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Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna
Rassegna stampa
Beni culturali
della Sardegna
Segni di una grande civiltà
a cura del Servizio Promozione
Testata
L’UNIONE SARDA
Data
11 novembre 2011
Sezione
Provincia di Cagliari
PULA. Ordinanza del sindaco, a rischio anche la vicina necropoli romana
Baia di Nora, giù il costone
Allarme erosione, crolla la roccia davanti all'hotel
di A. Pi.
Un metro di sabbia se l'era portato via nella primavera del 2004. Era la notte tra il 27 e il 28 maggio e in quelle ore il
mare aveva annunciato la sciagura, l'avvio di un processo erosivo che non si sarebbe di sicuro fermato. A Su
Guventeddu, davanti all'hotel Baia di Nora, le onde hanno di nuovo ingoiato un tratto di costa, accorciando l'arenile e
sbarazzandosi, per ora in parte, del costone di roccia e terra che separa l'acqua dalle proprietà dell'albergo. Il gradone è
venuto giù in corrispondenza del prato verde, uno spazio pubblico affacciato sull'arenile di Is Figus. Ebbene, per colpa di
uno scirocco più violento del solito e di cavalloni impetuosi, adesso è emergenza. Tanto che il sindaco Walter Cabasino
ha dovuto non solo spedire in fretta e furia gli operai per cercare di mettere in sicurezza l'area e segnalarla con
transenne e recinzioni per evitare che qualcuno si avvicini ai punti critici, ma anche per verificare l'esatta entità dei danni
e dei pericoli.
IL SINDACO «Le mareggiate e in particolare l'erosione che già sta creando parecchi problemi anche all'interno dell'area
archeologica di Nora e sotto la torre costiera del Coltellazzo, adesso sta mettendo in pericolo anche la zona della
necropoli vincino alla chiesetta di Sant'Efisio. Per questo abbiamo già informato la Soprintendenza», spiega il sindaco
Cabasino.
I TECNICI Ad accorgersi delle conseguenze causate dai marosi sono stati ieri mattina i geometri Enrico Murru e Valeria
Mannai dell'ufficio tecnico comunale. Sono stati loro ad accertare il cedimento di parte del costone di terra davanti al
Baia di Nora. Dopo il sopralluogo, la relazione che ha fatto scattare l'ordinanza per l'interdizione e il divieto di passaggio
nel tratto di accesso alla spiaggia di Is Figus e in tutto il tratto di litorale adiacente il costone. Uno stop obbligatorio per
scongiurare incidenti e garantire l'incolumità di passanti.
Insomma, due date. Quel 2004 che a detta di molti era davvero il primo caso di erosione violenta nella spiaggia dei Fichi
(così chiamata perché in passato l'intera zona di Guventeddu era coltivata con alberi da frutta), e il 2011, che conferma i
pericoli che ormai questo arenile (tra l'altro uno dei più cari ai pulesi, oltre che meta di bagnanti e turisti dalla primavera
inoltrata all'autunno) sta correndo. Alla stessa stregua di altri tratti costieri di Pula e Santa Margherita dove con sempre
maggiore vigore insiste il fenomeno dell'erosione.
I FONDI Per Nora, per la sicurezza dell'area archeologica, sono già stati garantiti due milioni e mezzo di euro e tre anni
di lavori tra progettazione e interventi. Un progetto per allontanare il rischio di crolli nel promontorio e sotto la torre di
Sant'Efisio e nel tratto roccioso su cui poggia il tempio romano di Esculapio.