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34 GFDS 35 • Valutare • S.I. AUDIO OTL 509/25 • di Andrea Della Sala
S.I. AUDIO OTL 509/25
QUANDO IL PROGETTO
CONTA
Tra le tante tipologie
di amplificazioni valvolari quella OTL
è una delle più interessanti, promettendo, grazie
all’estrema brevità del percorso del segnale, un’ineguagliabile
trasparenza sonora. All’italianissima S.I. Audio va il merito di aver pervicacemente creduto e sviluppato questa tipologia di elettroniche arrivando a proporre sul mercato degli apparecchi dalle prestazioni eccellenti e a costi sensibilmente più contenuti di quelli dei mostri sacri che popolano
il mondo dell’Hi End, cui indubbiamente anch’essa appartiene. In questo articolo, dopo aver brevemente
ricordato i principi generali cui le amplificazioni OTL fanno riferimento, metteremo alla prova l’integrato OTL
509/25 per verificare se ed in che misura le brillanti premesse sono confermate dalle risultanze di ascolto.
C
ome probabilmente molti dei nostri lettori già
sanno, e se non lo sanno non sono nostri lettori,
Fulvio Chiappetta non solo è un collaboratore
della nostra testata, ma è anche il progettista della
S.I. Audio.
Il mio rapporto con lui dura da diversi anni e precisamente
da quando ho assunto la direzione di questa meravigliosa
(!) Rivista, mentre la conoscenza dei prodotti del suo marchio è relativamente recente. Il primo contatto con loro lo
ebbi quando ospitai nel mio impianto casalingo un’accoppiata pre e finale di fascia alta. Ricordo con piacere quell’ascolto di cui parlai ampiamente ed in toni entusiastici in
una lunga prova pubblicata su di una Guida dedicata, proprio come quella che avete oggi tra le mani, alle elettroniche valvolari. La seconda opportunità per un ascolto attento di un’amplificazione S.I. Audio vi è stata in occasione
dell’ultima edizione della mostra “Percorsi Sonori”, tenutasi a Terni: in una saletta infatti era in funzione ancora
un’accoppiata pre e finale, ma questa volta situata merceologicamente nella fascia medio bassa del catalogo della
ditta. Anche in questo secondo caso, le soddisfazioni non
sono di certo mancate: rammento perfettamente il magico
suono che il trittico, costituito dal lettore Accuphase, i diffusori Indiana Line e le amplificazioni S.I. Audio, era in
grado di regalare a costi davvero accettabilissimi; il commento che espressi nel reportage sulla manifestazione,
pubblicato sul numero di dicembre di Fedeltà del Suono,
sintetizzava, credo efficacemente, la mia favorevole
impressione: “questa era la stanza del miracolo: dinamica,
dolcezza, profondità, controllo!”
Partendo da queste premesse, il mio desiderio di mettere di
nuovo alla prova, in una condizione totalmente controllata
quale quella del mio impianto personale, un’altra elettronica della S.I. Audio è del tutto comprensibile: dal momento
che avevo in passato testato quella che all’epoca era il top
di gamma (dico all’epoca, in quanto ora il massimo della
casa è un finalone, sempre valvolare, sempre OTL/OCL,
ma dalla sconvolgente, per me addirittura atterrente, potenza di 600W RMS per canale minimi garantiti su qualunque
carico), ho voluto valutare l’amplificatore più piccolo del
catalogo: un integrato, piccolo quindi, ma niente affatto
modesto da “soli” 25W RMS per canale.
S.I. AUDIO OTL 509/25 35
DESCRIZIONE
Sarà che gli OTL, per via della loro particolare impostazione
circuitale, richiedono l’uso di un numero di valvole elevato
in rapporto alla potenza erogata qualora, come nel caso dell’oggetto in esame, il costruttore si prefigga di garantire una
notevole durata dei componenti attivi, ma la vista di questa
spianata di tubi, specialmente ad apparecchio acceso, mette
in uno stato d’animo particolarmente ben disposto all’ascolto, tanto più in una fredda giornata invernale nella quale si
può anche apprezzare il notevole calore sviluppato dall’insieme. Non so dire quanta ricerca stilistica ci sia dietro l’estetica di questo integrato, ma il risultato è, a mio avviso, decisamente interessante. Niente di innovativo ed azzardato per
carità, piuttosto la sensazione di una realizzazione seria e
solida sottolineata dai fianchetti in legno che contrastano con
la superficie metallica lucidata a specchio del piano su cui
poggiano le valvole e con alcuni inserti in plexiglas neri.
Tutto ciò conferisce al prodotto S.I. Audio una sorta di sobria
eleganza in grado di consentire all’oggetto un gradevole
inserimento in ambiente, a prescindere se questo sia di taglio
classico o moderno.
Come già più volte sottolineato, l’apparecchio è un OTL: con
il termine OTL si intende un amplificatore valvolare che,
grazie ad una particolare topologia circuitale, è privo del
classico trasformatore di uscita; per una più approfondita
conoscenza della questione, rimando l’appassionato alla lettura dell’articolo (rubrica “conoscere”) di Giulio Salvioni
presente su questa stessa Guida. Il 509/25 qui in prova, oltre
che dall’essere un OTL, è anche caratterizzato dal fatto che
lavora in classe A, è privo di controreazione ingresso-uscita
ed è equipaggiato con triodi in tutti gli stadi attivi, compreso
quello finale. Particolare di non trascurabile importanza, considerato che ho difficoltà a cambiare una lampadina, è il fatto
che la perfetta taratura del punto di lavoro è effettuata in fabbrica e non deve essere più ritoccata, grazie alla presenza di
un servocontrollo che la ottimizza costantemente, bilanciando via via sia le variazioni della tensione di rete sia l’invecchiamento dei tubi che interviene inevitabilmente nel tempo.
Infine, rispetto a tale parametro, il costruttore assicura un’elevata durata delle valvole, analoga, se non addirittura superiore, a quella che si riscontra nelle apparecchiature, sempre
valvolari, ma realizzate secondo il sistema classico che fa
uso del trasformatore di uscita. Aggiungo che, benché ovviamente non possa aver effettuato nessun test personalmente,
alcuni possessori di un apparecchio OTL della S.I. Audio mi
hanno confermato la su indicata longevità dei tubi.
L’integrato in prova è costituito da due telai (lo stadio di alimentazione è separato, chicca inusuale in questa classe di
prezzo) e la sua messa in funzione ed installazione è assai
semplificata. Infatti il posizionamento delle valvole non è
affatto problematico giacché la confezione che le contiene
riporta chiaramente tutte le indicazioni necessarie per la loro
corretta individuazione ed inserimento nei relativi zoccoli;
inoltre l’amplificatore arriva come detto già tarato e pertanto
non è necessario alcun intervento di regolazione. Da sottolineare che la griglia di protezione superiore non è compresa
nell’allestimento standard e questo mi sembra comprensibile
giacché sarebbe delittuoso privarsi della vista della parata di
valvole, che da accese emettono una tenue per non dire tenera luce rossa, molto coreografica. Ovviamente la raccomando
a quanti hanno per casa animali domestici curiosi e indiavolati come il mio Beagle o pargoli di età inferiore a quella che
consenta loro di capire che abbracciare una valvola incandescente può far male, di brutto.
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Si apprezzano la qualità e la completezza delle connessioni, incluso anche quelle (Neutrik professionali)
per l’alimentazione che è separata in un secondo telaio.
Dopo questi, faticosissimi, seppur brevi cenni di tipo tecnico operativo, giungo finalmente alla parte dell’articolo che
mi è sicuramente più congeniale, quella inerente il report
dell’ascolto.
L’ASCOLTO
L’impianto in cui è stato provato il 509/25 è quello, ormai storico, della mia sala di ascolto, dove il piccolo integrato italiano
ha momentaneamente sostituito i finali Klimo Beltaine (connessi in bi amplificazione con i diffusori Merlin VSM MXr), ed
il relativo preamplificatore Merlin LS+. Come suona dunque
questo apparecchio S.I. Audio?
Si tratta di un suono teso verso un ideale di morbidezza ed
omogeneità della tavolozza cromatica piuttosto che verso un’analiticità fine a se stessa, seppure tutti i dettagli, anche i più
minuti, sono molto correttamente messi in giusto risalto, grazie
ad una sconcertante trasparenza. Ciò non deve assolutamente
far pensare ad un amplificatore lento o, peggio ancora, “mollaccione”, tutt’altro! Probabilmente in virtù della forza bruta
che gli deriva soprattutto dalla possanza del suo stadio di alimentazione, nonché dal collegamento diretto con il carico,
senza intermediari che possano filtrare o frenare gli spunti
dinamici, questo integrato mostra una capacità di pilotaggio ed
una velocità di risposta degna di un transistorizzato, unita però
ad una grazia e ad una ricchezza timbrica che lo fanno immediatamente riconoscere 8e personalmente amare) come un valvolare. Anzi è proprio la velocità, congiunta ad un’autorevolezza in gamma bassa notevole, soprattutto in rapporto ai soli
25W di targa, il parametro che mi ha maggiormente impressionato, dal momento che non è di certo nella norma che un’elettronica a tubi ne sia dotata. Grazie a ciò si avvantaggia e non di
poco una corretta e credibile riproduzione della sezione ritmica,
anche se è nella riproposizione della voce, in special modo
quella femminile, che il nostro riesce ad esprimersi al meglio,
restituendo un impasto sonico accattivante e magico, come in
poche circostanze si verifica.
Inoltre, se interfacciato con diffusori adeguati alla potenza che
è in grado di esprimere, più che discreta ma certamente non
grandissima (25W, seppure piuttosto energici, sono e restano
comunque 25W), il nostro è in grado di far sentire la sua voce
in maniera perentoria ed autorevole, tanto che riprodurre la
grande orchestra sinfonica, in tutta la tavolozza dei suoi colori
e con una credibile profondità della scena risulta per lui un
esercizio che risolve in assoluta scioltezza e noncuranza. In termini di immagine spaziale posso dire che il 509/25, sebbene
non si collochi ai primissimi posti per quel che riguarda la profondità, offre un’eccellente prestazione in termini di ampiezza,
con la capacità di produrre un suono di grande ariosità sin dalle
prime note riprodotte.
A completare questo quadro indubbiamente positivo vi è la
coerenza dell’emissione: la sezione acuta e quella bassa sono
ben allineate alla gamma media, garantendo ascolto pieno,
completo ma giammai stancante, neppure nei passaggi ad alta
dinamica, che vengono affrontati senza apparente sforzo; purché si rispettino i limiti imposti dalla potenza di targa, che
peraltro non sono ristrettissimi, i passaggi dal pianissimo al fortissimo sembrano non conoscere alcuna forma di compressione.
Un prodotto senza difetti dunque? Certamente no, non potrebbe
essere così ma esso, se valutato in rapporto al suo costo, ha in
realtà ben pochi, anzi pochissimi concorrenti. La profondità del
sound stage del 509/25 è, come accennavo prima, meno notevole che in altri casi, ma la scena è complessivamente ottima
grazie ad un’esposizione senza limiti apparenti in altezza e larghezza, con i diffusori che letteralmente scompaiono.
Concludendo, la quota di emotività che riesce a scatenare il suono
di questo piccolo amplificatore è decisamente alta, tanto da sconfinare nell’imbarazzo, poiché ci si ritrova veramente a partecipare
fin troppo alla riproduzione. Un oggetto dal costo onesto e dalle
prestazioni che sono in grado di restituire entusiasmo all’intero
comparto dell’alta fedeltà, ormai un po’ ingrigito. Una grande
esperienza dunque, coinvolgente, decisamente mediterranea (non
c’è altro termine per definirla). Finanche migliorativa e superiore
rispetto all’idea che avevo potuto trarre dall’ascolto in fiera.
Perdonate l’entusiasmo e fate finta che Chiappetta neanche
sappiate chi sia. Io ho approcciato così la prova di questo
ampli e, volente o nolente, mi sto andando a complimentare
con lui.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tipo: amplificatore integrato
2x25 Watt RMS 4-16 ohm
Distorsione di entità contenuta e spettro corretto
Circuito di bilanciamento (sempre valvolare) per una automatica
ottimizzazione del punto di lavoro dei tubi di potenza in tutto l’arco della loro vita.
Triodi in tutte le funzioni di amplificazione, incluso lo stadio finale.
Totale assenza di controreazione ingresso-uscita
Totale protezione dell’altoparlante anche in caso di grave avaria.
Risposta in freq.: 10-100.000 hz +/- 1dB
THD: 0.6%
Rapporto s/n: 90 Db
Ingressi: 3 Linea Rca
Sensibiltà. Imp./Ingresso: 250mV/47Kohm
Valvole:
1 ECC83 Marca primaria; 2 ECC88 Marca primaria; 8 EL509/II
Trasformatori di alimentazione, progettati per uso audio, a norme
CE/ISO – schermo primario/secondari per eliminare interferenze
di rete. Circuito stampato con piste dorate (doppio spessore) dielettrico in vetronite a bassa perdita. Condensatori elettrolitici di
grande capacità - componenti passivi di primarie aziende.
Finitura: Wood o Plex
Prezzo IVA inclusa: 2.200,00
Optional: ingresso bilanciato flottante euro 250.00; telecomando
volume motorizzato euro 100,00
Distributore: S.I. Audio
Tel. 081 55.80.270 - Web: www.siaudio.it