Agopuntura e Medicina Cinese

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Agopuntura e Medicina Cinese
giugno 2011
Agopuntura e Medicina Cinese:
la più diffusa tra le medicine complementari
L’agopuntura è una branca della medicina
tradizionale cinese la cui pratica consiste in
una
esperienza
multimillenaria
di
osservazioni cliniche. Se un determinato
punto del corpo viene stimolato da un
medico è possibile notare una reazione in
una diversa zona: si deduce che le due parti
debbano essere necessariamente connesse,
anche se un collegamento diretto possa
sembrare di difficile comprensione. Così
spiega il Sowen, testo classico di agopuntura,
la teoria dei meridiani, ossia canali energetici
entro cui scorre l’energia (il Qi). Essi sono dei
percorsi invisibili e non corrispondono al
tragitto anatomico di nervi o vasi sanguigni.
La malattia è così spiegata: “…se in certi
punti lungo i canali la circolazione del Qi
viene bloccata, il corpo si ammala e
muore…”. I trattamenti di agopuntura e la
pratica costante di ginnastiche come il Tai
Chi Chuan consentono di sbloccare queste
ostruzioni, riequilibrando le disarmonie
dell'organismo.
La prima spiegazione occidentale al
fenomeno è stata formulata da Valleix nel
1841 evidenziando la presenza di punti situati
nel contesto del tessuto muscolare la cui
palpazione era in grado di provocare dolore
localmente e a distanza. Gli studi successivi
hanno
permesso
di
conoscere
approfonditamente la realtà funzionale di
queste piccole aree, spesso dolenti e
comunque capaci di provocare dolore locale
e riferito se sottoposte a pressione. Definiti
trigger point queste zone sono descritte come
siti di aumentata richiesta metabolica o di
diminuito metabolismo energetico in cui è
stata documentata un'alterazione di tipo
ischemico. Il trigger point può essere
rappresentato come un’area circoscritta di
irritazione calda all’interno di una zona
fredda per ridotto afflusso ematico. La quasi
totalità dei trigger point coincide con i punti
di agopuntura, che ne condividono le
caratteristiche.
In termini scientifici occidentali nessuno
riesce a dare una spiegazione accettabile di
come l’agopuntura abbia effetto.
Secondo le moderne conoscenze occidentali
la stimolazione di determinati punti (che i
cinesi agopunturisti definirebbero punti
appartenenti
ai
meridiani
energetici)
favorirebbe la produzione di endorfine,
sostanze prodotte dall'organismo stesso
capaci di deprimere la trasmissione del dolore
a livello del sistema nervoso periferico e
centrale (“teoria del cancello”) e l’effetto
antinfiammatorio a seguito di sedute
agopunturistiche sarebbe da ricondurre ad un
Dott. Caforio Marco
Medico CSI – Lombardia
Medico Agopuntore
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aumento
del
cortisone
prodotto
dall'organismo e ad una riduzione locale di
sostanze
chimiche
alla
base
dell'infiammazione.
Fortunatamente il modello tradizionale
cinese, benché frutto di un pensiero prescientifico e profondamente permeato di
accenti filosofici, è un modello funzionante
che ci permette di interpretare il paziente
nella sua individualità, nella sua patologia e di
istituire una terapia efficace.
Il sistema dei meridiani unifica tutte le parti
del corpo e crea dei collegamenti fra la parte
interna del nostro organismo e quella esterna.
cinesi non danno importanza alla reale
struttura fisica ma gli organi sono considerati
complessi funzionali più che strutture
anatomiche.
Se operiamo su dei punti
situati sulla superficie del
corpo possiamo influenzare ciò
che avviene all'interno
Il sistema dei canali energetici è composto di
12 meridiani regolari, di 8 meridiani
straordinari (o curiosi) e di numerosi
meridiani minori. I dodici meridiani regolari
corrispondono ai dodici organi fondamentali
della medicina tradizionale cinese.
L’energia scorre ininterrotta sempre nello
stesso senso, andando successivamente da un
organo Yang a un organo Yin. Sei di tali
meridiani sono considerati Yang (grosso
intestino, stomaco, intestino tenue, vescica,
triplice riscaldatore, vescica biliare), in quanto
servono organi Yang, la cui funzione
principale è quella di ricevere il cibo,
assorbirne le parti utilizzabili che dovranno
poi essere trasformate nelle sostanze
fondamentali ed eliminare lo scarto. Gli altri
sei meridiani (polmone, milza, cuore, rene,
maestro del cuore, fegato) vengono invece
considerati Yin, perché servono organi Yin,
la cui funzione è quella di produrre,
trasformare, regolare e accumulare le
sostanze fondamentali (Qi, sangue, fluidi
ecc.).
Il concetto di "organo" inoltre è totalmente
diverso da quello della medicina occidentale: i
Il medico tradizionale cinese non è
interessato all'organo di per sé, ma alle sue
funzioni e alle relazioni con le altre parti del
corpo.
Nel pensiero cinese non esiste
una netta distinzione fra
materia ed energia: l’energia
può essere sia l'aria respirata
sia l'energia interna.
Secondo
la
medicina
tradizionale cinese tutto è
energia,
tutto
è
Qi,
caratterizzato da una diversa
forma di presentazione, più
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o meno concreta. Anche il corpo umano
quindi è caratterizzato da differenti forme di
energia: il Cap.8 del Sowen dice infatti “… il
corpo umano è come il mare e i meridiani
sono le correnti marine in cui scorre la Zeng
Qi, le vie preferenziali di scorrimento
dell’energia…”.
Il Qi che circola nel corpo ha varie funzioni
principali:
1. è la fonte di ogni movimento: "Il Qi mette
in movimento il corpo" (Wang Tsung
Yüeh).
2. protegge l'organismo dalle cosiddette
"influenze perniciose esterne" e mantiene
il corpo alla giusta temperatura.
3. è la causa delle trasformazioni che
avvengono dentro di noi (emozionali,
psicologiche, razionali o fisiche).
4. tiene gli organi al loro posto e impedisce
che si verifichino perdite eccessive dei
fluidi corporei.
Il Qi si presenta sotto varie forme:
1. il Qi degli organi (Tsang Fu Chih Qi) che
circola negli organi; ogni organo ha il
proprio Qi; il Qi sostanzialmente è lo
stesso, è la sua attività che è diversa nei
vari organi.
2. il Qi dei meridiani (Ching Lo Chih Qi)
che, circolando nella rete dei meridiani,
fluisce in tutte le parti del corpo.
3. il Qi nutritivo (Ying Qi) che si muove con
il sangue, le cui principali funzioni
fisiologiche
comprendono
la
trasformazione delle sostanze nutritive in
sangue, il trasporto del sangue stesso e il
contributo dato a quest'ultimo nel nutrire
le diverse parti del corpo.
4. il Qi protettivo (Wei Chi) che ha il
compito di resistere alle cosiddette
"influenze perniciose esterne" quando
esse invadono l'organismo. Questo tipo di
energia si muove fra la pelle e i muscoli e
circola al di fuori degli organi e dei
meridiani; regola le aperture e le chiusure
dei pori della pelle e il funzionamento
delle ghiandole sudoripare.
5. il Qi essenziale (Tsung Qi), la cui funzione
principale è quella di regolare la
respirazione e il battito cardiaco.
Esistono svariate centinaia di punti localizzati
sui dodici meridiani regolari che vengono
utilizzati dagli agopuntori.
Lo scopo dell’agopuntore è far ritrovare un
equilibrio energetico al paziente, tonificando i
vuoti, disperdendo o armonizzando i pieni,
riscaldando il freddo, distribuendo il calore,
rinforzando le difese, armonizzando lo yin e
lo yang e l’uomo con la natura che lo
circonda.
Il medico deve tenere ben presenti delle
regole, definite anche "le otto regole
diagnostiche", per individuare a che livello si
colloca la malattia e da che cosa è causata.
Esse sono: interno/esteno, freddo/caldo,
vuoto/pieno, yin/yang.
Una malattia viene considerata esterna
quando si presenta a livello cutaneo o
superficiale, è di insorgenza spesso acuta, non
ha lunga durata, non è associata a disturbi
degli organi profondi. In genere le cause sono
da ricercare nei fattori climatici, cioè freddo,
vento, umidità, calore e secchezza, e la
persona spesso manifesta un'avversione al
fattore in causa (paura del freddo, del vento
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ecc.). Per esempio, una contrattura
muscolare, tosse o congestione nasale.
Viceversa una malattia interna si presenta
lentamente, interessa uno o più organi interni
e tende a cronicizzarsi. I fattori che causano
la debolezza possono essere psichici,
alimentari, fisici propriamente detti (eccessi
sessuali, sforzi fisici prolungati ecc.) o
ereditari.
Riguardo la terza e quarta regola diagnostica
una malattia con caratteristica "freddo"
spesso si presenta con paura del freddo, poca
sete, urine chiare, colore della cute pallido, a
volte diarrea e sensazione di freddo agli arti.
La malattia con caratteristica "calore" invece
si presenta con occhi arrossati, urine molto
gialle, feci dure, cute del viso rossa,
irrequietezza e irritabilità, a volte febbre
elevata, sete e gola secca.
Per "vuoto-pieno" si intende la quantità di
energia yin e yang presente, sia generale che
localizzata, così come di energia difensiva e
nutritiva. Occorre precisare che ogni malattia
può dare segni generici di vuoto o pieno:
quando la persona riferisce che, muovendosi,
la patologia si fa più acuta, siamo in presenza
di un vuoto energetico; viceversa quando la
persona riferisce che, stando ferma, la
patologia si fa più acuta, siamo in presenza di
un pieno energetico.
Infine, l’ultima regola diagnostica, la qualità
yin / yang di un individuo, permette di
definire il carattere della malattia. Il carattere
yin è contraddistinto da cronicità, debolezza,
pallore, poca sete, ricerca del calore,
temperatura bassa, urine chiare e abbondanti,
arti freddi, scarsa emotività, debolezza agli
sforzi, digestione lenta, appetito scarso e
gonfiori addominali. Il carattere yang invece è
contraddistinto da dolori acuti, gonfiori,
evoluzione rapida, reazione esagerate agli
stimoli, cute e lingua rosse, sete, febbre, urine
cariche, desiderio di fresco e voce forte.
Utilizzando i quattro elementi diagnostici
(ispezione, auscultazione, interrogatorio,
palpazione) e le otto regole diagnostiche, il
medico esperto di medicina tradizionale
cinese può fare una diagnosi precisa,
individuando qual’é il disequilibrio energetico
presente.
Bibliografia:
- Agopuntura e Tai Chi Chuan: proposte
terapeutiche per le patologie del rachide
lombare. Tesi di Specializzazione Centro
Studi Sowen Milano. Dott. Caforio M.
- http://vitamigliore.noiblogger.com/lagop
untura-1/
- http://www.mybestlife.com/ita_salute/m
edicinalternative/regole_diagnos.htm