3 Giugno 2010 IL CIBO-SPETTACOLO
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3 Giugno 2010 IL CIBO-SPETTACOLO
3 Giugno 2010 IL CIBO-SPETTACOLO Sbarca anche in gelateria una delle nuove tendenze del mondo food: lo showfood, ovvero la spettacolarizzazione della cucina. Pubblicato su “DolceSalato” Negli ultimi anni, il cibo è sempre più divenuto protagonista di momenti di spettacolo: chef, pasticceri e gelatieri hanno trovato una nuova dimensione nel ruolo di protagonisti di programmi d’intrattenimento. Un fenomeno che, in qualche modo, comincia a spostarsi dai luoghi di spettacolo, ai singoli punti di consumo. Cibo e Tv Da un lato ci sono i reality show, come il celebre Hell’s Kitchen, nel quale dodici aspiranti Chef, si affrontano per conquistare un ingaggio in un importante ristorante. Dall’altro ci sono i personaggi che, dalla televisione, si spostano nelle sale dei teatri, facendo spettacolo durante la cottura di un piatto preparato in diretta: è il caso del cuoco inglese Jamie Oliver, protagonista di serie televisive di successo dedicate alla cucina, ma anche autore di un libro, intitolato Jamie’s Italy, nel quale presenta 120 ricette realizzate nel rispetto della tradizione italiana. In questi casi,lo chef si stacca dal suo ruolo di puro maestro e tecnico e si integra con il pubblico a cui fornisce preziose ispirazioni, smitizzando la sua figura e rendendosi “disponibile” a qualsiasi contatto. Quando si parla di spettacolarizzazione si pensa agli States, dove sono cresciuti molti degli esempi nei quali il binomio cibo-spettacolo si integra pienamente dando luogo a esempi inediti. È il caso di Planet Hollywood, Hard Rock Cafè, Bubba Gump, dove star di cinema e musica permeano locali e menù, o ancora della catena Rainforest Cafè, dove ci si imbatte in cascate tumultuose, piogge tropicali, tuoni e lampi simulati e animali tropicali vivi. In Europa l’ispiratore di questo fenomeno è probabilmente stato il Buddha Bar di Parigi, un ristorante molto elegante, con luci soffuse, incensi profumati e un’immensa statua dorata di Buddha, attorno alla quale si danza e si mangia. Il trait d’union di tutte queste esperienze è la condivisa ricerca di un coinvolgimento polisensoriale, che catturi sia i sensi correlati al cibo, sia quelli influenzabili in modo indiretto. Quale Showfood in gelateria e pasticceria? Il fenomeno delle feste in gelateria, con intrattenitori e gelatieri acrobatici è relativamente nuovo e rappresenta un esempio di applicazione qui in Italia che si esprime solo in momenti determinati.Tempo fa, in un Centro Commerciale a Dallas, ho visto due ragazzi preparare dei dolci al cioccolato davanti alla clientela, che veniva coinvolta in una specie di coro di incitamento sulla bontà di quanto stavano preparando: nel giro di pochi minuti una folla si è assiepata intorno al negozio, in attesa di gustare quelle prelibatezze. Un esempio ripreso anche da una celebre catena di gelaterie che propone un gelato spatolato su pietra, dove i “coretti” degli addetti alla vendita sono una componente chiave del mix dell’offerta. Se pensate che queste siano americanate non avete del tutto torto, ma tralasciando le esasperazioni di questo fenomeno, dalla sua analisi si possono attingere elementi stimolanti. Il cliente può essere coinvolto attraverso l’ambientazione, i complementi di arredo, l’abbigliamento, la musica o lo stile con cui lo approcciate. E non scordate che gelati e dolci emanano aromi a cui nessuno sa resistere: una tentazione che va coltivata ed esaltata, in modo che il vostro negozio divenga anche un palcoscenico su cui esibire il meglio dei vostri prodotti!