Anas, all`avanguardia nella ricerca e nello sviluppo

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Anas, all`avanguardia nella ricerca e nello sviluppo
sicurezza stradale
A
fronte di una domanda di trasporto in costante aumento, le politiche di intervento nel settore
stradale non possono limitarsi
alla sola costruzione di nuove
infrastrutture. Occorre individuare interventi che consentano di sviluppare un sistema
di trasporti moderno, ma al
tempo stesso sostenibile, dal
punto di vista economico, sociale ed ambientale.
Che cosa ha fatto l’Anas,
il gestore principale della
rete stradale di interesse
nazionale? Lo abbiamo
chiesto all’ingegner
Eleonora Cesolini,
responsabile dell’unità
ricerca e innovazione
dell’Anas.
Per i gestori di infrastrutture
stradali lo sviluppo sostenibile si traduce in termini di efficienza costruttiva, strategie
manutentive, maggiore sicurezza, riduzione dell’impatto ambientale, diminuzione
degli oneri economici, a fronte di un incremento dei costi
delle materie prime. Il perseguimento di questi obiettivi
richiede l’individuazione di
tecniche e tecnologie innovative in numerosi campi del
settore dei trasporti, innovazione che non può prescindere da investimenti nella ricerca, strumento essenziale di
sviluppo strategico.
Il management dell’Anas per
questo ha avviato una decisa
e profonda trasformazione del
modus operandi dell’azienda, nella direzione di un riconoscimento sempre maggiore
del ruolo e del contributo che
la ricerca e lo sviluppo possono fornire alle proprie attività, in controtendenza rispetto
alla riduzione dei fondi per la
ricerca che caratterizza quasi
tutto il sistema produttivo italiano.
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Anas, all'avanguardia
nella ricerca e nello sviluppo
Il Centro sperimentale di Cesano, un polo strategico
per le nuove infrastrutture viarie. Il traguardo, elevare
la durata dei materiali di Michele di Grezia
Per questo è stato creato
un settore che si occupa di
ricerca e innovazione?
Sì, la creazione di una nuova
unità “ricerca e innovazione”
ha tradotto in azioni concre22te tale intendimento e l’assetto organizzativo scelto è
stato quello di una struttura
che, insieme ad altri importanti servizi, vede nel centro
sperimentale stradale di Cesano un luogo ed un team di
persone dotate delle migliori
attrezzature all’avanguardia e
di elevatissime professionalità, e impegnate nella ricerca e
nella sperimentazione di nuovi materiali, di nuove soluzioni tecniche e tecnologiche, al
servizio della realizzazione di
nuove infrastrutture e alla gestione di quelle esistenti.
In quali ambiti opera la
nuova unità?
Gli ambiti sono quelli delle pavimentazioni, delle opere d’arte stradali, della segnaletica,
dei dispositivi di protezione e,
più in generale, della sicurezza
e della salvaguardia dell’ambiente. Gli obiettivi sono quelli di ricercare soluzioni avanzate al minimo costo globale,
di indicare soluzioni ottimali anche ai settori delle nuove
costruzioni, e di contribuire
alla messa a punto di normative, assicurando presenza e
ruolo nei tavoli decisionali, a
conferma della propria funzione di leadership.
A Cesano avete il vostro
quartier generale?
Certo, il CSS, centro sperimentale stradale di Cesano, si oc-
cupa storicamente di controlli
sui materiali da costruzione, in
particolare quelli impiegati in
campo stradale. Le esperienze
acquisite nel tempo, le moderne attrezzature in dotazione e
gli evoluti sistemi informatici
utilizzati consentono al centro
di essere riconosciuto pubblicamente come un polo di riferimento per qualificati servizi
di consulenza e per la realizzazione di prove sperimentali. Il
CSS costituisce un centro di riferimento scientifico e tecnico
a livello nazionale per tutte le
attività concernenti la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture viarie, ed è il
soggetto certificatore del rispetto delle norme tecniche e
dei criteri di qualità nella realizzazione dei nuovi intervenobiettivo sicurezza
Nella foto a sinistra, un tecnico al lavoro nel laboratorio del centro
sperimentale stradale di Cesano. Qui sotto, Eleonora Cesolini,
responsabile dell'Unità Ricerca e Innovazione dell'Anas.
Nella foto in basso a destra, il centro di Cesano
ti, polo di studio e ricerca di
soluzioni possibili e innovative, con accresciuta sensibilità
ai temi centrali dell’ambiente
e della sicurezza.
La vostra missione
è aumentare la durata
e la qualità dei materiali.
Il centro sperimentale stradale intende ottimizzare i processi di costruzione e manutenzione della rete stradale
attraverso una serie di studi
e sperimentazioni focalizzate su alcuni temi specifici di
particolare rilevanza, quali
le linee guida, in cui sono indicate le tecniche consolidate attualmente in uso per il
reimpiego massimale dei materiali, supportate da metodologie di controllo rapide e
funzionali ad alto rendimento. Abbiamo sviluppato studi
sulla fatica (principale causa
di degrado delle pavimentazioni) e abbiamo ricercato la
definizione di indicatori ed
indici strutturali da rilevare
con tecniche ad alto rendimento per ottimizzare, economicamente e tecnicamente, tipologie, combinazioni di
materiali e spessori che sono
decisivi per la durata delle infrastrutture stradali.
E quali servizi fornisce
attualmente il centro di
Cesano?
Il centro fornisce un’ampia
gamma di servizi nel settore
della valutazione dello stato
delle sovrastrutture stradali,
finalizzata agli interventi di
manutenzione, come il monitoraggio, mediante apparecchiature ad alto rendimento,
degli indicatori prestazionali di portanza, aderenza e regolarità; la progettazione di
dettaglio; lo studio e la ricerca di soluzioni tecniche innovative.
Quali sono gli obiettivi
che vi siete posti al Centro
obiettivo sicurezza
sperimentale di Cesano?
In continuità con la propria
missione il CSS, nell’ambito
della nuova direzione ricerca
e innovazione, è impegnato in
un processo di profonda trasformazione del proprio ruolo
che, oltre quello di certificatore, si concretizza in strumento
operativo a servizio dell’Anas
per l’indirizzo e orientamento delle scelte, attraverso la valutazione, lo studio e la ricerca
di soluzioni possibili e innovative, con accresciuta sensibilità ai temi centrali della protezione dell’ambiente stradale e
della sicurezza attiva e passiva delle infrastrutture viarie.
Gli obiettivi sono orientati alla
ricerca operativa di soluzioni
innovative, ottimizzate in termini di minimo costo globale
(esecuzione e mantenimento),
di provata efficacia, parallelamente alla messa a punto di
nuove normative di riferimento, volte a migliorare la qualità
nelle lavorazioni e l’efficienza
dei relativi controlli.
C’è spirito di collaborazione
con il mondo scientifico?
Certamente, i rapporti di
collaborazione
scientifica
con i più prestigiosi istituti
universitari italiani e con
altri laboratori valorizzano la
presenza e il ruolo dell’Anas
nei diversi settori, e stimolano
la ricerca applicata verso gli
ambiti maggiormente sensibili
e strategici per l’azienda.
Può anticiparci un progetto
che avete portato a termine?
Il centro sperimentale ha progettato, realizzato e verificato
con appositi crash test in scala reale che la rendono utilizzabile, una barriera stradale di
proprietà dell’Anas. Si tratta di
un bordo laterale, classe di resistenza H2, il tipo più diffuso
sulla rete nazionale, progettato per migliorare il livello di sicurezza passiva dei trasportati
sui veicoli leggeri, contenendo
parimenti i carichi più pesanti con spazi di funzionamento
contenuti; il progetto ha curato
anche la salvezza degli utenti
della strada più “deboli”, come
i motociclisti. Importanti passi in avanti sono stati compiuti
anche nello studio della fatica
dei conglomerati bituminosi
per uso stradale, con la messa
a punto di attrezzature di laboratorio innovative, espressamente rivolte alla verifica di
tale requisito con prove rapide
e facilmente eseguibili. Elevare
la durata dei materiali in opera
costituisce, infatti, il miglior
modo per migliorare la qualità
delle infrastrutture e ridurre i
costi di manutenzione.
IL CENTRO
SPERIMENTALE
DI CESANO
Costituito nel 1962, il centro
sperimentale stradale è stato
poi incluso nell’elenco dei
laboratori ufficiali dello Stato,
con il compito di “provvedere
alla ricerca, alle prove di
laboratorio ed agli studi nel
campo stradale”. Tale ruolo
risulta peraltro confermato
ed ampliato nella legge 1086
del 5 novembre 1971, dove
all’art. 20, si riconosce il centro
come laboratorio ufficiale
per l’esecuzione di prove
su “opere di conglomerato
cementizio armato, normale e
precompresso ed a struttura
metallica”, di fatto estendendo
il riconoscimento di ufficialità
e delle caratteristiche di
pubblica utilità oltre l’ambito
strettamente stradale. Anche
lo statuto dell’Anas Spa,
approvato dall’assemblea
straordinaria degli azionisti
il 2 agosto 2005, all’art. 2
stabilisce che fra le attività
espletate dalla società vi
sia l’effettuazione di “studi,
ricerche e sperimentazioni in
materia di viabilità, traffico
e circolazione”.
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