INVENTARIO TOPOGRAFICO DELL`ARMADIO DI SALA Q

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INVENTARIO TOPOGRAFICO DELL`ARMADIO DI SALA Q
INVENTARIO TOPOGRAFICO
DELL’ARMADIO DI SALA Q
CODICI (24)
MANOSCRITTI FIGURATI (10)
INCUNABOLI (38)
1
Tra l’autunno del 2009 e la primavera del 2010 la Sezione Campania dell’Associazione Italiana
Biblioteche ha avviato le operazioni preliminari per l’attuazione di un censimento dei codici figurati presenti
nelle biblioteche campane; contemporaneamente ha organizzato un corso di catalogazione degli incunaboli,
cui la Biblioteca di Montevergine ha espresso il proprio intento di partecipare con una sua unità. Nel mese di
maggio 2010 è stato pubblicato il bando che prevede che, dopo una valutazione dei titoli degli aspiranti ed un
colloquio, entro il mese di settembre si potrà dare avvio al corso.
Pertanto, in previsione dell’imminenza dell’inizio del corso e del censimento dei codici, cui la
Biblioteca di Montevergine parteciperà con un proprio esemplare, si è pensato di procedere ad una verifica
dei codici, dei manoscritti figurati e degli incunaboli posseduti dalla Biblioteca, attraverso il riscontro dei
volumi custoditi nell’Armadio di Sala Q e delle notizie pubblicate nel volume di padre Placido Tropeano La
biblioteca di Montevergine nella cultura del Mezzogiorno (Napoli, A. Berisio, 1970) e nel saggio di Anna
Battaglia e Lucio D’Amore Gli incunaboli della Biblioteca del Monumento Nazionale di Montevergine (in
«Accedemie e Biblioteche d’Italia», 53(1985), n. 4-5, p. 224-241); inoltre, i Codici dell’Abbazia di
Montevergine (Montevergine, 1959) di padre Giovanni Mongelli e la tesi di master in tecniche di
conservazione e restauro del libro antico I codici miniati della Biblioteca di Montevergine di Patrizia
Vitagliano (in cui sono però presi in considerazione solo i codici n. 1, 10, 18 e 19).
A seguito di tali verifiche è stato redatto l’inventario topografico che segue. L’inventario è stato
diviso in tre sezioni, che riguardano rispettivamente i Codici, i Manoscritti figurati e gli Incunaboli.
Per salvaguardare un principio di uniformità e coerenza del materiale conservato nell’Armadio, sono
stati trasferiti altrove i seguenti esemplari, che non sono codici, né manoscritti figurati, né incunaboli, della
cui collocazione all’interno dell’Armadio non esiste alcuna traccia nei diversi repertori consultati tra quelli
presenti in Biblioteca.
1. Manoscritto Tu es sacerdos, 1927, poesia inedita (?), di Onorato Amendola Tebaldi (in attesa di
collocazione in Archivio).
2. Giovanni Antonio Magni, Metoposcopia. Padova, Pietro Paolo Tozzi, 1615 (temporaneamente
presso l’ufficio Schedatura, in attesa di ulteriori verifiche e successiva collocazione).
3. Al- Coranus S. Lex Islamitica Muhammedis, filii Abdallae pseudoprophetae, ad optimorum codicum
fidem edita ex museo Abrahami Hinckelmanni, … Hamburgi : ex officina Schultzio-Schilleriana,
1694 (in Sala CINQ)
4. Das Ander Buch von Hispania… (solo fogli sparsi, p. lxvii-xcii, con molte lacune, temporaneamente
presso l’Ufficio Schedatura, in attesa di ulteriori verifiche e successiva eventuale collocazione).
Per quanto riguarda la collocazione, si è recuperata fin dove possibile la bollinatura preesistente e
che coincide dunque parzialmente con la numerazione presente nelle schede del volume La biblioteca di
Montevergine citato in precedenza (COD + il numero progressivo), per lo meno fino alla descrizione dei
manoscritti figurati, cui si è deciso di attribuire una nuova collocazione (MS + il numero progressivo). Ai
manoscritti seguono infine gli incunaboli, bollinati con la sigla INC + il numero progressivo.
Nella fase di catalogazione che, come specificato in epigrafe si intraprenderà entro l’anno a
conclusione del censimento e del corso, si provvederà alla redazione di un “vero” catalogo perché è del tutto
evidente che quest’inventario che segue altro non è che un elenco senza alcuna pretesa di scientificità del
materiale esistente, la cui redazione si è resa necessaria in tutta fretta e senza aver tempo e modo di acquisire
le necessarie competenze, per azzerare una situazione di pericolosa incertezza per la integrità e la custodia di
detto preziosissimo materiale, che si protraeva da tempo. Da ciò, peraltro, la discordanza dei dati presenti nei
vari repertori citati, redatti nel corso degli anni senza che tuttavia fosse steso un catalogo organico dei codici
e degli incunaboli posseduti dalla Biblioteca. Nella fase della catalogazione si provvederà anche ad attribuire
il numero di inventario a quegli esemplari che ne sono ancora privi.
L’elenco si chiude con l’indicazione dei manoscritti e degli incunaboli che risultano dispersi, dei
quali si ha notizia attraverso la descrizione presente nei repertori di cui prima, ma dei quali non si è trovata
traccia nell’Armadio di Sala Q.
Infine, i sottoscritti bibliotecari che hanno redatto il presente inventario suggeriscono di custodire in
ambiente più protetto la chiave dell’Armadio.
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CODICI
CODICE 1 (62214)
L E G E N D A D E V I T A E T O B I T U S A N C T I G U I L I E L M I . Manoscritto latino membranaceo del
sec. XIII, mm. 295 X 205, di cc. 109, numerazione recente. Legatura in marocchino rosso bruno, dorso a
cinque nervature, fregi in oro, taglio dorato. Il piatto anteriore porta impresso lo stemma dell'Abbazia di
Montevergine, e quello posteriore le armi dell'abate Giangiacomo Giordano, il quale provvide alla legatura del
codice verso la metà del sec. XVII [tavv. 1, 2].
Si compone di due esemplari della stessa opera: il primo, (cc. 1-65), in scrittura beneventana su due
colonne di 20-21 righe, con rigatura a piombo; rubriche in rosso, iniziali dei capitoli alternativamente in
rosso con decorazione violacea ed in viola con decorazione in rosso, capoversi in rosso [tavv. I, 55]. Il
secondo (cc. 66-109), in scrittura gotica libraria minuscola su due colonne di 28 righe, con rigatura a piombo;
rubriche in rosso, iniziali dei capitoli sempre in rosso, con qualche decorazione in viola.
cc. 1-65: LEGENDA DE VITA ET OBITU SANCTI GUILIELMI CONFESSORIS ET HEREMITE. All'inizio del prologo
[c. 11 grande iniziale N, che racchiude la figura di San Guglielmo, delineato a penna con tonaca in rosso,
scapolare e cappuccio in verde, aureola in oro.
Inc.: Nostre parvitatis non toleranda ingenio. Expl.: et elegit eum ex omni carne.
cc. 66-109: LEGENDA DE VITA ET OBITU SANCTI GUILIELMI CONFESSORIS ET HEREMITE. Due rozze
miniature di San Guglielmo alla carta 66.
Inc.: Nostre parvitatis non toleranda ingenio. Expl.: salvando per secula. Amen.
In calce alla c. 93r, in caratteri gotici rossi, si legge: Qui scripsit scribat semper cum domino vivat / vivat in celis
jobannes nomine felis / Amen (tav. 56); alla c. 93 v: Dominus Robertus casalinus / prior Sancte Morie de perni lecit /
fieri boe opus. orate pro eo. 1
Edizioni:
a) GIORDANO G., Vita beatissimi Patris Guilielmi Vercellensis Abbatis Fundatoris Congregationis
Montisvirginis Ordinis Sancti Benedicti..., Napoli, 1643 [tav. 48].
b) Acta Sanctorum junii colletta, digesta, commentariisque et observationibus ilustrata a Godefrido
Henscbenio P.M. Daniele Papebrocbio, Francisco Baertio..., Venezia, 1744, Tom. V, p. 112 e sg.
c) MERCURO C., Vita di San Guglielmo da Vercelli..., Roma, 1907.
d) MONGELLI G. Legenda S. Guilielmi, ediz. critica, Montevergine, 1962.
e) Uno studio accurato sul Ms. beneventano è stato fatto dal P.D. EUGENIO DE PALMA, Intorno
alla Leggenda «De Vita et obitu S. Guilielmi confessoris et beremite. Avellino, 1933.
CODICE 2 (62215)
BASILIUS (S.) • EVAGRIUS MONACHUS • CAESARIUS (S.). Manoscritto latino membranaceo del sec. XIII,
mm. 170X110, numerazione recente. Restaurato nel laboratorio di Grottaferrata nel giugno 1960. Legatura
in pelle scura, dorso a tre nervature.
Scrittura beneventana, rigatura a secco con due linee verticali per la determinazione della giustezza;
rubriche in rosso, grandi iniziali delineate a penna e riempite contemporaneamente in rosso e verde. Contiene:
cc. 1-40: BASILIUS (S.). Admonitio ad filium spiritualem. Inc. mutilo: miles sine aliquo impedimento regi[s] sui
debet obedire imperio. Expl.: per gloriam domini nostri ihesu christi cui est una cum parte et spiritu sancto gloria in
secula seculorum. Amen.
cc. 40-51: EVAGRIUS. Sententiae. Incipit liber adortationum sanctorum patrum egiptiorum ad profectum
monachorum. Inc.: Heredes dei audite verbum dei. Expl.: et ne obliviscamini humilis mee anime in tempore orationis.
CAESARIUS (S.). Sermones. Inc.: Sanctus ac venerabilis pater noster religiosa quidem humilitate. Expl. mutilo: Qua
re non diminuatis. La «Dottrina abbatis Macharii» ed il «Sermo Sancti Ambrosii de penitentia agenda», inseriti
alle cc. 61-73, dalla critica moderna sono rivendicati allo stesso S. Cesareo.
CODICE 3 (62216)
RITUALE ET MISSALE ROMANUM. Manoscritto latino membranaceo del sec. XIII, mm. 170 X 110, di cc. 119,
numerazione recente. Restaurato nel laboratorio di Grottaferrata nel giugno 1960. Legatura in pelle scura, dorso
a tre nervature.
Scrittura beneventana su una colonna di 19 linee; rubriche in rosso, iniziali in rosso e verde. Mutilo di inizio e
fine. Contiene:
cc. 1-64v: Dopo una rubrica in rosso non leggibile, Inc.: Quid petis ab ecclesia dei. Expl. con la preghiera dei
defunti: Presta quesumus domine famulorum famularumque tuarum quorum vel quarum nomina scripta habemus et
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quorum vel quarum elemosinas recepimus.
cc. 65-119: MISSALE. Inc.: Dominica prima adventus. Introitus. Ad te levavi. Expl. mutilo, con la Messa In
nativitate plurimorum martirum. Introitus. Iusti epulentur.
CODICE 4 (62217)
SACRAMENTARIUM. Manoscritto latino membranaceo del secolo XIII, mm. 148X115, di cc. 103,
numerazione recente. Restaurato nel laboratorio di Grottaferrata nel giugno 1960. Legatura in pelle scura,
dorso a tre nervature.
Rubriche ed iniziali in rosso. Mutilo di inizio e fine. Sono più codici legati insieme.
cc. 1-73: Scrittura beneventana su 14 linee. Inc. mutilo, col canone della Messa da Per omnia secula seculorum.
Amen. Oremus preceptis salutaribus moniti, cui seguono le Messe del Temporale, del Santorale, del Comune dei Santi e le
Messe votive. Expl. con la Missa sancte Crucis. Introitus. Nos autem.
cc. 74-103: Scrittura gotica su 17, 16 e 15 linee che rivelano l'appartenenza; Sancto Severino ordinis sancte Marie
Montis Virginis 2.
CODICE 5 (62218)
BREVIARIUM ORDINIS CISTERCENSIUM. Manoscritto membranaceo del sec. XIV, mm. 198 X 135, di cc.
224, numerazione recente. Legatura del sec. XIX in pelle rossa con liste in oro, dorso a quattro nervature
(tav. 3).
Scrittura gotica libraria minuscola di 24 a 31 linee, in rapporto ai caratteri più o meno grandi usati
dall'amanuense, conformemente alle lezioni, ai capitoli o alle antifone; rubriche in rosso, iniziali
alternativamente in rosso con decorazioni in azzurro ed in azzurro con decorazioni in rosso. Mutilo di
principio e fine, con grosse macchie d i umido nelle prime carte. È un lezionario monastico cistercense.
cc. 1-145: Il TEMPORALE. Inc.: In illo tempore postquam consummati sunt dies otto. Expl.: Orationibus, iuniis, vel
helemosinis studeat emundare, conscientiam sunam, et sic eucharistiam presumat accipere.
cc. 145v-146: bianche.
cc. 147-224: Il SANTORALE. Inc.: In die nativitatis domini commemoratio de sancto Stefano. Antiphona. Stephanus
autem. Expl. mutilo, con le prime parole dell'omelia di San Gregorio papa sul brano evangelico Thomas unus ex
duodecim (Jo. 20, 24 e ss.) e cioè Iste unicus discipulus defuit.
CODICE 6 (62219)
BREVIARIUM ORDINIS COELESTINORUM. Manoscritto latino membranaceo del sec. XIII, mm. 175 X 120, di cc.
113, numerazione recente. Legatura in pelle rossa listata in oro, dorso a quattro nervature. Scrittura beneventana di 16
linee con rubriche in rosso; iniziali dei capoversi monocolori alternativamente in rosso ed in azzurro. Mutilo di inizio e
fine. Contiene un breviario monastico dell'ordine dei Celestini.
Inc. mutilo, col penultimo versetto del salmo 64 alle parole [pingue]scent fines deserti et exultatione colles
accingentur. Expl., mutilo, con la rubrica In nativitate confessoris pontificis. Psalmus.
CODICE 7 (62220)
PSALTERIUM. Manoscritto latino membranaceo del sec. XIV, m. 195X138, di cc. 76, numerazione recente.
Legatura in pelle scura listata in oro, dorso a quattro nervature.
Scrittura gotica libraria minuscola su due colonne di 31 linee con rigatura a piombo; rubriche in rosso,
iniziali dei capoversi alternativamente in rosso ed in azzurro. Mutilo di inizio e fine. Contiene un salterio ad
uso dei minori conventuali.
Inc. mutilo, con la rubrica Ab octava pentecostes usque ad kalendas octobris cantatur hoc invitatorium ad
matutinum. Adoremus dominum qui fecit nos. Expl. mutilo, con la terza strofa dell'inno In ascensione domini alle
parole tuos captivos redimens victor trium[pho] col richiamo alla pagina seguente.
CODICE 8 (62221)
BREVIARIUM. Manoscritto latino membranaceo datato al 1433, mm. 123 X 100, di cc. 220, numerazione recente.
Legatura in marocchino rosso con liste e fregi in oro, dorso a quattro nervature.
Scrittura gotica libraria minuscola su due colonne con rigatura ad inchiostro; rubriche in rosso, iniziali
alternativamente in rosso ed in azzurro con qualche filettatura.
Inc.: Medardi episcopi et confessoris. Solemnitatem beati medardi debita veneracione percolere.
Expl. con la colletta Deus qui nobis per singulos annos.
Alla c. 191v si legge: Finitus est liber iste VI feria post festum corporis christi Anno domini MCCCCXXXIII.
CODICE 9 (62222)
IACOBUS DE CAPELLIS • BONAVENTURA (S.) • HUGO DE SANCTO VICTORE. Manoscritto latino
membranaceo del sec. XIV, mm. 275 X 200, di cc. 70, numerazione recente. Legatura antica originale in assicelle di
legno con avanzi di fermagli metallici, dorso a tre nervature [ tav. 4].
4
Scrittura semigotica corsiva su due colonne; titoli in rosso, iniziali alternativamente in rosso e azzurro. Di particolare
sviluppo e bellezza le iniziali delle cc. 32v, 35r, 48r, 55r, 60r, 65v, e su tutte emerge la O della c. 36r [tavv. VII, 57].
Mutilo di inizio. Contiene:
cc. 1-35: IACOBUS DE CAPELLIS (Giacomo da Milano). Stimulus amoris. Inc. mutilo: ... passum. Vult secum
crucem baiulare, et ipse in corde portar celum. Expl.: Qui vivit in eternum et in seculum seculi. Deo gratias. Amen.
Segue una Exposicio dominicc oracionis cum adiuncta oracione, in qua non petitur nisi amor, quia ipse est plenitudo
legis et cordis.
cc. 34-47v: BONAVENTURA (s.). Lignum vitae. Inc.: crux fructex salvificus vivo fonte rigatus. Expl.: Cui cum patre
et spiritu sancto est honor et gloria, gratia, decus et imperium per infinita seculorum secula. Amen. Segue alle cc. 48-55
una Consideratio devotissime passionis christi in septem boras canonicas.
cc. 55-56: BERNARDUS (s.). Contemplacio de passione Domini nostri. Inc.: Quam vehementi amplexu amplexasti me
o bone ihesu. Expl.: Ut devotas deo gratias continue referendo, eius semper merearis donis augeri. Amen.
cc. 65r-70: HUGO DE SANCTO VICTORE. Soliloquium hominis cum anima sua de rectitudine amoris. Inc.: Loquar
secreto anime mee. Expl.: Tu ergo cristum semper porta in corde tuo, orans ut te ad gaudia illo perducat. Amen.
In calce alla e. 70v si legge: Iste liber est sanctii laurenti de padula ordinis cartusiensis.
CODICE 10 (62223)
LIBER HORARUM. Manoscritto latino membranaceo del sec. XV, mm. 130 X 90, di cc. 181, numerazione recente.
Legatura antica in assicelle ricoperte di cuoio bruno, dorso a quattro nervature, piatti con ricchi fregi in oro ed il
monogramma JHS. Fermagli metallici asportati (tav. 5). Scrittura gotica libraria minuscola francese su una colonna di
14 linee con rigatura ad inchiostro; rubriche, in lingua francese, in rosso; titoli in rosso; capoversi in oro con
decorazione esterna ed interna delle singole lettere, utilizzando alternativamente il rosso per l'esterno e l'azzurro per
l'interno. Di particolare finezza e delicatezza le cornici floreali delle cc. 30r, 43r, 48r, 57v, 62r, 118r, 121r; alla c. 70r
miniatura di scuola francese raffigurante un animale [ tav. VIII ]. Sulla seconda carta di guardia si legge:
De Padre D. Desiderio Vitelli Monaco di Monte Vergine 1625.
cc. 1-12: Calendario in lingua francese.
cc. 13-18: Brani dei quattro Vangeli.
cc. 19-98v: Ufficio della Madonna per i diversi giorni della settimana e Messa della stessa Beata Vergine.
cc. 99-117: Salmi penitenziali.
cc. 118-181: Gli uffici De Sancta Cruce, De Spiritu Sancto, Ad vesperas mortuorum.
CODICE 11 (62224)
LIBER HORARUM. Manoscritto latino membranaceo del secolo XV, mm. 120 X 90, di cc. 76, numerazione recente.
Legatura del sec. XIX in pelle rossa con liste e fregi in oro, dorso a quattro nervature. Scrittura gotica libraria minuscola
su una colonna di 17 linee; rubriche in rosso, capoversi alternativamente in rosso con decorazione in viola ed in azzurro
con decorazione in rosso. La decorazione spesso si allunga per tutto lo spigolo sinistro del foglio. Mutilo di inizio e fine.
Inc., mutilo, col versetto 6 del salmo 95, Confexio et pulchritudo in conspectu eius. Expl.: Per cuncta beneficia tua pro
quibus gratias tibi ago et refero et pro cunctis...
CODICE 12 (62225)
PSALTERIUM DAVIDIS. Manoscritto latino membranaceo del sec. XV, mm. 230X161, di cc. 161, numerazione
recente. Legatura del sec. XIX in pelle rossa con fregi in oro, dorso a quattro nervature (tav. 6).
Scrittura umanistica molto bella su una colonna di 19 righe; rubriche in rosso; le lettere iniziali dei singoli salmi sono
sempre in oro con decorazione esterna ed interna, utilizzando alternativamente il rosso per l'interno e l'azzurro per
l'esterno; le iniziali dei versetti sono anch'esse in oro con filettature in rosso ed in viola. Ricche miniature di scuola
meri-dionale. Contiene i primi 146 salmi del re David.
c. 1 v: miniatura a piena pagina raffigurante l'albero genealogico di Jesse, motivo popolare nella iconografia cristiana
ispirato alla visione del profeta Isaia, il quale vide dal corpo dormiente di Jesse, padre del re David, sorgere un albero
che sviluppava i suoi rami fino a Gesù Cristo. c. 2r: Incipit liber hymnorum vel soliloquiorum prophete david, con
miniatura dello stesso profeta che suona il salterio ai piedi di un cedro. Queste due miniature sono racchiuse in fastose
cornici floreali, ornate di putti, animali e simboli vari. Nella stessa cornice due medaglioni con lo stemma della famiglia
d'Ayerbo, cui dovette appartenere il codice (tav. IX, X).
cc. 26r, 42r, 56v, 71v, 89r, 106r, 124r, 142r, 144v, 147r, 152r, 158r: dodici miniature, mm. 960x800, raffiguranti scene
del vecchio e del nuovo testamento in riferimento al contenuto profetico del salmo illustrato. In tutto quattordici
meravigliosi quadretti, di cui non si sa se ammirare la maestria e la finezza dell'esecuzione, la vivacità ed armonia delle
composizioni o lo splendore dei costumi e dei colori.
c. 161v: Expl., mutilo, con l'ultimo versetto del salmo 146 Beneplacitum est domino super timentes eum: et in eis qui
sperant super misericordia eius, e l'annunzio del salmo seguente: Psalmus david. Alleluia. Mancano gli ultimi quattro
salmi.
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CODICE 13 (62226)
BREVIARIUM ORDINIS S. BENEDICTI. Manoscritto latino cartaceo del sec. XIV, mm. 145X100, di cc. 295,
numerazione recente. Legatura in pergamena, dorso a tre nervature.
Scrittura gotica librario minuscola su due colonne di 28 linee; rubriche in rosso, iniziali in rosso con qualche filettatura.
Sono due codici legati insieme.
cc. 1-193: Breviario monastico secondo l'ordine di San Benedetto. Inc. con la invocazione In nomine domini e la rubrica
Incipit breviarium nocturnale secundum ordinem sancti benedicti abbatis. In prima dominíca adventus domini; segue il
testo Erit in nivissimis diebus preparatus mons domus domini. Expl.: Illi vero homines cum vidissent quod fecerat
signum dicebant hic est vere propheta qui venturus est in mundum.
Sulla stessa c. 193r, in caratteri rossi, si legge: Qui scripsit scribat semper cum domino vivat. / Ego frater benedictus
monachus sancti archangeli de Cilento.
cc. 194-295: segue il Santorale del Breviario con le stesse caratteristiche del precedente e pertanto è da attribuirsi allo
stesso amanuense. Inc. colla rubrica Incipit breviarium festivale totius anni secundum ordinem sancti Benedieti abbatis.
Commemoratio sancti saturnini martiris. Colletta, cui segue il testo Deus qui nos beati saturnini martiris tui concedis
natalicio perfrui. Expl. con l'Oremus di San Lino papa e martire Adesto quesumus domino precibus nostris quas in
sancti Lini martiris tui acque pontificis.
CODICE 14 (62227)
BREVIARIUM ORDINIS COELESTINORUM. Manoscritto latino membranaceo del sec. XV, mm.
162X113, di cc. 422, numerazione recente. Legatura in pergamena, dorso a tre nervature.
Scrittura gotica libraria su due colonne di 31 linee; rubriche in rosso, capoversi alternativamente in rosso con filettature
viola ed in azzurro con filettature in rosso. Di particolare interesse le iniziali delle carte 33v, 58v, 68r, 81r, 114v,
127v, 128r, 178r, 193v, 221r, 237r, 254r, 270r, 292v, 332v, 356v, 373r. Il codice può dividersi in quattro parti.
cc. 1-236v: PROPRIO DEL TEMPO. Inc. con la rubrica In sabato in psalmis... Deus in adiutorium. Expl.: Et posuit
montes eius in solitudine et hereditatem eius in dracones deserti. Seguono le rubriche generali per le singole feste
e l'attribuzione dal manoscritto: Iste liber est fratris lisuli de'Neapoli venerabilis religiosus ordinis Celestinorum.
cc. 237-371v: PROPrIO DEI SANTI. Inc.: In festo sancti Andree apostoli. Ad vesperam. Antiphona. Cum
pervenisset. Expl.: Deus qui nos beatorum saturnini et susinni martirum tuorum concedis natalicias perfrui.
c. 372: bianca.
cc. 373-425v: COMUNE DEI SANTI. Inc.: In nativitate apostolorum ad vesperum antiphona. Hoc est preceptum
meum. Expl, con l'ufficio dei defunti alla Oratio. Fidelium deus omnium…
c. 416: scrittura su una colonna ed appartenente ad altro codice.
cc. 417-422: Calendario, con nomi di Santi, la cui devozione era particolarmente sentita nell'Italia meridionale
(San Sabino, S. Severino martire, San Mercurio martire).
CODICE 15 (62228)
SANCTA MARIA (DE) PAOLO. Manoscritto latino cartaceo datato al 31 ottobre 1471, mm. 280 X 210, di cc. 167,
numerazione recente.
Legatura in pelle bruna con impressioni a secco e liste in oro, dorso a cinque nervature (tav. 7).
Scrittura semigotica corsiva su due colonne. Il codice contiene lo Scru-tinium scripturarum di Paolo de Sancta Maria.
Ne fu amanuense il chierico Fernando de Riaca, dietro ordinazione del vescovo Alfonso de Paradinas 9, di cui è
riprodotto lo stemma nel margine inferiore della prima carta.
cc. 1-167: Incipit dialogus qui vocatùr scrutinium scripturarum compositus per Reverendum patrem dominum Paulum
de sancta Maria... Inc.: Scrutamini scripturas in quibus putatur vitam eternam habere. La S di scrutamini è in azzurro
con decorazione in rosso, che si prolunga per tutto il lato sinistro e termina con una mano chiusa e l'indice verso lo
stemma. Le iniziali dei capoversi e degli interlocutori sono di formato più grande e contrassegnate dal segno rosso del
paragrafo. Expl.: Cristus ihesus veritas est sine falacia, bonitas sine malicia, felicitas sine miseria. Cui honor et gloria in
secula seculorum. Amen. Et hic est finis deo gratias.
L'amanuense vi ha aggiunto la seguente dichiarazione: Finitus est presens dialogus Jovis die ultima ottobris. Anno
domini millesimo CCCColxxio. in alma urbe Roma. Re-gnante Sixto papa íiiio. Anno primo per me fernandum de
Riaca clerici Cordubensis. de mandato domini mei. Alfonsi de paradinas Episcopi Civitatensis cuius vitam qui miserator
est omnium per suam clemenciam in leticiorem statura commutet et in eo confirmet et in fine ad eternam vitam
perducat. Amen. Amen. Amen.
In hoc toto libro a primo numero usque in finem continentur 688 auctoritates lege felicitar.
Deo gratias.
CODICE 16 (62229)
CICERO M.T., ORATIONES. Manoscritto latino cartaceo del sec. XV, mm. 300X210, di cc. 207, numerazione
recente. Legatura in pelle marrone con fregi impressi a secco, dorso a cinque nervature (tav. 8).
Scrittura minuscola corsiva su una colonna con qualche nota marginale.
Inc.: Maxime vellem iudices ut 10. Expl.: Volo enim hoc commentariolum pectoribus [ = petitionis ] haberi omni
ratione perf ectum.
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CODICE 17 (62230)
TRATTATO SUGLI UCCELLI. Manoscritto spagnolo cartaceo del sec. XV, mm. 309X215, di cc. 126, numerazione
recente. Legatura in pelle bruna malandata e tarlata.
Scrittura bastardilla su una colonna.
Inc.: Capultino primero de los plumazos de los falcones primeramente del neblì. Expl.: del melezinar los falcones.
Finito libro sit laus et gloria cristo.
CODICE 18/21 (62231)
MARTIROLOGIUM • REGULA S. BENEDICTI • NECROLOGIUM VERGINIANUM. Manoscritto latino
membranaceo, mm. 330 X240. Legatura in assicelle ricoperte di pergamena, dorso a cinque nervature.
Sono quattro codici legati insieme, ognuno con numerazione propria, successivamente separati e rilegati ciascuno per
proprio conto a cura del direttore padre Placido Tropeano.
18 MARTIROLOGIUM SECUNDUM USUM CENOBII MONTISVIRGINIS. Maggio 1492
[cc. 105]. Scrittura gotica su una colonna; rubriche in rosso, belle iniziali alternativamente in rosso ed in azzurro, con
decorazione e stemma dell'Abbazia alle cc. 1r e 12r; sola decorazione alle 2r, 3r, 4r, 5r, 6r, 7r, 8r, 9r, ]Or, 11r, 12v. Al
Martirologio è premesso il Calendario (cc. 1-11v), la Epistula Chromacii et Helyodori ad Hieronymum presbyterum
pergloriosum de celebrandis nataliciis sanctorum totius per anni gyrum (c. 12), e la relativa Responsa sanctissimi
Hieronymi presbyteri ad eosdem pontifices (cc. 12-13). Inc.: Octava domini nostri Hiesu christi. Expl.: Item sancte
pauline. donate. et serotine. Et alihi aliorum plurimorum.
19
BENEDICTUS (S.). Regina. 1554 [cc. 61]. Scrittura gotica su una colonna; titoli in rosso, iniziali dei capitoli
alternativamente in rosso ed in azzurro con decorazione floreale di buona fattura. Riguardo completo alla c. 1 [tav. VI] e
per soli due lati alla c. 6v. Inc.: Ausculta o fili precepta magistri. Expl. mutilo, a metà del cap. 72o Hunc ergo zelum
ferventissimo amore exerceant mona[chi]. La Regola di San Benedetto si compone di 73 capitoli.
20 RITUALE E RUBRICHE. [cc. 36]. Scrittura gotica su una colonna; iniziali dei trattati in azzurro con decorazione
floreale; iniziali dei capoversi in rosso. Inc. con l'Ordo ad visitandum infirmum. Expl. con la Forma absolutionis, che
termina alla prima carta del necrologio.
21
NECROLOGIUM VERGINIANUM. Iniziato nel 1403 e restaurato nel 1525 [cc. 92]. Scrittura gotica su una
colonna. Ogni carta contiene due soli giorni, lasciando lo spazio vuoto per i nomi che si sarebbero dovuti aggiungere in
seguito. Inc.: Kalendas ianuarii obierunt fratres nostre congregationis: Dominus petrus de monte fortis. Expl.: II
kalendas [ianuarii=31 dicembre] Obierunt Antonius rubeus de summonte, cui segue una lunga nota circa la datazione
del codice: Hoc opus fecit fieri frater Antonellus de candida yconerius... In anno M°CCWO IIjo... Nunc vero in anno
presenti Domini 1525... restauratum f uit ... Ad laudem et gloriam domini nostri jhesu cristi cui est honor et gloria in
secula seculorum Amen. Segue un lungo elenco di Messe da celebrarsi per quosdam benefactores devotos sancte Marie
montisvirginis [cc. 91v-92v].
CODICE 22 (62232)
BREVIARIUM. Manoscritto latino membranaceo del sec. XV, mm. 150 X 110, di cc. 151,
numerazione recente + una di guardia all'inizio e due in fine. Della legatura originale, in assicelle ricoperte
di cuoio con dorso a tre nervature, è rimasto il solo piatto posteriore con residui di fermagli metallici.
Scrittura gotica italiana minuscola; i capoversi alternativamente in oro con filettatura in viola ed in azzurro con
decorazione in rosso. Di particolare interesse le miniature con fiori, frutta ed animali simbolici alle iniziali
delle cc. 10r, 21r, 25r, 29v, 33v, 37v, 92v, 137r [tav. 58].
Sul retro della carta di guardia vi sono due notizie necrologiche: A li milli equatrociento novanta
cinco a di XXI del mese de settebro la-matina a le dudece ore morie messere cicco abbate mio patre. Ali
milli et CCCCCXIII a di XXVI del mese de luglio la notte a le sette hore passao da questa vita madama
grissella mia matre...
cc. 1-12: KALENDARIUM.
c. 13, bianca.
14-68: OFFICIORUM BEATAE MARIAE VIRGINIS. Mutilo all'inizio forse di una sola carta riccamente miniata,
come risulta dall'impronta sul verso della carta precedente. Inc.: in psalmum iubilemus ei. Ave maria gratia plena. Expl.
con l'antifona Regina celi letare alleluia. Quia quem meruisti portare alleluia. Resurrexit sicut dixit allelulia. Ora pro
nobis deum alleluia. Deo gratias. Amen.
c. 68v, bianca.
69-113: OFFICIUM DEFUNCTORUM. È stata asportata una carta miniata. Inc., mutilo, dalle parole del salmo 114
[me]am de morte oculos meos a lacrimis pedes meos a lapsu. Expl. con l'Oremus Inclina domine aurem tuam ad preces
nostras.
c. 113v, bianca.
cc. 114-134: Salmi penitenziali e litanie. Come precedentemente è stata asportata la prima carta miniata e inc. mutilo
dal versetto del salmo 5° turbatus est a furore oculus meus inveteravi inter omnes inimicos meos. Expl. con l'Oremus
fidelium deus omnium conditor et redemptor.
134v, 135, bianche. Sulla 135v si legge: O fiore olentissimo de le rose intra le spine; e più giù: quinto libro e de sore
7
maria bilia serva de X° e de maria virgine e de santa Caterina e de tutti li santi.
cc. 136-153: Messa della Madonna e preghiere particolari per la commemorazione di diversi santi. Expl. con la Orario
Beati Augustini valde devota: Dulcissime domine iesu cbriste verus deus qui de sinu patris.
CODICE 23 (62233)
BREVIARIUM. Manoscritto latino cartaceo del secolo XIV, mm. 140 X 100, di cc. 96, numerazione recente. Legatura
originale in assicelle di legno coperte in pelle.
Scrittura gotica minuscola; rubriche ed iniziali in rosso. Mutilo di principio e fine.
cc. 1-8: Inc.: A II idus [februarii] Sancte Ixirscebie Virginis et martiris. Expl.: kalendarium totius anni.
cc. 8-34: COMMUNE SANCTORUM. Inc.: In dedicatione templi in vesperis et in notturno Hymnus: Urbs beata
yerusalem ditta pacis. Expl. con l'omelia di S. Ambrogio sul vangelo Ego sum vitis vera et pater meus agricola est.
cc. 34-45: OFFICIUM DEFUNCTORUM. Incipit officium mortuorum ad vesperas placebo domino in regione vivorum.
Expl. con l Oratio Fidelium deus omnium.
cc. 45v-90: Incipiunt invitatoria dominicalia que dicuntur per omnes dominicas. Inc.: Venite exultemus domino
iubilemus deo salutari nostro. Expl.: Dignare domine die isto e la rubrica omnia alia dicuntur ut supra notata.
cc. 90-96: Salmi penitenziali e Litanie. Inc.: Ne reminiscaris. Expl. con l'Oratio Omnipotens sempiterne deus qui
vivorum dominaris simul et mortuorum.
c. 96 e 96v: riprende l'Ufficio in dedicatione templi e termina mutilo con le parole fundata est domus domini supra
verticem montium et exaltata.
CODICE 24 (62234)
MANOSCRITTO AMARICO. Manoscritto membranaceo di incerta datazione, mm. 150X120, di cc. 2
n.n. bianche e 35 con numerazione recente. Cartonato ricoperto in seta a fiorame, molto rovinato.
Scrittura amarica su due colonne; rubriche in rosso, punteggiatura in rosso e nero. Il codice non ancora
ha trovato lo specialista che ne abbia dato le necessarie indicazioni bibliografiche interne.
c. 1 v, porta la seguente indicazione: Libro trovato da Degiac Michel nella tomba del Bagerond di Ras Mangascià al
combattimento di Senafè nel 1895.
c. 3 r, fregio lineare senza colori con tendenza a svilupparsi lungo i margini esterni delle due colonne.
8
MANOSCRITTI FIGURATI
MS 1 (62243)
MANOSCRITTO SIRIACO. Sec. XVIII. Storia del Sultano Mahumed. mm. 195 X 135; cc. 128. Leg. con ornamenti a
fiorame, rivestita da uno strato di smalto ricavato con gelatina di interiora di animali e succo di eucalipto [tav. 10].
Sette figure colorate, molto belle, che si ispirano ai grandi poemi epici indiani. [tavv. XIV e 60].
MS 2 (62244)
MANOSCRITTO SIRIACO. Sec. XVIII. mm. 87 X 230; cc. 176. Leg. coeva in cuoio con impressioni a freddo e
filettature in oro [ tav. 11].
Il testo è contenuto in un riguardo centrale di mm. 50x150, con ulteriori suddivisioni filettate in oro e gli angoli decorati
da delicati fiorellini, utilizzando l'oro, il rosso e l'azzurro [tav. 61 e ]; molto ricco il fregio alle cc. 174 v e 175 r.
MS 3 (62245)
MANOSCRITTO ARAMAICO. Membranaceo, sec. XVIII. mm. 300X210; cc. 161. Leg. pergamena con filettature e
fregi in oro.
Testo su due colonne per le sole prime ed ultime carte. Caratteri in nero; punteggiatura, titoli e rubriche in rosso; le
singole parti sono divise da un fregio molto ricco [tav. 62].
MS 4 (
)
MANOSCRITTO SU FOGLIE DI LEGNO DI PALMA…
MS 5 (84267/269)
MANOSCRITTI GIAPPONESI. Sec. XVIII.
MS 6 (44313)
MANOSCRITTTO. Consuetudini della città di Ripa…
MS 7 (
)
MANOSCRITTO. De Luciis, Ovidio. Supplemento alla historia di Montevergine, 1619 (allegate due trascrizioni).
MS 8 (
)
MANOSCRITTO. Conte, Girolamo. Relatione della sagra Immagine della Madonna di Montevergine, sec. XVII
(allegata una trascrizione).
MS 9 (
)
MANOSCRITTO. Copia manoscritta del 1640 di: La vera istoria dell'origine, e delle cose notabili di Monteuergine, oue
prima si descriue la vita di San Guglielmo Capo, e fondatore di quel sacro monasterio, e sua congregatione; e quelle di
Sant'Amato vescovuo di Nusco; e di San Donato Monaco; con l'aggiuntione de' priuilegi. Raccolta dal R.P.D. Vincenzo
Verace, et ordinata e ridotta nel modo, che si vede da Tomaso Costo. - In Napoli : appresso Horatio Saluiani, & Cesare
Cesari, 1585 (In Napoli : appresso Horatio Saluiani, & Cesare Cesari, 1585). - 122, [30] p. ; 4º. ((Marca (V131) sul
front. - Cors. ; rom. - Segn.: A-T`. - Iniziali e fregi xil. - Emblema di Montevergine, collocata a CINQ 002. 258.
MS 10 (130380)
MANOSCRITTO. Corano, in arabo.
9
INCUNABOLI
INC 1 (148009)
JOHANNES (S.) EVANELISTA. Apocalypsis (in latino), comm. (in italiano) Nicolaus de Lyra (ma Federico de
Renoldo). Roma, Tip. dell’Apocalisse, 1470 ca.
c. 1r: (1) Ncipit liber apocalipsis Sancti Johannis apostoli & evangeliste cum / glosis Nicolai de lira ordinis fratrum
Minorum. In dei nomine Amne:
16°, rom. (R.86), cc. 156 (incompl., num. Ms. rec.), 11.37, senza segnatura.
…
Il testo si interrompe al capitolo XX alle parole: Et ascendero sopra la largecza della terra & circundaro li castelli delli
sancti & la cripta di…(c.156).
Legatura in pelle scura.
IGI 5216-A, H 9353=9384?, BMC IV, 143.
INC 2 (62249)
CARACCIOLO ROBERTO. Sermones quadragesimales de poenitentia. Venezia, Frani Renner, 1472. mm.
275 X 200. Leg. pergamena. Ben conservato. Editio prtnceps.
2 cc. nn., 269 numer. a penna. Car. rom.
Le iniziali di ciascun discorso e dei singoli capitoli sono state aggiunte dall'amanuense alternativamente in rosso e
in azzurro.
c. 269r:
I.G.I., 2470; H., 4427; G.W., 6062.
INC 3 (62250)
BIBLIA (IN LATINO). Vicenza, Leonhard Achates, 10 maggio 1476. mm. 285 X 200. Leg. pergamena con fregi
ornamentali. Mutilo delle prime sei carte, integrate da un amanuense.
462 cc., con numer. recente. Car. got.
L'inizio di ogni libro è evidenziato da una grande lettera miniata, in cui compaiono personaggi o simboli riflettenti il
contenuto del testo. Le iniziali del testo sono state aggiunte dall'amanuense alternativamente in rosso e in azzurro [tavv.
XI e 65]. Numerose glosse marginali con vari disegni di buona fattura.
c. 453v: bianca. c. 454r: Incipiunt interpretationes nominum hebreorum incipientium per a secundum ordinem
alphabeti, e termina mutilo alla parola Carmellus.
I.G.I., 1648; H., 3060; GW., 4224.
INC 4/7 (
)
Volume, mm. 355 X 250, rilegato in pelle bruna, dorso a quattro nervature e fregi in oro. Ottimo stato di
conservazione. Contiene quattro incunaboli di autori diversi, tutti forse usciti dalla tipografia napoletana di
Francesco del Tuppo.
4 BALDO DEGLI UBALDI. Opus circa materiam statutorum, quae consueverunt esse per Italiam. s.n.t.
156 cc. Car. rom.
c. 1r, bianca, con la scritta a penna Baldo sopra li statuti; e. 1v, contiene una specie di introduzione che spiega i
motivi per cui vengono stampati gli statuti; c. 2r: Incipit tabula, su due colonne, di 49 righi.
156r: Registrum statutarum Baldi.
cc. 156v-157: bianche.
La materia dell'opera è trattata per argomenti disposti in ordine alfabetico. L'argomento è costituito dalla prima parola,
scritta in caratteri romani maiuscoli. L'iniziale di ogni gruppo di vocaboli, che iniziano con la stessa lettera, è scritta in
minuscolo in un ampio spazio bianco, dove il rubricista o il miniatore avrebbe dovuto riscriverla in proporzioni
maggiori per l'ornamento del testo.
H., 2331
5
BARTOLO DA SASSOFERRATO. Repertorium super omnibus lecturis suis. Napoli, Sixtus Riessinger e Francesco
del Tuppo, 6 marzo 1477. Editio princeps.
158-220 cc. Car. rom.
Come per l'opera precedente, la materia è trattata per argomenti, distribuiti in ordine alfabetico. Lo spazio della prima
lettera di ogni gruppo di vocaboli è stato lasciato bianco.
I.G.I., 1396; G.W., 3658; F.B., 43.
10
6
ANDREA DA ISERNIA. Repertorium constitutionum Regni. Napoli, Francesco del Tuppo, ed. Bernardino
Gerardini, 10 aprile 1479. Editio princeps.
221-226 cc. Car. rom.
cc. 266v-267r: indice dei paragrafi scritto a penna.
Conserva le stesse caratteristiche delle opere precedenti, distribuendo la materia in argomenti per ordine alfabetico e
lasciando lo spazio bianco per la prima lettera di ogni gruppo di vocaboli.
I.G.I., 535; F.B., 57.
7 RITUS MAGNAE CURIAE. Napoli, Francesco del Tuppo, 16 gennaio 1478.
268-289 cc. Car. rom.
È la raccolta dei riti e delle disposizioni della regina Giovanna II circa l'organizzazione della curia datate al 18 gennaio
1400. Precede una lettera dedicatoria di Francesco del Tuppo a re Ferdinando.
H., 5665; F.B., 54.
INC 8 (
)
ANTONINO (S.) Summa teologica, p.te 3. Venezia, Leonhard Wild (e Rinaldo da Nimega), 1480-1481.
c. con segn. Z8v: Domini Antonini archiepiscopi fiorentini di / gnissimi sacre scripture interpretis explicit / prima / pars
summe sequitur secdunda.
…
Le iniziali dei singoli capitoli ed i segni dei paragrafi sono apposte dall’amanuense alternativamente in rosso e blu.
Capoversi in rilievo. Titoli correnti dei capitoli. Tabula.
Postille antiche. Legatura cartacea (annotazione recente relativa alle note tipografiche sul verso della copertina).
IGI 691, H* 1244, GW 2187, BMC V, 266.
INC 9 (22315)
DURANDUS GUILLELMUS. Rationale divinorum officíorum. Venezia, Georg Walch, 18 maggio 1482. mm. 310 X
205. Leg. pergamena. Mutilo della prima carta [al]. Qualche macchia di umidità al margine esterno
destro.
199 cc. Car. got.
c. 1 r: Incipit rationale divi / norum officiorum. Le iniziali dei capoversi, stampate nello stesso corpo del testo, sono
state successivamente ripassate dall'amanuense alternativamente in rosso e in azzurro; per quelle degli otto capitoli sono
state utilizzati i due colori contemporaneamente.
I.G.I., 3632; H., 6486; G.W., 9124; B.M.C., 275
INC 10 (62252)
BIONDUS FLAVIUS. Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decader. Venezia, Ottaviano Scoto, 16 luglio
1483. mm. 286X200. Leg. pergamena. Mutilo della prima carta [a 1 ]. Editio princeps.
369 cc. Car. rom.
Lo spazio lasciato bianco per le iniziali dei singoli capitoli non ha trovato l'amanuense adatto, ma solo uno studioso il
quale, contemporaneamente, ha tracciato, sia pure in modo grossolano, le lettere mancanti, ha numerato le carte e vi ha
inserito glosse marginali.
I.G.I., 1756; H., 3248; G.W., 4419.
INC 11/12 (22317)
Volume, mm. 290 X 190, rilegato in pelle scura, dorso a quattro nervature e fregi in oro. Ben conservato. Contiene la
prima e la terza parte della Summa Theologica di Sant'Antonino, edite a Venezia rispettivamente nel 1487 e 1485.
11 ANTONINO (S.). Summa theologica. P. I, Venezia, Marino Saraceno, 18 gennaio 1487.
225 cc. Car. got.
Manca la prima carta [frontespizio]; c. 2r: Prologus. La Q iniziale di Quam magnificata è miniata a colori diversi e fregi
di buona fattura; così pure la V iniziale del primo capitolo della c. 4r, mentre le iniziali dei singoli capitoli sono
alternativamente in rosso ed in verde.
12 ANTONINO (S.). Summa theologica. P. III, Venezia, Andrea de Cataro, 21 aprile 1485.
227-645 cc., numeraz. in quaterni, con lettere minuscole per la prima parte e maiuscole per la seconda. Car. got.
c. 228r: fregio floreale che racchiude tutto lo scritto e miniatura alla lettera A iniziale di Astitit regina con cui ha inizio
il prologo [tav. 75]. Capoversi alternativamente in rosso e in verde. Bianche le carte 227, 439, 441r, 442, 445r.
H., +1257; G.W., 2198.
11
INC 13 (27877)
VALERIUS MAXIMUS. Factorum dictorumque memorabilium cum commento Oliverii Arzignanensis. Venezia,
Bernardino Benagli, 8 novembre 1488. mm. 300 X 210. Leg. pergamena a cinque nervature. Ben conservato.
236 cc., numer. soltanto al recto. Car. rom.
Nessuna delle iniziali dei capoversi, impresse nello stesso corpo del testo, è stata ripresa dall'amanuense. Il commento
circonda per tre lati il testo.
INC 14 (88106)
ANGELO DA CHIVASSO, Summa Angelica de casibus conscientiae. Venezia, Giorgio Arrivabene, VIII id. oct. (9 X)
1489.
c. 378 r: Explicit summa Angelica de casibus conscientiae per / fratrem Angelum de clavasio compilata: maxima cum /
diligentia revisa: et fideli studio emendata sicut / ipse opus per se satis attesabitur: Venetiis impressa per / Georgium de
Rivabenis Mantuanum: Alias Pa / rentem. Anno domini. M.cccclxxxix. 7 Idus Octo / birs.
(° (rid.), got. (H.62), cc. I b., (4), 378v b. (6), i b., coll. 2, 11, 51, segn. A8-48: A8-V8, X10 (Senza segnature prime ed
ultime cc. nn.)
…
Postille antiche. Tracce di umido in principio ed in fine.
Legatura in pergamena.
IGI 564, GW 1928, BMC V, 384.
INC 15(1-2) (62253)
HIERONYMUS (S.). Epistolae. Venezia, Bernardino Benagli, 14 luglio 1490. 2 voll., mm. 400 X 270. Leg.
in mezza pelle, dorso a quattro nervature. Esemplare molto danneggiato dall'umidità. Alla fine del primo
volume, erroneamente, è stata inserita la tabula del secondo volume.
174+6 [tabula], 229+4 [tabula legata alla fine del Io vol.] cc., numeraz. in quinterni e numeri romani a piè di pagina.
Car. rom. e greci.
I.G.I., 4742; 11., +8560; BMC, V, 372.
INC 16 (62254)
BRULEFER STEFANO. Interpretatio in 4 Libros sententiarum divi Bonaventurae. Magonza e Metz,
s.t., 1490. mm. 210X150. Leg. in pelle scura con dorso a quattro nervature. Restaurato nel laboratorio di
Grottaferrata nel giugno 1960.
132 cc.: Interpretatio libri primi, Maguntia comportata et conscripia. 52 cc.: In secundum sententiarum
librum, Metis gallie comportata. 54 cc.: In tertium sententiarum librum, Metis gallie comportata. 50 cc.: In
quartum sententiarum librum, Comportata quidem Metis Gallie. La numerazione delle pagine è fatta con
cifre romane solo nel recto. La data si trova soltanto nel colofon del primo libro.
Sulla prima carta di ciascun libro vi è una silografia raffigurante il maestro in cattedra e i discepoli in religioso
ascolto [tav. 151. Seguono, con la stessa impostazione di frontespizio e caratteristiche tipografiche, i
Formalitatum textus cum commento dello stesso Brulefer sulla dottrina di Duns Scoto [cc. 37].
INC 17 (
)
CALDERINUS, JOHANNES; GASPAR CALDERINUS; DOMINICUS de Sancto Geminiano. Consilia.
a) Idem (senza DOMINICUS de Sancto Geminiano). Milano, Ulirhc Scunzenzeler, ed. Pietro Antonio da
Castiglione, 25 VIII 1491 (?);
b) idem (senza DOMINICUS de Sancto Geminiano).
Venezia, Bernardino Benali, 2 X 1497 (?).
…
Occhietto. Tabula. Iniziali non riprese dall’amanuense; in evidenza i primi termini di ciascun Consilium; titoli
correnti; richiami.
Numerosi tratti di inchiostro antichi e qualche postilla antica.
Legatura in pergamena.
a) I.G.I. 2369, H* 4253, GW 5899, B.M.C. VI, 765.
b) I.G.I. 2370, H* 4254, GW 5900.
INC 18 (
)
THOMAS A KEMPIS, De imitatione Christi. Norimberga, 1494.
12
INC 19/21 (62256)
19 GREGORIO (S.) MAGNO. Volume, mm. 200 X 145. Restaurato nel
laboratorio di Grottaferrata.
Contiene tre opere di S. Gregorio I papa, detto Magno [tav. 16].
Pastorale. Venezia, Girolamo dei Paganini, 13 dicembre 1492.
55 cc. Car. got. Testo su due colonne.
c. 1r, frontespizio: Pastoralis sancti Gregorii page; cc. 1v-2r: tabula; c. 2v: prologus;
c. 3r: Incipit liber beati Gregorii pa / pe: qui dicitur pastoralis…
I.G.I., 4448; H., +7986; B.M.C., V, 457.
20
Homiliae super Evangeliis. Venezia, Pellegrino Pasquali, 12 marzo 1493.
110 cc. Car. got. Testo su due colonne.
c. 1 r, bianca; cc. 1 v-2 v: index; c. 3 r: inizia il testo, senza l'abituale introduzione, con il Vangelo della prima domenica
di Avvento.
I.G.I., 4438; H., +7951; B.M.C., V, 392.
21
Dialoghi. Venezia, Girolamo dei Paganini, 13 novembre 1492.
79 cc. Car got. Testo su due colonne.
c. 1 r: frontespizio con raffigurazione di S. Pietro che regge le chiavi [tav. 16]; cc. 2r3r: tabula; c. 3v, bianca; c. 4r: in caratteri impressi in rosso, a forma di rubrica, inizia
il testo.
I.G.I., 4422; H., +7963; B.M.C., V, 457.
INC 22 (62257)
STRABONE. De situ orbis. Venezia, Giovanni Rosso, 24 aprile 1494. mm. 300X210. Leg. pergamena. Restaurato, a
cura dell'Ufficio Incunaboli della Bibl. Naz. di Roma, nel luglio 1965. Mancano le cc. nn. 1 e 8 e termina mutilo alla c.
143.
16 cc. nn [tabula] + 150 cc., numeraz. romana nel margine superiore del recto di ogni pagina. Car. rom. e greci.
L'opera si compone di 17 libri. Sul verso di ogni pagina è scritto Liber, mentre sul recto vi è l'indicazione primus,
secundus ecc.
H., 15090
INC 23 (62258)
TOMMASO (S.) D'AQUINO. Super secundo libro sententiarum.
Bologna, Benedetto d'Ettore, 27 maggio 1494. mm. 295 X 205. Leg. pergamena. Ben conservato.
182 cc. numer. a terni e quaterni. Car. got. Testo su due colonne.
c. 1 r: frontespizio; cc. 2 r-3 v: tabula; a c. 4 r inizia il testo, lasciando uno spazio bianco, sufficientemente ampio, per le
iniziali dei capoversi.
Marca tipografica dello Stampatore al verso della carta 181.
H., 1477.
INC 24 (20173)
GIOVANNI D'ANANIA. Consilia cum additionibus et tabula Ludovici Bolognini. Venezia. Rinaldo da Nimega, 14
settembre 1496. mm. 390X270. Leg. pergamena. Ben conservato.
100 cc. numer. a terni e quaterni. Car. got. Testo su due colonne.
c. 1 r, bianca; cc. 1 v-8 v: tabula; c. 9 r: proemio ed inizio del testo. Per le iniziali dei capoversi è stato lasciato lo spazio
bianco.
I.G.I., 5244; H., 937.
INC 25/26 (62259)
VINCENZO (S.) FERRERI DI VALENCIA. Due volumi in uno, mm. 190 X 120. Leg. in mezza pelle, dorso a quattro
nervature.
25 Sermones de tempore. Venezia, Giacomo de Leuco, ed. Lazaro de Soardis, 26 settembre 1496.
c. nn. [frontesizio e tabula] + 240 cc. numer. solo al recto. Car. got. Testo su due colonne.
c. 1r: frontespizio con silografia raffigurante S. Vincenzo [tav. 17].
26
Sermones de Sanctis. Venezia, Giacomo de Leuco, ed. Lazaro de Soardis, 12 novembre 1496.
8 cc. nn. [frontespizio e tabula] + 125 cc. numer. solo al recto. Car. got. Testo su due colonne.
c. 125 v: Marca tipografica di Lazaro de Soardis.
H., 7010.
13
INC 27 (62260)
ARISTOTELE. Opere. Parigi, Giov. Higmanus e Wolf. Hopilius, 12 aprile 1497. mm. 280 X 200. Leg. mezza
pergamena [tav. 18].
210 cc., numeraz. in terni e quaterni. Car. got.
INC 28 (62261)
ALBERTO DI SASSONIA. Quaestiones super Libros posteriorum Aristotelis. Venezia, Boneto Locatello, ed.
Ottaviano Scoto, 9 marzo 1497. mm. 295X200. Leg. pergamena, dorso a quattro nervature. Restaurato nel laboratorio di
Grottaferrata nell'ottobre 1957. Mutilo della prima carta.
29 cc., numer. solo al recto. Car. got. Testo su due colonne.
c. 2r: la C di circa librum posteriorum, che sono le parole iniziali della « Prima quaestio », figurata con motivi floreali
ed un puttino a dorso di un toro; in corpo minore, sempre figurate, o con motivi floreali, le altre iniziali di ogni singola «
quaestio ».
I.G.I., 253; H., +580; G.W., 798; B.M.C., V, 275.
INC 29 (20171)
GIOVANNI D'ANANIA. Commentaria super prima et secunda parte libri quinti Decretalium. Milano,
Leonardo Pachel, 20 novembre 1497. mm. 390 X 260. Leg. pergamena. Ben conservato.
219 cc. numer. a terni e quaterni ed un duerno. Car. got. Testo su due colonne. c. 1,
bianca; cc. 2 r-3 v: repertorium; c. 35, bianca; a c. 36 r inizia il testo, con spazio
bianco per le iniziali dei capoversi.
I.G.I., 5247; H., +941.
INC 30 (
)
HORAE. Horae Beatae Mariae Virginis ad usum Ecclesiae Romanae. Parigi, Philippe
Pigouchet, ed. Simon Vostre, 16 settembre 1498. mm. 230 X 150. Leg. in marocchino
rosso, fregi in oro ai piatti, dorso a quattro nervi. Ottimo stato di conservazione [tavv.
XII, XIII].
96 cc., numeraz. in quaterni. Car. got.
Il testo, limitato a mm. 130x80, è incorniciato da una fascia laterale con riquadri e
silografie. Rubriche in francese. Le iniziali dei capitoli e i capoversi sono stati aggiunti
dall'amanuense, servendosi dell'oro per il tratteggio ed, alternativamente, del rosso
mattone e dell'azzurro per il fondo; miniature per il solo riquadro centrale alle cc. 1r,
2v, 80r ed a piena pagina [tav. 801, compresa la fascia laterale, alle cc. 9r, 11v, 15v, 16
r, 22 v, 27 r, 28 r, 29 r, 31 r, 33 v, 34 r, 35 v, 37 v, 46 v, 47 r, 55 v, 56 r, 67 r, 69 r;
altre numerose miniature inserite nel testo.
I.G.I., 4859; B.M.C., VIII, 119; PROCT 8197
INC 31 (123976)
IACOPO DA VARAZZE. Sermones quadragesimales. Venezia, impensis Lazari Soardi, 1494.
INC 32 (62263)
TROVAMALA BATTISTA DE SALIS. Rosella casum. Venezia, Paganino dei Paganini, 21 dicembre 1499. mm.
150X100. Legatura moderna in p. pelle nera, dorso a quattro nervature e fregi in oro. Ben conservato.
479 cc. numer. soltanto al recto. Car. got. Il testo, impresso su due colonne, inizia al recto della prima carta.
c. 479 v: bianca.
INC 33 (62264)
DUNS SCOTO GIOVANNI. Quaestiones in Universalia Porphyrii; Quaestiones in Praedicamenta Aristotelis;
quaestiones in librum De ínterpretatíone Aristotelis. [Segue: 1 ANTONIUS ANDREAE. Quaestiones in Sex
principia Gilberti Porretani. JOANNES ANGLICUS. Commentum super Quaestiones Scoti in Universalía
Porphirii; Quaestiones in libros Elenchorum Aristotelis. Venezia, Simone da Lovere, ed. Andrea Torresani, 20 marzo 1500. mm. 275 X 190. Leg. pergamena. Restaurato nel laboratorio di Grottaferrata
nell'ottobre 1957. Esemplare mutilo in principio ed in fine.
107 cc. Car. got.
I.G.I., 3612; H., 6447; G.W., 9091.
INC 34 (119501)
LUCANO, Pharsalia…
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INC 35 (121982)
DAVANZATI, BARTOLOMEO, Novella. Firenze, Francesco Di Dino, 1482.
INC 36 (119500)
IACOPO DA VARAZZE, Legenda aurea. Venezia, per Andream Jacobi De Latthara, 1482.
INC 37 (62264)
AUGUSTINIUS AURELIUS (Santo), Opuscula. Venezia, Ottaviano Scoto, 1483.
INC 38 (62255)
FRANCESCO DA MEYRONNES. Quadragesimales. Venezia, Bernardino da Novara, 20 gennaio
1491. mm. 190 X 135. Leg. mezza pergamena. Esemplare smarginato perché portato al formato della
cinquecentina n. 58, a cui fu unito dal legatore. Editio princeps.
196 cc. numer. solo al recto + 19 cc. nn. per la tabula sermonum. Car. got. Testo su due colonne;
spazio bianco all'iniziale in minuscola dei capoversi.
H., 10530; B.M.C., V, 403; PELL., 4912.
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RISULTANO DISPERSI:
MANOSCRITTI FIGURATI
1. DE NOTARIS CARLO. Vita beata
2. DE NOTARIS CARLO. Note del mio viaggio in Italia
3. PRAEINTONATIONES diversae ad usum basilicae cathedralis …
INCUNABOLI
1. PETRUS LOMBARDUS, Liber secundus sententiarum, comm. S. Thomas de Aquino. Bologna, Benedetto
Faelli, 1949.
2. BONAVENTURA DA BAGNOREGIO. Grosso volume mm. 290x200. Edito a Norimberga nel 1499. Leg.
Mezza tela rossa. Mutilo delle prime due carte.
419 cc., numerazione recente. Car. got. Testo su due colonne. Si divide in tre parti con propria numerazione in
quaterni, ad eccezione dell’ultimo inserto della prima parte che è terno.
R., I, p. 17, n. 72-73.
3. BOCCACCIO, Giovanni
La Fiammetta. – [Padova], Bartolomeo Valdezocchio e Martinus de Septem Arboribus, 21 marzo 1472.
132. c ; 4°
Colophon a c. 132 r: M.CCCC.LXXII.
DIE.XXI.MAR
CII.FINIS.
FVIT.FI
AME
TE
BAR.VAL.Patauus. F.F.
Martinus de septēm arboribus Prutenus
A c. 132v: CECUS.ET ALATVS.NVDVS
PUER.ET.
PHARE
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ISTIS.Q VINQ VE.
MODIS.DEPINGITVR
DEVS
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Mutilo delle prime 3 c., contenenti il Prologo e parte del primo capitolo.
Rilegatura coeva (?), in pelle marrone, piatto e sottopiatto in legno, quattro nervi al dorso.
Bibliografia: Gesamtkatalog… (P.012.055), v. 4., col. 265, n. 4456; IGI (P.003.030). v. 1., p. 229, n. 1779;
Short-title catalogue… (P.003.177), p. 108.
Acquistato presso la Libreria Leoniana (Via Dei Corridori 28 – 00193 Roma - Telefono: 06 6833854)
Assunto in carico il 14 ottobre 1996, n. di ingresso: 121982.
Mercogliano, 5 luglio 2010
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