seguendo questo collegamento - Liceo Scientifico G.B. Grassi, Latina

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seguendo questo collegamento - Liceo Scientifico G.B. Grassi, Latina
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“ G.B. GRASSI”
Via Padri Sant’Agostino 8 - 04100 Latina – Tel. 0773 603155 – Fax 0773 603351
Sito web: www.liceograssilatina.org
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
(Legge 13 Luglio 2015, n.107)
AA.SS. 2016
2016-19
Indice P.T.O.F.
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Storia dell’Istituto - Identità storico - culturale
Atto di indirizzo della D.S.
Principi generali
Linee guida
Profilo delle studentesse e degli studenti
Attività didattica
Obiettivi del biennio dell’obbligo
Obiettivi del secondo biennio e monoennio
C.L.I.L. monoennio
Alternanza scuola - lavoro
Metodologie didattiche
Sostegno e recupero
Piano di inclusione
Valutazione
R.A.V. e Piano di miglioramento
Orientamento
Ampliamento dell’offerta formativa
Quadri orari
Organigramma
Organismi di rappresentanza alunni
Organismi di rappresentanza genitori
Composizione Consiglio di Istituto
Risorse strutturali
Criteri per la formazione delle classi
Criteri per l'assegnazione dei docenti alle classi
Formazione in servizio
Organico potenziato
Allegati
2
Identità storico - culturale
del liceo “G. B. Grassi”
Storia dell’istituto
Il liceo scientifico “G. B. Grassi” nasce nell’anno scolastico 1960-61 come
aggregato al liceo classico “Dante Alighieri” e con solo 2 sezioni. Già nell’anno
scolastico 1965-66 ottiene l’autonomia e viene intitolato al Prof. Giovan Battista
Grassi, medico che aveva studiato la malaria e il suo agente trasmettitore.
Il liceo “Grassi” è stato giustamente percepito, negli anni, come custode della
tradizione liceale. Questo “ruolo” va interpretato non come ripetizione della
medesima proposta formativa ma in modo attivo e dinamico.
Negli anni ’80, ad esempio, senza aderire alla Sperimentazione Brocca, si aprì ad
una offerta formativa aggiuntiva, con attività, progetti e percorsi complementari
che, non avendo la configurazione curricolo - ordinamentale di una
sperimentazione, consentivano una maggiore flessibilità nella risposta alle diverse
istanze e contingenze delle studentesse e degli studenti.
Le esperienze che seguono ne hanno segnato il profilo:
il “Laboratorio di Teatro” ha caratterizzato alcune stagioni e ha dato
l’opportunità a molti alunni di saggiare prospettive diverse e testare le
proprie attitudini;
il “Progetto Alfa” ha sperimentato la scomposizione e la ricomposizione delle
classi in base ad esigenze di recupero ed approfondimento;
il “Progetto Password” con il quale l’insegnamento della lingua inglese ha
realizzato, per alcuni anni, le “classi aperte” grazie ad una programmazione
per classi parallele, sulla base di percorsi codificati;
il monitoraggio longitudinale degli esiti scolastici degli alunni in merito ai
risultati universitari, con la supervisione di ricercatori universitari, ha
prodotto risultati oggetto di pubblicazione;
la certificazione di qualità, ottenuta dal liceo, per i progetti di gestione delle
attività;
la pubblicazione di una rivista “Contemporaneità pontina”, a cui hanno
partecipato studenti, docenti, anche universitari, ed esperti di settori vari.
Molte altre esperienze, in 50 anni di attività, hanno rappresentato non solo la
storia dell’istituto, ma anche la prospettiva entro la quale il “Grassi” intende
progettare il proprio futuro.
A conclusione possiamo affermare che, a cinquant’anni dalla sua nascita, il liceo
“G. B. Grassi” ha intersecato la sua funzione formativa con le dinamiche sociali e
culturali dell’intera città e di una porzione significativa del territorio circostante.
Viene ancora percepito come un’istituzione scolastica a un tempo attenta alla
tradizione (ha voluto nel tempo conservare l’identità ordinamentale del Liceo),
sensibile alle contingenze (ha continuamente promosso attività complementari a
quella curricolare nella formazione individuale delle studentesse e degli studenti),
ha avuto la curiosità di aprirsi a nuovi percorsi formativi istituendo il Liceo
Scientifico Sportivo.
Vedi allegato N. 1 (regolamento di istituto)
Indice
3
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
e p.c.
AL CONSIGLIO DI ISTITUTO
AL DSGA
AGLI ALUNNI
AL PERSONALE ATA
Oggetto: Atto di indirizzo del Dirigente scolastico per la predisposizione del
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ex art. 1, comma 14, legge
n. 107/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al Dirigente scolastico potere
di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;
VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche” che attribuisce al Dirigente scolastico, quale garante del successo
formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi
formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà
di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto
all’apprendimento degli alunni;
TENUTO CONTO delle esigenze della programmazione, delle iniziative educative e
culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari dei territori;
TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;
TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e
dagli utenti in occasione degli incontri informali e formali;
TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle
criticità indicate nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV) delle priorità, dei
traguardi, degli obiettivi di processo individuati e delle piattaforme di
miglioramento che saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento come parte
integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa;
VISTI i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in
termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media
nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di
background socio-economico e familiare;
TENUTO CONTO delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di
misurazione forniti dall’INVALSI; delle esigenze condivise di innovazione delle
pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di
apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di
competenze di base, disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente sempre
più positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono
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al centro dei processi l’alunno attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di
problem solving di apprendimento strategico e metacognitivo;
CONSIDERATE le criticità rilevate nei Consigli di classe sul comportamento di
alcuni alunni e sui risultati di apprendimento medio - bassi in alcuni casi
registrati;
CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologico didattica e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di
apprendimento e delle sollecitazioni offerte sia in situazioni collegiali formali, sia
negli incontri informali in ufficio e presso la sede di servizio;
ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di
riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica
delle Indicazioni Nazionali per i Licei di cui al DPR 89/2010 e alla Direttiva MIUR
n.57 15 luglio 2010 che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche
attraverso la valorizzazione di:
• metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate
(semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi
essenziali irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che
valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali);
• modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e
scoperta;
• situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento
cooperativo e fra pari) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali,
autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);
RITENUTO di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni,
coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale, con le attese delle
famiglie degli alunni, con le responsabilità di tutti (Dirigente e docenti), nel
comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la
realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni titolari di esigenze
educative comuni e talvolta speciali;
AL FINE di offrire suggerimenti, mediare modelli, garantire l’esercizio
dell’autonomia didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei
singoli docenti, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e
didattica e di contribuire alla piena realizzazione di diritti
costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studiosuccesso formativo, libertà di scelta educativa delle famiglie);
DIRAMA
IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI
orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi
educativi e didattici.
• Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
A. Pianificare un’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE (PTOF) coerente con i
traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni
Nazionali e dalle Linee Guida vigenti, con le esigenze del contesto
territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola.
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B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al
contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di
bullismo, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al
successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica
speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate
a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al
perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e
laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla
individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero
delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione
del merito.
C. Orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle
competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo
sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di
comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei
linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità
attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le
famiglie e con la comunità locale.
E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per
rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF.
Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe
F. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento
che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui
ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni
ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di
dimostrare la propria competenza, di autorealizzarsi, di appartenere al
gruppo e di socializzare ecc.). A questo proposito si richiamano le principali
azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei
prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli
alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca attraverso
discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e
strategie, tutoring , realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità e
compiti di realtà ecc.). Nei casi di alunni in situazione di disabilità, disturbi
di apprendimento o di altre gravi difficoltà, così come previsto dai PEI o dai
PDP, attuare strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei
contenuti di apprendimento, con strumenti compensativi e misure
dispensative.
G. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa. In
presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi,
ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da
seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o
meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere
sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e
cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione
educativa. Curare, ove possibile, l’allestimento di ambienti di
apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano
direttamente e attivamente la fantasia e la naturale operatività dei ragazzi,
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che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la
costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere
insieme.
H. In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo, posto che verranno
attivate le procedure disciplinari previste nel Regolamento d’Istituto, è
opportuno che i docenti che rilevino tali comportamenti con una certa
frequenza, riflettano sulle modalità di gestione delle relazioni di classe, per
eventualmente rivederle e sperimentare nuovi approcci. E’ necessario
comunque concordare linee educative, regole di comportamento e modalità
organizzative della classe unitarie e applicate sistematicamente con
coerenza e costanza.
I. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di
insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei
prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento,
esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di
apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, progetti, documenti
e prodotti multimediali, presentazioni ecc.) . In questa direzione vanno
sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui
alcune aule sono dotate.
Priorità rilevate in sede di definizione dell’Organico potenziato
J. Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, tenere presente che,
nell’ambito della richiesta di acquisizione dell’Organico del potenziamento,
per il miglioramento dell’offerta formativa, con l’obiettivo della
qualificazione del servizio scolastico, previsto dall’art. 1, commi 7 e 85 della
Legge 107/2015, l’ordine di preferenza dei campi d’intervento individuato,
in collaborazione con lo staff del Dirigente scolastico, è il seguente:
1) Potenziamento umanistico (vedi lettere a), l), n), p), q), r), s) c. 7 L
107/2015)
2) Potenziamento scientifico (vedi lettere b), n), p), q), s) c. 7 L
107/2015)
3) Potenziamento linguistico (vedi lettere a), r) c. 7 L 107/2015)
4) Potenziamento laboratoriale (vedi lettere h), i), m), o) c. 7 L 107/2015)
5) Potenziamento artistico e musicale (vedi lettere c), m) c.7 L 107/2015
6) Potenziamento socio-economico e per la legalità (vedi lettere d), e), l)
c. 7 L 107/2015)
7) Potenziamento motorio (vedi lettera g) c. 7 L 107/2015).
a) Obiettivi prioritari indicati dalla L 107/2015
K. Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, avere come riferimento gli
obiettivi prioritari indicati dall’art.1 comma 7 della Legge 107/2015:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad
altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della
metodologia Content language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura
musicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche
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di produzione dei media e di diffusione delle immagini e dei suoni,
anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso l’educazione interculturale alla pace, al
rispetto delle differenze e del dialogo tra culture, all’'assunzione di
responsabilità nonché alla solidarietà e alla cura dei beni comuni e
alla consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle
conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di
educazione all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e
diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento
all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla
tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva
agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare
riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole
dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con
il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento
dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi
socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore
e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio
degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al
territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le
famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo
settore e le imprese;
l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e
di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche
con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte
orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
m) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di
istruzione;
n) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
degli alunni e degli studenti;
o) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
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p) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua
non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali
e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle
famiglie e dei mediatori culturali;
q) definizione di un sistema di orientamento.
RAV e Piano di miglioramento
Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, tenere presente che, nell’ambito
della stesura del Rapporto di autovalutazione, in collaborazione col nucleo di
autovalutazione d’Istituto, sono state individuate le seguenti priorità:
risultati nelle prove standardizzate nazionali: migliorare i risultati nelle
classi seconde nella prova di Matematica;
competenze chiave e di cittadinanza: valorizzare nei curricola disciplinari gli
obiettivi correlati all’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza
e migliorarne il sistema di valutazione;
i seguenti traguardi triennali:
raggiungimento di un punteggio medio nella prova standardizzata nazionale
di Matematica con differenza, rispetto alle scuole di eguale contesto socioculturale;
potenziamento delle programmazioni di dipartimento per competenze ed
elaborazione di un sistema di indicatori per la valutazione delle
competenze;
i seguenti obiettivi di processo annuali:
curricolo, progettazione e valutazione: potenziare l’uso (specie nel curricolo
di Matematica) di metodologie didattiche e prove di verifica correlate alle
prove standardizzate nazionali;
curricolo, progettazione e valutazione: sperimentare, attraverso griglie ed
altri strumenti, metodi valutativi efficaci per l’acquisizione delle competenze
chiave e di cittadinanza;
curricolo, progettazione e valutazione: svolgere prove di verifica per classi
parallele alla fine di ogni biennio;
ambiente di apprendimento: ottimizzare l’utilizzo degli strumenti
informatici a supporto della preparazione alle prove standardizzate
nazionali; - sviluppo e valorizzazione delle risorse umane; promuovere
iniziative di aggiornamento dei docenti nell’ambito del Sistema Nazionale di
Valutazione;
sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: promuovere iniziative di
aggiornamento dei docenti nell’ambito della didattica delle competenze
chiave e di cittadinanza;
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avendo sempre come finalità il miglioramento del servizio scolastico, per il
raggiungimento dell’obiettivo prioritario del successo scolastico.
Latina, 10 ottobre 2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Giovanna Bellardini
Indice
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Principi generali
Nel progettare il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (P.T.O.F.), il Liceo G.B.
Grassi ha operato, coerentemente con la propria identità e sulla base dell’atto di
indirizzo della Dirigente Scolastica ispirandosi ai seguenti principi.
mantenere coerenza e conformità organizzativa e didattica con le pratiche
che hanno caratterizzato l'Istituto;
promuovere pari opportunità di apprendimento, rifiutare ogni forma di
discriminazione, valorizzare le differenze e le eccellenze;
garantire la libertà d'insegnamento in una dimensione collegiale;
valorizzare la qualità culturale e formativa dei docenti;
promuovere la partecipazione alla vita scolastica di tutte le componenti, nel
rispetto dei ruoli;
garantire libertà di opinione e di espressione nel rispetto dei principi
costituzionali;
Indice
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Linee guida
L'Istituto, nell'ambito delle opportunità offerte dal Regolamento dell'Autonomia
delle istituzioni scolastiche (D.P.R. n.275 dell'8 marzo 1999), determina, con il
patrimonio delle esperienze già realizzate negli anni e verificate nei risultati, le
linee guida del P.T.O.F. coniugando gli elementi di un percorso oramai
consolidato con i continui mutamenti che intervengono nel contesto sociale e
economico.
Il mondo ha subito una forte accelerazione in direzione della complessità, è
quindi di fondamentale importanza imparare a leggere i fenomeni inseriti in una
struttura reticolare e globale.
Le azioni messe in atto dal Piano formativo tendono a realizzare il pieno sviluppo
della studentessa e dello studente come persona, al fine di favorire l'inserimento
nella società, attraverso lo sviluppo di capacità di controllo dei processi e dei
programmi.
In questo ambito risulta basilare la cura di abilità trasversali come
l'organizzazione, la relazione, la progettualità, la capacità di operare scelte e di
assumersi responsabilità.
Premesso ciò il Liceo individua le seguenti linee guida:
Educare alla complessità
Valorizzare la specificità degli studi in ambito scientifico
Educare alla cittadinanza, alla partecipazione, alla legalità
Potenziare le competenze digitali
Potenziare la competenza linguistica (L1 e L2)
Affinare le conoscenze artistiche
Potenziare le discipline motorie e promuovere corretti comportamenti per la
tutela della salute e del benessere psico-fisici
Valorizzare le eccellenze
Garantire il recupero scolastico e il riorientamento
Indice
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Profilo delle studentesse e degli studenti
Al termine del quinquennio liceale le allieve e gli allievi saranno in grado di:
Comprendere criticamente il presente imparando a pensare in termini di
complessità
Organizzare le attività di studio e di lavoro in maniera sistematica,
autonoma e flessibile
Saper valorizzare le risorse personali
Padroneggiare i linguaggi disciplinari per acquisire correttamente le
informazioni e argomentarle con coerenza
Analizzare e interpretare la produzione culturale dei diversi ambiti
disciplinari
Usare il rigore logico per individuare possibili soluzioni a problemi
Ricostruire lo sviluppo della cultura occidentale in ambito scientifico,
letterario, artistico e filosofico in prospettiva storica e rielaborare
criticamente
Cogliere il nesso tra cultura scientifica e umanistica
Saper usare la lingua scritta anche in ambito specialistico
Saper leggere e comprendere testi di diversa complessità e natura
Maturare comportamenti coerenti con i principi della Costituzione e
sviluppare la disponibilità al confronto
Saper interagire con gli altri, collaborando responsabilmente nel rispetto e
nella valorizzazione delle diversità
Conoscere i diritti e i doveri della cittadinanza italiana ed europea e della
cooperazione internazionale.
Vedi allegato N. 2 (patto di corresponsabilità)
Indice
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Attività' didattica
P.T.O.F.
PROGRAMMAZIONI
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
PROGRAMMAZIONI DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
PROGRAMMAZIONI
DIDATTICHE INDIVIDUALI
ALTERNANZA
SCUOLA - LAVORO
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La programmazione di dipartimento disciplinare
I Dipartimenti disciplinari, all'inizio di ogni anno scolastico, approntano una
Programmazione didattica per materia in cui sono delineati:
gli obiettivi minimi;
le competenze da raggiungere alla fine del primo biennio e dell'intero
percorso di studi;
i contenuti, scanditi nel quinquennio;
le metodologie;
le modalità di verifica, gli indicatori e i livelli di valutazione.
La programmazione del consiglio di classe
Il Consiglio di Classe elabora il documento di Programmazione in cui sono
elencati:
Il profilo della classe;
gli obiettivi cognitivi e formativi;
le strategie da adottare;
le attività integrative;
i criteri generali di valutazione.
Il documento programmatico del C.d.C. è presentato ai genitori in occasione della
prima riunione del Consiglio in cui sono presenti le componenti elette (genitori studenti)
La programmazione didattica individuale
La programmazione è il percorso annuale che applica alle singole discipline le
decisioni del Collegio dei Docenti, elaborate dai Dipartimenti disciplinari e dai
Consigli di Classe in modo da garantire la libertà d'insegnamento in una
dimensione collegiale, nel rispetto della nostra costituzione.
All'inizio dell'anno scolastico il piano didattico individuale è elaborato dai singoli
docenti per ogni materia insegnata in ciascuna classe.
La programmazione per disturbi e/o difficoltà di apprendimento
Particolare cura e attenzione è adottata dai Consigli di Classe nell’elaborazione
del PDP (Piano Didattico Personalizzato ), che deve essere predisposto ogni
qualvolta sia presente in classe un alunno certificato ai sensi della legge 170 del
2010.
Il PDP viene condiviso con l’alunno e la famiglia
Indice
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Gli obiettivi del biennio dell'obbligo
Tradizionalmente il Liceo adotta come strumenti fondamentali della propria
azione didattica la conoscenza e l’uso dei linguaggi, nelle loro diverse
espressioni al fine di conseguire abilità e competenze certificabili.
Quadro delle competenze degli assi culturali
Asse dei Linguaggi (italiano, latino, arte, lingua straniera, ed. fisica )
Padronanza della lingua italiana
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario
Padronanza del proprio corpo e percezione di sé
Sviluppare capacità coordinative e schemi motori
Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico (matematica)
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamento sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scientifico-tecnologico (scienze naturali, chimica e fisica)
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema
e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-sociale (storia, diritto, geografia, religione)
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
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Quadro di valutazione in relazione agli assi culturali
(Primo biennio)
Livello di
certificazione delle
competenze di base
impostare Livello avanzato: lo
Voto
Conoscenze
Abilità
Competenze
9 - 10
Mostra
piena
padronanza degli
ambiti
disciplinari grazie
a una ricca e
articolata rete di
informazioni.
E’ in grado di sviluppare
analisi
autonome
a
partire dalle consegne e
di esporre i risultati con
pertinenza ed efficacia.
Effettua con sicurezza e
originalità collegamenti e
confronti tra i diversi
ambiti di studio.
Sa
percorsi di studio
autonomi
che
sviluppa con ricca
pertinenza
di
riferimenti;
sa
risolvere
problemi
anche
complessi
mostrando
sicura
capacità
di
orientarsi.
Conosce
gli
ambiti
disciplinari,
anche grazie ad
approfondimenti
personali
negli
aspetti per i quali
ha
maggiore
interesse.
Conosce
gli
argomenti e li
colloca
correttamente nei
diversi
ambiti
disciplinari.
Sviluppa le consegne con
rigore logico concettuale,
operando
collegamenti
con appropriata scelta di
argomentazioni.
E’
capace
di
enucleare in modo
articolato strategie
di risoluzione dei
problemi
per Livello intermedio:
studente
svolge
elaborare le quali sa lo
compiti
e
risolve
operare
scelte
coerenti ed efficaci. problemi complessi in
situazioni note, compie
scelte
consapevoli,
Sa
impostare
mostrando
di
saper
problemi di media
utilizzare
le
conoscenze
e
complessità
e
le
abilità
acquisite
formularne in modo
8
7
6
5
Conosce
gli
ambiti
delle
diverse discipline
e ne coglie in
linea
globale
contenuti
e
sviluppi.
E’ in possesso di
un
esiguo
repertorio
di
conoscenze, delle
quali
coglie
parzialmente
implicazioni
e
rimandi
essenziali.
Comprende
e
contestualizza
le
consegne e le sviluppa
attraverso percorsi di
rielaborazione
complessivamente
coerenti.
Comprende le consegne
e risponde in modo
semplice
ma
appropriato, secondo i
diversi
linguaggi
disciplinari.
Sviluppa le consegne in
modo
sommario
e
incompleto, con una
insicura
padronanza
delle
soluzioni
espressive.
17
appropriato
le
relative ipotesi di
risoluzione.
Sa
analizzare
problemi
semplice
ed orientarsi nella
scelta
e
nell’applicazione
delle strategie di
risoluzione.
studente svolge compiti
e problemi complessi in
situazioni anche non
note,
mostrando
padronanza
nell’uso
delle conoscenze e delle
abilità. Sa proporre e
sostenere
le
proprie
opinioni e assumere
autonomamente
decisioni consapevoli.
Livello
base:
lo
studente svolge compiti
semplici in situazioni
note,
mostrando
di
possedere
conoscenze
ed abilità essenziali e di
saper applicare regole e
procedure fondamentali.
Sa
analizzare
problemi semplici in
un numero limitato
di contesti. Applica, Non ha raggiunto il
non
sempre livello
base
delle
adeguatamente, solo competenze
semplici procedure
risolutive.
4
1-3
Conosce in modo
vago e confuso gli
argomenti
disciplinari.
Ne
distingue
con
difficoltà i nuclei
essenziali e le
interrelazioni.
Possiede labili o
nulle conoscenze
degli
argomenti
disciplinari
e
disarticolate
nozioni dei loro
ambiti
contestuali.
Evidenzia imprecisioni e
carenze
anche
gravi
nell’elaborazione
delle
consegne, che svolge con
un
linguaggio
disordinato e scorretto.
Si orienta a fatica
nell’analisi
di
problemi
semplici,
che affronta con
confuse
e
non
fondate procedure di
risoluzione.
Disattende le consegne,
alle quali risponde con
assoluta incongruenza di
linguaggio
e
argomentazione.
Non sa orientarsi
nell’analisi
di
problemi semplici e
non è in grado di
applicare regole o
elementari
operazioni risolutive.
Indice
18
Gli obiettivi del secondo biennio
e
monoennio
Come previsto dal Regolamento del sistema dei Licei (DPR 89/2010), dalle
Indicazioni Nazionali (DM 211 del 7/10/2010) riguardanti gli obiettivi specifici di
apprendimento e dai documenti di riferimento europeo ( Europa 2020), al termine
del percorso degli studi le studentesse e gli studenti dovranno conseguire risultati
afferenti alle seguenti aree di competenze:
Metodologica
Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile in vista del life long
learning
Riconoscere e valutare la diversità dei metodi utilizzati
Logico - argomentativa
Saper leggere e interpretare criticamente i contenuti
Saper argomentare, ascoltare e valutare tesi proprie e altrui
Saper ragionare con rigore logico per individuare e risolvere problemi
Linguistica e comunicativa
Padroneggiare pienamente la lingua italiana, in forma orale e scritta e in
tutte le sua varietà d’uso
Saper leggere e interpretare criticamente i testi in relazione al contesto
socio - culturale
Acquisire competenze comunicative della lingua straniera corrispondenti al
livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento
Saper stabilire confronti tra lingue antiche e moderne
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione
Storico-umanistica
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche,
giuridiche, sociali ed economiche dell’Italia e dell’Europa
Conoscere la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale
Saper leggere i processi storici utilizzando metodi e strumenti diversi
Conoscere e valorizzare gli aspetti fondamentali della cultura e della
tradizione italiana ed europea per confrontarli con quelli di altre culture
Scientifica, matematica e tecnologica
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saperne
utilizzare le procedure e conoscere le teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali e i
relativi metodi di indagine e procedure
Utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici
19
Quadro di valutazione in relazione alle aree delle competenze
(Secondo biennio e monoennio)
Giudizio
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Voto in
decimi
Profilo
Lo studente dimostra di possedere competenze complete e
conoscenze approfondite in ogni ambito della disciplina.
E’ in grado di apportare contributi critici e originali al
10 lavoro svolto in classe. Si evidenziano motivazioni e
interesse spiccati, apertura e disponibilità verso tutto il
gruppo classe, capacità di sviluppare continuamente la
propria preparazione.
Lo studente dispone di competenze complete che esercita
con autonomia e di conoscenze sicure che è in grado di
rielaborare personalmente. Partecipa attivamente e in
9
modo costante al lavoro in classe. Si impegna con
assiduità nello studio per sviluppare e consolidare
progressivamente la sua preparazione.
Lo studente dispone di competenze e conoscenze sicure e
consolidate. Partecipa attivamente e in modo costante al
lavoro in classe. Si impegna con regolarità nello studio
8
per sviluppare e consolidare progressivamente la sua
preparazione.
Lo studente dispone di competenze e conoscenze che
appaiono generalmente consolidate. Partecipa al lavoro in
7
classe. L’impegno e i progressi sono regolari.
Lo studente dispone di competenze e conoscenze
accettabili, ma che devono essere consolidate sia
elevando il livello dell’attenzione e della partecipazione in
6
classe sia con un impegno più metodico nello studio
individuale. L’alunno evidenzia consapevolezza dei propri
punti deboli e disponibilità e volontà di miglioramento.
Lo studente non dispone di competenze e conoscenze
sufficienti per raggiungere gli obiettivi minimi previsti e
5
necessita di recupero. L’impegno e la motivazione non
sono sempre adeguati o produttivi.
Lo studente non dispone di competenze e conoscenze tali
da consentirgli di raggiungere, entro il successivo anno
3-4
scolastico, gli obiettivi minimi delle diverse discipline. Ha
bisogno di un recupero adeguato.
Lo studente non ha conoscenze o ha conoscenze
frammentarie ed errate. Non partecipa alle attività
1-2
didattiche proposte facendo registrare un atteggiamento
rinunciatario verso le varie forme di impegno scolastico.
Vedi allegato N. 3 (linee guida dipartimenti disciplinari)
Indice
20
C.L.I.L. (Monoennio)
CLIL è l'acronimo di Content Language Integrated Learning [Apprendimento
integrato di una lingua e contenuti disciplinari]
L’obiettivo principale del CLIL è quello di favorire la capacità di acquisire
conoscenze attraverso una lingua straniera veicolare, migliorando la competenza
nella LS attraverso i contenuti di altre discipline. Tale metodologia permette
inoltre di creare occasioni di uso reale della LS, con l’intento di educare a un
approccio multiculturale e multidisciplinare del sapere; sollecitare curiosità e
approfondimenti attraverso un approccio trasversale e creativo; dal sapere al
saper fare; dalle nozioni alle azioni; dalle conoscenze alle competenze.
Valutazione
La valutazione CLIL ha le stesse caratteristiche della valutazione tradizionale, in
particolare deve:
verificare se sono stati raggiunti gli obiettivi,
determinare il livello di competenza raggiunto dagli studenti,
monitorare il processo di apprendimento (valutazione formativa),
misurare i risultati finali raggiunti (valutazione sommativa)
Indice
21
Alternanza scuola- lavoro
L’alternanza scuola-lavoro (ASL) permette di introdurre nella scuola una
metodologia didattica innovativa che ha lo scopo di ampliare il processo e i luoghi
dell’apprendimento coinvolgendo in tale processo oltre agli studenti ed agli
insegnanti anche la realtà professionale e lavorativa del territorio. In tal senso
l’esperienza diventa un sostegno all’orientamento alle scelte future e alla
motivazione allo studio, elementi fondamentali del successo scolastico.
Soggetti interni coinvolti
Nell’ alternanza scuola-lavoro si intrecciano
organizzativo i seguenti soggetti interni:
il Comitato Scientifico
i Dipartimenti
i Consigli di classe
il tutor interno
e
interagiscono
sul
piano
Il Comitato Scientifico (CS) riveste un ruolo fondamentale per l’apertura della
scuola all’esterno.
Il CS svolge un ruolo di raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola,
le innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i
fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo. Il Comitato scientifico è
composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della
ricerca scientifica e tecnologica, può contribuire alla costruzione di un curricolo
che tenga conto delle realtà professionali e promuova un dialogo sistematico con
il territorio.
I Dipartimenti contribuiscono ad organizzare lo sviluppo per competenze del
curricolo.
I Consigli di classe individuano rispetto alla classe di riferimento le competenze
da sviluppare in alternanza e, tenuto conto delle indicazioni del Collegio Docenti,
del CS e dei Dipartimenti, concordano con i referenti interni ed esterni le azioni
da intraprendere e le modalità di valutazione delle competenze da certificare.
Il tutor interno dell’istituzione scolastica assicura il raccordo tra scuola,
studente,
famiglia,
mondo
del
lavoro
per
promuovere
quella
corresponsabilizzazione necessaria alla positiva riuscita del percorso formativo. Si
occupa di sostenere lo studente durante tutto il processo di apprendimento.
Elabora, insieme al tutor esterno, il patto formativo che verrà sottoscritto dalle
parti coinvolte (scuola, lavoro, studenti). Aggiorna inoltre il Consiglio di classe sul
procedere dell’attività e verifica lo svolgimento dei percorsi definiti nel progetto
educativo con la collaborazione del tutor esterno. Acquisisce elementi per il
monitoraggio e la valutazione.
Soggetti esterni coinvolti:
Enti privati e pubblici
Sindacati
Università
Altri soggetti
Tutor esterno
22
Il tutor esterno è il referente della struttura esterna. È incaricato di assicurare il
raccordo tra mondo del lavoro e/o università, scuola, studente: agisce in stretta
collaborazione con il tutor interno, con il quale coopera nell’analisi
dell’andamento dell’esperienza. Assicura una relazione corretta dello studente con
la struttura esterna, è, quindi, la persona di riferimento per lo studente durante
la fase di stage/formazione. È inoltre tenuto a fornire all’istituzione scolastica o
formativa gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l’efficacia
dei processi formativi. È designato dalla struttura che ospita e/o forma lo
studente
Gli obiettivi che il progetto si propone di raggiungere sono:
attuare finalità di apprendimento flessibili ma equivalenti a quelle
tradizionali che colleghino i due mondi formativi: scuola e lavoro;
arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con competenze
spendibili nel mondo del lavoro;
favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli
interessi e gli stili di apprendimento;
creare un’occasione di confronto tra i saperi disciplinari e le esperienze
professionali;
correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale ed economico del territorio;
rafforzare nelle alunne e negli alunni l’autostima e la capacità di progettare
il proprio futuro;
sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo;
favorire la comunicazione con persone che rivestono ruoli diversi all’interno
della società e del mondo del lavoro;
promuovere un atteggiamento critico e autocritico rispetto alle diverse
situazioni di apprendimento;
promuovere il senso di responsabilità e rafforzare il rispetto delle regole;
favorire la motivazione e la rimotivazione allo studio;
rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del
lavoro è legata alle conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite
durante il percorso scolastico;
orientare i giovani così da facilitarne le successive scelte.
Le competenze trasversali che il progetto si propone di raggiungere sono:
evidenziare le proprie motivazioni in relazione al personale progetto
professionale;
riconoscere e valutare situazioni e problemi di lavoro di diversa natura:
tecnico-operative, relazionali e organizzative;
migliorare le proprie strategie di apprendimento;
pianificare strategie di azione per fronteggiare situazioni e risolvere
problemi;
comunicare con altri in situazioni di interazione diretta o mediata da
strumenti di diversa natura (cartacei e informatici);
operare attivamente nel gruppo di lavoro per affrontare problemi, progettare
soluzioni e produrre risultati collettivi.
23
Al termine dell’attività prevista dal percorso sono attesi i seguenti risultati:
la crescita dell’auto-stima dello studente e la conseguente acquisizione di
un atteggiamento positivo e di una maggiore motivazione nei confronti del
percorso scolastico più complessivo in conseguenza di un diverso modo di
apprendere, capace di valorizzare il suo apporto individuale in un processo
di valutazione che vede coinvolte figure diverse, con strumenti diversi da
quelli tradizionalmente adottati nell’istituzione scolastica;
la capacità di orientarsi correttamente nei percorsi connessi con lo sviluppo
del proprio progetto di vita, avendo a disposizione maggiori strumenti per le
scelte connesse all’alternativa tra la prosecuzione degli studi ovvero
l’accesso al mondo del lavoro, forte di una esperienza maturata, spendibile
anche in termini di curriculum vitae.
Rientrano tra i risultati attesi anche quelli relativi all’istituzione scolastica, di
seguito riportati:
l’affinamento della capacità dei docenti di misurarsi con una didattica di
tipo orientativo anche nei percorsi non connessi con l’alternanza scuolalavoro, pervenendo ad un approccio alla cultura connessa al mondo
professionale ed economico-produttivo;
l’adozione di meccanismi di progettazione, realizzazione, monitoraggio e
valutazione di processi nelle loro diverse fasi.
La valutazione del percorso: nel percorso di alternanza scuola lavoro, la
valutazione riguarda l’accertamento del processo e del risultato. L’attenzione al
processo consente di attribuire valore all’atteggiamento e al comportamento dello
studente; infatti l’esperienza, indipendentemente dai contenuti di apprendimento,
sviluppa competenze trasversali che sono legate anche agli aspetti caratteriali e
motivazionali della persona.
Le fasi proposte per l’accertamento delle competenze sono:
descrizione delle competenze attese al termine del percorso;
programmazione degli strumenti e azioni di osservazione;
verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie;
accertamento finale delle competenze.
La valutazione finale degli apprendimenti a conclusione dell’anno scolastico,
viene attuata dai docenti del Consiglio di classe, tenuto conto delle attività di
valutazione in itinere svolte dal tutor esterno in collaborazione con il tutor interno
e dai docenti dei Cdc durante l’attività in aula, sulla base degli strumenti
predisposti e in riferimento ai descrittori che definiscono i livelli del Quadro
europeo delle Qualifiche e dei Titoli (cfr.: d.l. 13/2013)
La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione
finale dello studente ed incide sulle valutazioni dei risultati di apprendimento
conseguiti.
I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale.
La certificazione rappresenta l’atto conclusivo del processo di valutazione e dovrà
attestare le competenze acquisite, spendibili in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e personale.
24
Programmazione delle attività ASL
Classi Terze
Prima area di intervento
Modulo 1: Diritto del lavoro
Unità I: Illustrazione dei possibili ambiti professionali verso cui orientare la
formazione universitaria (settore del terziario, lavoro di impresa, libera
professione)
Docente coinvolto: prof. di Diritto (organico potenziato)
Tempi: 10 ore
Spazio: Aula magna
Unità II: Le pari opportunità nel lavoro: un pò di storia
Docenti coinvolti: professori di Diritto, Storia, Filosofia, Italiano e Inglese
Visione di film: per esempio “We want sex equality” di Nigel Cole
Tempi: 10 ore
Spazio: aula magna e lavoro in aula
Metodi: lezioni frontali, situazioni simulate, role playing
Strumenti: fotocopie, audiovisivi, materiale on line
Seconda area di intervento
Modulo 2: Economia e mercato del lavoro
Unità I: Un pò di economia: Elementi di macro e microeconomia
Partner coinvolti: Università “La Sapienza” Facoltà di Economia di Latina
Visione di film: per esempio “Pride” di M. Warchus
Tempi: 15 ore
Unità II: Illustrazione del contesto economico-produttivo del nostro territorio; I
diritti dei lavoratori
Partner Coinvolti: Associazioni sindacali, Provincia, Stampa locale
Visione del docufilm : “Atlantis” di Massimo Ferrari;
Tempi: 10 ore
Spazio: Aula magna
Metodi: lezioni frontali, situazioni simulate, role playing,
Strumenti: fotocopie, audiovisivi, materiale on line
25
Terza area di intervento
Modulo 3: Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro
Unità I: la legislazione e le norme tecniche,
Visione del docufilm: “Happy Good Year “di Laura Pesino e Elena Ganelli
Docenti coinvolti: Diritto (organico potenziato)
Partner coinvolti: Ingegnere esperto della sicurezza sui luoghi di lavoro, medico
Tempi: 15 ore
Spazio: Aula magna
Unità II : Interventi operativi in caso di incendio o crollo di un luogo di lavoro
Partner coinvolti: Vigili del fuoco; medico del primo soccorso
Intervento operativo: coordinato dai Vigili del fuoco: simulazione di incendio
nella scuola (strategie e primi soccorsi)
Tempi: 10 ore
Spazio: Aula magna, edificio scolastico
Metodi: lezioni frontali, situazioni simulate, role playing
Strumenti: fotocopie, audiovisivi, materiale on-line
Gli interventi relativi alle classi quarte e quinte prevederanno, a partire dall’anno
scolastico 2017/18, la prosecuzione del progetto nelle seguenti aree tematiche:
Classi quarte: inquinamento, impatto ambientale della produzione
industriale anche in riferimento al patrimonio artistico-architettonico,
smaltimento rifiuti, riciclaggio. Partner coinvolti: Facoltà di Ingegneria,
Casa dell’Architettura, Aziende del territorio, Protezione civile
Classi quinte: professioni medico-sanitarie, ricerca scientifica e di
laboratorio. Partner coinvolti: Facoltà di Medicina; Laboratori di analisi,
Ospedale civile.
Per quanto riguarda l’indirizzo Sportivo del Liceo, fermo restando l’intervento
comune al III anno di corso (a.s. 2016-2017), la programmazione per il IV e il V
anno sarà declinata sulle esigenze specifiche di indirizzo e delegata al consiglio di
classe.
Come attività di ASL saranno considerate anche quelle attuate all’estero come, ad
esempio, quelle previste dal Progetto europeo RESET anche se riservate agli
alunni eccellenti.
Indice
26
Le metodologie didattiche
Per favorire una più proficua partecipazione delle studentesse e degli studenti alla
vita della scuola e per soddisfare i bisogni educativi comuni ad ogni alunno, si
indicano le seguenti tecniche procedurali che coinvolgono attivamente gli studenti
nel processo di apprendimento.
Tutte le discipline attueranno, oltre al metodo didattico, metodi diversi per
sviluppare processi di apprendimento più autonomi e per promuovere e
consolidare l’interesse e la motivazione degli studenti.
MASTERY LEARNING: organizzazione delle tecniche, delle procedure e degli
strumenti ritenuti idonei a far conseguire gli obiettivi formativi programmati
anche con tempi di apprendimento individualizzati.
LEARNING BY DOING: apprendimento attraverso le azioni: “sapere come fare
a....”
ROLE PLAYING : Gioco di ruolo. Fa emergere non solo il ruolo, le norme
comportamentali, ma la persona con la sua creatività.
LABORATORIO TEATRALE: Simulare un’ attività teatrale sviluppa la flessibilità
mentale e la creatività, ma anche la capacità di ascolto, l’attenzione all’altro, la
capacità di leggere e di adattarsi alle situazioni, il saper lavorare in gruppo.
Inoltre offre agli alunni la possibilità di riflettere sui propri comportamenti e,
attraverso le rappresentazioni, relativizza e sdrammatizza i problemi, perché
rassicura, indica le soluzioni e toglie le paure.
BRAIN STORMING per l’elaborazione di idee creative in gruppo
COOPERATIVE LEARNING per lo sviluppo integrato di competenze cognitive,
operative e relazionali.
PROBLEM SOLVING: trova la soluzione e rende disponibile una descrizione
dettagliata del problema e del metodo per risolverlo.
E- LEARNING: distribuisce online contenuti didattici multimediali rispecchiando
le quattro principali caratteristiche della formazione on line: Modularità,
Interattività, Esaustività e Interoperabilità.
CLASSI APERTE: suddivisione degli studenti in gruppi omogenei di livello.
Permette di differenziare i percorsi e di effettuare potenziamento e recupero in
maniera programmata.
CLIL: Content Language Integrated Learning. Prevede l’insegnamento di contenuti
disciplinari in una lingua straniera.
Indice
27
Sostegno e recupero
Il recupero/potenziamento/approfondimento è organizzato dal liceo, secondo le
disponibilità economiche, in corsi di recupero, sportello didattico, recupero in
itinere.
I corsi di recupero riguardano le discipline dei codici fondamentali secondo i
risultati degli alunni nelle frazioni temporali di valutazione ( valutazioni
intermedie/trimestrali)
Organizzazione corsi di recupero
I corsi saranno strutturati in un numero congruo di lezioni;
Ogni lezione avrà la durata massima di due ore per un numero massimo di
15 alunni;
I dipartimenti disciplinari propongono i moduli e i tempi di recupero per
ogni modulo;
E' previsto l'uso di un registro per ogni corso;
Il docente che tiene il corso predispone una prova/modello di recupero
relativa al modulo svolto
Le prove per gli alunni con sospensione del giudizio sono preparate e
somministrate dai docenti del consiglio di classe.
Indice
28
Piano annuale dell’inclusione
Finalità
Il presente documento, predisposto in seguito alla Direttiva Ministeriale
27/12/2012 e alla C.M. n. 8 del 06/03/2013, vuole delineare e precisare le
strategie inclusive per gli studenti in situazione di difficoltà al fine di garantire il
diritto allo studio. Gli interventi sono rivolti all’intera area dei Bisogni Educativi
Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture
diverse”. Le azioni richiedono un percorso partecipato e condiviso da tutte le
componenti della comunità scolastica che deve integrare i contributi delle diverse
professionalità coinvolte.
Tale documento intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare
tutte le azioni necessarie ad una didattica efficace.
Obiettivi generali
Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti con BES hanno diritto, secondo quanto
previsto dalla normativa di riferimento, ad uno specifico piano:
Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992,
a favore degli alunni con disabilità;
Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e
punto 3.1 delle "linee guida", per gli alunni con Disturbo Specifico di
Apprendimento (DSA) o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
Progetto Didattico Personalizzato Direttiva Ministeriale 27/12/2012 per
tutti gli alunni con BES che comprendono:
• Alunni con deficit del linguaggio
• Alunni con disturbo oppositivo provocatorio
• Alunni con disturbo della condotta in adolescenza
• Alunni con disagio socio-culturale
• Alunni stranieri non alfabetizzati.
29
Certificazione disabilità
L. 104/1992
Indicazioni normative (L. 104/1992)
Adempimenti e pianificazione dell'intervento
La famiglia consegna la diagnosi alla Presidenza con lettera di trasmissione
e la fa protocollare e la segreteria alunni inserisce la diagnosi nel fascicolo
personale dell’alunno;
Il DS fa richiesta dell’organico di sostegno all’Ambito territoriale di
competenza;
Il docente referente dell’Istituto pianifica incontri con esperti ASL e famiglia;
Accoglienza dell’alunno;
Analisi della situazione individuale da parte del consiglio di classe in
collaborazione con il docente assegnato alla classe per le attività di
sostegno;
Profilo Dinamico Funzionale;
Piano Educativo Individualizzato;
Relazione di fine anno scolastico.
Ruolo del docente di sostegno
Il docente specializzato per il sostegno è assegnato alla classe in cui è iscritto un
alunno con disabilità; egli assume la contitolarità della classe in cui opera,
partecipa alla programmazione educativa e didattica e all’ elaborazione e verifica
delle attività di competenza dei consigli di classe e dei collegi dei docenti ai sensi
dell’articolo 13, comma 6 della legge5 febbraio 1992 n. 104.
Il docente specializzato si occupa delle attività educativo - didattiche attraverso le
attività di sostegno alla classe al fine di favorire e promuovere il processo di
integrazione degli alunni con disabilità. Offre la sua professionalità e competenza
per apportare all’interno della classe un significativo contributo a supporto della
collegiale azione educativo - didattica, secondo principi di corresponsabilità e di
collegialità. A tal fine:
Coordina la compilazione del Piano Didattico Personalizzato (fornisce
consulenza e informazioni ai colleghi);
Suggerisce ai CdC le strategie educative adeguate e la ricerca di materiali
per la didattica;
Collabora nelle attività di formazione per i docenti;
Collabora
con i laboratori eventualmente predisposti all’interno
dell’istituto;
Tiene contatti con specialisti e tecnici ASL;
Tiene rapporti con centri specialistici presenti sul territorio;
Coordina la programmazione dei servizi scolastici, sanitari e socio
assistenziali.
30
Disturbo specifico d'apprendimento
DSA
Indicazioni normative (Legge n. 170/2010 e D.M. 12 luglio 2011 con
allegate linee guida.)
Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe:
Per gli alunni con nuova certificazione:
La famiglia consegna la diagnosi alla Dirigenza;
La segreteria alunni inserisce la diagnosi nel fascicolo personale
dell’alunno;
Il docente referente dell’Istituto si accerta che la diagnosi non risale a più di
3 anni;
La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PDP (Piano Didattico
Personalizzato);
Entro 2 mesi bisogna elaborare il PDP. Nella predisposizione della
documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia.
Nel PDP è necessario:
Descrivere il funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura,
calcolo);
Indicare le caratteristiche del processo di apprendimento;
Elencare tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi che il
consiglio di classe concorda di adottare per l’alunno, nonché tutte le
strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni;
Predisporre i tempi e le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno
o a fine ciclo.
Per gli alunni già certificati:
Nei consigli di classe di ottobre/novembre, viene redatta una bozza di PDP
che il coordinatore, successivamente sottoporrà in un incontro ai genitori. Il
consiglio di classe, durante il percorso scolastico, apporterà le eventuali
modifiche nella predisposizione del PDP, prendendo atto delle indicazioni
della famiglia e degli esiti delle verifiche in itinere dell’alunno.
Il PDP firmato dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di classe e dalla
famiglia e andrà consegnato dal
coordinatore alla segreteria didattica
che provvederà a protocollarlo e ad inoltrarne copia alla famiglia.
Si prevedono incontri periodici con la famiglia (in orario di ricevimento
previo appuntamento);
Per gli alunni privi di certificazione:
Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetti la presenza di
DSA, la scuola ne dà comunicazione alla famiglia, che provvederà a
contattare gli specialisti.
Gli insegnanti stilano una relazione con le proprie osservazioni che il
coordinatore di classe consegna al DS.
31
Bisogni educativi speciali
Indicazioni normative
Gli strumenti operativi per gli alunni con BES sono la Direttiva MIUR del
27/12/2012 e la CM n.8 del 6/3/2013.
Rilevazione delle difficoltà e adempimenti
A partire dai Consigli di Classe di Ottobre si rileveranno i casi di alunni “a
rischio” che essendo privi di certificazione (L.104/92 e DSA)si caratterizzano come
soggetti BES in quanto denotano scarsa motivazione nel percorso di
apprendimento e difficoltà linguistico/espressive.
I docenti saranno invitati a redigere una relazione in cui indicheranno, sulla base
delle competenze disciplinari specifiche, le difficoltà riscontrate dall’alunno e tutte
le misure che riterranno necessario adottare. Le segnalazioni potranno avvenire,
naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La relazione,
elaborata in maniera dettagliata, verrà inoltrata al Dirigente Scolastico che
provvederà ad informare il consiglio di classe.
Il D.S., dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, insieme al coordinatore
della classe coinvolta, consulterà la famiglia per valutare un primo approccio di
intervento.
Pianificazione dell'intervento
Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l’intervento e, se
necessario, predispone il Piano Didattico Personalizzato in collaborazione con la
famiglia; il PDP viene aggiornato in itinere sulla base dei risultati delle verifiche
periodiche effettuate.
Indice
32
Valutazione
Il Collegio dei Docenti, nel rispetto della normativa, elabora i criteri generali per
un orientamento unitario dei Consigli di Classe. Tali criteri pongono come
fondamento, la centralità dell'allievo, a cui è richiesta, infatti, la consapevolezza
degli obiettivi di apprendimento e la piena assunzione di responsabilità nello
svolgimento del lavoro scolastico, anche individuale, e della partecipazione al
dialogo educativo.
La valutazione parte dai dati delle verifiche e valuta il processo formativo dello
studente. Tiene conto del livello di partenza, dei progressi, delle motivazioni, della
continuità e serietà dell’impegno, della qualità della partecipazione, oltre che delle
competenze e delle conoscenze acquisite, e non si risolve quindi nella media
aritmetica delle prove di verifica. I Dipartimenti definiscono le griglie di
valutazione e le tipologie delle prove di verifica in relazione alle competenze e alle
conoscenze richieste per ogni disciplina o area disciplinare. I Consigli di Classe
fanno proprie le indicazioni dipartimentali.
La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel
processo educativo. Essa si declina in:
Valutazione iniziale: ha funzione diagnostica e permette di calibrare le scelte
progettuali in relazione ai bisogni formativi;
Valutazione formativa: in itinere, ha funzione regolativa in quanto consente di
adattare continuamente gli interventi alla situazione didattica e di attivare
eventuali strategie di recupero, consolidamento e potenziamento;
Valutazione sommativa / finale: definisce i livelli di apprendimento raggiunti
nonché i progressi conseguiti rispetto al livello di partenza, la continuità e serietà
dell’impegno e la qualità della partecipazione del singolo studente, oggetti questi
di osservazione sistematica da parte del docente. La valutazione finale, per le
classi del triennio, terrà conto anche delle competenze raggiunte nell’esperienza
di alternanza scuola lavoro.
Per l’ammissione alla classe successiva vengono fissati i sottoelencati criteri:
1) La valutazione della singola materia deve avvenire attraverso un congruo
numero di prove scritte, orali e pratiche che, con un buon livello di
oggettività, siano in grado di determinare il raggiungimento degli obiettivi
generali, tenendo conto anche del percorso compiuto tra il livello di
partenza e quello di arrivo di ogni singolo allievo/a.
2) Le verifiche – intermedie e finali – devono essere coerenti con gli argomenti
affrontati e le metodologie impiegate.
3) Le procedure adottate devono essere trasparenti, in modo che i risultati
delle verifiche possano essere comunicati ai diretti interessati e compresi.
4) Il miglioramento del rendimento scolastico deve essere monitorato, anche
attraverso interventi di recupero e di sostegno (corsi di recupero, recupero
in itinere, studio individuale).
5) Il giudizio sull’impegno e la partecipazione all’attività scolastica e al dialogo
educativo e formativo, deve far emergere: assiduità nello studio,
33
disponibilità alla collaborazione, determinazione nel perseguire gli obiettivi
di apprendimento.
6) La valutazione delle lacune in relazione agli obiettivi dell’anno deve tener
conto della loro tipologia e del livello e valutare la reale possibilità da parte
della studentessa e dello studente di colmare tali lacune con corsi di
recupero estivi.
7) L'introduzione di altri elementi di valutazione particolari eventualmente
evidenziati dal Consiglio di Classe.
8) La frequenza per almeno tre quarti “dell’orario annuale”, salvo eventuali
deroghe concesse per assenze continuative e documentate che non
pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la valutazione delle
competenze acquisite (cfr. il DPR N. 122 del 22 giugno 2009,art. 14 c. 7 – a
decorrere dall’anno dell’entrata in vigore della riforma della scuola
secondaria superiore).
Attribuzione del voto di condotta (art. 7 DPR n. 122 del 22 giugno 2009)
La votazione sul comportamento degli studenti introdotta dal Decreto Legge
n. 137/2008, convertito nella Legge n. 169/2008, all’art. 2 è, espressa in
decimi e attribuita dal Consiglio di Classe; essa concorre alla valutazione
complessiva dell'allievo/a e, se inferiore a sei decimi, stabilisce la non
ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
Il voto di condotta è attribuito dall’intero Consiglio di Classe in sede di
scrutinio, in base ai criteri sopraindicati, in rapporto alla seguente tabella di
valutazione:
34
Griglia per attribuzione del voto di condotta
Voto
10
9
8
7
Indicatori
Descrittori
Comportamento
L’alunno si è comportato sempre in maniera corretta e
rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti
frequentati. L’alunno è stato un elemento aggregante all’interno
del gruppo classe.
Interesse e
partecipazione
L’alunno ha mostrato spiccato interesse per le attività
didattiche partecipando in modo propositivo al dialogo
formativo
Frequenza
L’alunno ha frequentato con assiduità le lezioni rispettando
sempre gli orari.
Impegno
L’alunno ha mostrato un impegno costante e produttivo sia
nell’attività svolta in classe sia nel lavoro a casa
Comportamento
L’alunno si è comportato sempre in maniera corretta e
rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti
frequentati.
Interesse e
partecipazione
L’alunno ha mostrato interesse per le attività didattiche
partecipando in modo attivo al dialogo formativo
Frequenza
L’alunno ha frequentato con assiduità le lezioni, i ritardi e le
uscite anticipate sono sporadici.
Impegno
L’alunno ha mostrato un impegno costante sia nell’attività
svolta in classe sia nel lavoro a casa
Comportamento
L’alunno generalmente si è comportato in maniera corretta e
rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti
frequentati.
Interesse e
partecipazione
L’alunno ha seguito le proposte didattiche con impegno
generalmente costante partecipando diligentemente al
dialogo formativo
Frequenza
L’alunno ha frequentato regolarmente le lezioni, ritardi e
uscite anticipate sono state in numero limitato.
Impegno
L’alunno ha mostrato un impegno abbastanza costante in
quasi tutte le discipline
Comportamento
L’alunno, occasionalmente, ha avuto comportamenti poco
rispettosi delle norme e/o delle persone e/o degli ambienti
frequentati.
Interesse e
partecipazione
L’alunno ha seguito le proposte didattiche in modo saltuario e
superficiale, ha partecipato al dialogo educativo in modo
selettivo.
Frequenza
L’alunno ha frequentato in modo discontinuo, ritardi e le
uscite anticipate sono stati numerosi.
Impegno
L’alunno si è impegnato in modo discontinuo nella maggior
parte delle discipline
35
6
<
6
Comportamento
L’alunno, ripetutamente, ha avuto comportamenti non
rispettosi delle norme e/o delle persone e/o degli ambienti
frequentati, che hanno comportato provvedimenti disciplinari.
Interesse e
partecipazione
L’alunno ha seguito le proposte didattiche in modo
estremamente saltuario e superficiale, non si è integrato nel
gruppo classe, è stato elemento di disturbo al regolare
svolgimento delle lezioni
Frequenza
L’alunno ha frequentato in modo molto discontinuo
accumulando inoltre un notevole numero di ritardi e/o uscite
anticipate.
Impegno
L’alunno si è impegnato in modo occasionale nelle varie
attività scolastiche.
Comportamento
L’alunno si è reso protagonista di comportamenti che hanno
determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari per
un periodo di tempo superiore a 15 giorni. Egli non ha
mostrato alcun concreto ravvedimento persistendo nei suoi
atteggiamenti scorretti.
Interesse e
partecipazione
L’alunno ha mostrato completo disinteresse per le proposte
didattiche, è stato spesso elemento di disturbo al regolare
svolgimento delle lezioni
Frequenza
L’alunno ha frequentato in modo estremamente saltuario le
lezioni
Impegno
L’alunno non ha mostrato alcun impegno per il lavoro
scolastico.
L’attribuzione del voto di condotta prevede la valutazione dei quattro
indicatori:
Comportamento
Interesse e partecipazione
Frequenza
Impegno
Il voto va inteso come l’espressione numerica del profilo che meglio si adatta
all’alunno.
Non necessariamente, quindi, tutti gli indicatori corrisponderanno alle
caratteristiche dell’alunno.
36
Credito scolastico e credito formativo
Il credito scolastico e/o formativo viene attribuito, dopo la delibera del Collegio dei
Docenti, dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale, agli alunni delle classi
del triennio. Viene riconosciuto per le attività svolte in orario curriculare (IRC e
attività alternativa all’IRC) ed extracurriculari ,e per attività esterne certificate.
I criteri per l’attribuzione sono così determinati:
Attività curricolari:
IRC (0.30, con giudizio distinto/ottimo)
IRC (0.10, con giudizio buono)
Attività alternativa all’IRC (0.30, con giudizio distinto/ottimo)
Attività alternativa all’IRC (0.10, con giudizio buono)
Partecipazione alle fasi regionali delle varie olimpiadi (0.10)
Attività extracurricolari:
Progetti fino a 20 ore di frequenza: 0.10
Progetti oltre le 20 ore di frequenza: 0.25
Conseguimento titoli (es. AUTOCAD): 0.50
Attività extracurricolari esterne certificate:
Conseguimento titoli (es. ECDL, lingue straniere): 0.50
Attività di volontariato (servizio continuativo): 0.10
Conservatorio frequenza: 0.25
Conservatorio conseguimento titolo: 0.50
Partecipazione a fasi nazionali di attività culturali, artistiche, sportive: 0.50
37
Invalsi
L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico. Ha
il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e
abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle
istituzioni di istruzione, in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione
(SNV);
Nell’ambito del Sistema nazionale di valutazione l’Istituto ha il compito di
elaborare modelli e metodologie per la valutazione degli apprendimenti degli
alunni e di concorrere alla valutazione delle istituzioni scolastiche, di promuovere
e realizzare con prove nazionali standard periodiche rilevazioni nazionali sugli
apprendimenti, curando l’elaborazione e la diffusione dei risultati del valutazione,
di predisporre prove a carattere nazionale per gli esami di Stato nell'ambito della
normativa vigente, di svolgere attività di supporto e assistenza tecnica alle
istituzioni scolastiche e formative anche attraverso la messa a disposizione di
prove nazionali standard per la valutazione degli apprendimenti finalizzate alla
realizzazione di autonome iniziative di valutazione e autovalutazione.
Criteri per lo svolgimento degli scrutini
Gli scrutini si svolgono due volte all'anno alla fine del primo periodo valutativo,
nel mese di Gennaio e alla fine del secondo periodo, nel mese di Giugno. Possono
essere previste VALUTAZIONI COMPLESSIVE INTERMEDIE.
Sono presenti allo scrutinio:
Il Dirigente Scolastico o un suo delegato
Il Consiglio di Classe
Ogni C.di C., riunito per le operazioni di scrutinio, prende atto della valutazione
proposta dai singoli docenti per ogni alunno/a e, alla luce degli obiettivi fissati dal
P.T.O.F., esprime una valutazione complessiva, indicando contestualmente se e
quali moduli formativi necessitano di eventuale recupero. Il C.d.C. valuta il
comportamento, come giudizio di maturazione e di crescita civile e culturale,
precisando ed evidenziando eventuali progressi e miglioramenti. Attribuisce
quindi il voto di condotta secondo i sottoelencati criteri:
la valutazione del comportamento è espressa in decimi
sono ammessi alla classe successiva gli alunni con voto di
comportamento non inferiore a sei (6/10);
per l’ammissione all’esame di Stato il voto di comportamento non deve
risultare inferiore a 6/10;
si attiene alla tabella approvata dal Collegio dei Docenti;
tiene conto del contesto e della situazione personale di ciascuno
studente;
valuta il comportamento dello studente con riferimento agli indicatori
della tabella e alla presenza di sanzioni disciplinari;
in nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli
alunni che manifestino la propria opinione (art. 7 c. 4 DPR 122/2009)
Vedi allegato N. 4 (griglie di valutazione disciplinari)
Indice
38
R.A.V. - Piano di miglioramento 2016/2019
Il Liceo Grassi, tenuto conto di quanto emerso dal RAV, in virtù di quanto recita
la legge 107/15, si avvale di un organico aggiuntivo per la programmazione e
attuazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa..
Prioritariamente si perseguiranno i seguenti obiettivi :
potenziamento e valorizzazione delle competenze linguistiche, matematicologiche e scientifiche
valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio
potenziamento delle attività di aggiornamento e formazione
sviluppo dell’inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni
educativi speciali
alternanza scuola –lavoro
Compatibilmente con le risorse umane e finanziare disponibili, il Liceo Grassi
tenderà a mettere in essere un processo di miglioramento pluriennale curando:
il potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali
l’implementazione delle competenze digitali
il potenziamento delle programmazioni di dipartimento per competenze
la valorizzazione delle competenze di cittadinanza attiva ,trasversale a tutte
le discipline
l’introduzione di nuclei fondanti delle discipline giuridiche ed economiche
Tra i campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste dal comma 7 della
legge 107 il Dirigente Scolastico ha individuato:
Potenziamento umanistico/linguistico :
a):
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre
lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
Content language integrated learning;
l):
potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni
con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi sociosanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore
n):
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di
studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con
potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario
rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
p):
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
studenti;
39
q):
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla
valorizzazione del merito degli studenti;
r):
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non
italiana, da organizzare anche in collaborazione con
gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunita' di origine, delle
famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
Potenziamento scientifico
b):
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
n):
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per
classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del
tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto
indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica
20 marzo 2009, n. 89;
p):
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
studenti;
q):
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla
valorizzazione del merito degli studenti;
s):
definizione di un sistema di orientamento.
Potenziamento laboratoriale
h):
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network
e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i):
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
m):
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio
e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
o):
incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione
Potenziamento Artistico e Musicale
c):
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,
nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di
produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il
coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in
tali settori;
40
m):
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio
e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore;
Potenziamento motorio
g):
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati
a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo
studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Legenda: le lettere di cui sopra fanno riferimento agli obiettivi formativi comma 7
dei campi di potenziamento, legge 107/2015.
Vedi allegato N. 5 (piano di miglioramento)
Indice
41
Orientamento
L’azione didattico - educativa della scuola in tema di orientamento si sviluppa
durante tutto il corso di studi liceali, ma si concentra particolarmente in due
momenti: quello dell’accoglienza, nella fase iniziale del primo anno di corso, e
quello della scelta universitaria che ha avvio dal terzo anno con l’alternanza
scuola-lavoro.
Orientamento e continuità con la scuola secondaria di 1° grado
Le attività di orientamento sono rivolte agli studenti e alle studentesse dell’ultimo
anno delle scuole secondarie di I grado del territorio. Alle iniziative collaborano
numerosi docenti, i quali si recano nei mesi di novembre, dicembre e gennaio
presso gli istituti comprensivi del territorio per avere con gli alunni un confronto
diretto e rispondere ai loro quesiti.
Le scuole secondarie di primo grado interessate sono principalmente quelle del
comune di Latina e di alcuni comuni dove non è presente il Liceo, in particolare
Pontinia, Sabaudia e Sermoneta, Cori. Nelle restanti scuole viene inviato il
materiale informativo.
E' prevista inoltre, nel mese di gennaio, una giornata dedicata (OPEN DAY ) in cui
la scuola rimane aperta: durante l'Open Day docenti e alunni dell'Istituto
conducono piccoli gruppi di potenziali alunni e le loro famiglie nei locali del Liceo
e forniscono informazioni semplici e complete dell'Istituto e degli aspetti più
importanti del Piano dell'Offerta Formativa.
Nelle prime settimane di scuola del primo anno vengono organizzate attività
di inserimento.
Orientamento in uscita
L'attività di orientamento ha lo scopo di fornire informazioni sui corsi di laurea, in
particolare sull'organizzazione e sulla didattica del polo scientifico-tecnologico
dell'Università La Sapienza di Roma nella sede di Latina.
Fin dal terzo anno di corso all’allievo vengono fornite informazioni sull’offerta
formativa universitaria e sui possibili sbocchi professionali, attraverso
incontri, seminari e l’attività di alternanza scuola-lavoro. Fra le iniziative gli
studenti e le studentesse possono partecipare ai test di autovalutazione per
facoltà scientifiche e a progetti più specifici per la preparazione in ambito
biomedico.
Indice
42
Ampliamento dell'offerta formativa
Le attività progettuali rappresentano un ampliamento culturale dell'Offerta
Istituzionale.
Le aree previste sono le seguenti:
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
AREA STORICO-UMANISTICA
AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA
AREA MOTORIA
AREA DELL’INCLUSIONE
Alcuni progetti costituiscono un patrimonio istituzionalizzato e permanente,
pertanto vengono attuati tutti gli anni. Essi sono
Area linguistico - comunicativa
Certamen Taciteum
David giovani
Certificazioni di lingue straniere*
Rete DEURE **
Intercultura
Giornalino d’Istituto “La Zanzara”
Laboratorio foto-grafico
Area storico - umanistica
Olimpiadi di Filosofia
Area scientifica, matematica e tecnologica
Olimpiadi della Matematica
Olimpiadi della Fisica
AUTOCAD 2D e 3D
Progetto Scacchi
CUS.MI.BIO (Il liceo è sede ufficiale per il Lazio del concorso nazionale)
ECDL ***
Pigreco day
Area motoria
Gruppo sportivo
Area dell’inclusione
C.I.C. Sportello di ascolto psicologico e sensibilizzazione a disagi diffusi
43
Altri progetti, relativi alle medesime aree, possono essere inseriti annualmente
su proposta di singoli docenti, gruppi di docenti o esperti esterni (es. Laboratorio
di teatro, Quotidiano in classe, etc.)
* Corsi di lingua
Il liceo propone, in orario extracurriculare, corsi di lingua inglese, francese,
spagnola e tedesca, di vari livelli, certificati da agenzie qualificate.
Alla fine del corso, previo superamento dell’esame, lo studente otterrà la
certificazione che attesta il livello di competenza raggiunto secondo il Quadro
Comune di Riferimento Europeo.
** Progetti europei
Il Liceo aderisce al “Sistema a rete DEURE” per lo sviluppo dell’educazione
europea.
La Comunità Europea, nel sistema DEURE, ha approvato il progetto
RE.S.E.T. -REthinking Sport to Enhance Talents: Lifelong Sporting che vede
il Liceo “Grassi” capofila della rete regionale di scuole. Il progetto si prefigge
come obiettivo principale quello di creare un team interdisciplinare di “Sport
Event Planners” che abbia le conoscenza, le competenze e le capacità
tecniche ed organizzative per attivare ed attuare un evento sportivo per le
scuole della rete DEURE e del loro territorio
*** Patente ECDL
Il Liceo Grassi, a partire dall’anno 2000, è “test center” abilitato a rilasciare
la Patente Europea del Computer – ECDL – una certificazione riconosciuta a
livello internazionale, che attesta la conoscenza dei concetti fondamentali
dell’informatica e la capacità di usare un computer nelle applicazioni
standard di uso quotidiano.
Recentemente il Grassi si è accreditato anche come “test center” ECDL
specialised CAD-2D, che attesta la capacità di saper utilizzare anche
applicazioni specialistiche nella progettazione ingegneristica, richiesta negli
studi professionali.
Le suddette certificazioni sono riconosciute come titolo valido per accedere
all’attribuzione dei crediti formativi, sia da parte della Pubblica
Amministrazione, sia da parte della Scuola e delle Università.
Gli studenti dell’Istituto e tutti gli altri cittadini, possono conseguire queste
certificazioni sostenendo esami e, eventualmente, frequentando gli appositi
corsi di preparazione che la nostra scuola organizza.
44
Visite di istruzione
Le visite didattiche e i viaggi d’istruzione, compresi quelli connessi ad attività
sportive, sono considerate esperienze di apprendimento e fanno parte delle
attività didattiche di ciascuna classe.
Esse nascono da precise motivazioni culturali e didattiche che il consiglio di
classe all’inizio dell’anno predispone e organizza.
Per ogni visita o viaggio sarà fornita agli alunni un’adeguata preparazione e
documentazione attraverso lo studio del luogo, della sua storia e della sua
cultura.
Partecipazione delle classi
La partecipazione deve essere maggiore o uguale a due terzi degli studenti di
ciascuna classe.
Docenti accompagnatori
Il numero dei docenti accompagnatori è stabilito come segue:
Un docente per ogni gruppo di 15 alunni.
Per viaggi che prevedono la partecipazione di una sola classe 2 docenti.
Dei docenti accompagnatori almeno uno deve necessariamente far parte del
Consiglio di Classe; la non appartenenza al Consiglio di classe interessato
al viaggio, può essere accettata a seguito di valide motivazioni e la
preferenza sarà data a un docente che conosce la classe per esperienze
precedenti.
Vedi allegato N. 6 (scheda progetti)
Indice
45
Quadri orari
Orario delle lezioni
I ora
8,20 – 9,20
II ora
9,20 – 10,15
Intervallo
10,15 – 10,30
III ora
10,30 – 11,20
IV ora
11,20 – 12,20
Intervallo (*)
12,20 – 12,30
V ora
12,30 – 13,20
VI ora
13,20 – 14,15
(*) il secondo intervallo solo per le classi che nella giornata hanno la sesta ora.
Liceo scientifico ordinario
Quadro orario
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
Italiano
4
4
4
4
4
Latino
3
3
3
3
3
Inglese
3
3
3
3
3
Geo-storia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Matematica
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze
2
2
3
3
3
Disegno
2
2
2
2
2
Ed. Fisica
2
2
2
2
2
Religione
1
1
1
1
1
Totali
27
27
30
30
30
46
Liceo scientifico sportivo
E’ un Liceo progettato per chi pratica attività sportiva e non intende rinunciare,
per questo, alla costruzione di una solida preparazione culturale, che fornisca
efficaci strumenti per orientarsi con senso critico nella complessità del mondo
contemporaneo. Ma pensato anche per chi desidera costruire la propria
preparazione liceale attraverso l’analisi, la conoscenza e la pratica delle attività
sportive.
Questo percorso è stato ideato, in continuità con la tradizione ”sportiva” che il
nostro Liceo ha da sempre coltivato sul territorio.
Finalità
puntare ad una migliore conoscenza del corpo attraverso la pratica
dell’attività fisica
coniugare la formazione liceale tradizionale con quella sportiva
costruire un percorso di studio in grado di accogliere anche giovani
impegnati nello sport
delineare un percorso formativo che orienti in maniera prevalente , ma non
esclusiva, alla prosecuzione degli studi in area medico-biologico-sportiva
vincere una scommessa: il campione Sportivo non è solo “adrenalina” ma
anche “pensiero”.
Organizzazione generale
La formazione scientifico-tecnologica e quella umanistica concorrono in maniera
equivalente al percorso formativo.
La programmazione delle discipline tecnico-scientifiche prevede una particolare
attenzione sia all’attività motoria che alla pratica sportiva (anche agonistica), alla
Fisiologia, all’Igiene, alle Scienze dell’alimentazione e all’Educazione alla Salute.
E’ prevista altresì una vera e propria rimodulazione dei programmi di alcune
materie come la Fisica che, dal secondo biennio, si occupa anche di
Biomeccanica; la Biologia con l’approfondimento di tematiche legate allo studio
del corpo umano, alla scienza dell’alimentazione e alle nuove frontiere del doping
genetico; la Chimica con lo studio dei processi energetici coinvolti nell’attività
fisica; la Storia che segue anche l’evoluzione dello Sport; le Materie Letterarie
con l’inserimento di approfondimenti tematici sull’agonismo, la competizione, la
violenza nello sport.
Sono, inoltre, stipulate apposite convenzioni con il C.O.N.I. e le varie Federazioni
sportive al fine di organizzare stage, corsi di specializzazione legati alla formazione
teorica e all’attività sportiva.
Successivamente al primo biennio, parallelamente al piano di studi curriculare,
saranno introdotti progetti specifici, in collaborazione con la Facoltà di Medicina e
di Scienze Motorie dell'Università di Latina e Roma. La partecipazione a tali corsi,
oltre ad arricchire il percorso formativo, migliorerà l'orientamento individuale in
uscita.
47
48
Quadro orario
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
Italiano
4
4
4
4
4
Inglese
3
3
3
3
3
Geo-storia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
Matematica
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze
3
3
3
3
3
3
3
3
Diritto sportivo
Disc. sportive
3
3
2
2
2
Sc. motorie
3
3
3
3
3
Religione
1
1
1
1
1
Totali
27
27
30
30
30
Indice
49
Organigramma
Dirigente scolastico
Area amministrativa
DSGA
Assistenti tecnici
Assistenti
amministrativi
Collaboratori
scolastici
Area didattica
Staff DS
collaboratore vicario
secondo collaboratore
Collegio docenti
Coordinatori di
dipartimento
Coordinatori consigli di
classe
Responsabili laboratori
Informatica 1
Informatica 2
Linguistico
Biologia
Chimica
Fisica
Disegno 1
Disegno 2
Planetario
Palestre
Comitato Scientifico (CS)
per l’alternanza scuolalavoro
Tutor interno ASL
Tutor tirocinanti TFA e/o
PAS
Area organizzativa
Consiglio di Istituto
Giunta esecutiva
Funzioni strumentali/staff
dirigenziale:
Commissione PTOF
Referente progetti esterni
Referente RAV e PdiM
Referente INVALSI
Referente orientamento in
entrata
Referente orientamento in
uscita
Referente recupero,
potenziamento, visite
d’istruzione
Referente piattaforma e
sito web
Comitato di valutazione
Tutor docenti neo-immessi in
ruolo
Commissione elettorale
Commissione orario
Sicurezza. Servizio di
protezione e prevenzione:
Responsabile del Servizio
di Prevenzione e protezione
Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza
Medico competente
Addetti al primo soccorso
C.I.C.
Psicologa
Indice
50
Organismi di rappresentanza degli studenti
Assemblee Studentesche
Le Assemblee possono essere di classe o d’Istituto. Esse rappresentano un
importante momento di, approfondimento e confronto in relazione ai problemi
della classe, della scuola e della società.
Comitato Studentesco
Il Comitato studentesco è l'organo rappresentativo degli studenti, ha il compito di
promuovere in modo autonomo diverse iniziative (cineforum, giornalino
scolastico, incontri, dibattiti, etc.)
Rappresentanti nel Consiglio di Istituto
Sono in numero di quattro e vengono eletti annualmente. Un rappresentante
entra nella Giunta esecutiva.
Partecipano ai lavori del Consiglio di Istituto, richiedono la convocazione del
Comitato studentesco, organizzano le Assemblee di Istituto, coordinano lo
svolgimento delle attività proposte dagli studenti, curano i rapporti tra gli
studenti, la Dirigenza scolastica e il Collegio Docenti.
Rappresentanti nella Consulta Provinciale
Sono in numero di due, sono designati annualmente dal Comitato studentesco ,
partecipano alle riunioni della Consulta provinciale che assicura un confronto tra
gli studenti delle diverse scuole. La Consulta si riunisce nel nostro Istituto, che
come Scuola Polo partecipa anche alla gestione amministrativa delle iniziative
messe in essere dalla Consulta.
Indice
51
Organismi di rappresentanza dei genitori
Assemblee dei genitori
Le assemblee possono essere di classe o d’Istituto e devono essere concordate col
Dirigente Scolastico.
Le assemblee di classe vengono convocate su richiesta dei genitori eletti nei
Consigli di classe; l’assemblea di istituto è convocata su richiesta del presidente
del Consiglio di Istituto.
Rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe
I rappresentanti sono due per classe e sono eletti annualmente dai genitori nelle
Assemblee di classe di Ottobre.
Rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto
I rappresentanti sono quattro; eletti dai genitori stessi e rimangono in carica tre
anni. Tra loro viene eletto il Presidente del Consiglio di Istituto e il rappresentante
dei genitori in Giunta Esecutiva.
Indice
52
Composizione del consiglio di istituto
NUMERO
RAPPRESENTANTI
IN CARICA
2
PERSONALE ATA
3 ANNI*
8
PERSONALE DOCENTE
3 ANNI*
4
GENITORI
3 ANNI*
4
STUDENTI
1 ANNO*
* salvo decadenza
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53
Risorse strutturali
Sede: Via Sant'Agostino n. 8
Aule : 57
Laboratori:
Informatica: 2
Informatico / linguistico: 1
Fisica: 1
Chimica: 1
Biologia: 1
Disegno: 2
Planetario: 1
Palestre coperte: 2
Sala fitness: 1
Campo scoperto polifunzionale (calcio a 5, volley, ecc.): 1
Aula magna con 400 posti
Biblioteca: 1 (7500 volumi)
Spazio consultazione edizioni rare
Bar
Area attrezzata “Caffè Ipazia” (ristorazione, spazio conferenze, spazio espositivo)
Spazio polifunzionale: redazione “La zanzara”, postazioni informatiche
Sala stampa
Reception
Spazio attrezzato ricevimento genitori
Infermeria
Sala docenti
Uffici Dirigenza scolastica
Uffici amministrativi
Accesso disabili piano terra
Ascensore anche per disabili
Spazi esterni riservati al parcheggio incustodito di cicli e motocicli
Sistema di videosorveglianza spazi esterni
Indice
54
Criteri per la formazione delle classi
Il Collegio e il Consiglio di Istituto hanno adottato i criteri per la formazione delle
classi. Tali criteri, per le classi prime sono:
Ripartizione degli alunni in relazione al numero di maschi e femmine e al
profitto conseguito, in modo da formare classi il più possibile omogenee fra
loro rispetto ai livelli di ingresso;
Per gli studenti ripetenti (tutte le classi): eventuali richieste per
cambiamento di sezione saranno accolte compatibilmente con i vincoli di
alunni per classe;
Assegnazione di massimo 3 alunni ripetenti alla stessa classe;
Accoglimento delle richieste delle famiglie compatibilmente alle esigenze
organizzative e didattiche del liceo.
Criteri per l’accoglimento delle domande di iscrizione
alla classe di liceo scientifico sportivo
Come da direttiva ministeriale:
N. 30 alunni (residenti nella provincia di Latina) di cui 15 maschi e 15 femmine;
per ciascuno dei due generi n.7 alunni non atleti, n.4 alunni praticanti sport di
squadra, n. 3 alunni praticanti sport individuale, n. 1 alunno con disabilità (se
non richiesto, il posto disponibile sarà nella quota sport individuale).
Ulteriori criteri sono definiti annualmente da una apposita commissione interna
al liceo che valuta le domande e stila apposita graduatoria.
Indice
55
Criteri per l'assegnazione
dei docenti alle classi
Il Collegio e il Consiglio di Istituto hanno adottato i seguenti criteri per
l’assegnazione dei docenti alle classi:
Rispetto della continuità didattica;
Ripartizione equa dei docenti titolari fra le classi e le sezioni.
Per l'assegnazione delle cattedre il Dirigente Scolastico tiene conto:
Delle linee guida stabilite dal Piano dell’Offerta Formativa Triennale;
Delle professionalità presenti nella scuola;
Della valorizzazione delle risorse umane (D. Lgs.vo 165/2001) tenendo
conto anche delle scelte e delle esigenze manifestate dai singoli docenti;
Dell’organizzazione dell’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di
efficacia.
Indice
56
Formazione in servizio
(Legge N. 107 del 13/07/2015 art. 124)
“La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e
strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni
scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e con i
risultati emersi dai piani di miglioramento.”
Il liceo predispone annualmente secondo quanto emerso dagli esiti del RAV e dai
piani di miglioramento attività di formazione per tutti i docenti anche in relazione
alla disponibilità finanziaria. Inoltre i singoli docenti potranno individualmente
frequentare corsi anche avvalendosi delle risorse messe a disposizione attraverso
la carta elettronica prevista dall’articolo 121 della citata legge N. 107.
In particolare, il Liceo si propone di organizzare ( nell'ottica di incrementare
l'offerta di CLIL teaching ai propri studenti), corsi di formazione di lingua inglese
volti al conseguimento delle certificazioni necessarie a partecipare ai corsi di
metodologia CLIL, organizzati dal Ministero e/o istituzioni pubbliche e private.
Inoltre il corso di formazione in rete, già avviato nell'anno scolastico 2015-16,
sulle dinamiche relazionali docente – discente, che ha previsto la partecipazione
di soli 30 docenti, potrebbe essere replicato nell'anno scolastico 2016-17 per tutti
gli altri docenti.
Indice
57
Organico potenziato
Nell’anno scolastico 2015-16 è stato attribuito al Liceo il seguente organico
potenziato. Va rilevato che non è stata attribuita la cattedra A051 - Materie
letterarie e latino, nonostante previsto dal legislatore qualora l'insegnamento
fosse occupato dal docente esonerato in qualità di primo collaboratore del D.S.
Classe di concorso
Numero cattedre
A025 - Disegno - Arte
A029 - Ed. Fisica
A037 - Storia Filosofia
A346 - Inglese
A019 - Discipline giuridiche ed economiche
A049 - Matematica Fisica
A060 - Scienze
1
1
1
1
1
1
1
In base alla programmazione delle attività prevista dal P.T.O.F. 2016-19,
l'organico potenziato richiesto è il seguente:
Classe di concorso
Numero cattedre
A025 - Disegno - Arte
A051 - Materie letterarie e latino
A037 - Storia Filosofia
A346 - Inglese
A019 - Discipline giuridiche ed economiche
A049 - Matematica Fisica
A060 - Scienze
1
2
1
1
1
2
1
Fermo restando che la distribuzione del monte orario dell'organico dell'autonomia
sulle varie attività potrà essere organizzata successivamente al termine delle
iscrizioni (dopo il 22/2/2016) si prevede una ripartizione fra:
Insegnamenti curricolari
Insegnamenti relativi alla ASL
Attività alternativa all'IRC
Attività di recupero e potenziamento
Sostituzioni
Attività organizzative a supporto della dirigenza
Vedi allegato N. 7 (organico personale docente) e N. 8 (organico personale ATA)
Indice
58
Elenco allegati
Regolamento d’Istituto
Patto di corresponsabilità
Piano di miglioramento 2016-17
Linee guida dei dipartimenti disciplinari
Griglie di valutazione
Organico personale docente
Organico personale A.T.A.
Schede progetti
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Allegato N. 1
Regolamento di istituto
Nel contesto dell’autonomia scolastica il Regolamento di Istituto, oltre ad essere
una disposizione di legge, si pone come strumento di aiuto all’attuazione del
P.O.F., che di una scuola costituisce la carta d’identità.
Nella redazione del presente Regolamento si è cercata una profonda interazione
tra la legislazione vigente, lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R.
n.249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21novembre 2007), il P.O.F. di
Istituto, la vita, le problematiche concrete e le potenzialità di questa scuola.
Esso ha lo scopo di garantire il funzionamento del Liceo Scientifico “G.B. Grassi”
di Latina affinché esso sia luogo di crescita morale e culturale, centro di vita
democratica e di partecipazione, dove l’apertura ai problemi del Paese e delle
realtà socio-politiche locali, il dialogo tra le generazioni e le proposte di
rinnovamento avvengano nel rispetto delle scelte e dei diritti di ciascuno, in vista
della progettazione e della realizzazione condivisa di una cittadinanza
consapevole, attiva e matura.
Nell’elaborazione del testo si sono seguite diverse fasi, attraverso le quali si è
cercato di coinvolgere tutti i protagonisti della vita del Liceo, affinché il testo
stesso fosse sentito come proprio di tutti, costruito con tutti, al servizio della vita
di tutti. Attraverso il Regolamento s’intende pertanto promuovere anche un
profondo senso di appartenenza a questa comunità scolastica, educandosi
permanentemente – nelle varie modalità di presenza all’interno della scuola e
nelle diverse tappe della propria esistenza – ad una coscienza critico-costruttiva e
partecipativa.
Ogni norma che regoli la vita quotidiana di questo Istituto deve continuamente
essere confrontata con le finalità fondamentali della scuola italiana e con le sue
caratteristiche. Ne consegue che
Per il rispetto di tali norme si richiede la consapevole e attiva collaborazione
da parte di tutte le componenti di questo Liceo.
Si garantisce il diritto di studentesse e studenti alla realizzazione di attività
autonome, richieste da loro stessi, nonché alla promozione di attività di
informazione.
Si garantisce la libertà di scelta riguardo alle attività integrative e
aggiuntive; inoltre ci si impegna affinché la programmazione di tali attività
osservi ritmi sostenibili per gli studenti, cioè compatibili con gli impegni di
studio e con la qualità della vita.
Questa scuola si impegna a favorire e promuovere il valore
dell’interculturalità ed a tutelare l’espressione delle diversità linguistiche,
culturali e religiose presenti al proprio interno.
Il Liceo si impegna a migliorare ed aggiornare costantemente la propria
offerta formativa, a garantire la salubrità degli ambienti di lavoro e studio,
la qualità dei laboratori e l’educazione alla salute fisica e psichica.
Il presente Regolamento, la cui emanazione, a norma dell’art. 10 del T.U.297/94,
è di competenza del Consiglio di Istituto, entra in vigore trascorsi 15 giorni dalla
sua approvazione, affissa all’Albo di Istituto; dopo tale termine, esso potrà essere
impugnato davanti al TAR o al Presidente della Repubblica, secondo le modalità
60
ed i tempi di impugnazione degli atti amministrativi; le eventuali, future
modifiche dovranno prevedere la medesima procedura di trasparenza.
Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rimanda alle norme, al
codice di comportamento dei pubblici dipendenti ed ai contratti di lavoro, alla
Carta dei Servizi ed ai Regolamenti di settore, nonché alle delibere emanate dal
Consiglio di Istituto e non abrogate.
Dal punto di vista giuridico, la gestione dell'Istituto e dell'attività didattica e
amministrativa è affidata agli Organi Collegiali ed al Dirigente Scolastico. Le
rispettive competenze e attribuzioni sono regolate dalle norme di legge. La vita
dell'Istituto prevede inoltre attività assembleari di classe e di Istituto sia degli
alunni che dei genitori. Il Regolamento di Istituto definisce il funzionamento
della vita della scuola.
Per quanto concerne il funzionamento degli Organi Collegiali si rimanda
all’allegato n°1.
1) Consiglio di Istituto (C.d.I.)
La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio d’Istituto
sono indicati dal D.I. n.44 01/02/2001, negli articoli 8-10 del Testo Unico 16
aprile 94, nel CCNL/06, nonché nelle C.M. ed O.M .emanate dall’autorità
scolastica. E’ composto da 19 membri: 4 genitori, il D.S., 8 Docenti, 4 studenti,
2membri del personale ATA. Per il potere deliberante relativo all’organizzazione ed
alla programmazione della vita della scuola, il Consiglio di Istituto stabilisce di
demandare ad appositi ed articolati Regolamenti di Settore, allegati al presente
Regolamento, le modalità di funzionamento della Biblioteca, dell’uso delle
attrezzature culturali, didattiche e sportive, le modalità di programmazione e di
attuazione dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche. L’attività negoziale e
gestionale delle risorse umane ed economiche è di competenza del Dirigente
Scolastico.
2) Giunta Esecutiva (G.E.)
Viene eletta all’interno del Consiglio di Istituto con il compito di proporre il
programma finanziario annuale e verificarne il conto consuntivo. E' composta dal
D.S., dal D.S.G.A. e da quattro membri eletti dal Consiglio di Istituto, uno per
ogni componente (docenti, genitori, studenti e personale ATA).
Per il Regolamento interno del C.d.I. e della G.E. si rimanda all’allegato n°
2.
3) Organo di garanzia (O.d.G. v. Regolamento di disciplina, art. )
4) Collegio dei Docenti (C.D.)
a. Il Collegio dei docenti è composto da tutti i docenti con contratto a tempo
indeterminato e determinato ed è presieduto dal D.S.
b. Il C.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il
Piano Annuale delle
Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
c. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo
il calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne
ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia
richiesta.
d. Ha potere deliberante su tutte le materie che riguardano il funzionamento
didattico dell'Istituto, elabora proposte di sperimentazione e di aggiornamento e
61
valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per
verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati.
e. Il Collegio dei docenti può organizzare la propria attività articolandosi per
Commissioni e Dipartimenti, di cui possono far parte, a solo titolo consultivo,
oltre ai membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti
scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. In particolare:
le Commissioni, presiedute dal D.S., sono organizzate intorno a particolari
settori o tematiche (aggiornamento dei docenti, P.O.F., ex I.D.E.I. ecc.), ed
hanno funzione preparatoria delle deliberazioni del C.D.;
i Dipartimenti sono organi composti da docenti della medesima disciplina
ed hanno i seguenti compiti:
• programmare gli obiettivi disciplinari ed i contenuti minimi comuni;
• individuare le competenze e le conoscenze in linea con gli assi culturali
dell’obbligo scolastico;
• progettare attività di accoglienza e di acquisizione del metodo di studio;
• elaborare la programmazione didattica annuale;
• concordare le tipologie delle prove di verifica e gli eventuali criteri
specifici di valutazione;
• progettare itinerari per visite didattiche, lezioni differite, viaggi di
istruzione, scambi con classi di altri Paesi e partecipazione a concorsi;
• proporre e coordinare le attività di aggiornamento;
• formulare progetti curriculari;
• coordinare le proposte di acquisto dei sussidi didattici;
• provvedere al monitoraggio in itinere dell’attività didattica e dei progetti
curriculari programmati;
• predisporre specifiche modalità e materiali di recupero e di sostegno;
• predisporre progetti di organizzazione modulare e flessibile dell'attività
didattica;
• collaborare con le FF.SS. nel lavoro di revisione del P.O.F.
5) Comitato di valutazione del servizio dei docenti
a. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal D.S.:
in periodi programmati, per la valutazione del servizio richiesta dai singoli
interessati, a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non
superiore all'ultimo triennio;
alla conclusione dell'anno prescritto agli effetti della valutazione del periodo
di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438-439 e 440 del D.L.vo n.
297/94;
ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
b. Il Comitato deve comunque programmare almeno una riunione nel periodo
finale dell’anno scolastico.
c. Al Comitato possono, su delega del Dirigente Scolastico, essere demandati
compiti di valutazione dei curricula professionali dei docenti per l’individuazione
delle Funzioni Strumentali e degli esperti esterni chiamati a svolgere particolari
attività deliberate nel POF.
6) Consigli di classe (C.d.C.)
a. Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe, dai due
rappresentanti degli studenti e dai due rappresentanti dei genitori eletti nelle
relative assemblee di classe all'inizio di ogni anno scolastico ed è presieduto dal
D.S. ovvero, su sua delega, dal docente coordinatore.
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b. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce
secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle
lezioni.
c. Le competenze riguardanti il coordinamento didattico, i rapporti
interdisciplinari e la valutazione periodica e finale degli alunni vengono esercitate
con la sola presenza dei docenti.
d. All’inizio dell’anno il docente coordinatore del Consiglio di classe illustra agli
studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal POF inerenti la
programmazione, le iniziative didattiche e i criteri
di valutazione.
I Consigli di classe, in particolare :
rilevano la situazione di partenza delle singole classi valutando i risultati
dei test d'ingresso;
elaborano il piano di lavoro annuale specificando le finalità, gli obiettivi, i
contenuti, i metodi ed i criteri di verifica e valutazione e programmano le
opportune strategie d'intervento finalizzate al riequilibrio ed al
consolidamento delle conoscenze e delle competenze;
illustrano ai genitori e agli studenti il piano programmatico assumendo
suggerimenti e valutazioni (mese di novembre);
eseguono la verifica della programmazione e valutano l'andamento didattico
disciplinare delle classi;
provvedono agli scrutini intermedi e finali (solo componente docenti).
7) Assemblea e Comitato dei genitori
a. I genitori possono chiedere di riunirsi in assemblea di istituto e di classe nei
locali della scuola. Il
Dirigente Scolastico concorda con i richiedenti data, ora e locale della riunione e
ne darà comunicazione ai rappresentanti dei genitori tramite il sito web del Liceo
e l’affissione all’Albo di Istituto con l’indicazione degli argomenti all’o.d.g. (Art.15
TU).
b. Per il proprio funzionamento l’Assemblea deve eleggere un Presidente e darsi
un regolamento che è inviato in visione al Consiglio di Istituto.
c. Il Dirigente scolastico può, di propria iniziativa, convocare le assemblee dei
genitori di classe e di istituto e il comitato genitori per sottoporre loro
problematiche relative alle classi o richiedere pareri e proposte su argomenti e
progetti che vanno valutati ed adottati dagli organi dell’Istituto.
d. Il Dirigente Scolastico ed i docenti possono partecipare con diritto di parola alle
Assemblee dei
genitori.
e. Il Comitato dei genitori è costituito da tutti i genitori eletti nei Consigli di
classe, i quali a loro volta
procedono all’elezione del Presidente ed alla stesura del Regolamento da inviare in
visione al C.d.I.
f. Le due rappresentanze hanno il compito di promuovere la partecipazione dei
genitori alla vita dell'Istituto e di elaborare indicazioni e proposte da sottoporre
alla valutazione degli altri organi collegiali senza interferire nelle loro competenze.
8) Assemblee e Comitato studenteschi
L’art. 13 del D.L.vo 297/94 c.1 riconosce alle assemblee studentesche il valore di
“occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento di problemi della
scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli
studenti”.
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A. Assemblea di classe
a. Ogni assemblea è costituita da tutti gli studenti della classe; la convocazione è
vistata dal D.S., cui deve pervenire la richiesta almeno cinque giorni prima della
data prevista per lo svolgimento, tramite i rappresentanti di classe o la
maggioranza di essa. La richiesta deve contenere l’o. d. g., l’indicazione dell’orario
d’inizio e di fine e deve essere controfirmata per presa d’atto dai docenti che
hanno lezione nelle ore del giorno stabilito per lo svolgimento dell’assemblea
stessa.
b. È consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese, nel limite di due
ore. Essa non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante
l’anno scolastico. Non possono
aver luogo assemblee di classe nel mese
conclusivo delle lezioni.
c. Durante le assemblee di classe gli studenti non possono allontanarsi dall’aula.
Il docente dell’ora, tenuto alla vigilanza, rimane nelle immediate vicinanze della
classe ovvero, qualora ne ravvisi la necessità, può restare nell’aula.
B. Assemblea di Istituto
a. È costituita da tutti gli studenti del Liceo iscritti a frequentare l’anno in corso.
b. L’Assemblea di Istituto è comunicata al D.S. dal Comitato Studentesco o dal
10% degli studenti
dell’istituto in forma scritta con le relative firme e la precisa indicazione dell’o.d.g.
e del nominativo
del Presidente dell’Assemblea, che assume la responsabilità del corretto
svolgimento della stessa.
Tale comunicazione deve pervenire almeno cinque giorni prima della data prevista
per la convocazione. Nel caso che la programmazione dell’assemblea preveda
l’intervento di esperti esterni, non più di quattro volte nell’arco dell’anno
scolastico, nella comunicazione devono essere
indicati i temi di intervento ed i nominativi degli invitati. Tale elenco deve essere
sottoposto all’autorizzazione del C.d.I.
c. Gli studenti ed i genitori vengono informati dell’avvenuta convocazione
mediante circolare del Dirigente Scolastico.
d. È consentita una Assemblea di Istituto al mese (escluso il mese finale dell’a.s.)
nel limite delle ore di lezione di una giornata; non è possibile frazionare la durata
di un’assemblea mensile in più giorni dello stesso mese.
e. L’Assemblea di Istituto non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della
settimana ed ha luogo in Aula Magna o in altro locale interno alla scuola, scelto
sulla base dell’effettivo numero dei partecipanti.
f. Una seconda assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni,
subordinatamente alla disponibilità dei locali e dietro assunzione di
responsabilità da parte del Comitato studentesco e/o del Presidente
dell’Assemblea.
g. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere
utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di
gruppo.
h. L’Assemblea si dà un Regolamento ai sensi dell’art. 14 del D.L.vo n. 297/94.
i. L’Assemblea elegge un moderatore, che si fa garante del regolare svolgimento
della stessa.
j. Il D.S. o un suo delegato ha potere di intervento e di scioglimento
dell’Assemblea nel caso di violazione del Regolamento o di constatata
impossibilità di ordinato svolgimento della stessa.
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k. La partecipazione degli studenti è essenziale per un proficuo confronto ed
un’efficace realizzazione delle finalità educative dell’Assemblea stessa; la presenza
non è tuttavia obbligatoria e le eventuali assenze non devono essere giustificate. I
minori sono comunque tenuti a informare della data dell’Assemblea i genitori i
quali provvedono a firmare per presa visione la relativa comunicazione; i docenti
coordinatori di classe sono tenuti a controllare tali firme.
l. Il D.S. e gli insegnanti possono partecipare con diritto di parola alle assemblee
studentesche.
Consultazione degli studenti
Nei casi in cui si renda necessario adottare provvedimenti che influiscano in
modo rilevante sull’organizzazione della scuola, gli studenti, anche su loro
richiesta, possono essere chiamati ad esprimere un parere, non vincolante,
mediante consultazione. Le consultazioni avvengono all’interno delle Assemblee di
istituto e i risultati sono portati a conoscenza del Dirigente Scolastico.
Comitato studentesco (C.S.)
a. Il Comitato Studentesco è costituito dagli studenti rappresentanti di classe e di
Istituto, che possono invitare alle proprie riunioni componenti del Liceo estranee
al Comitato stesso, previa autorizzazione del D.S.
b. Hanno diritto al voto soltanto i membri effettivi, cioè i rappresentanti di classe
e di Istituto; le mozioni vengono approvate a maggioranza relativa.
c. Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge, il Comitato ne può svolgere
altri eventualmente affidatigli dall’Assemblea studentesca di Istituto o dai
rappresentanti degli studenti nei consigli di classe.
d. Compatibilmente con la disponibilità dei locali e con le esigenze di
funzionamento della scuola, previa deliberazione di carattere generale del
Consiglio di Istituto, il D. S. può consentire di volta in
volta l’uso di un locale scolastico per le riunioni del Comitato studentesco,
subordinatamente all’assunzione scritta di responsabilità per eventuali danni e
disordini.
e. Il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario, eletti tra i rappresentanti degli
studenti, si fanno garanti di una gestione democratica dell’assemblea che si
avvalga del contributo di tutti.
f. La seduta può aver luogo anche in assenza del Presidente.
g. Tutte le decisioni da prendere a livello studentesco devono essere discusse,
qualora sia possibile, in prima istanza nel Comitato e successivamente essere
votate in Assemblea plenaria.
h. Il C.S. viene convocato dal Presidente o dagli studenti rappresentanti al C.d.I. o
dalla maggioranza dei suoi componenti tramite richiesta scritta al D.S., nella
quale siano specificate la data, l’ora e l’o.d.g. della seduta. La richiesta deve
essere presentata almeno cinque giorni prima della data di convocazione ed i
rappresentanti vengono avvertiti mediante apposita circolare della Presidenza.
i. Il C.S. approva proposte da presentare all’Assemblea e conseguentemente al
C.d.I. o al D.S.
j. Il C.S. promuove l’impegno e l’interesse degli studenti alla vita scolastica, ma il
principale organo
consultivo e decisionale è l’Assemblea plenaria d’Istituto.
Per il Regolamento del Comitato Studentesco si rimanda all’allegato n° 3.
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ART.1 - Orario delle lezioni
a. Le lezioni, della durata di 60 minuti, hanno inizio alle ore 8.20. L’accesso
all’Istituto e alle aule avviene nei cinque minuti che precedono l’inizio delle
lezioni.
b. L'intervallo ha la durata di quindici minuti, fra la seconda e la terza ora e 10
minuti tra la quarta e quinta ora di lezione (nel giorno in cui la classe ha la sesta
ora di lezione), e si svolge all’interno degli spazi della scuola.
c. Le lezioni terminano di norma fra le ore 13.20 e le 14.10, secondo il quadroorario di ciascuna classe, il sabato alle ore 13.10 per le classi del triennio. Il
biennio ha l’orario articolato su 5 giorni, dal lunedì al venerdì.
d. L'entrata posticipata e l'uscita anticipata di uno o più classi sono autorizzate
dalla Presidenza quando ricorrono motivi di forza maggiore e comunque quando
non sono possibili sostituzioni di docenti assenti.
ART.2 - Obbligo di frequenza
a. Ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo
anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è
richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell'orario annuale personalizzato (art.14, comma 7 DPR 122/2009 –
Regolamento sulla
valutazione).
b. La base di riferimento per la determinazione del limite minimo di presenze è il
monte ore annuale delle lezioni curricolari obbligatorie, e quindi soggette a
valutazione (CM 20 del 4 marzo 2011).
c. Il monte ore minimo annuale per la validità dell’anno scolastico (art.14, comma
7 DPR 122/2009
Regolamento sulla valutazione) è il seguente:
CLASSE MONTE ORE ANNUALE H MINIME PRESENZA (75%)
classi
Monte ore annuale
1 e 2 liceo
27h x 33 settimane =
891h
31h x 33 settimane =
1023
3,4,5 liceo
H minime di presenza
75%
668 h
767 h
d. Il Collegio docenti ha stabilito la possibilità per ciascun Consiglio di classe di
derogare a tale limite per motivati problemi di salute, documentati da strutture
pubbliche, o di gravi e documentati problemi familiari, attività sportive di tipo
agonistico “a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a
giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati” (DPR 122cit.).
ART.3 - Giustificazioni delle assenze
a. Ai genitori, o a chi ne fa le veci, è fatto obbligo di ritirare in segreteria, all’inizio
di ogni anno scolastico, il libretto delle giustificazioni, depositando le proprie
firme. Si accettano solo le giustificazioni con firma depositata.
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b. Le assenze degli studenti devono essere giustificate al rientro a scuola,
sull’apposito libretto, da uno dei genitori. Gli studenti maggiorenni giustificano
con firma propria. Le assenze dalle lezioni vengono annotate sul Registro di classe
e sui registri personali dei docenti.
c. Gli studenti sprovvisti di giustificazione sono tenuti a presentarla entro il
giorno successivo; in caso di reiterato comportamento manchevole possono essere
applicate sanzioni disciplinari ovvero gli allievi possono essere ammessi in classe
solo se accompagnati da un genitore/affidatario.
d. Quando l’assenza supera i cinque giorni consecutivi (compresi i giorni festivi),
la giustificazione sul libretto deve essere accompagnata da un certificato medico
che attesti l’idoneità dello studente a riprendere la frequenza delle lezioni.
e. In caso di smarrimento del libretto delle giustificazioni, lo studente ne
richiederà uno nuovo in segreteria dietro pagamento di una cifra da definire
annualmente in seduta di Consiglio di Istituto: su di esso saranno annullati gli
spazi relativi alle giustificazioni di ingresso in ritardo e di uscita anticipata già
utilizzate.
ART.4 Ingressi in ritardo
a. Gli studenti che giungono a scuola in ritardo possono essere ammessi in classe
alla seconda ora soltanto con l'autorizzazione della Presidenza. Il ritardo viene
annotato sul registro di classe e deve essere giustificato sul libretto delle
giustificazioni, il giorno stesso o il giorno seguente, dai genitori o dallo stesso
studente, se maggiorenne. Non sono consentiti ingressi oltre l'inizio della seconda
ora, se non per documentati motivi di salute.
b. Gli ingressi in ritardo non possono essere più di dieci durante l’intero anno
scolastico; raggiunto tale numero, l’ingresso in classe non è consentito: lo
studente svolge in tal caso attività individuale di studio in Biblioteca
c. Gli studenti pendolari possono vedersi riconosciuta una tolleranza fino a 20
ritardi annui a seguito di richiesta scritta e motivata da parte dei genitori,
autorizzata dal Dirigente Scolastico. Tale autorizzazione viene annotata sul
libretto delle giustificazioni.
ART.5 - Permessi di uscita anticipata
a. Gli studenti possono lasciare il Liceo prima del termine dell’attività scolastica
solo in caso di effettiva necessità. Tali permessi di uscita anticipata, non più di
dieci nell’arco dell’anno scolastico, sono accordati agli alunni minorenni dal
Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori solo in presenza di un genitore o di
persona legalmente delegata: se la delega non è stata depositata in Segreteria
all’inizio dell’anno scolastico, la scuola riconosce come delegato della famiglia
altro adulto che esibisca delega scritta del genitore con allegata fotocopia di un
documento di riconoscimento del genitore depositario della firma sul libretto di
giustificazioni. Gli studenti maggiorenni possono fare richiesta di uscita
anticipata direttamente alla Presidenza; le uscite, non sono comunque consentite
prima delle h.11,00, salvo documentati motivi di salute. .
b. Gli alunni non avvalentesi dell’IRC (Insegnamento della Religione Cattolica)
autorizzati dal genitore/affidatario all’uscita dalla scuola, con relativa
annotazione trascritta sul libretto delle giustificazioni lasciano l’edificio solo dietro
esibizione dello stesso e rientrano 5 minuti prima dell’ora successiva.
ART.6 Divieto di fumo
A norma di legge (L128/13) il presente articolo è sostituito dallo specifico
"Regolamento sul divieto di fumare nella scuola"
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ART.7 Rispetto degli spazi scolastici e danni
La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e
dei collaboratori
scolastici. Nel rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici gli alunni sono tenuti
a non imbrattare le aule ed i servizi ed a lasciare i resti della colazione (carte,
bicchieri, lattine ecc.) negli appositi cestini portarifiuti.
Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che
ad essa possono essere arrecati anche con scritte sui muri e deterioramento delle
suppellettili. Il risarcimento dell’eventuale danno non è sostitutivo della sanzione
disciplinare. I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati
all’autorità giudiziaria e regolati secondo la legislazione vigente.
ART.8 Responsabilità per oggetti incustoditi
L’Istituzione scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti
lasciati incustoditi o
dimenticati. Ciascuno studente e lavoratore della scuola è chiamato alla cura e
all'attenzione dei propri beni di cui è responsabile unico.
ART.9 Criteri relativi alle iscrizioni (così modificato dal C.d'I. del 17 giugno
2011)
Le disposizioni vigenti attribuiscono al Consiglio d’Istituto (D.L.vo. n. 297/94) il
compito di indicare i
criteri generali per la formazione delle classi, mentre i decreti ministeriali
appositamente emanati ne stabiliscono i limiti numerici. In base all’art. 3 del
D.P.R. n.235 del 21-11-2007 “Regolamento recante modifiche e integrazioni allo
Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, contestualmente all’iscrizione, i
genitori e gli allievi sottoscrivono con il Liceo un patto educativo di
corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e
doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
I criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto per le iscrizioni e la formazione delle
classi prime, fermi restando i limiti numerici fissati dalla legge, sono i seguenti:
Equilibrio numerico e per fasce di merito fra le diverse sezioni
Mescolanza di alunni di sesso diverso commisurata all’esigenza di garantire
l’equilibrio numerico e per fasce di merito fra le diverse sezioni
Gli alunni che hanno fratelli o sorelle iscritti nel Liceo nell’anno scolastico
in corso, hanno diritto
all’assegnazione alla sezione da questi frequentato, salvo diversa richiesta
dei genitori.
Chi si avvale di questo diritto, rinuncia contestualmente al diritto indicato
al punto successivo (indicare massimo due amici con cui essere inserito in
un gruppo classe);
Tutti gli studenti possono indicare un massimo di due amici con i quali si
vuole essere assegnati a una classe, e tale indicazione sarà accolta purchè
la scelta sia reciproca;;
In caso di difficoltà numeriche a comporre le classi secondo questo schema,
i genitori vengono contattati e orientati a scelte diverse; in caso di mancato
accordo si procederà a sorteggio;
Gli alunni non ammessi alla classe successiva hanno diritto di chiedere il
cambiamento di sezione e di indicare una sezione/classe nella quale non
vogliono essere inseriti.
ART.10 Criteri per la formulazione dell’orario scolastico
I criteri seguiti per la formulazione dell’orario scolastico sono i seguenti:
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didatticità dell’orario, tramite una distribuzione razionale delle ore di
lezione per ogni disciplina durante la settimana;
considerazione delle richieste del singolo docente.
ART.11 Criteri per l’assegnazione dei Docenti alle classi
Ferma restando la discrezionalità del D.S., cui spetta l’assegnazione delle
cattedre, i criteri seguiti per l’assegnazione dei docenti alle classi sono i seguenti:
efficacia didattica e armonica collaborazione del team del Consiglio di
classe;
continuità didattica;
eventuali richieste dei docenti sulla base della graduatoria interna.
ART.12 Criteri generali delle attività integrative e aggiuntive
a. La programmazione delle iniziative complementari ed integrative avviene dietro
presentazione di
idoneo progetto elaborato dagli studenti, dai docenti, dai genitori, dal personale
ATA e dalle realtà
territoriali e/o in concorso tra loro.
b. Tali progetti sono preceduti da un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza; per la
loro approvazione è preso in considerazione un numero minimo di partecipanti
che non possono provenire esclusivamente dalle sezioni del docente proponente,
ma dal maggior numero di classi possibile. Qualora si verificasse in itinere una
consistente riduzione - quantificabile nel 50% - del numero di studenti
frequentanti, il docente responsabile dell’attività è tenuto a darne comunicazione
al D.S. e al docente F.S. per il P.O.F..
c. Per i progetti tenuti in orario curricolare può essere utilizzata la quota di
variabilità prevista dal Regolamento dell’Autonomia, dividendo le classi in gruppi
e moduli didattici.
d. Qualora non vi siano sufficienti risorse finanziarie per le attività di alto valore
formativo che prevedono una limitata partecipazione di studenti e l’intervento di
esperti esterni, le famiglie possono essere chiamate a corrispondere un
contributo.
e. L’iscrizione ai corsi di ampliamento del curricolo scolastico è volontaria ed è
effettuata dallo studente all’atto dell’iscrizione e/o all’inizio dell’anno; il rilascio
dell’attestato con le conoscenze e le
competenze acquisite è subordinato alla frequenza di almeno il 75% delle lezioni e
alla realizzazione di un prodotto progettuale.
ART.13 Corsi di recupero e di sostegno (Indicazione ministeriale: O.M. n.
92/2007 art. 2, c.1-2)
a. Il recupero è attività curricolare che caratterizza il processo di
insegnamento/apprendimento ed entra quindi a far parte dell’organizzazione
ordinaria della didattica antimeridiana;
b. le attività di recupero sono organizzate secondo i seguenti criteri:
ogni docente riserverà almeno 15 ore l’anno, a partire dal 15 ottobre e fino
al 15 maggio, alle attività di recupero in classe, con una scansione legata
alle specifiche situazioni di classe e sempre documentata nel registro
personale: tale attività sarà comunque più frequente in vista delle prove di
recupero delle insufficienze di primo periodo;
in presenza di isolati casi di insufficienza – massimo 5 studenti per classe –
il docente può provvedere a organizzare attività di recupero individualizzate,
debitamente documentate nel proprio registro personale, in sostituzione
delle ore di recupero di cui al punto precedente;
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per le seguenti materie – matematica, disegno, latino – ciascun docente
può svolgere fino ad un massimo di 8 ore pomeridiane per ciascuna classe
di insegnamento, monte ore che verrà decurtato dalle complessive 15 ore
annue obbligatorie: tali corsi, se attivati, rappresentano un obbligo per gli
studenti, salvo dichiarazione scritta dei genitori di non avvalersi; la
frequenza deve essere pertanto documentata e l’assenza giustificata
secondo le procedure dell’attività antimeridiana;
per le discipline suindicate si offre in subordine l’opportunità di attivare
corsi pomeridiani di classi miste per gruppi di classi parallele o verticali,
purché i gruppi siano superiori a 5 unità;
c. il recupero delle insufficienze di primo periodo è articolato in 3 momenti per
consentire agli studenti una tempestiva opportunità di superamento
dell’insufficienza:
a dicembre, prima della conclusione del primo periodo: la prova superata
comporta una valutazione di sufficienza allo scrutinio del primo periodo,
con media non aritmetica, ma ponderata
a gennaio, con la prima prova del secondo periodo: la valutazione di
sufficienza vale anche come prova di superamento dell’insufficienza di
primo periodo
(solo per gli studenti con insufficienza nel primo periodo che non hanno
portato a sufficienza la prova di gennaio) nella settimana di prove di
recupero dal 27 febbraio al 3 marzo 2016.
d. Per gli studenti con sospensione di giudizio nello scrutinio di giugno verranno
organizzati nei mesi di giugno e luglio corsi di recupero di durata compatibile ai
finanziamenti dello Stato a sostegno dell’attività di recupero individuale da
svolgere a casa.
e. Le prove di verifica per gli studenti con sospensione di giudizio si svolgeranno
nella prima settimana di settembre, visto il buon esito dell’organizzazione in tal
senso degli anni scolastici precedenti e considerato il persistere anche di tutti gli
elementi evidenziati nelle relative delibere
ART.1 NORME DI COMPORTAMENTO
a. La permanenza nelle classi durante l’orario scolastico e la presenza alle lezioni
e alle varie attività didattico-educative programmate sono obbligatorie per gli
studenti e gli insegnanti in servizio.
b. L’uscita al termine delle lezioni, segnalata dal suono della campanella, deve
avvenire in modo ordinato a cura dell’insegnante dell’ultima ora e con l’ausilio dei
collaboratori scolastici.
c. La permanenza degli studenti nel Liceo, anche fuori dell’orario delle lezioni,
deve essere costantemente improntata al rispetto del Regolamento di Istituto e
della legislazione vigente. Tale permanenza non è comunque consentita tra il
termine delle lezioni e l’inizio delle attività extrascolastiche alle quali hanno titolo
a partecipare.
d. La distinzione tra bagni maschili e femminili deve essere osservata da tutti.
e. Nel corso delle ore di lezione gli studenti possono lasciare l’aula solo
eccezionalmente, previa autorizzazione dell’insegnante; di norma non è consentita
l’uscita a più di un alunno per volta. Non è consentito agli alunni lasciare l’aula
durante l’avvicendamento degli insegnanti alla fine delle rispettive ore di lezione.
L’accesso alla Presidenza, alla Segreteria ed alla Biblioteca è possibile soltanto
negli orari stabiliti.
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ART.2 Attività scolastica in assenza del docente / eventuale riduzione
dell’orario scolastico
In assenza del docente, gli studenti :
di norma, usufruiscono, di attività formative da parte di altri insegnanti ai
quali possono chiedere di essere seguiti in uno studio individuale; a questo
fine gli studenti, se anticipatamente avvertiti, portano libri di discipline
diverse da quelle in orario.
in caso di assoluta impossibilità ad essere vigilati da docenti disponibili o in
completamento d’orario, gli studenti possono essere dimessi previo
preavviso alle famiglie, oppure possono essere disposte variazioni di orario.
Tali variazioni vengono, nei limiti del possibile, comunicate per tempo alle
famiglie. E’ compito, tuttavia, dei genitori informarsi preventivamente sulla
regolarità o meno del servizio scolastico, controfirmando l’avviso sul diario
scolastico.
ART.3 Divieto di utilizzare telefoni cellulari e strumentazioni di
riproduzione multimediale, di ripresa di immagini e di registrazione di voci
(Dir. Min. n°104 del 30/11/2007).
Durante le ore di lezione è proibito l’uso dei cellulari e di qualsiasi strumento di
riproduzione multimediale, che devono, pertanto, rimanere rigorosamente spenti.
Gli inosservanti sono sanzionati disciplinarmente e l’apparecchio, ritirato dal
docente, è trattenuto dal D.S. o dai suoi collaboratori per essere restituito al
genitore dello studente.
Se l’utilizzo del cellulare avviene durante un compito in classe o una verifica, oltre
ai provvedimenti di cui sopra, si procede all’annullamento della prova.
Gli studenti possono utilizzare il cellulare nelle ore di lezione solo in caso di
estrema necessità ed urgenza di comunicare con la famiglia previo permesso
esplicito dell’insegnante dell’ora.
Per quanto non previsto si rimanda alla Dir.Min. 104/2007
.
ART.4 Sanzioni disciplinari
Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari e l’individuazione dei comportamenti
che danno luogo alle medesime, si rimanda al "Regolamento disciplinare", come
aggiornato nella seduta del consiglio d'Istituto del 26 ottobre 2011.
ART.1 Norme relative agli obblighi di servizio
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono definiti negli artt. 24-43 del
C.C.N.L. 2006-2009. Si ritiene, tuttavia, utile richiamare, a titolo di pro-memoria,
alcune norme:
a. Ogni docente tiene costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro
digitale personale, il registro dello stato personale ed il registro digitale di classe.
b. E’ a disposizione di ciascun docente nella Sala dei Professori il registro delle
circolari del D.S. e delle partecipazioni alle assemblee sindacali. L’ignoranza delle
circolari regolarmente messe in visione non può essere addotta come valido
motivo di giustificazione.
c. I docenti che usufruiscono dei laboratori e delle aule speciali firmano gli
appositi registri per segnalare la presenza della propria classe, annotando tutte le
operazioni effettuate, nonché le eventuali anomalie riscontrate.
d. Ogni docente ha cura di consegnare alla classe gli elaborati entro venti giorni
dal loro svolgimento.
71
e. Ogni docente procede a frequenti e metodiche verifiche del lavoro svolto in
classe e a casa (CM n.197/95). Le prove scritte sono adeguate nella frequenza alla
suddivisione dell’anno scolastico decisa dal Collegio docenti; le prove orali sono
sistematiche e in numero congruo alla verifica degli obiettivi didattici e formativi
prefissati.
f. I docenti possono richiedere colloqui telefonici con le famiglie dei propri allievi
nell’ottica di un rapporto scuola/famiglie più celere, trasparente e fattivo.
g. I docenti sono tenuti a leggere a voce alta agli studenti il contenuto di tutte le
circolari trasmesse alle classi dagli uffici della Presidenza, trascrivendo sul
Registro di classe digitale il numero della circolare letta.
h. Ciascun docente ha cura di non impartire lezioni private a studenti della
propria scuola e non soltanto delle proprie classi, come da normativa vigente.
I .Ogni docente coopera al buon andamento della scuola seguendo le indicazioni
del D.S., collaborando alla realizzazione delle deliberazioni collegiali ed
adoperandosi per la realizzazione del P.O.F e dei progetti deliberati dal Collegio
Docenti.
j. Ai docenti è data la facoltà, in fase di predisposizione d’orario, di indicare la
giornata libera infrasettimanale prescelta. Resta evidente che la sua concessione
da parte del D.S. è subordinata alla compatibilità con la didatticità dell’orario e
con le esigenze di servizio. In particolare si richiama
l’attenzione sulla necessità di evitare la concentrazione delle richieste nelle
giornate di sabato e lunedì, poiché tale concentrazione rende difficile la
formulazione stessa dell’orario. Inoltre, per favorire lavori in compresenza e
l’attuazione di prove scritte comuni a tutte le classi parallele del Liceo, si auspica
la scelta del medesimo giorno libero da parte dei docenti dello stesso
Dipartimento disciplinare.
k. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli studenti, gli insegnanti sono
tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad
assistere all’uscita dei medesimi (art.29 c.5 CCNL 2006/09).
l. Il docente a disposizione volontaria o obbligatoria alla prima ora è presente
nell’Istituto al fine di
consentire la sollecita sostituzione dei colleghi assenti.
m. Per tutta la durata dell’ora di ricevimento delle famiglie, il docente è presente
nell’istituto, dal momento che l’ora di ricevimento è intesa dal legislatore come
obbligo di servizio (art. 14 c. 2 DPR n. 399).
ART.2 Vigilanza alunni
a. Ciascun docente si adopera perché ogni allievo sia responsabilizzato alla buona
tenuta delle strutture scolastiche, in particolare dell’aula e delle suppellettili, che
alla fine delle lezioni devono essere lasciate in buono stato. La presente
disposizione è valida anche e sopratutto per i laboratori e le aule speciali.
b. I docenti, durante il periodo di servizio, compreso l’orario di ricreazione, hanno
la responsabilità di vigilare sul corretto comportamento di tutti gli alunni,
adottando le misure necessarie; tale attività, infatti, in base alla normativa
vigente, rientra a tutti gli effetti nell’orario di prestazione del servizio.
c. Il docente, che per urgente, grave motivo o per ragioni di servizio dovesse
allontanarsi dalla classe, è tenuto a chiamare un collaboratore scolastico per la
vigilanza.
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ART.3 Presenza del Docente alle assemblee di classe
Nell’ottica del perseguimento di importanti mete formative, quali l’abitudine al
dialogo ed il rispetto degli altri, ciascun docente in servizio nelle ore destinate
all’assemblea di classe ha il compito di vigilare, al fine di garantirne l’ordinato
svolgimento, nonché l’osservanza delle regole democratiche e del confronto civile.
Tale vigilanza avverrà, di norma, rimanendo nelle immediate vicinanze dell’aula,
ma, ove se ne ravvisi la necessità, il docente può rimanere in classe.
ART.4 Uso dei telefoni cellulari e del telefono della scuola
I docenti non possono utilizzare:
- i telefoni cellulari durante l'attività didattica
- i telefoni della scuola per motivi personali
ART.1 Funzioni e mansioni fondamentali del personale ATA
Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) svolge le mansioni previste
dagli artt. 44-62 del C.C.N.L. 2006-2009 in spirito di costante collaborazione con
la Presidenza, secondo i rispettivi profili professionali, e cioè:
il personale amministrativo assolve a tutte le funzioni amministrative,
contabili e gestionali nel rispetto rigoroso dell’orario di servizio e degli
obiettivi di efficienza e di efficacia prefissati.
il personale tecnico collabora con i docenti nella preparazione delle
esercitazioni didattiche e cura che le attrezzature didattico-scientifiche,
elencate negli appositi registri di laboratorio, siano in ordine e pronte
all’uso, segnalando tempestivamente eventuali disfunzioni.
il personale ausiliario assolve alle mansioni operative di cura e pulizia dei
locali e delle suppellettili, svolge opera di vigilanza ai piani ed in portineria
secondo l’ordine di servizio impartito dal D.S.G.A. sulla base delle direttive
del D.S. 1) Il personale in servizio in portineria accoglie con cortesia il
pubblico dando le dovute informazioni per la fruizione dei servizi e
collabora con la Presidenza e la Segreteria eseguendo le operazioni di
competenza. 2) Il personale in servizio ai piani accoglie gli allievi all’orario di
ingresso e svolge opera di sorveglianza, impedendo atti di degrado della
struttura e segnalando immediatamente in Presidenza eventuali infrazioni.
3) Il personale ausiliario è utilizzato anche in servizi esterni. 4) Il personale
ausiliario provvede al funzionamento delle fotocopiatrici e, dietro richiesta
del docente regolarmente autorizzato dal D.S., alla predisposizione delle
attrezzature didattiche e multimediali (lavagne luminose, videoproiettori,
personal computer), verificandone l’efficienza all’atto della consegna e della
riconsegna e segnalandone al D.S.G.A. eventuali rotture o mal
funzionamento.
ART.1 - Chiunque abbia necessità di entrare all’interno dell’edificio scolastico
deve essere munito di un cartellino-passi che verrà consegnato dall’addetto alla
portineria, dietro rilascio di un documento di identificazione personale.
ART.2 - Gli uffici di Segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di
personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico in orari
definiti anno per anno con il consiglio d'Istituto, e in ogni caso che prevedano
anche almeno un'apertura pomeridiana
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ART.3 - Il personale di segreteria assicura la tempestività del servizio ed il
rispetto dei tempi e delle procedure per il disbrigo delle principali pratiche.
ART.4 - Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della
Segreteria, entro tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e di frequenza, entro
cinque giorni per quelli che attestano votazioni e giudizi, rilasciati secondo le
nuove condizioni che regolamentano la materia (cfr. art. 15 Legge 183/11)
ART.5 - La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico,
stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano in nome
dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di
fornire le informazioni richieste.
ART.6 - L'Ufficio di Presidenza riceve il pubblico previo appuntamento telefonico.
ART.7 - L'accesso agli atti amministrativi è regolato dalla Legge n. 241/90, dal
D.P.R. n. 352/92, dalle Circolari Ministeriali n. 278/92 e n.163/93 e successive
integrazioni. L'accesso ai documenti è riservato agli alunni maggiorenni, ai
genitori e a chi esercita la patria potestà, parchè siano titolari di un interesse
personale e concreto; essi devono redigere formale istanza al D.S. specificando la
motivazione della richiesta. E' escluso l'accesso richiesto per motivi emulativi o
per mera curiosità.
ART.8 - Ai sensi dell'art. 59 dell'Ordinanza Ministeriale n. 80 del 9 marzo 1995
sono oggetto di accesso tutti gli atti e i documenti amministrativi scolastici
riguardanti la carriera degli allievi e dei candidati; pertanto sono compresi gli
elaborati scritti, gli atti degli scrutini e degli esami, la programmazione didattica
del C.D., dei Consigli di classe e del singolo docente, nonché i criteri di verifica e
di valutazione esplicitati nel POF. Per quanto attiene all'accesso ai documenti
degli esami, esso è possibile soltanto dopo la pubblicazione dei risultati.
ART.9 - Per ottenere copia dei documenti l’interessato deve produrre un numero
di marche da bollo da 0,20 per ciascuna copia in formato A4 e
0,50 per ciascuna copia in formato A3.
a. Le strutture del Liceo devono essere predisposte per la migliore organizzazione
della vita scolastica e per l’esercizio delle attività didattiche e culturali. È perciò
impegno del C.d.I. promuovere ogni azione perché i diversi ambienti siano in
condizione di permettere l’impiego al quale sono destinati e tutti sono tenuti a
contribuire con il loro comportamento a mantenere l’efficienza dei locali.
b. Nel Liceo sono predisposti appositi spazi riservati alle diverse componenti
scolastiche, ove è possibile apporre, dopo il visto del D.S., proprie comunicazioni,
proposte o materiale illustrativo; è comunque proibita la diffusione di qualsiasi
materiale (manifesti, ciclostili, volantini etc.) che istighi alla violenza, sia contrario
alla morale o nocivo alla salute dei giovani.
c. Nell’Istituto è vietato fare collette o compravendita di qualsiasi genere e per
qualsiasi scopo fra gli studenti, salvo particolari deroghe autorizzate dal D.S.
d. I locali della scuola, previa autorizzazione dell’Amministrazione provinciale,
nonché del D.S. e del Consiglio di Istituto, possono essere utilizzati per convegni,
seminari, promossi dagli organismi democratici del quartiere, dalle forze
sindacali, dai centri culturali e sportivi purché non interferiscano con gli impegni
scolastici e parascolastici. L’autorizzazione delle predette attività viene deliberata
dal D.S. e dal C.d.I., tenuto conto anche della disponibilità del personale ATA.
ART.2 Laboratori, Aule speciali e Aula Magna
a. Il funzionamento dei laboratori e delle aule speciali è regolato in modo da
facilitarne l’uso da parte degli studenti, possibilmente anche nelle ore
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pomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza del docente della materia, che
si assume la responsabilità della conservazione e del rispetto della
strumentazione didattico-scientifica.
b. Il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, affida ad un docente la funzione di
responsabile della struttura con il compito di mantenere aggiornata la lista del
materiale disponibile, tenere il registro delle presenze
e delle esperienze eseguite in laboratorio, curarne il calendario di accesso per le
classi, proporre interventi di manutenzione. Ove se ne ravvisi la necessità, viene
stilato dal responsabile un Regolamento interno, che tutti sono tenuti a
rispettare.
c. L’assistente di laboratorio collabora attivamente con il docente responsabile
alla custodia delle attrezzature e di tutti i materiali presenti nella singola
struttura.
d. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali, il
responsabile del laboratorio ne dà tempestiva comunicazione al D.S. per
l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e per l’individuazione di
eventuali responsabili.
e. Data la complessità del Liceo e l’elevato numero di classi, la prenotazione per
l’utilizzazione delle aule speciali e dell’Aula Magna deve avvenire con congruo
anticipo. In caso di più richieste per una stessa ora di lezione viene data la
precedenza all’iniziativa deliberata in sede collegiale e/o che coinvolge un maggior
numero di allievi rispetto a quella attuata dal singolo docente, secondariamente
alla classe che ha usufruito delle aule speciali per un numero inferiore di volte.
Per il Regolamento interno del Laboratorio linguistico si rimanda
all’allegato n° 5. Per il Regolamento interno del Laboratorio di Arte si rimanda
all’allegato n° 6.
Per il Regolamento interno del Laboratorio multimediale si rimanda
all’allegato n° 7.
ART.3 Palestre e strutture sportive
a. Le lezioni di Educazione fisica si svolgono nelle palestre e negli spazi esterrni
b. Il funzionamento delle palestre è disciplinato in modo da assicurarne la
disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola.
c. Il D.S. nomina, all’inizio dell’anno scolastico, due docenti responsabili delle
strutture sportive con il compito di provvedere alla predisposizione degli orari di
utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare ed al
coordinamento delle iniziative sportive extracurricolari.
d. Gli studenti hanno l’obbligo di rispettare le attrezzature sportive e di osservare
tutte le norme igieniche.
e. Per l’accesso alle palestre gli studenti devono munirsi di scarpe idonee per
ragioni igieniche e per evitare danni alle attrezzature.
f. Durante l’orario scolastico gli impianti sportivi sono utilizzati solo dagli allievi
che hanno lezione di educazione fisica.
g. Fuori dell’orario scolastico detti impianti possono essere utilizzati dagli
studenti che svolgono le
esercitazioni previste nei progetti di attività sportive extrascolastiche.
ART.4 Biblioteca / mediateca di Istituto
75
a. La Biblioteca/mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria
importanza per la vita della scuola; essa è accessibile a tutte le componenti
dell’istituzione scolastica: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A.
b. Compito della Biblioteca/mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il
materiale librario,
documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla
scuola e promuoverne l’uso da parte di allievi e docenti.
c. Il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, nomina un Direttore della
Biblioteca/Mediateca con il compito di sovrintendere al suo funzionamento,
verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, tenere i registri per il
prestito, curare l’aggiornamento della schedatura e del catalogo.
d. Alla Biblioteca/Mediateca della scuola si accede secondo un calendario
settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato.
e. Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario,
documentario, audiovisivo ed informatico secondo le esigenze didattiche e
culturali del Liceo, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle
altre componenti scolastiche, per quanto di loro competenza.
f. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari ed
enciclopedie.
g. I libri vengono dati in prestito per un periodo di 30 giorni, prorogabili di altri
15 in assenza di altre richieste per lo stesso testo; il materiale audiovisivo può
essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la
programmazione dei docenti.
h. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal
prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri o ad altri materiali
smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.
Per il Regolamento interno della Biblioteca si rimanda all’allegato n° 8.
ART.5 Fotocopiatrici
a. L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato
al personale incaricato.
b. L’orario per il servizio di duplicazione del materiale didattico è quotidiano,
definito in ogni anno scolastico Data la complessità dell’Istituzione scolastica, per
favorire lo svolgimento del servizio, i docenti sono invitati a consegnare, se
possibile, con congruo anticipo al personale ausiliario il materiale da riprodurre.
c. É escluso l’utilizzo delle fotocopiatrici per scopi personali.
d. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui
diritti d’autore;
pertanto i docenti si assumono ogni responsabilità sulla sua riproduzione e/o
duplicazione.
ART.1 Attività extrascolastiche
a. Il Consiglio d’Istituto stabilisce annualmente i criteri generali per la
programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche.
b. Il Collegio Docenti, tenuto conto dei criteri indicati dal C.d.I., elabora la
programmazione didattico-educativa prendendo anche in considerazione
eventuali richieste avanzate dagli studenti e valutandone la reale rispondenza agli
obiettivi formativi e culturali della scuola.
76
c. Il C.d.I. delibera sulle decisioni del Collegio Docenti per i profili di propria
competenza.
d. Per rendere più agevole il lavoro di programmazione di tali attività, possono
essere designate, in
seno al Consiglio d’Istituto o al Collegio Docenti, delle commissioni, presiedute dal
D.S. o da un docente da lui delegato, con il compito di preparare i lavori da
sottoporre all’approvazione degli OO.CC.
e. Le attività extrascolastiche sono rivolte agli studenti del Liceo; eventuali
conferenze o tavole rotonde possono essere allargate ad altre componenti, previa
delibera dal C.d.I. Lo svolgimento di tali attività può essere curato dagli
insegnanti o da esperti esterni, scelti anche tra i genitori. Orientativamente tali
attività potranno riguardare i seguenti ambiti:
conoscenza del proprio ambiente di vita e della realtà territoriale in cui si
opera;
corsi su temi di attualità o di particolare rilievo;
seminari di studio;
spettacoli di vario tipo;
corsi di musica;
conferenze;
tavole rotonde.
ART.2 Viaggi di istruzione
a. Sulle proposte dei viaggi d’istruzione il Consiglio di Classe, nella seduta relativa
alla programmazione didattica, delibera sulla richiesta del viaggio d’istruzione
redatta sull’apposito modello, che deve essere presentata al D.S. entro la data
stabilita dalla circolare interna.
b. Il Consiglio di Classe è il solo competente ad analizzare il progetto analitico del
viaggio in tutti i suoi elementi, esclusi gli aspetti economici ed organizzativi che
sono di competenza del D.S. e del C.d.I..
c. Tale progetto deve rispettare i criteri generali stabiliti dal C.D. (per la parte
didattica) e dal C.d.I. (per la parte economica e di struttura generale).
d. Il Consiglio di Classe è tenuto ad indicare esplicitamente i nominativi dei
docenti disponibili ad accompagnare gli studenti e le eventuali riserve.
e. L’effettiva designazione dei docenti viene effettuata in tempo utile dal D.S. con
formale atto di incarico, che deve essere firmato dai docenti interessati per
accettazione ed esplicita assunzione degli obblighi di vigilanza.
f. La partecipazione minima degli alunni deve essere di almeno i 2/3 della classe.
g. I viaggi d’istruzione non possono essere effettuati nell’ultimo mese di lezione.
ART.3 Visite guidate e uscite didattiche
a. I docenti che intendono effettuare iniziative di visite guidate e uscite didattiche
devono compilare una richiesta di autorizzazione al D.S. secondo la modulistica
di riferimento, allegando tutta la documentazione richiesta, sette giorni prima
della data prevista per la visita o l’uscita.
b. I genitori degli alunni minorenni devono rilasciare autorizzazione scritta per la
partecipazione all’attività dei propri figli.
c. Poiché le visite guidate e le uscite didattiche sono parte integrante dell’attività
didattica, il docente accompagnatore prende nota degli allievi assenti dei quali
provvede a riportare i nominativi sul registro di classe il giorno successivo.
d. Gli studenti eventualmente assenti sono tenuti a giustificare.
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Per il Regolamento interno relativo ai viaggi di istruzione ed alle
uscite didattiche si rimanda all’allegato n° 9.
ART.4 Attività di orientamento in entrata ed in uscita
La programmazione educativa del Liceo contempla attività di orientamento sia in
entrata che in uscita (Università e mondo del lavoro), prevedendo, oltre alle
attività in orario curricolare, iniziative extracurricolari, compresi gli stage,
secondo i seguenti criteri organizzativi:
Percorsi di orientamento in entrata e di accoglienza per le classi prime,
svolti in orario sia curricolare che extracurricolare; percorsi per le classi V
liceali che prevedano, ove possibile, anche brevi stage formativi di max. 15
giorni in periodi non coincidenti con gli scrutini ed iniziative specifiche per
le classi V liceali.
Gli studenti ed i docenti in attività di stage sono considerati rispettivamente
in orario scolastico ed in servizio, pertanto sotto assicurazione INAIL; gli
studenti minorenni partecipano all’esperienza solo se autorizzati dai
genitori.
Per le pre-iscrizioni all’Università gli studenti delle classi V liceali possono
collegarsi ai siti delle facoltà utilizzando l’aula di informatica.
ART.5 Modalità di svolgimento delle prove integrative per chi ha trascorso
un periodo all'estero, senza concludervi l'anno scolastico
Dopo un soggiorno all’estero inferiore all’anno scolastico, lo studente rientrando
sostiene delle prove, scritte e/o orali entro il primo mese di frequenza in Italia,
previo accordo con i docenti sui contenuti minimi di cui rispondere relativi alla
parte di programma non svolta in classe in Italia. Nella documentazione
scolastica estera deve essere anche evidenziato un giudizio sul comportamento
(alias voto di comportamento).
ART.6 Modalità di svolgimento delle prove integrative per gli studenti che
hanno frequentato l’anno scolastico all’estero, o che vi hanno concluso
l'anno con scrutinio finale all'estero
a. Nel quadro della mobilità studentesca internazionale (cfr. TU/94-C.M. 181/97C.M. 236/99), il Liceo predispone nel Piano dell’offerta formativa per gli studenti
che decidono di trascorrere un periodo di studi all’estero misure idonee ad un
efficace recupero ed al loro reinserimento all’interno della comunità scolastica
italiana.
b. Dopo un soggiorno all’estero di un anno scolastico, lo studente deve sostenere
– con i docenti del proprio Consiglio di classe - per l’assegnazione del credito
scolastico, un colloquio orale costituito di due parti:
relazione di non più di 15 minuti sulla propria esperienza all'estero, che ne
evidenzi punti di forza ed elementi di debolezza (l'intervento può essere
accompagnato da una presentazione multimediale)
colloquio multidisciplinare su tutte le discipline del curricolo del Liceo che
non hanno fatto parte del Piano di studi all’estero [Cfr normativa che
prevede“accertamenti sulle materie della classe non frequentata in Italia, non
comprese nel piano di studi compiuti presso la scuola estera. Sulla base dell’
esito delle prove suddette, il Consiglio di classe formula una valutazione
globale, che tiene conto anche della valutazione espressa dalla scuola estera
sulle materie comuni ai due ordinamenti, che determinano l’inserimento degli
78
alunni medesimi in una delle bande di oscillazione del credito scolastico
previste dalla normativa”].
c. Gli alunni ritireranno in segreteria gli argomenti essenziali che saranno oggetto
del colloquio al ritorno, come definiti dai propri docenti.
ALLEGATO N. 1 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
ART.1 CONVOCAZIONE
a. L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal
Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti,
nonché dalla Giunta Esecutiva per quanto riguarda il Consiglio di Istituto.
b. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto per mezzo di
comunicazione scritta
indirizzata a ciascun componente dell’organo con almeno cinque giorni di anticipo
rispetto alla data
prevista per la seduta e con almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza; in tale
ultimo caso la
convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.
c. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo
della riunione e deve essere affissa all'Albo di Istituto.
d. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
ART.2 VALIDITA’ SEDUTE
a. La seduta si apre all'ora indicata nella convocazione e risulta valida a tutti gli
effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
b. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti e
non ancora sostituiti.
c. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al
momento della
votazione.
ART.3 DISCUSSIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO (OdG)
a. Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il Segretario, fatta
eccezione per i casi in cui è individuato per legge.
b. E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all' Ordine del
Giorno nella successione dell'avviso di convocazione; se l’Organo Collegiale è
presente all’unanimità, si possono aggiungere altri argomenti con il voto
favorevole dei presenti.
c. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I. che
vanno adottate su proposta della Giunta Esecutiva (G.E.).
d. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un
componente
dell’Organo Collegiale, previa approvazione della maggioranza. La richiesta deve
essere fatta al Presidente prima dell’apertura dei lavori. In caso di aggiornamento
della seduta, viene mantenuto lo stesso ordine di trattazione degli argomenti.
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ART.4 MOZIONI PREGIUDIZIALI E SOSPENSIVE
a. Prima della discussione di un argomento all'OdG, ogni membro può presentare
una mozione d’ordine perché la predetta discussione non sia svolta ("questione
pregiudiziale") oppure sia rinviata ("questione sospensiva"); la questione
sospensiva può essere posta anche durante la discussione.
b. Sulla mozione pregiudiziale e/o sospensiva possono parlare un membro a
favore ed uno contro.
c. L’Organo Collegiale a maggioranza si pronuncia, con votazione palese, circa
l'accoglimento della mozione d'ordine che, se accolta, determina la sospensione
immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce.
ART.5 MOZIONI D’ORDINE E PER FATTO PERSONALE
a. Chi interviene nella discussione deve attenersi all’argomento in esame e non
può prendere la parola più di una volta sul medesimo punto, se non per
presentare una mozione d’ordine o per fatto personale.
b. La mozione d’ordine è un intervento con il quale si intende rilevare che colui
che sta parlando non si attiene alla materia del dibattito o usa un linguaggio
inammissibile o viola norme procedurali e/o regolamentari.
Tale intervento interrompe la discussione sul punto all’o.d.g. e il Presidente
decide se esso sia o no ammissibile. Nel caso che non lo sia, motiverà in merito;
in caso contrario porrà immediatamente in votazione la mozione. Esaurita la
discussione incidentale sulla mozione, viene ripreso lo svolgimento dei lavori.
c. La mozione per fatto personale ricorre quando un intervenuto nella
discussione abbia pronunciato affermazioni tali da ledere l’onorabilità o mettere
in dubbio la buona fede di un membro del Consiglio.
Sulla mozione per fatto personale non si vota.
ART.6 DIRITTO DI INTERVENTO
a. Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno
diritto di intervenire sugli argomenti in discussione, secondo l'ordine di iscrizione
e per il tempo strettamente necessario.
b. Nessuno può interrompere chi parla tranne il Presidente per un richiamo al
Regolamento o all’ordine del giorno o per replicare agli oratori, quando sia posto
in discussione il suo operato.
ART.7 DICHIARAZIONE DI VOTO
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le
dichiarazioni, con le quali i votanti esprimono brevemente le motivazioni del
proprio voto. La dichiarazione di voto deve essereriportata nel verbale della
seduta.
ART.8 VOTAZIONI
a. Esaurita la discussione generale su ogni argomento posto all’ordine del giorno,
il Presidente avanza una proposta; qualora vi rinunci, i membri possono avanzare
proprie proposte sotto forma di mozioni.
b. Al termine della procedura propositiva non può più essere richiesta la parola
ed il Presidente chiama l’organo alla votazione su ciascuna delle mozioni, secondo
l’ordine di presentazione.
c. Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano oppure per appello
nominale, su richiesta del Presidente o di uno dei componenti.
80
d. Solo le votazioni concernenti determinate o determinabili persone si effettuano
a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete.
e. La votazione non può validamente avere luogo se i consiglieri non si trovano in
numero legale, cioè almeno la metà più uno.
f. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal voto sono calcolati tra i presenti, ma
non tra i votanti . Le deliberazioni sono adottate a maggioranza semplice (cioè dei
voti validamente espressi) salvo che disposizioni speciali prescrivano
diversamente. Per le votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del
Presidente.
g. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta, a meno che non si
riscontri una discordanza tra il numero dei voti espressi e quello dei votanti.
h. Nel caso di approvazione parziale di un provvedimento mediante votazioni
separate, si procede ad una votazione conclusiva globale.
ART.9 RISOLUZIONI
a. I componenti degli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a
manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti.
b. Per dette risoluzioni valgono le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.
ART.10 VERBALIZZAZIONE DEI LAVORI
a. Nel verbale vengono indicati: data, ora e luogo della riunione, il presidente, il
segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti con i nomi e relativa
qualifica, gli assenti, giustificati o no, l'OdG. Si annotano brevemente le
considerazioni emerse durante il dibattito e le eventuali dichiarazioni di voto con
il tipo di votazione seguito.
b. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro
dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale.
c. Il verbale di ogni adunanza riporta per ogni punto all'OdG le decisioni prese e
gli elementi essenziali della discussione, tralasciando il resoconto dettagliato degli
interventi, salvo esplicita richiesta dall’oratore, dà conto, inoltre, dell'esito della
votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli,
contrari, astenuti e nulli).
d. Sul verbale trascritto sul Registro viene impresso il numero progressivo
annuale, il bollo della scuola e le firme del Presidente e del Segretario. Il Registro
è depositato nell’ufficio di Segreteria. e. Per la validità del verbale è sufficiente la
sottoscrizione del Presidente e del Segretario.
f. All’inizio della seduta successiva viene data lettura del verbale per
l’approvazione formale. In tale sede possono essere apportate solo rettifiche o
modifiche di carattere meramente formale, con esclusione d’ogni mutamento delle
deliberazioni già prese o di riesame di argomenti già discussi.
ART.11 SURROGA DEI MEMBRI
a. Per la sostituzione dei membri elettivi si procede secondo quanto disposto
dall'art. 22 del D.P.R.
416/74.
b. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno
in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e,
comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.
c. I membri subentranti cessano dalla carica allo scadere del periodo di durata
dell’Organo collegiale.
81
ART.12 PROGRAMMAZIONE
Gli Organi Collegiali programmano le proprie attività nel tempo in rapporto alle
specifiche competenze, inserendo la discussione di argomenti su cui sia possibile
prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri in
date, in linea di massima, prestabilite.
ART.13 DECADENZA
I membri eletti dell’Organo Collegiale decadono quando perdono i requisiti
richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza
giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte
dagli interessati.
ART.14 DIMISSIONI
a. I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi
momento. Le dimissioni, normalmente formulate per iscritto, sono ammesse in
forma orale quando vengono presentate dinanzi allo organo riunito.
b. L’Organo Collegiale, prendendo atto delle dimissioni, può, in prima istanza,
invitare il dimissionario a recedere dal proposito; successivamente queste
divengono definitive ed irrevocabili.
ALLEGATO N. 2 - NORME DI FUNZIONAMENTO E REGOLAMENTO DEI
LAVORI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO (C.I.)
1. La prima convocazione del C.I., immediatamente successiva alla nomina dei
membri eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.
2. Nella prima riunione, presieduta dal Dirigente Scolastico, il C.I. elegge a
scrutinio segreto, tra i rappresentanti dei genitori, il proprio Presidente. E' eletto il
candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti rapportata al numero dei
componenti del C.I. (vale a dire la metà più uno dei membri effettivi del Consiglio).
3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il
Presidente è eletto a maggioranza dei votanti. In caso di parità si ripete la
votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).
4. Il C.I. può deliberare di eleggere fra i genitori anche un Vice presidente con le
stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di
assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza
anche di questi, il consigliere più anziano di età. Il Presidente ed il Vice
presidente possono essere revocati con deliberazione del Consiglio presa a
maggioranza qualificata di almeno i due terzi dei suoi componenti.
5. Il C.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dall’art. 1
dell’allegato n°1 – Funzionamento degli OO.GG.; i consiglieri, all’atto del
ricevimento della convocazione, sono tenuti a comunicare al Presidente la
presumibile presenza, al fine di verificare il raggiungimento del numero legale.
6. Il Presidente del C.I. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su
richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva e/o di un terzo dei suoi
componenti .
82
7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I. su proposta del
Presidente della Giunta Esecutiva.
8. A conclusione di ogni seduta singoli consiglieri possono indicare argomenti da
inserire nell'ordine
del giorno della riunione successiva.
9. Il C.I. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri
lavori.
10. Il C.I., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare
le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio, delle quali possono far
parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti
scolastiche ed eventuali esperti esterni alla scuola. Le commissioni possono avere
potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I. e svolgono la propria attività secondo
le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. A questo ultimo sono tenute
a riferire tramite il loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni
raggiunte nel lasso di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di
commissione viene redatto sintetico processo verbale.
11. Le sedute del C.I., ad eccezione di quelle riguardanti singole persone, sono
pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità e la capienza del
locale, tutti i soggetti previsti per legge.
12. Ove il comportamento del pubblico, senza diritto di parola, non sia corretto, il
Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua
prosecuzione a porte chiuse.
13. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto è garantita mediante
affissione all’Albo di Istituto della copia integrale del testo delle delibere,
sottoscritta e consegnata dal Segretario al D.S. o a suo
delegato entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa seduta. La copia delle
delibere rimane esposta per 15 giorni; entro tale termine possono essere
presentati reclami da chi vi ha titolo.
Trascorso tale termine, le delibere hanno carattere definitivo e possono essere
impugnate davanti al TAR o al Presidente della Repubblica secondo procedure e
tempi previsti dalla normativa.
14. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti
singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.
NORME DI FUNZIONAMENTO DELLA GIUNTA ESECUTIVA (G.E.)
1. Il C.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, elegge al suo interno
la Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un
genitore e uno studente, secondo le modalità stabilite dal Consiglio stesso e con
voto segreto.
2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha
la rappresentanza dell'istituto, ed il Direttore del Servizi Generali ed
Amministrativi, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.
3. La G.E. prepara i lavori del C.I. almeno due giorni prima della seduta,
predisponendo il materiale
necessario ad una corretta informazione dei consiglieri.
4. La G.E. predispone il Programma Annuale e le eventuali variazioni, nonché il
Conto Consuntivo,
secondo quanto stabilito dal D.I. 44/2001.
5. L’esecuzione delle delibere del C.I. spetta alla G.E. che ne definisce tempi e
modi; il Dirigente provvede solo all’emanazione formale del provvedimento
83
esecutivo dopo essersi accertato che la delibera di spesa non sia in contrasto con
le disposizioni di legge o di regolamento contabile; nel caso vengano constatate
irregolarità o illegittimità delle delibere, il Dirigente ne promuove il riesame al
Consiglio.
ALLEGATO N. 3 REGOLAMENTO COMITATO STUDENTESCO
Art.1 - Il Comitato Studentesco, previsto dal D. L.vo del 16-04-1994 n. 297 art.
13 c.4, si propone come organo di partecipazione democratica degli studenti alla
vita della scuola, in quanto costituisce la legittima espressione della volontà e
degli orientamenti di tutti gli allievi del Liceo; collabora alla salvaguardia dei
diritti ed all’espletamento dei doveri degli studenti senza discriminazione alcuna.
Art.2 - Il Comitato Studentesco è formato dai rappresentanti degli studenti nei
Consigli di Classe, nel Consiglio di Istituto e nella Consulta Provinciale. Hanno
facoltà di intervenire alle discussioni, senza diritto di voto, tutti gli studenti del
Liceo.
Art.3 - La libera partecipazione alle riunioni del Comitato Studentesco non può
essere sottoposta a
limitazioni o a vincoli di alcun genere.
Art.4 - Il Comitato Studentesco elegge al suo interno un Presidente, fra gli
studenti delle classi liceali, ed un Vice-presidente, fra gli allievi delle classi
ginnasiali. Il Presidente ed il Vice-presidente non possono essere eletti fra i
rappresentanti al Consiglio di Istituto o alla Consulta Provinciale.
Art.5-Le riunioni del Comitato Studentesco possono essere convocate, con
almeno cinque giorni di preavviso, dal Presidente o dal 50% dei suoi membri
tramite richiesta al Dirigente Scolastico con
l’indicazione della data, dell’ora e del luogo di svolgimento e dell’ordine del giorno
in discussione. Il
Dirigente Scolastico ne dà comunicazione attraverso apposita circolare a tutti i
rappresentanti di classe. In casi di eccezionale gravità, assenti il Presidente ed il
Vice-presidente, i rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto,
congiuntamente, hanno facoltà di convocare il Comitato Studentesco.
Art.6 - Il Comitato Studentesco ha diritto di riunirsi fino a due volte al mese, di
norma, in orario extrascolastico all’interno dei locali del Liceo, subordinatamente
alla disponibilità degli stessi.
Art.7 - In casi di eventi di eccezionale gravità, è facoltà del Dirigente Scolastico
concedere al Comitato Studentesco un’ulteriore riunione, anche senza il suddetto
preavviso.
Art.8 - Il Comitato Studentesco delibera la data ed il tema dell’Assemblea
Studentesca di Istituto. –La convocazione di tale Assemblea, con richiesta scritta
al Dirigente Scolastico, è firmata dal Presidente o dal 10% degli studenti della
scuola con almeno cinque giorni di preavviso. -Il Dirigente Scolastico, tramite
apposita circolare, rende nota tale delibera a tutti gli studenti del Liceo.
Art.9 - E’ dovere dei rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto
sovrintendere all’organizzazione ed all’ordinato svolgimento dell’Assemblea
Studentesca di Istituto. Il Presidente del Comitato Studentesco è garante
dell’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
84
Art.10 - Il Comitato Studentesco discute le eventuali forme di mobilitazione
studentesca. Per casi di particolare importanza demanda il compito all’Assemblea
Studentesca di Istituto.
Art.11 - Il Comitato Studentesco non può fare esplicito riferimento a partiti
e/o ad ideologie politiche né ad altre associazioni studentesche; tale scelta
è lasciata agli studenti a livello individuale.
Art.12 - Il Comitato Studentesco, su proposta del Presidente, del Vice-presidente
e dei rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto, può nominare delle
commissioni cui delegare determinate funzioni organizzative, di controllo e/o di
inchiesta riguardanti la vita della scuola.
Art.13 - I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto possono consultare
il Comitato Studentesco a proposito di argomenti e tematiche di vasto interesse,
oggetto di discussione nel Consiglio di Istituto.
Art.14 - Il Comitato Studentesco, come previsto dal citato D.L.vo art.13 c.5, “può
esprimere pareri formulare proposte direttamente al Consiglio di Istituto”. Si
pronuncia, inoltre, sul Piano dell’Offerta
Formativa del Liceo.
Art.15 - Le votazioni del Comitato Studentesco avvengono a scrutinio palese per
alzata di mano e sono valide solo in presenza di un terzo dei membri.
Art.16 - Di ogni riunione del Comitato Studentesco viene steso verbale scritto da
parte di un membro del Comitato stesso, designato quale segretario
verbalizzatore.
Art.17 - Le delibere del Comitato Studentesco sono pubbliche e vengono affisse
all’Albo degli Studenti.
Art.18 - La presenza dei docenti e/o dei genitori alle riunioni del Comitato
Studentesco può avvenire solo previa approvazione da parte del Presidente.
Art.19 - La partecipazione alle riunioni del Comitato Studentesco da parte di
persone esterne al Liceo può avvenire solo previa autorizzazione del Dirigente
Scolastico.
Art.20 - In assenza del Presidente, il Vicepresidente ne assume tutte le funzioni.
Art.21 - Il Presidente può essere sfiduciato e costretto alle dimissioni dal 50% più
uno dei membri del Comitato Studentesco; in tal caso il Vicepresidente indice
immediate elezioni.
Art.22 - Modifiche al presente Regolamento avvengono a seguito di votazione del
50% più uno dei membri del Comitato Studentesco.
ALLEGATO N. 4 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(D.P.R. 21 novembre 2007 n° 235)
IL GENITORE/AFFIDATARIO ED IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI: Il DPR n.249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto delle
Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria -La direttiva MPI n.
5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee d’indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità -La direttiva MPI n. 16 del 5 febbraio 2007 Linee di
indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo
La direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in
materia di utilizzo di telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante
85
l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e
di corresponsabilità dei genitori e dei docenti
Il DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed
integrazioni al decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto
delle Studentesse e degli
Studenti della scuola secondaria
La direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante linee di indirizzo e
chiarimenti interpretativi ed
applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con
particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi
elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare
immagini, filmati o registrazioni vocali.
Il Regolamento di Istituto
PRESO ATTO che la formazione e l’educazione sono processi complessi e
continui che richiedono la
cooperazione, oltre che dello studente, della scuola, della famiglia e dell’intera
comunità scolastica;
CONSIDERATO l’articolo 1 commi 1 e 2 del D.P.R. 249/98:
1 La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile.
2 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata
ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In
essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno.
SOTTOSCRIVONO
il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, ispirato ai
documenti fondamentali che regolano la vita all’interno della comunità scolastica
e finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel
rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Le indicazioni in
esso contenute rispettano la libertà di insegnamento e il diritto di partecipazione
alla vita scolastica di genitori e studenti. Il Liceo si impegna comunque a
stimolare la formulazione di proposte da parte di tutti, che possano contribuire
concretamente alla programmazione educativa e didattica. Il rispetto di tale Patto
costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli
studenti al successo scolastico.
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA si impegna a:
rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i
tempi, e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità,
singolarità e unicità;
rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un
ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo;
sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione al
fine di motivare l’allievo all’apprendimento;
promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo
studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili;
realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie
didattiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, ivi comprese le
86
iniziative volte al raggiungimento del successo scolastico (corsi di recupero
e di sostegno);
comunicare alla famiglia le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali
dello studente allo scopo di ricercare ogni possibile sinergia;
favorire un rapporto costruttivo e sereno tra scuola e famiglia attraverso un
atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire
il pieno sviluppo dello studente.
I GENITORI si impegnano a:
conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo
educativo, in particolare alle riunioni programmate degli Organi Collegiali,
collaborando con i Docenti ed il Dirigente Scolastico;
sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici, in
particolare nello svolgimento dei compiti assegnati;
informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere
ripercussioni sull’andamento scolastico dello studente;
vigilare sulla costante frequenza delle attività in orario scolastico e dei corsi
di recupero/sostegno in orario extrascolastico;
giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola (ore 8,00);
non chiedere uscite anticipate se non in casi di effettiva necessità;
invitare il proprio figlio a non fare uso in classe di cellulari o di altri
dispositivi elettronici o audiovisivi. La violazione di tale disposizione
comporterà il ritiro temporaneo del cellulare, se usato durante le ore di
lezione, e/o il deferimento alle autorità competenti nel caso in cui lo
studente utilizzi dispositivi per riprese non autorizzate e/o lesive
dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici
(Regolamento di Istituto – Capo III – art. 7);
intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il
Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei
propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei Docenti;
in base al Regolamento di Istituto Capo II – artt. 8-9, indennizzare il Liceo
per eventuali danni prodotti dal proprio figlio nell’uso improprio o scorretto
dei servizi, degli arredi e delle attrezzature scolastiche;
risarcire il danno, in concorso con altri (corresponsabilità del gruppo
classe), anche quando l’autore non dovesse essere identificato;
firmare gli avvisi e le comunicazioni della scuola divulgate tramite circolare
agli studenti.
LO/LA STUDENTE/STUDENTESSA si impegna a:
prendere coscienza dei personali diritti e doveri;
rispettare persone, ambienti e attrezzature evitando di provocare danni a
cose, persone, suppellettili ed al patrimonio della scuola;
condividere la responsabilità di rendere accogliente e di curare l’ambiente
scolastico, come importante fattore di qualità della vita della scuola;
osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza prescritte dal
Regolamento di Istituto, in particolare la puntualità alle lezioni (ore 8,20) ed
il rispetto dei divieti del fumo e dell’uso di telefoni cellulari e di altri
dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M. 15/03/2007);
tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il Personale
della scuola e dei propri compagni;
87
seguire con attenzione quanto viene insegnato ed intervenire in modo
pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze
ed esperienze;
usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera.
DISCIPLINA
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:
le infrazioni disciplinari da parte del figlio danno luogo a sanzioni
disciplinari;
nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata
al principio della riparazione del danno;
il Regolamento di Istituto disciplina le modalità di irrogazione delle sanzioni
disciplinari e di impugnazione.
PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE: AVVISI E RECLAMI
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti nel presente
patto, si attua la procedura di composizione obbligatoria, che prevede:
1. Segnalazione di inadempienza tramite “avviso”, se prodotta dal Liceo, tramite
“reclamo”, se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi
che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta;
2. accertamento: una volta prodotto l’avviso o il reclamo, se l’inadempienza non
risulta di immediata evidenza, il ricevente è obbligato ad esperire ogni necessario
accertamento o verifica circa le circostanze segnalate;
3. ripristino: sulla base degli accertamenti di cui al precedente punto 2, il
ricevente, in caso di riscontro
positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare
la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;
4. informazione: il ricevente è obbligato ad informare l’emittente sia sugli esiti
degli accertamenti, sia sulle eventuali misure di ripristino adottate.
In base a quanto disposto dall’art. 3 del D.P.R. 235/2007, il presente Patto
educativo di corresponsabilità è parte integrante del Regolamento di Istituto.
Latina……………………………………
Firme per accettazione del presente documento
Per il Liceo Scientifico “G.B. Grassi” Latina”
Per la
famiglia dell’allieva/o
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
I
GENITORI L’ALLIEVA/O
……………………………………
……………………
………………………...
88
ALLEGATO N. 5 RELOGAMENTO INTERNO LABORAROTIO LINGUISTICO
1. Gli studenti sono ammessi in laboratorio secondo l'orario predisposto, affisso
nelle bacheche della scuola e pubblicato sul sito, solo se accompagnati
dall'insegnante di inglese che deve garantire la sua presenza per tutto il tempo
della lezione,
2. Ciascun docente d’inglese deve, fin dal primo giorno, assegnare agli alunni
delle proprie classi le postazioni secondo l'ordine alfabetico corrispondente
anche all'ordine progressivo del registro di classe.
3. Ogni studente, all'inizio della lezione, deve controllare che la propria postazione
sia in ordine; qualsiasi irregolarità deve essere segnalata immediatamente al
docente e al tecnico di laboratorio per i provvedimenti del caso.
4. Per accedere alle postazioni evitare di calpestare la canalina passacavi ed
evitare di assumere comportamenti e movimenti che possano provocare danni.
5. Al termine della lezione ogni alunno riporrà sul tavolo la cuffia utilizzata,
mantenendo il microfono rivolto verso l'alto, evitando altresì urti impropri.
6. Non è consentito mangiare, bere, scrivere sui banchi, né tenere i cellulari o
altri apparecchi elettronici accesi.
7. Ogni docente firmerà la propria presenza in laboratorio, indicando anche per
ciascuna ora la classe che lo utilizza; terrà sotto controllo tutta l'aula durante lo
svolgimento della lezione non consentendo il transito ad alunni che non siano
quelli in orario. Se si tratta dell'ultima lezione del giorno, in assenza del tecnico,
dovrà provvedere a spegnere tutte le apparecchiature ed il quadro elettrico. Anche
la porta di accesso deve essere sempre scrupolosamente chiusa.
8. Gli autori di iniziative non autorizzate, manomissioni, atti di vandalismo
all'interno del laboratorio linguistico, saranno chiamati al risarcimento dei danni,
fatto salvo ogni altro provvedimento disciplinare.
ALLEGATO N. 6 REGOLAMENTO INTERNO DEL LABORATORIO DI ARTE
Art.1-L’uso del Laboratorio di Arte è prioritariamente consentito ai docenti di
Storia dell’Arte secondo il piano di turnazione elaborato ad ogni inizio di anno
scolastico dal docente responsabile.
Art.2-L’uso del Laboratorio da parte dei docenti di altra disciplina deve essere
autorizzato dal Dirigente Scolastico e dal docente responsabile del Laboratorio.
Art.3-Le classi possono recarsi in Laboratorio solo se accompagnate dal proprio
docente che ha il compito di vigilare sul comportamento degli studenti e di
segnalare al docente responsabile eventuali danni
riscontrati alla struttura e/o agli strumenti didattici utilizzati.
Art.4-All’inizio della lezione ogni studente deve segnalare al proprio docente le
eventuali manomissioni riscontrate.
Al termine di ogni lezione il docente deve verificare lo stato dei luoghi e delle cose.
Art.5-Ogni danno eventualmente procurato alle strutture e/o agli strumenti viene
addebitato in so-lido
all’autore ovvero, in caso di impossibilità di risalire al responsabile, all’intera
classe.
Art.6-Ogni docente è tenuto a compilare il Registro di laboratorio inserendo negli
appositi spazi l’orario di presenza e la classe.
89
Art.7-Il videoriproduttore, i telecomandi ed il proiettore, dopo l’utilizzazione,
vanno riposti nell’armadio metallico insieme alle cassette video ed alle diapositive
ordinatamente disposte negli appositi contenitori.
Art.8-Gli studenti sono tenuti ad osservare un comportamento corretto ed
ordinato.
Art.9-All’interno del Laboratorio non possono essere consumati né cibo né
bevande.
Art.10-Gli armadi muniti di serratura e la porta del Laboratorio devono essere
chiusi a chiave alla fine di ogni lezione.
Art.11-I docenti possono chiedere la copia delle chiavi del Laboratorio al
personale A.T.A. in servizio al I piano.
ALLEGATO N. 7 REGOLAMENTO LABORTORIO MULTIMEDIALE
Art.1-Il Laboratorio multimediale supporta l’esigenza di un’attività di
insegnamento ed apprendimento in un ambiente caratterizzato dalla presenza di
nuove tecnologie didattiche; il suo uso è esteso a tutte le discipline.
Art.2-Possono accedere al Laboratorio tutti i docenti che intendano svolgere con
la propria classe una lezione servendosi del supporto multimediale, previa
richiesta sull’apposito modulo di utilizzazione del Laboratorio.
Art.3-Le richieste di utilizzazione del Laboratorio devono essere inserite in tempo
adeguato sul libro prenotazioni dell'orario settimanale del Laboratorio.
Art.4-Qualora i docenti prenotati con la propria classe non intendano più
utilizzare il Laboratorio, devono disdire la prenotazione in tempo utile per
consentirne l’uso ad altri studenti.
Art.5-Qualora vengano programmati nel Laboratorio lavori ordinari e/o
straordinari di manutenzione, il tecnico di Laboratorio informa i docenti prenotati
con le proprie classi dell’inagibilità del Laboratorio stesso.
Art.6-L’uso del Laboratorio è consentito sulla base delle seguenti priorità:
alle classi in presenza del docente dell’ora;
ai docenti in presenza del tecnico di Laboratorio;
ai singoli studenti, nell’ambito della programmazione didattica, in presenza
del tecnico di Laboratorio, previa prenotazione eseguita nel giorno
precedente a quello di utilizzo e compilazione dell’apposito modulo di
utilizzo per studenti. Il tecnico di Laboratorio è tenuto a segnare i
nominativi degli studenti presenti in Laboratorio sul Registro.
Art.7-E’ vietato installare, senza autorizzazione del D.S. e del docente
responsabile del Laboratorio, programmi e demo. Qualora sia necessario per la
didattica installare nuovi software, deve essere fatta specifica richiesta scritta alla
Presidenza.
Art.8-non è possibile lasciare il computer in fase di stampa se non si è presenti in
aula.
Art.9-Il docente deve registrare sul Registro di Laboratorio la propria lezione
specificando la classe.
Art.10-Qualora si riscontrassero anomalie e/o malfunzionamenti durante il
lavoro alle postazioni, il docente è invitato a segnalarli al tecnico di Laboratorio.
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ALLEGATO N. 8 REGOLAMENTO INTERNO BIBLIOTECA DI ISTITUTO
Art.2-SERVIZI DELLA BIBLIOTECA
1 Accesso: è gratuito e libero per gli studenti, i docenti, gli ex alunni ed i genitori.
Tutti i lettori sono
ammessi alla consultazione ed al prestito dei documenti. Per gli ex alunni e per i
genitori si richiede
obbligatoriamente un documento di riconoscimento.
2 Consultazione: è libera, ma durante le ore di lezione va autorizzata dal
docente.
3 Prestito: è libero e gratuito. Soltanto in via eccezionale (Esami di Stato) se ne
può usufruire nel periodo estivo. Si fa obbligo tassativo di restituire i libri prima
della conclusione degli Esami di Stato.
Art.3-Per tutti gli utenti il PRESTITO è subordinato:
a. Alla compilazione di una scheda contenente i dati anagrafici, l’indirizzo ed il
recapito telefonico aggiornato;
b. All’annotazione del prestito in un apposito registro della Biblioteca.
1) Si possono prendere in prestito fino a due volumi per volta per un periodo di
un mese; il prestito è rinnovabile dietro richiesta.
2) Sono esclusi dal prestito le enciclopedie, le opere di consultazione ed i testi di
particolare valore storico.
3) Prima della conclusione dell’anno scolastico è assolutamente necessario
restituire tutti i libri presi in prestito. Una proroga è consentita agli studenti
impegnati nell’Esame di Stato dietro preavviso.
4) In caso di mancata restituzione l’utente verrà escluso dal servizio di prestito.
ALLEGATO N.9
DIDATTICHE
REGOLAMENTO
VISITE
DI
ISTRUZIONE
ED
USCITE
Per le visite guidate e i viaggi di istruzione vale quanto disposto dalle norme
contenute nelle disposizioni ministeriali. Tuttavia, per maggior precisione, si
stabiliscono i seguenti criteri generali, quale base del Regolamento di settore.
Art.1 - La scuola considera parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e
momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione i viaggi di
istruzione, le visite guidate a musei, mostre e manifestazioni culturali, le lezioni
con esperti e le visite ad enti istituzionali, la partecipazione ad attività teatrali e
sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi, a
campionati o a gare sportive, i gemellaggi con le scuole estere.
Art.2 - Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e
vengono effettuate con la collaborazione di tutti i docenti.
Art.3 - I viaggi di istruzione sono proposti dai docenti dei Consigli di Classe che li
discutono e li approvano in una seduta del Consiglio presenti i rappresentanti
degli studenti e dei genitori. Gli insegnanti promotori presentano il progetto
culturale, debitamente inserito in un percorso didattico attinente la propria
disciplina.
Art.4 - Si auspica la totale partecipazione della classe, nessun allievo deve essere
escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere
economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non viene
concessa l'autorizzazione è pari ai 2/3 degli studenti frequentanti la classe.
91
Art.5 - Se l'iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 docenti
accompagnatori, se più classi, 1 docente accompagnatore ogni 15 alunni. Per
ogni uscita o viaggio deve essere individuato fra gli accompagnatori un docente
referente. Nel designare gli accompagnatori i Consigli di classe provvedono ad
indicare sempre una riserva per subentro in caso di imprevisto. E' auspicabile
che gli accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio interessato. Se
l'insegnante accompagnatore presta servizio in altri istituti, è tenuto a concordare
con la Dirigenza gli eventuali impegni.
Art.6 - Le proposte di viaggio vengono formulate nei Consigli di classi all'uopo
previsti secondo i termini cronologici in ciascuno indicati; le visite guidate fanno
parte della programmazione di classe sviluppata da ciascun Consiglio nei mesi di
settembre-ottobre in coerenza con le lezioni curricolari.
Art.7 - I viaggi di istruzione in Italia e/o all’estero possono avere una durata
massima di 5 notti e 6 giorni; gli stage linguistici possono arrivare a 7 notti e 8
giorni . Ciascun viaggio e ciascuna uscita devono essere autorizzati in forma
scritta dal genitore.
Art.8 - In una prima fase la gestione del coordinamento delle proposte,
dell'abbinamento delle classi e del bando di gara è gestita centralmente dalla
Commissione viaggi e dalla Presidenza. In seguito viene nominato dal DS un
docente responsabile per ciascun gruppo di classi, il quale tiene i contatti con
l'agenzia scelta in seguito al bando e ne gestisce tutte le problematiche prima
della partenza, insieme all'amministrativo all'uopo incaricato
Art. 9 - E’ compito della Segreteria della scuola richiedere almeno 3 preventivi di
spesa alle agenzie di viaggio per le singole iniziative proposte, procedendo secondo
le regole della gara di appalto. La Commissione, composta dal DS e il DSGA, dai
docenti della Commissione viaggi, da un rappresentante dei genitori e uno degli
alunni scelti fra i consiglieri d'Istituto (rappresentante genitori e alunni) e dal un
assistente amministrativo, provvede all'analisi delle offerte e alla delibera
verbalizzata dell'attribuzione di ciascun viaggio alla relativa agenzia. Il Consiglio
di Istituto ratifica tale scelta.
Art.10 - Il Consiglio di Istituto può provvedere, su richiesta scritta e motivata del
genitore, ad un contributo di spesa per gli allievi meritevoli che si trovino in
disagiate condizioni economiche.
Art.11 - I docenti accompagnatori sono tenuti ad informare il D.S. su eventuali,
gravi insufficienze riscontrate nei servizi proposti dall'agenzia di viaggio per poter
intervenire tempestivamente durante lo svolgimento del viaggio di istruzione e per
impedire che il fatto si ripeta per altre iniziative già programmate. L'agenzia
organizzatrice viene chiamata a rispondere delle gravi insufficienze riscontrate
nell'organizzazione del servizio.
Art.12 - A norma di Legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le
quote di partecipazione ai viaggi di istruzione devono essere versate dalle singole
famiglie e raccolte dal docente referente sul c/c postale n. xxxxxxxx o cc bancario
IBAN xxxxxxxxxxxxx intestato al Liceo Scientifico “G.B. Grassi” indicando nella
causale il nominativo dello studente, la classe e la meta del viaggio.
Art.13 - E' obbligatoria l'assicurazione per gli studenti e gli insegnanti che
partecipano ad un viaggio di istruzione e/o ad una visita guidata, attraverso
polizza contro gli infortuni e la responsabilità civile.
Art.14 - I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la
denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici della scuola, compreso il
numero del fax.
92
Art.15 - I docenti accompagnatori al rientro devono relazionare, con una sintetica
memoria scritta, al Consiglio di Classe e al DS.
Art.16 - Gli scambi educativi con classi di Istituti italiani o stranieri sono regolati
da apposite Circolari Ministeriali.
Art.17 - Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate
dal Consiglio di Istituto.
Art.18 - L'uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare
della scuola; vigono, pertanto, le stesse norme comportamentali e di vigilanza che
regolano le attività didattiche.
D.S. = Dirigente Scolastico
C.d.I. = Consiglio di Istituto
G.E. = Giunta Esecutiva
F.S. = Funzione Strumentale
FF.SS. = Funzioni Strumentali
OO.CC. = Organi Collegiali
O.d.G. = Organo di Garanzia
o.d.g. = ordine del giorno
C.D. = Collegio dei Docenti
C.d.C. = Consiglio di Classe
C.S. = Comitato Studentesco
C.P.S. = Consulta Provinciale Studentesca
D.S.G.A. = Direttore dei Servizi Generali Amministrativi
A.T.A. = Personale Amministrativo – Tecnico – Ausiliario
I.R.C. = Insegnamento della Religione Cattolica
C.M. = Circolare Ministeriale Dir. Min. = Direttiva Ministeriale
D.P.R. = Decreto del Presidente della Repubblica
D.M. = Decreto Ministeriale
D.I. = Decreto Interministeriale
O.M = Ordinanza Ministeriale
L.vo = Decreto Legislativo
L = Legge
C.M. = Circolare Ministeriale
G.U. = Gazzetta Ufficiale
C.C.N.L. = Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro
P.O.F. = Piano dell’Offerta Formativa
Storia dell'istituto - Identità storico-culturale
Indice
93
Allegato N. 2
Patto di corresponsabilità
Visto
Cost. art 2 e 3
TU 1994
DL 254 /1995
Dpr 249 /1998
Dpr 59/1997
Dpr 122/ 2009
Premessa
I rapporti tra gli insegnanti e gli studenti devono essere improntati alle
finalità generali indicate dalla normativa vigente.
Deve essere riconosciuta agli studenti una soggettività forte che deve
essere rispettata nelle forme e nei modi previsti dal progetto formativo della
scuola.
Attorno alle regole di condotta, di relazione e di partecipazione, deve essere
costruito un consenso non implicito, ma precisamente formalizzato e reso
esplicito attraverso accordi consensuali presi tra soggetti di uguale dignità
che riconoscano e sostengano regole e impegni che caratterizzano la vita
quotidiana della scuola.
Tali accordi assumono la forma di un “contratto” , proprio per sottolineare
la precisa assunzione di responsabilità da entrambe le parti e la presenza
negli alunni di una adeguata consapevolezza capace di negoziare accordi
e di rispettarli.
Gli impegni degli insegnanti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Comunicare agli allievi gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina, i
tempi e i modi di svolgimento delle uu.dd. (tali comunicazioni devono
essere riportate sul registro personale e di classe).
Illustrare i criteri di valutazione delle prove in itinere e quelli della
valutazione finale secondo quanto indicato dalla normativa di
riferimento.
Responsabilizzare gli studenti alla partecipazione attiva a tutte le
proposte didattiche.
Illustrare in modo chiaro e preciso ogni attività proposta , compilando
con attenzione il registro di classe (attività svolta e compiti assegnati).
Sottolineare il progresso dell’apprendimento degli alunni, stimolando la
fiducia degli stessi nelle proprie capacità.
Rispettare le diverse modalità di apprendimento degli alunni senza
pretendere uniformità.
Utilizzare la correzione delle verifiche come momento formativo per
94
attivare processi di autovalutazione.
Distribuire in modo equilibrato i carichi giornalieri dello studio domestico
ai fini del rispetto dei tempi della sfera personale dell’alunno (attività
sportiva, apprendimento lingue straniere o arti, socialità, sfera degli
affetti)
9.
Distribuire in modo equilibrato il numero delle verifiche settimanali (non
più di tre a settimana)
10. Informare preventivamente gli alunni dei tempi, modi e contenuti delle
verifiche orali e scritte.
11. Correggere le verifiche scritte entro 15 giorni dalla somministrazione ed
informare gli alunni dell’esito e dei criteri della valutazione.
12. Pretendere da parte degli alunni il rispetto delle cose, delle persone,
degli ambienti e la corretta gestione delle strutture e dei materiali.
8.
Gli impegni degli alunni
1. Collaborare con i docenti per consentire un rapido ed efficace controllo di
assenze e ritardi, impegnandosi a ridurne il numero.
2. Richiedere e svolgere le assemblee di classe e di Istituto nel numero e con le
modalità previste dal regolamento interno, nel rispetto dei locali scolastici.
3. Evitare di sottrarsi alle verifiche stabilite dal Cdc e preventivamente
comunicate e riportate sul registro di classe.
4. Evitare l’uso del cellulare durante le ore di lezione se non autorizzato dai
docenti.
5. Rispettare persone ed ambienti scolastici attraverso comportamenti
abbigliamento e linguaggio adeguati al luogo, alla situazione al ruolo delle
persone con cui si interagisce.
6. Evitare di circolare nei corridoi al di fuori degli orari previsti per la
ricreazione e/o senza il permesso dei docenti.
7. Rispettare l’igiene e la struttura di ambienti e servizi di cui si usufruisce.
8. Rispettare tempi e modi delle consegne previste dalle circolari emanate.
Profilo delle studentesse e degli studenti
Indice
95
Allegato N. 3
Linee guida dipartimentali
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: LETTERE
DISCIPLINA: ITALIANO
Programmazione per obiettivi
Programmazione per contenuti
Programmazione per competenze
Segnalare con un SI o con
un NO
SI
SI
SI
TRIENNIO
Obiettivi minimi
•
•
•
•
•
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
•
•
•
Padroneggiare il patrimonio lessicale, sintattico, ed espressivo
della lingua italiana secondo le esigenze comunicative, nei vari
contesti socio-culturali.
Saper produrre testi scritti chiari e corretti, secondo la tipologia
testuale richiesta e la finalità.
Saper comprendere il messaggio di testi letterari e non,
cogliendone i principali livelli interpretativi e sviluppandone
un’analisi fondata e corretta.
Applicare le tecniche di analisi del testo letterario, rispondenti e
funzionali al genere di riferimento.
Saper argomentare e formulare giudizi motivati sulla base dei
dati acquisiti.
Conoscere e orientarsi lungo le linee essenziali della nostra
storia della cultura e delle idee, riconoscendo il contributo dato
dagli autori e dalle opere fondamentali della letteratura.
Saper contestualizzare un testo studiato in relazione all’opera di
appartenenza, al genere letterario, alla personalità e all’ideologia
dell’autore, all’epoca e al clima culturale di riferimento,
illustrando le relazioni fra testo ed extratesto.
Riconoscere il valore culturale ed estetico della produzione
artistico-letteraria, cogliendo la linea di sviluppo ed aspetti di
attualità in motivi e stili ricorrenti.
Contenuti fondamentali
•
•
•
•
•
•
Origini della letteratura e contesto medievale:
produzione cortese e stilnovistica.
Dante, con particolare approfondimento della Divina
Commedia (circa 10 canti dell’ Inferno, 5 del
Purgatorio, 4 del Paradiso)
Petrarca, con particolare approfondimento del
Canzoniere (circa 6 componimenti poetici)
Boccaccio, con particolare approfondimento del
Decameron (circa 5 novelle)
Contesto e poetica umanistico-rinascimentale
Ariosto, con particolare approfondimento dell’ Orlando
96
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ulteriori scelte
condivise
Furioso (circa 4 estratti)
Tasso, con particolare approfondimento della
Gerusalemme Liberata (circa 4 estratti)
Contesto controriformista e poetica barocca
Galilei
Contesto illuministico e poetica neoclassica
Parini e/o Alfieri con rapido riferimento alle opere
Foscolo, con particolare approfondimento dei Sepolcri
Contesto Romantico e poetiche
Leopardi, con particolare approfondimento dei Canti
(circa 6 componimenti)
Manzoni, con particolare approfondimento dei
Promessi sposi
Contesto positivista e poetiche del Naturalismo e
Verismo
Verga, con particolare approfondimento dei Malavoglia
Contesto decadente e poetica simbolista
D’Annunzio, con riferimento alle Laudi
Pascoli, (circa 5 componimenti poetici)
Contesto del primo novecento, avanguardie e poetiche
Pirandello
Svevo
Ungaretti
Montale
Proporre lo studio di un altro autore di poesie (a scelta) e
un altro autore di narrativa relativa al secondo Novecento.
TEST di ingresso, simulazioni prove (2° biennio e nel monoennio
conclusivo), criteri di valutazione (tramite griglie), attività di
recupero.
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: LETTERE
DISCIPLINA:
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
Programmazione per
obiettivi
Programmazione per
contenuti
Programmazione per
competenze
Segnalare con un SI o con un NO
SI
SI
SI
BIENNIO
ITALIANO
Standard minimi di
1. Saper leggere e comprendere i testi:
apprendimento
Comprendere il messaggio contenuto in un
relativi alle
testo.
competenze
Cogliere le relazioni logiche tra le varie
componenti in un testo.
97
Scomporre un testo in sequenze.
Riconoscere i diversi tipi di testo.
2. Saper individuare e analizzare le specifiche
caratteristiche dei testi letterari:
Riconoscere le categorie narratologiche.
Distinguere i principali generi letterari.
Riconoscere gli elementi costitutivi del codice
poetico.
3.
Saper produrre testi scritti ed orali di vario tipo in
relazione ai differenti scopi comunicativi:
Rispettare l’ordine logico-temporale.
Rispettare le norme della lingua.
LATINO
Saper comprendere e tradurre semplici testi,
individuando:
I termini sul vocabolario in modo corretto.
La struttura della frase e la centralità del verbo.
Gli elementi morfo-sintattici e lessicali presenti.
STORIA E GEOGRAFIA
Saper collocare nel tempo e nello spazio i
fenomeni storici e geografici.
Saper cogliere i nessi di casualità.
Saper comprendere ed usare espressioni, termini e
concetti propri del linguaggio della Storia e della
Geografia.
Saper definire i concetti fondamentali attraverso
cui si è sviluppata la storia delle Istituzioni
politico-sociali.
TRIENNIO
BIENNIO
Contenuti
imprescindibili
ITALIANO
I ANNO
Epica: Iliade, Odissea ed Eneide.
Narrativa e narratologia.
Grammatica: morfologia, sintassi della frase semplice
e complessa.
Scrittura: riassunto, descrizione, argomentazione ( da
continuare nel secondo anno).
II ANNO
Epica: eventualmente epica cavalleresca.
Grammatica: completamento sintassi della frase
complessa.
Lettura e analisi de I Promessi Sposi.
Introduzione alla storia della letteratura italiana nel
contesto europeo, a partire dalle opere in lingua
volgare del Duecento.
98
Scrittura: argomentazione, analisi del testo ( poetico e
in prosa), analisi del testo teatrale.
LATINO
I ANNO
Le cinque declinazioni, le funzioni dei casi, le due
classi dell’aggettivo.
Coniugazione del verbo: modo indicativo del verbo
sum e delle quattro coniugazioni (diatesi attiva e
passiva), imperativo, infinito.
Subordinate con l’indicativo.
I pronomi personali, possessivi, determinativi e
relativi.
II ANNO
Coniugazione deponente, modo congiuntivo del verbo
sum e delle quattro coniugazioni ( diatesi attiva e
passiva), i composti di sum, participio, gerundio ,
gerundivo supino.
Subordinate con l’infinito, participio e congiuntivo.
I pronomi dimostrativi, indefiniti, interrogativi.
L’aggettivo e il grado comparativo e superlativo.
Le costruzioni perifrastiche.
STORIA
I ANNO
Le principali civiltà dell’Antico Oriente; la civiltà giudaica;
la civiltà greca; la civiltà romana.
II ANNO
La civiltà romana ( dall’età augustea); l’avvento del
Cristianesimo;
L’Europa romano-barbarica; società ed economia
nell’Europa altomedioevale; la Chiesa dell’Alto Medioevo; La
nascita e la diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’Alto
Medioevo; il particolarismo signorile e feudale.
GEOGRAFIA
I e II ANNO
L’urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le
diversità culturali, le migrazioni, la popolazione e la
questione demografica, la relazione tra economia, ambiente
e società, gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo
sostenibile, la geopolitica, l’Unione Europea, l’Italia ,
l’Europa e i suoi Stati principali, i Continenti, Costituzione
e cittadinanza.
TRIENNIO
Ulteriori scelte
condivise
99
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: LETTERE
DISCIPLINA: Latino
Programmazione per obiettivi
Programmazione per contenuti
Programmazione per competenze
Segnalare con un SI o con
un NO
SI
SI
SI
TRIENNIO
Obiettivi minimi
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
Conoscere le principali strutture morfologiche e sintattiche
della lingua latina, funzionali alla comprensione globale di
semplici testi.
Riconoscere nella sintassi e nel lessico latino i nuclei
generativi e la continuità storica nella formazione della
lingua italiana.
Saper comprendere il significato complessivo dei testi in
lingua, letterari e non, sapendo motivare, su criteri
grammaticali, le scelte di una traduzione corretta e
definitiva.
Saper comprendere il messaggio di testi tradotti,
riconoscendone i principali livelli interpretativi e la
specificità culturale e letteraria.
Saper contestualizzare e analizzare un testo studiato in
relazione all’opera di appartenenza, al genere letterario,
alla personalità e all’ideologia dell’autore, all’epoca e al
clima culturale di riferimento.
Conoscere e orientarsi lungo le linee essenziali della storia
della civiltà latina e della sua cultura.
Acquisire consapevolezza dei tratti distintivi della civiltà
romana attraverso lo studio delle opere.
Riconoscere il valore culturale ed estetico della produzione
artistico-letteraria della civiltà romana, cogliendo la linea
di sviluppo e di continuità con la nostra storia delle idee e
della cultura.
Cogliere il contributo fondante del patrimonio letterario
latino per la tradizione culturale europea.
Contenuti fondamentali
Origini della letteratura e contesto storico. La nascita
dell’epica e della commedia latina.
Plauto, con riferimento alle commedie principali.
Terenzio, con riferimento alle commedie principali.
L’età di Cesare e la nascita della poesia
100
Catullo, con riferimento ai principali Carmi
Lucrezio, con approfondimento del De Rerum Natura
Cicerone, con riferimento alle principali orazioni e alle
opere filosofico-politiche
Cesare e/o Sallustio
L’età augustea e il mecenatismo
Virgilio, con approfondimento dell’Eneide.
Orazio, con approfondimento delle Odi
L’elegia latina, Tibullo e/o Properzio e/o Ovidio
L’età imperiale: contesto storico-culturale
Seneca, con approfondimento dei principali Dialoghi
filosofici
Petronio, con approfondimento del Satyricon
Tacito, con approfondimento delle opere storiografiche
Lucano e/o Quintiliano e/o Marziale
La satira latina di Persio e/o Giovenale
Apuleio, con approfondimento sul romanzo latino e delle
Metamorfosi
La decadenza dell’impero e la nascita della letteratura
cristiana.
Ulteriori scelte
condivise
•
TEST di ingresso, criteri di valutazione (tramite griglie),
attività di recupero.
101
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: INGLESE
DISCIPLINA: INGLESE
Scelte comuni inerenti
la programmazione
Segnalare con un SI o con
un NO
Programmazione per obiettivi
SI
Programmazione per contenuti
SI
Programmazione per competenze
SI
PRIMO BIENNIO
Gli studenti :
dovranno saper cogliere l’argomento essenziale di un
discorso, individuare il messaggio centrale di un testo e le
relative principali informazioni esplicite;
dovranno saper interagire in L2 sia pur con qualche
imprecisione formale;
dovranno saper rielaborare strutture e modelli linguistici
studiati, prendere appunti e comporre, pur con qualche
incertezza strutturale o lessicale, testi quali lettere informali,
semplici descrizioni e sintesi.
SECONDO BIENNIO
Gli studenti dovranno saper:
Standard minimi di
apprendimento
relativi alle
competenze
interagire in L2 esprimendosi con efficacia comunicativa
su vari argomenti, inclusi quelli letterari, pur incorrendo
in qualche imprecisione.
comprendere, anche con l’ausilio del dizionario, testi di
vario genere cogliendone le intenzioni di base e le
principali componenti stilistiche.
produrre, con linguaggio globalmente appropriato ai vari
ambiti e sostanzialmente corretto, testi di varia tipologia.
QUINTO ANNO
IN USCITA
Lo studente
acquisisce
competenze
linguistico-comunicative
corrispondenti globalmente al Livello B2 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere,
argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei
testi prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello
di padronanza linguistica.
In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a
consolidare il metodo di studio della lingua straniera per
l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con
l’asse culturale caratterizzante il nostro liceo e in funzione dello
sviluppo di interessi personali o professionali.
Cultura
Lo studente
approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di
studio e alla specificità del proprio liceo, con particolare
riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri
dell’epoca moderna e contemporanea.
Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e
102
culture diverse.
Comprende e interpreta prodotti culturali di diverse
tipologie e generi, temi di attualità, cinema, musica, arte.
Utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire
argomenti di varia natura.
Redige testi rispondenti alle tipologie dei quesiti utilizzati
per la “Terza Prova” d’esame, secondo consegne
prefissate, usando un linguaggio pertinente anche se con
qualche difficoltà linguistica.
PRIMO BIENNIO
Livello di competenze comunicative corrispondenti al livello A1
del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
SECONDO BIENNIO
Contenuti
imprescindibili
Coincidono con il profilo in termini di prestazioni in uscita dal
Primo Biennio corrispondenti al livello A2 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento.
QUINTO ANNO
Coincidono con il profilo in termini di prestazioni in uscita
Secondo Biennio corrispondenti al livello B1 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento.
Ulteriori scelte
condivise
Visione di film e opere teatrali in lingua.
Utilizzo del laboratorio per ricerche online.
Allestimento di spettacoli.
103
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: Matematica e Fisica
DISCIPLINA: Matematica
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
Programmazione per
obiettivi
Programmazione per
contenuti
Programmazione per
competenze
Segnalare con un SI o con un NO
SI
SI
SI
BIENNIO
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
sotto forma grafica;
Confrontare ed analizzare figure geometriche,
individuando invarianti e relazioni;
Individuare le strategie appropriate per la
soluzione di problemi;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando
deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di
tipo informatico;
Dedurre mediante passaggi logici determinate
conseguenze da premesse note.
Standard minimi di
apprendimento
relativi alle
competenze
TRIENNIO
Conoscere i concetti e i metodi elementari della
matematica, sia interni alla disciplina in sé
considerata, sia rilevanti per la descrizione e la
previsione di situazioni reali.
Conoscere i procedimenti caratteristici del pensiero
matematico
(definizioni,
dimostrazioni,
generalizzazioni, formalizzazioni)
Conoscere le metodologie di base per la costruzione
di un modello matematico di un insieme di
fenomeni,
Comprendere
il
linguaggio
specifico
matematica e usarlo correttamente.
della
Saper applicare quanto appreso per la soluzione di
problemi, anche utilizzando strumenti informatici di
rappresentazione geometrica e di calcolo.
Contenuti
1° BIENNIO
104
imprescindibili
Insiemi numerici
Relazioni, funzioni e insiemi
Calcolo letterale
Geometria euclidea del piano
Applicazioni dell’algebra alla geometria
2° BIENNIO
Funzioni
Geometria analitica: rette e coniche
Esponenziali e logaritmi
Goniometria e trigonometria
Geometria dello spazio
Calcolo combinatorio. Probabilità
composta
condizionata
e
5° ANNO
Funzioni, limiti, derivate ed applicazioni relative
Calcolo integrale e sue applicazioni
Equazioni differenziali
Distribuzioni di probabilità di variabili discrete e
continue
Geometria analitica nello spazio ( rette, piani e sfere )
105
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: Matematica e Fisica
DISCIPLINA: Fisica
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
Programmazione per
obiettivi
Programmazione per
contenuti
Programmazione per
competenze
Segnalare con un SI o con un NO
SI
SI
SI
BIENNIO
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità.
Fare esperienza del metodo sperimentale.
Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare
leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie.
Analizzare fenomeni fisici riuscendo a individuare le
grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre
relazioni quantitative tra esse.
Standard minimi di
apprendimento
relativi alle
competenze
Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico
e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle
unità di misura.
Utilizzare un linguaggio specifico.
TRIENNIO
Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi
e le teorie che li esplicitano, acquisendo
consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina.
Osservare e identificare fenomeni.
Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli,
analogie e leggi.
Formalizzare un problema di fisica e applicare gli
strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la
sua risoluzione.
Utilizzare un linguaggio specifico.
“Leggere” una legge fisica individuandone i legami tra
le variabilie e i limiti di validità.
Dedurre dalla legge teorica generale i casi particolari.
Riconoscere nella realtà le interpretazioni e i modelli
della fisica.
106
1° BIENNIO
Grandezze e misura
Statica e cinematica
Il moto e la dinamica
Concetto di lavoro e di energia
Statica dei fluidi
Contenuti
imprescindibili
2° BIENNIO
I moti nel piano
I principi di conservazione
La gravitazione
Termologia e termodinamica
Onde e suono
Onde luminose
Campi elettrico e magnetici
Circuiti elettrici
5° ANNO
Induzione elettromagnetica
Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche
Relatività
Fisica quantistica
107
Prospetto delle linee guida di dipartimento di storia e filosofia
Premessa.
Riferimenti per la programmazione e gli obiettivi didattici
Analisi generale delle competenze e delle conoscenze del gruppo-classe.
Le analisi iniziali dei gruppi classe, specialmente all’inizio del triennio, dovrà
evidenziare i gradi di:
-capacità e conoscenze,
-l’impegno individuale e collettivo,
-di competenza linguistica e semantica sia nell’argomentazione scritta
(componimenti brevi, trattazioni sintetiche, analisi testuali) che in quella orale.
In tale ambito si evidenzieranno le capacità nel comprendere, interpretare e
valutare i testi o proposizioni sintetiche e le forme argomentative.
Lungo il triennio gli alunni dovranno potenziare le competenze critiche ed
argomentative anche attraverso un aumento degli interessi, delle letture e
reinterpretazioni personali. In questo modo il percorso didattico tenderà a rafforzare
tali capacità, attraverso esercitazioni individuali e collettive:
-sul testo storico e filosofico,
-nella lettura e commento di brani o testi
-nella comprensione di alcune tesi storiografiche e filosofiche.
.
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA
Programmazione per
SI
Scelte comuni
obiettivi
inerenti la
Programmazione per
SI
programmazione contenuti
Programmazione per
SI
competenze
In riferimento alla necessità di rendere più convergenti il grado
di conoscenze e competenze degli allievi, all’inizio dell’anno
scolastico
si stabiliscono livelli i livelli minimi, cui
corrisponderà il grado di sufficienza (vedi allegati dei criteri di
Standard minimi valutazione e griglie valutative generali A 1 – A2 – A3 – A4)
di
apprendimento A tali livelli minimi si farà riferimento per attuare itinerari di
relativi alle
recupero (nelle composizioni scritte, nell’argomentazione orale,
competenze
nel dialogo e la valutazione di non raggiungimento degli
obiettivi minimi, che è parte della valutazione sintetica
disciplinare
(insieme
all'impegno,
all’attenzione,
alla
partecipazione e altri eventuali parametri indicati dal Collegio
dei Docenti);
108
Premessa
Motivazioni del percorso di studio filosofico.
Contenuti
imprescindibili e
convergenza
programmatoria
del dipartimento
Contenuti
imprescindibili e
convergenza
programmatoria
del dipartimento
Tenere saldo il legame tra le domande della filosofia e la
vita: questa è la prospettiva di metodo ed interpretativa
che i docenti intenderanno porre alla base del percorso,
consapevoli che la dimensione storico e filosofica può
trovare una legittimità solo all'interno delle domande che
sorgono dalla vita contraddittoria del presente: così lungo
questo versante la filosofia e la storia possono ambire a
riscoprire la loro piena legittimità didattica e sociale.
L'organizzazione del percorso tematico sarà incentrata su
unità - modulari non autosufficienti (cosa d'altronde
impossibile), bensì autonome per riferimenti diretti. In
questo ambito definita l'unità - modulare quale unità
comprensiva di nucleo tematico, competenze da acquisire,
strumenti o testi, e verifiche sintetiche e conclusive, il
docente può stabilire che il percorso possa articolarsi
intorno a nodi e/o intersezioni argomentative centrali
nella società contemporanea, con l’obbligatoria presenza
di autori o sezioni in almeno un modulo annuo che
incentrino
l’attenzione
intorno
alla
discussione
epistemologica circa i fondamenti delle scienze antiche,
moderne e contemporanee
Le modalità didattiche usate saranno organizzate in tre
tipi di analisi, studio e verifica:
Autore con contestualizzazione storico genetica del
pensiero (metodo storico-genetico)
Sintesi autore e analisi parziale tramite lo studio di
opere rispondenti alla tematica (metodo genetico
analitico)
Brani di opere senza sintesi storico genetica (analiticoteoretico)
Per ogni tematica si può prevedere l’uso differenziato delle
tre modalità di apprendimento secondo macro-moduli.
L’approfondimento opererà solo con modalità C
parallelamente allo studio storico.
Programmazione e criteri comuni per l'insegnamento della
FILOSOFIA
Linee guida delle indicazioni ministeriali in termini di
competenze disciplinari fondamentali
Come si evince dalla indicazioni programmatiche della
Riforma in relazione al percorso di studi del Liceo
Scientifico, le competenze fondamentali della disciplina
109
possono essere così sinteticamente individuate:
Contenuti
imprescindibili e
convergenza
programmatoria
del dipartimento
a) Essere consapevoli del significato della riflessione
filosofica come modalità specifica e fondamentale della
ragione umana che, in epoche diverse e in diverse
tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda
sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso
dell’essere e dell’esistere
b) Acquisire una conoscenza il più possibile organica dei
punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale,
cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame con il
contesto storicoculturale sia la portata potenzialmente
universalistica che ogni filosofia possiede (con particolare
riferimento ai seguenti problemi fondamentali: ontologia,
gnoseologia, etica, estetica, politica,rapporto con le
tradizioni religiose e le altre forme del sapere soprattutto
scientifico)
Contenuti
imprescindibili e
convergenza
programmatoria
del dipartimento
c) Essere in grado di utilizzare il lessico e le categorie
specifiche della disciplina
d) Sviluppare la conoscenza degli autori attraverso la
lettura diretta dei testi, anche parziale
e) Sviluppare, grazie alla conoscenza degli autori e dei
problemi filosofici fondamentali, la riflessionepersonale, il
giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla
discussione razionale, la capacità di argomentare una tesi,
anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi
con cui la ragione giunge a conoscere il reale
f) Saper contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi
campi conoscitivi, comprendere le radici concettuali e
filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi
della cultura
contemporanea, individuare i nessi tra la filosofia e le altre
discipline
g) Orientarsi su problemi e concezioni fondamentali del
pensiero politico, in modo da sviluppare le
competenze relative a Cittadinanza e Costituzione
Programmazione e criteri comuni per l'insegnamento di
STORIA (TRIENNIO)
Premessa
Motivazioni del percorso di studio storico.
Le domande della ricerca storica sono indirettamente
provocate dal vissuto sociale politico e culturale e
pertanto esiste una necessità di scegliere quei percorsi
della storia nazionale ed europea e non, che siano
contigui a tali domande.
110
Gli alunni devono approfondire gli aspetti critici ed
argomentativi del loro lavoro individuale, attraverso un
aumento degli interessi, delle letture e interpretazioni
personali degli eventi e fenomeni storici proposti. Pertanto
il percorso didattico tenderà a rafforzare tali capacità
operando esercitazioni individuali e collettive sia sul testo
storico, sia nella lettura e commento di brani o testi di
storiografia.
Il percorso didattico seguirà le indicazioni del decreto
ministeriale sull'insegnamento della storia, focalizzando la
scelta dei contenuti
intorno alle problematiche del
cambiamento
Linee guida delle indicazioni ministeriali in termini di
competenze disciplinari fondamentali
Contenuti
imprescindibili e
convergenza
programmatoria
del dipartimento
Come si evince dalle indicazioni programmatiche della
Riforma in relazione al percorso di studi del Liceo
Scientifico, le competenze fondamentali della disciplina
possono essere così sinteticamente individuate:
a) Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo
periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel quadro
della storia globale del mondo, prestando attenzione anche
a civiltà diverse da quella occidentale
b) Usare in maniera appropriata il lessico e le categorie
interpretative proprie della disciplina
c) Saper collocare i fenomeni nel tempo e nello spazio
(dimensione geostorica)
d) Saper leggere, valutare e utilizzare le fonti e in
particolare i documenti storici
e) Saper leggere, valutare e confrontare interpretazioni
storiografiche
f) Saper rielaborare ed esporre i temi trattati, avvalendosi
del lessico di base della disciplina, in modo
articolato e attento alle loro relazioni, cogliendo gli elementi
di affinità-continuità e diversità discontinuità fra civiltà
diverse, orientandosi in merito ai concetti generali relativi
alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di
società, alla produzione artistica e culturale
g) Saper guardare alla storia come a una dimensione
significativa per comprendere, attraverso la discussione
critica e il confronto fra una varietà di prospettive e
interpretazioni, le radici del presente
(cogliere la rilevanza del passato per la comprensione del
presente)
h) Mettere in rapporto storia e Cittadinanza e Costituzione,
attraverso lo studio critico dell’evoluzione delle concezioni e
istituzioni politiche, e la trattazione del tema della
cittadinanza e della
Costituzione repubblicana, in modo che, al termine del
quinquennio liceale, lo studente conosca i fondamenti del
nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni
valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro
popolo, anche in rapporto e confronto con altri documenti
111
fondamentali, maturando altresì, anche in relazione con le
attività svolte dalle istituzioni scolastiche,le necessarie
competenze per una vita civile attiva e responsabile
Contenuti
imprescindibili e
convergenza
programmatoria
del dipartimento
I. Obiettivi specifici in termini di competenze (conoscenze e
abilità fondamentali)
1. Competenze di tipo culturale-cognitivo
[linee guida a), c), f)]
- Comprendere il significato degli eventi storici studiati (con
riferimento sia alla loro specificità che alle trasformazioni
di lungo periodo della storia d’Italia e d’Europa, nei loro
rapporti con altre culture e civiltà)
- Saper collocare gli eventi nello spazio e nel tempo, in una
prospettiva geostorica
- Comprendere la natura e le dinamiche della storia in una
dimensione diacronica e sincronica
- Saper rielaborare ed esporre i temi trattati, enucleandone
gli eventi fondanti dei processi storici
individuandone gli indicatori connotanti, le motivazioni, le
relazioni
- Saper comprendere la specificità dei diversi contesti
storici, culturali, politici e religiosi e delle diverse
civiltà, orientandosi in particolare in merito ai concetti
generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi
giuridici e politici, ai modelli sociali e culturali
- Saper scegliere e connettere (in maniera logica e
cronologica) dati in relazione ad una richiesta
- Saper comprendere il significato dei testi consultati,
riconoscendone la diversa natura: manuali, documenti
e fonti in genere, testi storiografici
- Saper riconoscere e ricostruire argomentazioni dichiarate,
suggerite, implicite
2. Competenze linguistico-espressive e terminologiche
[linee guida b)]
- Saper esporre i contenuti, dal punto vista linguisticoespressivo, in modo chiaro, coerente e corretto, con
proprietà di linguaggio
- Saper comprendere il lessico e le categorie interpretative
proprie della disciplina (tutte le classi) avendo
consapevolezza delle loro implicazioni storiografiche (classi
4/5)
- Saper utilizzare correttamente la terminologia specifica
della disciplina (tutte le classi) in modo ragionato,
critico e autonomo (classi 4/5)
3. Competenze di tipo ermeneutico-critico, metodologico,
rielaborativo
[linee guida d), e), f), g), h)]
- Saper indurre, cioè procedere dal particolare al generale,
per gradi, individuare elementi comuni
- Saper astrarre, cioè procedere dai dati raccolti ad una
loro elaborazione concettuale
- Saper ricondurre fenomeni specifici sotto categorie
generali di tipo interpretativo
112
Contenuti
imprescindibili e
convergenza
programmatoria
del dipartimento
- Saper analizzare e scomporre un evento storico o un testo
nelle sue parti o elementi costitutivi
- Saper individuare nessi e relazioni (di affinità e/o di
diversità) tra contesti storico-culturali, eventi o
documenti storici, tesi storiografiche
- Saper attuare e descrivere il procedimento di analisi di
una fonte (collocazione, funzione originaria,
messaggio globale)
- Saper interpretare dati e informazioni in funzione di criteri
di ricerca
- Saper utilizzare i dati concettualizzati in nuovi contesti
- Saper compiere una ricerca o un approfondimento
personale, anche utilizzando strumenti bibliografici e
sitografici
- Saper valutare in modo critico e autonomo il significato e il
valore di un testo o di una tesi storiografica
- Saper discutere e confrontare fonti, documenti e
interpretazioni storiografiche
- Saper rielaborare in modo critico e autonomo i materiali e
i temi trattati, anche giungendo ad una
interpretazione personale motivata e argomentata
- Saper contestualizzare storicamente, identificare e
confrontare i diversi modelli politico-istituzionali (classi
4/5)
- Saper cogliere il valore di esperienze storicamente
rilevanti, dal punto di vista politico e istituzionale, nella
storia italiana ed europea
- Saper collegare gli eventi della storia agli eventi del
presente storico (classi 4/5)
- Saper riconoscere i valori fondamentali della nostra
Costituzione, anche come esplicitazione valoriale delle
esperienze storiche connesse, al fine di realizzare una
partecipazione consapevole alla vita civile e un
esercizio della cittadinanza attivo e responsabile (classi 5)
N.B. Le competenze suddette sono da considerarsi comuni
alle tre classi ove non vi sia diversa
specificazione; proprie di una o più classi, e dunque da
raggiungersi progressivamente nel corso del processo
formativo, ove esplicitamente specificato.
II. Obiettivi formativi e comportamentali trasversali
In relazione all'insegnamento della Storia e di Cittadinanza
e Costituzione, e in riferimento alle competenze
relative in uscita dell’asse storico-sociale del biennio, si
indicano di seguito alcuni obiettivi educativi
generali che possono considerarsi validi per tutto il
triennio, sia pure con diversi gradi di consapevolezza da
parte degli allievi.
- Maturazione di una coscienza e di una cultura rivolte alla
pace, al riconoscimento e al rispetto della
diversità, alla cooperazione;
- formazione di una coscienza civica consapevole delle
diversità storico-culturali ed educata ai valori
democratici ed al rispetto dell'ambiente;
- apertura critica e responsabile alla partecipazione civile
113
alla vita della collettività e ai problemi del nostro
tempo;
- acquisizione di un metodo di ricerca fondato sull'esame
dei fatti e sulla capacità di riflessione.
ARGOMENTI DI CONVERGENZA DI FILOSOFIA
Tenuto conto dell’allegato B al D.P.R. 15.03 2010 n.89,
il Dipartimento concorda la trattazione completa dei
seguenti autori:
III ANNO pensiero greco classico: Socrate, Platone,
Aristotele;
IV ANNO rivoluzione scientifica: Galilei; pensiero
moderno (Seicento e Settecento): Cartesio, Locke,
Kant;
V ANNO pensiero contemporaneo (Ottocento e
Novecento): Nietzsche, Freud. (scelta annuale)
ARGOMENTI DI CONVERGENZA DI STORIA
Tenuto conto dell’allegato B al D.P.R. 15.03 2010 n.89, il
Dipartimento concorda la trattazione completa dei
seguenti argomenti:
III ANNO: Le Crociate, La Riforma protestante e il
Concilio di Trento, Le guerre di religione.
IV ANNO: L’età delle rivoluzioni francese, americana,
industriale; Il processo di unificazione italiano.
V ANNO: La nascita del diritto e le istituzioni
internazionali.
Su tali contenuti sono ipotizzabili prove comuni
dipartimentali durante il corso dell’anno e la
sperimentazione di collaborazioni valutative tra docenti.
Il dipartimento indica come necessari:
Potenziamenti
approfondimenti e ampliamenti che possano potenziare
capacità per alunni che manifestano particolare interesse e
impegno nel lavoro di analisi storica e filosofica. Tali percorso,
specialmente per le classi quinte, devono prevedere correlazioni
con altre scienze, secondo la particlare tendenza delle filosofie
cotemporanee e delle ricerche storiche a ricercare un piano di
intersezione per la soluzione di problemi storici o di analisi
filosofica.
approfondimenti e ampliamenti degli specifici linguaggi
filosofici e delle relativi forme testuali, attraverso forme di
collaborazione e competizione di gruppi di ricerca, Olimpiadi di
Filosofia e/o di storia.
Recupero in
itinere
In considerazione della possibilità di utilizzare una parte del
monte-ore annuale del docente dell’organico potenziato per
l’acquisizione delle competenze minime attraverso itinerario
diversificato sugli stessi autori o testi per gli alunni con più
114
marcate difficoltà, il dipartimento individua l’orario in base al
parallelismo orario di storia e filosofia.
Itinerari di
Intersezione
filosofia, storia e
economia
Ambito: dopo la
lettura/ascolto
di un testo
Ambito:
produzione di
un’argomentazio
ne orale in
Dialogo
strutturato/
dialogo a due/
dialogo in
contesto
produzione di
un’argomentazio
ne
scritta
Criteri di
valutazione
In considerazione della possibilità di utilizzare un monte-ore
annuale del docente dell’organico potenziato per l’acquisizione
delle competenze più complesse relative alle relazioni economia,
filosofia e storia delle società del novecento, il dipartimento
indica la possibilità di utilizzare la compresenza tra i docenti di
storia e economia secondo la flessibilità oraria e le intese
programmatiche (Allegato B1)
Lettura/ascolto
Testo di media
Compresnsione
lunghezza delimitato
globale/intuitiva
per tema o
argomentazione
Argomentazione
delimitata per tema o
argomentazione
Lettura/ascolto
Competenza di
Parti dei testi o
analitici
individuazione e
dell’argomentazione e
comprensione
legami analogici,
analitica
divergenze o forme
comparative
Lettura/ascolto
Competenze
Diverse convergenze
di testi non
essenziali di
filosofiche, analogie e
eccessivamente
individuazione e
differenze di tesi;
lunghi
comprensione
diverse relazioni
analitica
contestuali tra autori e
altri fattori culturali
(diacronia culturale)
Tesi da esporre;
Argomentazione
Competenza di
parti e termini
orale
produzione di un
rilevanti della
discorso breve (15
posizione filosofica
minuti)
su: tema parti del
testo
Legami
Convergenze
Analogie comparazioni
Testo scritto:
Domande a
risposta breve
Risposta multipla
Risposta sintetica
Breve saggio
(delimitato per
argomento)
Estensione:
¾ righe
Max 6 opzioni
15/17 righe
da indicare
Tesi da esporre;
parti essenziali e
termini rilevanti
della posizione
filosofica su: tema
parti del testo e
legami Convergenze
Analogie
Comparazioni
Per i criteri di valutazione si rimanda alle griglie allegate A3-A1
115
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: SCIENZE NATURALI
DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
Segnalare con un SI o con un NO
Programmazione per
SI
obiettivi
Programmazione per
SI
contenuti
Programmazione per
SI
competenze
PRIMO BIENNIO
-Osservare, descrivere con un linguaggio appropriato e analizzare
fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di
complessità
-Partire dall’attività sperimentale per arrivare alla costruzione dei
concetti necessari alla spiegazione dei fenomeni naturali
-Acquisire la consapevolezza dell’importanza della scienza per
comprendere la realtà che ci circonda, con particolare riguardo
agli equilibri naturali e alla qualità della vita
-Cogliere la dimensione e l’evoluzione storica del pensiero
scientifico
-Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie
per
migliorare ed approfondire la conoscenza, ma anche il ruolo che i
processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente naturale
Standard minimi di
SECONDO BIENNIO
apprendimento
-Acquisire la conoscenza della materia vivente e non vivente a
relativi alle
partire dalla sua composizione e dai suoi comportamenti
-Acquisire la competenza di comprendere ed applicare la logica
competenze
del modello atomico e cellulare, come modello interpretativo della
natura e del comportamento della materia vivente e non vivente
-Acquisire la capacità necessaria per individuare, riconoscere e
distinguere le ragioni e gli andamenti dei fenomeni chimici e
biologici più importanti, valutando anche il grado della loro
probabilità.
QUINTO ANNO
-Effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni
-Classificare, formulare ipotesi, trarre conclusioni
-Risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici
-Applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale
-Porsi in modo critico, consapevole e responsabile di fronte alle
attuali sfide scientifico-tecnologiche
-Integrare e valutare criticamente le informazioni su argomenti
scientifici fornite dai diversi mezzi di comunicazione di massa
Contenuti
imprescindibili
PRIMO BIENNIO
SCIENZE DELLA TERRA:
-Il pianeta Terra nello spazio
-Atmosfera e idrosfera
-Minerali e rocce
-Fenomeni vulcanici e sismici
-Dinamismo della litosfera e tettonica delle placche
116
BIOLOGIA:
-Caratteristiche dei viventi
-Origine ed evoluzione della vita
-Molecole della vita
-L’uniformità de viventi: la cellula
-La varietà dei viventi: la biodiversità
CHIMICA:
-Lo studio della materia
-Composizione e trasformazioni della materia
-Il modello particellare
-Sostanze pure e miscugli
-Dalle leggi ponderali al modello atomico di Dalton
-Il linguaggio della chimica
Contenuti
imprescindibili
SECONDO BIENNIO
BIOLOGIA:
-Divisione cellulare
-Basi chimiche dell’ereditarietà: il DNA e le sue funzioni
-Genetica mendeliana e genetica classica
-Anatomia e fisiologia umana
-Educazione alla salute
CHIMICA:
-Particelle subatomiche e modelli atomici
-Il sistema periodico di Mendeleev e le proprietà periodiche
-Dalla struttura atomica al legame chimico
-Dal legame chimico alle sostanze
-Classificazione e nomenclatura dei composti inorganici
-Calcoli stechiometrici
-Le soluzioni
-Le reazioni chimiche
QUINTO ANNO
CHIMICA-BIOLOGIA
-Chimica organica
-Biochimica
-Genetica molecolare
-Ingegneria genetica e biotecnologie
Liceo sportivo
Nell’indirizzo sportivo non ci sono sostanziali differenze nei contenuti e
negli obiettivi, semmai una loro diversa declinazione anticipando lo
studio della Biologia fin dal primo anno per una migliore
sincronizzazione con le Scienze motorie.
Ulteriori scelte
condivise
-Attività sperimentali nei laboratori dell’istituto, ma anche
presentazioni, discussioni ed elaborazione di dati sperimentali,
utilizzo di filmati, simulazioni, modelli ed esperimenti virtuali in
classe o sul campo
-Ampio spazio dedicato all’ educazione ad un comportamento
consapevole, responsabile e rispettoso dell’ambiente e della
salute
-Collaborazioni, quando possibile, con università, enti di ricerca,
musei e mondo del lavoro
117
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
DISCIPLINA: disegno e storia dell’arte
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
Programmazione per
obiettivi
Programmazione per
contenuti
Programmazione per
competenze
Segnalare con un SI o con un NO
SI
SI
SI
BIENNIO
Disegno : Orientarsi in modo appropriato nell’uso di
strumenti, metodi e tecniche grafiche;
Storia dell’Arte : Leggere complessivamente un’ opera d’arte
con
riferimento anche all’ambito storico-geograficoStandard minimi
territoriale; Produrre semplici testi multimediali di ricerca;
di
TRIENNIO
apprendimento
Disegno
:
Applicare
correttamente
i
metodi
di
relativi alle
rappresentazione e le tecniche grafiche e/o digitali; Realizzare
competenze
semplici progetti in forma grafica e/o multimediale;
Storia dell’Arte : Analizzare e Rielaborare consapevolmente
gli argomenti trattati, Operare collegamenti corretti con altri
ambiti disciplinari; Comprendere in modo adeguato
l’importanza del patrimonio artistico-ambientale;
BIENNIO
Disegno: proiezioni ortogonali, proiezioni assonometriche e
cenni di teoria delle ombre;
Storia dell’Arte*: arte cretese e micenea, arte greca, arte
romana, arte cristiano-bizantina, arte romanica e gotica;
TRIENNIO
Contenuti
Disegno : proiezioni prospettiche, introduzione all’autocad
imprescindibili 2D, disegno e rilievo di spazi architettonici, metodo
progettuale, studio del territorio;
Storia dell’Arte* : rinascimento , barocco, neoclassicismo,
romanticismo, realismo, impressionismo,
postimpressionismo, avanguardie del primo e secondo ‘900;
*con particolare riferimento alla storia dell’architettura antica
e moderna;
- Griglie di valutazione disciplinari (allegate);
- Strategie metodologiche da privilegiare : didattica
Ulteriori scelte
laboratoriale, lezione interattiva;
condivise
- Attività integrative (Progetto Autocad e Lab. Fotografico);
- Partecipazione a mostre, conferenze, proiezioni filmiche e
visite museali ;
118
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: Educazione Fisica
DISCIPLINA:Educazione Fisica
Scelte comuni inerenti
la programmazione
Standard minimi di
apprendimento
relativi alle
competenze
Contenuti
imprescindibili
Ulteriori scelte
condivise
Segnalare con un SI o con
un NO
Programmazione per obiettivi
si
Programmazione per contenuti
si
Programmazione per competenze si
BIENNIO
Sa rispettare le regole della convivenza civile e s’impegna a
migliorare l’autocontrollo. S’impegna durante le lezioni. Sa
ascoltare l’interlocutore. Comprende la necessità di valorizzare
se stesso. S’impegna a raggiungere le qualità fisiche necessarie
all’apprendimento dei gesti motori richiesti. Sa asoltare i dati
percettivi provenienti dal proprio corpo. Sa applicare in modo
meccanico il compito richiesto.
TRIENNIO
Partecipa con profitto. Sa costruire relazioni positive con gli altri
e sa collaborare all’interno della lezione. Sa esprimersi con una
terminologia corretta e dimostra di verbalizzare la sequenza
elementare corretta del gesto preposto. Sa applicare in modo
corretto i gesti proposti. Sa elaborare i compiti motori in modo
contestualizzato.
BIENNIO
Acquisire conoscenze dei contenuti e dei mezzi per usarli ; Fare
collegamenti interdisciplinari .
TRIENNIO
Acquisire capacità di analisi e di osservazione ; Acquisire
capacità di sintesi e di autovalutazione ; acquisire autonomia
operativa.
Dimostrare di aver acquisito i metodi ed i mezzi per la gestione
autonoma di un’attività motoria finalizzata al miglioramento ed
alla conservazione dello stato di salute.
.
119
LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI IRC
DISCIPLINA: RELIGIONE
Scelte comuni
inerenti la
programmazione
Programmazione per
obiettivi
Programmazione per
contenuti
Programmazione per
competenze
Segnalare con un SI o con un NO
SI
SI
SI
BIENNIO
* Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze
personali e di relazione per costruire un’identità libera e
responsabile.
* Riconoscere il valore del linguaggio religioso nell’interpretazione
della realtà e gli elementi della tradizione cristiana per spiegare
contenuti, simboli e leggere i segni del cristianesimo nell’arte, nella
letteratura e nella tradizione culturale.
* Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo
sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni
culturali e religiose in un clima di rispetto, confronto e arricchimento
reciproco.
* Individuare criteri per accostare correttamente la Bibbia.
* Apprezzare la serietà e la problematicità delle scelte morali,
valutandole anche alla luce delle proposte cristiane.
Standard minimi
di apprendimento
relativi alle
competenze
TRIENNIO
* Individuare le diverse confessioni cristiane presenti in Europa.
* Prender consapevolezza dei diversi stili possibili di vita cristiana.
* Riconoscere in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti
biblici e religiosi che ne sono all’origine.
* Acquisire capacità di dialogo e di rispetto nei confronti delle scelte
religiose.
* Argomentare le scelte etico- religiose proprie o altrui.
* Avvicinare testi magisteriali.
* Maturare capacità di confronto e di dialogo fra diverse opzioni
fondamentali religiose.
* Operare scelte morali, circa le esigenze dell’etica professionale,
nel confronto con i valori cristiani.
* Sviluppare e delineare un maturo senso critico e un personale
progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il
messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della
solidarietà per l’affermazione della giustizia e della solidarietà in un
contesto multiculturale.
* Confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure
significative del passato e del presente anche legate alla storia locale.
* Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine
ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi
di pensiero.
120
* Riconoscere, sul piano etico, potenzialità e rischi dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
* Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e
la lettura che ne dà il cristianesimo.
BIENNIO
* Gli interrogativi universali dell’uomo.
* Elementi essenziali del linguaggio religioso, in particolare quello
cristiano e nozioni fondamentali per accostare in maniera corretta il
testo biblico.
* L’esperienza religiosa: alla ricerca di una definizione nella storia.
* La Bibbia: canone, ispirazione, storia della redazione dei due
Testamenti.
* La persona e il messaggio di salvezza di Gesù Cristo.
* La radice ebraica del cristianesimo.
TRIENNIO
Contenuti
imprescindibili
Ulteriori scelte
condivise
* Divisioni e tensioni unitarie in prospettiva ecumenica.
* La questione su Dio e il rapporto fede-ragione in riferimento alla
storia del pensiero filosofico e al progresso scientifico-tecnologico.
* Il rapporto tra coscienza, libertà e verità nelle scelte morali con
particolare riferimento ad alcune questioni di bioetica.
* Passi scelti dell’Antico e del Nuovo Testamento.
* La concezione cristiana del matrimonio e della famiglia.
* Linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa su aspetti
peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
* Il ruolo della religione nella società e la sua natura nella
prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sui principi della
libertà religiosa e della laicità.
* Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione
cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per
il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la
giustizia sociale.
* Colloquio sui temi svolti.
* Produzione di un testo sintetico o di un breve commento alle
tematiche trattate in classe.
* Vengono inoltre valutate positivamente la disponibilità al lavoro,
all’attività didattica e al confronto; la presenza alle lezioni; la
buona conduzione delle relazioni interpersonali, la capacità di
realizzare lavori
in collaborazione; la capacità di rielaborazione
creativa e critica delle tematiche trattate.
Obiettivi del secondo biennio e monoennio
Indice
121
Allegato N. 4
Griglie di valutazione disciplinari
Griglia di valutazione – italiano scritto
Descrittori e Indicatori
Ottimo
Buonodiscreto
8-7
Conforme alla
richiesta
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
6
Aderente nei
suoi punti
essenziali
5
Parziale
4-2
Fraintendime
nto della
traccia
Argomentazio
ne completa,
adeguata e
articolata
Argomentazio
ne coerente e
coesa
Argomentazio
ne coerente
ma non coesa
Argomentazio
ne
frammentaria
e poco
articolata
Approssimativ
a e limitata
Argomentazio
ne
incongruente
Indicatori
Attinenza
alla tipologia
testuale
richiesta
Sviluppo e
coerenza
delle
argomentazio
ni
Elaborazione
personale
10-9
Completa
Approfondita
e originale
Buona e
personale
Poco
personale
Morfosintassi
Sintassi
articolata e
scorrevole
Corretta e
chiara
Con qualche
errore
Elementare
-a tratti
contorta
Sintassi
errata
Ortografia
Pienamente
corretta
Molto
accurato e
appropriato
Efficace e
accurata
Corretta
Errori lievi e
sporadici
Appropriato
qualche
imprecisione
Alcune
imprecisioni
Diversi errori
Gravi e diffusi
errori
Lessico
improprio e
povero
Gravemente
imprecisa e/o
assente
Lessico
Punteggiatur
a
Lessico
adeguato
Corretta
Generico
ripetitivo
Imprecisa
Il voto scaturisce dalla media matematica dei punteggi dei singoli indicatori
122
Assente
Griglia di valutazione per le verifiche orali di italiano- storia -geografia
Voto in
2/10
3-4/10
decimi
Conoscen Gravem Frammen
ente
taria, con
ze dei
errori e
contenuti errata
lacune
5/10
6/10
Superficial Essenziale
e
7-8/10
Completa
con
approfondi
mento
autonoma
Applica a Applica in
Applica le Applica
Applica
Compete Non si
orienta conoscen autonoma autonoma utonoma modo
nze:
corretto e
ze
mente le
mente e
mente le
organizza e non
conoscenz correttam conoscen autonomo
zione dei applica minime
solo se
e minime
ente le
ze anche
le
contenuti le
conoscenz
conosce guidato.
con
conoscenz a
e minime. problemi e anche a
nze
Compie
qualche
problemi
analisi
errore.
Interpreta più
il
complessi complessi.
lacunose, Analizza
Trova
sintesi
parzialme significato con
soluzioni
qualche
incoerent nte e
di
semplici
lieve
adatte a
i
sintetizza
in modo
informazio imperfezi contesti
one / in
problemati
impreciso ni
ci anche
modo
corretto
senza una
guida
orientativa
Alcune
Esposizion Esposizio Esposizion
Esposizio Espress Carente
e fluida
ione
con errori impropriet e semplice ne
ne
à di
corretta
ma
con
linguistic incoere ed
con
utilizzo di
nte.
espressio linguaggio corretta
a
.
proprietà linguaggio
Grosse ni
linguistic specifico
lacune
improprie Esposizion
e
a
ed
imprecisa
errori
123
Completa
9-10/10
Liceo scientifico G.B.Grassi – Latina
Griglia di valutazione per prove orali di ITALIANO e LATINO TRIENNIO
INDICATORI
CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI
COMPETENZA LOGICO
ESPRESSIVA
RIELABORAZIONE DEI DATI E
DELLE INFORMAZIONI
DESCRITTORI
PUNTI
Conosce i contenuti disciplinari in modo approfondito ed
esauriente
Conosce i contenuti disciplinari in modo corretto
Conosce i contenuti disciplinari anche se con alcune
imprecisioni
Conosce i contenuti disciplinari in modo incoerente e/o
frammentario
Dimostra conoscenze confuse e lacunose
Conosce gravemente lacunosa gli argomenti proposti
Non conosce l’argomento proposto
6
Dimostra un’argomentazione personale e coerente, con
efficacia espressiva
Sa articolare il discorso con coerenza, proprietà lessicale e
precisione di riferimenti
Sa dare ordine e linearità al discorso usando un repertorio
lessicale semplice ma sufficientemente chiaro
Incontra alcune difficoltà nel dare linearità e coerenza
argomentativa al discorso
Articola il periodare in modo disorganico e confuso con
improprietà lessicali
5
Sa rielaborare in modo personale e stabilire
autonomamente relazioni pertinenti ed appropriate
Sa rielaborare in modo organico e coerente ed effettuare
collegamenti con precisione e pertinenza
Organizza le informazioni ed effettua collegamenti per linee
generali ma con difficoltà specifiche
Organizza le informazioni in modo confuso e non sa operare
collegamenti
4
PUNTEGGIO
5
4
3
2
1
0
4
3
2
1
3
2
1
/15
124
Griglia di correzione per latino – triennio- tipologia mista
TRADUZIONE
e conoscenze
morfosintatti
che
(p.0-4)
CONOSCENZE
Letterarie
(p.0-5)
ANALISI del TESTO
e interpretazione
(p.0-3)
COMPETENZE
LINGUISTICHE
(p.0-3)
Linguaggio
corretto,
pertinente,
efficace.
Linguaggio
corretto e
chiaro.
3
Linguaggio
semplice,
talvolta
improprio
Linguaggio con
diffusi errori
1,5
Diffusamente e
gravemente
scorretto
0
Corretta e
fluida
4 Conoscenze complete
e approfondite
5
Corretta, puntuale,
approfondita
3
Corretta
sostanzialme
nte, resa
semplice/
qualche
improprietà
Qualche
errore
3 Conoscenze corrette e
ampie
4
Analisi
complessivamente
corretta ma
essenziale,
schematica
2,5
2 Conoscenze
generiche/superficiali
/parziali
3
Analisi
generica/parziale/i
mprecisa
2
Diffusamente
errata
1 Conoscenze
lacunose/improprie/
schematiche
0 Errate/ gravemente
incomplete
2
Analisi
errata/appena
accennata
assente
1
Assente
1
125
0
2
1
Griglia di valutazione prima prova: articolo di giornale
P
P
Sintassi
elementare
Sintassi
e/o a tratti
errata, con
contorta
Sintassi
gravi e diffusi
Alcuni errori
Morfosintassi
corretta e
Competenz
errori e/o
di ortografia
2 semplice e/o
Ortografia
1 e/o
3
Lessico
e
Punteggiatura
Lessico generico
linguistich
povero e/o
Lessico
Proprietà
e
improprio
essenziale,
lessicale
Punteggiatura
talvolta poco
corretta.
Punteggiatur
appropriato
a scorretta
Punteggiatura
impropria
Conoscenz
e
Capacità
rielaborati
ve
Dati ed
informazioni
Trattazione
dati e
sviluppo delle
argomentazio
ni
non
Limitate e/o
pertinenti,
1 con alcune
e/o Lacunose
e/o Scorrette
imprecisioni
Inadeguata,
argomentazio
ni
incongruenti
corrette ma
2 essenziali
pertinente ma
schematica,
Corretta e
argomentazio 2 pertinente,
1 ne coerente
argomentazio
ma non
ni coerenti
sempre coesa
adeguato, ma
Scarso
poco efficace
Rispetto delle
rispetto delle
regole
utilizzo delle
1
regole
regole
giornalistiche
giornalistiche
giornalistiche
PUNTEGGIO ASSEGNATO:
126
Punt
i
P
utilizzo delle
regole
giornalistiche
/15
4
Punteggiatur
a razionale ed
incisiva.
pertinenti,
3 esaurienti ed
4
approfondite
Corretta,
completa ed
efficace,
3 argomentazio
ni coerente,
coesa ed
efficace
appropriato
2 ed efficace
Sintassi
efficace e
fluida
Lessico
appropriato,
ricco,
specifico.
3
4
Griglia di valutazione prima prova: saggio breve
P
Sintassi
elementare
Sintassi
e/o a tratti
errata, con
contorta
gravi e diffusi
Alcuni errori
errori e/o
di ortografia
1 e/o
Lessico
povero e/o
Lessico
improprio
essenziale,
talvolta poco
Punteggiatur
appropriato
a scorretta
Punteggiatur
a impropria
Morfosintassi
Competenz Ortografia
e
Punteggiatura
linguistiche Proprietà
lessicale
Correttezza e
Conoscenze pertinenza dei
contenuti
Capacità
Non
rispondenti
e/o
conoscenze
lacunose e/o
scorrette
Sviluppo delle Incongruenti
argomentazion e/o appena
ie
accennate
rielaborazione
Utilizzo dei
documenti
Improprio
e/o
incompleto
- Conoscenze
generiche o
1 con alcune
imprecisioni
Punt
i
P
P
Sintassi
corretta e
semplice
2 e/o
Lessico
generico
Sintassi
efficace e
fluida
Lessico
3 appropriato,
ricco,
specifico.
Punteggiatur
a corretta.
Conoscenz
2 e corrette
ma
essenziali
Punteggiatur
a razionale ed
incisiva.
- Conoscenze
3 esaurienti ed
- Corretto e
PUNTEGGIO ASSEGNATO:
127
2
Pertinente
ed efficace
/15
4
approfondite
- Coerenti ma
- coese ,
non sempre 2 - Pertinenti
articolate ed
3
1 coese
e/o
e coese
efficaci
superficiali
1 schematico
4
3
4
Griglia di valutazione prima prova: tema
P
P
Sintassi
elementare
Sintassi
e/o a tratti
contorta
errata, con
Sintassi
Morfosintassi gravi e diffusi
Alcuni errori
corretta e
Competenz Ortografia
errori e/o
di ortografia
2 semplice e/o
1 e/o
3
e
Punteggiatur Lessico
Lessico generico
linguistich a
Lessico
povero e/o
e
Proprietà
improprio
essenziale,
Punteggiatura
lessicale
talvolta poco
corretta.
appropriato
Punteggiatur
a scorretta
Punteggiatura
impropria
Conoscenze
generiche o
1 con alcune
imprecisioni
Argomentazio
Argomentazio
Sviluppo
ne coerente
ni
delle
ma non
incongruenti 1
argomentazio
sempre coesa
e/o appena
Capacità ni
e/o
accennate
rielaborati
superficiale
ve
Appena
Elaborazione accennata
Pertinente e
1 semplice
personale
e/o
impropria
Conoscenz
e
Correttezza e
pertinenza
dei contenuti
Conoscenze
lacunose e/o
scorrette
PUNTEGGIO ASSEGNATO:
128
Conoscenze
2 corrette ma
Argomentazio
ne coerente e
coesa
2 Pertinente ed
approfondita
/15
Sintassi
efficace e
fluida
Lessico
appropriato,
ricco,
specifico.
4
Punteggiatura
razionale ed
incisiva.
Conoscenze
3 esaurienti ed
essenziali
2
Punt
i
P
4
approfondite
Argomentazio
ne coesa.
3 articolata,
efficace
3
4
Griglia di valutazione prima prova: analisi del testo
P
Sintassi
elementare
Sintassi
e/o a tratti
errata, con
contorta
gravi e diffusi
Alcuni errori
errori e/o
di ortografia
1 e/o
Lessico
povero e/o
Lessico
improprio
essenziale,
talvolta poco
Punteggiatur
appropriato
a scorretta
Punteggiatur
a impropria
Morfosintassi
Competenz Ortografia
e
Punteggiatura
linguistiche Proprietà
lessicale
Comprensione
Conoscenze complessiva
del testo
Capacità
rielaborativ
e
Conoscenze
lacunose e/o
scorrette
Analisi
Analisi dei
incompleta
livelli del testo
e/o errata
Interpretazion
e
rielaborazione
Appena
accennata
e/o
impropria
Conoscenze
generiche o
1 con alcune
imprecisioni
Analisi
superficiale
e/o parziale
1 e/o con
qualche
imprecisione
P
Sintassi
corretta e
semplice
2 e/o
Lessico
generico
Sintassi
efficace e
fluida
Lessico
3 appropriato,
ricco,
specifico.
Punteggiatura
corretta.
Punteggiatur
a razionale
ed incisiva.
Conoscenze
Conoscenze
PUNTEGGIO ASSEGNATO:
129
4
2 corrette ma
3 esaurienti ed 4
essenziali
approfondite
Analisi
2 corretta ma
generica,
semplice
Analisi
3 corretta,
puntuale ed
articolata
Pertinente
Pertinente e
1 semplice
Punt
i
P
2 ed
3
approfondit
a
/15
4
Griglia di valutazione prova scritta di latino
ALUNNO______________________________CLASSE_______________
Comprensione
del testo
Ha compreso il testo in tutte le sue parti
4
Ha compreso il testo in quasi tutte le sue
parti
3,5
3
Individuazione
delle
componenti
morfologiche e
sintattiche
Ha compreso generalmente il testo con
qualche errore
2,5
Ha compreso il testo con diversi errori
2
Ha compreso il testo solo in alcune parti
2
Il testo non è stato compreso
Ha individuato tutte le componenti morfosintattiche
4
3
Ha riconosciuto le tutte le componenti morfosintattiche presenti con qualche errore
2,5
Ha riconosciuto le principali componenti
morfo-sintattiche
2
Ha riconosciuto in modo parziale le
componenti morfo-sintattiche
1
Traduzione in
lingua italiana
Ha effettuato numerosi errori morfo-sintattici
Articolata, usa il linguaggio in modo
autonomo e con terminologia appropriata
Chiara, terminologia corretta, forma poco
fluida
2
1,5
1
Terminologia parzialmente appropriata
0,5
Approssimativa, usa poco frequentemente il
linguaggio appropriato
0
Espressione scorretta il discorso risulta
oscuro e incomprensibile
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
In decimi
130
Griglie di valutazione di Inglese.
Primo biennio
Voto
9-10
8
7
6
5
4
3
2
Comprensione
/ Produzione
Padronanza
della Lingua
completa e
approfondita.
Contenuti
Uso della Lingua
- morfosintassi
Conoscenza
Utilizzo delle
precisa,approfond strutture
ita dei contenuti
morfosintattiche
con spunti
corretto e
personali.
personale.
Sicura e
Sicura e precisa
Uso corretto delle
pertinente la
la conoscenza dei strutture
comprensione/ contenuti.
morfosintattiche.
produzione di
messaggi/infor
mazioni.
Abbastanza
Abbastanza
Uso abbastanza
sicura e
appropriata la
corretto delle
pertinente la
conoscenza dei
strutture
comprensione/ contenuti.
morfosintattiche.
produzione di
messaggi/infor
mazioni.
Comprensione Conoscenza di
Conoscenza
/produzione di contenuti
adeguata della
messaggi/infor adeguata .
morfosintassi .
mazioni
essenziale e
semplice.
Incompleta la
Superficiale la
Uso incerto e non
comprensione/ conoscenza dei
sempre adeguato
produzione di
contenuti.
della
messaggi/infor
morfosintassi.
mazioni .
Comprensione Conoscenza
Conoscenza
/produzione
inadeguata e
frammentaria,sca
rsa,inadeguata
frammentaria,s scarsa dei
carsa e/o
contenuti.
delle strutture
lacunosa di
morfosintattiche.
messaggi/infor
mazioni.
Comprensione Conoscenza quasi Conoscenza quasi
/produzione
nulla dei
nulla delle
quasi
contenuti.
strutture
inesistente di
morfosintattiche.
messaggi/infor
mazioni.
Si sottrae alla
verifica
131
Uso della Lingua
- lessico,spelling
Utilizzo
appropriato e
personale del
lessico. Corretto
lo spelling.
Utilizzo
appropriato del
lessico.
Globalmente
corretto lo
spelling.
Utilizzo
abbastanza
appropriato del
lessico.
Abbastanza
corretto lo
spelling.
Utilizzo
accettabile del
lessico e dello
spelling.
Utilizzo non
sempre adeguato
del lessico.
Spelling incerto.
Utilizzo scarso del
lessico e dello
spelling.
Utilizzo scarso ed
inadeguato del
lessico e dello
spelling.
Secondo biennio e monoennio
Voto Conoscenza dei
temi trattati
Competenze linguisticoespressive
Capacità di analisi e/o
sintesi
910
Completa,
approfondita,
ampia e
personale.
Esegue compiti complessi
utilizzando il lessico specifico
e appropriato. Applica
correttamente le conoscenze e
le procedure in nuovi
concetti.
Coglie gli elementi di un
insieme,stabilisce
relazioni. Effettua
autonomamente analisi
e sintesi complete e
approfondite .
8
Complete e
approfondite.
Esegue compiti complessi e
sa applicare i contenuti e le
procedure. Lessico ampio e
appropriato.
Effettua analisi e sintesi
complete e
approfondite. Effettua
valutazioni globalmente
autonome.
7
Complete e
abbastanza
approfondite.
Esegue compiti abbastanza
complessi e sa applicare i
contenuti e le procedure ma
commette qualche errore non
grave. Lessico globalmente
ampio.
Effettua analisi e sintesi
abbastanza complete e
approfondite ma con
qualche incertezza.
Effettua valutazioni
parziali.
6
Essenziale ma
non approfondite.
Applica le conoscenze
Riesce ad effettuare
acquisite ed esegue i compiti semplici valutazioni.
in una lingua semplice;alcuni
errori di grammatica di
base,lessico essenziale.
5
Superficiali e non
del tutto corrette.
Commette qualche errore non Effettua analisi e sintesi
grave nell’esecuzione del
incomplete e valutazioni
compito assegnato. Presenta
superficiali.
un lessico limitato.
4
Conoscenze
lacunose.
Presenta scarsa padronanza
Analisi errata e sintesi
delle strutture grammaticali e molto parziali.
lessico limitato.
3
Conoscenze
gravemente
lacunose.
Presenta scarsa padronanza
Analisi errata e sintesi
delle strutture grammaticali e scorrette.
lessico limitato. Non applica
le conoscenze minime.
2
Si sottrae alla
verifica
132
Griglia di certificazione della lingua inglese
Espressioni chiave condivise a livello europeo.
CONOSCENZE: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio.
ABILITA’: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how
per portare a termine compiti e risolvere problemi.
COMPETENZE: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale.
Primo biennio
Indicatori
di
competen
za
Livello non
raggiunto
N (da 0 a
5)
Livello
base B (6)
Conoscenze
Abilità/capacità
Livello
intermedio
I (7/8)
Livello
avanzato A
(9/10)
Appropriate e
consolidate
Comprensione sicura
e pertinente
Sicure, precise e
approfondite
Comprensione
completa, sicura,
approfondita
Superficiali,framment Comprensione
arie,inadeguate
incompleta,
frammentaria,inadeg
uata
Adeguate ma non
Comprensione
approfondite
essenziale e semplice
133
Competenze
Applicazione delle
conoscenze lacunosa
e parziale
Applicazione delle
conoscenze solo in
ambiti limitati
Applicazione corretta
delle conoscenze
acquisite
Applicazione corretta
delle conoscenze
acquisite anche in
situazioni complesse
Secondo biennio
Indicatori di
competenza
Livello non
raggiunto N (da
0 a 5)
Livello base B
(6)
Conoscenze
Abilità/capacità
Parziali,
lacunose o
nulle
Corrette ed
essenziali
Comprensione
lacunosa, parziale
Livello
intermedio I
(7/8)
Livello avanzato
A (9/10)
Corrette e
abbastanza
articolate
Curate,
approfondite e
personali
Competenze
Utilizzazione delle
conoscenze lacunosa e
frammentaria
Comprensione
Analisi e
corretta ed essenziale rielaborazione dei
concetti chiave
corretta ed essenziale
Comprensione
Rielaborazione agevole
articolata
e sicura dei concetti
chiave
Comprensione ampia, Analisi e
approfondita e
rielaborazione critica,
personale
creativa e/o personale
134
Griglia per la valutazione delle prove orali di matematica e fisica
Tipologie di verifica: interrogazione breve, interrogazione lunga, intervento,
discussione.
Voto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Descrittori della prestazione dell’allievo
Rifiuto della prova.
Non mostra alcuna conoscenza dei contenuti proposti.
Non individua il senso delle informazioni richieste.
Non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici.
Conosce solo qualche nozione fondamentale.
Collega in modo casuale le conoscenze e non riesce ad applicarle.
Si esprime in modo confuso e incoerente.
Possiede conoscenze frammentarie e confuse.
Non sa distinguere i concetti principali da quelli secondari.
Espone con difficoltà e terminologia impropria.
Commette gravi errori nella fase di applicazione.
Conosce i contenuti in modo incompleto, alternando risposte corrette ad
altre errate, anche su argomenti fondamentali.
Il linguaggio è impreciso e inappropriato.
Sa applicare le conoscenze nella risoluzione di semplici situazioni
problematiche anche se commette qualche errore.
Conosce i contenuti essenziali.
Si esprime con un linguaggio semplice ma essenzialmente corretto.
E’ in grado di applicare le conoscenze acquisite, pur con qualche
imprecisione, in situazioni non complesse.
Guidato, opera semplici collegamenti.
Conosce con sicurezza i contenuti essenziali e li applica correttamente.
Espone in modo ordinato, con un linguaggio sostanzialmente corretto.
Sa effettuare un’analisi corretta in relazione a problemi circoscritti e, se
guidato, compie collegamenti all’interno della disciplina ed effettua
semplici sintesi.
Possiede conoscenze varie e approfondite.
Si esprime con un linguaggio corretto e appropriato.
E’ in grado di applicare ciò che ha appreso in diverse situazioni
problematiche e di effettuare opportuni ed autonomi collegamenti.
Mostra conoscenze ampie e approfondite che sa applicare anche in
situazioni non note.
Compie autonomamente analisi coerenti e sintesi corrette; formula
ipotesi di soluzione.
Si esprime con chiarezza e proprietà di linguaggio.
Ha una conoscenza dei contenuti disciplinari completa, ampliata,
organica e personalizzata.
Applica con facilità, e senza commettere errori, i principi appresi in
problemi complessi.
Sa cogliere i nessi ed è in grado di fornire pertinenti valutazioni personali
e di giustificare le proprie scelte.
Si esprime in modo fluido, con lessico ricco e linguaggio specifico
135
appropriato.
Qualora la verifica non sia perfettamente aderente con una delle voci
contemplate, sarà possibile usare anche valutazioni intermedie
Griglia per la valutazione delle verifiche scritte di matematica
Tipologie di verifica: Esercizi applicativi, Problemi, Quesiti a trattazione
sintetica, Quesiti a risposta aperta.
Alunno
………………..……………………………………………………………
Criteri
Livello
- Voto
L 1-21
3
L
2
4-5
L
3
6
L
4
7-8
L
5
910
Comprensione
e conoscenza
Lacunose
Competenze
risolutive
Capacità
argomentative
Correttezza
nell’applicazione
delle
strategie;
correttezza
nei
calcoli
e
nell’applicazione di
regole,
teoremi,
procedure
e
tecniche.
Giustificazione
dei
passaggi
fondamentali
del
processo
esecutivo.
Ordine, chiarezza e
precisione (simbolica,
algebrica e grafica).
Abilità
logiche
Comprensione
delle richieste. Analisi,
Conoscenza dei individuazion
contenuti.
e e scelta di
strategie
risolutive
adeguate.
Confuse
Incerte
Limitate
Superficiali
Essenziali
Ampie
Approfondite
VOTO
Meccaniche
Di base
Adeguate
Sicure
Articolate
Critiche
136
Efficaci
Carenti
Approssimative
Appropriate
Accurate
Rigorose
Griglia per la valutazione delle verifiche scritte di fisica
Tipologie di verifica: Esercizi applicativi, Problemi, Quesiti a trattazione
sintetica, Quesiti a risposta aperta.
Alunno………………………………..……………………………………
Criteri
Livello
- Voto
Conoscenze
Di fenomeni, Analisi
di
teorie, leggi
fenomeni
o
dati;
formulazione
di
ipotesi
utilizzando
modelli,
analogie, leggi.
L 1-21
3
Lacunose
L
2
4-5
L
3
6
L
4
7-8
L
5
910
Capacità
elaborative
Competenze
risolutive
Competenze
comunicative
Formalizzazione
di
situazioni
problematiche
e
applicazione
degli
strumenti
matematici
e
disciplinari rilevanti
per la risoluzione.
Descrizione
dei
fenomeni fisici e delle
procedure
risolutive;
precisione
nella
rappresentazione
dei
risultati
(unità
di
misura,
cifre
significative,
errori,
grafici)
Confuse
Incerte
Limitate
Superficiali
Essenziali
Ampie
Approfondite
VOTO
Meccaniche
Adeguate
Di base
Sicure
Articolate
Efficaci
Critiche
137
Carenti
Approssimative
Appropriate
Accurate
Rigorose
138
139
140
141
142
Griglia di valutazione di scienze
CONOSCENZE
Impiegare le
terminologie
convenzionali
Citare i principi, le
leggi, gli enunciati,
le teorie
Descrivere i
fenomeni e i
processi
COMPETENZE ≈ CAPACITA’
Applicare principi, regole, leggi, procedimenti,
teorie
Analizzare e interpretare fatti, processi, fenomeni,
relazioni
Distinguere tra fenomeni, leggi, teorie e modelli
Considerare e valutare pertinenze, congruenze
Individuare relazioni, soluzioni, implicazioni
Criticare modelli, procedimenti, teorie
1
non misurabili
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
2
gravemente errate
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
3
errate
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
4
lacunose
non effettua alcuna analisi e/o
applicazione delle conoscenze
5
presentano imprecisioni
effettua applicazioni e/o
analisi inefficaci
non tenta alcuna valutazione
e/o non coglie alcuna
implicazione
6
comprendenti gli elementi
essenziali dell’argomento
effettua applicazioni, analisi
e/o interpretazioni ma non
pienamente precise
compie valutazioni non del tutto
efficaci e/o coglie implicazioni
non del tutto legittime
7
complete
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
effettua analisi e compie
compie alcune valutazioni e/o
applicazioni e/o interpretazioni coglie alcune implicazioni di
accettabili
accettabile pertinenza
8
complete e tra loro articolate
analizza e distingue
correttamente e applica
efficacemente le conoscenze
compie valutazioni adeguate
indicando almeno qualche
soluzione
9
ben articolate e approfondite
le analisi e le interpretazioni
sono approfondite e le
applicazioni assai efficaci
individua soluzioni e
correlazioni sulla base di
puntuali valutazioni
applica e gestisce le
conoscenze con padronanza
dei mezzi e creatività
stabilisce e suggerisce soluzioni
e procedimenti con autonomia e
creatività
10 approfondite e arricchite da
ricerca autonoma
•
VALIDA SIA PER LE PROVE SCRITTE CHE PER I COLLOQUI ORALI
•
LE CONOSCENZE E LE COMPETENZE/CAPACITA’ CHE LA GRIGLIA MISURA SONO DI VOLTA IN
VOLTA MEGLIO SPECIFICATE NELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE OPPURE DEFINITE COME
OBIETTIVI CHE LA PROVA DEL CASO VUOLE VERIFICARE.
143
Griglia disciplinare di disegno
LIVELLI-VOTO
CONOSCENZE
CAPACITA’
COMPETENZE
SCARSO-NULLO
1-2
Molto scarse
nessuna
nessuna
Frammentarie e
non pertinenti
Scadente
manualità,
disordine,
imprecisioni
grafiche
e incompletezza
degli elaborati
Gravissimi errori
nell’applicazione
dei metodi
Superficiali e non
sempre corrette
Imprecisioni
grafiche, uso non
sempre adeguato
delle indicazioni
esecutive
Accettabile
impostazione
grafica e
applicazione dei
metodi
Autonoma
impostazione
grafica , uso
appropriato e
sicuro dei metodi
Mediocri,
incomplete
e con degli errori
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
3-4
INSUFFICIENTE
5
SUFFICIENTE (BASE)
6
Semplici ed
essenziali
su tutti gli
argomenti
BUONO
(INTERMEDIO)
7-8
Complete e sicure
OTTIMO (AVANZATO)
9-10
Complete,
approfondite e
personalizzate
Organizzazione
autonoma e
personalizzata
degli elaborati,
precisione grafica e
ordine
144
Complessivamente
Corrette e
complete
Autonome,
corrette e
complete
Autonome,
corrette, complete
e personali
Griglia disciplinare di storia dell’arte
LIVELLI-VOTO
CONOSCENZE
CAPACITA’
COMPETENZE
SCARSO/NULLO
1-2
Molto scarse
nessuna
nessuna
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
3-4
Frammentarie e
non pertinenti
Compie analisi
e sintesi
non corrette
Esposizione
lacunosa degli
argomenti con gravi
errori lessicali
INSUFFICIENTE
5
Superficiali e non
sempre corrette
Compie analisi
parziali
e sintesi imprecise
SUFFICIENTE (BASE)
6
Semplici ed
essenziali
su tutti gli argomenti
BUONO
Complete e sicure,
abbastanza
approfondite
Rielabora in modo
autonomo
e completo
Esposizione
frammentaria e
incerta, con uso
impreciso del
lessico
Esposizione
semplice
e coerente,
contestualizzazione
corretta
Esposizione chiara
e articolata,
lessico corretto e
contestualizzazione
appropriata
Complete,
approfondite e
personalizzate
Rielabora in modo
autonomo,
approfondito e
critico anche
situazioni
complesse.
(INTERMEDIO)
7-8
OTTIMO (AVANZATO)
9-10
Compie analisi
semplici
e sintesi corrette
Esposizione
disinvolta
e articolata con
osservazioni critiche
pertinenti.
Competenza
personale, ampia e
completa
Sulla valutazione intermedia e finale verranno presi in considerazione i seguenti
criteri:
Partecipazione attiva alla lezione, interesse e attenzione;
Frequenza regolare e costruttiva, impegno a casa;
Progresso dell’alunno nel corso dell’anno scolastico rispetto alla situazione
di partenza;
Autonomia nell’apprendimento dei contenuti e negli approfondimenti;
Preparazione di relazioni individuali o di gruppo su approfondimenti svolti
autonomamente.
145
Criteri di valutazione di educazione fisica
Saperi minimi che individuano il livello
Classi prima e seconda
Classi terza e quarta
- Sa rispettare le regole della - Partecipa con profitto
convivenza civile e s’impegna -Sa costruire relazioni
positive con gli altri e sa
a migliorare l’autocontrollo
collaborare all’interno della
- S’impegna durante le
lezioni
lezione
- Sa ascoltare l’interlocutore -Sa esprimersi con una
- Comprende la necessità di
terminologia corretta e
dimostra di verbalizzare la
valorizzare se stesso
- S’impegna a raggiungere le sequenza elementare
qualità fisiche necessarie
corretta del gesto proposto
-Sa applicare in modo
all’apprendimento dei gesti
corretto i gesti proposti
motori richiesti
- Sa ascoltare i dati percettivi -Sa elaborare i compiti
provenienti dal proprio corpo motori in modo
contestualizzato
- Sa applicare in modo
meccanico il compito
richiesto
di sufficienza
Classe quinta
-Conosce in modo
elementare le funzioni
fisiologiche fondamentali
che regolano il movimento
sia dal punto di vista neuromuscolare e sia energetico
-Sa applicare almeno
meccanicamente le
conoscenze gestendo
l’attività motoria e sportiva
in modo autonomo
- Sa collegare almeno
parzialmente le conoscenze
all’interno dell’aria
scientifica ed umanistica
-E’ consapevole
dell’importanza e della
funzione formativa ed
educativa della disciplina
-Sa orientarsi nell’autovalutazione motoria
Conoscenze e competenze che individuano il livello di eccellenza
Classi prima e seconda
Classi terza e quarta
Classe quinta
-Possiede autocontrollo fisico -Dimostra di verbalizzare la -Conosce in modo
ed emotivo
sequenza dinamica dei gesti approfondito le funzioni
fisiologiche fondamentali
-Partecipa attivamente alle
proposti in modo
che regolano il movimento
dettagliato
lezioni
sia dal punto di vista neuro-Possiede capacità
-Sa interagire con il
conduttore e con il gruppo
propositive(richieste
muscolare che energetico
d’approfondimento,partecip -Sa applicare con
-Ha raggiunto le qualità
atteggiamento adattivo le
fisiche necessarie
azione al dialogo
all’apprendimento dei gesti
educativo,capacità di
conoscenze gestendo
l’attività motoria e sportiva
richiesti
soluzione dei problemi,
……)
in modo autonomo
-Analizza i dati percettivo-Sa collegare in modo
corporei ed applica con
-Sa elaborare i compiti
motori in modo personale
sintetico le conoscenze
disinvoltura ed in modo
all’interno dell’aria
organico i compiti richiesti
-Sa trasferire le abilità
possedute nell’acquisizione scientifica ed umanistica
di nuovi schemi motori
-Dimostra di aver acquisito i
-Sa sviluppare un pensiero metodi ed i mezzi per la
autonomo e critico
gestione autonoma di
un’attività motoria
finalizzata al miglioramento
ed alla conservazione dello
stato di salute
146
-Utilizza in modo efficiente
l’autovalutazione motoria
Metodi e criteri di valutazione
La valutazione avverrà tenendo conto delle indicazioni del registro personale
Tipologia delle prove di verifica
Per la verifica, ovvero per l’accertamento della progressione degli
apprendimenti e dello sviluppo delle qualità fisiche, si ritiene opportuno
proporre prevalentemente delle prove pratiche, almeno 2 per trimestre / 3
per il pentamestre, che consistono in test, progressioni a corpo libero, ai
piccoli e grandi attrezzi o con la palla, prove in situazioni simili alla gara con
quantificazione delle risoluzioni del compito motorio richiesto su un numero
preordinato di ripetizioni. Si possono anche raccogliere dati sui singoli
studenti in un contesto globale motorio come nelle situazioni di gioco della
pallavolo, della pallacanestro .. Saranno proposti questionari, interrogazioni
orali brevi se ritenute opportune. Agli esonerati si potranno proporre delle
relazioni per approfondimenti oppure interrogazioni lunghe sugli argomenti
svolti. Nelle classi quinte si svolgeranno simulazioni di terza prova.
147
Griglia di valutazione dell’IRC
Giudizio
Conoscenze
Comprensione
Applicazione
Scala
decimale
Ottimo
10
Distinto
9
Ottima conoscenza e
presentazione ordinata
degli argomenti con
proprietà di linguaggio,
apporti e
approfondimenti
personali.
Possiede conoscenze
complete e
approfondite.
Buono
7/8
Conoscenza e
presentazione ordinata
degli argomenti con
qualche apporto
personale.
Sufficiente
6
Conoscenza degli
argomenti talvolta un
po’ superficiale e
frammentaria.
Insufficiente
4/5
Conoscenza scarsa e
lacunosa degli
argomenti.
Comprende in modo
approfondito ed è in
grado di proporre
analisi e sintesi
personali in modo
originale. Si esprime
in modo molto
appropriato.
Usa in maniera
appropriata i
concetti, sa
contestualizzare e
usa il linguaggio
specifico.
Analizza e valuta
criticamente
contenuti e
procedure. Rielabora
in modo autonomo
ed originale.
Comprende ed è in
grado di proporre
analisi
e sintesi personali. Si
esprime in modo
appropriato.
Esplicita i significati
anche se
frammentariamente.
Si
esprime in modo
accettabile.
Individua e risolve
problemi complessi.
Rielabora
correttamente
cogliendo correlazioni
tra più discipline.
Riesce a cogliere la
portata dei problemi
anche se in un
contesto
nuovo e semplice,
fornendo prestazioni
complessivamente
adeguate alle
richieste.
Si limita a proporre
lacunosamente dati
mnemonici e si
esprime
in modo non corretto.
Non coglie appieno la
complessità dei
problemi. Solo
guidato
affronta situazioni
nuove in un contesto
semplice con
prestazioni
non adeguate alle
richieste.
Compie correlazioni e
analisi appropriate.
Valutazione
Indice
148
Allegato N. 5
Piano di miglioramento
Sulla base degli esiti del R.A.V, nell’a.s. 2015-16 si sta attuando il
P.di M. così come pubblicato sul sito web del Liceo al quale si fa
riferimento. Dopo la valutazione degli esiti, sarà elaborato e
pubblicato, allegandolo al presente P.T.O.F., il P. di M. relativo al
triennio 2016-2017.
RAV e piano di miglioramento
Indice
149
Allegato N. 6
Schede progetti
Denominazione Certamen Taciteum
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Denominazione
Responsabile
Area di riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Favale Maria
Linguistica
Alunni del secondo, terzo e quarto anno
Rendere gli studenti consapevoli che il latino è stato lo
strumento principale con cui la civiltà occidentale ha
espresso la sua vitalità in ogni campo. Attraverso il contatto
con i classici , i giovani possono ascoltare la voce di coloro
che hanno dibattuto sui tanti problemi relativi all’uomo.
Analisi e traduzione di passi di Eutropio ( Breviarium),
Cesare ( De bello gallico e De bello civili).
La durata della prova è di ore 4.
Euro 100
Nessuna
30 ore
Da dicembre
A febbraio
DAVID GIOVANI
Prof.ssa Valeria Vignes
Area linguistico-comunicativa
Alunni delle classi quarte
Promuovere la scoperta del cinema italiano della stagione
corrente
Promuovere l’analisi di un testo filmico come una
narrazione dotata di regole
Saper effettuare raffronti con altre forme del linguaggio
visivo e testuale
Il Concorso , a carattere regionale, prevede l’adesione di un
gruppo di studenti delle classi quarte alla visione pomeridiana di
20 film della stagione cinematografica italiana dell’anno
corrente. I film verranno proiettati al cinema OXER . Al termine
dell’intero ciclo di proiezioni, gli studenti coinvolti dovranno
votare, su apposite schede anonime, il film preferito e con la loro
votazione concorreranno ad assegnare il David giovani.
Dovranno, inoltre elaborare una recensione su uno dei film
150
Durata delle attività
(in ore)
Risorse finanziarie
(escluse spese per il
personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in ore)
Inizio attività
Fine attività
visionati. Gli elaborati saranno valutati da una giuria tecnica e
le tre migliori recensioni verranno premiate dall’ AGIS SCUOLA.
Il primo premio consentirà al vincitore di partecipare, in qualità
di giurato, alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Il
secondo e il terzo classificato parteciperanno ad un campus
scuola di cinema che si terrà a Roma.
45 ore (in orario extracurriculare)
Nessuna.
Il progetto è finanziato dal Miur in collaborazione con L’AGIS
SCUOLA
Materiale informativo in fotocopia
8 ore
Ottobre
Aprile
Corsi Pomeridiani Lingue: Francese, Spagnolo,
Tedesco
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Isabella Marcellini
Certificazioni di lingue straniere
Alunni classi 1^ - 5^
Conseguimento Certificazioni Europee
Lezioni settimanali
40 ore
Autofinanziato
30
Novembre
Maggio
Denominazione
Rete Deure
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Letizia Cherri
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
Studenti eccellenti classi terze e quarte
Partecipazione a progetti Erasmus+
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
Anno scolatico
151
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Contributo di Euro 300 da versare alla Rete Deure,
10 ore di coordinamento, Euro 175
Contributo spese di viaggio Euro 50
Denominazione
Intercultura
Responsabile
Clara Ermini
Area di
riferimento (*)
Area linguistico - comunicativa
Destinatari
Tutti gli studenti interessati/coinvolti nella mobilità
studentesca internazionale. Accoglienza degli exchange
students.
Obiettivi
1.Seguire e monitorare gli studenti all'estero dal punto di
vista didattico. 2.Responsabilizzare gli studenti sui loro
doveri in funzione del reinserimento nella scuola d'origine e
facilitarne il reinserimento nella classe di appartenenza.
Attività previste
Informazione, comunicazione, contatti scuola-famiglia,
procedure.
Durata delle
attività (in ore)
10
Risorse finanziarie Nessuna
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Nessuna
Risorse umane (in 10
ore)
Inizio attività
Inizio anno scolastico
Fine attività
Fine anno scolastico
Denominazione
Giornalino d’Istituto “La Zanzara”
152
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Prof. Luigi Milani
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
N.30 studenti del biennio e del triennio
Proporre agli studenti/esse strumenti critici per attivare
capacità e competenze critiche nell’ambito
giornalistico.Favorire processi di crescita personale e di
sensibilizzazione delle capacità relazionali.
Attività di giornalismo: ideazione e progettazione dei numeri
con ricerca delle notizie, documentazione, scrittura e
correzione degli articoli.Fotografia e grafica. Impaginazione e
stampa.Pubblicità e diffusione.Partecipazione a concorsi
nazionali.Ideazione e realizzazione di un blog con
aggiornamenti settimanali.
Appuntamenti settimanali di 2/3 ore
Totale anno: 80-100 ore
N.50 ore, a Euro 17.50, di coordinamento e formazione per il
docente interno responsabile.
Importo totale: 875,00euro.
Spese di cancelleria per euro 120,00.
50 ore
Ottobre
Giugno
LABORATORIO FOTO-GRAFICO
Prof.ssa Ceccarelli Lucia
AREA ARTISTICA
ALUNNI CLASSI 2°-3° / 4°-5°
a) Riuscire ad esprimere emozioni e idee personali attraverso la
fotografia;
b) Saper organizzare in modo autonomo e in gruppo un progetto
fotografico;
c) Saper allestire una mostra finale;
d) Sperimentare il linguaggio fotografico cogliendo alcuni aspetti
della realtà;
e) Conoscere il rapporto tra fotografia e arti visive nel tempo;
-Storia della fotografia e delle arti visive;
-Analisi e confronto di soggetti fotografici e pittorici;
-laboratorio di scatti fotografici a scuola e fuori di essa;
-Selezione e discussione dei lavori degli studenti;
-Realizzazione di un progetto fotografico autonomo o per gruppi;
-Organizzazione ed esposizione finale dei progetti ;
20 ore max (per gli alunni)
153
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Autofinanziato dagli alunni iscritti
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
-AULA INFORMATICA E AULA MAGNA* con videoproiettore
(*solo x alcuni incontri)
-stampa dei lavori finali degli studenti x allestimento mostra ;
2 DOCENTI EST. (30 ore);
1 TECNICO laboratorio (6 ore);
Febbraio
Aprile - Maggio
Denominazione
Olimpiadi di Storia
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Maurizio Vaccaro
Area Storico - umanistica
Alunni quinti
Competenze storiche ‘900; scrivere temi di storia
Streaming interventi universitari, prove
30
140
150 (se viaggio fase nazionale)
15
gennaio
maggio
Denominazione
Responsabile
Area di riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle attività (in
ore)
OLIMPIADI DI FILOSOFIA XXIV edizione
GIULIA BORSARI e partner coinvolti SOCIETA’ FILOSOFICA
ITALIANA
AREA STORICO UMANISTICA
CLASSI IV E V
Potenziare i percorsi di eccellenza
Potenziare le capacità di decodificazione dei testi e delle tesi
filosofiche
Partecipazione alle selezioni regionali,
nazionali/internazionali
Forma seminariale di incontro per la riflessione su testi
filosofici di quattro ambiti tematici ( filosofia politica, filosofia
della scienza , filosofia del linguaggio, filosofia morale )
Lezioni di coordinamento 10 ore
lezioni di potenziamento 20 ore
154
Risorse finanziarie
(escluse spese per il
personale)
Altre risorse necessarie
Risorse umane (in ore)
Inizio attività
Fine attività
Quota oraria docenti interni alla scuola
Giulia Borsari 10 ore ( coordinamento)
Maurizio Vaccaro 4ore (potenziamento)
Lorella Bianchini 4 ore (potenziamento)
Donato Maraffino 4 ore (potenziamento)
Giulia Borsari 4 ore (potenziamento)
Ottobre 2015
Marzo 2016
Olimpiadi matematica
Denominazione
Responsabile
Area di riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle attività (in ore)
Risorse finanziarie (escluse
spese per il personale)
Altre risorse necessarie
Risorse umane (in ore)
Inizio attività
Fine attività
Denominazione
Responsabile
Area di riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Grieco Edvige, Castaldo Stefania
Scientifica matematica e tecnologica
Studenti biennio e triennio selezionati dai docenti (tot
150/180)
Aumentare l’interesse verso lo studio della matematica
Accrescere le capacità logiche e di problem solving
Migliorare le capacità di lettura e di comprensione del
testo
Valorizzare le qualità e le attitudini dei singoli
studenti e nel contempo imparare a lavorare in team
Accrescere la propria autostima e la capacità di
mettersi in gioco
Educare al rispetto delle regole in una competizione
Gara di istituto, gara provinciale ed eventuale gare
nazionale e gara a squadre
Fotocopie prova di istituto, eventuale rimborso viaggio
partecipanti a gara nazionale.
6
Novembre
Aprile
Olimpiadi fisica e giochi di Anacleto
Grieco Edvige, Castaldo Stefania
Scientifica matematica e tecnologica
Studenti biennio e triennio selezionati dai docenti
(tot 150/180)
Motivare gli studenti allo studio della fisica
Migliorare la capacità di lettura e di comprensione
del testo
Valorizzare le qualità e le attitudini dei singoli
alunni
Fare concrete esperienze di laboratorio ( giochi di
Anacleto)
Gara di istituto, gara regionale ed eventuale gare
155
Durata delle attività (in ore)
Risorse finanziarie (escluse spese
per il personale)
Altre risorse necessarie
Risorse umane (in ore)
Inizio attività
Fine attività
nazionale (triennio)
Gara di istituto fase Domande e Risposte e fase di
laboratorio (migliori 10 studenti)
10
Fotocopie prova di istituto, eventuale rimborso
viaggio partecipanti a gara nazionale.
Eventuale materiale di laboratorio giochi di Anacleto
10
Novembre
Maggio
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
AUTOCAD 2D
Prof.ssa CASSONI Serena
AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA
Studenti interni ed alunni esterni;
Il corso ha come principale obiettivo quello di fornire agli
alunni le informazioni necessarie per utilizzare in modo
autonomo i principali comandi del Disegno bidimensionale
di Autocad per poter riprodurre, con la Computer grafica,
elaborati di carattere architettonico o ingegneristico.
Lezioni frontali, esercitazioni pratiche, esame finale.
Il corso prevede 30 ore di lezione a cadenza settimanale,
della durata di 2,5 ore ognuna.
Il corso si avvale di un contributo versato dagli alunni
Laboratorio di Informatica del Primo Piano
30 ore
Fine Novembre
Inizio Aprile
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
AUTOCAD 3D
Prof.ssa CASSONI Serena
AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA
Studenti interni ed alunni esterni che hanno già le
competenze di base di Autocad 2D
Il corso ha come principale obiettivo quello ampliare le
conoscenze acquisite nel corso di Autocad 2D introducendo i
comandi atti a riprodurre elaborati tridimensionali
di
carattere architettonico o ingegneristico.
156
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Lezioni frontali, esercitazioni pratiche, esame finale.
Il corso prevede 25 ore di lezione a cadenza settimanale,
della durata di 2,5 ore ognuna.
Il corso si avvale di un contributo versato dagli alunni
Laboratorio di Informatica del Primo Piano
25 ore
Fine Novembre
Inizio Aprile
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Scacchi al Grassi
Maurizio Vaccaro
Area Scientifica
Alunni soprattutto del biennio – componenti squadre scacchi
Rafforzamento capacità logico/matematiche e di squadra
Laboratorio di scacchi/ potenziamento capacità
30
175
300 (viaggio fase nazionale) in parte coperte possibilmente
da sponsor e donazioni)
30
ottobre
maggio
“UNA SETTIMANA DA RICERCATORE”
Paola LUCCHETTI
CUS.MI.BIO
Alunni 3^, 4^, 5^
Approfondire le proprie conoscenze sulle bio-tecnologie;
dare un’opportunità di orientamento universitario; vivere
un’esperienza scientifica nell’ottica dell’alternanza
scuola/lavoro.
Studio individuale sostenuto da interventi extracurricolari
dei docenti Lucchetti e Martino.
157
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
12 h di lezioni frontali ;
1 h per il concorso da eseguire on-line
6 h per assistente di laboratorio ;
3 h per personale A.T.A.
26 h prof.ssa Lucchetti
16 h prof.ssa Martino
Gennaio 2016
Maggio 2016
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
NUOVA ECDL
DIRIGENTE SCOLASTICO BELLARDINI GIOVANNA
AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E
TECNOLOGICA
UTENZA INTERNA ED ESTERNA
CERTIFICAZIONE COMPETENZE INFORMATICHE
CORSI DI PREPARAZIONE ED ESAMI
INTERO ANNO SCOLASTICO
PROGETTO IN AUTOFINANZIAMENTO
NESSUNA
SETTEMBRE
AGOSTO
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Pi-Day
Gualtiero Grassucci
Area scientifica, matematica e tecnologica
Classi varie
Creare un ambiente di gioiosa partecipazione con al
centro la matematica
Realizzare laboratori di matematica sperimentale alla
portata di tutti, graduati secondo la diversa preparazione
Far sperimentare l’irragionevole efficacia della
matematica nelle scienze naturali (Wigner - The
Unreasonable Effectiveness of Mathematics in the Natural
158
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
Sciences - 1960) scoprendo Pi greco nella realtà
Approssimare il valore di Pi greco in modi diversi
Il laboratorio prevede due filoni di attività: il Pi-Day vero e
proprio il 14 di marzo e L'officina della scienza. La nostra
idea è di riprendere la tradizione anglosassone e festeggiare
il Pi-Day anche nella nostra scuola con un pomeriggio
dedicato interamente a Pi greco. Come consuetudine vuole,
vorremmo realizzare una giornata in cui l’obiettivo principale
sarà la gioiosa partecipazione degli studenti alle attività
proposte, nel solco della tradizione goliardica di cui abbiamo
detto in precedenza. I laboratori proposti saranno pemsati e
progettati in modo da consentire a tutti i partecipanti,
qualunque sia il loro grado di preparazione e il loro
atteggiamento nei confronti della matematica, di prendere
parte ai laboratori.
La gioia e la spensierata adesione alle attività della giornata
dello scorso anno, sperimentale, sono un buon esempio di
come vorremmo fosse anche nel 2015 il Pi-Day del liceo. Il
secondo prevede due conferenze destinate agli adulti che
hanno interesse per la matematica ma non hanno proseguito
gli studi in questo ambito. Strutturati come veri e propri
laboratori sarebbero la novità di quest'anno.
20
1.050,00 €
34
07/03/15
18/03/15
Centro Sportivo Scolastico ( gruppo sportivo)
Prof. Favale Giuseppe
Area motoria
Tutti gli studenti liceo scientifico G.B.Grassi Latina
Potenziamento attività sportiva
Atletica leggera, Pallavolo, Orientamento
Circa 120 ore
MIUR
159
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
Circa 120
15 /12/2015
31/05/2016
Denominazione
Responsabile
Area di
riferimento (*)
Destinatari
Obiettivi
Attività previste
Durata delle
attività (in ore)
Risorse
finanziarie
(escluse spese per
il personale)
Altre risorse
necessarie
Risorse umane (in
ore)
Inizio attività
Fine attività
CIC a scuola
Prof.ssa Sara Lazzaro
Area dell’inclusione
Genitori, docenti, alunni
Favorire la comunicazione scuola-famiglia
Favorire la relazione docenti-discenti
Favorire la prevenzione del disagio giovanile
Sportello di ascolto
6 ore settimanali su due giorni
7.000 euro circa (pagamento operatori esterni)
160h
Fine ottobre 2015
Giugno 2016
Ampliamento dell'offerta formativa
Indice
160
Allegato N. 7
Organico personale docente
Per la individuazione dell’attribuzione oraria delle attività previste, ai docenti
dell'organico dell'autonomia, si rinvia a data successiva al termine delle iscrizioni
degli alunni.
Organico potenziato
Indice
161
Allegato N. 8
Organico personale A.T.A.
Nell’a.s. 2015-2016 l’organico A.T.A. assegnato al Liceo risulta essere così
composto:
D.S.G.A. 1
A.A. 8
A.T. 4
C.S. 10 (in organico di diritto) 11 (in organico di fatto)
Le richieste di eventuale potenziamento dell’organico A.T.A. saranno individuate
alla chiusura delle iscrizioni, inserite ed allegate al presente P.T.O.F.
Organico potenziato
Indice
162