Collezione Civica di Artisti Sardi - Galleria Comunale d`Arte Cagliari

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Collezione Civica di Artisti Sardi - Galleria Comunale d`Arte Cagliari
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Collezione Civica di Artisti Sardi
La Galleria Comunale d’Arte di Cagliari ospita dal 2003 la Collezione Civica di Artisti Sardi, una
selezione della raccolta civica, costituita da opere realizzate tra i primissimi del secolo XX e gli anni
Settanta, riconquistando il suo ruolo storico di centro museale per il Novecento sardo. L’esposizione
permanente è collocata al piano terra, nell’ala che dal secondo dopoguerra ospitò la Biblioteca e
l’Archivio Storico, in seguito alla distruzione del Palazzo Civico nel corso dei bombardamenti aerei
del 1943. Il percorso si snoda in due sale contigue: la prima custodisce le opere realizzate entro
gli anni Cinquanta, la seconda quelle del terzo quarto del Novecento.
La Galleria Comunale d’Arte fu istituita nel 1933, nella palazzina dei Giardini Pubblici, ristrutturata
e adattata a sede espositiva. L’inaugurazione del primo Museo Civico della Sardegna coincise con
la IV Mostra del Sindacato Regionale Fascista Belle Arti, che richiamò nell’isola artisti provenienti
da varie parti d’Italia, i quali esposero a diretto contatto con gli artisti sardi. Molti di questi ultimi, a
quella data, avevano già donato alla città un primo nucleo di opere. Nel 1936 la Galleria Comunale
ospitò la VII Mostra Sindacale, alla quale presero parte i maggiori artisti isolani e dove si poté
ammirare il dipinto “Pioggia d’estate” di Felice Melis Marini, tuttora presente nella Collezione.
Entro l’anno seguente le acquisizioni del Comune e le donazioni accrebbero la raccolta, nella quale
si ritrova parte delle opere esposte nelle diverse Mostre del Sindacato. Al 1939 risale l’acquisto
di un notevole corpus di opere di Francesco Ciusa, il principale scultore sardo, che ancora oggi
conferiscono prestigio al Museo e alle quali, nel 1995, si è unita la “La Pietà”, il gesso recuperato
in una delle grotte retrostanti i Giardini Pubblici, dove le opere furono ricoverate all’incombere
del secondo conflitto mondiale. Nel 1944 la Galleria ospitò la Mostra d’Arte delle Forze Armate e
l’anno seguente fu riaperta al pubblico con la “Prima Libera Esposizione Regionale d’Arte”. Dalla
seconda metà degli anni Cinquanta si ebbero ulteriori acquisizioni grazie all’Associazione Amici
del Libro, mentre dal 1967 numerosi artisti donarono un’opera alla Galleria, che nel 1973 espose
alla mostra “Artisti sardi nella collezione civica 1900-1970”, curata da Salvatore Naitza, le opere
principali. A partire dagli anni Ottanta la collezione si è ampliata con rilevanti contributi di artisti
contemporanei.
La visita alla Collezione Civica di Artisti Sardi inizia con “La madre dell’ucciso”, spettacolare gesso
di Francesco Ciusa (Nuoro 1883-Cagliari 1949), premiato nel 1907 alla Biennale di Venezia,
la più importante esposizione internazionale d’arte. Il prestigioso riconoscimento aprì un nuovo
corso per la cultura sarda. Sempre in gesso, si possono ammirare dello stesso autore: “Il nomade”,
“Dolorante anima sarda”, “Il cainita”, “Il bacio”, “L’anfora sarda”, “La filatrice”, “La Pietà” e “Il
giuramento”, mentre in bronzo è “Bontà”. Se Ciusa è “il primo scultore”, all’inizio del Novecento
il più importante pittore sardo è Giuseppe Biasi (Sassari 1885-Andorno Micca 1945), autore
con l’architetto Giulio Ulisse Arata del libro “Arte Sarda” e presente in mostra con “Processione
del Corpus Domini”, dal taglio fotografico, e “Ballo tondo”, opera espressionista. Ciusa e Biasi,
insieme a Filippo Figari (Cagliari 1885-Roma 1974), si dimostrano artisti legati alla tradizione,
ma anche capaci di misurarsi con la modernità. Di Figari si può contemplare il dipinto “Donna di
Atzara”, paese in cui il pittore abitò in vari periodi e dove possedeva una casa Antonio Ballero
(Nuoro 1864-Sassari 1932), pittore tra i più importanti del primo decennio del XX secolo, oltre che
scrittore, presente con “Ziu Poddanzu”. Del pittore e disegnatore, ma soprattutto incisore, Felice
Melis Marini (Cagliari 1871-1953) sono esposti quattro oli, tra i quali uno dei suoi autoritratti; nel
1908 Melis Marini aprì a Cagliari una scuola di pittura con Giovanni Battista Rossino (Cagliari
1872-1956), autore dell’accademico “Ritratto virile”. Il realistico “Abbattimento di un aeroplano”
è un olio del pittore e abile illustratore Luigi Caldanzano (Cagliari 1880-Genova 1928); alla
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sua morte gli artisti sardi realizzarono una grande mostra in suo onore, in cui espose anche
l’autodidatta Anton Ettore Maury (Cagliari 1866-1945), partecipe nel 1886 alla Prima Esposizione
Artistica Sarda e rappresentato nella Collezione da tre paesaggi, due oli e un acquerello. Il ritratto
“Prioressa” è un dipinto del pittore e grafico Carmelo Floris (Bono 1891-Olzai 1960), sempre
attento alla realtà sarda e in particolare a quella di Olzai; frequentò a Roma l’Accademia di Belle
Arti insieme all’amico Melkiorre Melis (Bosa 1889-Roma 1982), presente con “Magomadas”
e “Donna del Campidano”, opere dal deciso cromatismo. Tra i nomi di spicco è Stanis Dessy
(Arzana 1900-Sassari 1986), pittore, scultore, incisore, illustratore, nonché progettista di mobili
e ceramiche, del quale è possibile ammirare l’olio “Zia Remondicca”, il cui realismo richiama “La
madre dell’ucciso” di Ciusa.
Cesare Cabras (Monserrato 1886-1968) è rappresentato con le opere “Sementi elette”, della
serie delle “Aie”, e “Quartiere di Stampace”, veduta cagliaritana. Del pittore, scultore, illustratore e
caricaturista Tarquinio Sini (Sassari 1891-Cagliari 1943), fautore della modernità, sono esposte
due tempere dei “Contrasti”, “L’ospitalità” e “Il frutto esotico”, dal vivace cromatismo, e due piccole
sculture in terracotta a patina bronzea, “Donna in costume” e “Uomo in costume”. Un soggetto
tradizionale è quello della “Cavalcata” di Pietro Antonio Manca (Sorso 1892-Sassari 1975), che
espose nel 1928 alla Prima Biennale d’Arte Sarda, nonché in mostre nazionali e internazionali.
L’opera di tema religioso “Su scravamentu” è del pittore Carlo Contini (Oristano 1903-Pistoia
1970), presente in molte Mostre Sindacali. Con ben sei opere grafiche e pittoriche, tra cui l’olio
su tela “Maternità”, è rappresentato Giovanni Ciusa Romagna (Nuoro 1907-58). Il pittore
e grafico Mario Delitala (Orani 1887-Sassari 1990), innovatore dell’arte sarda e vincitore a
Venezia nel 1938 del Premio Presidenza Biennale, riservato a un incisore italiano, è rappresentato
dai due oli “Arrivo della sposa” e “Giovinetta di Orani”. Del pittore e incisore Foiso Fois (Iglesias
1916-Cagliari 1984), diplomatosi alla Reale Accademia Albertina, si propongono “La mattanza”,
di argomento sociale, e l’introspettivo “Ritratto di mio padre”. Ausonio Tanda (Sorso 1925Roma 1988), dal 1967 al 1969 direttore del Liceo Artistico di Cagliari, è presente con la tela
“Barche e Pescatori”. Il percorso di visita alla prima sala termina con “Lo sciopero”, grande tela
di tema sociale del pittore, disegnatore, scultore, illustratore e scenografo Aligi Sassu (Milano
1912-Palma di Maiorca 2001), inizialmente vicino al Futurismo.
Apre la visita alla seconda sala il “Ritratto di Salvatore Cambosu”, scrittore e poeta, realizzato
a inchiostro dall’eclettica artista Maria Lai (Ulassai 1919), pittrice, disegnatrice, scultrice, che
lavora anche il pane, la carta, la stoffa e il cemento. Multiforme è anche l’attività di Eugenio
Tavolara (Sassari 1901-63), scultore, pittore, disegnatore, ceramista e creatore di giocattoli,
cestini, tappeti e arazzi, del quale è esposta la formella in terracotta con “L’Annunciazione”. Hoder
Claro Grassi (Tornella 1905-Cagliari 1967), nel 1944 vincitore del primo premio nella sezione
pittura alla Mostra d’Arte delle Forze Armate, è presente con “Cagliari 1945”. Di Mirella Mibelli
(Olbia 1937), impegnata nella pittura e nelle tecniche incisorie, è l’acquerello dedicato alla figura
femminile “Bagnante”. Guido Cavallo (Cagliari 1911-92), pittore e incisore, allievo di Rossino
e Melis Marini, è in mostra con l’olio su tela raffigurante la “Processione dei Misteri”, tema molto
frequentato dall’artista. Di Vincenzo Manca (Pattada 1916), pittore autodidatta, è conservata
la tempera espressionista “Figura”. Dello scultore, pittore e incisore Dino Fantini (Oristano
1913-Cagliari 1981), allievo di Ciusa, è l’olio su tela “Gli scioperanti”. Il bronzo “Figura di ragazza
sportiva” è opera di Gavino Tilocca (Sassari 1911-99), scultore, pittore e ceramista. Del pittore e
incisore Antonio Mura (Aritzo 1902-Firenze 1972), che esordì alla III Biennale Romana del 1925,
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è l’olio su tela “Gli spaccalegna”. Rita Thermes (Cagliari 1923-2006), vincitrice nel 1958 del I
Premio al Concorso Nazionale di Pittura di Nuoro, nel 1963 del I Premio Nazionale per il Ritratto
a Roma e nel 1964 del II Premio di Pittura Città di Faenza, è presente con il dipinto “Coro a tre
voci”. Il ceramista, pittore e incisore Valerio Pisano (Cagliari 1914-96), maestro nella tecnica
a puntasecca, è rappresentato dall’olio su masonite “Paese”. Del pittore e importante incisore,
nonché critico d’arte, Remo Branca (Sassari 1897-Roma 1988) è il dipinto “Silenzio all’alba”.
Di Pietro Mele (Dorgali 1916-89), allievo di Ciusa Romagna, spicca l’olio su tela “Massiccio del
Corrasi”. Il pittore paesaggista Marcello Lucarelli (Pistoia 1923-2010), che trascorse in Sardegna
quindici anni, è presente con l’olio su cartone “Composizione con mare”. Lo scultore e orafo
Franco D’Aspro (Mondovì 1911-Cagliari 1995), allievo di Vincenzo Gemito e laureato honoris
causa all’Accademia di Belle Arti degli Studi di Minerva di Trieste, figura in mostra con il bronzo
“Cavallo”. Del pittore, disegnatore e incisore Bernardino Palazzi (Nuoro 1907-Roma 1986) si
può ammirare l’olio su tela “Donna sul divano”. Il “Paravento futurista” di G. Siddi è una delle rare
opere sarde attribuibili al Futurismo e il solo esempio di arti applicate di stile futurista nell’isola.
Il pittore Italo Francisco Agus (Cagliari 1933), presente nel 1964 alla Mostra del Surreale e
del Fantastico a Trieste, è rappresentato dall’olio su compensato “Nasse”, di gusto surrealista. Di
Mauro Manca (Cagliari 1913-Sassari 1969), pittore e disegnatore di gioielli, tappeti e ceramiche,
nel 1957 vincitore del Premio Sardegna alla Biennale di Nuoro e nel 1959 nominato direttore
dell’Istituto d’Arte di Sassari, è il polimaterico su tela “Metamorfosi A”.
Italo Utzeri (Armungia 1923), scultore e pittore, è presente con l’olio su tela “Astratto”,
composizione chiusa e strutturata. Il drammatico “Crocifisso” ligneo è realizzato da Pinuccio
Sciola (San Sperate 1942), artista di fama internazionale, pittore, grafico e principalmente
scultore, che ha trasformato San Sperate in un paese-museo. Di Costantino Nivola (Orani
1911-Long Island, N.Y., 1988), pittore, incisore e scultore, inventore nel 1949 del “sand-casting”,
tecnica di fusione per le sculture a bassorilievo, è custodita la formella in terracotta “L’aroma
dell’arrosto in Sardegna attrae gli Dei come le mosche”. Il pittore Antonio Atza (Bauladu 1925Bosa 2009) figura col grande polimaterico su tela “Blues N. 81”, realizzato con colore, colla e
carta velina, ascrivibile al Surrealismo. Del pittore e ceramista Antonio Corriga (Atzara 1923),
il primo nell’isola ad avere un forno elettrico per la cottura della ceramica, è conservato l’olio su
tela “La bambola rotta”. La tempera su masonite “Composizione”, in cui le decorazioni dei tessuti
sardi, del cuoio e delle zucche sono rivisitate in chiave moderna, è del pittore Giovanni Nonnis
(Nuoro 1929-75). Giorgio Princivalle (Baricella 1925-Cagliari 1989), allievo di Ciusa Romagna,
è presente con l’opera “Composizione”, eseguita su carta con tecnica mista. Di Ubaldo Badas
(Cagliari 1904-85), progettista di architetture e di prodotti artigianali, nonché, soprattutto dai
primi anni Settanta, pittore, è il quadro “Senza titolo”, realizzato su masonite con tecnica mista.
L’olio su cartone “Omini”, raffigurante un paesaggio pressoché monocromatico, è dell’autodidatta
Mario Sanna (Tuili 1929). Del pittore Nino Dore (Sassari 1932), allievo di Stanis Dessy e
Filippo Figari all’Istituto d’Arte di Sassari, è il dipinto informale “Composizione”. Gaetano Brundu
(Cagliari 1936), pittore e critico d’arte, figura con l’olio su tela “Composizione”. L’opera “Bambino
con fumetto” è di Primo Pantoli (Cesena 1932), pittore, disegnatore, incisore, scenografo e,
dal 2000, anche scultore. Rosanna Rossi (Cagliari 1937), pittrice, grafica e creatrice di opere
di arte ambientale, è presente con l’acrilico su carta “Composizione”. Del pittore, grafico e
incisore Ermanno Leinardi (Pontedera 1933-Calasetta 2006), fondatore del Civico Museo d’Arte
Contemporanea a Calasetta, è l’acrilico su tela “Composizione T.S. 5 O Nere + 2 grigie”.
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