sliedes Strategia di Lisbona lezione 3 giugno LUISS per il sito

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sliedes Strategia di Lisbona lezione 3 giugno LUISS per il sito
La Strategia di Lisbona
Avvio secondo
ciclo 2008-10
Consiglio europeo
marzo 2008
STRATEGIA DI
LISBONA
riconferma obiettivi e
linee strategiche,
valorizzazione del ruolo
politiche coesione
Nuove direttrici
nel 2006-07
sviluppo sostenibile,
Avvio della
Strategia-Consiglio
europeo
marzo 2000
“rendere in 10 anni
l’economia europea la
più competitiva e
dinamica del mondo,
basata sulla
conoscenza”
solidarietà sociale,
Rilancio della
Strategia
marzo 2005
• Crescita e occupazione
• Coordinamento policy
• PNR e ciclo 2005-08
•
efficienza energetica e
tutela ambientale
Sommario
• Il lessico di “Lisbona”
• Rilancio della Strategia
• Monitoraggio e valutazione
Fine anni ’90: la sostenibilità prevale
sulla crescita economica.
Occorre
riformulare
una
nuova
strategia.
Modello sociale europeo
Governance economica
Agenda 2000 (1997).
Occorre un nuovo programma o, meglio,
una nuova “Strategia”.
Due elementi:
1. individuazione degli obiettivi;
2. Individuazione degli Strumenti (mezzi).
• Strategia di Lisbona (23-24 marzo 2000)
• Nuovo piano d’azione per la “Crescita
(Maastricht) per la competitività”
l’Occupazione e la Coesione sociale.
Gli obiettivi al 2010 della Strategia
• Tasso di occupazione europeo maschile al
70 per cento, femminile al 60 per cento
• Rapporto tra spesa in ricerca e sviluppo
della UE e PIL pari almeno al 3 per cento
• Strumenti (mezzi):
• riforme economiche;
• new economy;
• capitale umano;
• conoscenza;
• ricerca;
• ovvero “sviluppo”
•I due sensi dello sviluppo nel
lessico comunitario
Consiglio di Goteborg (2001).
• “crescita” ma anche una “mutazione”
Metodo di coordinamento
aperto
• Sorveglianza multilaterale;
• Emersione delle buone pratiche;
• Coordinamento ossia “convergenza”
Il rilancio della Strategia di Lisbona
nel 2005
• Fallimento della Strategia del 2000
• Un fallimento economico
• Un fallimento operativo
•Difficoltà nell’individuazione
degli indirizzi di politiche
economiche
•Eccessivo carico amministrativo
•Attenzione sull’elaborazione
delle politiche
•Non attenzione sulla loro
attuazione
•Smarrimento la gerarchia degli
obiettivi
•Molteplicità degli indicatori
• Consiglio di Barcellona 2002
• Comunicazione della Commissione
del 3 settembre 2002:
• Individuazione degli elementi
costitutivi dei cicli di coordinamento
delle politiche più efficaci
• Il contributo di Bernier e Vitorino.
• Documento del Comitato Economico e
Sociale.
• Occorre una nuova metodologia
• O meglio: occorre ripensare l’intera
strategia
• Rapporto su come “Affrontare la sfida”
(rapporto Kok):
• analisi sul fallimento della strategia;
• cinque programmi d’azione per una nuova
strategia;
• tre principali obiettivi.
Le novità del rilancio
1. Un approccio coordinato-integrato.
2. Una diversa metodologia
3. Istituzione di un ciclo triennale di
programmazione
• Linee guida integrate:
Grandi orientamenti di politica economica
(GOPE); Orientamenti per l’occupazione.
Monitoraggio e valutazione
• Altra parola chiave: “monitoraggio”
• Processo di valutazione dei PNR
• Ruolo della Commissione (valutazione
sulla base delle linee guida integrate)
Lisbon Methodology Working
Group (LIME)
• Tracciare, modellizzare, analizzare
le riforme strutturali.
• Tre linee principali:
• A) Rilevazione e monitoraggio;
• B) Individuazione delle aree di freno alla
crescita;
• C) Forum sui “modelli” delle riforme
A) Rilevazione e monitoraggio;
• Tabella sinottica delle riforme basata su
tre moduli:
• Modulo descrittivo;
• Modulo di classificazione;
• Modulo Follow up (Data-base LABBEF e
MICREF);
• LIME assessment framework (LAF).
C) Forum sui “modelli” delle
riforme
• Forum di esperti nazionali ed europei
per confrontare e effettuare
simulazioni sui modelli economici
• Mutual learning e armonizzazione
della metodologia per il monitoraggio
e la valutazione dei PNR