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MAMMA, NON MAMMA JAMMA...
MONICA BATTE LAETITIA
Mentre arriva anche in Italia il best seller che elegge le francesi «madri top» (e qui l'autrice
spiega perché), un sondaggio tra i ragazzi di 50 Paesi racconta un'altra storia di Carla Bardeiu
L
e più perplesse sono proprio loro, le mamme francesi, che hanno visto la loro popolarità schizzare al primo posto nel mondo dopo l'uscita, in 20 lingue, del libro II metodo maman, dal 27 febbraio anche nelle librerie italiane (Sonzogno, pagg. 304, € 16,50). Donne prima che
madri, sexy in gravidanza, e soprattutto mai troppo disponibili nei confronti dei bambini, sono diventate delle eroine, grazie
a Pamela Druckerman, autrice del best seller.
Americana, ex reporter di guerra, madre di tre figli, nati a Parigi, la giornalista ha preso appunti durante gli anni della prima
infanzia della sua prole, e ora ci svela l'arte dell'educare i figli
alla francese, partendo dal pancione. «Il piacere della madre
è al centro del successo dell'educazione del figlio», spiega la
Druckerman. «Non a caso, le riviste che preparano alla maternità hanno pagine di moda, con lingerie sexy, e consigli sulle migliori posizioni del kamasutra da adottare in gravidanza».
Quali sono i fondamentali principi dell'educazione
alla francese?
«La pazienza e l'empatia, che un bambino deve sviluppare dalla primissima infanzia. Dovrà attendere pazientemente prima di avere il seno materno
o il biberon quando ha fame, e non verrà mai preso in braccio al primo vagito. Non è un caso che
in Francia i neonati comincino a dormire una notte intera prima dei tre mesi. Nel tempo dell'attesa, il bambino svilupperà
autonomia e creatività».
Esistono regole particolari?
«Tutto si svolge all'interno del rigido schema degli orari, dei pasti, del sonno o del gioco. Fin dai primi mesi, i bambini mangiano quattro volte al giorno: colazione, pranzo, merenda e cena. Il contrario di quello che succede in America, dove ogni occasione è buona per uno snack e la maggior parte dei bambini
non si siede mai a tavola».
Perché considera le madri francesi migliori delle altre?
«In Francia, quando arriva un bambino, le abitudini della
coppia cambiano, ma la vita non diventa di colpo incentrata
sul neonato. Le madri, per esempio, cercano immediatamente di dimagrire. Essere elegante, riposata, lasciare il
bambino piccolissimo per andare dal parrucchiere
o a cena col marito: sono cose indispensabili per
l'armonia nei rapporti madre-figlio».
Come spiega il successo planetario del suo libro, dopo il tanto criticato modello della «mamma tigre»,
proposta dal libro di Amy Chua?
«Perché // metodo maman propone soluzioni di
buon senso, che fanno riflettere sugli eccessi e le anie delle madri, soprattutto quelle americane». DJ
FRANCESE
AMERICANA
Anche se è incinta, non
rinuncia a ostriche e champagne,
ma solo di qualità superiore
e in dosi minime. Continua a
fare sesso, e fa bene, spiega
Druckerman: «L'orgasmo
provoca un effetto Jacuzzi
sul bambino, è come se
venisse massaggiato
nell'acqua». Il neonato?
A due mesi, disolito,
dorme tutta la notte.
Quello della mamma in
America è un lavoro a tempo
pieno: legge tonnellate di manuali
di puericultura, terapia di gruppo
e diete da incinta, poi tutto ruota
intorno al bimbo, che nutre in
continuazione, fin dalla nascita.
Qualcuna, soprattutto a New
York, prende insegnanti private
di francese o mandarino peri
bambini di un anno. E a due
anni li iscrivono a scuole
d'arte o musica.
ITALIANA
CINESE
Disciplina ferrea,
Tv e videogame vietati.
Perfino le feste degli
amici sono proibite per non
levare tempo allo studio. Il modello di
madre cinese è quello di AMY CHUA nel
Ruggito della mamma tigre, dove racconta
come ha cresciuto le sue due figlie.
Autoritaria, arriva a punire la figlia
grande mettendola fuori casa
sotto la neve perché non
studia violino.
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V A N I T Y F A I R
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Protettiva, a volte
ansiosa. Sempre presente, sia
fisicamente che mentalmente.
E sempre in movimento: oltre
a lavorare tanto, cura la casa
e cucina. È la tipica mamma
italiana: la migliore, rivela un
sondaggio Intercultura su 400
17enni da 50 Paesi in tutto
il mondo. Che dei coetanei
italiani, invece, pensano siano
«mammoni, frivoli e troppo
attenti alla moda».