Come curare raffreddori e sinusiti con la medicina omeopatica

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Come curare raffreddori e sinusiti con la medicina omeopatica
Come curare raffreddori e sinusiti
con la medicina omeopatica
Le cosiddette rinosinusiti sono le infiammazioni della mucosa, il rivestimento che tappezza
internamente il naso e i seni paranasali, che comunicano con le fosse nasali.
Dal punto di vista delle cause una prima grossa distinzione è quella di:
a. Riniti infettive (raffreddori virali o batterici);
b. Riniti non infettive o vasomotorie, le quali riconoscono nella maggior parte dei casi una
causa “allergica”. La terapia è diversa dall’uno all’altro tipo.
Nelle forme infettive cercheremo di portare un’azione di sostegno alla linea difensiva
antibatterica e antivirale, con prodotti quali:
● Omeogriphi o Oscillococcinum, 1 tubo dose alla settimana durante il periodo invernale.
● Echinacea compositum, 1 fiala sublinguale al giorno per 10 giorni.
● Engystol, 1 compressa 3 volte al giorno.
Nello stesso tempo si può provare a svolgere un’azione sintomatica e trofica locale con:
Euphorbium compositum: sotto forma di spray nasale per nebulizzazioni. 2 spruzzi per narice
3-5 volte al giorno.
Nonché un’altra azione decongestionante linfatica con:
● Lymphomyosot: 10 gocce per 3 volte al giorno nei soggetti sopra i 10 anni.
Nelle forme allergiche, l’ideale sarebbe evitare il contatto con gli allergeni, obiettivo non
sempre facile da realizzare. In questi casi i risultati hanno tanto maggiore spessore quanto più
si lavora su un terreno e su un connettivo il più possibile “pulito” cioè detossicato.
A tale scopo è utile la pratica omotossicologica del “drenaggio connettivale” il cui fine è quello
di migliorare la funzionalità della zona di transito della matrice ossia quella zona di connettivo
compresa fra capillari e cellule, dove spesso sono stoccate tossine, aggregati macromolecolari
potenzialmente immunogeni (cioè in grado di indurre una risposta anticorpale anche
autoanticorpale).
Non si tratta di una tecnica, ma di una strategia di intervento con complessi omotossicologici e
adeguata idratazione, finalizzata a rendere la matrice (sostanza fondamentale del tessuto
connettivo) più “pulita” e quindi più funzionale.
Nella sua forma più semplice e più comune un buon drenaggio della matrice si compone di tre
fasi “contemporanee”:
● Distacco delle tossine dalla matrice: Galium Heel, 15 gocce per 3 volte al giorno.
● Attivazione dei vasi linfatici che trasportano le tossine distaccate dalla matrice fino al circolo
sanguigno generale: Lymphomyosot, 15 gocce per 3 volte al dì.
● Potenziamento della funzione eliminatoria di organi come i reni e il fegato: complessi
omotossicologici a base di Nux vomica.
Si può unire l’utile al dilettevole versando per esempio 30 gocce di Galium, Lymphomiosot e
Solidago cosmoplex in una bottiglia da 1,5 litri di acqua minerale naturale a basso residuo fisso
a 180° (leggere l’etichetta) da bere gradualmente nell’arco della giornata.
Nella forma di rinite allergica più semplice si può intervenire con prodotti quali:
● Galium Heel, Lymphomyosot: 10 gocce di ognuno per 3 volte al giorno per periodi di un paio
di mesi, magari ripetuti due volte l’anno.
Una zona di transito della matrice pulita (ricordiamo che la matrice è la sostanza fondamentale
del connettivo dove sono immerse tutte le cellule) permette migliori condizioni di respirazione,
di scambio nutrizionale e di eliminazione delle scorie cellulari.
Desensibilizzazione specifica: sono diluizioni omeopatiche di associazioni di vari allergeni
ambientali (polveri di casa, peli di animali, pollini, alimenti) che possono essere assunte a
scopo curativo o preventivo con frequenza media settimanale.
Desensibilizzazione aspecifica
● Engystol: perché orienta la bilancia immunologica verso la linea Th1 e consente quindi una
stimolazione in funzione antiallergica. 1 compressa sublinguale al giorno a cicli periodici.
Luffa compositum: in compresse, è utile nelle manifestazioni allergiche a prescindere dalla
sede. 1 compressa sublinguale per 3 volte al dì.
● Luffa compositum: spray, può portare un’azione sintomatica e desensibilizzante alla mucosa
nasale. Due spruzzi per narice per 3-4 volte al giorno, riducendo la frequenza a miglioramento.
● Hystaminum compositum: spray nasale, 2 spruzzi per narice 3-4 volte al giorno riducendo
man mano che si migliora. Questo spray non presenta quegli inconvenienti legati a
vasocostrizioni ripetute quali abitudine e sofferenza della mucosa nasale.