Notiziario Gondola 2015_11_Novembre
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Notiziario Gondola 2015_11_Novembre
Fondato nel 1948 Iscrizione FIAF n. 12 NOTIZIARIO del Circolo Fotografico LA GONDOLA Associazione di Promozione Sociale Encomiabile e Benemerito della Fotografia Italiana ANNO XL Numero 11 Novembre 2015 I soci del Circolo Fotografico La Gondola si riuniscono ogni venerdì alle ore 21 presso la Sede Sociale alla Giudecca c/o il Centro Civico Recapito postale: Circolo Fotografico La Gondola c/o Manfredo Manfroi San Marco 3007 30124 Venezia, tel. Presidente 041-5237116 CALENDARIO DI NOVEMBRE 2015 Venerdì!! ! ! ! ! ! ! Venerdì!! ! ! ! ! Venerdì!! Venerdì!! 6! ! ! ! 13! ! ! 20! 27! Incontro con Samuel Delcroix che presenterà uno/due nuovi lavori; seguirà visione opere dei soci per la mostra “Lo specchio di Alice” Ultima serata riservata alle fotografie per la mostra “Lo specchio di Alice” Ospite del mese il fotografo Kukki visione opere dei Soci 2 NOVEMBRE Mario Cucchi Kukki© Nella ricorrenza del 2 novembre la Gondola ricorda con immutato affetto i Soci scomparsi. L’OSPITE DEL MESE A dire il vero gli ospiti sono due, Mario Cucchi, in arte Kukki, e Samuel Delcroix; quest'ultimo è ormai da considerare un amico della Gondola non mancando mai di passare per il nostro Circolo tutte le volte che dal Belgio viene a Venezia. Challenge (2013) e finalista al London Creative Competition (2015); ha esposto in numerose occasioni a Torino, Milano, Londra, Santander, ecc.ecc. Sarà un incontro molto interessante poiché la poetica di questo Autore per certi versi è molto vicina agli attuali percorsi della Gondola. DOPPIA INTERVISTA di Nicola Bustreo Savignano sul Rubicone si distingue da più di dieci anni per una intensa attività fotografica. Dopo “Portfolio in piazza a Savignano” del 1992, nato dalla vulcanica mente di Lanfranco Colombo alla comparsa sulla scena italiana del SI FEST nel 2001, manifestazione fotografica caratterizzata da esposizioni di respiro internazionale, sulla quale convergono progettualità e didattica fotografica, è emersa la necessità di realizzare un contest per sostenere la fotografia indipendente. Ed ecco qui il SI FEST OFF. Mario Cucchi Kukki© Kukki, invece, è un incontro avvenuto al MIA di quest'anno; siamo rimasti molto colpiti dalla sua ricerca, essenziale e sofisticata allo stesso tempo, tra i migliori lavori visti in quell'occasione. Dopo gli studi tecnici e artistici, Kukki (Milano 1958), si è occupato di pubblicità per parecchie agenzie milanesi. Attualmente lavora come grafico e fotografo free lance. Ha ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti tra i quali il Premio Speciale Tina Modotti e il Premio Chatwin sez. fotografia (2009), il primo premio al Metro Photo Tradizione e sperimentazione contemporanea, confronto e contaminazione sono le prerogative di un’idea di festival fotografico che ormai è diventato un appuntamento imperdibile per la realtà fotografica italiana. In questa doppia intervista, con le medesime domande, sono state messe a confronto due generazioni fotografiche per fare il punto della situazione, ma anche per cercar di capire gli orientamenti della fotografia italiana del futuro. A confronto Mario Beltrambini BFI - fotografo, agguerrito coordinatore del Circolo Fotografico Associazione Cultura e Immagine di Savignano nonché co/organizzatore di Savignano Incontri, Luglio Fotografia, Savignano www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 1 Immagini e SI FEST - e Tomas Maggioli, curatore di fotografia e non solo, anche lui facente parte dell’organizzazione del SI FEST OFF. Le domande: 1) Uno o più perché sull’organizzazione di un festival in questo momento storico di effettivo passaggio generazionale nella fotografia italiana? 2) Le difficoltà maggiori che vanno ad incidere sulla nascita, crescita ed eventuale maturazione di un festival fotografico “OFF”. E poi, soprattutto, quali le soddisfazioni e i cambiamenti per la fotografia italiana? 3) Uno sguardo a Lanfranco Colombo ispiratore di Savignano Immagini e da cui poi nacque il SI FEST OFF. Cosa gli direste se ve lo trovaste davanti? Risponde Mario Beltrambini 1) Da alcuni anni la programmazione del SI FEST di Savignano si snoda con un palinsesto che lo caratterizza per omogeneità di contenuti e proposte espositive, di conseguenza per le proposte di mostre, installazioni , performance ecc. non rientranti nel tema scelto di anno in anno restava poco spazio per essere prese in considerazione, le proposte che ci arrivavano erano tante perciò si pensò ad utilizzare la modalità già da anni adottata dai Rencontres di Arles che proponeva parallelamente al circuito ufficiale una sezione OFF (Voies Off ) nel quale interno trovavano collocazione esposizioni ed altre forme artistiche libere da vincoli di programmazione. Oggi,è questa la modalità seguita da molti festival, dove trovano spazio giovani e nuove proposte che a volte risultano molto interessanti per il linguaggio variegato ed in alcuni casi inusuale usato per comunicare. Così nasce alcuni anni fa il SI FEST OFF oggi una realtà espositiva alla quale, viste le numerose domande di partecipazione, col passare degli anni si è dovuto far ricorso ad un regolamento di partecipazione ed ad una selezione da parte di una commissione apposita. In questo modo noi pensiamo di dare voce e visibilità reale non solo alle nuove generazioni ma a tutte le generazioni che stanno provando ad emergere attraverso l’uso delle immagini in vari modi. 2) Parte della risposta a questa domanda risiede nella risposta precedente, aggiungerei un aspetto non di poco conto, la facilità con cui si perviene alla creazione e diffusione di lavori fotografici, la condivisione sui social media e il consenso popolare del “mi piace” che ne dovrebbe certificare la qualità, in un certo modo crea delle aspettative nei “fotografi/artisti” che vanno aldilà del reale valore dei lavori prodotti. Per questa ragione crediamo che il nostro modo di operare scelte di un certo tipo possa essere d’esempio per coloro che intendono mettersi in gioco. Cerchiamo in molti modi di dare varie indicazioni, l’Open Off, per esempio, che si svolge nel mese di maggio serve come pedana di confronto e lettura condivisa dei propri progetti scambiando opinioni e spunti con esperti ed altri autori, inoltre la visione dei lavori di altri autori diventa stimolo per migliorare e capire i propri limiti. La nostra soddisfazione più grande è sicuramente vedere crescere il nostro progetto attraverso l’affezione e le crescenti richieste di partecipazione di anno in anno e la validità delle esibizioni presentate. Attraverso questo si può sicuramente vedere il cambiamento e il miglioramento del panorama fotografico italiano. 3) Vorrei ricordare Lanfranco Colombo, il Gran Signore della Fotografia Italiana, che nel 1992 ci permise di entrare in una dimensione fotografica nuova “Il Portfolio in Piazza”, il successo di tanti Festival di fotografia e di lettura portfolio nati in questi anni si deve a lui e a noi che ci abbiamo fortemente creduto. A questo proposito riporterei uno stralcio di un articolo che scrissi e che fu pubblicata su FOTO IT nel 2008 “Relazione “il portfolio” Sono uno dei fotografi che ha vissuto il cambiamento avvenuto in questi anni nel modo di presentare immagini fotografiche, avvenuto in seguito a sollecitazioni da parte di gruppi di fotografi ed organizzatori di eventi che come quello di Savignano ( SI-FEST- Portfolio in piazza) si sono adoperati per dare voce a quelli che non pensano ai concorsi come mezzo per far conoscere il proprio lavoro. La spinta a far nascere questo cambiamento da parte della nostra associazione, nata solo pochi anni prima e già alla ricerca di nuovi stimoli, è stato mutuato dalla incapacità riscontrata in varie occasioni, da parte di molti fotografi-amatori di presentarsi con una soggettività fotografica capace di trasmettere valori ed emozioni e non solo imitazioni stilistiche prive di personalità. Avevamo riscontrato che la frequentazione di autori famosi da parte di alcuni fotografi aveva operato in loro un cambiamento nel comportamento operativo e che la loro personalità fotografica evidenziava ora una nuova freschezza di linguaggio. Per queste ragioni, credendo nelle capacità di molti autori di utilizzare il mezzo fotografico per esprimere concetti e realizzare progetti e con lo scopo di convincere altri ad abbandonare una linea di condotta esclusivamente indirizzata alla realizzazione di immagini stereotipate, abbiamo pensato che fossero necessarie delle “verifiche” periodiche come quelle che si mettevano in scena a Milano durante le giornate del SICOF, la mitica fiera della fotografia che attirava moltissimi fotografi con stand e vetrine piene di sfavillati apparecchi fotografici, modelle più o meno vestite e la Pedana del Sicof, quella pedana che noi ci proponemmo di portare sulla piazza di Savignano sul Rubicone. Ci volle poco a convincere Lanfranco Colombo, vulcanico responsabile delle letture milanesi, della bontà del progetto in cui anche egli vide un modello di dibattito utile alla comprensione del linguaggio fotografico…… e così nacque il Portfolio in Piazza. Riporterò di seguito il testo di presentazione scritto da Lanfranco Colombo per la prima edizione del Portfolio in piazza di Savignano sul Rubicone. Ho un’esperienza quasi trentennale del confronto tra fotografi e critici, tra chi lavora intorno ad www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 2 un’idea e chi –per vocazione, per passione, per esperienza- è in grado di valutare, apprezzare, giudicare i risultati. Da Porquerolles, da Arles, dal Sicof e dai numerosi epigoni che si sono succeduti via via sia in Italia sia in Europa, ho tratto troppi input positivi per non considerare talvolta decisivo per un fotografo che non abbia – vuoi per timidezza, vuoi per distanze geografiche- eccessiva familiarità con il cosiddetto “mondo della critica”, l’incontro ed il confronto con un “esperto” in cui egli stesso abbia piena fiducia. Ho assistito talvolta, nel corso di questi incontri, a fatali disillusioni: ma più spesso ho avuto modo di assistere a scoperte felici ed alla nascita di qualche autore anche importante. Sempre ho potuto apprezzare quel chiarimento di idee che può nascere solo da un confronto aperto. E’ per questo motivo che ho accolto con entusiasmo l’invito ad organizzare anche a Savignano- grazie all’interesse della Biblioteca e Centro Culturale di Palazzo Vendemini e del Circolo fotografico “Cultura e Immagine” – una manifestazione che con il titolo “Portfolio in piazza” si propone di riunire a confronto i fotografi con un manipolo di “esperti”……La discussione sulla pubblica piazza, sarà la più aperta e franca possibile. Le fotografie discusse, poi verranno esposte come “panni ad asciugare” agli occhi del pubblico, che potrà così ulteriormente dire la sua sui lavori esposti sia sui criteri di selezione utilizzati dai “critici”….> Lavorare intorno a un’idea scriveva Colombo: in questa definizione era espressa la nostra idea di rappresentazione di immagini coerenti e sorrette da un progetto, il Portfolio…” Risponde Tomas Maggioli 1) Savignano ha alle spalle una lunga, anzi lunghissima storia in cui il legame con il mondo della fotografia, in tutti i suoi aspetti è diventato quasi simbiotico, viscerale. Attraverso la fotografia e i suoi grandi protagonisti, da Lanfranco Colombo a Denis Curti, Mario Cresci, Gabriele Basilico, ecc. solo per citarne alcuni, l’immagine della città, da paese semisconosciuto della bassa Romagna, ha subito un vero e proprio stravolgimento, divenendo nel corso degli anni e con il susseguirsi delle varie edizioni, un punto cardine per un folto pubblico non solo di esperti e addetti ai lavori, ma più in generale per appassionati ed amanti di fotografia. Oggi l’organizzazione e la produzione di un Festival culturale e in modo particolare di fotografia capace di lasciare un’impronta significativa non è impresa facile, specie in relazione al proliferare di tanti piccoli festival, cloni dei principali eventi di settore che ripropongono in molti casi gli stessi nomi e le stesse “facce”. Una delle peculiarità che da sempre hanno contraddistinto Savignano e il SI Fest, è stata senz’altro la sua capacità di essere anticipatore ed innovatore, esplorando tematiche e proponendo mostre, incontri, tavole rotonde estremamente moderne e attuali. L’aver introdotto una sezione dedicata non tanto ai giovani da un punto di vista anagrafico bensì nell’uso e approccio alla Fotografia come strumento di ricerca e indagine capace di dialogare con altri media, credo sia stato il passo decisivo verso l’affermazione di una nuova “era fotografica”. Non più solo immagini incorniciate e appese, ma opere più complesse, vere e proprie installazioni dove l’immagine, seppur centrale diventa veicolo e tramite per una sperimentazione che abbraccia più in generale l’intero corpus delle arti visive. A tal proposito, mi trovo in sintonia con il pensiero di Roberta Valtorta, storica e critica della fotografia, che ritiene che tra pochi anni non parleremo più di fotografi ma di tecnici dell’immagine. 2) Il proporre un OFF di qualità, con una vera e attenta selezione tra più di 130 progetti provenienti dall’intero stivale e oltre confine, rappresenta una sfida ma prima di tutto uno strumento di indagine e censimento sulla situazione della Fotografia Contemporanea oggi. Visto e considerato l’elevato standard a cui siamo giunti in soli 6 anni di attività, posso affermare con orgoglio che l’Italia non ha nulla da invidiare al resto del Mondo. Quello che manca forse è un mercato dell’arte fotografica, pochi purtroppo sono ancora oggi ad eccezione dei fotografi di moda o eventi, i “giovani” che possono lavorare e vivere con le loro creazioni e progetti. Un Festival è e deve essere non solo un’occasione per rifarsi gli occhi ed educare la vista di fronte ad un ricco panorama di immagini, bensì un’occasione per riflettere sullo stato della Fotografia oggi e più in generale dell’Arte contemporanea, occasione di scambio e crescita culturale, luogo di incontri con galleristi ed esperti in grado non solo si apprezzare e riconoscere un nuovo talento ma anche saperlo valorizzare offrendogli possibilità di lavoro e visibilità in altri contesti. E tutti questi elementi, con grande e profonda soddisfazione li ho ritrovati quest’anno all’interno del circuito OFF. 3) Purtroppo non ho avuto occasione di conoscere di persona Lanfranco Colombo, ma solo di apprezzarlo attraverso il racconto e gli aneddoti di chi mi ha preceduto contribuendo alla nascita del Festival. Senza dubbio un personaggio vulcanico, innovatore e precursore, che ha saputo trasmettere e comunicare la sua passione e le sue conoscenze, e che ha contribuito con professionalità e competenza alla costruzione di quello che sarebbe diventato uno degli eventi di maggior prestigio nel settore della fotografia Contemporanea. Se fosse ancora vivo, certamente gli chiederei, dato che furono una sua creazione, una riflessione sulle letture Portfolio oggi. Hanno ancora un ruolo fondamentale all’interno di un Festival o potrebbero essere sostituite da nuove forme di dibattito e analisi critica dell’immagine? LIBRI RICEVUTI Dalla dott.ssa Maria Flacco riceviamo copia della tesi di laurea “Paolo Monti: i ritratti di Meme 1941-1965” ( Corso di Laurea Magistrale in Storia e Critica dell'Arte Università degli Studi di Milano- A.A. 2013/2014 – relatore prof. Giorgio Zanchetti, correlatore prof. Silvia Paoli). www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 3 Una bella tesi, accurata ed esauriente, che approfondisce uno degli aspetti produttivi di Monti più noti ed apprezzati: i ritratti alla nipote Meme. Attraverso ricerche presso l'Archivio BEIC di Milano e in quello della Gondola, la dott. Flacco ricostruisce le ragioni ideali ed espressive che spinsero Monti ad accompagnare fotograficamente la nipote dall'infanzia sino alla prima maturità, facendone un'icona fondamentale della nuova fotografia italiana. Completando la tesi con varie interviste, tra cui una alla stessa Meme, l'Autrice mette a fuoco, una volta di più, la profondità del pensiero montiano e gli appassionanti enigmi che, specie nel ritratto, la sua poetica ci propone. Davvero una tesi interessante che va ad aggiungersi alla già nutrita collezione presente nel nostro Archivio. AFFERMAZIONI DEI NOSTRI SOCI Il nostro attivissimo ex socio Gigi Ferrigno partecipa con una sua immagine alla mostra “Pausa pranzo” che si tiene dal 23/10 al 23/11 a Sesto san Giovanni in villa Mylius, largo La Marmora 17; la mostra prende in esame la ristorazione negli ambienti di lavoro dall'inizio del '900 sino agli anni '70. La Socia Onoraria Etta Lisa Basaldella espone presso OPEN by Testolini in via Paganello 8 Mestre la sua personale “ Aran Islands”; dal 6 al 30 di questo mese. NOVITA’ DAL SITO WWW.CFLAGONDOLA.IT L'Home page di novembre è dedicata al Socio Emilio Zangiacomi Pompanin. Nato a Pieve di Cadore (BL) nel 1967, vive a Cortina d'Ampezzo. Socio della Gondola dal 05/03/2007. Fotografo professionista. E' uno dei più innovativi soci del Circolo grazie a continue sperimentazioni di materiali e anche di apparecchiature di ripresa, spesso modificate dall'autore stesso. Sul tema delle innovazioni tecniche e modalità di ripresa ha tenuto diversi workshop, molto apprezzati. Particolarmente significativa la ricerca sull'uso dell'infrarosso e delle tecniche “off camera”con cui ha ottenuto notevoli risultati. Ha prodotto diverse mostre personali, alcune dedicate alle montagne Ampezzane, e partecipato con successo alle ultime mostre sociali della Gondola. Emilio Zangiacomi Pompanin©C.F. La Gondola DONAZIONI ALL’ARCHIVIO STORICO Dal socio Giorgio Semenzato 11 stampe clp di soggetti vari, dal socio David Salvadori un reportage di 20 stampe sul Muro del Pianto in Israele, dai sigg. Luca e Elena Puntin Gognan 18 stampe in b/n del papà S.O. Ennio Puntin Gognan, dal socio Manfredo Manfroi 29 polaroid di Anna Maria Poggi, dal socio Andrea Avezzù una stampa in b/n. AUGURI Compiono gli anni sotto i segni dello Scorpione e del Sagittario i soci Giovanni Vio (2/11), Giorgio Semenzato (3/11), Antonio Baldi (7/11), Mario Bullo (9/11), Andrea Avezzù (10/11) Aldo Brandolisio (17/11), Giorgio Nicolini (21/11), Massimo Stefanutti (22/11). Auguri anche agli amici e lettori del Notiziario Recentemente ha provveduto al restauro digitale e alla stampa della mostra “ Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra” tutt'ora esposta nel Salone di Banca Intesa in campo San Luca a Venezia Tutti i testi e le fotografie edite su questo notiziario sono di proprietà del Circolo Fotografico La Gondola A.P.S. e dei singoli autori, se indicati, ed ogni riproduzione è riservata. A norma della vigente legge sul diritto d'autore e del codice civile, è vietata la riproduzione dei testi o di parte di essi e delle fotografie con qualsiasi mezzo. www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 4