il sorbetto al lambrusco di Corte Manzini 2015

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il sorbetto al lambrusco di Corte Manzini 2015
Intervista a Enrico Manzini Modena Industria
Incontro tra tradizione e futuro
Daniele Franda
Storia di un’idea geniale: il sorbetto al lambrusco di Corte Manzini
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Alimentare
Non tutto il male viene per nuocere. Mai detto fu più azzeccato per descrivere la storia dell’idea
balenata nella mente di Enrico Manzini, giovane produttore di eccellenti vini dell’omonima cantina
di Castelvetro, Corte Manzini. Già, perché se devi stare un mese e mezzo a casa per il decorso postoperatorio, è inevitabile che subentrino noia e appiattimento mentale. Non per Enrico Manzini, che
ha saputo sfruttare alla grande questo periodo di convalescenza, creando un prodotto rivoluzionario:
il sorbetto al lambrusco. Non che nessuno non ci avesse mai pensato, ma Manzini è stato il primo
ad avere affinato una ricetta vincente e a commercializzarlo. Certo, non è stato facile, ma dopo
svariati esperimenti, di cui alcuni anche fallimentari (ma è così che nascono le grandi cose), ha visto
la luce SorbiWine, il sorbetto prodotto con una base di gelato neutra, senza additivi né coloranti, e
ovviamente l’ottimo Lambrusco Grasparossa di Castelvetro di Corte Manzini. «All’inizio la
granatina si scioglieva – spiega Enrico -, poi, tentativo dopo tentativo, ho trovato la giusta formula.
Devo ringraziare Massimiliano Cavani, Massimo ed Enrico Grampassi di Spm, azienda di
Spilamberto che all’inizio mi ha fornito gratuitamente la macchina per i sorbetti, oltre che Ivano
Lattuchella, titolare dell’azienda che produce la base per il sorbetto». Il prodotto, «una via di
mezzo tra granita e sorbetto» lo definisce lo stesso ideatore, ha fatto il suo esordio nel marzo del
2014 in Germania, alla fiera ProWein, dove ha subito riscosso il favore del pubblico. Dissetante,
rinfrescante, dalla gradazione alcolica contenuta (4%), con le sue caratteristiche ha fatto centro
immediatamente. Tanto che Manzini ha deciso di riproporlo al Vinitaly, dove ha trovato
collocazione presso lo stand dell’Enoteca Regionale. Un nuovo successo, con oltre 60 litri al giorno
prodotti. Fiera dopo fiera (SorbiWine è stato protagonista anche al Cibus), Manzini ha capito le
potenzialità della sua idea, che ha incontrato sempre più estimatori sulla sua strada. Come la
Pasticceria Quadrifoglio di Castelfranco, che sta scommettendo sul prodotto commercializzandolo
in regione. Attualmente sono cinque i ristoranti in zona in cui è possibile completare una cena
gustando il sorbetto al Lambrusco: Antica Trattoria Cervetta a Modena, La Cà Bianca a Solignano
di Castelvetro, La Campagnola a Vignola e l’antica salsamenteria Tamburini a Bologna, oltre,
naturalmente, all’agriturismo di Corte Manzini, a Castelvetro. Nella prossima primavera saranno
oltre 30 i locali che si aggiungeranno a questa lista. SorbiWine è presente anche fuori regione e,
recentemente, ha varcato i confini nazionali sbarcando in Svizzera. Ma sono tanti i mercati
interessati a questa novità, dalla Turchia all’Olanda, dai Paesi Arabi alla Germania, dal Sud Italia
alla Cina. Tutti contatti maturati nell’ultima fiera, il Sigep di Rimini, in cui è stato presentato il
secondo prodotto ideato da Enrico Manzini, il SorbiWine Rosè Frozen: una variante del sorbetto al
Lambrusco, in cui al posto del Grasparossa viene utilizzato il Rosè di Grasparossa “Bollicine”,
sempre prodotto da Corte Manzini. Come il “fratello” maggiore, anche il sorbetto Rosè ha la strada
spianata verso il successo: «È un prodotto molto adatto per gli aperitivi, che oggi vanno parecchio
di moda – evidenzia Enrico Manzini -. È stato pensato per le calde giornate estive, con il suo gusto
fresco e delicato, con solo 5% di grado alcolico». Una mente sempre al lavoro come quella di
Manzini non poteva non chiudere il cerchio con un terzo prodotto, una vera e propria novità che
verrà svelata nel corso della fiera Host, che troverà spazio ad ottobre presso l’Expo di Milano. Le
premesse per un nuovo successo ci sono tutte.
FOTO
SorbiWine – Corte Manzini
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