L`Educazione razionale emotiva

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L`Educazione razionale emotiva
Rilevanza delle emozioni per
l’adattamento sociale del
bambino e dell’adolescente
L’equilibrio emotivo facilita il superamento
delle difficoltà
Un livello adeguato di coinvolgimento
emotivo migliora le prestazioni
Le emozioni influenzano i rapporti
interpersonali
Mario Di Pietro
www.educazione-emotiva.it
Le reazioni emotive più frequenti
diventano modalità di risposta abituali
Importanza della competenza
emotiva
Un’inchiesta fatta a livello mondiale (WHO, 2007)
riporta dati un piuttosto allarmanti: nell’attuale
generazione di bambini è presente un maggior
numero di problemi emozionali rispetto a quella
precedente. Oggi i giovanissimi sono:
più soli e depressi
più rabbiosi e ribelli
più nervosi e inclini alla preoccupazione
più impulsivi e aggressivi
Aumenta il fenomeno del bullismo e della
violenza nelle scuole. La mancanza di
identificazione con la vittima e
l’incapacità di provare empatia sembrano
essere alcune delle cause.
Benessere emotivo e
apprendimento
Il benessere emotivo è uno dei fattori
più importanti tra quelli che determinano
il successo scolasico. I bambini felici
apprendono meglio. Anche se bambini
tenuti sotto pressione possono dare
buoni risultati in termini di voti scolastici,
il prezzo che viene pagato è molto alto
se consideriamo lo stress e la tensione
emotiva.
L’educazione razionale emotiva
Imparare a gestire le proprie
emozioni e ad autoregolare il
proprio comportamento sono abilità
altrettanto importanti dell’imparare
a leggere e a far di conto
Un modello d’intervento di educazione
affettiva che si è ormai ampiamente
diffuso anche nel nostro Paese è
l’Educazione Razionale Emotiva (ERE)
1
Perché “razionale” ed “emotiva”?
L’accostamento dei due termini “razionale” ed “ emotiva” sta
indicare il superamento del dualismo mente-emozioni e
l’adesione a un modello olistico che vede la dimensione
emotiva e la dimensione cognitiva strettamente interdipendenti
e influenzantesi a vicenda.
Educazione razionale emotiva significa aiutare il bambino a
sviluppare un modo di pensare costruttivo al fine di gestire
meglio forti emozioni negative quali rabbia, disperazione, ansia.
In breve, si tratta di aiutare il bambino ad apprendere
come mettere la mente al servizio del cuore.
Evoluzione dell’educazione emotiva
The Living School, New York, 1971
Rational Emotive Education, New York,
1975
Emotional intelligence, P. Salovey e J.D. Mayer,
1990
Nel 1991 fu pubblicato in italiano un
adattamento del programma di
educazione razionale emotiva messo a
punto a New York presso l’Institute for
Rational Emotive Therapy
In questi ultimi 10 anni sono apparsi nel
nostro paese una miriade di programmi di
“educazione emotiva” non tutti basati su
modelli di comprovata validità scientifica
L’ERE è soprattutto
conoscenza della mente
Superare emozioni nocive significa acquisire la
capacità di individuare quei meccanismi mentali
che influenzano le nostre emozioni.
Origini dell’educazione razionale emotiva
L’educazione razionale emotiva è
un’estensione in ambito educativo di quei
principi e di quei metodi che sono stati
applicati con successo nell’ambito di quella
prassi psicoterapeutica denominata Terapia
Comportamentale Razionale Emotiva
(REBT = Rational Emotive Behavior
Therapy) ideata da Albert Ellis
Cosa differenzia l’ERE da altri
programmi di educazione emotiva?
L’educazione razionale emotiva non vuole
essere una semplice celebrazione delle
emozioni, ma vuole soprattutto
insegnare come superare emozioni
nocive e vivere il più possibile emozioni
positive
Conoscere le emozioni
significa conoscere la mente
QUESTO IMPLICA SVILUPPARE
COMPETANZA METACOGNITIVA
Ed è ciò che differenzia
l’educazione razionale emotiva
da tanti altri approcci che si occupano di
emozioni
2
Perchè promuovere la competenza
emotiva nella scuola?
Assunto di base
dell’educazione razionale emotiva:
Nelle classi dove si applica efficacemente l’ERE
gli alunni risultano:
Non sono gli eventi di per
sé a creare sofferenza
emotiva, ma il significato
che diamo a tali eventi
• Più partecipativi e ben inseriti nella classe
• Più impegnarti nell’apprendimento
• Più motivati
• Più predisposti a comportarsi in modo più appropriato e
meno propensi a manifestare comportamenti problematici
• Più in grado di ottenere risultati positivi a scuola
Promuovere l’alfabetizzazione
emotiva
L’alfabetizzazione emotiva è
l’abilità di identificare le emozioni e
di capirne i meccanismi mentali
B1
A
B2
Pensieri
razionali
EVENTO
ATTIVANTE
Pensieri
irrazionali
IL MODELLO ABC DELL’EMOZIONE
A
C
Avversità
Emozioni
A
B
C
Avversità
Pensieri
Emozioni
Caratteristiche dell’educazione
razionale emotiva
Ha carattere preventivo
C1
C2
Reazioni emotive e
comportamentali
funzionali
Modello ABC
dell’emozione
Reazioni emotive e
comportamentali
disfunzionali
E’ un intervento cognitivo comportamentale
E’ estendibile all’adolescenza
E’ applicabile in ambito scolastico
Mira a far acquisire abilità di autoregolazione
emotiva
3
Una considerazione di
etica professionale
Quando si è in una relazione di aiuto, è
più corretto scegliere il metodo di
lavoro in base all’attrazione intellettuale
esercitata da una teoria o in base
all’efficacia scientificamente dimostrata
di una modalità d’intervento?
METOD INCIDENTALE
MODALITA' DI ATTUAZIONE
DELL'EDUCAZIONE
RAZIONALE EMOTIVA
Approccio informale (counseling)
Lezioni strutturate
Integrazione nelle materie curricolari
Fasi dell’educazione
razionale-emotiva
FASE 1 Riconoscimento e identificazione
delle emozioni
Ricostruire l’episodio emotivo
Formulare domande evocative
(stile socratico)
FASE 2 Identificazione del rapporto tra
pensieri ed emozioni
Favorire un cambiamento nel modo di
considerare l’evento attivante
FASE 3 Riconoscimento e trasformazione
dei pensieri disfunzionali
Dare un riscontro non punitivo
FASE 4 Messa in pratica di nuovi modi di
pensare di sentirsi e di
comportarsi
Riassumere l’esperienza acquisita
Il laboratorio delle emozioni
Come mi sento
Argomenti riguardanti la
conoscenza delle emozioni
oggi
• Come dare un nome alle emozioni
• Come riconoscere le proprie emozioni e
quelle degli altri
• Come il nostro corpo reagisce alle
emozioni
• Emozioni nocive, emozioni neutre,
emozioni sane
4
Dimensioni emotive
fondamentali
Insegnare un vocabolario emotivo
in modo diretto
AFFETTO
GIOIA
ANSIA
TRISTEZZA
RABBIA
Caratteristiche delle emozioni infantili
Le carte delle emozioni
Sono intense
Compaiono con frequenza
Sono transitorie
Varia la modalità di espressione
L’intensità cambia con la crescita
Sono facilmente deducibili dal
comportamento
Il gioco del mimo
A pesca di emozioni
Racconta un
episodio in cui di
sei sentito ……..
Triste
Felice
Frustrato
Soddisfatto
Fai una faccia _____
5
Il bingo delle emozioni
Il gioco del mimo
Mostra come sei
quando ti senti
………..
Il barometro delle emozioni
Amato
Felice
Triste
Felice
Amato
Soddisfatto
Soddisfatto
Triste
Amato
Automonitoraggio emotivo
frustrato
Si propone ai bambini di
monitorare al mattino il
proprio stato d’animo
scegliendo un viso che
descriva l’emozione. Si
invitano i bambini a
scegliere un altro viso
quando durante il giorno
cambia il loro stato
d’animo.
furioso
imbarazzato
Così
Così è
come
mi
sento
oggi
nervoso
soddisfatto
felice
spaventato
triste
amato
solo
Come ti senti oggi?
Il termometro dell’agitazione
10
Quanto mi sento
agitato da 1 a
10?
5
1
6
Argomenti riguardanti la
gestione delle emozioni
• Da dove nascono le emozioni
• Conoscere l’ABC delle emozioni
• Riconoscere i pensieri che creano
problemi
• Trasformare i pensieri dannosi
• Imparare a pensare in modo costruttivo
L’autoregolazione emotiva risiede
nella mente
Risposta
emotiva e
comportamentale
Convinzioni
Interpretazioni
Valutazioni
Evento
attivane
Ca
mb
ia m
en
to
Strutture cognitive
Gli strumenti che ciascuno di noi sviluppa al fine
di modificare gli schemi di risposta. L’educazione
razionale emotiva (ERE) fornisce un modello per il
cambiamento delle strutture cognitive agendo
sugli elementi cognitivi che mediano l’evento
attivante consentendo di conseguire risposte
emotive e comportamentali adattive.
I virus mentali
(pensieri irrazionali)
Pretese assolute
NNon
ssuuc onddeevve
ccceede e
derre!
e!
Interpretazioni sbagliate
Giudizi totali
EE’ u
ssttu ’ unnoo
uppid
idoo!
!
LLo
oha
aappphaffaattto
poossta o
ta!!
Collegare i pensieri
alle emozioni
Applicazione del modello ABC
I bambini apprendo a individuare quali
sono i pensieri che compaiono nella loro
mente in seguito al verificarsi di un
evento spiacevole
Identificare i pensieri
1. Si introduce il concetto di dialogo
interiore
2. Si invita i bambini a ricordare un
evento recente in cui qualcosa è
andato storto
3. Si chiede ai bambini cosa stavano
pensando quando si è verificato
quell’evento
I virus mentali
(pensieri irrazionali)
EE’ u
’ un
ttrremnaaccoosa
emeen sa
nddaa
Catastrofismo
Bassa tolleranza
alla frustrazione
NNo
ssoop onnlo
l
pppoort o
rtoo!!
Generalizzazione estrema
TTut
ui
l’lh
’haannn tticcee
nooco
c
m
mee onn
7
La nuvola dei pensieri
Trova il pensiero
Non voglio che tu ti
sieda vicino a me
Cosa potrebbe
pensare Marco?
Ricostruire l’episodio emotivo
Ristrutturazione Cognitiva
E’ il processo attraverso cui l’
l’individuo
impara a trasformare quei modi di
pensare che portano a reazioni
emotive disfunzionali sostituendoli con
pensieri costruttivi
Mettere alla prova il
pensiero
“Invece di dare per scontato che il
tuo pensiero sia vero, cerca le
prove che possono dimostrare che
è vero oppure che è falso”
Mettere alla prova il pensiero
Cerca le prove che dimostrino che quello che pensi è
vero:
“Cosa ti convince che il tuo pensiero è al 100%
vero?”
Cerca le prove contrarie:
“Quali fatti possono renderti meno sicuro riguardo
alle tue conclusioni?”
Esplorazione di alternative
“C’è un altro modo di considerare questa cosa??”
Costruisci dei pensieri basati sui fatti e su altre
possibili spiegazioni alternative
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MESSA IN DISCUSSIONE DELLE
CONVINZIONI IRRAZIONALI
Porre le seguenti domande
Questo pensiero dice cose vere?
Perché...................................
..............................................
Questo pensiero ti aiuta a sentirti bene?
Perché...................................
..............................................
Questo pensiero ti aiuta a ottenere quello
che vorresti?
Perché?.................................
..............................................
Decatastrofizzazione
Pensa a una situazione su cui hai
“catastrofizzato” e immagina la peggiore delle
conseguenze. Descrivi la situazione:
Adesso completa la tua tabella di
“DECATASTROFIZZAZIONE”:
Conseguenza
peggiore
☺ Conseguenza
migliore
√ Conseguenza
più verosimile
Esempi contrapposti di convinzioni
irrazionali e razionali sulle relazioni
interpersonali
Convinzioni
Convinzioni razionali
irrazionali
• Io valgo anche se a
• Io devo piacere a tutti; se a
qualcuno non piace ciò
qualcuno non piaccio
che faccio
significa che non valgo
• Si può essere amici
niente.
anche quando non si
vuole fare le stesse cose
• Un amico è qualcuno che fa
sempre quello che voglio io. • Alcuni bambini sono
gentili con me; altri
• Gli altri sono cattivi; se la
invece a volte si
prendono tutti con me
comportano male
Come combattere i pensieri dannosi
1. Riconosci quel briciolo di verità che c'è,
ammesso che ci sia, nel pensiero negativo,
ma senza farlo più grande di quello che è!
2. Trova le prove che dimostrano che il
pensiero è falso.
3. Cerca di trovare un pensiero più realistico
e utile, o un modo alternativo per
considerare la situazione
Trasformazione
del pensiero
Dopo aver messo alla prova un pensiero
nocivo, questo viene sostituito con un
nuovo pensiero utile (pensiero
razionale).
Modalità ristrutturazione
cognitiva con bambini e adolescenti
Ricorrere alla messa in discussione dei pensieri
dannosi con soggetti che hanno raggiunto un
livello di sviluppo cognitivo corrispondente allo
stadio finale delle operazioni concrete o l’inizio
delle operazioni formali.
Evocare e modellare pensieri razionali con soggetti
che hanno raggiunto un livello di sviluppo
cognitivo corrispondente allo stadio
preoperatorio e delle operazioni concrete
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I veleni della mente
Obiettivo: Far acquisire ai bambini la capacità di
distinguere i pensieri utili dai pensieri
dannosi e di ricorrere ai pensieri utili in
situazioni difficili
Materiali: Quaderno di lavoro, scheda “Pensieri
dannosi e pensieri utili”, cartoncini
colorati
Procedura: ● chiedere ai bambini di indicare a
turno una cosa spiacevole che è
loro capitata di recente in seguito
alla quale hanno provato
un’emozione spiacevole, come
rabbia, tristezza o paura
● distribuire la scheda dei pensieri
utili e dei pensieri dannosi e
chiedere si riconoscono tra i
pensieri dannosi un pensiero che
assomiglia a quello che hanno
avuto nell’episodio raccontato
● leggere insieme la vignetta delle stelline e far
notare come cambiando il pensiero l’emozione
possa cambiare
● chiedere ai bambini di disegnare una stellina
con il loro pensiero dannoso e a fianco una
stellina con il pensiero utile, in modo simile alla
vignetta
Spunti per la discussione:
● chiedere ai bambini perché certi pensieri
sono dannosi
● sollecitare la constatazione che i
pensieri dannosi portano a emozioni molto
spiacevoli e a comportamenti negativi
● far notare che i modi di pensare diventano delle
abitudini, come tante altre cose che facciamo
● spiegare che le abitudini possono essere
cambiate se si insiste nel fare qualcosa di
diverso
Sviluppi dell’attività:
● chiedere ai bambini di scegliere un
pensiero dannoso che capita loro di avere più
spesso
● invitarli a scrivere su un cartoncino
colorato il pensiero utile alternativo a
quello dannoso
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Il gioco del pensare, del sentire, del fare
Le carte del sentire
Obiettivi:
● favorire l’identificazione dei pensieri e delle
emozioni sperimentate in diverse situazioni
● individuare le strategie comportamentali
adottate per fronteggiare situazioni
problematiche
Le carte del fare
Le carte del pensare
Cervello cognitivo – cervello emotivo
Esercizi di autoregolazione
emotiva consentono al
cervello cognitivo
Cervello cognitivo
di riprendere il sopravvento
Quando ha il
sopravvento il cervello
Cervello emotivo
emotivo, si verifica un
“sequestro emozionale”.
Prevalgono
interpretazioni
istintive della situazione
OHT 3.6
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Concetti chiave riguardanti le
emozioni
• Le emozioni possono cambiare
• Possiamo avere più di
un’emozione riguardo alla
stessa cosa
• Possiamo avere emozioni
diverse da qualcun altro
riguardo alla stessa cosa
• Tutte le emozioni sono
accettabili è come reagiamo ad
esse che conta
Obiettivi con alunni più grandi
Identificare in modo corretto le
emozioni
Distinguere le emozioni utili da quelle
dannose
Differenziare le emozioni dai pensieri
Riconoscere i principali virus mentali
Imparare ad attaccare i virus mentali
Imparare un repertorio di pensieri utili
Come consolidare abilità di
autoregolazione emotiva
Collegare il più possibile i contenuti di un
percorso di educazione socio-affettiva alle
esperienze di vita quotidiana dei bambini
Integrare i contenuti del programma di
educazione socio-affettiva con i programmi
curricolari
Portare avanti il programma di educazione
soci-affettiva per almeno tre anni
adattandolo alle diverse età
Obiettivi con alunni più piccoli
Espandere il vocabolario emotivo
Identificare in modo corretto le emozioni
Distinguere le emozioni utili da quelle
dannose
Differenziare le emozioni dai pensieri
Individuare il dialogo interno
Collegare il dialogo interno alle emozioni
Apprendere un repertorio di pensieri utili
Metodo socratico
Limitare l’esposizione del proprio punto di
vista
Evitare affermazioni perentorie
Porre il più possibile domande
Evitare riscontri punitivi
Favorire la partecipazione di tutto il
gruppo
Riassumere quanto emerge dalla
discussione
ALLENAMENTO EMOTIVO
DEL BAMBINO
1) Rispecchiare l’l’emozione del bambino
“Vedo che adesso sei proprio arrabbiato”
2) Ricostruire l’l’evento scatenante
“Cosa è successo?”
3) Dimostrare come pensare in modo positivo
4) Esaminare possibili soluzioni
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Comportamenti pro-sociali
I bambini che hanno acquisito una
buona competenza emotiva:
2
1,5
Pu n ti Z
• Tollerano meglio le
frustrazioni
• Sono meno litigiosi
• Manifestano meno
comportamenti distruttivi
• Si ammalano meno
• Sono meno soli
• Sono meno impulsivi
• Sono più concentrati
• Hanno migliori risultati
scolastici
SPERIMENTALE
1
CONTROLLO
0,5
0
PRE
POST
Effetto di un intervento ERE in tre classi di scuola Primaria sui
comportamenti pro-sociali degli alunni dei gruppi sperimentale e di
controllo
Punteggi scala
sull’
’umore
sull
sull’umore
Pre e Post Test
Comportamenti di prevaricazione degli alunni
2,5
Punti Z
2
pretest
1,5
post test
SPERIMENTALE
CONTROLLO
1
25
0,5
20
15
0
PRE
POST
10
Effetto di un intervento ERE in tre classi di scuola Primaria sui
comportamenti di prevaricazione degli alunni dei gruppi sperimentale e di
controllo.
Punteggi scala d’ansia
Pre e Post Test
pretest
post test
20
15
10
5
0
gruppo sperimentale
controllo
“Ho imparato che non è possibile
piacere sempre a tutti quanti, ma
posso piacere a me stesso anche
quando gli altri non vogliono
essere miei amici”
Marco, 9 anni
5
0
gruppo sperimentale
controllo
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Non è sempre facile coinvolgere l’alunno …
Io insegno
la
creatività
Io non
sopporto
la scuola
Io insegno
l’intelligenza
emotiva
Una riflessione
Se un bambino non sa leggere, cerchiamo di
insegnarglielo.
Se un bambino non sa nuotare, cerchiamo di
insegnarglielo.
Se un bambino non sa far di conto, cerchiamo
di insegnarglielo.
Se un bambino non sa andare in bicicletta,
cerchiamo di insegnarglielo.
Se un bambino non sa controllare le proprie
emozioni, cosa facciamo? Lo puniamo!
Noi non vogliamo una nuova
generazione di bambini
con un elevato quoziente intellettivo,
ma con bassa capacità di gestione
delle emozioni; con capacità di
competere, ma incapaci di cooperare;
con grandi abilità nell’uso del computer,
ma con scarsa consapevolezza di sé;
molto assorbiti dal loro grande “io”, ma
con poca responsabilità verso il più
importante “noi”
Per saperne di più:
www.educazione-emotiva.it
Miriam Edelman
Manuali di educazione
razionale emotiva
Di Pietro M., L’educazione
razionale emotiva, Erickson
Di Pietro M., L’ABC delle mie
emozioni, Erickson
Di Pietro M., Dacomo M., Giochi
e attività sulle emozioni,
Erickson
Evoluzione nel tempo dell'intelligenza
strumentale
Evoluzione nel tempo dell'intelligenza
emotiva
6
Discrepanza tra
Evoluzione
Cognitiva
e Evoluzione
Emotiva
5
4
3
2
1
0
Evoluzione nel tempo dell'intelligenza emotiva
Evoluzione nel tempo dell'intelligenza strumentale
Tempo
Sommario
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