sistema monitoraggio

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sistema monitoraggio
S.C. Neurochirurgia Ospedale S. Corona di Pietra L.
Direttore: Dott. Massimiliano Boccardo
MICROSCOPIO (432.000 IVA compresa)
Microscopio operatorio Leica Mod. M720 OH 5, completo di Sistema Radiobisturi Elmann,
installato nella Struttura Complessa di Neurochirurgia dell'Ospedale Santa Corona di
Pietra Ligure
Grazie al suo utilizzo il professionista può avere un campo operatorio sempre
perfettamente illuminato e ben visibile. Le manipolazioni di strutture nervose, condotte
sotto l’ ingrandimento del microscopio operatorio, risultano facilitate e più mirate,
ottimizzando il risultato dell’atto chirurgico.
Questa moderna apparecchiatura consente quindi al neurochirurgo di offrire al paziente
una prestazione di qualità superiore caratterizzata dalla precisione e dalla rapidità di
esecuzione.
Caratteristiche tecnico-funzionali
− Un corpo ottico il più compatto possibile, in grado di offrire la minore distanza tra
oculari ed obiettivo, al fine di garantire la migliore ergonomia di lavoro per il Chirurgo;
ampio grado di inclinazione nei movimenti latero-laterali ed antero-posteriore sempre
per ottenere la migliore ergonomia anche nelle posizioni estreme senza dover
cambiare il tubo binoculare.
− Un’ottica che garantisce la massima luminosità e nitidezza, massima profondità di
campo possibile ed una perfetta visione tridimensionale del particolare osservato
(stereopsi).
− Un sistema di bilanciamento completamente automatico sia dello stativo sia del corpo
ottico mediante appositi pulsanti sul quadro comando.
− Un sistema di bilanciamento automatico intraoperatorio che, tramite apposito pulsante
posto sul corpo ottico e perciò facilmente raggiungibile dal Chirurgo in qualunque
momento della fase operatoria, consenta di bilanciare lo strumento anche quando
questo è rivestito dalla cappa sterile, con possibilità di effettuare anche eventuali
microregolazioni.
− Un doppio modulo d’illuminazione allo Xenon, principale e di riserva, con lampade da
300 Watt, con cambio lampada automatico in caso di guasto senza l’intervento
manuale dell’operatore.
− Il pulsante per il reset automatico della distanza di lavoro predefinita.
− Gli indicatori ben visibili sul gruppo ottico che segnalano lo status della registrazione
video (start/stop)
− Il tubo binoculare integrato nel corpo ottico in grado di permettere differenti punti di
visione mantenendo comunque inalterato l’angolo d’osservazione.
− Un Sistema di regolazione automatica della parafocalità per chirurgo, assistente e
telecamera.
− Dispositivo d’illuminazione “spot” a regolazione elettrica e manuale direttamente
− Un Sistema automatico motorizzato per la regolazione del campo illuminato in funzione
degli ingrandimenti, in grado di eliminare qualunque fenomeno di surriscaldamento dei
tessuti fuori dal campo visivo.
− Un Sistema di regolazione automatica dell’intensità luminosa in funzione della distanza
di lavoro operativa utile a garantire la protezione dei tessuti da fenomeni di
fotosurriscaldamento.
− L’adattatore TV passo “C” completo di dispositivo zoom che consente di variare
l’ingrandimento dell’immagine a monitor indipendentemente dall’ingrandimento del
microscopio, regolazione micrometrica del fuoco e possibilità di inserimento filtri.
Possibilità di montare qualunque tipo di telecamera a “passo C” comprese quelle di
ultima generazione.
− Un software sofisticato per la valutazione di eventuali residui tumorali e per visualizzare
in corso di intervento il circolo arterioso e/o venoso, al fine di controllare il corretto
posizionamento di una clip sul colletto aneurismatico o la radicalità di resezione di una
malformazione vascolare.
LA NEUROCHIRURGIA DI PIETRA LIGURE
La Struttura Complessa di Neurochirurgia dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure
svolge da cinque anni la propria attività nell’ambito del Centro di Neuroscienze
“E.Tartarini” unitamente alla S.C. di Neurologia , alla S.C. di Neuroradiologia Diagnostica
e Terapeutica ed alle relative Strutture semplici fra le quali basti citare la
Neurotraumatologia ed il Centro Ictus. Tutte queste strutture condividono sistemazione
logistica, risorse umane e apparecchiature elettromedicali con vantaggi non indifferenti per
l’utenza (i pazienti affetti da patologie del sistema nervoso iniziano e terminano il loro
percorso diagnostico-terapeutico in un unico Centro efficacemente ed efficientemente
gestiti da un’equipe medica ed infermieristica polispecialistiche) e per la Direzione
dell’Azienda che sfrutta al meglio le risorse disponibili e riduce le spese di gestione.
La Neurochirurgia nasce nel 1986 e si sviluppa negli anni successivi grazie ad un gruppo
di volenterosi operatori (medici ed infermieri) adeguatamente sostenuti, specie negli ultimi
dieci anni, dalla Direzione Aziendale.
Dati attività
Alla Struttura afferiscono, in regime di ricovero, più di 1000 pazienti all’anno affetti da
patologia tumorale, vascolare, traumatica, malformativa, degenerativa, infiammatoria del
sistema nervoso centrale e periferico e patologia degenerativa della colonna vertebrale
con conseguente sofferenza delle strutture nervose contigue.
Gli interventi sono circa 1000 l’anno con una percentuale di operati che arriva a sfiorare il
94% dei ricoveri.
In totale i pazienti operati in questi 23 anni sfiorano le 14.000 unità.
Il numero di pazienti valutati in ambulatorio, presso il reparto o nei reparti dell’ospedale è
di oltre i 2000 all’anno. Il volume dell’attività di ricovero supera i 2000 punti DRG con un
peso medio attorno a 2.3, che sta a testimoniare la complessità dei casi trattati .
Il microscopio operatorio- storia e funzionalità
Il microscopio operatorio introdotto nell’ambito della Neurochirurgia attorno al 1960, quindi
in epoca relativamente recente, ha contribuito a rivoluzionare le tecniche chirurgiche. La
sua adozione ha determinato lo sviluppo di strumentario ad hoc.
I vantaggi fondamentali derivanti al neurochirurgo dal suo utilizzo sono la possibilità di
avere un campo operatorio sempre perfettamente illuminato e quindi ben visibile,
ottimizzando sia le manovre chirurgiche sia l’effettuazione dell’emostasi.
Il tessuto nervoso per una sua intrinseca peculiarità che lo distingue dai restanti tessuti del
nostro organismo, è dotato di una plasticità piuttosto limitata, ciò fa si che una sua rude
manipolazione possa determinare la perdita di funzioni importanti che difficilmente
avranno una restitutio ad integrum. E’ intuitivo che tutte le manipolazioni di strutture
nervose condotte sotto ingrandimento del microscopio operatorio risultano di gran lunga
meno “offensive” per il tessuto stesso. A ciò si aggiunga che la chirurgia con il microscopio
operatorio riesce quasi sempre ad effettuare degli approcci minimali con le immaginabili
ricadute positive per il paziente e per il bilancio dell’Azienda ( basti ricordare che ogni
giorno di degenza in meno fa risparmiare come minimo 400 euro). Altro vantaggio è
costituito dalla possibilità di vedere e preservare minuscole strutture arteriose la cui
conservazione è di importanza vitale per il buon funzionamento delle strutture nervose a
cui afferiscono. Da ultimo va ricordato che l’introduzione di questa apparecchiatura ha
permesso di praticare suture di strutture vascolari e nervose di calibro assai ridotto, per le
quali si utilizzano aghi e fili così sottili (poche decine di micron di diametro) da essere
praticamente invisibili ad occhio nudo. E’ intuitivo che quanto sopra agevola il
neurochirurgo mettendolo in grado di offrire al paziente a lui affidato una prestazione di
qualità superiore caratterizzata dalla precisione e dalla rapidità di esecuzione.
Grazie all’utilizzo di una sofisticata apparecchiatura come il Microscopio operatorio Leica
Mod. M720 OH 5, sarà sicuramente ridotto lo stress del chirurgo, i tempi di
esecuzione e il rischio per il paziente. In alcuni casi poi il paziente eviterà di sottoporsi
ad un controllo angiografico post-operatorio, evitando i pur minimi rischi connessi a tale
procedura ed anticipando il suo ritorno alla quotidianità.