Illuminismo+Goldoni

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Illuminismo+Goldoni
Illuminismo:
Orientamento culturale in Europa durante il periodo compreso fra la revoluzione inglese
(1688) e l’inizio della rivoluzione francese (1789)
Principi e aspetti fondamentali dell’illuminismo:
L’esaltazione della ragione
Il riesame critico della storia
Il rifiuto dell’autoritá della tradizione
L’allargamento dell’esperienza individuale
La radicale trasformazione della cultura che deve rendersi utile alla società, diffondere il
sapere, istruire il popolo
riconoscimento dell’origine empirica delle scienze, progresso delle scienze naturali: fisica
medicina
Newton: gravitazione, leggi della mechanica
nascita dell’estetica come disciplina
Enciclopedia:
o
o
Un libro assoluto
la laicizzazione del sapere
Diari di viaggio:
Defoe: Robinson Crusoe
Swift: Gulivers travels/viaggio stratto
viaggio faceva parte dell’educazione di certi ceti sociali
Cesare Beaccaria: Dei delitti e delle pene: Trattato giuridico: l’addolcimento delle pene
abolizione della pena di morte, pene uguali
Nuova contratto tra individuo e lo stato Non ha la stato piú il diritto di togliere la vita, solo
punire, tra restrizioni ben definiti
Illuminismo In Italia:
In Italia l’illuminismo penetrato attraverso la mediazione francese.
Due grandi centri: Napoli e Milano.(e Venezia perché la stampa)
Gli illuministi lombardi riuniti intorno al „Caffè”(rivista)
Si occuparono di problemi scientifici, economici.
Favorirono una letteratura socialmente utile.
Brilliante enciclopedismo di Algarotti, la satira sociale di Parini, la commedia borghese di
Goldoni.
La commedia dell’arte:
○ le rappresentazioni non erano basate su testi scritti
○ gli attori avevano il canovaccio e improvvisavano sul palco
○ possedevano una maschera
○ ognuna di queste rappresentava un certo tipo di carattere
▪ All’inizio del XVIII secolo il riconoscimento del teatro aumentò - si incontravano le
persone influenzate, si discutevano di decisioni importanti
▪ Il palco divenne un luogo comune
ruoli su stereotipi: Pantalone:kereskedű, Truffaldino:csaló, Szerelmesek,
non c’era un intreccio lineare (szüzsé) ma molto complicato, sperimentazione del Novecento
ritorna ai elementi del Commedia dell’arte
Carlo Goldoni: (1707-1793)
Nasce a Venezia, 1716-20 i primi studi nel collegio dei gesuiti a Perugia, 1732: inizia a Venezia
l’attività di avvocato. La trilogia persiana, Trilogia della villeggiatura.
1734: dopo varie vicende si unisce alla compagnia teatrale di Giuseppe Imer
1743: viene rappresentata al teatro di San Samuele, La donna di garbo
1748-52: ritorna a Venezia e si impegna con contratto a lavorare come
„autore comico” al teatro Sant’Angelo diretto dal Medebach
La vedova scaltra, La famiglia dell’antiquario, Le femine puntigliose
1753-62: Passa al teatro di San Luca
1750-53: La Locandiera
1784: scrive i Mémories => guistificando le sue riforme
1793: muore a Parigi
Attrici importanti: Teresa Gandini, Caterina Bresciani.
La commedia goldoniana:
Aspirava a una commedia verosimile, che riflettesse la realtà.
Lo scopo di portare in scena la verità della vita.
Semplici e naturali intrecci l’intreccio diventa piú lineare+ avvenimenti verosimili.
Secondo lui la commedia è proprio il genere più vicino alla realtà di tutti i giorni.
Sostituisce il canovaccio con il copione Si trovò di fronte due problemi:
o opposizione degli attori, non volevano studiare il copione
o il pubblico pensava che un attore non avrebbe potuto rappresentare
al meglio un personaggio scritto dall’autore
L’abbandono dell’improvvisazione
L’abolizione delle maschere
Volle portare sulla scena dei personaggi veri, con una loro psicologia
o commedia di carattere caratteri elaborati
o Un passaggio dalla commedia „d’intreccio” a quella „di carattere”
o La ricerca dell’individualità è propria della civiltà borghese
La riforma teatrale di Goldoni:
Venezia: il teatro era molto radicato sia per la presenza di sale sia per le compagnie che vi
lavoravano
Gli unici libri su cui ha studiato: „il mondo” e „il teatro”, la realtà e la scena
Possiamo distinguere l’attività di Goldoni in tre fasi molto diverse legate ad altrettanti teatri.
o il Teatro di San Samuele, (1734–1743)
o il Teatro Sant’Angelo (1748–1753), in cui lavora con la compagnia di Girolamo
Medebach nella fondazione e nel decollo della riforma
o il Teatro di San Luca, (1753–1762) lavorando con il proprietario Francesco
Vendramin.
In nome della naturalezza attua la sua riforma teatrale
Lavorava a diretto contatto con il pubblico, drammi scritto per un pubblico diversificato
Una profonda modifica del ruolo dell’autore di testi teatrali
o al posto del „canovaccio” Goldoni impone progressivamente un testo scritto,
definitivo, che non lascia all’attore alcun possibilità di modifica
o alle maschere fisse egli sostituisce la creazione del „carattere”
La Locandiera:
Commedia in tre atti, in prosa▪ Lo stendardo del nuovo teatro di Goldoni.
Lo stile e’ semplice l’opera e’ in dialetto fiorentino, in quanto la commedia e’ ambientata a
Firenze(verosimile).
La locandiera: Mirandolina – è maestra nel far innamorare gli uomini
o 1. Il ricco conte di Albafiorita
o 2. Lo spiantato marchese di Forlipopoli
o 3. Il cavaliere di Ripafratta – disprezza le donne
Ambientazione spazio-temporal
Ambientata a Firenze in una locanda. Il tempo e’ contemporaneo, che per la sua nuova
commedia parla della vita quotidiana.
In questo periodo la nobilta’ in quanto tale perde d’importanza, mentre e’ fondamentale il
potere economico dei nobili, specie al di fuori dei loro territori.
La commedia infatti si riferisce al mondo della borghesia che incomincia ad avere in questo
secolo grande importanza e che costituiva il pubblico delle commedie di Goldoni.
I temi della Locandiera
La seduzione, l’amore inteso come sentimento umano ed ingannevole (csalóka), della
presunzione(vélelem) di poter controllare razionalmente i propri sentimenti.
Ars amandi: La donna in questa commedia maltratta e sfrutta coloro che prende al suo laccio
mentre gli uomini sono ai suoi piedi, incapaci di comprendere in che modo vengono raggirati
L’amore per la donna e’ un mezzo per avere influenza, cosi’ come lo e’ il denaro per il conte
ed il titolo per il marchese.
Trama
Primo atto
Mirandolina viene corteggiata da ogni cliente, in modo particolare dal Marchese di
Forlipopoli e dal Conte di Albafiorita
I due personaggi rappresentano gli estremi dell'alta società Veneziana del tempo
o Marchese: Avvalendosi esclusivamente del suo onore, è convinto che basti la sua
protezione perconquistare il cuore di Mirandolina
o
Conte Al contrario crede di poter procurarsi l'amore di Mirandolina così come ha acquisito
il titolo (le fa infatti molti e costosi regali).
o Goldoni mostra le differenze tra la nobiltà di spada e la nobiltà di toga, cioè quella
dei discendenti dei nobili medievali e quella di coloro che hanno comprato il titolo
nobiliare.
Mirandolina non si concede a nessuno dei due, lasciando ad entrambi intatta l'illusione di
una possibile conquista.
L'arrivo del Cavaliere di Ripafratta, un aristocratico altezzoso e misogino(nőgyűlölő),
sconvolge il fragile equilibrio della locanda.
Il Cavaliere, ancorato alle sue nobili origini e lamentandosi del servizio scadente, detta ordini
a Mirandolina. Cerca inoltre di mettere in ridicolo il conte ed il marchese accusandoli di
essersi abbassati a corteggiare una popolana.
Mirandolina, ferita nel suo orgoglio femminile e non essendo abituata ad essere trattata
come una serva, si promette di far innamorare il Cavaliere. Sarebbe questo il suo modo di
impartirgli una lezione
Secondo atto
Mirandolina: si mostra sempre più gentile e piena di riguardi nei confronti del Cavaliere
Il cavaliere finisce per cedere tutto il sentimento d’odio(gyűlölet) che provava si tramuta in
un amore appassionato che lo tormenta.
Proprio il suo disprezzo verso il sesso femminile lo ha reso vulnerabile alle malizie della
locandiera. egli non ha potuto difendersi come avrebbe voluto
Terzo atto
Il cameriere Fabrizio è molto geloso di Mirandolina la quale riceve in dono dal cavaliere una
boccetta d’oro che però getta con disprezzo in un cesto.
Il cavaliere non vuole far sapere di essere oggetto dei raggiri di una donna, ma allo stesso
tempo spera di poterla avere per sé.
Il cavalliere viene accusato dal marchese di essersi innamorato della donna e fugge via
sdegnato e riconfermando le sue iniziali opinioni verso il sesso femminile.
Dato che l’innamoramento del cavaliere è diventato cosa pubblica, la vendetta di
Mirandolina è finalmente compiuta.
Mirandolina riconosce di avere provocato troppo il cavaliere e quindi, decide di risolvere la
questione sposando Fabrizio, come le aveva consigliato il padre in punto di morte.
Il cavaliere lascia la scena disperato e Mirandolina promette a Fabrizio che se la sposerà, lei
rinuncerà al suo vizio di far innamorare altri uomini per vanità.
Il conte ed il marchese, la decisione di Mirandolina, la quale chiede loro di cercar
rifugio presso un'altra locanda e di non importunarla(zavar) più.
La scena si conclude quando ella, rientrata in possesso della boccetta donatale dal cavaliere, si
rivolge al pubblico e lo esorta a non lasciarsi mai ingannare dalle lusinghe di una donna.
Il dramma, essendo una commedia, si conclude bene, ma la scelta di Mirandolina,
costretta a sposare Fabrizio per sfuggire al cavaliere e’ comunque una scelta grave, che
modifichera’ la sua vita irrimediabilmente.
Il Servitore di due Padroni
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Il servitore di due padroni, è scritta dall'autore veneto nel 1745.
In piena sintonia con la tradizione della Commedia dell'Arte, Goldoni scrisse l'opera in
forma di canovaccio
In funzione di Antonio Sacchi, l'attore che interpretò Truffaldino con la compagnia di Imer, il
quale riusciva a recitare solo secondo improvvisazione.
Con successive riscritture, l'opera si dotò di un copione stesso per intero, così come voleva la
graduale riforma del suo autore.
Anche per "Il servitore di due padroni" il ceto sociale predominante ne è la borghesia, classe
emergente nell'epoca settecentesca
 Uno degli intenti dell’autore: mettere in risalto la figura femminile e la sua
emancipazione.
Beatrice: una donna intraprendente e indipendente
Un'altra idea al centro dell'opera: l'amore
Non è un romantico – l’idea dell’amore è collegata all’utile, al denaro e all’onore
Travestimento: Tipico di commedia dell’arte, La trilogia Persiana
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Personaggi
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Pantalone: anziano mercante che si è arricchito facendo svariati affari
Brighella: Locandiere, la sua attività è fruttuosa: tanti clienti, camerieri lavorano alla sua locanda
Florindo: intrattiene affari con diversi mercanti durante il suo alloggio a Venezia
Beatrice: orchestra l'inganno ai danni di Pantalone per i soldi della dote
Truffaldino e Smeraldina: due servi, ma vengono comunque esaltati dall'autore per la loro
prontezza e scaltrezza, per la loro capacità di adattarsi e di sopravvivere.
Emerge la distanza tra i giovani e vecchi
o Pantalone: vorrebbe che la figlia sposi Federigo Rasponi per l'impegno preso, per il nome
e l'onore della famiglia e per gli affari già intavolati in merito alla dote
o Clarice: Si vorrebbe ribellare alle decisioni del padre, perché il suo desiderio è sposare
Silvio di cui è innamorato
o Lombardi e Silvio: il primo è in collera(haragban van) con Pantalone per lo
sgarbo(gorombaság) subito al nome di Clarice. La loro rabbia ha la stessa direzione ma
per motivi opposti.
Trama
 La commedia si apre a Venezia in casa di Pantalone de' Bisognosi, che sta
assistendo alla promessa di matrimonio tra sua figlia, Clarice, e Silvio, figlio del
Dottore Lombardi
 I due sono innamorati ed è una fortuna che possano promettersi, dato che Federigo
Rasponi, a cui Clarice era destinata, è morto in una litea causa della sorella di lui
Beatrice.
 Alla promessa assistono Colombina, serva di Clarice e Brighella, locandiere
veneziano
 Inaspettatamente, irrompe Truffaldino, il giovane servo venuto per annunciare il
suo padrone; si tratta proprio di Federigo Rasponi, venuto in Venezia per
incontrare la sua futura sposa e per chiarire gli affari sulla dote della ragazza.
 In realtà, colui che si presenta in casa degli allibiti personaggi è Beatrice Rasponi,
sorella del defunto(halott) Federigo Rasponi in vesti da uomo, per riscuotere
ingannevolmente(megtévesztve megszerez) i soldi della dote per poter aiutare
Florindo Aretusi, suo amante fuggito a Venezia in seguito al colpo mortale inferto
di sua mano proprio a Federigo e che lei sta inseguendo.
 Brighella riconosce Beatrice ma non svela l'inganno dinanzi ai presenti.
 Neanche Arlecchino, sa nulla della vera identità del suo padrone. Il suo unico
obiettivo è riempire la pancia, essendo perennemente tormentato dalla fame e
dall'ingordigia.
 Non soddisfatto del trattamento di Beatrice, che trascura gli orari del pranzo e lo
lascia spesso da solo, per uno scherzo del destino si trova a servire un altro
padrone, che si rivela essere Florindo Aretusi sotto il falso nome di Orazio
Ardenti.
 Beatrice e Florindo sono vittime delle bugie, dell'abile servitore e si ritrovano
alloggiati nella locanda di Brighella in cerca l'uno dell'altro.
 Per svincolarsi da situazioni critiche, Arlecchino non fa altro che creare guai su
guai.
 Per non farsi scoprire, addossa tutte le responsabilità sul fantomatico Pasquale,
servo che in realtà non esiste.
 Arlecchino soffre la fame, mente, corteggia, ama, finge di saper leggere, serve
acrobaticamente due padroni in stanze diverse, pasticcia la trama e la risolve, tutto ciò
mentre lo pseudo-Federigo Rasponi complica la vita dei due amanti Silvio e Clarice e
delle rispettive famiglie.
 La finzione di Arlecchino porta al culmine dell'imbarazzo nel momento in cui egli
scambia il contenuto di due bauli(utazóláda), uno di Beatrice e l'altro di Florindo.
Il servitore deve giustificare a Beatrice come mai sia entrato in possesso di lettere che
appartengono a Florindo. A quest'ultimo, viceversa, Arlecchino viene invece obbligato
a spiegare perché ha con sé un ritratto di proprietà di Beatrice.
 La scusa di che Arlecchino racconta ad entrambi è quella di avere ereditato
questi oggetti da un precedente padrone defunto.
 Beatrice e Florindo minacciano di suicidarsi convinti che i rispettivi amanti siano
morti, ma Arlecchino riesce a risolvere ogni cosa.
 I due padroni innamorati si ritrovano per caso e sono condotti a nozze, Clarice e Silvio
con le rispettive famiglie si riappacificano, non appena viene svelato l'inganno di
Beatrice,
 Truffaldino e Smeraldina ottengono il permesso di sposarsi. Il servo scaltro si svela
solo per amore della servetta.
 "Ho fatto una gran fadiga, ho fatto anca dei mancamenti, ma spero che, per rason della
stravaganza, tutti si siori me perdonerà" e vissero tutti felici e contenti.
Carlo Gozzi: (1720-1806)
▪ nel 1747 fu, insieme col fratello Gasparo, tra i fondatori della veneziana Accademia dei
Granelleschi – una delle istituzioni più conservatrici del Settecento
▪ il massimo critico del Goldoni
▪ usa la fiaba, il meraviglioso, l’esotico, anche Goldoni La trilogia persiana, usa elementi
esotici,
▪ continua ad utilizzare parecchi elementi della commedia dell’arte
▪ scritti satirici
▪ tra 1761-1765 fece rappresentare con successo dalla compagnia del „Truffaldino”
Antonio Sacchi dieci Fiabe teatrali
▪ gli argomenti fiabeschi s’intrecciano, in un vivace gioco scenico, alla satira di
personaggi contemporanei
▪ Turandot: (1762)
▫ una fiabe teatrale in cinque atti
▫ la presenza delle tipiche maschere della commedia dell’arte