L’altro fattore
indispensabile alla realizzazione di me stesso.
- Il Noi un’identità da costruire
- Il Gruppo ovvero la valorizzazione dell’individualità in un ottica cooperativa, il riconoscersi parte, il
concorrere alla realizzazione di un obiettivo comune.
- Il vincolo affettivo, come vincolo sociale
Ambiti disciplinari interessati
Il se e l’altro
Il corpo ed il movimento
L’educazione motoria
Sviluppo della cittadinanza
SCIENTIFICA….MENTE!
Curricolo scientifico
Il punto di vista:
Quali sono le abilità cognitive che muovono uno scienziato?
Quali sono gli apprendimenti necessari a creare una mente scientifica?
C’è un metodo educativo per sviluppare il metodo di pensiero scientifico?
Come si sviluppa questo pensiero e quando ciò accade? …al liceo scientifico o alla scuola dell’infanzia?
Quante domande!
Del resto però,lo scienziato in primis si pone molte domande e questo è uno degli elementi che caratterizza il
suo pensiero. Ma non il solo.
La risoluzione dei problemi, la ricerca delle risposte, segue un processo , costituito da elementi e tappe
precise, riconoscibili, definibili,collegabili e ..apprendibili.
Il modus operandi scientifico di una bambina impegnata in una caccia al tesoro non è così distante da quello
di un ragazzo che faccia esperimenti nell’aula di scienze o dell’allievo che segue la crescita di un seme
nell’orto didattico, o risolva problemi nell’ora di matematica.
Lo sviluppo del pensiero scientifico è assai più trasversale all’esperienza disciplinare scolastica di quanto
non appaia. La cura e lo stimolo al suo sviluppo non si limita all’ora di scienze e non necessita
obbligatoriamente di un super laboratorio attrezzatissimo; necessità però della possibilità di esperire, le
“sensate esperienze alle dimostrazioni necessarie” come ci insegna Galilei e, per dirla con Piaget, di agire
sull’oggetto dell’apprendimento, trasformarlo e comprendere questo processo di trasformazione, giacché i
concetti scientifici si apprendono gradualmente, con l’esperienza e la manipolazione e non con la
memorizzazione
Il lavoro del gruppo verterà allora sul far focus attorno all’esperienze scolastiche in grado di promuovere
consapevolmente ed efficacemente il pensiero scientifico nelle età formative.
Punti (alcuni) di possibile sviluppo:
-
I sensi come laboratorio scientifico
Imparare ad osservare, misurare,confrontare, definire
Imparare a ipotizzare,sperimentare,verificare
Schemi, mappe mentali e concettuali
Ambiti disciplinari interessati:
La conoscenza del mondo
Ed scientifica
Matematica