Altri esperimenti sempre riferiti all`acqua
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Altri esperimenti sempre riferiti all`acqua
Altri esperimenti sempre riferiti all’acqua La danza acquatica osa occorre Un recipiente di vetro pieno di acqua gassata e dell’uvetta. Come procedere Mettete alcuni acini di uvetta nell’acqua gassata e osservate cosa succede dopo pochi minuti. All’inizio l’uvetta affonderà, ma non appena le bollicine del gas rimarranno intrappolate tra le grinze degli acini, essi diventeranno meno densi del liquido e cominceranno a risalire. Giunti in superficie le bollicine scoppieranno e gli acini torneranno sul fondo. Il processo si ripeterà più volte trasformando il movimento dell’uvetta in una danza acquatica! Il battello a vapore Cosa occorre Un guscio d’uovo, una barchetta di cartone, una candela, del filo di ferro, un po’ d’acqua, una bacinella. Come procedere Prendete una barchetta di cartone o di polistirolo e collegate le sponde della barchetta con filo di ferro sagomandolo in modo che possa sorreggere un guscio d'uovo. Praticate un piccolo foro nella punta di un guscio, vuotatene il contenuto e riempitelo poi con l’acqua in modo che, disposto l’uovo orizzontalmente, il livello dell’acqua giunga un po’ al di sotto del foro. Posizionate ora il battello nell’acqua, un pezzetto di candela all’interno, il guscio pieno d’acqua con il foro rivolto all’indietro sul supporto creato al di sopra della candela accesa. Trascorsi alcuni minuti l’acqua comincerà a bollire e un filo di vapore uscirà attraverso l’estremità perforata del guscio facendo muovere il battello. La radiografia del suolo § § § § Preleviamo un campione di terreno prestando attenzione ad andare in profondità di almeno 30 cm. Mettiamo tutta la terra raccolta in un grande vaso trasparente che riempiremo successivamente di acqua Chiudiamo bene il vaso ed agitiamo vigorosamente Lasciamo depositare il terreno per diverse ore: da cosa è composto lo strato che si accumula sul fondo? E quello che si forma più in alto? Si chiama humus ed è la parte del terreno più ricca di sostanze nutrienti per le piante e gli animaletti che ci vivono! La permeabilità § § § Prepariamo tre bottiglie trasparenti e sistemiamo su ognuna un imbuto chiuso con dell’ovatta Procuriamoci tre campioni diversi di terreno – argilla – sabbia – humus – e riempiamo gli imbuti ciascuno con un tipo di terra, in quantità uguali. Versiamo sui campioni un campione d’acqua. Cosa osserviamo? Prendiamo nota della quantità d’acqua raccolta nelle bottiglie: quale tipo di terreno è impermeabile? L’acqua del terreno Se sei all’aperto e sei al corto d’acqua puoi fare così: § § § § scava una buca abbastanza profonda e metti al suo interno un piccolo recipiente chiudi la buca con un foglio di plastica bloccandolo ai bordi con delle pietre sistema un sasso al centro in modo da abbassare il telo in corrispondenza del recipiente dopo qualche tempo controlla nel vaso vedrai che si è raccolta un bel po’ d’acqua. Infatti l’acqua del terreno scaldata dal sole si condensa sul telo di nylon e le gocce d’acqua si raccolgono nel recipiente Come costruire un filtro dell’acqua § § § § § § procuriamoci una bottiglia di plastica pulita e le leviamo l’etichetta e il fondo la capovolgiamo come fosse un imbuto e le riempiamo il collo con del cotone idrofilo ci procuriamo un po’ di ghiaia e un po’ di sabbia che laveremo in una bacinella d’acqua adagiamo sabbia e ghiaia pulite nella bottiglia formando due strati sopra l’ovatta, uno di sabbia e l’altro di ghiaia di almeno 5 cm ciascuno mettiamo sopra l’ultimo strato un cerchio di carta delle dimensioni del diametro della bottiglia appoggiamo il filtro appena costruito su di un vasetto di vetro pulito, come se fosse un imbuto. Lo strumento è pronto! Che fine hanno fatto le particelle di terra, i sassolini e le alghe che erano nell’acqua? L’acqua filtrata non si può purtroppo ancora bere perchè questo filtro trattiene le particelle macroscopiche, ma non elimina i batteri e i metalli che riescono ancora a passare. Esperimenti per capire come è fatta l’acqua Ghiaccio intrappolato § § § riempiamo d’acqua fino all’orlo una bottiglia di plastica la chiudiamo avvolgendo intorno al collo un pezzo di stagnola e mettiamola in freezer attendiamo alcune ore poi osserviamo cosa è successo. La copertura di stagnola è saltata. Come mai? Cosa l’ ha spinta? Basandoci su questo esperimento proviamo a pensare perché in inverno alcune tubature dell’acqua situate all’esterno scoppiano o perché le rocce in alta montagna si spaccano lasciando cadere detriti ai piedi della montagna stessa. Quando la temperatura scende , l’acqua si solidifica e aumenta di volume a differenza di molte altre sostanze che raffreddandosi diminuiscono di dimensione. Si dice in questo caso che l’acqua allo stato solido è meno densa che allo stato liquido. L’iceberg nel bicchiere § § § § prendiamo un cubetto di ghiaccio e lo immergiamo in un bicchiere d’acqua segniamo sul bicchiere il livello dell’acqua con un pennarello facciamo ipotesi su come varierà il livello dell’acqua quando il ghiaccio sarà sciolto e annotiamole attendiamo che il cubetto si sia liquefatto poi confrontiamo con le nostre ipotesi. Si è verificato quello che avevamo previsto? Perché l’acqua non sale? La minor densità del ghiaccio rispetto a quella dell’acqua è una proprietà importante in quanto ad esempio permette agli iceberg di galleggiare. Se così non fosse il ghiaccio andrebbe a fondo e progressivamente tutta l’acqua dei mari solidificherebbe togliendo lo spazio vitale agli animali. Un vero disastro! L’acqua salata § § § mettiamo un po’ d’acqua in un bicchiere e aggiungiamoci un cucchiaio di sale fino mescoliamo e aspettiamo che si sciolga quando il sale è sciolto ripetiamo l’operazione aggiungendo un altro cucchiaio, poi un altro ancora e così via. Dopo quanti cucchiai il sale non si scioglie più? Esperimenti per capire lo stato di salute dell’acqua, la presenza di nitrati,la durezza, l’acidità dell’acqua sono registrati nella sezione “Amica acqua, come stai?” Esperimenti per vedere in azione la forza dell’acqua Un modello per le onde § § § § procuriamoci una bottiglia di vetro piatta riempiamola per metà con inchiostro blu riempiamo il volume restante con una miscela di olio di semi e acquaragia (2 parti di olio e 1 di acquaragia) chiudiamo bene con un tappo la bottiglia e lasciamo che l’acqua colorata si depositi sul fondo. Il mare è pronto: facendo oscillare il recipiente opportunamente saremo in grado di simulare la forza delle onde! I mulinelli Nei mari, nei laghi e nei fiumi si possono formare dei gorghi ogniqualvolta le correnti d’acqua si spostano sopra una superficie ricurva. Ecco qualche istruzione per verificare con i propri occhi cosa accade. § § § § § § Procuriamoci due bottiglie di plastica, una rondella metallica del diametro del collo della bottiglia con un foro di circa 1 cm (si trova in ferramenta), del nastro sigillante per le guarnizioni e del nastro isolante da elettricista Riempiamo una delle bottiglie a ¾ con dell’acqua, vi appoggiamo la rondella e sigilliamo con il nastro idraulico Appoggiamo sopra l’altra bottiglia vuota e ripetiamo l’operazione Isoliamo poi il tutto avvolgendo il nastro adesivo da elettricista attorno al collo con la rondella Controlliamo che non ci siano perdite. Siamo pronti per formare un vortice: Teniamo con una mano la bottiglia con l’acqua e con l’altra impugniamo fermamente i colli sigillati insieme § Facciamo ruotare circolarmente le bottiglie per qualche volta e riportiamole immediatamente in posizione verticale tenendo in alto la bottiglia piena: abbiamo creato un mulinello in miniatura Barca ad acqua Costruiamo una piccola imbarcazione utilizzando una scatola vuota di fiammiferi § § § § § Infiliamo due stuzzicadenti tra l’involucro esterno e la scatola in modo che puntino verso il basso poi vi inseriamo un elastico Infiliamo nell’elastico un cartoncino rigido e lo rigiriamo su sé stesso intorno all’elastico Riempiamo d’acqua una bacinella o la vasca da bagno Tenendo fermo l’elastico appoggiamo la nostra imbarcazione sul pelo dell’acqua e lasciamo andare il cartoncino L’elastico srotolandosi mette in movimento il cartoncino come se fosse una pala. L’acqua spinge sul cartoncino e così facendo la barca avanza! L’uomo ha imparato a sfruttare la potenza dell’acqua per aiutarsi in molti lavori manuali. Si pensi ad esempio alla trasformazione della FORZA MOTRICE capace di far muovere le pale dei mulini e far ruotare le macine per ridurre i cereali in farina o per spremere le olive, ma anche ad azionare i martelli dei magli e i recipienti per raccogliere acqua dai pozzi. Per raggiungere lo scopo l’uomo ha imparato a canalizzare l’acqua e a costruire paratoie e chiuse in modo da regolare il flusso e la forza dell’acqua sulle pale. Così facendo l’uomo trasforma la forza dell’acqua in ENERGIA ELETTRICA. Qualche prova per scoprire quanta acqua c’è intorno a noi Il pluviometro: uno strumento per misurare quanta acqua cade § § § § Tagliamo la parte alta di una bottiglia di plastica in modo da ottenere un imbuto ed un recipiente Infiliamo l’imbuto nel recipiente e…ecco il nostro pluviometro! Posizioniamo lo strumento fra qualche mattone in modo che la bottiglia possa resistere al vento Ogni mattina controlliamo quanta pioggia è caduta nel pluviometro e misuriamo con il righello il suo livello La registrazione quotidiana o l’annotazione settimanale dei dati ci consente di fare confronti anche fra mesi diversi. L’igrometro: uno strumento per misurare quanta acqua c’è nell’aria (quanto è umida l’aria) § § § § § § § Procuriamoci un contenitore tipo tetrapak (il recipiente del latte è ottimo), 2 termometri da parete, degli elastici resistenti, una strisciolina di tessuto di lino Fissiamo i termometri al tetrapak (ai lati) con due elastici in modo che siano ben saldi Leghiamo poi un’estremità della strisciolina di tessuto al bulbo di uno dei due termometri Facciamo un buchino nel contenitore del latte e facciamo passare l’altra estremità del tessuto Versiamo un po’ d’acqua dentro al contenitore, in modo che il tessuto sia immerso Osserviamo la temperatura dei due termometri: è uguale? La differenza di temperatura che si crea tra i due termometri, insieme alla temperatura dell’aria, ci indica il grado di umidità Convertiamo poi con una tabella, il dato trovato in percentuale di umidità!