sermonti alla ccDc

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100 anni fa, nel 1882, moriva C. Darwln e I'anniversario si
presta-a una tevisione della sua opera e ad una valutazione
di 'quanto,
di essa, oggi ramane. L'occasione è stata colta
dalla Ccdc che ha inaugurato l'attività del 1982183 con un
incontro con Giuseppe Sermonti, uno dei più qualificati e
noti genetisti italiani, invitato a lare il punto sull'evoluzio.
ne. Che cosa sia I'evoluzione non è facile da spiegarsi per.
ché, ha detto Sermonti, neppure gli addetti ai lavori riesco.
no a darne una delinizione: si polrebbe delinire la storia
dello sviluppo degli organismi viventi nelle varie ere geolo.
giche. Per circa un secolo, in questo campo, ha dominato,
con una sorta di fissismo dogmatico, la teoria darwiniana
che, sostiene Sermonli, non è nemmeno una scienza perché manca del carattere fondamentale delle scienze: non
ha intatti leggi fisse, principi di fondo, punti saldi che fac.
ciano da basi, cose, al contrario, essenziali perché una
qualsiasi disciplina divenli scienza. Darwan parti da una
constatazione: sulla terra c'erano moltissime specie viven.
ti e, cercandone l'origine, concluse che esse non hanno va.
lore naturale, non sussistono cioè in sé, ma sono entalà
passeggere, casuali, accidentali che oggi ci sono e domani
possono non esserci più. Questi mulamenti sarebbero avvenuti in continuazione nel corso della vita della terra ri.
spondendo solo ad una esigenza: quella dell'adattamento.
Le specie, cioè, si sarebbero modilicaie per adatlarsi ai diversi ambienti per un bisogno di sopravvivenza, o sarebbe.
ro sparite quando questo non losse stato più possibile. La
teoria darwiniana nega I'esistenza di forme o idee delle co.
se, per sottolineare solo, in modo perentorio, la casualità:
anche l'uomo secondo i moderni darwinisti (ad es. Monod)
sarebbe scaturilo da uno "sbaglio" della natura; da un
meccanismo puramente accidentale di tipo chimico.
biologico.
A questa teoria Ia scuola genetica glapponese ha con.
trapposto negli ultimi anni, il concetto di identità: le specie
tenderebbero a rimanere sé stesse e non a modificarsi,
tant'è vero che ia paleontologia dimostra che una specie
resta tale e quale per tre, quattro, cinque milioni di anni.
Questa identilà si manterrebbe secondo leggi precise che
determinano le forme viventi, secondo una trama esatta in
cui I'onda della vita prende via via consistenza e lorma: co.
si anche la forma umana era scritla in questo progetto e ad
un certo punto si è rivelata. Legge sovrana di quesla diver.
sa costruzione del mondo è I'armonia, il rispelto dei princi.
pi della genetica, la salvaguardia dell'impeccabile geometria delle slrutture biologiche. ln queslo modo, ha detto
Sermonti, si sotlraggono la vita e I'uomo al buio destino
della disperazione generato dal caso per allidarll ad un più
sereno disegilo che si ispira ad una necessità.
.
ADRIAilA POZZI

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