Newsletter Gennaio 2011
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Newsletter Gennaio 2011
NEWSLETTER GENNAIO F.I.S.A.R. FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI Delegazione di Milano Cari associati e cari lettori, è d’obbligo a fine anno tracciare un bilancio di ciò che il 2010 ha rappresentato. Lo faccio con piacere, per noi è stato un anno molto positivo, abbiamo avuto un ottimo incremento di persone associate e il grado di soddisfazione, che tutti i nostri corsisti hanno finora espresso per tutti i livelli di corso frequentati, sono lusinghieri e ci spingono a continuare su questa strada. Il nostro obiettivo primario è stato e rimarrà la soddisfazione dei nostri associati e ci muoveremo sempre in modo che la qualità offerta sia il nostro primo parametro di riferimento. I nostri corsi saranno sempre con un numero di partecipanti ridotto in modo da favorire il dialogo, lo scambio di opinioni, il confronto, la possibilità di conoscerci e di stringere amicizie in un ambiente sereno che ci possa far godere interamente la nostra passione. Un altro motivo di orgoglio è questa newsletter che con fatica e costanza, ma sempre con grande entusiasmo, riusciamo ad inviarvi, grazie anche al contributo di nuove forze che si sono unite a noi in questo lavoro. Quest’anno il consiglio di Delegazione si è arricchito di nuove e importanti figure professionali che ci stanno aiutando a crescere e a migliorare sempre più la nostra presenza e la nostra immagine sul territorio e per l’anno prossimo avremo delle interessanti novità. Non voglio dilungarmi oltre, ma mi premeva comunicarvi che siamo sempre attenti a voi. Un mio particolare ringraziamento va ai soci che durante tutto l’anno hanno contribuito alla realizzazione delle nostre attività, i corsi, le degustazioni, i servizi, le cene. Un cordiale saluto e l’augurio mio personale e di tutta la Delegazione per un felice Natale e un nuovo anno di soddisfazioni per voi e le vostre famiglie. Gianni Longoni Delegato FISAR Milano IN CASA NOSTRA Sommelier dell’Anno 2010 FISAR: Trofeo Rastal Karen Casagrande ( nella fotografia) della Delegazione di Treviso, ventiquattr’anni di Godega S.U. (Tv), laureata in Biotecnologia Agraria è la nuova Sommelier dell’Anno 2010 FISAR - Trofeo Rastal. A pari merito al secondo e terzo posto Luigi Valter Piaggesi della Delegazione di Varazze e Piero D’Acunto della Delegazione di Roma. Alla neo sommelier dell’anno il prestigioso Trofeo Rastal, un soggiorno per due persone in Sicilia e la copertina del prossimo numero della rivista Il Sommelier. La proclamazione ufficiale dei vincitori è avvenuta sabato 13 novembre 2010 durante la Cena di Gala del Congresso Nazionale FISAR di Castelbrando (12- 14 novembre) nella magnifica cornice del Ristorante La Fucina all’interno del prestigioso Castello che domina la cittadina di Cison di Valmarino (Tv) alla presenza del Vicepresidente della Provincia di Treviso Floriano Zambon e dei rappresentati dei Consorzi di Tutela del territorio oltre alle numerose autorità amministrative ed accademiche e ai 200 fisariani provenienti da tutta Italia. Durante la serata è stato premiato con il Tastevin d’Argento il Direttore del Merano Wine Festival Helmuth Koecher ed è stato insignito del titolo di socio benemerito Giancarlo Moretto, socio fondatore di numerose delegazioni venete. (www.fisar.com) FISAR Milano in visita a Cà Rugate Davvero ben riuscita la visita nel veronese organizzata dalla delegazione di Milano lo scorso 6 novembre. Le premesse non erano certo favorevoli, dato che nel corso della settimana precedente in buona parte del Veneto si era scatenata la gravissima e ben nota alluvione, ma alla fine tutto è andato per il meglio. Oggetto della visita è stata la cantina “Cà Rugate” di Montecchia di Crosara, una tra le aziende più dinamiche e affermate del veronese. Perfetta l’accoglienza e molto interessante la visita agli impianti, collocati in spazi ampi e perfettamente ordinati, moderni e computerizzati ma con una particolare attenzione alla tradizione, come testimonia il suggestivo “ecomuseo”, ambiente dedicato alla ricostruzione della tradizione contadina, con attrezzi e impianti d’epoca collocati in ambienti accuratamente allestiti. Davvero suggestivo. con gli ottimi prodotti dell’azienda: dal particolare spumante metodo classico da uve Molinara in purezza (!) “Fulvio Beo” ai Soave classico “San Michele” (l’ottimo prodotto base) e “Monte Fiorentine” (selezione da vigneti con resa inferiore, dai Valpolicella fino all’ottimo Amarone della casa. Tutto davvero benfatto e servito con grande disponibilità a raccontare vicende e prodotti, rispondendo con cortesia a tutte le domande. Complimenti a Cà Rugate e… alla prossima. Altrettanto stimolante la degustazione: una selezione di salumi, formaggi e dolci del territorio da abbinare CORSI Data Mario Zerbini Luogo Evento MILANO zona Duomo Minicorso Il Vino… cinque incontri per amarlo in tuti i sensi Febbraio 2011 Da definire Inizio corso per Sommelier – Primo livello Marzo 2011 Da definire Minicorso Il Vino… cinque incontri per amarlo in tuti i sensi Gennaio 2011 Da lunedì 31/01/11 ore 18.30 - 20.30 EVENTI F.I.S.A.R. FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI Delegazione di Milano Data Luogo Evento Sagra del Panettone 18 Dicembre Corbetta, Milano Capannone via Cadorna, 20 L’Associazione Isola Bellaria, organizza una cena con classico menù natalizio con l’immancabile panettone e serata danzante con “Livio e le ombre blu”. La festa è a scopo benefico e la prenotazione è obbligatoria. Tel. 392 5755486 XVII Mostra Presepi e Diorami L’Alba di un giorno nuovo Dal 19 Dicembre al 23 Gennaio Novedrate (CO) Associazione Italiana Amici del Presepio Sez. di Novedrate Tel. 031 791441 www.amicidelpresepio.it info@ amicidelpresepio.it Un presepio su 250 mq all’interno della chiesa SS. Innocenti Olgiate Olona (VA) dal 25 Dicembre al 16 Gennaio Giorni festivi ore 10:00 - 12:00 e 15:00 - 19:00 Giorni feriali 15:00 - 17:00 Ingresso Libero Per il 23° anno consecutivo gli “Amici Presepe, Olgiate Olona” realizzano, nel parco di Villa Gonzaga, uno dei presepi più grandi d’Italia a grandezza naturale realizzati al coperto. L’ambientazione e le tematiche cambiano di edizione in edizione. Una cosa che ha sempre stupito i visitatori nel corso di questi anni è la minuziosa ricostruzione di case, piazze, vie, ruscelli e l’attenzione al particolare in un presepe di così vaste dimensioni, che catapultano il visitatore all’interno di una esperienza avvolgente e realistica EVENTI Data Luogo Evento Trentodoc on the Roads Fino al 9 Gennaio Strade del Trentino La rassegna enogastronomica che coinvolge alcune delle migliori aziende associate alle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. www.stradedelvinodeltrentino.it Tra... vigneti e lumache Fino al 9 Gennaio Dopo aver ospitato, negli anni scorsi, le prestigiose mostre di maestri come Picasso, De Pisis, Ligabue, Campigli, De Chirico, Guttuso, Morandi, ecc. Palazzo Salmatoris presenta: “Sironi, Guttuso, Vedova. Arte e Ideologie politiche a confronto”. Il nucleo centrale della mostra cheraschese sarà caratterizzato dalle Cherasco (CN) opere di Sironi, Guttuso e Vedova atte a valorizzare Palazzo Salmatoris significativi momenti storico–politici che hanno segnato l’arte italiana. Info: Comune di Cherasco Via Vittorio Emanuele, 79 12062 Cherasco (CN) Tel. 0172 427050 www.comune.cherasco.cn.it Sedicesima edizione della “Prima” del Torcolato 16 gennaio Breganze (VI) Piazza Mazzini Il vino più buono del mondo fatto sotto gli occhi di tutti: in piazza la prima spremitura dei grappoli vendemmiati nel 2010. La prima spremitura dei grappoli vendemmiati nel 2010 avrà luogo in piazza Mazzini con festeggiamenti e altre iniziative promosse dalla Strada. Il vino della “Prima” è ottenuto dall’unione dei grappoli di tutti i produttori di Torcolato della zona DOC di Breganze, ai piedi delle Alpi vicentine. Il Torcolato di “Prima” è quindi un vino dolce assolutamente unico, fuori commercio; dopo due anni le bottiglie di Torcolato di “Prima” vengono donate ai partecipanti alla festa in suo onore. Tel./Fax 0445 300595 www.stradadeltorcolato.it [email protected] F.I.S.A.R. – Segreteria Delegazione di Milano 335 6967979 – 340 0838771 – www.fisar.com – mail: [email protected] NEWS GENNAIO F.I.S.A.R. FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI Delegazione di Milano Terre del Colleoni: una nuova Doc per Bergamo A seguito della pubblica audizione tenutasi il 6 ottobre 2010, la Commissione Tecnica del Comitato Nazionale Vini ha promosso il disciplinare DOP “Terre del Colleoni”o “Colleoni”. Grande la soddisfazione del Consorzio Tutela Valcalepio a seguito dell’approvazione da parte della commissione tecnica del Comitato Nazionale Vini del disciplinare DOP “Terre del Colleoni” o “Colleoni”. Le tipologie: Colleoni Pinot Bianco, Colleoni Pinot Grigio, Colleoni Chardonnay, Colleoni Incrocio Manzoni Bianco, Colleoni Moscato Giallo, Colleoni Moscato Giallo Passito, Colleoni Schiava, Colleoni Merlot, Colleoni Marzemino, Colleoni Cabernet, Colleoni Franconia, Colleoni Incrocio Terzi, Colleoni Novello, Colleoni Spumante. Saranno 14 le tipologie di vino bergamasco che, a partire dalla vendemmia 2011, potranno fregiarsi della nuova DOC, veri rappresentanti della terra bergamasca. Saranno bianchi fermi, frizzanti, spumanti, passiti e rossi fermi. Un nuovo impegno dei produttori bergamaschi che puntano a prodotti sempre più ‘certificati’ e ‘garantiti’. “Un impegno, non un premio” nelle parole del direttore del Consorzio Tutela Valcalepio, l’enologo Sergio Cantoni, “La Doc, infatti, è un impegno che i produttori bergamaschi prendono nei confronti dei loro consumatori con l’obiettivo di portare l’enologia bergamasca ad un livello sempre più alto.“ www.valcalepio.org Dopo la cantina sotto il mare si pensa a una vigna sulla portaerei Stappato primo spumante invecchiato sul fondo del mare a Portofino Utilizzare una portaerei dismessa su cui piantare un vigneto viaggiante con un’attrezzata cantina nelle stive in modo tale che, navigando, i vitigni possano sfuggire alle grandinate o cercare la giusta insolazione. Per ora è un sogno quello di Piero Lugano, titolare della azienda vinicola Bisson di Chiavari che oggi, intanto, ha stap- pato alcune delle 6.500 bottiglie di spumante lasciate decantare per 13 mesi sott’acqua, nella riserva marina di Portofino. Il processo, ha ricordato Piero Lugano, ha avuto inizio il 22 maggio 2009 con la posa in fondo al mare di 6.500 bottiglie a una profondità di circa 60 metri in località Cala degli Inglesi, una baia incontaminata tra il faro di Portofino e la Cala dell’Oro. (ANSA). NEWS GENNAIO Valpolicella: e se la chiamassero Amaronicella? Girando quest’anno (anche negli ultimi anni, purtroppo) nelle meravigliose campagne della Valpolicella ci è sembrato più volte di sentire la vecchia canzone “Video killed the radio star”. Solo che le parole erano diverse: “Amarone killed the Valpolicella star”. Superiore prima e forse per il Valpolicella Superiore Ripasso dopo. Infatti tendendo sempre più allo stile “passito, dolcino, morbido, piacevole” il rischio di omologazione è reale ed anche leggendo “Valpolicella Superiore” la gente vorrà sentire (se non stimolata a dovere) solo sensazioni amaroneggianti. Detta in musica sembra meno grave e forse è così. Magari siamo noi che vediamo nuvoloni neri dove invece il cielo azzurro splende e splenderà sempre. Però... vediamo di spiegarci. Per carità, nessun problema fino a quando il mercato tira ma nel momento in cui (speriamo mai) passerà di moda lo stile Amarone ed il territorio non avrà altro da proporre che vini più o meno su quella falsa riga cosa accadrà? Lascio la domanda volutamente senza risposta e noto che intanto non è certo facile vendere il Valpolicella base (se non c’è scritto Ripasso): questo non è certo un bel segnale. Il vino immagine di questo territorio è senza dubbio l’Amarone. Il suo successo commerciale, specie all’estero, continua senza grossi intoppi (anche se il Consorzio ha pensato bene di diminuire per due anni di seguito la percentuale delle uve che possono essere messe ad appassire). Questo successo, dietro al definitivo sdoganamento del termine Ripasso, ha creato quello che in un primo momento può sembrare un “movimento emulativo virtuoso”. Il ragionamento è questo: l’amarone va bene, allora noi, invece di mantenere ben diversificate le altre tipologie di prodotti e presentare al mercato tipi diversi di vini, creiamo solo dei “piccoli amaroni” sotto il nome Valpolicella Superiore Ripasso, Valpolicella Superiore, Valpolicella Ripasso: così copriamo tutti le fasce di prezzo e andiamo avanti felici e contenti. In realtà questa bella pensata porta tutto il territorio (per fortuna quasi tutto)ad appiattirsi sotto l’Amarone style e rischia di far suonare il de profundis per tipologie come il Valpolicella Ma smettiamo di fare gli uccellacci del malaugurio e veniamo ai nostri assaggi. Ci hanno accolto un bel numero di campioni in degustazione: più di cento tra superiori e ripassi e oltre 80 amaroni per tre giornate molto impegnative. Gli Amarone erano soprattutto dell’annata 2006 anche se c’erano diversi 2005 e qualche 2004. Tra i Valpolicella di scena soprattutto il 2008 con un buon numero di 2007 e qualche “arretrato” del 2006 e 2005. Partiamo dai Valpolicella Superiori, Ripasso e non. Li mischiamo perché oramai è veramente difficile dividere le due categorie. Diversi Superiori sembrano dei Ripassi e viceversa: questa confusione nasce forse anche dal sistema usato per ripassare ma fondamentalmente da quell’appiattimento verso l’amarone di cui parlavamo prima. Comunque i 2007 ci sono sembrati mediamente migliori rispetto ai 2008 anche se un’annata inferiore riesce a mascherarsi abbastanza bene dietro ai residui zuccherini presenti in queste tipologie di vini e magari a tirare fuori delle belle eccellenze dotate di profumi e grande facilità di beva. Non abbiamo comunque trovato molte punte ed anche il fatto che solo 23 vini su 98 abbiano ottenuto tre o più stelle non depone molto a favore della grande qualità media della/e tipologie. Inoltre i 28 vini che hanno ottenuto 2.5 stelle sembrano quasi la prova del nove di una tipologia che poteva puntare molto in alto ma che per adesso si attesta sul “piacevole andante”, visto che comunque il mercato tira. NEWS GENNAIO Veniamo agli Amarone. Molti 2006 assaggiati, ma partiamo dalla ventina di 2005 che hanno confermato fare parte di una bellissima annata per questo vino. Vini piacevoli, profumati, eleganti, anche di bella profondità: magari non invecchieranno all’infinito ma oggi e per molti anni daranno garanzia di cascare quasi sul sicuro. La stessa cosa, almeno per adesso, non la possiamo dire per la vendemmia 2006. Del resto lo abbiamo sostenuto per molti vini, dal Chianti Classico al Barolo, passando per Barbaresco, Sagrantino etc etc, ma a noi questa vendemmia non si sembra così grande come tutti dicono che sia. Quel disequilibrio e scompostezza di base, unita ad una scarsa vena aromatica, la ritroviamo ogni volta che, dalle alpi alle piramidi, ne abbiamo un bel numero davanti. Anche se l’Amarone riesce, per sua natura, a arrotondare gli spigoli ed a presentarsi più armonico e bevibilie, abbiamo ritrovato spesso quella ritrosia aromatica e quei tannini immaturi che sembrano combattere da soli la battaglia contro il nostro palato. Qui, come nel Barolo, si tratta di aspettare almeno altri tre-quattro anni per permettere alle mancanze ed alle asperità di fondersi in equilibri che adesso si possono solo intravedere. Come ultima cosa ci piace segnalare un cambio epocale al Consorzio della Valpolicella: quel pezzo di storia enologica locale travestito da uomo che è Emilio Fasoletti ha deciso di andare in pensione e dedicarsi al suo agriturismo ed alla pesca dei lucci nel Garda. Al suo posto è arrivata Olga Bussinello, bella e decisa signora a cui auguriamo di poter portare ancora più in alto i vini di questa meravigliosa terra. (www.winesurf.it) 225.000 euro per maxi-bottiglia bordeaux. è record Una bottiglia di Bordeaux è stata battuta all’asta a Ginevra alla cifra record di 304.375 dollari (225 mila euro). Non si tratta di una normale bottiglia, sottolineano da Christie’s ma di un’Imperiale, che contiene 6 litri di ‘Cheval Blanc’ del 1947, un raro Bordeaux scoperto nella cantina segreta di un collezionista. Il record per una bottiglia standard di 0,75 litri è ancora di uno Chateau Lafite-Rothschild del 1869 venduto lo scorso mese da Sotheby’s a Hong Kong per 232.000 dollari (171.000 euro). (AGI) Ginevra NEWS GENNAIO L’ecologia è un affare per il vino Jean-Charles Boisset è l’erede del maggior impero vinicolo della Borgogna. È stato soprannominato “Mr. Pinot Nero” per il suo amore per l’uva che coltiva sui due lati dell’Atlantico. DA 41 anni, dopo aver passato gran parte della giovinezza in California prendendo sole, facendo surf e prendendo una laurea in amministrazione d’impresa, vive secondo poche regole che ha appreso da piccolo. “Siamo i guardiani della Terra: è una cosa che ho appreso dalle mie nonne” dice Boisset che l’anno scorso ha unito la sua dinastia enologia con un’altra famosa, in questo caso statunitense, sposando Gina Gallo. Durante la sua infanzia a Vougeot una delle nonne, insegnante di scienze, “mi insegnò tante cose sulla natura e sull’importanza di ogni parte della natura: le piante, gli insetti... Da mia nonna ho appreso in concreto l’agricoltura biologica e biodinamica”. L’altra nonna gli insegnò invece il riciclaggio degli oggetti. Gli occhi di Boisset si illuminano nel ricordare il momento in cui si è reso conto che il 70% dei 31 miliardi di bottiglie di vino che si bevono ogni anno nel mondo sono vendute al prezzo di 8 euro o meno a bottiglia. Di questo 70%, un altro 70% si beve entro un periodo che va da mezz’ora a tre ore. Aggiunge Boisset: “Circa il 70% del costo di una bottiglia di vino è costituito dall’imballaggio, dal trasporto, dall’etichettatura ecc. Questo significa che il vino solo il 30% del costo della bottiglia. Non sarebbe meglio se potessimo ridurre questo 70% ed investire il denaro risparmiato nella qualità del vino?”. Questo è quello che più o meno ha cercato di fare in alcune della cantine di famiglia in Francia e in California. Concentrandosi sulla riduzione dell’impronta di carbonio dell’impresa, ha messo vini varietali, come Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Merlot e Chardonnay del Languedoc-Rosellon, in contenitori di cartone laminato da un litro, lo stesso tipo di imballaggio usato per i succhi di frutta dei bambini. Boisset ha anche imbottigliato un Merlot della California, il Fog Mountain, in bottiglie di Pet da un litro, lo stesso tipo di bottiglie di plastica riciclabile usate per le bevande gassate. Per i consumatori questo significa disporre di vino in recipienti che non si rompono, leggeri, facili da portare anche in un picnic all’aperto. Per Boisset vuol dire una riduzione drastica dei costi di trasporto e, quindi, la riduzione dell’impronta di carbonio. Per la sua azione per la riduzione e l’innovazione negli imballaggi, la rivista “Wine Enthusiast” gli ha assegnato nel 2009 il premio come Innovatore dell’anno. Un’altra iniziativa recente consiste nel mettere piccole botti di legno, con all’interno un contenitore di plastica riutilizzabile pieno di vino della sua cantina DeLoach, con certificazione biologica, nei ristoranti. I clienti possono prendere direttamente il vino al bicchiere. Il suo Beaujolais Nouveau Mommessin 2010, infine, uscirà a fine novembre in bottiglie di vetro più leggere di quelle usate di solito. “La cosa importante, in tutti questi tipi di contenitori, è che il vino sia di buona qualità. La qualità è quello che ci differenzia. E l’imballaggio è un modo, così come la viticoltura NEWS GENNAIO biologica o biodinamica, per rispettare la natura” dice Boisset. Boisset concepisce il suo impero del vino come “una piccola impresa familiare”, che dirige insieme alla sorella Nathalie. E non nasconde il fatto che alcuni dei suoi vini, che si vendono a costi molto superiori agli 8 euro alla bottiglia, come i Bonnes Mares Grand Cru o i Musigny Grand Cru del Domaine de la Vougeraie, devono continuare ad essere imbottigliati in bottiglie di vetro tradizionali. “Il modo in cui facciamo le cose oggi, il modo in cui viviamo oggi, non è il modo che si usava secoli fa. Non credo che uno debba associare il vino con lo snobismo e la pretenziosità. Il vino deve essere divertente e questo è quello che cerco di fare... mantenendo sempre il rispetto per la natura”. (El Mundo Vino/AgraPress) Per Natale Fai un dono firmato F.I.S.A.R. Regala la partecipazione al Corso IL VINO: CINQUE INCONTRI PER AMARLO IN TUTTI I SENSI. PER INFO Segreteria Delegazione di Milano 335 6967979 – 340 0838771 – www.fisar.com – mail: [email protected] F.I.S.A.R. FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI Delegazione di Milano Buon Natale e Felice Anno Nuovo