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news I N F A N Z I A. C O O P E R A Z I O N E. S V I L U P P O. ANNO 0 - NUMERO 3 - APRILE 2005 FOCUS: COM’È ANDATA...? DIARI: HIT PARADE CARTELLONI INTERATTIVI LA STORIA DI ANDRES FELIPE MONDO: CAMBOGIA WATER FESTIVAL TSUNAMI - AIUTUAMO KATARIVARIPALEM PRIMI IN CON TRI MA VOLETE PROPRIO SAPERE COME È ANDATA! a cura di Cinzia Fabrocini Ci sono delle sere che rientrando a casa da Ciriè, appena chiusa la porta magari non sfilo subito gli abiti, MA TOLGO LE SCARPE. Brontolo ai miei piccoli di togliersi scarpe, di finire di discutere su chi deve premere la prossima volta il pulsante in ascensore… e poi… intanto mi abbasso e accendo il pc. Certo il mio più piccolo non riesce a sfilarsi ancora tutto da solo la maglia .. allora contemporaneamente mi abbasso sfilo la maglia, mentre la mia primogenita saltellante cerca di conquistare quatta quatta la TV. Ma c’è il mio chiodo fisso, butto un occhio al monitor e mi dico...“Dai… dai … dai…. Sto’ Windows quando deve partire ma quanto è lento!!!!” Poi finalmente il desktop e via il programma di posta... Ecco sta già collegandosi…. Intanto siamo arrivati a sciogliere il nodo della scarpa del mio piccolo …. Evviva! ha finito di scaricare la posta, imploro il mio piccolino con lo sguardo e lui pacioso si mette comodo sulle mie gambe e sa … sa anche lui che quando mamma è così elettrica è perché stanno arrivando bimbi. Aprire la mail di una coppia che è sul Paese ed è appena ‘uscita … no, meglio, entrata’ nel suo incontro è qualcosa di magico e irripetibile. Ogni volta mi commuovo, fisso subito gli occhi famigliari dei neo genitori, se ci sono nella prima foto, ma poi mi gusto il piccolo sole (maschio o femmina che sia). Osservo i suoi occhi, cerco di leggere e provare ad indovinare il tratto del suo carattere … sono sempre emozioni e sensazioni profonde, a volte riconosco il volto di un bimbo di un filmato magari arrivato al NAAA, dopo una missione di Ingrid, Ferry… Ebbene da una piccola foto, nascono tanti pensieri … ma anche tante energie per riprendere il mattino successivo la corsa alla prossima foto. Allora, adesso, vi dico come è andata. Un giorno mentre riordinavo il mio pc, mi ripassavano di nuovo davanti tutte le immagini archiviate, mi sono detta: ‘ma perché devo essere così egoista e tenermi tutto per me questo bene?’ Ho scritto subito una mail a Vanna per pubblicare queste prime foto di quando nascono le famiglie e piccoli messaggi che via via i genitori condividono con me per regalarle a tutti voi. Grazie! PURNIMA Cara Cinzia, rieccoci dopo circa 6 settimane dalla tua telefonata che ci annunciava la partenza. Ti ho scritto un e-mail dopo l'incontro con Purnima perchè avevo piccoli problemini e non so se ti è arrivata perchè non ho avuto risposta. Poi non ho più avuto il tempo di scrivere e abbiamo cercato di affrontare i problemi direttamente una alla volta. Il nostro sole d'oriente, la nostra luna piena d'oriente è anche un soffio d'oriente, sempre in movimento, sempre un sorriso per tutti e una curiosità 2 infinita di scoprire il mondo. E' bellissima la nostra Purnima, sempre gioisa e buonissima nonostamte tutto quello che ha dovuto affrontare da quando ci ha incontrato. Il grande cambiamento di due sconosciuti genitori, dall'albergo all'istituto e tre visite laggiù per la bronchite e quella strana dermatite...e il viaggio aereo(dove tra l'altro è stata buonissima e ha dormito per 15 ore) e la nuova casa e tanta gente desiserosa di sorrisi e poi un posto ed un altro per i documenti e poi le visite ( da dove un'allergia ai camici bianchi) ed esami per poi alla fine definire che aveva la scabbia, il trattamento per curarla in ospedale e poi le vaccinazioni... insomma un tormento dietro l'altro e adesso voglio lasciarla un attimo tranquilla anche se farò il prelievo per l'esame delle feci perchè c'è qualche segnale che mi insospettisce... Per il resto a volte ha un'agitazione che mi preoccupa che alterna a momenti du quiete, non sempre, in genere quan- do è sballottata un pò più del solito ha difficoltà ad addormentarsi e ricerca sempre nella propria stanza tutte le cose che ci sono come a necessità di avere conferme. Roby ed io ci siamo prodotti in 100 tipi di ninnamenti diversi sempre con la stessa ninna nanna fin dall'inizio, ha avuto qualche crisi di pianto ma è adesso le ci vuole un attimo a rilassarsi ed addormentarsi quando è in mezzo al verde e fa un pò più di fatica quando è nella sua cameretta. A volte anche pur essendo molto stanca non riesce ad addormentarsi, lo fa senza problemi invece mentre sta mangiando e il ruttino finisce per farmelo a peso morto sulla spalla... successo quando eravamo laggiù nel bel mezzo della notte e non so dirti però se era in concomitanza di coliche o era altro... Le piace infinitamente il verde: sarà per quegli interminabili giri nel giardino dell'Hotel ma Quale suggerimento hai da darci? E poi adesso ogni quando dobbiamo relazionare sulla piccolina? Perfavore non lasciarci senza notizie, rimango in attesa ansiosa. (nei gesti,nei giochi) e pensiamo tutto questo la renda piu' Se riesco ti allego le prime foto che abbimo fatto in Nepal: inutile dire che è già molto cambiata e che dal vivo è tuuta un'altra cosa ma almeno puoi vedere i suoi bellissimi occhioni vispi e poi spero di potertela far conoscere alla festa. Forso è uno scritto sconfusionato ma sai com'è adesso ho poco tempo e ho la piccola sempre in testa. Ciao e a presto Elisa HEMA Ciao Cinzia, siamo Nadia e Claudio, ti inviamo una foto della nostra bimba Hema. Dopo aver trascorso i primi giorni di tranquillita' (Hema bravissima,affettuosa,sempre sorridente) sono arrivati i problemini: ogni tanto "musi lunghi", braccia conserte,sguardo basso e infine lacrimoni.... All'inizio ci chiedevamo "cosa abbiamo detto o fatto?" Giorno per giorno cominciamo a darci delle risposte,anche se non possiamo capire cio' che Hema ha dentro di se. Abbiamo notato che spesso tutto cio' accade quando la nostra attenzione non e' concentrata completamente su di lei (soprattutto quella di Nadia). Ora abbiamo un "rituale” : ogni volta che Hema piange , la prendo tra le braccia e ci allontaniamo da tutti e le canto una canzoncina (sempre la stessa) e immediatamente tutto passa. Hema ama molto la ritualita' serena. Relaziona tanto con Rabina , la bimba dei coniugi AP con cui stiamo condividendo questa esperienza in Nepal (ci piacerebbe sapere cosa si dicono,cosa confabulano!) In complesso possiamo dire che va tutto bene,noi siamo sereni e speriamo di poter trasmettere a lei tutta questa nostra felicita'. Ogni tanto Hema accenna il nome della sorellina,racconta piccoli episodi in cui e' coinvolta anch'essa. Un affettuoso saluto e un augurio anche a te per un periodo migliore. Claudio Nadia TRE DIAVOLETTI Ciao Cinzia. Stiamo molto bene e siamo "felicemente" genitori di tre diavoli scatenati. Mangiano come camionisti, giocano senza soste, dormono sereni e .... si lavano divertendosi. Ma non ci avevi detto che urlano alla vista dell'acqua? I nostri non vedono l'ora di spogliarsi e di immergersi in una vasca da bagno. Sono molto autonomi (fin troppo), ci riconoscono come genitori, ci cercano e cominciano a capire alcune parole (Nepalaereo-Italia). Sanu e' per noi un aiuto prezioso e una figura rassicurante. Ci vediamo tutti i giorni e ci tiene sempre informati sulle procedure che si svolgono. Se possiamo dare un suggerimento, mandate sempre piu' coppie insieme. Per noi e' stato fondamentale e anche per i bambini. Abbiamo un unico (per il momento) problema: cosa succedera' a Malpensa? Un saluto a te e a tutto il Naaa e tanti auguri alle coppie in partenza per.... isa e Roberto,Costanza e Roby, Giovanna e Maurizio. Un bacione da Bijay,Aakash,Bishal JOSÉ Ciao, sono Tania la mamma di Jose`.Ti comunico che contrariamente a quello che accade il bimbo si e` legato morbosamente al padre e ogni volta CHE IO MI AVVICINO sono storie e pianti.Se proprio ln quel momento Max non e` presente allora fa qualche gioco con me, ma proprio con molto sforzo.Da me prende il cibo che poe mangia da solo tipo biscotti, biberon, il resto,quello da imboccare lo prende da Max. Anche quando facciamo il bagnetto ci deve essere sempre Max. La prima sera e` stato tutta la notte attaccato a Max e guai a metterlo giu`nel letto. L`unico momento in cui e` stato con me e` stato quello dell`incontro all` IHNFA, che a detta dell`assistente sociale, e` stato eccellente. Comunque mi scruta in tutti i momenti , mi studia e ha gia` capito che sono la piu`severa per quanto io mi avvicini a lui sempre con dolcezza (secondo me). Non so se puoi darmi qualche consiglio, penso che sara` difficile rompere il ghiaccio per lui perche` ha un papa` tutto per se che pende dalle sue labbra . Saluti Tania Max Jose` Cara Cinzia, sono Tania e ti ringrazio della bellissima lettera che mi hai inviato. Grazie anche alla collaborazione di Massimo, ogni giorno che passa il mio piccolo Tonito sta avvicinandosi a me e mi fa sempre piu partecipare ai suoi momenti di gioco. Ieri ad esempio e' stato per la prima voiltas in braccio a me a dormire durante una breve passeggiata in centro. Io e Massimo siamo contenti del pupo (Zeta la formichina a detta dello zio Ferry). E' bellissimo, amorevole e dolce, col suo sorriso conquista tutti quelli che lo incintrano e, diventato il re dell'albergo oltre che della nostra famiglia. Adesso non lo vogliamo abbandonare viste soprattutto le sue condizioni di denutrizione. Ogni giorno che passa aggiungiamo un po di massa al suo scheletrino. Meno male che con le fami- glie affidatarie questi biumbi dovevano stare meglio..... Speriamo che Dio ci aiuti a portalo quanto prima in Italia. Jose Antonuio ci fa solo disperare la notte, abbiamo l'impressione che abbia dei sogni poco tranquilli poi per il resto e' un angelo, un figlio cosi' e' il massimo che avremmo voluto e siamo contenti da pazzi di averlo fra le nostre braccia. Ti faro' sapere il rapporto mamma papa' figlio come 3 va, lo sai che non dice una sillaba ? (Sentiamo un ma ma ma solo quando, preso dal panico del bagnetto, vuole divincolarsi) A presto dall"Honduras MANIL Cara Cinzia, scusa se non ci siamo fatti sentire prima. Comunque siamo tornati. Che dirti. Il nostro Manil è un amore. Eravamo pronti a tutto ma a un bimbo così bello...beh dai in cuor nostro lo speravamo, è inutile nascondertelo. Dopo le varie peripezie e difficoltà a raggiungere il Nepal, finalmente con due giorni di ritardo andiamo alla Children. Non ti nascondo che un po' di agitazione l'avevo, ma non tanta come in questi anni di attesa mi sono sempre immaginata avrei avuto. Eravamo nella stanza, le bimbe delle altre due famiglie che erano con noi erano già arrivate...e io e Nicola in piedi come due pampani, con mani e piedi ghiacciatissimi (non so se dal freddo o dall'agitazione). Ed ecco che entra una didi con in braccio un bimbo. Non mi dicono nulla ma vengono verso di me e allora esclamo: Gesu', Gesu'. Eccolo il mio pupetto è lì davanti a me e Nicola. Ci scruta con i suoi occhioni grandi grandi. Lo prendo in braccio. Lui viene, è tranquillo. Subito la didi mi dice che tre giorni prima Manil si era tirato addosso un contenitore con acqua bollente scot4 tandosi il viso. Comunque stava già guarendo. Ce lo coccoliamo un po' e poi ci sforna uno dei suoi sorrisoni che ci scioglie entrambi. E' fatta!!!!! Manil è sereno, tranquillo, si vede subito che è un bimbo che sta bene, sia fisicamente che spicologicamente. Gioca, mangia, dorme, salta, adora i palloncini che il papà gli gonfia (gli piacciono di piu' quelli grossi) e adora essere baciato. Ad ogni bacio ti sforna un sorriso.... Non so, anche se così piccolino, ci è parso che l'ultimo giorno ci guardava con un'aria diversa, come se sapesse che il giorno dopo e dopo ancora non saremmo andati da lui. Io e Nicola lo abbiamo lasciato nelle braccia della didi, serenamente, sapendo che comunque presto saremmo ritornati a prenderlo, e per sempre. Un abbraccio Miriam e Nicola NITA Siamo arrivati alla Children Home. Entriamo con il cuore in subbuglio e ci fanno accomodare in una stanzetta. Neanche il tempo di pensarci che ecco che Nita entra e a mani giunte e ci sorride in modo splendido. La bambina e davvero molto bella, minutina rispetto alla foto che conosciamo, ma bella. Dimostra anche di essere molto sveglia e intelligente. Le diamo i suoi regali e lei comincia ad aprire i suoi sac- chetti facendo dei sorrisi ed emettendo dei sospironi dovuti all'emozione. E' molto ordinata e delicata. Ci ha scritto qualche parola in inglese, credo le poche che sappia scrivere,ma quando sara' con noi imparera' presto. Dopo mezz’ora che mi guardava fare foto ha voluto lei la macchina e si e' messa a fotografare i suoi regali e me e Paola che ci chiama gia mamma e papa'. Pensa che Paola per fotografare me e Nita la impugnava ancora al contrario, ma mettiamo che sia per l'emozione. Ad un certo punto ci ha presi per mano e ci ha portati nella stanza dove ci sono gli altri bimbi e ha voluto che la fotografassi con loro e le Didi. Una di queste Didi ci ha detto che Nita ci aspettava con ansia perche' le sue amiche erano gia' andate via e lei chiedeva sempre quando avrebbe avuto una mamma e un papa'. Ora li ha e ha anche zie e cuginette e cugini, una casa e un gatto. Nita e' molto dolce ma sembra dimagrita dalla foto che abbiamo visto noi. Ci avevi detto che era scolarizzata, mentre invece forse non e mai stata a scuola. Certo che il tempo da passare in orfanotrofio non le fa bene e poi e' tempo perso anche per quanto concerne il suo inserimento scolastico vista la sua eta'. Le vogliamo bene e siamo gia' apprensivi nei suoi con- fronti, ma ci sembra di capire che affrettare il suo inserimento in famiglia sia quanto di più utile si possa fare in questo momento. Mauro e Paola Ciao Cinzia, siamo Mauro e Paola e ti volevamo dire che siamo contenti di avere incontrato sulla nostra strada Nita. E' davvero una bambina fantastica (almeno per il momento). E' molto coccolona, si fa abbracciare un sacco, ogni tanto ci salta in braccio senza chiederglielo, ci ascolta, dimostra di essere molto felice. Le Didi stesse continuano a dirci che "Nita is very happy" e " Nita is a very good girl". Pensiamo che non si sbaglino. Paola dice che secondo lei tra le righe si legge un bel caratterino forte e un intelligenza molto vivace. Oggi ho comperato due racchettine con pallina per giocarci, pensando di rompermi un pochino perche' i bambini che conosco io di 8 anni non e' che riescano molto a prendere la pallina, ma con Nita invece e' stata dura e mi ha fatto fare una sgobbata notevole arrivando anche a 6 scambi continuativi senza che la pallina cadesse a terra. Sono uscito dalla Children assetato e affamato. Che Nita sia cosi', fa si che nel pomeriggio si possa fare turismo con la mente serena senza preoccupazione alcuna. Crediamo che sia da parte sua che nostra ci sia stata fin da subito un buona empatia. Basta senno’ ci prendi per deficienti. Namaste Mauro e Paola DIARI DI VIAGGIO Siete in molti a scrivere delle vostre attese, delle vostre speranze, dei vostri tanto sospirati viaggi nel paese che ha dato i natali ai vostri figli… ma dopo? Sono pochi quelli che scrivono del loro rapporto con il figlio dopo il rientro, degli eventuali problemini riscontrati, delle grandi gioie che vi danno quando iniziano ad andare all’asilo, dei loro rapporti con i coetanei. Sono ormai parecchie le famiglie che hanno bambini grandicelli che hanno iniziato a porsi ed a porvi delle domande che talvolta ci colgono di sorpresa o non proprio preparati. Proviamo a spiegare come si sente una mamma quando il proprio bambino incomincia ad allontanarsi? E quali confidenze raccoglie il papà? Scriveteci anche questo tipo di storie, possono essere di aiuto a chi ancora deve percorrere questa strada, così come i vostri “diari di viaggio” aiutano e donano speranza a chi è ancora al palo in attesa. HIT PARADE Gianfranco e Antonella Giani Nel raccontare la nostra storia, vorremmo esporla non nel solito modo sequenziale ma evidenziando i momenti più e le persone che più ricordiamo, in una sorta di Hit Parade di film e attori. Film - Il più emozionante: sicuramente l’incontro con Sergio all’Istituto di Donezk , dopo una settimana dal nostro arrivo in Ucraina, quando abbiamo visto per la prima volta il nostro bambino, nell’ufficio della Direttrice; lui sguardo basso da finto timido, con tanta voglia di essere accolto, noi estasiati per la sua bellezza e consapevoli che quello era il momento in cui ci potevano finalmente dichiarare genitori, solo moralmente in quanto legalmente ne abbiamo dovuta fare ancora di strada. - Il più difficile: il terzo giorno a Kiev, al Centro Adozioni, dove dopo infinita burocrazia siamo accolti da una psicologa (!!) statale che ci sbatte sul tavolo una decina di dossier, ognuno con centinaia di foto e schede personali di ogni creatura,tutte scritte in cirillico, dicendoci di scegliere quello che preferivamo; noi ci siamo rifiutati ed abbiamo chiuso quasi subito i faldoni. Non si può decidere come sarà il proprio figlio naturale, figuriamoci così! In ogni modo eravamo lì per uno scopo, e quindi la referente NAAA in Ucraina, ovvero zia Vera, si è letta qualche decina di schede, ed in base alle situazioni sanitarie e di adattabilità, ne ha tirate fuori 3: per noi andavano bene tutte, così, a caso, hanno telefonato ad un Istituto per il primo bimbo (informatizzazione manco a parlarne), che non c’era più, ed il secondo, che c’era , era lui. - Il più stressante: il viaggio in treno da Kiev a Donezk o viceversa, 800 Km in cuccetta letto, partenza alle 19.00 e arrivo alle 7.00, + 25°C all’interno, -26°C all’esterno, circa 50°C di escursione termica separati solo da un doppio vetro pieno di acqua infiltrata. Dodici lunghe ore di viaggio sulle montagne russe, e non nel senso morfologico e geografico, ma sobbalzavamo proprio come nel divertimento del luna park, solo che non era divertente. Cuccetta troppo corta per le gambe di un uomo di 185 cm, viaggio attraverso una steppa buia e desolata, impossibile dormire o andare in bagno. Il tragitto lo abbiamo fatto 4 volte, ma l’ultima non ce ne siamo quasi neanche accorti, Sergio era con noi. - Il più commovente: quello in cui sono uscite a tutti un po’ di lacrime, ovvero la festa di addio all’Istituto, dove i compagni di camera hanno salutato Sergio recitando poesie benaugurali, mangiando dolci e leccornie varie, con il nostro piccolo che serviva ai tavoli; si capiva che un po’ lui era commosso, ma traspariva fortemente la voglia di andarsene, di avere una vita vera e, soprattutto, dei genitori.Tutti i regali che avevamo fatto a lui nelle tre settimane di visite quotidiane sono rimasti li, donati ai bambini che non avevano ancora avuto la sua fortuna. - Il più divertente: gli ultimi tre giorni a Kiev, di pura vacanza, con tre giornate totalmente soleggiate anche se fresche, a visitare i bei posti che la città offre, i mercati, i diversi parchi giochi, le chiese, dormire finalmente assieme nella stessa stanza,mangiare assieme, iniziare a costruire una nuova avventura,ad imparare a conoscersi e ad amarsi senza le regole che la situazione in Istituto imponeva, del tipo “io vi devo piacere altrimenti voi non mi prendete per cui faccio il bravo bambino gentile ed educato”, “noi ti dobbiamo conquistare con sorrisi e regali e giochi e promesse, altrimenti tu potresti non accettarci”. Attori Raissa, la severa direttrice dell’Istituto di Donezk, tanto buona e sensibile quanto autoritaria. Dirige con gli scarsi fondi statali e con le piccole donazioni delle famiglie un istituto modello, ben curato, addirittura accogliente, con diverso personale competente. Ci faceva usare il suo PC per leggere via Internet le email di lavoro, ci ha dato un grosso aiuto nell’agevolarci in tutte le pratiche e nella sentenza definitiva al Tribunale. Le scriviamo spesso e le mandiamo molte foto. - Rascid, il nostro autista personale a Donezk; ci ha accompagnato ovunque per tre settimane, ci faceva da guardia del corpo, viaggiava armato e si metteva alle nostre spalle mentre cambiavamo i soldi in moneta locale,portava il nostro carrello della spesa al supermercato, pranzava spesso con noi. Con le sue conoscenze ci ha agevolato in diverse situazioni, se non era per lui non avremmo avuto subito i biglietti per il treno del viaggio di ritorno ma avremmo dovuto attendere diversi giorni. Nel nostro linguaggio anglo-russoitalico ci capivamo perfettamente. - Yulia e Yukimiaz, due bambini dell’Istituto, normali fisicamente ma con seri ritardi mentali, sempre tristi o iperallegri, che nessu- no adotterà mai, che finché saranno bambini faranno una vita decente, e poi? Nell’Istituto c’erano circa 80 bambini, molti non adottabili perché avevano ancora i genitori, diversi avevano problemi psico-fisici; eppure tutti i giorni li vedevamo sfilare in file ordinate, tutti vestiti uguali, dei soldatini o degli angioletti, e ci sembravano tutti bellissimi ed avremmo voluto portarne via quanti più possibile, e a volte ripensiamo a loro con malinconia. - Vera, di grande umanità e grande professionalità, senza di lei non saremmo qui a scrivere di una bellissima avventura. Raccontare di lei non basterebbe un giornalino intero; chi avrà la fortuna di incontrarla sappia che sarà molto di più di quanto uno si aspetti. Bene, la nostra Hit Parade è finita, ci auguriamo per il prossimo numero di vedere nuovi film e nuovi attori e, dimenticavamo (tanto ormai è una bella abitudine): Sergio, sano, sveglio, intelligente, bello, sorridente, solare, ubbidiente, affettuoso, furbo, capriccioso, musone, e disubbidiente, ovvero un bambino normale. 5 CatertellonInterattivi… a scuola seguiamo i nostri bambini! a cura di Cinzia Fabrocini L’educatore della scuola materna/elementare, più di qualunque altro operatore della didattica, si trova nella condizione di dover armonizzare, comprendere, osservare, interpretare i vari vissuti nel rispetto di ogni singolo bambino. Tutto ciò rispetto anche ad una realtà etnica e psico-sociale in rapida evoluzione con la compresenza e la contemporaneità di molteplicità famigliari, linguistiche, culturali e religiose. Questo ha stimolato in me la considerazione che occorre prevedere ed orientare la progettazione di strumenti didattici strutturati che consentono inter- venti educativi estremamente flessibili, per quanto enunciato sopra, ma soprattutto che tengano conto di elementi e fattori quali: ∑ il livello di maturazione raggiunto dai bambini rispetto all’età al momento dell’inserimento scolastico, anche in funzione di percorsi di esperienza che il minore può aver già percorso nel Paese di provenienza; ∑ l’ambiente sociale e culturale di provenienza (in particolare per l’adozione internazionale tutto ciò che può anche essere riconducibile all’istituzionalizzazione): ∑ il contesto e il tipo di esperienza familiare (figli biologici, figli adottivi,) ed extrafamiliare (anche bambini che sono in affido, 6 adozione a rischio giuridico ecc…) La realizzazione di CartellonInterattivi nasce anche dalla necessità di completamento e diversificazione di condizioni di apprendimento strutturate, fornendo anche una continuità tra ciò che a casa il bambino assorbe e ciò che a scuola confronta. Spesso nella nostra realtà di Ente ci sentiamo rivolgere richieste di aiuto sia dagli insegnanti che dai genitori stessi che non sanno bene da che parte cominciare per spiegare perché Rekha,Muna,Sarita,Assil, Linh, Josè, Igor,Tatiana ecc … sono diversi e perché hanno due mamme e due papà. Si pone importante riportare su un concetto di unità l’esperienza di filiazione, si entra a far parte di una famiglia arrivando da strade diverse. Su questi aspetti, inoltre, i testi scolastici o la bibliografia di riferimento per gli educatori è davvero povera di riferimenti pedagogici e metodologici, c’è una presentazione anche degli aspetti culturali ed etnici un po’ stereotipata, da libro di geografia. Trasmettere il calore delle culture passa dal confronto con i sensi e le emozioni soprattutto nei bambini in età pre-scolare. Il messaggio forte da veicolare ai bambini fa riferimento al fatto che tutti nascono da un uomo e una donna ma non tutti i bambini diventano figli di chi li ha generati. Diventare famiglia implica la scelta e il desiderio di un uomo e una donna di impegnarsi in una relazione affettiva ed educativa a sostegno e accompagnamento di un bambino per la vita. Si sensibilizzano i bambini a considerare che generalmente queste funzioni sono svolte da chi li ha fatti nascere,mentre,talvolta, costoro rinunciano per impossibilità emotive e sociali a diventare genitori lasciando che altri le assumano al loro posto. Nel cercare di fornire aiuti e consigli, man mano sono nate, cresciute e strutturate le idee che hanno portato a sperimentare la produzione dei cartelloni in alcune realtà partendo dal coinvolgimento delle nostre famiglie. Però riteniamo importante che la scuola (la classe come realtà vicina al bambino) veicoli anche verso le altre famiglie attraverso i bambini questi contenuti e vissuti. Nel cd rom Post-Adozione (per informazioni [email protected]) abbiamo pubblicato già alcune di queste esperienze e man mano ne pubblicheremo delle altre, corredate anche di fotografie. In questo numero del NAAA News vi allego questa intervista effettuata ad una mamma adottiva che per l’appunto ha seguito e aderito con profitto ed impegno al programma nel post-adozione. Il lavoro di preparazione del CartelloneAttivo richiede necessariamente un confronto con l’équipe in quanto ogni storia è portatrice di memorie ed identità individuali e irripetibili. Inoltre si è dato via via vita ad un Album Attivo che attraverso alcune tavole grafiche guidano tutti: grandi e piccoli alla rappresentazione dei propri Cartelloni. Sottolineo però che la bambina di cui ci parla questa mamma è arrivata a questa esperienza preparata soprattutto per il sostegno attivo che la sua famiglia ha saputo infonderle, pur affrontando non poche difficoltà.In seguito a questo lavoro in classe sono anche seguiti un ciclo di incontri individuali e attraverso interviste non strutturate si è arrivati a mettere a fuoco diversi episodi della sua precedente vita che hanno ad esempio portato alla rappresentazione narrativa e illustrativa nel libro cartonato ‘La mia strada d’acqua di prossima uscita. In ultimo, questi supporti di post-adozione da parte dell’équipe sono gratuiti e aperti a tutte le famiglie NAAA. Ci racconti com’è stata questa esperienza dei CartelloneAttivo? a cura di Claudia Perello "È successo in seconda ele- mentare: mia figlia parlava molto del suo paese, ma era un po’ chiusa e non riusciva a raccontare la sua storia ai propri compagni mentre le maestre non sapevano come gestire questa situazione, fino a quando la maestra di italiano, più sensibile delle altre,ha deciso di affrontare la situazione e mi ha contattato per chiedere un colloquio con la psicopedagogista del NAAA. Si è concordato un incontro a scuola tra Cinzia Fabrocini e le insegnanti di classe della piccola. Lo scopo dell’incontro era di proporre alle insegnanti la presentazione in classe e a tutta la classe della storia di nostra figlia attraverso un CartelloneAttivo realizzato dalla famiglia in cui si raccontasse la storia di nostra figlia ma soprattutto la Storia della famiglia. Ci siamo quindi incontrati con l’équipe al NAAA e siamo stati guidati nella costruzione del cartellone che raccontasse la nostra storia.Il cartellone doveva essere creato in aula e doveva contenere foto e scritti che spiegassero la storia e il percorso che ha portato mia figlia in Italia con noi. Avuta l'idea e le indicazioni opportune poi l'abbiamo proposta a nostra figlia che era rimasta da subito molto entusiasta e non vedeva l'ora di cominciare. All'interno della classe c'era un suo compagno, anche lui adottato, che arrivava dall'India e anche lui, con i suoi genitori, coinvolto nel progetto del cartellone.Durante la preparazione del cartellone a casa, a raccogliere foto,materiale e a ricordare, ci siamo divertiti e abbiamo provato di nuovo delle emozioni intense e ci sentivamo ancora più vicini l'uno all'altro. Arrivato il giorno della presentazione a scuola, mia figlia era un po’ agitata ma era ansiosa di far conoscere la propria storia ai compagni…lei era in piedi di fianco al suo cartellone ed io ero seduta vicino a lei pronta ad aiutarla nel racconto. I bambini erano tutti in silenzio con le orecchie tese ad ascoltare mia figlia. Era serena mentre leggeva e raccontava…l'ha aiutata ad avere più sicurezza, mi piaceva stare vicino a lei e sentirla raccontare. Anche le maestre erano attentissime e tutti erano curiosi e facevano domande. Quando poi abbiamo finito e abbiamo riportato il cartellone a casa, nei giorni seguenti, i compagni di mia figlia venivano a trovarla giorno dopo giorno per vedere ancora il cartellone e chiedere altre cose,altre spiegazioni. Mia figlia era contentissima di quello che stava succedendo e ha scoperto di poter avere ancora una volta fiducia negli altri e soprattutto di se stessa." La storia di Andres Felipe di Claudia Brusati Le cose da scrivere sarebbero state tante, mi sono soffermata solo su alcuni aspetti per far capire alcune cose: - la Colombia e' un paese stupendo, non ci sono pericoli particolari e si può trascorrere un mese in relax e tranquillità, godendosi la nuova gioia della maternità e paternità; - l'ICBF prepara bene i bambini ed il sistema delle famiglie affidatarie e' veramente uno strumento utile per permettere ai bimbi di vivere con una certa serenità e calore umano il periodo dell' attesa di mamma e papà; - la nostra esperienza adottiva e' stata ed e' completamente positiva.. siamo veramente felici. La nostra storia e’ probabilmente simile a quella di tante altre coppie che intraprendono il cammino dell’adozione, l’unica cosa e’che noi abbiamo deciso di non provare a percorrere il cammino difficile e doloroso, sia psicologicamente che fisicamente, della fecondazione assistita. In questo lungo cammino che ci ha portati a nostro figlio, tante persone si sono meravigliate del fatto che non sfruttassimo i progressi della scienza per poter aver un figlio, si chiedevano co- mo come sospesi. Alle due eravamo puntuali all’ICBF con uno zaino di regalini per il bimbo, la telecamera, la torta (le assistenti sociali dell’ICBF avevano organizzato una specie di festa con aranciata e palloncini)….l’emozione era tale, l’attesa era stata cosi lunga e sofferta: eravamo come anestetizzati ossia non riuscivamo a far uscire la gioia perchè ci eravamo immaginati così tante volte quel momento che ora non ci sembrava vero. Dopo un’ora di attesa ecco arrivare dalla porta il nostro Andres Felipe….e’ arrivato con un biberon con dentro un liquido denso biancastro e con una mela in mano. Lo abbiamo abbracciato ed immediatamente era nostro figlio……all’inizio ci guardava meravigliato, poi con l’aiuto di un peluche, delle bolle di sapone e della torta lo abbiamo conquistato. In macchina mi stava in braccio tranquillo, osservava quello che vedeva fuori ed e’ stato subito me mai rinunciare al famoso neonato (come se il neonato fosse condizione indispensabile per poter essere genitori) . Non vi nascondo che nel lungo periodo dell’attesa (dalla consegna dei documenti in Colombia all’abbinamento sono passati 25 interminabili mesi più un anno per il decreto più alcuni mesi per iscriversi al Naaa, fare i corsi e avere la destinazione) qualche volta ci siamo chiesti “Ma stiamo facendo la cosa giusta? Arriverà davvero questo figlio?”, meno male che ci siamo sempre risposti “Si, questo figlio da qualche parte ci aspetta…” Eravamo sicuri, anche nei momenti di maggior sconforto sapevamo che lui o lei c’era da qualche parte in Colombia, ce lo sentivamo: così finalmente l’11 maggio 2004 siamo partiti….. Con una foto sbiadita dove si capiva solo che era un bel bambinone con la faccia tonda,con una relazione dettagliata sul suo passato e sul suo stato fisico e con il suo bellissimo nome Andres Felipe siamo andati incontro a nostro figlio. All’arrivo siamo stati alloggiati in un bellissimo albergo,i due giorni prima dell’incontro con Andres Felipe non passavano mai, abbiamo avuto l’incontro con l’avvocato, girato per Bogotà, visto la città vecchia: affascinante e piena di vita… Finalmente il 13 maggio si parte da Bogotà con la mitica Johanna alla volta di Sogamoso: quattro ore di macchina per strade super trafficate, con una marea di camion e soprattutto non certo come le nostre autostrade, ma come le nostre statali di montagna…. L’appuntamento era per le ore 14, noi siamo arrivati prima, ricordo ancora il pranzo: non avevo assolutamente fame, ci sentiva- affettuoso con noi. All’arrivo all’albergo però Andres ha finalmente avuto una reazione a tutte queste novità: ossia appena Johanna ci ha salutato e ci ha lasciato in camera , ha iniziato un pianto dirotto, inconsolabile, disperato… Io lo tenevo in braccio, lo coccolavo…lui ci stava, ma continuava a piangere disperato: era 7 stravolto. Abbiamo cercato di mettergli il pigiama, ma non voleva farsi tirare via niente, ne’ le scarpe ne’ i vestiti e piangeva sempre più forte (era una delle reazioni che nei vari libri letti era stata presentata come frequente). Siamo quindi rimasti così, con lui in braccio fino a quando, stremato, non si e’ addormentato. Da quel momento ha dormito nel suo lettino tranquillo: portava sempre sotto le coperte tutti i giochi che gli avevamo regalato. Mi ricorderò sempre il primo risveglio: era fermo nel suo letto, con gli occhi aperti, allora mi alzo per coccolarlo: aveva le gambe rigide, i muscoli contratti, stava così senza muoversi. Allora memore delle cose dette dalla Cinzia, abbiamo iniziato a fargli dei massaggi con l’olio dai piedi, alla caviglia, alle gambe, sulla pancia…e così piano piano si e’ rilassato…..e poi abbiamo anche fatto il bagno insieme nella vasca (ha pianto per entrare , ma poi dopo pochi minuti giocava con l’acqua e rideva). Le giornate sono poi passate tranquille, eravamo in un posto da favola, in montagna, in un albergo con il lago, i cavalli, le capre, i conigli, la piscina all’aperto riscaldata, il parco giochi….Andres era sempre più sereno, allegro, mangiava e dormiva senza problemi. Impazziva per gli animali, i giochi sulla sabbia,le nuotate in piscina con i tuffi, i giri sul cavallo e soprattutto per la televisione……….. Per problemi burocratici (errore nel certificato di nascita) il nostro soggiorno ha battuto ogni record ossia 52 giorni, quindi dopo essere stati 20 giorni in albergo a Bogotà (non il max con un bambino) siamo andati anche al mare ed e’ stato bellissimo!!!!!!!! Per tutti quelli che hanno timore o paura della Colombia,vi posso assicurare che e’ un paese tranquillissimo, dove con le dovute precauzioni non si corre alcun rischio, ci sono dei posti fantastici dove andare,i bambini sono stupendi. Inoltre e’ vero che l’ICBF opera con molta attenzione verso l’infanzia abbandonata infatti i bambini vengono preparati e seguiti, sono quasi sempre in famiglie affidatarie e non in istituto, ricevendo quell’affetto e calore umano necessari per la loro crescita. Proprio per questo avremo sempre un posto speciale nel nostro cuore per la mamma affidataria di Andres Felipe in quanto il carattere allegro, solare, tranquillo di nostro figlio e’sicuramente dovuto a lei che l’ha accudito e cresciuto per un anno e mezzo con affetto, calore e dedizione. 19 febbraio 2002 8 19 febbraio 2005 Sono trascorsi 3 anni da quando Federico Tuan Minh è con noi. 3 anni fa non solo abbiamo accolto nostro figlio (il secondo) dal Vietnam (Bac Kan) ma abbiamo conosciuto delle persone speciali, quelle che sono poi diventate nostri amici, nostri compagni di viaggio. Mauro e Roberta Piazza di Brescia, Otto e Laura con Francesca di Cremona. Anche se siamo fisicamente lontani, abbiamo un dolce punto d’incontro. Penso che ben poche cose uniscano come adottare dei bambini e adottare insieme rende il legame ancora più forte di quello di sangue. La cosa più bella è che non li perderemo mai, perché quando adotti così è come trovare oltre ai tuoi figli, anche dei fratelli e delle sorelle!!!!!! Franco e Roberta Pauletto con Nicolò e Federico Tuan Minh Cambogia: Water Festival di Martina Cannetta Phnom Penh è in festa! Uno - forse due - milioni di persone, appartenenti a tutti gli strati sociali, sono arrivate in questa città che ha solo un milione di abitanti, da ogni angolo del paese e si sono riversate sul River Side per assistere alle regate che ogni anno si svolgono davanti al Palazzo Reale in occasione del Water Festival. Chiunque abbia un parente che vive a Phnom Penh, gli si è piazzato in casa; gli altri, sono andati a riempire alberghi, guest houses, oppure più semplicemente hanno disteso una stuoia per terra per passare la notte sotto le stelle.“Non capisci…” mi ha detto Lomnorn “tutti vogliono assistere alle regate ed arrivano come possono, con trattori, carretti, biciclette e si sistemano dove trovano posto”. Le strade,le piazze,i giardini,ogni spazio pubblico è pieno all’inverosimile, la folla è allegra e rumorosa, l’atmosfera è quella del nostro Carnevale. Io sono qui con tre giovani amiche khmer e mi guardo attorno divertita senza riconoscere la città nella quale vivo da tre anni! Il River Side, la bella e tranquilla passeggiata lungo il fiume sulla quale si affacciano ristoranti e negozi per turisti, si è completamente trasformato. I negozi sono chiusi e le bancarelle hanno invaso strade e marciapiedi. Come nelle nostre fiere di paese, si vendono cibo, bibite e gelati, ma l’offerta è assai variegata e interessante. Ci sono pentoloni di pietanze al curry rosse, verdi e gialle, sacchetti di liquidi variopinti, che contengono bibite dai colori improbabili. Per la grande occasione ci sono anche cibi più rari e prelibati come spiedini di serpente, e ceste di cavallette e bachi da seta! Seduta sulle stuoie distese per terra, la gente sgranocchia grossi ragni fritti ed i bambini rosicchiano gli ossicini del pulcino che hanno trovato nel loro uovo sodo! Chiunque abbia qualcosa da vendere è venuto a Phnom Penh e sta cercando di piazzare la sua merce: mestoli e posate intagliate nel legno di cocco, cappellini di paglia, bicchieri e vasi di bambù, braccialetti di conchiglie, ma anche semplicemente bellissimi animali fatti per, e a volte da, bambini con foglie di banano intrecciate. Non servono licenze per vendere oggi, basta una stuoia o anche un semplice pezzo di plastica steso in mezzo alla strada e i venditori improvvisati espongono la loro mercanzia o arrostiscono piccole pannocchie su fornelli di fortuna, incuranti della folla che cammina loro sulla testa o del pullman che sta facendo retromarcia ad un metro da loro. Il Water Festival si celebra ogni anno tra ottobre e novembre con la luna piena che determina, con la bassa marea, l’inversione del corso del Tonle Sap. Proprio così, questo grande fiume inverte il suo corso! Nessun altro fiume al mondo cambia di- rezione nelle diverse stagioni dell’anno, ma è proprio quello che sta avvenendo al Tonle Sap in questi giorni!!! Il Mekong ed il Tonle Sap, i due grandi fiumi che danno acqua e cibo alla Cambogia, si uniscono all’altezza di Phnom Penh proprio di fronte al Palazzo Reale. Durante la stagione delle piogge, il Mekong si carica d'acqua attraversando tutta la Cina ed il suo livello sale a tal punto da spingere la corrente del Tonle Sap in senso inverso. Nei mesi da maggio a novembre il Tonle Sap risale il suo corso e va a gonfiare, fino a quasi dieci volte le sue dimensioni, il grande lago che porta il suo stesso nome, facendolo passare dagli abituali 2.500 kmq fino a raggiungere a volte i 24,000 kmq, e trasformandolo nel più grande bacino di acqua dolce del Sud Est Asiatico. Water Festival celebra quindi anche il cambio di direzione del corso del fiume, che in questi giorni ricomincia a scorrere verso sud. Il Tonle Sap è uno dei fiumi più pescosi al mondo; i depositi di limo lasciati dalle inondazioni annuali creano terreno fertile per l’agricoltura. Non c’è da sorprendersi se una delle più grandi civiltà dell’Asia, quella Khmer che ha lasciato testimonianze come i templi di Ankor Wat, si sia sviluppata sulle sponde di questo lago, e se ancora oggi la vita di questo Paese ruoti intorno a queste acque. Le due festività più sentite sono il Capodanno Khmer, che celebra l’arrivo della pioggia a metà aprile, e il Water festival all’inizio della stagione secca e del raccolto. Tre giorni di festa per tutti e soprattutto per i bambini, con tre giorni di scuole chiuse. Davanti alle case e sui terrazzi si mettono tavolini pieni di fiori e di frutta. Ieri sera il nostro padrone di casa, vestito solo di un krama legato attorno ai fianchi - il tradizionale pezzo di stoffa a quadretti bianchi e rossi - è uscito a farci vedere come avesse provveduto ad ingraziare gli dei anche per noi, ed avesse messo noci di cocco piene di fiori in tutto il giardino e sul nostro terrazzo. Rivolto alla luna, alzava le mani giunte e si inchinava ripetutamente con un risultato lievemente comico. Le preghiere vengono innalzate a Varuna,Dio della pioggia, ed a Kongkea, Dea del Mekong. Le regate, l'evento più importante di questa celebrazione, hanno le loro radici nella storia militare del popolo Khmer e costituivano nei tempi antichi un'ostentazione della potenza navale del loro impero. Le barche, che si affrontano oggi sul tratto di fiume davanti al Palazzo reale appena prima che il Tonle Sap di getti nel Mekong, sono lunghe canoe intagliate a mano nel resistentissimo legno del coki, con poppa e prua rivolte verso l’alto.La prua è solitamente dipinta con un grande occhio simile a quelli che decoravano i vascelli da guerra di un tempo. Le imbarcazioni hanno fino a 40 rematori. L’intera popolazione della Cambogia si prepara a questo evento per tutto l’anno. Ogni villaggio, infatti, lavora alla preparazione della barca che lo rappresenterà, intagliando, decorando e dipingendo. Spesso si chiede aiuto ai monaci o comunque il lavoro viene fatto al9 l’interno della Pagoda in modo da avere la protezione degli Dei. Durante gli scorsi weekend, le barche si sono sfidate prima nei villaggi, poi nelle cittadine ed infine nei capoluoghi di provincia, per selezionare quelle ammesse al Water Festival. Nei primi due giorni le barche che sono arrivate a Phnom Penh si sono confrontate due a due su un percorso di un chilometro, mentre oggi si tiene l’ultima regata tra tutte le barche vincitrici. Scopo di questa regata è quello di rendere omaggio alla divinità del fiume affinché per l’anno a venire dia tanto pesce ed un raccolto di riso abbondante. Quest’anno per arrivare alla regata finale hanno gareggiato oltre 400 barche vividamente colorate con più di 2.500 persone a bordo. Ed una trentina di barche sono anche affondate a causa delle forti piogge di questi giorni. Al calar della sera terminano le regate, ma si accende la festa. La notte è illuminata dai fuochi d’artificio e dalla imbarcazioni luminose che passano in parata sul fiume. Ci sono concerti all’aperto e la gente balla per le strade. Molti, specialmente gli anziani arrivati dalle campagne più remote, non hanno mai visto un occidentale e qualche vecchietta viene a toccare con un dito la mia pelle bianca fra mille gridolini: “Barang, barang”, una straniera! La folla che si è accalcata sul River Side è immensa, nonostante l'annunciato tifone Mufia in arrivo dalla Cina, abbia tenuto molta gente a casa. Per contenere le migliaia di persone e mantenere l’ordine, la polizia ha messo posti di blocco in tutta la città ed ha fermato il traffico motorizzato: nella zone dei festeggiamenti si arriva solo a piedi. Quando non riusciamo più a muoverci,decidiamo di salire sulla terrazza dell’FCC, il Foreign Correspondents Club, un bel bar coloniale con terrazza sul Tonle Sap e locale storico di Phnom Penh. La parte migliore delle spettacolo deve ancora venire. La vedo negli occhi sgranati delle mie amiche,tre ragazze molto giovani, ma molto sveglie. Non erano mai state in un locale come questo ed io ho voluto ricambiare la meravigliosa giornata che mi hanno regalato. Sotto di noi i bambini si rincorrono,gli adulti tornano bambini ed ognuno ha il suo momento di follia. Water Festival coincide con la luna piena del mese di kadeuk del calendario buddista. In Cambogia si crede che la luna piena sia di buon auspicio per un abbondante raccolto. Questa notte, la gente si è raccolta per ringraziare la luna e 10 pregare per la stagione a venire. Cibi speciali sono stati preparati per quest’occasione: frutta, verdura e Amok – piatto speciale cambogiano di pesce, carne o verdure cotte nel latte di cocco. I fedeli accendono candele e bruciano incenso porgendo offerte alla divinità. Il sacerdote accende le candele e fa le sue predizioni con la cera che cola sulle foglie del banano.Secondo i cambogiani è la forma della cera sciolta a determinare il raccolto della stagione a venire. Il responso della cera non sempre è favorevole, ma nulla spegne lo spirito della festa e la gente guarda con fiducia all’apertura della stagione della pesca ringraziando le acque del Tonle Sap che da sempre sono la loro principale fonte di vita. Eccovi un’immagine di folklore da questo Paese, vi invitiamo a visitare il nostro sito internet per scoprire le iniziative in corso a sostegno dei minori cambogiani:: dal centro di M’Lop Tapang al sostegno dei bambini del villag- ai bambini di avere più spazio. Stiamo ultimando la parte di sistemazione dei mobili dopodichè ci dedicheremo anima e corpo allo sviluppo delle attività. (foto dell’inaugurazione) Educazione I bambini della scuola del Nest continuano le loro attività con tanto successo. Abbiamo realizzato lo “Sports Day” con tutte le gare sportive e la consegna dei premi, e questo è già ormai diventato una tradizione. Ci è stato concesso per quel giorno il bellissimo prato del Seminario Maggiore vicino al Nest,e i bambini eranno felicissimi di questa giornata. Abbiamo portato i bambini per il loro “Annual picnic” anche questo è diventato tradizione. Quest’anno lo abbiamo fatto nel Parco della marina e abbiamo approfittato anche per visitare il loro museo. A fine novembre abbiamo celebrato con loro il Diwali (festa delle luce) con presentazione di poesie, recita, canti e danze la merenda dei bambini. I bambini della scuola pubblica continuano a frequentare ma vi è stato un abbassamento delle votazioni negli ultimi esami, il motivo sta nel fatto che non ricevono molti stimoli da parte della famiglia e sono appoggiati al Centro per ogni cosa anche per incentivarli ad andare alla scuola. Certo che non avere una casa, uno spazio per fare i compiti della scuola interferisce nei risultati scolastici. Cosi abbiamo pensato che da dicembre al pomeriggio potranno venire da noi per due ore e due delle nostre insegnanti saranno a disposizione per aiutarli nei compiti e nelle materie in cui hanno difficoltà. Anche il corso per le ragazze più grandi sta andando bene, stiamo quasi finendo il corso per parrucchiera e fra due mesi incominceremo il corso di makeup, perché in Pakistan questa é una attività di cui c’è molta richiesta soprattutto quando si preparano le spose. Salute Il dispensario medico ha una grande richiesta di interventi. Claudio ci aveva suggerito di usare delle cartelle cliniche sia come registro del dispensario sia come richiesta per gli interventi. La cartella che abbiamo preparato e abbiamo già incominciato a usare non è ancora completa come quella di Claudio, ma all’inizio del 2005 sicuramente ci arriveremo a trovare una soluzione per mettere le due cose insieme per facilitare il compito delle infermiere. gio di Pursat. MOTHER AND CHILD NEST WELFARE ASSOCIATION di Marines Cardoso L’ultima volta che Claudio è stato a Karachi abbiamo portato a termine le trattative per la tanto sognata casa per le attività del Nest. Ciò ci ha dato un grande sollievo visto che era impossibile sviluppare qualsiasi cosa nella casa precedente. E all’inizio di settembre finalmente abbiamo traslocato dopo aver fatto fare nella casa tanti lavori come la tinteggiatura, il rifacimento del pavimento,l’acquisto delle lavagne per le classi ed altre piccole cosette. Questa casa di adesso è più grande e ci permette di avere un posto di lavoro più degno ed indù. Ed è incredibile come vengono fuori i loro talenti. Abbiamo assunto un’altra insegnante che oltre a seguire la classe, sarà la responsabile della cucina per la preparazione del- Nel mese di agosto abbiamo ricevuto tanti pazienti che avevano bisogno di trattamento oftalmologico, questo ha fatto si che ci attivassimo a cercare delle cliniche specializzate in questo campo. Siamo intervenuti anche in problemi di diabete ed infezioni della pelle. Distribuzione dei viveri La distribuzione di viveri alle fami- glia è fatta in un modo abbastanza organizzato, si preparano dei pacchi con dentro farina, riso, olio, lenticchie, tè nero, latte e qualche spezia. Una volta a settimana distribuiamo i pacchi ad una ventina di famiglie che ne hanno fatto richiesta preventiva e che viene da noi valutata. La cosa più commovente è vedere gli occhi dei bambini brillare ed il sorriso che ci fanno quando diamo questi pacchi alle loro famiglie. L’acqua. Uno dei problemi seri di Karachi e soprattutto dei Bagri è la disponibilità dell’acqua.Nella vecchia struttura anche il NEST si trovava ad aver problemi per la fornitura dell’acqua, fortunatamente nella nuova collocazione della struttura non abbiamo più problemi perché condividiamo la cisterna del padrone di casa che vive all’ultimo piano. Per avere acqua potabile per i bambini abbiamo fatto installare la refrigeratrice per acqua con il filtro elettrico, perciò almeno per il Centro abbiamo trova- to la soluzione. Stiamo cercando una soluzione per la distribuzione dell’acqua attraverso le taniche ai Bagri, un primo tentativo non ha avuto successo ma stiamo lavorando ad un'altra soluzione che speriamo sia la nostra carta vincente. Vi terremo informati. Se volete sostenere questo progetto indicate NEST nella causale delle vostre elargizioni. I bambini del mondo vogliono pace e serenità di Cristina Sabbadin vice presidente Associazione “Donne in cammino” di Milano I bambini del mondo vogliono pace e serenità. I nostri figli, a differenza di noi, non hanno alcu- na difficoltà a riconoscere nella diversità di pelle, di religione, di salute, una risorsa. Semplicemente, i nostri figli se “bene educati al bene” non riconoscono la differenza, sono aperti alla moltitudine di sfaccettature che ogni amico può avere. Nasce dal desiderio dei nostri figli,abitanti e fruitori di una sorte più fortunata di quella di altri bambini, la voglia di aiutare i loro coetanei più deboli, la consapevolezza che è ora di agire in qualche modo, in un semplice modo, come semplici sono loro. Per loro il concetto di povertà non coincide con la mancanza di risorse economiche, ma vengono colpiti dalla negazione ad esercitare il diritto a sorridere e giocare. È così che nasce nel settembre 2004 il desiderio di alcuni bambini, amici tra loro, con storie e provenienze culturali diverse, di creare un mercatino per aiutare i “bambini più poveri”; per loro bastava vendere un riccio di castagna a un centesimo di euro per sentire di fare la cosa giusta. Quando durante questi mesi la loro volontà, scambiata in principio da noi genitori quasi come un capriccio per trovare un nuovo modo di giocare, è stata esternata più volte e si è dimostrata irremovibile, abbiamo capito che erano molto determinati nel loro intento. E così ci siamo mossi anche noi e abbiamo accolto il loro invito rendendoci conto della positività che dai nostri figli proveniva, facendoci sentire molto orgogliosi e facendoci coinvolgere da loro per la realizzazione del mercatino. Così è nata la nostra collaborazione con il NAAA a favore dei ragazzini del Nepal, individuata nel progetto “Nepal Vocational Traininig”, così si è pian piano concretizzato un modo diverso e più vero per vivere insieme la Vigilia del Natale, vissuta come momento di gioia, di attività e utilità di intenti. I bambini sicuri del nostro appoggio si sono fatti consigliare sui prodotti che potevano realizzare, anche se la loro creatività è stata senz’altro il motore di questo evento. E quindi,si sono messi subito a creare oggetti natalizi, biglietti di auguri, hanno coinvolto le nonne che hanno preparato delle vere leccornie da vendere; si sono divertiti molto a distribuire le loro locandine nei negozi, spiegando, ogni volta per filo e per segno cosa avrebbero fatto e per chi lo avrebbero fatto. E nessuno ha negato loro un piccolo spazio sulla loro vetrina. Il mercatino, denominato da loro “Canfòra” (e la scelta del nome rimane tuttora un loro segreto), ha trovato la sua sede ideale in un antico luogo di aggregazione della nostra zona a Milano: il Circolo Famigliare Bovina che ha aperto loro le porte, ha consentito di sistemare la “Canfòra” al suo ingresso. Nei giorni della “Canfòra” i nostri bambini hanno incontrato molti uomini e donne che hanno acquistato i loro lavori ed hanno donato. Cos’è il Natale se non un momento in cui ci si trova e si dona? Questo è stato un Natale speciale, dove l’energia dei piccoli ha messo in moto molti anziani attivi, ma soprattutto ha aiutato i più piccoli a raggiungere una consapevolezza: i loro coetanei in Nepal non sono bambini sfortunati, sono solo bambini a cui dare aiuto senza inutile sentimentalismo e pena. Per questo, noi genitori vogliamo ringraziare Nicolas, Marco, Martina, Alice, Sara, Beatrice e Yara per averci fatto un dono così grande, il dono di capire che l’aprire a 360 gradi gli occhi dei tuoi figli li aiuta a vivere la vita in un modo diverso. I nostri figli vivono in una società multietnica, e questo è un dato di fatto, le differenze, si accomunano in valori; nei loro occhi c’è solo gioia e voglia di vivere, e gli occhi dei bambini sono tutti uguali. Emergenza tsunami di Francesco Caruso Lo Tsunami che ha colpito l’India, lo Sri Lanka e il Sud-est asiatico ha causato gravi danni nel villaggio indiano di Katarivaripalem. Katarivaripalem si trova nell’Andhra Pradesh, Stato federato dell'India, situato nella parte sud orientale del paese con una popolazione di 66.508.008 abitanti (1991). L’Andhra Pradesh è uno degli stati più industrializzati dell'India: sono molto sviluppate l'industria della trasformazione dei prodotti agricoli (tra cui la juta e lo zucchero), le industrie 11 meccanica, navale, farmaceutica e chimica. Katarivaripalem è un villaggio di pescatori in cui la maggior parte dei bambini vive sotto la soglia di povertà. La pesca rappresenta l’occupazione principale per oltre il 90% degli abitanti.Il rimanente 10% lavora nei campi che, invasi dalle acque del mare, ora non sono più coltivabili. Tutte le barche,sia in legno che in vetroresina e la grande parte delle reti per la pesca sono state distrutte dallo Tsunami, aggravando la condizione economica dei bambini che già vivevano in condizioni di estrema miseria e riducendo in povertà anche quei bambini che fino al 25 dicembre erano in grado di andare a scuola e non lavorare sulle barche o nei campi. I molti bambini, con un futuro da pescatori, sono rimasti traumatizzati dallo Tsunami e si rifiutano di tornare sulla spiaggia e nel villaggio. Sarà necessario fornire supporto psicologico in particolare a chi ha perso un genitore, un amico. Il progetto intende svilupparsi intorno a due grandi temi: - ll primo riguarda il superamento dell’emergenza prodotta dal maremoto, - la seconda fase intende invece affrontare le problematiche relative all’abbandono scolastico, al lavoro minorile e al problema dei fuori casta attraverso il ricorso al sostegno a distanza. L’obiettivo immediato,accanto a quello sanitario per le vittime del 12 maremoto, è quello di garantire la sicurezza economica alle famiglie dei bambini più poveri attraverso l’acquisto di nuove barche e reti da pesca per sostituire o riparare quelle distrutte dallo Tsunami. Superata la fase di emergenza, si cercherà un ritorno alle normali attività attraverso l’inserimento dei bambini nel mondo della scuola, se possibile presso la scuola pubblica (specialmente i bambini più piccoli), in caso contrario si istituiranno dei corsi di alfabetizzazione e recupero per i più grandi. In campo sanitario, dopo aver fornito cure mediche di emergenza per i bambini che sono stati feriti dallo Tsunami, è indispensabile fornire anche cure permanenti per quanto riguarda vitamine, antibiotici e profilassi contro le principali malattie tropicali. La realtà sanitaria dell’Andhra Pradesh era, anche prima del maremoto, molto precaria,specialmente per i bambini più poveri. Si intende migliorare le condizioni igienico-sanitarie dei bambini sia mediante distribuzione di medicinali sia tramite una più attenta gestione dell’aspetto igienico, anche attraverso ad un’opera di sensibilizzazione delle famiglie per una più attenta cura e igiene delle abitazioni in cui abitano i bambini sostenuti dal progetto. Verrà fornita assistenza psicologica ai bambini traumatizzati dallo Tsunami. Lo staff di Assist, che già opera in quella zona, intende, attraverso lo sviluppo di spettacoli musicali,performance teatrali, riavvicinare i bambini al mare, assistendo con l'arte ed il gioco il lavoro degli psicologi per superare il trauma. Assist dispone di un collaudato team di attori che da anni lavorano in questo campo per educare le comunità e i bambini sull’importanza della scuola,dei diritti dei bambini e sulla salute. ma del lavoro minorile e dei fuori casta. Si è deciso quindi di aiutare Assist www.assist-india.org in quest’opera di sensibilizzazione anche terminata l’emergenza Tsunami per dare maggiore continuità alle iniziative intraprese. Il progetto si struttura sulla costruzione di un rapporto diretto con le famiglie dei bambini assistiti, sancito in presenza degli anziani del villaggio, per cui viene fornita assistenza economica per l’acquisto di nuove barche e reti da pesca e interventi di SAD a fronte dell’impegno di mandare i bambini a scuola invece che a lavorare. Questi interventi,che verranno effettuati per le strade del villaggio, hanno come scopo anche quello di sensibilizzare la popolazione adulta relativamente al proble- Se volete appoggiare questo progetto specificate INDIA EMERGENZA TSUNAMI nella causale del vostro contributo. VOLETE APPOGGIARE UNO DEI NOSTRI PROGETTI? Usate i nostri c/c postale n. 39682109 intestato a: N.A.A.A. Onlus Via San Maurizio, 6 10073 Cirié (TO), oppure il c/c bancario intestato a: NUCLEO ASSISTENZA ADOZIONE E AFFIDO - N.A.A.A. C/c bancario n. 81162 BANCA DEL PIEMONTE, Agenzia di Ciriè (TO) ABI 3048 CAB 30380. Vi ricordiamo che l’elargizione volontaria a Onlus può essere dedotta dalla dichiarazione dei redditi per un importo pari al 19%. Un grazie di cuore a tutti voi per la vostra attenzione! SOSTEGNO A DISTANZA Eccomi a voi con le ultime novità sul fronte del sostegno a distanza. In questo periodo si è tanto parlato di sostegno a distanza nei confronti dei minori colpiti dallo tsunami e cio’ ha fatto capire a molte persone l’importanza di questo sostegno per mantenere bambini all’interno della loro comunità, del loro paese, soprattutto quando hanno modo di avere una comunità allargata (parenti, amici, vicini di villaggio) che li possono sostenere. Lo strumento del sostegno a distanza permette a tutti noi di aiutare realmente un minore all’interno della sua famiglia e del tessuto sociale di cui fa parte: è un atto non solo di generosità ma soprattutto di altruismo. Eccovi gli aggiornamenti della situazione nei vari paesi in cui il NAAA ha dei sostegni a distanza. Dall’Ucraina stanno arrivando le prime letterine dei bambini sostenuti con gli accordi della Pro Infanzia di Kiev, sono un po’ freddine e brevi ma date il tempo alle famiglie di “accettare” in qualche modo l’aiuto e vedrete che il rapporto epistolare inizierà ad essere più sciolto. Alcuni sostenitori hanno inviato dei pacchi ai bambini da loro sostenuti e si sono preoccupati perché non arrivavano in tempi accettabili: vi ricordo che ci vuole almeno un mese perché un pacco spedito con le poste arrivi, cosa diversa è se si utilizza un servizio tipo Mailbox o un corriere internazionale… ma anche i costi lievitano. Il flusso con la Polonia continua in modo regolare con le letterine ed i pacchetti che vengono spediti tramite le nostre coppie in partenza. Anche il flusso delle documentazioni dal Perù è costante, purtroppo i tempi della spedizione delle schede dal Perù in Italia si aggirano al mese e quindi i tempi sono un pochi- no dilatati. Continuano ad essere parecchi i sostenitori che aderiscono all’iniziativa ed alcuni di loro stanno sostenendo interventi multipli sullo stesso minore. Poca disponibilità da parte delle famiglie per il sostegno di minori del Pakistan ed è un vero peccato. Speriamo che il 2005 ci veda maggiormente disponibili nei loro confronti. Ma la vera novità è la Cambogia dove Martina ha veramente fatto un grandissimo lavoro per identificare una decina di minori ospitati all’interno del centro di M’lop Tapang da inserire all’interno del sostegno a distanza. Abbiamo poi altrettante schede di minori che vivono nel villaggio di Pursat, sono tutti minori che in qualche modo sono stati toccati dall’HIV e che hanno perso uno o entrambi i genitori a causa dell’AIDS. Ringrazio tutti voi per quello che fate nei confronti di questi bambini, magari non è molto, ma per loro può fare la differenza tra il rimanere in famiglia ed essere istituzionalizzati. Vi ricordo che se volete informazioni potete mandare e-mail a [email protected]. Pakistan Jamna Kanya Lal – 12 anni – sostenuta da RADICA Aurelio Nepal Subash Khakural – 16 anni – sostenuto da BERNARDI Pietro Mohan Khatri – 10 anni – sostenuto da VENTURINI Marisa Chandra Fumari Saud – 10 anni – sostenuta da VENTURINI Rita Mahendra Kunwar – 11 anni – sostenuto da PADOVAN Barbara Dikshya Phuyal – 8 anni – sostenuta da CAVAGLIATO Luigi Indira Chhattkuli – 8 anni – so- stenuta da BIANCARDI Romina Januka Giri – 12 anni – sostenuta da una famiglia che desidera mantenere l’anonimato. Grazie alla collaborazione di due famiglie che hanno accolto l’appello per il sostegno Full Sponsoship abbiamo: Bikram Poudel – 13 anni – sostenuto da una famiglia che vuole mantenere l’anonimato Pramod Giri – 10 anni – sostenuto dalla fam. DEMARCHI PANTUOSCO Perù Fam FERRARO MINGARDI (2 interv) TELEGATE (6 interventi) RUFFA Lorena CARRARA Cesare e BELLAN Cristina (2 interv) Fam. CRISTAUDO – DE GIORGI PERRONE Romilda Faranno in modo di ritornare la fiducia ad altri quatto bambini ed alle loro famiglie… Cambogia Sok Raksa – 18 anni – sostenuta da GIRODO Vanna Phoung Sopheak – 12 anni – sostenuto da LELLI Maria Cristina Roth Lyna – 6 anni – sostenuta da MANENTI Antonella Ucraina Klynova Anna – 15 anni – sostenuta da NERINI Silvia Stukalenko Volodymir – 9 anni – sostenuto dalla fam. BUSTO RIZZO Tarassova Kateryna – 15 anni – sostenuta da ASTINI Carlo Samar Tetyana – 12 anni – sostenuta da MENDITTO Valentina Ivcenko Denys – 10 anni – sostenuto da CARELLI Alessandra Stupak_Valerija – 6 anni – sostenuta da TAVERNITI Ilario Mykolaienko Maria – 11 anni – sostenuta dalla fam. MAGGI BASTIANIN Polonia Dabrowski Rafal – 13 anni – sostenuto da ANDREINI Serena Galik Renata – 14 anni – sostenuta da REGALDO Monica Mazurek Ursula – 18 anni – sostenuta da CROCE Antonio Gronkowski Pawel – 8 anni – sostenuto da LA VALLE Liliana SONO ARRIVATI... Vietnam: * A casa di Maria Grazia e Giovanni BRILLI è arrivato Nguyen Than Xuan (▲) * Bruna e Salvatore IACOPINO hanno la piccola Hong Thi Minh (▲) ad allietare le loro giornate * Un bis per Francesca e Pietro MACALUSO ha fatto si che arrivassero con due femminucce di nome Dao thi Lan ( ) e Dao Thi Lan Tuyet ( ) * Un maschietto di nome Buy Van Bach (▲) per la gioia di Francesca e Simone PECUNIA * Fabrizia e Philippe PEYRIDIEU sono rientrati con Hoan Cong Dung (▲) * Per Maura e Davide SCARPI è arrivato un maschietto di nome Huynh Minh Thu (▲) * Annalisa e Giuseppe SIRONI sono rientrati con un chicco di riso di nome Nguyen Anh Dong (▲) * La famiglia di Monica e Salvatore VECCHIO si è arricchita di una femminuccia Hong Thi Nguyet (▲) * Elisa e Massimiliano VITALE sono rientrati con Nguyen Trung Hieu (▲) Colombia: * Un altro bis arriva dalla Colombia. Leonardo Juan ( ) e Peter (▲) sono arrivati ad al 13 lietare la famiglia di Laura e Marco SPREAFICO Bulgaria: * Un maschietto di nome Pietro Tudjan (▲) è arrivato ad allietare la famiglia di Manuela ed Edoardo BERTOLA Nepal: * a far parte della famiglia di Maria e Michael BURGER è arrivata una femminuccia di nome Nima Balika (❁) * Antonella e Stefano IAMETTI sono stati rallegrati dall’arrivo di un maschietto di nome Rabi (▲) * Suman Balak (▲) è un bimbetto che la cicogna ha portato a casa di Margherita e Livio LEONI * un’altra femminuccia per Daniela e Marco MAZZUCCHELLI che sono rientrati con Kalpana Balika ( ) * un maschietto di nome Dilip Tamang (▲) è arrivato a portare gioia nella casa di Sonia e Roberto ORGIU * Rabina (▲) è arrivata ad allietare la famiglia di Paola e Dario RAVARELLI * a casa di Maria Rosa e 13 Mauro REGUZZONI è arrivata una bimba di nome Radhika (▲) * un maschietto di nome Suraj Lama (▲) per la gioia di Alessandra e Marco ROMANO’ * anche la famiglia di Loredana e Vito SOTTOCORNOLA è rientrata dal Nepal con il piccolo Krishna O.ne (▲) * un altro maschietto di nome Rajan (▲) è arrivato ad allietare la famiglia di Orietta e Gino TRIVARI Ucraina: * Il piccolo Luca (▲) è arrivato dalla cicogna ucraina ad allietare la casa di Clara e Roberto RIZZO * La famiglia di Monica e Luigi SANTAMBROGIO è rientrata con il piccolo Alessandro (❁) BENE ARRIVATI! (▲) triangolo infante (❁) fiore età prescolare ( ) cuore età scolare PAESE CHE VAI...COLOMBIA I Colombiani mangiano poco, ma spesso. Gustano la frutta, sorseggiano succhi di guayaba, di mango. Tagliano con abilità la granadilla e con il cucchiaio ne gustano la polpa verde e gelatinosa. Ho visto da uno di questi barucci, un uomo decorare la facciata a calce di una casa, con disegni geometrici e ripetitivi, nei vari toni del giallo, salendo e scendendo… E’ disponibile il terzo cd-rom multimediale della collana “Paese che vai..” che intende accompagnare le coppie adottive alla conoscenza di questo paese non solo dal punto di vista geografico e delle tradizioni, ma soprattutto dal punto di vista “umano” e dell’esperienza vissuta da alcune famiglie che si sono rese disponibili ad aiutarci nella realizzazione. Con un contributo minimo di 25 euro a copia potete acquistare questo cd-rom presso le nostre sedi oppure compilando l’apposito coupon che troverete sul sito internet ed inviandocelo via fax allo 011 9222179. Il cd-rom vi verrà inviato a stretto giro di posta. RINGRAZIAMO... Ecco i progetti che avete deciso di sostenere. Siete sempre in tanti e vi ringraziamo di cuore per la fiducia riposta nel nostro operato all’estero. - il progetto in Nepal di costruzione del Girl Orphanage ha visto il sostegno dei bambini e genitori della scuola materna di Costigliole d’Asti, DETASSIS Tiziana, BIANCO Rita, CATALUCCI Silvia, CAVARRA Gaudenzio, IAZZETTA Francesco, RASERO Piermarino, REGOLA Alessandro, VISINTIN Luigi, ZAFFARONI Fabio, ZAUPA Luca - il progetto in Cambogia a sostegno dei minori ospitati dal centro di M’Lop Tamang vede il sostegno di ANDRESCIANI STEFANIA, A.T.L. di GRASSO E.p.C., fam. BARLETTA – MAZZUCCO, fam. BITTOLO – TRIVELLI, CASAGRANDE Giuliano e MAGNAGO Gianna, DEMICHELIS Franco, DOTTI Cristina, PAULETTO Franco, ROTOFLEX sas, SANVITO Paolo, WEBRAINSTORM srl - Il progetto a sostegno dell’isti- tuto di Ba Ria è sostenuto da BOGNI Michele, OSSOLA Pietro, SPRIANO Laura - Il progetto a sostegno dell’istituto di Vung Tau ha raccolto il sostegno di CANTAMESSE Mauro, LORENZINI Marlisa, OPERA BENEF. SAN VINCENZO, SANDRINI Marco, POLLEGGIONI Giacomo - L’istituto di Hoa Binh viene sostenuto da AQUILA Roberto, BERTINI Raffaella, BUBBIO Linh e Tinh, fam. D’AMORE-CASANOVA, mentre - L’istituto di Tam Binh vede il sostegno di BUBBIO Linh e Tinh, fam. D’AMORE-CASANOVA, ISOLA Carolina, MANAVELLA Daniela, - Thay Nguyen vede il sostegno di FELICITA Nicola, fam. FERRARAI – MARENCO, fam PANCHER-BALDO, PIETROPOLI Guido, RIVA Maria Antonietta, VIGANO’ Massimo - L’istituto di Soc Trang vede il contributo di ENDRIZZI Cristina, FELICITA Nicola, LORENZINI Marlisa, VECCHIO Salvatore - il progetto di Lang Song vede il contributo della fam BUBBIO, CASTAGNONE Alina, CASTAGNONE Piero, DELMASTRO Fabio, GIULIANI Enrico, MOMIGLIANO Lorenzo, fam VESCOVINI BIZZOCCHI - Le donazioni ricevute a sostegno del Cau Giay da parte di GARINO Gian Claudio e della fam MARRAS ANASTASI vengono accantonate in quanto ancora non definiti i progetti per l’anno 2005 con questo istituto, progetti che si concretizzeranno dopo la riorganizzazione degli istituti di Hanoi. - Il Nepal Vocational Training vede il coinvolgimento di ANTENUCCI Antonio, Fam. BERETTAMARCHESI, BIDOGGIA Attilio, RUGGERI Rosanna e di alcune famiglie che non desiderano essere menzionate in questa pubblicazione. - Il progetto FARM Children’s Home vede il sostegno di ANTENUCCI Antonio, CARESIO Gaspare, PALERMO Antonietta, VILLA Sarita - il centro Woman and Child NEST in Pakistan vede il sostegno di ECK VOLKER - Il progetto al 1 de Majo di Maputo vede il sostegno di ANGIUS Anna Grazia Un ringraziamento particolare va al signor CALINI Mauro Tipografia MWM di Parabiago per averci aiutato nella redazione e stampa dei poster per il Nepal Vocational Training per le varie manifestazioni natalizie. Grazie ancora a tutte quelle famiglie che arrivano per i corsi o gli incontri sempre con le mani piene ed a tutte le famiglie che raccolgono abiti, medicinali, giocattoli e quant’altro da spedire ai nostri istituti all’estero. Le nostre coppie “fattorini” che portano nei loro viaggi borse azzurre contenenti medicinali, vestiario e materiale per bambini. Un grazie di cuore a tutti gli aspiranti corrieri internazionali resisi disponibili. Grazie a tutti di cuore! AUGURI A... A Lisa con tanti auguri per i tuoi 6 anni. Mamma e papà 14 Che bel carnevale nepalese ! salutoni da SANGITA, HIRA, REKHA, ANISH e SHANKAR. Tre anni sono passati dal mio arrivo e sono molto contenta di essere in Italia con i miei nuovi genitori. Da due anni il “ciclone” Yubak è entrato nella nostra famiglia. I ricordi si accavallano con il presente. Mamma e papà PREVISIONI DEL TEMPO di Ingrid Maccanti I flussi che interesseranno la stagione primaverile sono oggetto di attenti studi da parte del nostro staff per meglio aiutarvi nell’organizzazione dei vostri futuri viaggi. Iniziamo l’analisi dal grande continente asiatico. Vietnam: il meteorologo si è recato sul posto prima del TET per il controllo dei flussi ed un secondo viaggio è previsto prima dell’estate. Si sta lavorando con tutti gli addetti per ottimizzare una procedura anche in loco. Sono giunte ulteriori autorizzazioni 2 province del nord e si prevedono molte cerimonie del dare e del ricevere nell’immediato futuro. Vi ricordiamo che è costume locale tenere il capo dei bambini coperto da un cappellino. Non dimenticatevene mai. Inoltre abbiamo constatato che alla cerimonia apprezzano molto vedere i bambini ed i genitori con abiti tradizionali vietnamiti. Sono già arrivati magnifici "chicchi di riso"!! Cambogia: a marzo è prevista la missione della referente in Italia per formare i futuri viaggiatori. Presto potrete recarvi in questo magnifico paese. Alcune famiglie sono già stata avvicinate per la preparazione dei documenti. Si ricorda che essere i primi in lista, non sempre corrisponde a tempi rapidi… Cina: perdura il brutto tempo e non si vedono sprazzi di sereno nell’immediato futuro. Speriamo nell’evoluzione positiva della situazione meteo. Nepal: La nuova normativa non è stata emanata e si prosegue con la precedente… abbiamo in pole position parecchie famiglie che devono fare il loro secondo viaggio… abbiate fiducia, da notizie attendibili apprendiamo che prestissimo le cicogne ricominceranno a volare! La situazione del Paese sembra in via di definizione; non vengono segnalate particolari turbolenze che possano affliggere i nostri viaggi nella zona di Kathmandu anche dopo la ripresa del potere da parte della monarchia. Sono tuttavia sconsigliati i viaggi fuori dalla valle di Kathmandu. Pakistan: perdura il sereno sul paese ma il meteo non è attendibile in quanto si rileva una carenza di bambini non musulmani. Analizzando l’area caraibica procediamo con: Honduras: la situazione in questa zona è incerta, la lentezza dell’evolversi della situazione fa sì che non si riescano a fare previsioni a breve termine. Gli honduregni sono di indole molto tranquilla ed a noi non resta che adeguarci. Haiti: dopo gli ultimi disastri causati dagli uragani che hanno colpito in modo consistente il paese speriamo che il tempo si stabilizzi e dia modo di pensare anche alle necessità dei bambini. Attualmente il Governo transitorio ha altre priorità, si attenderanno le elezioni di novembre e il prossimo anno ci saranno più possibilità di iniziare i viaggi. Santo Domingo: molti sono i legami tra Haiti e questo paese non ultima la nostra rappresentanza in condivisione. Con l’insediamento del nuovo governo avvenuto in ottobre dobbiamo pianificare la missione in contemporanea con Haiti in quanto collocate geograficamente sulla stessa isola. Colombia: situazione stabile e arrivi costanti. Vi sono dei miglioramenti sicura- mente da apportare nella struttura dell’ICBF ma la situazione è sotto controllo. Tempo stabile. Brasile: chi stesse pensando di veleggiare verso questo paese per le vacanze pasquali rimarrà deluso.. stiamo ancora lavorando per assolvere alle pratiche di accreditamento. Tempo in miglioramento ma ancora perturbato. Perù: dopo la visita dei nostri esperti la situazione è in fase di evoluzione. Le scrivanie dei funzionari MIMDES sono state raggiunte da nuove carte redatte secondo quanto da loro richiesto. Schiarite in corso. Avvicinandoci all’Europa, notiamo un miglioramento in Ucraina legata probabilmente all’insediamento del nuovo governo e alle difficoltà che questo potrebbe provocare nell’autorità centrale. Le premesse sono migliori ma nessuno si sbilancia in previsioni. Arrivi e partenze regolari. In Bielorussia una nube senza precise connotazioni ha bloccato alcune famiglie già con i biglietti in mano. Siamo in attesa di conoscere le dimensioni della perturbazione per poter effettuare delle previsioni più precise. Ufficialmente esiste comunicazione di riapertura, ma il consolato continua a non ricevere i documenti … quindi? Con la Bulgaria sono stati definiti già da tempo gli accordi con l’ente bulgaro che seguirà le pratiche in loco. Si notano già alcune schiarite e crediamo che il sole tornerà a splendere dopo il viaggio che il grande capo (CAI) ha fatto nel mese di gennaio. L’aria che arriva dalla Polonia porta abbinamenti con bambini grandi, gruppi familiari e bambini piccoli ma aventi rischi sanitari. La situazione è stabile. Romania: non vi sono schiarite dal paese. La nuova normativa fa si che non si possa più operare su tale paese con l’adozione internazionale per tutti i bambini presenti negli istituti rumeni… e sono tanti. Russia: la missione di esperti CAI dovrebbe avvenire tra febbraio e marzo presso le autorità competenti di Mosca. Tutti gli enti italiani hanno l’accreditamento scaduto! Con l’importanza che ricopre quest’area geografica, siamo speranzosi in un alito di vento primaverile che faccia muovere le carte e procedere anche senza gli accreditamenti. Nell’area africana nuovi venti soffiano sul Mozambico, dove a fine agosto è stata firmata dal Parlamento mozambicano la nuova legge. La nuova normativa dovrebbe essere operativa da primavera e quindi nella prima settimana di marzo si prevede una missione di verifica. Alcune coppie che già in passato avevano dato la disponibilità sono state mantenute "attive" sul paese e pronte in caso improvvisi flussi migratori delle cicogne. Per tutte le destinazioni è necessario portare in valigia un vestito "decoroso" da indossare nelle situazioni ufficiali, onde prevenire diffuse critiche dai paesi dove si sta adottando. Consigliamo ai fumatori di astenersi dal "vizio" durante le cerimonie od eventi ufficiali. Il meteo è stato gentilmente offerto dal NAAA Onlus. Prima di ogni adozione e per l’aggiornamento sulle previsioni chiamate le sedi di riferimento. 15 PER SUPPORTARE LE NOSTRE INIZIATIVE COMUNICAZIONE DALLA SEDE CENTRALE Potete utilizzare sia il nostro c/c postale n. 39682109 intestato a: N.A.A.A. Onlus Via San Maurizio, 6 10073 Cirié (TO), che il c/c bancario intestato a: NUCLEO ASSISTENZA ADOZIONE E AFFIDO - N.A.A.A. C/c bancario n. 81162 BANCA DEL PIEMONTE, Agenzia di Ciriè (TO) CIN G ABI 3048 CAB 30380 Per cortesia specificate nella causale il progetto a cui volete aderire aggiungendo il vostro nominativo. Ricordiamo agli aderenti che, per informazioni, devono sempre rivolgersi alla sede nazionale. Ricordiamo agli aderenti che, onde evitare contrattempi e disagi sia agli operatori che all’utenza che fa capo agli uffici di Ciriè, consigliamo alle famiglie che devono consegnare documenti o bisognose di ulteriori informazioni, di contattare la segreteria negli orari d'ufficio e fissare gli appuntamenti per le ore pomeridiane (ore 14/18). Siamo consapevoli dell’ulteriore aggravio ma rammentiamo che non sempre gli operatori sono disponibili in ufficio. Le famiglie che si presenteranno senza appuntamento rischiano di non essere ricevute. Vi ringraziamo per la collaborazione. news I N F A N Z I A. C O O P E R A Z I O N E. S V I L U P P O. ANNO 0 - NUMERO 3 APRILE 2005 Direttore Resposabile: Marta MARTINER TESTA Ci scusiamo per eventuali errori o incorrettezze presenti in questa pubblicazione. Se avete materiale da pubblicare fatecelo avere. Siate clementi ma segnalateci i punti di miglioramento. La Redazione LE NOSTRE SEDI SEDE NAZIONALE SEDI REGIONALI: N.A.A.A. Onlus Nucleo Assistenza Adozione e Affido Casella postale n. 107 Via San Maurizio, 6 10073 CIRIÈ (TO) tel. 011.9222178 fax 011.9222179 e-mail: [email protected] tutti i giorni: orario 9,00-13,00 LOMBARDIA Sig. Rino Lattuada Lombardia Ovest e-mail: [email protected] Sig.ra Flavia Santoro Lombardia Est e-mail: [email protected] Via Giolitti, 7 20020 ARCONATE (MI) tel. 0331.460934 fax 0331.539941 tutti i giorni: orario 9,00-13,00 TRENTINO ALTO ADIGE Sig.ra Nicoletta Pollini Gasperi Via Valli 7 - MATTARELLO (TN) tel./fax 0461.944730 e-mail: [email protected] MARCHE Sig.ri Polidori - De Bellis Via del Grillotto, 14/9 URBINO e-mail: [email protected] tel./fax 0722.322617 orario: tutti i giorni dalle h. 10 alle 12 CAMPANIA Don Domenico Siglioccolo Piazza San Michele c/o Parrocchia S. Michele Arcangelo in Rufoli 84135 RUFOLI (SA) tel./fax 089.281377 e-mail: [email protected] orario: lunedì - mercoledì venerdì h. 16-18 PUGLIA Sig.ri Laterza e Coluccia Via Lecce, 116 S.GIORGIO JONICO (TA) tel. 099.5918720 e-mail: [email protected] orario Mercoledì h.10-12, giovedì h.16,30-18,30 venerdì h. 10-12 (reperibili telefonicamente dal lunedì al giovedì dalle 17 alle 19) SARDEGNA Sig.ra Maria Giovanna Campus Via Wagner 8 07100 – SASSARI tel. 079.280634 e-mail: [email protected] orario Lunedì Mercoledì e Venerdì h. 16,30-18,30 Il prossimo aggiornamento sarà fra 3 mesi circa su questo stesso giornalino. Arrivederci! 16