calderaio

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calderaio
Prodotti inizialmete visti come oggetti di utilizzo domestico
diventando poi quasi una vera e propria passione ed un motivo di
discussione dilettevole ed appassionante.
Il meccanismo che fa scattare l’interessamento è generalmente
l’acquisto di batterie di pentole per matrimoni e circostanze simili.
In questo primo “step” si guarda al rapporto qualità prezzo; In
certi casi si guarda soprattutto la qualità in quanto i potenziali
acquirenti sanno sempre che volendo “un sacrificio lo si può fare
per la qualità”.
Il design in questo step gioca un ruolo fondamentale, non è un
caso che alcune marche più conosciute siano basate soprattutto su
di esso e meno su tecnica e tecnologie.
Una volta ottenuto ciò che si desidera, e se interessati ed
appassionati, i clienti cominciano ad informarsi ed appassionarsi
non solo su caratteristiche principali, ma cominciano ad entrare
nel dettaglio: Design, tecnologia, particolari.
Esempio di forum di cucina e pentole – www.cookaround.com
Silvana Angeletti è nata a Rieti nel 1969.
Daniele Ruzza è nato a Roma nel 1967.
Dopo il diploma di laurea in Industrial
Design, conseguito presso l'I.S.I.A. di Roma,
nel febbraio 1994 aprono il loro studio di
progettazione: angeletti e ruzza design.
Partecipano a numerosi concorsi, vincendo
premi e segnalazioni: primo e secondo
premio "Changing Colour Lamp" MID Italia
(Milano), vincitori del concorso "Interreg
Design Competition '95" e del concorso
"ST/ART" promosso dall'argenteria G. De
Vecchi (Milano), quinto premio "Il design
degli oggetti" Civica Galleria d'Arte Moderna
di Gallarate (Varese), menzione d'onore "La
ritualità in tavola" Serafino Zani (Brescia).
Signed Design 2000, per la serie LINK prod.
Colombo Design.
Collaborano con numerose aziende tra le
quali F.LLI GUZZINI, COLOMBO DESIGN,
F.LLI FANTINI, SERAFINO ZANI, R.S.V.P,
LABORATORIO PESARO BUCCI, TONELLI,
MAGIS, LUCEPLAN, YCAMI.
Tra i loro progetti di interior design figura il
Quinto Assio Hotel di Rieti, e la
ristrutturazione di un Relais e Chateau, di
prossima apertura.
Dal 1999 sono soci ADI.
Angeletti Ruzza
Nato nel 1939 a Milano.
Dopo la laurea in architettura al
Politecnico di Milano, nel 1962 inizia a
progettare elementi d’arredo per Indesit e
Gruppo Industriale Busnelli.
Entrato a far parte del reparto design di
Olivetti, diretto da E.Sottsass jr., progetta
macchine e terminali elettronici oltre a
mobili da ufficio.
Dopo questa esperienza, durata quindici
anni, disegna accessori per auto, come la
Panda Fiat e apparecchiature per il
condizionamento Riello; collabora con
Poltrona Frau, Arteluce, Skipper, Rede
per cui progetta la bilancia Misura
(1993), iGuzzini e Fratelli Guzzini.
L’aspetto tecnologico rappresenta lo
stimolo maggiore alla sua creatività e da
ciò la preferenza per interventi ad alto
contenutotecnico. Altre esperienze
realizzate nei settori dell’architettura
d’interni, architettura industriale unite
all’insegnamento, rappresentano un
completamento alla sua professionalità. .
Bruno Gecchelin
Giugiaro Design è un’azienda che fa capo
al gruppo Italdesign-Giugiaro, quotato in
borsa dal 1999.
L’azienda è stata fondata dall’attuale
Presidente, Giorgetto Giugiaro, nel 1981.
Laura Giugiaro ricopre la carica di
Amministratore Delegato mentre ad Aldo
Cingolani è affidata la Direzione Generale
di un team affiatato di collaboratori e
professionisti del design, in linea con le
aspettative dei mercati internazionali.
Giugiaro Design
Nato nel 1952 a Bolzano, inizia la sua
formazione sotto la guida di Oscar
Kokoschka presso l'Accademia di
Salisburgo. A ventitre' anni e' a Firenze e
ottiene la laurea in Architettura, mentre
di li' a qualche anno si trasferisce a
Milano. Qui avvia l’importante
collaborazione con Ettore Sottsass, che
viene ufficializzata nel 1981, anno della
fondazione della Sottsass Associati e del
Gruppo Memphis: senza dubbio uno dei
passaggi fondamentali che caratterizzerà
la sua esperienza da lì ai prossimi anni.
Periodo in cui gli viene affidata la cattedra
di design presso l'Università di Arti
Applicate di Vienna, che lascerà nel 1996.
Parallelamente in questi anni inizia
l’allontanamento dal Gruppo Memphis:
nel 1984 Thun deciderà così di avviare un
nuovo studio targato con il suo nome, il
Matteo Thun & Partners di Milano.
L’idea è quella di un team internazionale
costituito da architetti, ingegneri,
designer e grafici che lavorino tra loro a
stretto contatto, impegnati in una
continua sfida multidisciplinare: questa la
formula del successo della sua “grande
famiglia”, come ama chiamarla Thun.
Matteo Thun
Ikea produce e vende oggettistaica
per la cucina cercando di risolvere
al meglio il rapporto qualità prezzo
sopperendo in certi casi alla
qualità con soluzioni nuove,
semplici ed innovative
Ikea
Azienda leader nella produzione di
casalinghi in acciaio inossidabile, oltre al
canale tradizionale del commercio rivolto
ai grossisti, la Pinti Inox S.p.A. si è
specializzata in settori diversi quali
l'alberghiero, il promozionale e la G.D.O.
(Grande Distribuzione Organizzata).
Grazie ad una struttura produttiva
altamente flessibile, rappresenta una delle
poche aziende in Italia in cui coesistono la
produzione di posateria, coltelleria,
pentolame e vasellame per un fatturato
annuo complessivo di oltre 30 milioni di
euro.
Produce giornalmente oltre 120.000
posate, 15.000 coltelli, 5.000 tra pentole e
vasellame commercializzati con i marchi
Pintinox, Pinti 1929 e Bra in oltre 50
Paesi nel Mondo.
L'ampio catalogo permette di fornire
soluzioni a 360° per la tavola e la cucina.
Oltre allo stabilimento principale è
presente con 2 importanti filiali
commerciali in Spagna e in Germania ed
una unità produttiva in Spagna.
La sua collocazione geografica nel
distretto di Lumezzane le garantisce la
collaborazione dei migliori professionisti
nella lavorazione dei casalinghi.
Pintinox
Firex srl e' frutto di circa 40 anni di
esperienza di settore, e' formata da uno
staff di professionisti, con le nostre
tecnologie sono le piu' innovative
impiegate nel campo del food processing
equipment.
Firex
Piazza
La cucina è un’arte e un rituale radicato
nella cultura italiana. In molti anni di
tradizione e valori consolidati, Lagostina è
stata in grado di trasformarla nel
territorio di riferimento della marca, in
un credo che permette di produrre
prodotti per ottenere il massimo successo
in cucina.
Nel 2007 l’Azienda propone un profondo
rinnovamento dei prodotti e
dell’immagine che accompagneranno il
consumatore alla riscoperta del piacere di
cucinare e di condividere momenti
speciali
Lagostina
La CACCIATORI rinnova l'appuntamento
con la propria CLIENTELA con due
motivi di orgoglio e piacere. Il primo e'
dato dalla continuita' di un rapporto
ormai consolidato negli anni: un rapporto
di reciproca fiducia e, molto spesso, di
preziosa collaborazione anche grazie ai
Vostri consigli, alle Vostre indicazioni,
alle Vostre idee che abbiamo sempre
ascoltato ed applicato. Il secondo deriva
dalla soddisfazione di poterci presentare a
Voi con questo sito WEB, che propone in
una nuova veste multimediale tutta la
gamma dei nostri articoli. E' un po' come
il nostro biglietto da visita, perche'
esprime anche un'immagine, restando
sempre anche un indispensabile
strumento di conoscenza e valutazione.
Clienti ed Operatori Commerciali
potranno facilmente riconoscere, in
queste pagine, sia la nostra produzione
nella sua vastita' e varieta' sia il nostro
spirito imprenditoriale, basato su un
semplice ma vincente principio:
FACILITA' ED ECONOMIA NEL
LAVORO ALL'INSEGNA DELLA
QUALITA' .
Cacciatori
Nel 1931 nonno Antonio realizzò la sua
prima padella di rame ed è nel 1962 che
l'azienda Ruffoni vede i natali, scaturiti
dall'amore del suo fondatore Fremide
(figlio di Antonio) verso il rame.
Da sempre è situata ad Omegna, l'antica
Vaemenia, alle pendici delle prealpi
piemontesi e sulle sponde del tranquillo
lago d'Orta, da oltre 2 secoli terra di
calderai.
La lavorazione del rame è per la società
Ruffoni una vera passione, il
raggiungimento di altissimi standard
qualitativi è il suo scopo primario, il
superamento di tutte le normative
mondiali in fatto di sicurezza per la
cessione di piombo negli alimenti è un
dovere fondamentale a cui si è sempre
attenuta rigidamente. L'alta
considerazione che il team Ruffoni nutre
verso il proprio lavoro gli impone di agire
nella più totale scrupolosità servendosi di
materiali riciclabili sia per i prodotti che
per gli imballi, e preferendo le tecniche
manuali ai più economici procedimenti
chimici e meccanici di lavorazione.
Ruffoni
Alessi, una delle più importanti
"Fabbriche del design italiano", ha sede a
Crusinallo, un sobborgo di Omegna sul
lago d'Orta. Nata negli anni 20 in un
territorio storicamente vocato alla
produzione del casalingo, Alessi si
specializza a partire dagli anni '50 nella
lavorazione dell'acciaio inossidabile. La
sede Alessi reca il segno dell'Atelier
Mendini, che ha progettato i più recenti
ampliamenti nella seconda metà degli
anni '90. Attualmente l'azienda occupa
circa 500 dipendenti impegnati
direttamente nello sviluppo del progetto,
nella produzione, nella vendita e
distribuzione. Alessi esporta il 65% del
suo fatturato in oltre 60 paesi e può
contare su una rete di oltre 5000 punti
vendita. Oggi l'azienda annovera nelle
aree più strategiche del pianeta 14 negozi
monomarca (Showroom e flagship) e 175
Shop in Shop.
Alessi
Ballarini è il marchio leader nella fascia
alta degli strumenti di cottura
antiaderenti.
Le caratteristiche distintive del brand
sono il forte legame con la tradizione
culinaria italiana e internazionale, e
l’innovazione tecnologica e creativa del
prodotto. Da qui il pay-off “Il futuro della
tradizione”.
Recentemente il brand Ballarini è al
centro di un innovativo progetto di brand
communication, il cui scopo è rafforzarne
il posizionamento quale moderno
interprete della cucina di qualità.
Da questo progetto nasce, ad esempio, il
Circolo della Qualità, un club formato da
gastronomi, cuochi, degustatori, ma
anche artisti, scrittori, scienziati che
organizza mostre, eventi, incontri per la
promozione della cultura culinaria ad
ampio raggio. Prodotti e pensieri sempre
migliori per quanti amano la buona
cucina e la bella tavola.
Ballarini
Le plastiche hanno dimostrato di essere
capaci di aprire la strada a nuove
abitudini, di incidere sui costumi, di
creare una nuova cultura d’uso. Ma
soprattutto, attraverso il binomio con il
design, hanno dimostrato di sapere
proporre estetiche nuove. Una formula
che Fratelli Guzzini ha adottato
integralmente da tempo, divenendo il
simbolo riconosciuto in tutto il mondo
della produzione di oggetti in plastica per
la casa di uso quotidiano, di buon disegno
e adatte a tutti. Fondata nel 1912, Fratelli
Guzzini deve a una straordinaria
intuizione la sua storia odierna quando,
nel 1938, in anni in cui la cultura d’uso è
ancora fortemente legata alla tradizione
passata, introduce l’acrilico nel
quotidiano domestico. Una scelta
coraggiosa che si rivela ben presto
anticipatrice delle scelte successive, legate
al filo rosso dell’innovazione tecnologica:
dal passaggio agli acrilici da stampaggio
dei primi anni ‘60, all’uso del bicolore
negli anni ’80 e di tecnologie
d’avanguardia come l’iniezione assistita
da gas degli anni ’90, sino alla capacità
odierna di fare dialogare i nuovi materiali
con materiali di antica tradizione come la
collaborazione con il design, portate
avanti a ogni livello della struttura
aziendale con il supporto speciale del
Guzzini Lab – il centro ricerca e sviluppo
interno all’azienda - rappresentano per
Fratelli Guzzini la precisa consapevolezza
che restare d’attualità, aggiornandosi
continuamente, è l ’unica via per dare al
prodotto di uso comune di design il ruolo
che oggi molti gli riconoscono: quello di
protagonista di una quotidianità nuova,
facile da usare e di costo contenuto, ma
anche e di grande qualità produttiva e
estetica.
Fratelli Guzzini
Da una fabbrica nell'Italia delle campagne
e delle strade polverose scaturivano nel
1907 i primi prodotti "forgiati" con quel
materiale allora "vera novità": l'alluminio.
L'artefice di tanta impresa era il Cav.
Baldassare Agnelli, che a Bergamo, in
via Fantoni, aveva fondato in quell'anno
la "Fabbrica di Alluminio Baldassare
Agnelli".
Il 900 aveva portato nel cuore della
Lombardia un attivo spirito
imprenditoriale; dalle campagne la gente
continuava ad emigrare verso la città e si
respirava ovunque la voglia di "fare".
L'azienda riusciva a proporre con
successo una vastissima merceologia di
qualità, dalle pentole alle tramogge per
l'industria, dalle forchette ai pozzetti di
cucina. Tutto quello che l'alluminio per le
sue doti di leggerezza, resistenza e ottima
lavorabilità poteva offrire, veniva
attentamente studiato, progettato,
prodotto... fino agli elmetti da parata per
le sfilate.
Per tanta intraprendenza Baldassare
Agnelli divenne negli anni '30 uno
dei più giovani Cavalieri del Regno,
onorificenza che avrebbe portato sempre
con orgoglio. Sotto la sua guida l'azienda
di famiglia si consolidò e si ingrandì: dalla
partenza artigianale di inizio secolo ad
una vera e propria struttura industriale.
Sono gli anni del grande boom
economico: l'azienda si amplia, si creano
nuove società si comincia a strutturare un
vero e proprio Gruppo.
Oggi, lasciata l'antica sede di via Fantoni,
sono cambiate le dimensioni aziendali e i
volumi di produzione, ma qualcosa è
rimasto inalterato, anzi forse è diventato
ancora più forte: lo spirito di
intraprendenza, la voglia di raggiungere
un traguardo per poi volerlo subito
superare, la ricerca di qualità ed
eccellenza.
Quei valori che animavano il giovane
Baldassare Agnelli un secolo fa, sono gli
stessi, inalterati propositi di chi tiene le
redini del Gruppo che certamente domani
passeranno alla nuova giovane
generazione Agnelli.
Pentole Agnelli
DIMENSIONE INTERNAZIONALE
TVS è il leader qualitativo e riferimento
italiano nel settore delle pentole in
alluminio antiaderenti.
STORIA E FILOSOFIA TVS
ha origine quasi per gioco nel 1968 grazie
a Gastone Bertozzini, che subito fa
dell'eccellente capacità di prodotto e di
adattamento ai mercati il principale
driver di sviluppo.
UN SUCCESSO MONDIALE
L'export, che rappresenta l'80 per cento
del fatturato, serve con specificità i
mercati di oltre 60 Paesi in tutto il
mondo.
SPECIFICITÀ DEL SERVIZIO
Le innumerevoli linee di prodotto
attualmente in essere (di cui gran parte a
marchio privato) sono la testimonianza
dell'attenzione riservata alle richieste più
specifiche.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DI
PRODOTTO
Fedele alla propria mission, TVS investe
costantemente nell attività di Ricerca e
Sviluppo e nell'acquisto di macchinari ed
attrezzature d'avanguardia.
TVS
Dal 1963 ci impegniamo a favore di
una nuova cultura alimentare,
fedeli alla nostra filosofia
"Mangiare meglio. Vivere meglio."
Il risultato sono 10 milioni di clienti
soddisfatti e 18.000 Collaboratori
motivati. Dietro a questo successo ci sono
prodotti innovativi di grandissima
qualità, uno straordinario servizio di
assistenza e consulenza, oltre ad
un´attività intelligente ed interessante a
tempo pieno o part-time.
La Visione AMC: Leader, Partner,
Global Player.
Ecco ciò che vogliamo essere:
Leader di mercato con prodotti innovativi
e moderne attività di consulenza. Partner
a vita per clienti e Collaboratori.
Impegnati a livello globale a favore di una
cultura del sano piacere.
La Missione AMC: Mangiare meglio.
Vivere meglio.
Ecco ciò che siamo e facciamo:
Noi offriamo una migliore qualità di vita a
clienti e Collaboratori, grazie al nostro
impegno a livello mondiale per un
alimentazione più sana e gustosa. Grazie a
prodotti innovativi, ad un informazione
unica nel suo genere,
alla nostra consulenza e garanzia di
qualità. Grazie ad un´attività intelligente
ed interessante.
I Valori AMC: essere Partner,
all´avanguardia, convincenti.
Ecco il nostro stile:
Tutto ciò che facciamo ed affermiamo,
come azienda o come singolo
Collaboratore, deve basarsi su questi
valori fondamentali, deve favorire la
partnership con i nostri Collaboratori e
clienti, deve essere innovativo, unico e
convincente.
AMC
TVS
AMC
Lagostina
Ikea
Alessi
6 - Memoria
L'Evoluzione degli utensili da cucina
La vera grande rivoluzione industriale avvenne nella Protostoria e nella Preistoria con la scoperta del
modo di conservare il fuoco, e quindi la nascita del focolare, e con la scoperta dei metalli, successiva a
quella del materiale fittile (terracotta), che consentiva all'uomo di forgiare con materiale resistente,
quindi durevole, "vasi'" destinati a cuocere gli alimenti. Nel III sec. a.C., nei vasi in terracotta venivano
immerse pietre arroventate che cedevano il calore all'acqua facendola così bollire e lessando di
conseguenza i cibi. Fu solo con la scoperta dei metalli che la donna della Preistoria ebbe la possibilità di
mettere la pentola direttamente sul fuoco.
La preparazione degli alimenti si modifica e, per la cottura dei cibi, si comincia l'uso della terraglia che dà
inizio all'arte della ceramica. Con l'utilizzo del vasellame resistente al fuoco le radici, i bulbi e i semi di
cereali si cuocevano molto meglio.
La cottura di cereali rese necessario l'uso del cucchiaio che fa la sua prima apparizione proprio in
quest'epoca; dapprima l'uomo usa conchiglie e ossa cave, senza manico, poi usa il legno e la terracotta e il
cucchiaio ha la forma che anche noi conosciamo. In un secondo momento vengono realizzati anche i
bicchieri; i coltelli erano invece ottenuti da lame di selce di forma allungata con uno o due bordi tagliati.
Negli antichi imperi egizi e mesopotamici grande era l'abbondanza degli strumenti da cucina, talvolta
particolarmente curati nell'esecuzione e atti a soddisfare anche esigenze di carattere estetico, tanto da
acquistare un valore soprattutto ornamentale cosicché poteva ingenerare vere e proprie mode. Le anfore
egizie erano destinate al contenimento di liquidi o sostanze alimentari, i piatti, destinati forse ad un cibo
particolare avevano forma di conchiglia o di oca, utilizzavano cucchiai in legno con manico molto lungo
che servivano probabilmente per pescare in profondi recipienti.
Non meno interessanti le suppellettili da cucina delle civiltà greche e romane, già costituita da pentole,
marmitte, padelle per la friggitura, mortaio e pestelli, coppe, piatti: ricordiamo tra questi utensili
l'ehenum, calderone bronzeo per la bollitura dell'acqua e la cottura degli alimenti e la chutra marmitta
per la cottura degli alimenti, che era o in argilla o realizzata a volte anche con materiale prezioso e
decorata.
Comune a tutte le civiltà antiche fu la suddivisione tra recipienti atti al contenimento, alla conservazione e
al trasporto di derrate alimentari, alla cottura, al servizio in tavola.
Le pentole in uso dei patrizi romani erano costruite col pericoloso bronzo. Nel bronzo infatti i cibi erano
soggetti a reazioni chimiche e se vi rimanevano a lungo, anche dopo la cottura, potevano diventare nocivi.
Quasi tutte le forme di recipienti da cottura erano dotate di coperchio, con comoda impugnatura.
Il pentolame da cucina comprendeva recipienti per la cottura, i vasa coquinatoria (facilmente
distinguibili per le abbondanti tracce di bruciato sulle pareti esterne e per il tipo di argilla molto
grossolano e poco depurato), e i vasa escaria e vasa potoria, vasi "da portata" con cui si portavano in
tavola gli alimenti cucinati.
In tale epoca il materiale sicuramente più usato per fabbricare le pentole era l'argilla, sia per la facilità di
reperimento della materia prima e sia per il suo costo ridotto. Sono da ricordare le forme delle pentole
più note per la cottura dei cibi: olla, è il recipiente da fuoco di uso più comune, poteva essere appoggiato
al fuoco, oppure, essere appeso ad un gancio proprio sopra al fuoco, aveva una "pancia" di forma
ovoidale, il fondo piano e il coperchio e veniva usato per bollire l'acqua e per cuocere carni e verdure; la
casseruola, era un recipiente indispensabile per ogni cucina, il classico "pentolone" da fuoco, adibito alla
cottura dei cibi più svariati. Spesso veniva appoggiato su un trepiedi metallico; il tegame, era un
recipiente largo, aperto e con le pareti non troppo alte, veniva usato come piatto da portata, ma il suo uso
principale corrispondeva alla nostra padella da frittura; infine il paiolo, era un recipiente di grosse
dimensioni, in metallo, veniva usato probabilmente per cucinare grandi quantità di cibo.
Tra il X e il XII secolo, l'impiego dello stagno e del peltro, materiali in uso fin dal III secolo, nella
produzione di oggetti ad uso domestico, favorì la realizzazione di strumenti funzionali destinati alla vita
quotidiana di tutti. Dagli annali dei Giureconsulti e Notai di Bologna, risulta che nel 1200 le pentole in
rame venivano citate come prezioso lascito nei testamenti, a pari valore di un campo o di un cascinale. Ciò
a dimostrazione di quanto veniva tenuto in conto il vasellame di raro metallo.
Durante il Medioevo si continuarono ad usare pentole di terraglia. Un tipo comune era costituito da ampi
recipienti dotati di coperchi a forma di campana che erano usati per cuocere il cibo nelle ceneri calde. Con
il progredire della metallurgia il pentolame di metallo, principalmente di bronzo, venne sostituito da
quello di ferro e rame.
Alcune nuove invenzioni fecero il loro ingresso in cucina. Arrostire la carne era un'arte difficile
tramandata fin dall'antichità, e lo spiedo era uno degli attrezzi più importanti per ottenere un buon
risultato. Fu infatti realizzato il girarrosto azionato a pesi, ruote dentate e molle.
Leonardo da Vinci, attratto da questo tipo di apparecchiatura ideò un girarrosto che poteva essere
azionato anche dal fumo; il fumo muoveva una ventola che a sua volta, mediante ingranaggi, assicurava
Nel XV e XVI secolo le stoviglie di peltro, preziosamente incise e ben decorate fanno la loro comparsa
sulle tavole delle famiglie più abbienti. Il peltro conobbe un declino all'inizio dell'800, quando venne
gradatamente sostituito dalla ceramica, per i piatti e il vasellame, mentre le posate venivano realizzate in
leghe più economiche.
Nel 1500 e 1600 le mense dei ricchi erano fastose ed abbondavano di suppellettili con piatti di peltro e
argento. Tuttavia si andava diffondendo sempre più l'uso di vasellame in terracotta e ceramica.
Nel 1650 anche i bicchieri divennero di uso comune, mentre il cucchiaio si diffonde rapidamente durante
il sedicesimo secolo. La forchetta da tavola cominciò ad essere usata verso la metà del 1600 e divenne di
uso comune a tre o quattro rebbi solo verso la fine del 1700. Sempre in quest'epoca fu introdotto l'uso di
portare in tavola il coltello per ciascun commensale.
Con il progredire civile delle popolazioni e con l'espandersi delle manifatture e delle prime industrie, ebbe
nuovo impulso l'artigianato che diede origine alle corporazioni delle arti e dei mestieri. Fra queste una
delle più potenti era l'arte del calderaio che era l'artefice che fabbrica ogni sorta di lavori di rame, come
secchie, caldaie, marmitte, cazzaruole, ed ogni altra forma di utensili.
Per la costruzione del pentolame si utilizzava principalmente il rame, per la sua alta conducibilità termica.
Le pentole realizzata con questo materiale venivano rifinite a colpi di martello e poi venivano stagnate.
Alla fine del 1500 e nel 1600 con l'introduzione di nuovi prodotti alimentari si ebbe un incremento degli
utensili di cucina e l'arte del calderaio ebbe un ulteriore sviluppo. Si cominciarono a realizzare pentole di
diverse forme a seconda dell'uso cui erano destinate.
Esemplari risalenti al 1700 mostrano una pentola da appendere alla catena del camino, e un'altra con un
particolare coperchio a chiusura quasi ermetica che consentiva di rivoltare il cibo in essa contenuto, come
costate o pesci. Agli inizi dell'800 la terracotta è sempre presente nelle cucine, dove viene esposto anche il
vasellame in rame, e dove si usano teglie ovali per la preparazione di arrosti, casseruole per cuocere carni
in umido o per salse e impasti per torte e tortelli. La marmitta con treppiede è ancora presente ma
compaiono le prime stufe economiche. Il prezioso "bronzin" piemontese a forma cilindrica è destinato
alla cottura di brasati e stufati. Il cibo veniva tenuto nella concia anche per 24 - 48 ore a bagno nel vino.
Del XX secolo le pentole in ferro a due strati che consentiva la cottura a vapore. Nel recipiente sottostante
l'acqua veniva portata ad ebollizione e cuoceva il cibo posto al piano superiore. Agli inizi del XX secolo il
forno è ancora raro nelle cucine, ma si supplisce con un forno mobile a campana da posare sulla cucina.
Questa campana, conosciuta come la famosa "Petronilla" consente la cottura di torte, pollo arrosti e
focacce.
Le forme e le denominazioni del vasellame da cucina sono rimaste invariate nel tempo fin quasi ai giorni
nostri. Sebbene altre tecnologie e altri materiali metallici come l'acciaio inossidabile siano stati introdotti
fin dai primi decenni del secolo, il vasellame in rame continuò ad essere realizzato. Infatti l'arte del
calderaro ha continuato ad essere esercitata, specialmente in Lombardia, fino a pochi anni fa, per
costruire paioli da polenta e altri utensili.
7 - Experience, Dreams
Il fatto di far vivere al cliente vere proprie esperienze e farli sognare mediante
le caratteristiche offerte dal marchio, dal prodotto e dall’utilizzo del prodotto
sono aspetti da non sottovalutare e in molti casi vengo realizzate delle
iniziative con le quali l’interessato può confrontarsi e mettersi in gioco.
È facile notare che ogni qual volta esista un prodotto, esiste un interessamento
ad esso che in alcuni casi, e per certi versi, ad una sorta di “fanatismo”
sfociando nel collezionismo e quindi nell’interesse sfrenato nei confrotti di un
oggetto che viene portato ad oggetto di culto.
Le aziende sfruttano, e devono sfruttare anche questo aspetto in quanto
permette loro di avere dei veri e propri “clienti fissi”, supportando tutto ciò con
l’aiuto di eventi che possono essere: presentazioni di nuove linee,
collaborazioni con designer, tecnologie avanzate, tirature limitate, musei,
mostre e fiere.
Un esempio è il caso della AMC che a Rozzano (MI) ha realizzato un museo
sulla storia della pentola attirando sia gli “esperti” citati precedentemente, ma
anche curiosi e primi acquirenti.
Un altro esempio può essere la strategia Guzzini che da anni collabora con
molti designer per realizzare prodotti identici, ma con studi stilistici differenti.
http://www.ozecu.it/
http://www.tvs-spa.it/
http://www.firex.it/
http://www.amc.info/
http://www.ikea.com/it/
http://www.mammedomani.com/
http://www.pinti.it/
http://www.gattiandco.com/
http://www.piazza.it/
http://www.collezionare.com/
http://www.lagostina.it/
http://www.cacciatorionline.it/
http://www.ruffoni.net/
http://www.alessi.it/
http://www.ballarini.it/
http://www.fratelliguzzini.com/
http://www.pentoleagnelli.it/
Bibliografia