resoconto architettura, ing edile design
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resoconto architettura, ing edile design
“ARCHITETTURA, INGEGNERIA EDILE E DESIGN” L’incontro si è tenuto Martedì 18 Marzo 2008 alle ore 17:00, presso l’Aula Magna del Liceo Fermi. I relatori erano i seguenti: Alessandra Chalmers Dottoranda in Design d’Interni presso il Politecnico di Milano; Paolo Guizzardi, Direttore Tecnico Edilcri; Ing. Mingozzi Libero Professionista Esperto in Bioarchitettura; Arch. Trebbi Libero Professionista; Alessandra Chalmers, designer d’interni, ha inizialmente definito la propria professione, che consiste nel riqualificare gli edifici e modificarne le relative destinazioni, e, in secondo luogo, allestire gli ambienti a seconda del loro scopo (negozi, mostre, spazi per l’accoglienza, etc). Il concetto di “abitazione” di un interior designer è molto più ampio del significato della parola in sé, significa infatti rendere funzionale, accogliente e abitabile anche uno spazio che ha una destinazione pubblica e che non ha funzione di abitazione in senso stretto. Ma qual è la differenza pratica tra l’architetto e l’interior designer per lo svolgimento della professione? E’ importante specificare che l’interior designer NON è un architetto: non è iscritto ad un albo, e non può firmare progetti. Questo diviene un problema nel momento in cui il designer desidera mettersi in proprio. Il Designer d’interni troverà quindi più facilmente occupazione negli studi professionali di architetti, e nelle società che si occupano di allestimenti (Fiere, Eventi Culturali, etc). La relatrice ha successivamente illustrato i corsi di laurea triennali del Politecnico di Milano, in particolare della Facoltà di Design (Designo Industriale, Design d’Interni, Design della Comunicazione, Design della Moda, e Design dell’Arredo). Ha poi svolto una breve carrellata sui Corsi di Laurea Magistrali e sulle nuove tendenze in termine di specializzazioni che stanno prendendo piede in questi ultimi anni: per esempio per il design del prodotto, o disegno industriale, una delle specializzazioni è il Light Design, mentre per il Design degli Interni una specializzazione di nicchia è lo Yacht Design, ossia la progettazione degli ambienti navali. La dottoressa Chalmers ha poi risposto a domande relative ai test d’ingresso alla Facoltà, alla possibilità di passare ad un diverso corso di laurea una volta superato il test, all’utilizzo della lingua inglese, alle Facoltà di Architettura a Milano, alla possibilità e l’importanza di andare a studiare all’estero, e all’importanza di svolgere il tirocinio obbligatorio alla fine del percorso di studi, anche come modalità di accesso al mondo del lavoro. L’Architetto Trebbi, l’Ingegnere Mingozzi e l’Ingegnere Guizzardi hanno invece inizialmente trattato circa le motivazioni che spingono a intraprendere il percorso formativo e professionale dell’ingegnere edile o dell’architetto. Essi hanno definito che sia l’architetto che l’ingegnere edile hanno un interesse verso le costruzioni e i fabbricati; i due interessi tuttavia si differenziano, poiché l’ingegnere edile è più improntato ad uno studio e ad un analisi matematica, fisica e strutturale, mentre l’architetto è più improntato ad uno studio funzionale ed estetico. Il punto di differenziazione è quindi nella modalità di approccio al medesimo oggetto di analisi. Si è sottolineato poi che entrambe le professioni richiedono una forte responsabilità civica ed etica, in quanto esse incidono direttamente sulla vita delle persone, e, come cita anche il Codice Deontologico dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna, l’ingegnere è responsabile della propria opera sia nei riguardi della committenza sia nei riguardi della collettività. Questo d’altronde è ciò che appassiona e motiva l’ingegnere nella sua attività: il fatto di poter incidere con il proprio lavoro direttamente sulla vita delle persone, contribuendo concretamente a costruire gli ambienti in cui la collettività e il singolo vivono ogni giorno. In seguito alla domanda posta da uno studente è emerso che, secondo i relatori, ciò che dà più soddisfazione al professionista è il fatto che ciò che si produce è effettivamente tangibile, al contrario di altri settori, come per esempio quello dei servizi, in cui il prodotto finale è spesso intangibile. Sono successivamente emersi altri temi e spunti di riflessione, come l’importanza dell’esperienza di lavoro all’estero, sono stati dati alcuni pareri sulle Facoltà di Architettura migliori in Europa (Mendrisio, Barcellona, Siviglia, Stoccarda, Copenhagen, etc), sono state citate le difficoltà di esercitare la professione in maniera soddisfacente in Italia, per gli ostacoli burocratici, per i complicati rapporti istituzionali, e per il fatto che attualmente in Italia non si pratica l’architettura contemporanea come invece accade in molte città europee. Altri consigli sono stati dati riguardo alla scelta tra la laurea triennale e la laurea a ciclo unico, e si parlato infine dei primi anni di professione dell’architetto e dell’ingegnere. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------