Omicidio stradale, Adoc favorevole a introduzione reato e revoca
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Omicidio stradale, Adoc favorevole a introduzione reato e revoca
www.adoc.trentino.it Omicidio stradale, Adoc favorevole a introduzione reato e revoca patente mercoledì 18 novembre 2015 L’Adoc si dichiara favorevole all’introduzione del reato di omicidio stradale e al ritiro della patente, due previsioni normative in attesa di essere licenziate al Senato. La sicurezza stradale, in particolare nei centri urbani, è ai minimi termini e a pagarne dazio sono soprattutto pedoni e ciclisti. “E’ ancora troppo elevato il numero delle vittime della strada, nel 2014 ci sono stati oltre 250mila feriti e più di 3mila morti, numeri intollerabili – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – con 56 incidenti mortali per milione di abitanti l’Italia è nelle ultime posizioni in Europa, dove la media è di 51 incidenti ogni milione. La sicurezza stradale è ancora oggi un grave problema, non è accettabile che in Germania il numero di incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia o che in Francia le vittime siano il 10% di meno. Numeri che, come detto, pongono l’Italia come all’ultimo posto in merito alla sicurezza stradale in Europa, in particolare sulle strade urbane e nei centri cittadini. A colpire è in particolare l’incremento della mortalità stradale all’interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% dei morti. Purtroppo, secondo il rapporto Aci-Istat, torna a crescere il numero delle vittime tra i pedoni (578 morti, +4,9% rispetto al 2013) e i ciclisti (273 morti, +8,8% rispetto al 2013), mentre l’indice di mortalità per gli utenti più indifesi si conferma molto elevato: 2,75 per i pedoni, 1,69 per i motociclisti e 1,41 per i ciclisti, contro lo 0,67 delle automobili e lo 0,74 degli autocarri. Con costi, economici e non, insostenibili per la sanità e la società. Per questo siamo favorevoli all’introduzione del reato di omicidio stradale e, soprattutto, al ritiro delle patente a vita. Riteniamo inoltre che il nuovo Codice della strada debba focalizzarsi sulla tutela dei pedoni, in particolare nelle zone urbane. In questo senso occorre: Limitare la velocità di circolazione a 30 km/h nei centri urbani, che abbasserebbe il tasso di mortalità al 30% dal 70%. Sarebbe una soluzione auspicabile, considerando che circa il 15% di tutte le vittime della strada sono pedoni, che insieme ai ciclisti sono gli utenti più vulnerabili; Predisporre una maggiore e migliore illuminazione sulle strade urbane e extraurbane, in particolare presso gli incroci; Migliorare la visibilità e la segnaletica delle strisce pedonali; Prevedere controlli più stringenti e continui sui pullman, troppo spesso causa di incidenti fatali; Arrestare il fenomeno delle auto “fantasma”, oltre quattro milioni di veicoli che circolano senza RCA, e delle auto con targa straniera, spesso di grossa cilindrata, che restano praticamente impunite in caso di incidenti; Sanare definitivamente i tratti di strada con manto disconnesso o con buche Ma soprattutto è fondamentale infondere negli automobilisti, soprattutto più giovani e neopatentati, la consapevolezza delle loro azioni, delle regole, dei diritti e doveri, invitandoli a guidare con prudenza e coscienza. Spesso gli incidenti sono causati da distrazione, disattenzione e eccessiva velocità alla guida.” http://www.adoc.trentino.it/home Realizzata con Joomla! Generata: 15 March, 2017, 22:48 www.adoc.trentino.it Ecco tutte le novità della proposta di legge sull’omicidio stradale che si avvia verso la sua fase conclusiva: toccherà ora al Senato licenziare il provvedimento. OMICIDIO STRADALE – L’omicidio stradale colposo diventa reato a sé, graduato su tre varianti: fermo restando la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando la morte sia stata causata violando il codice della strada. La sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 g/l, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. chi uccide una persona guidando con un tasso alcolemico maggiore di 0,8 g/l, oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio) verrà punito con la reclusione da 5 a 10 anni. LESIONI STRADALI – Stretta anche per le lesioni stradali. Pene al rialzo se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l’incidente è causato da manovre pericolose scatta la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. CONDUCENTI MEZZI PESANTI – L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l. OMISSIONE SOCCORSO – Se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. E’ inoltre stabilito il divieto di equivalenza o prevalenza delle attenuanti su specifiche circostanze aggravanti. La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima. http://www.adoc.trentino.it/home Realizzata con Joomla! Generata: 15 March, 2017, 22:48 www.adoc.trentino.it REVOCA PATENTE – In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. RADDOPPIO PRESCRIZIONE – Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave (bevuta ‘pesante’ e droga). Negli altri casi l’arresto è facoltativo. Il pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari. PERIZIE COATTIVE – Il giudice può ordinare anche d’ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo può pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo può essere disposto anche dal pm. http://www.adoc.trentino.it/home Realizzata con Joomla! Generata: 15 March, 2017, 22:48