Dati salienti del rapporto di ricerca condotto sul Progetto

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Dati salienti del rapporto di ricerca condotto sul Progetto
Dati salienti del rapporto di ricerca condotto sul Progetto LOGOS
dall’Università degli Studi di Torino e dall’Osservatorio nazionale sulle
condizioni detentive in Italia dell’Associazione Antigone
Il Progetto Logos è nato nel 2003 - su iniziativa della Compagnia di San Paolo e in collaborazione
con l’Ufficio Pio - con l’obiettivo di offrire ai detenuti a fine pena un sostegno per raggiungere
l'autonomia indispensabile ad un effettivo reinserimento sociale, anche nell'ottica di prevenire
situazioni che possono portare alla recidiva.
Il “fine pena” è un momento delicato e difficile perché spesso le opportunità e le risorse utili a
operare cambiamenti di vita e scelte differenti dal passato sono scarse. Ciò comporta per la
persona stessa una forte difficoltà a riconoscersi in un’identità diversa da quella di ex detenuto;
aumenta di conseguenza il rischio che ritorni a commettere nuovamente dei reati.
La ricerca presentata durante il convegno “Guardiamoci dentro” ha valutato, a più di 10 anni dal
suo avvio, l’impatto del progetto Logos in termini di recidiva e, più in generale, il contributo che
questo ha saputo dare al reinserimento sociale delle persone.
Lo studio, condotto dall’Università degli Studi di Torino e dall’Osservatorio nazionale sulle
condizioni detentive in Italia dell’Associazione Antigone, ha analizzato i fascicoli di 458 persone
inserite nel progetto Logos tra il 2007 e il 2014. Ai dati predisposti dall’Ufficio Pio si sono aggiunti
quelli forniti dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Piemonte e Valle
d’Aosta relativi allo stesso campione di persone.
Al contempo, sono state condotte 40 interviste semi-strutturate che hanno consentito di
raccogliere preziose informazioni sulle prime esperienze lavorative, sui rapporti con la famiglia e
con i servizi sociali locali.
Il tema della recidiva, frequente oggetto del dibattito politico, non trova riscontro in un'accurata e
sistematica ricerca empirica sul campo: sono solo due infatti i monitoraggi con cui è possibile
effettuare un confronto con i dati di questa ricerca.
Il primo, è una rilevazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che analizza la
recidiva in un periodo di 7 anni fra il 1998 e il 2005; il secondo, riguarda il monitoraggio dei
beneficiari del provvedimento di indulto del 2006 condotto a 5 anni dalla scarcerazione.
Il confronto evidenzia dati interessanti.
I dati relativi alle persone del campione analizzato (Progetto Logos) scarcerate nel 2009,
confrontati con i dati delle altre rilevazioni già citate, mostrano che la recidiva delle persone
inserite nel Progetto Logos, rispetto a quella dei beneficiari di indulto su di un arco temporale
identico, è decisamente inferiore, rivelando una significativa efficacia del progetto fra coloro che
lo hanno portato a termine. (si veda il grafico seguente)
Confronto fra tassi di
recidiva rilevati negli studi
disponibili
38,11%
43,80%
29,20%
Recidiva a 5 anni Recidiva a 5 anni Recidiva a 5 anni
fra i soggetti che fra i beneficiari fra coloro che non
hanno concluso
italiani del
hanno concluso il
Logos
provvedimento di progetto Logos
indulto
In termini più generali la ricerca condotta mostra come la percentuale di recidiva media fra coloro
che hanno seguito per intero il progetto Logos, nei 7 anni presi in esame (2007-2014), è del
23,20%; ben 15 punti in meno del miglior dato nazionale ad oggi disponibile (fruitori di indulto),
ma soprattutto ben 45 punti inferiore rispetto alla recidiva ordinaria rilevata
dall’Amministrazione penitenziaria (68,45%).
Al contrario, coloro che non hanno terminato il progetto Logos – a causa di interruzione o
abbandono – mostrano un tasso di recidiva più elevato, del 44,5%.
Il testo integrale della ricerca è disponibile sul sito www.ufficiopio.it