catena del freddo
Transcript
catena del freddo
Sistema catena del freddo Gelini - Accumulatori di freddo È chiamato piastra eutectica o gelino il contenitore di plastica (generalmente blu) contenente liquidi (acqua o altre miscele) che, dopo congelamento, viene utilizzato per mantenere a bassa temperatura frigoriferi portatili, borse termiche e simili. I gelini hanno rapidamente soppiantato il tradizionale ghiaccio in questo compito, hanno infatti il notevole vantaggio di non disperdere liquido quando si riscaldano. Funzionamento I gelini contengono una miscela, liquida a temperatura e pressione ambiente (20°C, 1 atmosfera) e solida a temperatura "un po' inferiore"; tale sostanza è una miscela di sostanze dalle caratteristiche simili a quelle dell'acqua: elevato calore specifico e passaggio di stato ad una temperatura di circa 0 °C (a pressione ambiente). Tali caratteristiche sono quelle necessarie al funzionamento dei gelini come "accumulatori di freddo": se messi in freezer essi impiegano un tempo piuttosto lungo per arrivare ad una temperatura "circa uguale" a quella del freezer (ad es. -18 °C) in quanto la quantità di energia (calore) che devono cedere è elevata (a parità di massa un blocco di ferro alla stessa temperatura iniziale (ad es. 20 °C) cederebbe una quantità di calore molto inferiore per arrivare alla stessa temperatura finale (ad es. 18 °C), anche perché in tale intervallo di temperatura la sostanza contenuta nei gelini cambia di stato (da liquido a solido), liberando un ulteriore calore latente senza cambiare la propria temperatura). Una volta raggiunta (o quasi) la temperatura del freezer essi sono in grado di assorbire ovviamente una elevata quantità di energia (calore) prima di arrivare a "temperatura ambiente", garantendo il mantenimento, in un contenitore adeguatamente isolato, di una temperatura sensibilmente inferiore di quella ambiente per un tempo almeno altrettanto lungo. Ghiacchio secco Il ghiaccio secco è anidride carbonica allo stato solido, che viene raggiunto quando la temperatura raggiunge i -78 °C, e ha numerose applicazioni soprattutto in campo medico e di conservazione al freddo. La definizione di "secco" è dovuta al fatto che in condizioni di pressione standard l'anidride carbonica passa dallo stato solido a quello gassoso per sublimazione, senza passare per lo stato liquido. Per poterlo produrre, generalmente si utilizzano delle scatole apposite da collegare direttamente alla bombola di anidride carbonica. Utilizzato anche nella logistisca (gestione e trasporto dal punto di stoccaggio al punto vendita) dei prodotti surgelati. In questi casi, i prodotti vengono prelevati dalla cella frigorifera (tipicamente ad una temperatura tra +2 e +8 °C) in cui sono stoccati massivamente (solitamente in pallet) riposti in appositi contenitori isotermici (costituiti da polistirene con spessore variabile tra i 30 e i 60 mm) all'interno dei quali vengono anche posizionati, a strati alterni, i panetti di ghiaccio secco (il cui peso va da 0,5 a 2,5 kg). Si dice quindi che il ghiaccio secco viene utilizzato per "evitare di interrompere la catena del freddo". www.imballaggi.biz