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news
I
N F A N Z I A.
C
O O P E R A Z I O N E.
S
V I L U P P O.
ANNO 0 - NUMERO 3 - APRILE 2005
FOCUS:
COM’È ANDATA...?
DIARI:
HIT PARADE
CARTELLONI INTERATTIVI
LA STORIA DI
ANDRES FELIPE
MONDO:
CAMBOGIA WATER FESTIVAL
TSUNAMI - AIUTUAMO
KATARIVARIPALEM
PRIMI
IN
CON
TRI
MA VOLETE PROPRIO SAPERE COME È ANDATA!
a cura di Cinzia Fabrocini
Ci sono delle sere che rientrando a casa da Ciriè, appena chiusa la porta magari non sfilo subito gli abiti, MA TOLGO
LE SCARPE. Brontolo ai miei piccoli di togliersi scarpe, di finire di discutere su chi deve premere la prossima volta il pulsante in ascensore… e poi… intanto mi abbasso e accendo il pc. Certo il mio più piccolo non riesce a sfilarsi ancora
tutto da solo la maglia .. allora contemporaneamente mi abbasso sfilo la maglia, mentre la mia primogenita saltellante cerca di conquistare quatta quatta la TV.
Ma c’è il mio chiodo fisso, butto un occhio al monitor e mi dico...“Dai… dai … dai…. Sto’ Windows quando deve partire ma quanto è lento!!!!”
Poi finalmente il desktop e via il programma di posta... Ecco sta già collegandosi…. Intanto siamo arrivati a sciogliere
il nodo della scarpa del mio piccolo …. Evviva! ha finito di scaricare la posta, imploro il mio piccolino con lo sguardo
e lui pacioso si mette comodo sulle mie gambe e sa … sa anche lui che quando mamma è così elettrica è perché
stanno arrivando bimbi.
Aprire la mail di una coppia che è sul Paese ed è appena ‘uscita … no, meglio, entrata’ nel suo incontro è qualcosa
di magico e irripetibile. Ogni volta mi commuovo, fisso subito gli occhi famigliari dei neo genitori, se ci sono nella prima foto, ma poi mi gusto il piccolo sole (maschio o femmina che sia). Osservo i suoi occhi, cerco di leggere e provare ad indovinare il tratto del suo carattere … sono sempre emozioni e sensazioni profonde, a volte riconosco il volto di
un bimbo di un filmato magari arrivato al NAAA, dopo una missione di Ingrid, Ferry… Ebbene da una piccola foto, nascono tanti pensieri … ma anche tante energie per riprendere il mattino successivo la corsa alla prossima foto.
Allora, adesso, vi dico come è andata. Un giorno mentre riordinavo il mio pc, mi ripassavano di nuovo davanti tutte le
immagini archiviate, mi sono detta: ‘ma perché devo essere così egoista e tenermi tutto per me questo bene?’ Ho
scritto subito una mail a Vanna per pubblicare queste prime foto di quando nascono le famiglie e piccoli messaggi
che via via i genitori condividono con me per regalarle a tutti voi. Grazie!
PURNIMA
Cara Cinzia,
rieccoci dopo circa 6 settimane dalla tua telefonata che ci
annunciava la partenza. Ti ho
scritto un e-mail dopo l'incontro con Purnima perchè avevo piccoli problemini e non so
se ti è arrivata perchè non ho
avuto risposta.
Poi non ho più avuto il tempo
di scrivere e abbiamo cercato di affrontare i problemi direttamente una alla volta.
Il nostro sole d'oriente, la nostra luna piena d'oriente è anche un soffio d'oriente, sempre in movimento, sempre un
sorriso per tutti e una curiosità
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infinita di scoprire
il mondo.
E' bellissima la
nostra Purnima,
sempre gioisa e
buonissima nonostamte tutto
quello che ha
dovuto affrontare da quando ci
ha incontrato.
Il grande cambiamento di due
sconosciuti genitori, dall'albergo
all'istituto e tre visite laggiù per la
bronchite e quella strana dermatite...e il viaggio
aereo(dove tra
l'altro è stata
buonissima e ha
dormito per 15 ore) e la nuova
casa e tanta gente desiserosa
di sorrisi e poi un posto ed un
altro per i documenti e poi le
visite ( da dove un'allergia ai
camici bianchi) ed esami per
poi alla fine definire che aveva la scabbia, il trattamento
per curarla in ospedale e poi
le vaccinazioni... insomma un
tormento dietro l'altro e adesso voglio lasciarla un attimo
tranquilla anche se farò il prelievo per l'esame delle feci
perchè c'è qualche segnale
che mi insospettisce...
Per il resto a volte ha un'agitazione che mi preoccupa che
alterna a momenti du quiete,
non sempre, in genere quan-
do è sballottata un pò più del
solito ha difficoltà ad addormentarsi e ricerca sempre nella propria stanza tutte le cose
che ci sono come a necessità
di avere conferme.
Roby ed io ci siamo prodotti in
100 tipi di ninnamenti diversi
sempre con la stessa ninna
nanna fin dall'inizio, ha avuto
qualche crisi di pianto ma è
adesso le ci vuole un attimo a
rilassarsi ed addormentarsi
quando è in mezzo al verde e
fa un pò più di fatica quando
è nella sua cameretta. A volte
anche pur essendo molto
stanca non riesce ad addormentarsi, lo fa senza problemi
invece mentre sta mangiando
e il ruttino finisce per farmelo a
peso morto sulla spalla...
successo quando eravamo
laggiù nel bel mezzo della notte e non so dirti però se era in
concomitanza di coliche o era
altro...
Le piace infinitamente il verde:
sarà per quegli interminabili giri nel giardino dell'Hotel ma
Quale suggerimento hai da
darci?
E poi adesso ogni quando
dobbiamo relazionare sulla
piccolina?
Perfavore non lasciarci senza
notizie, rimango in attesa ansiosa.
(nei gesti,nei giochi)
e pensiamo tutto
questo la renda piu'
Se riesco ti allego le prime foto che abbimo fatto in Nepal:
inutile dire che è già molto
cambiata e che dal vivo è
tuuta un'altra cosa ma almeno puoi vedere i suoi bellissimi
occhioni vispi e poi spero di
potertela far conoscere alla
festa.
Forso è uno scritto sconfusionato ma sai com'è adesso ho
poco tempo e ho la piccola
sempre in testa.
Ciao e a presto
Elisa
HEMA
Ciao Cinzia, siamo Nadia e
Claudio, ti inviamo una foto
della nostra bimba Hema.
Dopo aver trascorso i primi
giorni di tranquillita' (Hema
bravissima,affettuosa,sempre
sorridente) sono arrivati i problemini: ogni tanto "musi lunghi", braccia conserte,sguardo basso e infine lacrimoni....
All'inizio ci chiedevamo "cosa
abbiamo detto o fatto?"
Giorno per giorno cominciamo a darci delle risposte,anche se non possiamo capire
cio' che Hema ha dentro di
se. Abbiamo notato che spesso tutto cio' accade quando
la nostra attenzione non e'
concentrata completamente
su di lei (soprattutto quella di
Nadia).
Ora abbiamo un "rituale” :
ogni volta che Hema piange ,
la prendo tra le braccia e ci
allontaniamo da tutti e le
canto una canzoncina (sempre la stessa) e immediatamente tutto passa.
Hema ama molto la ritualita'
serena.
Relaziona tanto con
Rabina , la bimba
dei coniugi AP con cui stiamo
condividendo questa esperienza in Nepal (ci piacerebbe sapere cosa si dicono,cosa confabulano!)
In complesso possiamo dire
che va tutto bene,noi siamo
sereni e speriamo di poter trasmettere a lei tutta questa nostra felicita'.
Ogni tanto Hema accenna il
nome della sorellina,racconta
piccoli episodi in cui e' coinvolta anch'essa.
Un affettuoso saluto e un augurio anche a te per un periodo migliore.
Claudio Nadia
TRE DIAVOLETTI
Ciao Cinzia. Stiamo molto bene e siamo "felicemente" genitori di tre
diavoli scatenati. Mangiano
come camionisti, giocano
senza soste,
dormono sereni e .... si lavano
divertendosi. Ma non ci avevi
detto che urlano alla vista
dell'acqua? I nostri non vedono l'ora di spogliarsi e di immergersi in una vasca da bagno. Sono molto autonomi (fin
troppo),
ci riconoscono come genitori,
ci cercano e cominciano a
capire alcune parole (Nepalaereo-Italia). Sanu e' per noi
un aiuto prezioso e una figura
rassicurante. Ci vediamo tutti i
giorni e ci tiene sempre informati sulle procedure che si
svolgono. Se possiamo dare
un suggerimento, mandate
sempre piu' coppie insieme.
Per noi e' stato fondamentale
e anche per i bambini.
Abbiamo un unico (per il momento) problema: cosa
succedera'
a
Malpensa?
Un saluto a
te e a tutto il
Naaa
e tanti auguri alle
coppie in
partenza
per.... isa e
Roberto,Costanza e
Roby, Giovanna e Maurizio.
Un bacione
da Bijay,Aakash,Bishal
JOSÉ
Ciao, sono Tania la mamma di
Jose`.Ti comunico che contrariamente a quello che accade il bimbo si e` legato morbosamente al padre e ogni
volta CHE IO MI AVVICINO sono storie
e pianti.Se proprio
ln quel momento
Max non e` presente allora fa qualche gioco con me,
ma proprio con
molto sforzo.Da me
prende il cibo che
poe mangia da solo tipo biscotti, biberon, il resto,quello da imboccare lo
prende da Max.
Anche
quando
facciamo il bagnetto ci deve essere sempre Max.
La prima sera e`
stato tutta la notte
attaccato a Max e
guai a metterlo
giu`nel letto. L`unico momento in cui e` stato
con me e` stato quello dell`incontro all` IHNFA, che a detta
dell`assistente sociale, e` stato
eccellente. Comunque mi
scruta in tutti i momenti , mi
studia e ha gia` capito che
sono la piu`severa per quanto
io mi avvicini a lui sempre con
dolcezza (secondo me).
Non so se puoi darmi qualche
consiglio, penso che sara` difficile rompere il ghiaccio per
lui perche` ha un papa` tutto
per se che pende dalle sue
labbra .
Saluti Tania Max Jose`
Cara Cinzia, sono Tania e ti ringrazio della bellissima lettera
che mi hai inviato. Grazie anche alla collaborazione di
Massimo, ogni giorno che passa il mio piccolo Tonito sta avvicinandosi a me e mi fa sempre piu partecipare ai suoi
momenti di gioco. Ieri ad
esempio e' stato per la prima
voiltas in braccio a me a dormire durante una breve passeggiata in centro. Io e
Massimo siamo contenti del
pupo (Zeta la formichina a
detta dello zio Ferry). E' bellissimo, amorevole e dolce, col
suo sorriso conquista tutti
quelli che lo incintrano e, diventato il re dell'albergo oltre
che della nostra famiglia.
Adesso non lo vogliamo abbandonare viste soprattutto le
sue condizioni di denutrizione.
Ogni giorno che passa aggiungiamo un po di massa al
suo scheletrino.
Meno male che con le fami-
glie affidatarie questi biumbi
dovevano stare meglio.....
Speriamo che Dio ci aiuti a
portalo quanto prima in Italia.
Jose Antonuio ci fa solo disperare la notte, abbiamo l'impressione che abbia dei sogni
poco tranquilli poi per il resto
e' un angelo, un figlio cosi' e' il
massimo che avremmo voluto
e siamo contenti da pazzi di
averlo fra le nostre braccia.
Ti faro' sapere il rapporto
mamma papa' figlio come
3
va, lo sai che non dice una sillaba ? (Sentiamo un ma ma
ma solo quando, preso dal
panico del bagnetto, vuole
divincolarsi)
A presto dall"Honduras
MANIL
Cara Cinzia, scusa se non ci
siamo fatti sentire prima.
Comunque siamo tornati.
Che dirti. Il nostro Manil è un
amore. Eravamo pronti a tutto
ma a un bimbo così
bello...beh dai in cuor nostro
lo speravamo, è inutile nascondertelo.
Dopo le varie peripezie e difficoltà a raggiungere il Nepal,
finalmente con due giorni di
ritardo andiamo alla Children.
Non ti nascondo che un po' di
agitazione l'avevo, ma non
tanta come in questi anni di
attesa mi sono sempre immaginata avrei avuto. Eravamo
nella stanza, le bimbe delle altre due famiglie che erano
con noi erano già arrivate...e
io e Nicola in piedi come due
pampani, con mani e piedi
ghiacciatissimi (non so se dal
freddo o dall'agitazione). Ed
ecco che entra una didi con
in braccio un bimbo. Non mi
dicono nulla ma vengono verso di me e allora esclamo:
Gesu', Gesu'. Eccolo il mio pupetto è lì davanti a me e
Nicola. Ci scruta con i suoi occhioni grandi grandi. Lo prendo in braccio. Lui viene, è tranquillo. Subito la didi mi dice
che tre giorni prima Manil si
era tirato addosso un contenitore con acqua bollente scot4
tandosi il viso. Comunque stava già guarendo. Ce lo coccoliamo un po' e poi ci sforna
uno dei suoi sorrisoni che ci
scioglie entrambi. E' fatta!!!!!
Manil è sereno, tranquillo, si
vede subito che è un bimbo
che sta bene, sia fisicamente
che
spicologicamente.
Gioca, mangia, dorme, salta,
adora i palloncini che il papà
gli gonfia (gli piacciono di piu'
quelli grossi) e adora essere
baciato. Ad ogni bacio ti sforna un sorriso....
Non so, anche se così piccolino, ci è parso che l'ultimo giorno ci guardava con un'aria diversa, come se sapesse che il
giorno dopo e dopo ancora
non saremmo andati da lui.
Io e Nicola lo abbiamo lasciato nelle braccia della didi, serenamente, sapendo che comunque presto saremmo ritornati a prenderlo, e per sempre.
Un abbraccio Miriam e Nicola
NITA
Siamo arrivati alla Children
Home.
Entriamo con il cuore in subbuglio e ci fanno accomodare in una stanzetta.
Neanche il tempo di pensarci
che ecco che Nita entra e a
mani giunte e ci sorride in modo splendido.
La bambina e davvero molto
bella, minutina rispetto alla foto che conosciamo, ma bella.
Dimostra anche di essere molto sveglia e intelligente.
Le diamo i suoi regali e lei comincia ad aprire i suoi sac-
chetti facendo dei
sorrisi ed emettendo dei sospironi dovuti all'emozione.
E' molto ordinata e
delicata.
Ci ha scritto qualche parola in inglese, credo le poche
che sappia scrivere,ma quando sara' con noi imparera' presto.
Dopo
mezz’ora
che mi guardava
fare foto ha voluto
lei la macchina e si
e' messa a fotografare i suoi regali e
me e Paola che ci
chiama gia mamma e papa'.
Pensa che Paola per fotografare me e Nita la impugnava
ancora al contrario, ma mettiamo che sia per l'emozione.
Ad un certo punto ci ha presi
per mano e ci ha portati nella
stanza dove ci sono gli altri
bimbi e ha voluto che la fotografassi con loro e le Didi. Una
di queste Didi ci ha detto che
Nita ci aspettava con ansia
perche' le sue amiche erano
gia' andate via e lei chiedeva
sempre quando avrebbe
avuto una mamma e un papa'.
Ora li ha e ha anche zie e cuginette e cugini, una casa e
un gatto.
Nita e' molto dolce ma sembra dimagrita dalla foto che
abbiamo visto noi. Ci avevi
detto che era scolarizzata,
mentre invece forse non e mai
stata a scuola.
Certo che il tempo da passare in orfanotrofio non le fa bene e poi e' tempo perso anche per quanto concerne il
suo inserimento scolastico vista la sua eta'.
Le vogliamo bene e siamo
gia' apprensivi nei suoi con-
fronti, ma ci sembra di capire
che affrettare il suo inserimento in famiglia sia quanto di più
utile si possa fare in questo
momento.
Mauro e Paola
Ciao Cinzia,
siamo Mauro e Paola e ti volevamo dire che siamo contenti
di avere incontrato sulla nostra strada Nita.
E' davvero una bambina fantastica (almeno per il momento).
E' molto coccolona, si fa abbracciare un sacco, ogni tanto ci salta in braccio senza
chiederglielo, ci ascolta, dimostra di essere molto felice.
Le Didi stesse continuano a
dirci che "Nita is very happy" e
" Nita is a very good girl".
Pensiamo che non si sbaglino.
Paola dice che secondo lei
tra le righe si legge un bel caratterino forte e un intelligenza
molto vivace.
Oggi ho comperato due racchettine con pallina per giocarci, pensando di rompermi
un pochino perche' i bambini
che conosco io di 8 anni non
e' che riescano molto a prendere la pallina, ma con Nita
invece e' stata dura e mi ha
fatto fare una sgobbata notevole arrivando anche a 6
scambi continuativi senza che
la pallina cadesse a terra.
Sono uscito dalla Children assetato e affamato.
Che Nita sia cosi', fa si che nel
pomeriggio si possa fare turismo con la mente serena senza preoccupazione alcuna.
Crediamo che sia da parte
sua che nostra ci sia stata fin
da subito un buona empatia.
Basta senno’ ci prendi per deficienti.
Namaste
Mauro e Paola
DIARI DI VIAGGIO
Siete in molti a scrivere delle vostre attese, delle vostre speranze, dei vostri tanto sospirati viaggi nel paese che ha dato i natali ai vostri figli… ma dopo? Sono pochi quelli che scrivono del loro rapporto con il figlio dopo il rientro, degli
eventuali problemini riscontrati, delle grandi gioie che vi danno quando iniziano ad andare all’asilo, dei loro rapporti
con i coetanei. Sono ormai parecchie le famiglie che hanno bambini grandicelli che hanno iniziato a porsi ed a porvi delle domande che talvolta ci colgono di sorpresa o non proprio preparati.
Proviamo a spiegare come si sente una mamma quando il proprio bambino incomincia ad allontanarsi? E quali confidenze raccoglie il papà?
Scriveteci anche questo tipo di storie, possono essere di aiuto a chi ancora deve percorrere questa strada, così come
i vostri “diari di viaggio” aiutano e donano speranza a chi è ancora al palo in attesa.
HIT PARADE
Gianfranco e Antonella Giani
Nel raccontare la nostra storia, vorremmo esporla non nel
solito modo sequenziale ma
evidenziando i momenti più e
le persone che più ricordiamo, in una sorta di Hit Parade
di film e attori.
Film
- Il più emozionante: sicuramente l’incontro con
Sergio
all’Istituto di Donezk , dopo una
settimana dal nostro arrivo in
Ucraina, quando abbiamo visto
per la prima volta il nostro bambino, nell’ufficio della Direttrice;
lui sguardo basso da finto timido,
con tanta voglia di essere accolto, noi estasiati per la sua bellezza e consapevoli che quello
era il momento in cui ci potevano finalmente dichiarare genitori, solo moralmente in quanto legalmente ne abbiamo dovuta
fare ancora di strada.
- Il più difficile: il terzo giorno a
Kiev, al Centro Adozioni, dove
dopo infinita burocrazia siamo
accolti da una psicologa (!!) statale che ci sbatte sul tavolo una
decina di dossier, ognuno con
centinaia di foto e schede personali di ogni creatura,tutte scritte in cirillico, dicendoci di scegliere quello che preferivamo;
noi ci siamo rifiutati ed abbiamo
chiuso quasi subito i faldoni. Non
si può decidere come sarà il proprio figlio naturale, figuriamoci
così! In ogni modo eravamo lì
per uno scopo, e quindi la referente NAAA in Ucraina, ovvero
zia Vera, si è letta qualche decina di schede, ed in base alle situazioni sanitarie e di adattabilità, ne ha tirate fuori 3: per noi
andavano bene tutte, così, a
caso, hanno telefonato ad un
Istituto per il primo bimbo (informatizzazione manco a parlarne), che non c’era più, ed il secondo, che c’era , era lui.
- Il più stressante: il viaggio in treno da Kiev a Donezk o viceversa, 800 Km in cuccetta letto, partenza alle 19.00 e arrivo alle 7.00,
+ 25°C all’interno, -26°C all’esterno, circa 50°C di escursione termica separati solo da un doppio
vetro pieno di acqua infiltrata.
Dodici lunghe ore di viaggio sulle montagne russe, e non nel
senso morfologico e geografico,
ma sobbalzavamo proprio come nel divertimento del luna
park, solo che non era divertente. Cuccetta troppo corta per le
gambe di un uomo di 185 cm,
viaggio attraverso una steppa
buia e desolata, impossibile dormire o andare in bagno. Il tragitto lo abbiamo fatto 4 volte, ma
l’ultima non ce ne siamo quasi
neanche accorti, Sergio era con
noi.
- Il più commovente: quello in
cui sono uscite a tutti un po’ di
lacrime, ovvero la festa di addio
all’Istituto, dove i compagni di
camera hanno salutato Sergio
recitando poesie benaugurali,
mangiando dolci e leccornie
varie, con il nostro piccolo che
serviva ai tavoli; si capiva che un
po’ lui era commosso, ma traspariva fortemente la voglia di
andarsene, di avere una vita vera e, soprattutto, dei genitori.Tutti
i regali che avevamo fatto a lui
nelle tre settimane di visite quotidiane sono rimasti li, donati ai
bambini che non avevano ancora avuto la sua fortuna.
- Il più divertente: gli ultimi tre
giorni a Kiev, di pura vacanza,
con tre giornate totalmente soleggiate anche se fresche, a visitare i bei posti che la città offre, i
mercati, i diversi parchi giochi, le
chiese, dormire finalmente assieme nella stessa stanza,mangiare
assieme, iniziare a costruire una
nuova avventura,ad imparare a
conoscersi e ad amarsi senza le
regole che la situazione in Istituto
imponeva, del tipo “io vi devo
piacere altrimenti voi non mi
prendete per cui faccio il bravo
bambino gentile ed educato”,
“noi ti dobbiamo conquistare
con sorrisi e regali e giochi e promesse, altrimenti tu potresti non
accettarci”.
Attori
Raissa, la severa direttrice
dell’Istituto di Donezk, tanto buona e sensibile quanto autoritaria.
Dirige con gli scarsi fondi statali e
con le piccole donazioni delle
famiglie un istituto modello, ben
curato, addirittura accogliente,
con diverso personale competente. Ci faceva usare il suo PC
per leggere via Internet le email
di lavoro, ci ha dato un grosso
aiuto nell’agevolarci in tutte le
pratiche e nella sentenza definitiva al Tribunale. Le scriviamo
spesso e le mandiamo molte foto.
- Rascid, il nostro autista personale a Donezk; ci ha accompagnato ovunque per tre settimane, ci faceva da guardia del
corpo, viaggiava armato e si
metteva alle nostre spalle mentre cambiavamo i soldi in moneta locale,portava il nostro carrello della spesa al supermercato,
pranzava spesso con noi. Con le
sue conoscenze ci ha agevolato in diverse situazioni, se non era
per lui non avremmo avuto subito i biglietti per il treno del viaggio di ritorno ma avremmo dovuto attendere diversi giorni. Nel
nostro linguaggio anglo-russoitalico ci capivamo perfettamente.
- Yulia e Yukimiaz, due bambini
dell’Istituto, normali fisicamente
ma con seri ritardi mentali, sempre tristi o iperallegri, che nessu-
no adotterà mai, che finché saranno bambini faranno una vita
decente, e poi? Nell’Istituto c’erano circa 80 bambini, molti non
adottabili perché avevano ancora i genitori, diversi avevano
problemi psico-fisici; eppure tutti
i giorni li vedevamo sfilare in file
ordinate, tutti vestiti uguali, dei
soldatini o degli angioletti, e ci
sembravano tutti bellissimi ed
avremmo voluto portarne via
quanti più possibile, e a volte ripensiamo a loro con malinconia.
- Vera, di grande umanità e
grande professionalità, senza di
lei non saremmo qui a scrivere di
una
bellissima
avventura.
Raccontare di lei non basterebbe un giornalino intero; chi avrà
la fortuna di incontrarla sappia
che sarà molto di più di quanto
uno si aspetti.
Bene, la nostra Hit Parade è finita, ci auguriamo per il prossimo
numero di vedere nuovi film e
nuovi attori e, dimenticavamo
(tanto ormai è una bella abitudine): Sergio, sano, sveglio, intelligente, bello, sorridente, solare,
ubbidiente, affettuoso, furbo, capriccioso, musone, e disubbidiente, ovvero un bambino normale.
5
CatertellonInterattivi…
a scuola seguiamo i
nostri bambini!
a cura di Cinzia Fabrocini
L’educatore della scuola materna/elementare, più di qualunque altro operatore della didattica, si trova nella condizione di
dover armonizzare, comprendere, osservare, interpretare i vari
vissuti nel rispetto di ogni singolo
bambino. Tutto ciò rispetto anche ad una realtà etnica e psico-sociale in rapida evoluzione
con la compresenza e la contemporaneità di molteplicità famigliari, linguistiche, culturali e religiose.
Questo ha stimolato in me la
considerazione che occorre
prevedere ed orientare la progettazione di strumenti didattici
strutturati che consentono inter-
venti educativi estremamente
flessibili, per quanto enunciato
sopra, ma soprattutto che tengano conto di elementi e fattori
quali:
∑ il livello di maturazione raggiunto dai bambini rispetto all’età al momento dell’inserimento scolastico, anche in funzione
di percorsi di esperienza che il
minore può aver già percorso
nel Paese di provenienza;
∑ l’ambiente sociale e culturale
di provenienza (in particolare
per l’adozione internazionale
tutto ciò che può anche essere
riconducibile all’istituzionalizzazione):
∑ il contesto e il tipo di esperienza familiare (figli biologici, figli
adottivi,) ed extrafamiliare (anche bambini che sono in affido,
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adozione a rischio giuridico
ecc…)
La
realizzazione
di
CartellonInterattivi nasce anche
dalla necessità di completamento e diversificazione di condizioni di apprendimento strutturate, fornendo anche una continuità tra ciò che a casa il bambino assorbe e ciò che a scuola
confronta. Spesso nella nostra
realtà di Ente ci sentiamo rivolgere richieste di aiuto sia dagli
insegnanti che dai genitori stessi
che non sanno bene da che
parte cominciare per spiegare
perché Rekha,Muna,Sarita,Assil,
Linh, Josè, Igor,Tatiana ecc … sono diversi e perché hanno due
mamme e due papà. Si pone
importante riportare su un concetto di unità l’esperienza di filiazione, si entra a far parte di una
famiglia arrivando da strade diverse. Su questi aspetti, inoltre, i
testi scolastici o la
bibliografia di riferimento per gli
educatori è davvero povera di riferimenti pedagogici e
metodologici, c’è una
presentazione anche degli aspetti culturali ed etnici un
po’ stereotipata, da libro di
geografia.
Trasmettere il
calore
delle
culture passa dal
confronto con i
sensi e le emozioni
soprattutto
nei
bambini in età
pre-scolare. Il messaggio forte da
veicolare ai bambini fa riferimento
al fatto che tutti
nascono da un
uomo e una donna ma non tutti i
bambini diventano figli di chi li ha
generati.
Diventare famiglia implica la
scelta e il desiderio di un uomo e
una donna di impegnarsi in una
relazione affettiva ed educativa
a sostegno e accompagnamento di un bambino per la vita.
Si sensibilizzano i bambini a considerare che generalmente queste funzioni sono svolte da chi li
ha fatti nascere,mentre,talvolta,
costoro rinunciano per impossibilità emotive e sociali a diventare genitori lasciando che altri
le assumano al loro posto.
Nel cercare di fornire aiuti e consigli, man mano sono nate, cresciute e strutturate le idee che
hanno portato a sperimentare
la produzione dei cartelloni in alcune realtà partendo dal coinvolgimento delle nostre famiglie.
Però riteniamo importante che
la scuola (la classe come realtà
vicina al bambino) veicoli anche verso le altre famiglie attraverso i bambini questi contenuti
e vissuti.
Nel cd rom Post-Adozione (per
informazioni [email protected])
abbiamo pubblicato già alcune
di queste esperienze e man mano ne pubblicheremo delle altre, corredate anche di fotografie. In questo numero del NAAA
News vi allego questa intervista
effettuata ad una mamma
adottiva che per l’appunto ha
seguito e aderito con profitto ed
impegno al programma nel post-adozione.
Il lavoro di preparazione del
CartelloneAttivo richiede necessariamente un confronto con
l’équipe in quanto ogni storia è
portatrice di memorie ed identità individuali e irripetibili. Inoltre
si è dato via via vita ad un
Album Attivo che attraverso alcune tavole grafiche guidano
tutti: grandi e piccoli alla rappresentazione dei propri Cartelloni.
Sottolineo però che la bambina
di cui ci parla questa mamma è
arrivata a questa esperienza
preparata soprattutto per il sostegno attivo che la sua famiglia
ha saputo infonderle, pur affrontando non poche difficoltà.In seguito a questo lavoro in classe
sono anche seguiti un ciclo di incontri individuali e attraverso interviste non strutturate si è arrivati a mettere a fuoco diversi episodi della sua precedente vita
che hanno ad esempio portato alla rappresentazione
narrativa e illustrativa nel
libro cartonato ‘La mia
strada d’acqua di
prossima uscita.
In ultimo, questi supporti di post-adozione
da parte dell’équipe
sono gratuiti e aperti a
tutte le famiglie NAAA.
Ci racconti com’è stata
questa esperienza dei
CartelloneAttivo?
a cura di Claudia Perello
"È successo in seconda ele-
mentare: mia figlia parlava molto del suo paese, ma era un po’
chiusa e non riusciva a raccontare la sua storia ai propri compagni mentre le maestre non sapevano come gestire questa situazione, fino a quando la maestra di italiano, più sensibile delle
altre,ha deciso di affrontare la situazione e mi ha contattato per
chiedere un colloquio con la psicopedagogista del NAAA. Si è
concordato un incontro a scuola tra Cinzia Fabrocini e le insegnanti di classe della piccola. Lo
scopo dell’incontro era di proporre alle insegnanti la presentazione in classe e a tutta la classe
della storia di nostra figlia attraverso un CartelloneAttivo realizzato dalla famiglia in cui si raccontasse la storia di nostra figlia
ma soprattutto la Storia della famiglia.
Ci siamo quindi incontrati con
l’équipe al NAAA e siamo stati
guidati nella costruzione del
cartellone che raccontasse la
nostra storia.Il cartellone doveva
essere creato in aula e doveva
contenere foto e scritti che spiegassero la storia e il percorso
che ha portato mia figlia in Italia
con noi.
Avuta l'idea e le indicazioni opportune poi l'abbiamo proposta
a nostra figlia che era rimasta da
subito molto entusiasta e non
vedeva l'ora di cominciare.
All'interno della classe c'era un
suo compagno, anche lui adottato, che arrivava
dall'India e anche lui, con i suoi
genitori, coinvolto nel progetto
del cartellone.Durante la preparazione del cartellone a casa, a
raccogliere foto,materiale e a ricordare, ci siamo divertiti e abbiamo provato di nuovo delle
emozioni intense e ci sentivamo
ancora più vicini l'uno all'altro.
Arrivato il giorno della presentazione a scuola, mia figlia era un
po’ agitata ma era ansiosa di far
conoscere la propria storia ai
compagni…lei era in piedi di
fianco al suo cartellone ed io ero
seduta vicino a lei pronta ad
aiutarla nel racconto. I bambini
erano tutti in silenzio con le orecchie tese ad ascoltare mia figlia.
Era serena mentre leggeva e
raccontava…l'ha aiutata ad
avere più sicurezza, mi piaceva
stare vicino a lei e sentirla raccontare. Anche le maestre erano attentissime e tutti erano curiosi e facevano domande.
Quando poi abbiamo finito e
abbiamo riportato il cartellone a
casa, nei giorni seguenti, i compagni di mia figlia venivano a
trovarla giorno dopo giorno per
vedere ancora il cartellone e
chiedere altre cose,altre spiegazioni.
Mia figlia era contentissima di
quello che stava succedendo e
ha scoperto di poter avere ancora una volta fiducia negli altri
e soprattutto di se stessa."
La storia di
Andres Felipe
di Claudia Brusati
Le cose da scrivere sarebbero
state tante, mi sono soffermata
solo su alcuni aspetti per far capire alcune cose:
- la Colombia e' un paese stupendo, non ci sono pericoli particolari e si può trascorrere un
mese in relax e tranquillità, godendosi la nuova gioia
della maternità e paternità;
- l'ICBF prepara bene i bambini
ed il sistema delle famiglie affidatarie e' veramente uno strumento utile per permettere ai
bimbi di vivere con una
certa serenità e calore umano il
periodo dell' attesa di mamma
e papà;
- la nostra esperienza adottiva e'
stata ed e' completamente positiva.. siamo veramente felici.
La nostra storia e’ probabilmente simile a quella di tante altre
coppie che intraprendono il
cammino dell’adozione, l’unica
cosa e’che noi abbiamo deciso
di non provare a percorrere il
cammino difficile e doloroso, sia
psicologicamente che fisicamente, della fecondazione assistita.
In questo lungo cammino che ci
ha portati a nostro figlio, tante
persone si sono meravigliate del
fatto che non sfruttassimo i progressi della scienza per poter
aver un figlio, si chiedevano co-
mo come sospesi.
Alle due eravamo puntuali
all’ICBF con uno zaino di regalini
per il bimbo, la telecamera, la
torta (le assistenti sociali dell’ICBF
avevano organizzato una specie di festa con aranciata e palloncini)….l’emozione era tale,
l’attesa era stata cosi lunga e
sofferta: eravamo come anestetizzati ossia non riuscivamo a
far uscire la gioia perchè ci eravamo immaginati così tante volte quel momento che ora non ci
sembrava vero.
Dopo un’ora di attesa ecco arrivare dalla porta il nostro Andres
Felipe….e’ arrivato con un biberon con dentro un liquido denso
biancastro e con una mela in
mano.
Lo abbiamo abbracciato ed immediatamente era nostro figlio……all’inizio ci guardava
meravigliato, poi con l’aiuto di
un peluche, delle bolle di sapone e della torta lo abbiamo conquistato.
In macchina mi stava in braccio
tranquillo, osservava quello che
vedeva fuori ed e’ stato subito
me mai rinunciare al famoso
neonato (come se il neonato
fosse condizione indispensabile
per poter essere genitori) .
Non vi nascondo che nel lungo
periodo dell’attesa (dalla consegna dei documenti in
Colombia all’abbinamento sono passati 25 interminabili mesi
più un anno per il decreto più alcuni mesi per iscriversi al Naaa,
fare i corsi e avere la destinazione) qualche volta ci siamo chiesti “Ma stiamo facendo la cosa
giusta? Arriverà davvero questo
figlio?”, meno male che ci siamo
sempre risposti “Si, questo figlio
da qualche parte ci aspetta…”
Eravamo sicuri, anche nei momenti di maggior sconforto sapevamo che lui o lei c’era da
qualche parte in Colombia, ce
lo sentivamo: così finalmente l’11
maggio 2004 siamo partiti…..
Con una foto sbiadita dove si
capiva solo che era un bel bambinone con la faccia tonda,con
una relazione dettagliata sul suo
passato e sul suo stato fisico e
con il suo bellissimo nome
Andres Felipe siamo andati incontro a nostro figlio.
All’arrivo siamo stati alloggiati in
un bellissimo albergo,i due giorni
prima dell’incontro con Andres
Felipe non passavano mai, abbiamo avuto l’incontro con l’avvocato, girato per Bogotà, visto
la città vecchia: affascinante e
piena di vita…
Finalmente il 13 maggio si parte
da Bogotà con la mitica
Johanna
alla
volta
di
Sogamoso: quattro ore di macchina per strade super trafficate,
con una marea di camion e soprattutto non certo come le nostre autostrade, ma come le nostre statali di montagna….
L’appuntamento era per le ore
14, noi siamo arrivati prima, ricordo ancora il pranzo: non avevo
assolutamente fame, ci sentiva-
affettuoso con noi.
All’arrivo all’albergo però Andres
ha finalmente avuto una reazione a tutte queste novità: ossia
appena Johanna ci ha salutato
e ci ha lasciato in camera , ha
iniziato un pianto dirotto, inconsolabile, disperato…
Io lo tenevo in braccio, lo coccolavo…lui ci stava, ma continuava a piangere disperato: era
7
stravolto.
Abbiamo cercato di mettergli il
pigiama, ma non voleva farsi tirare via niente, ne’ le scarpe ne’
i vestiti e piangeva sempre più
forte (era una delle reazioni che
nei vari libri letti era stata presentata come frequente).
Siamo quindi rimasti così, con lui
in braccio fino a quando, stremato, non si e’ addormentato.
Da quel momento ha dormito
nel suo lettino tranquillo: portava
sempre sotto le coperte tutti i
giochi che gli avevamo regalato.
Mi ricorderò sempre il primo risveglio: era fermo nel suo letto,
con gli occhi aperti, allora mi alzo per coccolarlo: aveva le
gambe rigide, i muscoli contratti,
stava così senza muoversi.
Allora memore delle cose dette
dalla Cinzia, abbiamo iniziato a
fargli dei massaggi con l’olio dai
piedi, alla caviglia, alle gambe,
sulla pancia…e così piano piano si e’ rilassato…..e poi abbiamo anche fatto il bagno insieme
nella vasca (ha pianto per entrare , ma poi dopo pochi minuti
giocava con l’acqua e rideva).
Le giornate sono poi passate
tranquille, eravamo in un posto
da favola, in montagna, in un albergo con il lago, i cavalli, le capre, i conigli, la piscina all’aperto
riscaldata,
il
parco
giochi….Andres
era sempre più sereno, allegro,
mangiava e dormiva senza problemi.
Impazziva per gli animali, i giochi
sulla sabbia,le nuotate in piscina
con i tuffi, i giri sul cavallo e soprattutto per la televisione………..
Per problemi burocratici (errore
nel certificato di nascita) il nostro
soggiorno ha battuto ogni record ossia 52 giorni, quindi dopo
essere stati 20 giorni in albergo a
Bogotà (non il max con un bambino) siamo andati anche al
mare ed e’ stato bellissimo!!!!!!!!
Per tutti quelli che hanno timore
o paura della Colombia,vi posso
assicurare che e’ un paese tranquillissimo, dove con le dovute
precauzioni non si corre alcun rischio, ci sono dei posti fantastici
dove andare,i bambini sono stupendi.
Inoltre e’ vero che l’ICBF opera
con molta attenzione verso l’infanzia abbandonata infatti i
bambini vengono preparati e
seguiti, sono quasi sempre in famiglie affidatarie e non in istituto,
ricevendo quell’affetto e calore
umano necessari per la loro crescita.
Proprio per questo avremo sempre un posto speciale nel nostro
cuore per la mamma affidataria
di Andres Felipe in quanto il carattere allegro, solare, tranquillo
di nostro figlio e’sicuramente dovuto a lei che l’ha accudito e
cresciuto per un anno e mezzo
con affetto, calore e dedizione.
19 febbraio 2002
8
19 febbraio 2005
Sono trascorsi 3 anni da quando
Federico Tuan Minh è con noi. 3
anni fa non solo abbiamo accolto nostro figlio (il secondo) dal
Vietnam (Bac Kan) ma abbiamo conosciuto delle persone
speciali, quelle che sono poi diventate nostri amici, nostri compagni di viaggio. Mauro e
Roberta Piazza di Brescia, Otto e
Laura con Francesca di
Cremona.
Anche se siamo fisicamente lontani, abbiamo un dolce punto
d’incontro.
Penso che ben poche cose uniscano come adottare dei bambini e adottare insieme rende il
legame ancora più forte di quello di sangue. La cosa più bella è
che non li perderemo mai, perché quando adotti così è come
trovare oltre ai tuoi figli, anche
dei fratelli e delle sorelle!!!!!!
Franco e Roberta Pauletto con
Nicolò e Federico Tuan Minh
Cambogia:
Water Festival
di Martina Cannetta
Phnom Penh è in festa! Uno - forse due - milioni di persone, appartenenti a tutti gli strati sociali,
sono arrivate in questa città che
ha solo un milione di abitanti, da
ogni angolo del paese e si sono
riversate sul River Side per assistere alle regate che ogni anno si
svolgono davanti al Palazzo
Reale in occasione del Water
Festival.
Chiunque abbia un parente
che vive a Phnom Penh, gli si è
piazzato in casa; gli altri, sono
andati a riempire alberghi, guest
houses, oppure più semplicemente hanno disteso una stuoia
per terra per passare la notte
sotto le stelle.“Non capisci…” mi
ha detto Lomnorn “tutti vogliono
assistere alle regate ed arrivano
come possono, con trattori, carretti, biciclette e si sistemano dove trovano posto”.
Le strade,le piazze,i giardini,ogni
spazio pubblico è pieno all’inverosimile, la folla è allegra e rumorosa, l’atmosfera è quella del nostro Carnevale.
Io sono qui con tre giovani amiche khmer e mi guardo attorno divertita senza riconoscere
la città nella quale vivo da tre
anni!
Il River Side, la bella e tranquilla
passeggiata lungo il fiume sulla
quale si affacciano ristoranti e
negozi per turisti, si è completamente trasformato. I negozi sono
chiusi e le bancarelle hanno invaso strade e marciapiedi.
Come nelle nostre fiere di paese, si vendono cibo, bibite e gelati, ma l’offerta è assai variegata e interessante. Ci sono pentoloni di pietanze al curry rosse,
verdi e gialle, sacchetti di liquidi
variopinti, che contengono bibite dai colori
improbabili. Per la grande occasione ci sono
anche cibi più rari e
prelibati come spiedini
di serpente, e ceste di
cavallette e bachi da
seta! Seduta sulle stuoie
distese per terra, la gente sgranocchia grossi
ragni fritti ed i bambini
rosicchiano gli ossicini
del pulcino che hanno
trovato nel loro uovo sodo!
Chiunque abbia qualcosa da vendere è venuto a Phnom Penh e
sta cercando di piazzare la sua merce: mestoli
e posate intagliate nel
legno di cocco, cappellini di paglia, bicchieri e vasi di bambù, braccialetti di conchiglie,
ma anche semplicemente bellissimi animali
fatti per, e a volte da,
bambini con foglie di banano intrecciate.
Non servono licenze per vendere oggi, basta una stuoia o anche un semplice pezzo di plastica steso in mezzo alla strada e i
venditori improvvisati espongono la loro mercanzia o arrostiscono piccole pannocchie su
fornelli di fortuna, incuranti della
folla che cammina loro sulla testa o del pullman che sta facendo retromarcia ad un metro da
loro.
Il Water Festival si celebra ogni
anno tra ottobre e novembre
con la luna piena che determina, con la bassa marea, l’inversione del corso del Tonle Sap.
Proprio così, questo grande fiume inverte il suo corso! Nessun
altro fiume al mondo cambia di-
rezione nelle diverse stagioni dell’anno, ma è proprio quello che
sta avvenendo al Tonle Sap in
questi giorni!!!
Il Mekong ed il Tonle Sap, i due
grandi fiumi che danno acqua e
cibo alla Cambogia, si uniscono
all’altezza di Phnom Penh proprio di fronte al Palazzo Reale.
Durante la stagione delle piogge, il Mekong si carica d'acqua
attraversando tutta la Cina ed il
suo livello sale a tal punto da
spingere la corrente del Tonle
Sap in senso inverso. Nei mesi da
maggio a novembre il Tonle Sap
risale il suo corso e va a gonfiare,
fino a quasi dieci volte le
sue dimensioni, il grande
lago che porta il suo
stesso nome, facendolo
passare dagli abituali
2.500 kmq fino a raggiungere a volte i 24,000
kmq, e trasformandolo
nel più grande bacino di
acqua dolce del Sud Est
Asiatico.
Water Festival celebra
quindi anche il cambio
di direzione del corso del
fiume, che in questi giorni ricomincia a scorrere
verso sud.
Il Tonle Sap è uno dei fiumi più pescosi al mondo;
i depositi di limo lasciati
dalle inondazioni annuali creano terreno fertile per l’agricoltura.
Non c’è da sorprendersi
se una delle più grandi
civiltà dell’Asia, quella
Khmer che ha lasciato
testimonianze come i
templi di Ankor Wat, si sia
sviluppata sulle sponde
di questo lago, e se ancora oggi la vita di questo Paese
ruoti intorno a queste acque. Le
due festività più sentite sono il
Capodanno Khmer, che celebra l’arrivo della pioggia a metà
aprile, e il Water festival all’inizio
della stagione secca e del raccolto.
Tre giorni di festa per tutti e soprattutto per i bambini, con tre
giorni di scuole chiuse.
Davanti alle case e sui terrazzi si
mettono tavolini pieni di fiori e di
frutta. Ieri sera il nostro padrone
di casa, vestito solo di un krama
legato attorno ai fianchi - il tradizionale pezzo di stoffa a quadretti bianchi e rossi - è uscito a
farci vedere come avesse provveduto ad ingraziare gli dei anche per noi, ed avesse messo
noci di cocco piene di fiori in tutto il giardino e sul nostro terrazzo.
Rivolto alla luna, alzava le mani
giunte e si inchinava ripetutamente con un risultato lievemente comico. Le preghiere
vengono innalzate a Varuna,Dio
della pioggia, ed a Kongkea,
Dea del Mekong.
Le regate, l'evento più importante di questa celebrazione, hanno le loro radici nella storia militare del popolo Khmer e costituivano nei tempi antichi un'ostentazione della potenza navale
del loro impero.
Le barche, che si affrontano oggi sul tratto di fiume davanti al
Palazzo reale appena prima
che il Tonle Sap di getti nel
Mekong, sono lunghe canoe intagliate a mano nel resistentissimo legno del coki, con poppa e
prua rivolte verso l’alto.La prua è
solitamente dipinta con un grande occhio simile a quelli che decoravano i vascelli da guerra di
un tempo. Le imbarcazioni hanno fino a 40 rematori.
L’intera popolazione della
Cambogia si prepara a questo
evento per tutto l’anno. Ogni villaggio, infatti, lavora alla preparazione della barca che lo rappresenterà, intagliando, decorando e dipingendo. Spesso si
chiede aiuto ai monaci o comunque il lavoro viene fatto al9
l’interno della Pagoda in modo
da avere la protezione degli Dei.
Durante gli scorsi weekend, le
barche si sono sfidate prima nei
villaggi, poi nelle cittadine ed infine nei capoluoghi di provincia,
per selezionare quelle ammesse
al Water Festival. Nei primi due
giorni le barche che sono arrivate a Phnom Penh si sono confrontate due a due su un percorso di un chilometro, mentre oggi
si tiene l’ultima regata tra tutte le
barche vincitrici. Scopo di questa regata è quello di rendere
omaggio alla divinità del fiume
affinché per l’anno a venire dia
tanto pesce ed un raccolto di riso abbondante.
Quest’anno per arrivare alla regata finale hanno gareggiato
oltre 400 barche vividamente
colorate con più di 2.500 persone a bordo. Ed una trentina di
barche sono anche affondate a
causa delle forti piogge di questi
giorni.
Al calar della sera terminano le
regate, ma si accende la festa.
La notte è illuminata dai fuochi
d’artificio e dalla imbarcazioni
luminose che passano in parata
sul fiume. Ci sono concerti all’aperto e la gente balla per le strade. Molti, specialmente gli anziani arrivati dalle campagne più
remote, non hanno mai visto un
occidentale e qualche vecchietta viene a toccare con un
dito la mia pelle bianca fra mille
gridolini: “Barang, barang”, una
straniera!
La folla che si è accalcata sul
River Side è immensa, nonostante l'annunciato tifone Mufia in
arrivo dalla Cina, abbia tenuto
molta gente a casa.
Per contenere le migliaia di persone e mantenere l’ordine, la
polizia ha messo posti di blocco
in tutta la città ed ha fermato il
traffico motorizzato: nella zone
dei festeggiamenti si arriva solo
a piedi.
Quando non riusciamo più a
muoverci,decidiamo di salire sulla terrazza dell’FCC, il Foreign
Correspondents Club, un bel bar
coloniale con terrazza sul Tonle
Sap e locale storico di Phnom
Penh. La parte migliore delle
spettacolo deve ancora venire.
La vedo negli occhi sgranati delle mie amiche,tre ragazze molto
giovani, ma molto sveglie. Non
erano mai state in un locale come questo ed io ho voluto ricambiare la meravigliosa giornata che mi hanno regalato.
Sotto di noi i bambini si rincorrono,gli adulti tornano bambini ed
ognuno ha il suo momento di follia.
Water Festival coincide con la luna piena del mese di kadeuk
del calendario buddista. In
Cambogia si crede che la luna
piena sia di buon auspicio per
un
abbondante
raccolto.
Questa notte, la gente si è raccolta per ringraziare la luna e
10
pregare per la stagione a venire.
Cibi speciali sono stati preparati
per quest’occasione: frutta, verdura e Amok – piatto speciale
cambogiano di pesce, carne o
verdure cotte nel latte di cocco.
I fedeli accendono candele e
bruciano incenso porgendo offerte alla divinità. Il sacerdote
accende le candele e fa le sue
predizioni con la cera che cola
sulle foglie del banano.Secondo
i cambogiani è la forma della
cera sciolta a determinare il raccolto della stagione a venire. Il
responso della cera non sempre
è favorevole, ma nulla spegne
lo spirito della festa e la gente
guarda con fiducia all’apertura
della stagione della pesca ringraziando le acque del Tonle
Sap che da sempre sono la loro
principale fonte di vita.
Eccovi un’immagine di folklore
da questo Paese, vi invitiamo a
visitare il nostro sito internet per
scoprire le iniziative in corso a sostegno dei minori cambogiani::
dal centro di M’Lop Tapang al
sostegno dei bambini del villag-
ai bambini di avere più spazio.
Stiamo ultimando la parte di sistemazione dei mobili dopodichè ci dedicheremo anima e
corpo allo sviluppo delle attività.
(foto dell’inaugurazione)
Educazione
I bambini della scuola del Nest
continuano le loro attività con
tanto successo. Abbiamo realizzato lo “Sports Day” con tutte le
gare sportive e la consegna dei
premi, e questo è già ormai diventato una tradizione. Ci è stato concesso per quel giorno il
bellissimo prato del Seminario
Maggiore vicino al Nest,e i bambini eranno felicissimi di questa
giornata.
Abbiamo portato i bambini per il
loro “Annual picnic” anche questo è diventato tradizione.
Quest’anno lo abbiamo fatto
nel Parco della marina e abbiamo approfittato anche per visitare il loro museo.
A fine novembre abbiamo celebrato con loro il Diwali (festa delle luce) con presentazione di
poesie, recita, canti e danze
la merenda dei bambini.
I bambini della scuola pubblica
continuano a frequentare ma vi
è stato un abbassamento delle
votazioni negli ultimi esami, il motivo sta nel fatto che non ricevono molti stimoli da parte della famiglia e sono appoggiati al
Centro per ogni cosa anche per
incentivarli ad andare alla scuola. Certo che non avere una casa, uno spazio per fare i compiti
della scuola interferisce nei risultati scolastici. Cosi abbiamo
pensato che da dicembre al
pomeriggio potranno venire da
noi per due ore e due delle nostre insegnanti saranno a disposizione per aiutarli nei compiti e
nelle materie in cui hanno difficoltà.
Anche il corso per le ragazze più
grandi sta andando bene, stiamo quasi finendo il corso per
parrucchiera e fra due mesi incominceremo il corso di makeup, perché in Pakistan questa é
una attività di cui c’è molta richiesta soprattutto quando si
preparano le spose.
Salute
Il dispensario medico ha una
grande richiesta di interventi.
Claudio ci aveva suggerito di
usare delle cartelle cliniche sia
come registro del dispensario sia
come richiesta per gli interventi.
La cartella che abbiamo preparato e abbiamo già incominciato a usare non è ancora completa come quella di Claudio,
ma all’inizio del 2005 sicuramente ci arriveremo a trovare una
soluzione per mettere le due cose insieme per facilitare il compito delle infermiere.
gio di Pursat.
MOTHER
AND CHILD NEST
WELFARE
ASSOCIATION
di Marines Cardoso
L’ultima volta che Claudio è stato a Karachi abbiamo portato a
termine le trattative per la tanto
sognata casa per le attività del
Nest. Ciò ci ha dato un grande
sollievo visto che era impossibile
sviluppare qualsiasi cosa nella
casa precedente. E all’inizio di
settembre finalmente abbiamo
traslocato dopo aver fatto fare
nella casa tanti lavori come la
tinteggiatura, il rifacimento del
pavimento,l’acquisto delle lavagne per le classi ed altre piccole
cosette.
Questa casa di adesso è più
grande e ci permette di avere
un posto di lavoro più degno ed
indù. Ed è incredibile come vengono fuori i loro talenti.
Abbiamo assunto un’altra insegnante che oltre a seguire la
classe, sarà la responsabile della
cucina per la preparazione del-
Nel mese di agosto abbiamo ricevuto tanti pazienti che avevano bisogno di trattamento oftalmologico, questo ha fatto si che
ci attivassimo a cercare delle cliniche specializzate in questo
campo.
Siamo intervenuti anche in problemi di diabete ed infezioni della pelle.
Distribuzione dei viveri
La distribuzione di viveri alle fami-
glia è fatta in un modo abbastanza organizzato, si preparano
dei pacchi con dentro farina, riso, olio, lenticchie, tè nero, latte e
qualche spezia. Una volta a settimana distribuiamo i pacchi ad
una ventina di famiglie che ne
hanno fatto richiesta preventiva
e che viene da noi valutata. La
cosa più commovente è vedere
gli occhi dei bambini brillare ed il
sorriso che ci fanno quando diamo questi pacchi alle loro famiglie.
L’acqua.
Uno dei problemi seri di Karachi
e soprattutto dei Bagri è la disponibilità dell’acqua.Nella vecchia struttura anche il NEST si trovava ad aver problemi per la fornitura dell’acqua, fortunatamente nella nuova collocazione
della struttura non abbiamo più
problemi perché condividiamo
la cisterna del padrone di casa
che vive all’ultimo piano. Per
avere acqua potabile per i
bambini abbiamo fatto installare la refrigeratrice per acqua
con il filtro elettrico, perciò almeno per il Centro abbiamo trova-
to la soluzione.
Stiamo cercando una soluzione
per la distribuzione dell’acqua
attraverso le taniche ai Bagri, un
primo tentativo non ha avuto
successo ma stiamo lavorando
ad un'altra soluzione che speriamo sia la nostra carta vincente.
Vi terremo informati.
Se volete sostenere questo progetto indicate NEST nella causale delle vostre elargizioni.
I bambini del
mondo vogliono
pace e serenità
di Cristina Sabbadin
vice presidente Associazione
“Donne in cammino” di Milano
I bambini del mondo vogliono
pace e serenità. I nostri figli, a differenza di noi, non hanno alcu-
na difficoltà a riconoscere nella
diversità di pelle, di religione, di
salute,
una
risorsa.
Semplicemente, i nostri figli se
“bene educati al bene” non riconoscono la differenza, sono
aperti alla moltitudine di sfaccettature che ogni amico può
avere. Nasce dal desiderio dei
nostri figli,abitanti e fruitori di una
sorte più fortunata di quella di altri bambini, la voglia di aiutare i
loro coetanei più deboli, la consapevolezza che è ora di agire in
qualche modo, in un semplice
modo, come semplici sono loro.
Per loro il concetto di povertà
non coincide con la mancanza
di risorse economiche, ma vengono colpiti dalla negazione ad
esercitare il diritto a sorridere e
giocare.
È così che nasce nel settembre
2004 il desiderio di alcuni bambini, amici tra loro, con storie e provenienze culturali diverse, di
creare un mercatino per aiutare
i “bambini più poveri”; per loro
bastava vendere un riccio di castagna a un centesimo di euro
per sentire di fare la cosa giusta.
Quando durante questi mesi la
loro volontà, scambiata in principio da noi genitori quasi come
un capriccio per trovare un nuovo modo di giocare, è stata
esternata più volte e si è dimostrata irremovibile, abbiamo capito che erano molto determinati nel loro intento. E così ci siamo mossi anche noi e abbiamo
accolto il loro invito rendendoci
conto della positività che dai
nostri figli proveniva, facendoci
sentire molto orgogliosi e facendoci coinvolgere da loro per la
realizzazione del mercatino. Così
è nata la nostra collaborazione
con il NAAA a favore dei ragazzini del Nepal, individuata nel
progetto “Nepal Vocational
Traininig”, così si è pian piano
concretizzato un modo diverso
e più vero per vivere insieme la
Vigilia del Natale, vissuta come
momento di gioia, di attività e
utilità di intenti. I bambini sicuri
del nostro appoggio si sono fatti
consigliare sui prodotti
che potevano realizzare, anche se la loro
creatività è stata
senz’altro il motore di
questo evento. E quindi,si sono messi subito a
creare oggetti natalizi,
biglietti di auguri, hanno coinvolto le nonne
che hanno preparato
delle vere leccornie da
vendere; si sono divertiti molto a distribuire le
loro locandine nei negozi, spiegando, ogni
volta per filo e per segno cosa avrebbero
fatto e per chi lo
avrebbero fatto. E nessuno ha negato loro un
piccolo spazio sulla loro vetrina. Il mercatino,
denominato da loro
“Canfòra” (e la scelta
del nome rimane tuttora un loro segreto), ha
trovato la sua sede
ideale in un antico luogo di aggregazione della nostra
zona a Milano: il Circolo
Famigliare Bovina che ha aperto loro le porte, ha
consentito di sistemare la “Canfòra”
al suo ingresso. Nei
giorni
della
“Canfòra” i nostri
bambini hanno incontrato molti uomini e donne che
hanno acquistato i
loro lavori ed hanno
donato. Cos’è il
Natale se non un
momento in cui ci si
trova e si dona?
Questo è stato un
Natale
speciale,
dove l’energia dei
piccoli ha messo in
moto molti anziani
attivi, ma soprattutto ha aiutato i più
piccoli a raggiungere una consapevolezza: i loro coetanei in Nepal
non sono bambini sfortunati, sono solo bambini a cui dare aiuto
senza inutile sentimentalismo e
pena. Per questo, noi genitori vogliamo ringraziare Nicolas,
Marco, Martina, Alice, Sara,
Beatrice e Yara per averci fatto
un dono così grande, il dono di
capire che l’aprire a 360 gradi
gli occhi dei tuoi figli li aiuta a vivere la vita in un modo diverso. I
nostri figli vivono in una società
multietnica, e questo è un dato
di fatto, le differenze, si accomunano in valori; nei loro occhi c’è
solo gioia e voglia di vivere, e gli
occhi dei bambini sono tutti
uguali.
Emergenza
tsunami
di Francesco Caruso
Lo Tsunami che ha colpito
l’India, lo Sri Lanka e il Sud-est
asiatico ha causato gravi danni
nel
villaggio
indiano
di
Katarivaripalem.
Katarivaripalem
si
trova
nell’Andhra Pradesh, Stato federato dell'India, situato nella parte
sud orientale del paese con una
popolazione di 66.508.008 abitanti (1991). L’Andhra Pradesh è
uno degli stati più industrializzati
dell'India: sono molto sviluppate
l'industria della trasformazione
dei prodotti agricoli (tra cui la juta e lo zucchero), le industrie
11
meccanica, navale, farmaceutica e chimica.
Katarivaripalem è un villaggio di
pescatori in cui la maggior parte
dei bambini vive sotto la soglia di
povertà. La pesca rappresenta
l’occupazione principale per oltre il 90% degli abitanti.Il rimanente 10% lavora nei campi che, invasi dalle acque del mare, ora
non sono più coltivabili.
Tutte le barche,sia in legno che in
vetroresina e la grande parte delle reti per la pesca sono state distrutte dallo Tsunami, aggravando la condizione economica dei
bambini che già vivevano in
condizioni di estrema miseria e riducendo in povertà anche quei
bambini che fino al 25 dicembre
erano in grado di andare a scuola e non lavorare sulle barche o
nei campi.
I molti bambini, con un futuro da
pescatori, sono rimasti traumatizzati dallo Tsunami e si rifiutano di
tornare sulla spiaggia e nel villaggio. Sarà necessario fornire supporto psicologico in particolare a
chi ha perso un genitore, un amico.
Il progetto intende svilupparsi intorno a due grandi temi:
- ll primo riguarda il superamento
dell’emergenza prodotta dal
maremoto,
- la seconda fase intende invece
affrontare le problematiche relative all’abbandono scolastico, al
lavoro minorile e al problema dei
fuori casta attraverso il ricorso al
sostegno a distanza.
L’obiettivo immediato,accanto a
quello sanitario per le vittime del
12
maremoto, è quello di
garantire la sicurezza
economica alle famiglie dei bambini più poveri attraverso l’acquisto di nuove barche e
reti da pesca per sostituire o riparare quelle
distrutte dallo Tsunami.
Superata la fase di
emergenza, si cercherà
un ritorno alle normali
attività attraverso l’inserimento dei bambini
nel mondo della scuola, se possibile presso la
scuola pubblica (specialmente i bambini più
piccoli), in caso contrario si istituiranno dei corsi
di alfabetizzazione e recupero per i più grandi.
In campo sanitario, dopo aver fornito cure
mediche di emergenza
per i bambini che sono
stati feriti dallo Tsunami,
è indispensabile fornire
anche cure permanenti per quanto riguarda
vitamine, antibiotici e
profilassi contro le principali malattie tropicali.
La realtà sanitaria
dell’Andhra Pradesh
era, anche prima del
maremoto, molto precaria,specialmente per
i bambini più poveri. Si
intende migliorare le condizioni
igienico-sanitarie dei bambini sia
mediante distribuzione di medicinali sia tramite una più attenta
gestione dell’aspetto igienico,
anche attraverso ad un’opera di
sensibilizzazione delle famiglie per
una più attenta cura e igiene
delle abitazioni in cui abitano i
bambini sostenuti dal progetto.
Verrà fornita assistenza psicologica ai bambini traumatizzati dallo
Tsunami. Lo staff di Assist, che già
opera in quella zona, intende,
attraverso lo sviluppo di spettacoli musicali,performance teatrali, riavvicinare i bambini al mare,
assistendo con l'arte ed il gioco il
lavoro degli psicologi per superare il trauma. Assist dispone di un
collaudato team di attori che da
anni lavorano in questo campo
per educare le comunità e i
bambini sull’importanza della
scuola,dei diritti dei bambini e sulla salute.
ma del lavoro minorile e dei fuori
casta. Si è deciso quindi di aiutare Assist www.assist-india.org in
quest’opera di sensibilizzazione
anche terminata l’emergenza
Tsunami per dare maggiore continuità alle iniziative intraprese.
Il progetto si struttura sulla costruzione di un rapporto diretto con
le famiglie dei bambini assistiti,
sancito in presenza degli anziani
del villaggio, per cui viene fornita
assistenza economica per l’acquisto di nuove barche e reti da
pesca e interventi di SAD a fronte
dell’impegno di mandare i bambini a scuola invece che a lavorare.
Questi interventi,che verranno effettuati per le strade del villaggio,
hanno come scopo anche quello di sensibilizzare la popolazione
adulta relativamente al proble-
Se volete appoggiare questo
progetto specificate INDIA EMERGENZA TSUNAMI nella causale
del vostro contributo.
VOLETE APPOGGIARE UNO
DEI NOSTRI PROGETTI?
Usate i nostri c/c postale n. 39682109
intestato a: N.A.A.A. Onlus
Via San Maurizio, 6 10073 Cirié (TO),
oppure il c/c bancario intestato a:
NUCLEO ASSISTENZA ADOZIONE E AFFIDO - N.A.A.A.
C/c bancario n. 81162 BANCA DEL PIEMONTE,
Agenzia di Ciriè (TO)
ABI 3048 CAB 30380.
Vi ricordiamo che l’elargizione volontaria a Onlus può essere dedotta dalla dichiarazione dei redditi per un importo
pari al 19%.
Un grazie di cuore a tutti voi per la vostra attenzione!
SOSTEGNO A DISTANZA
Eccomi a voi con le ultime novità sul fronte del sostegno a distanza. In questo periodo si è
tanto parlato di sostegno a distanza nei confronti dei minori
colpiti dallo tsunami e cio’ ha
fatto capire a molte persone
l’importanza di questo sostegno per mantenere bambini all’interno della loro comunità,
del loro paese, soprattutto
quando hanno modo di avere
una comunità allargata (parenti, amici, vicini di villaggio)
che li possono sostenere.
Lo strumento del sostegno a distanza permette a tutti noi di
aiutare realmente un minore all’interno della sua famiglia e del
tessuto sociale di cui fa parte: è
un atto non solo di generosità
ma soprattutto di altruismo.
Eccovi gli aggiornamenti della
situazione nei vari paesi in cui il
NAAA ha dei sostegni a distanza. Dall’Ucraina stanno arrivando le prime letterine dei bambini sostenuti con gli accordi della Pro Infanzia di Kiev, sono un
po’ freddine e brevi ma date il
tempo alle famiglie di “accettare” in qualche modo l’aiuto e
vedrete che il rapporto epistolare inizierà ad essere più sciolto. Alcuni sostenitori hanno inviato dei pacchi ai bambini da
loro sostenuti e si sono preoccupati perché non arrivavano in
tempi accettabili: vi ricordo
che ci vuole almeno un mese
perché un pacco spedito con
le poste arrivi, cosa diversa è se
si utilizza un servizio tipo Mailbox
o un corriere internazionale…
ma anche i costi lievitano.
Il flusso con la Polonia continua
in modo regolare con le letterine ed i pacchetti che vengono
spediti tramite le nostre coppie
in partenza. Anche il flusso delle
documentazioni dal Perù è costante, purtroppo i tempi della
spedizione delle schede dal
Perù in Italia si aggirano al mese
e quindi i tempi sono un pochi-
no dilatati. Continuano ad essere parecchi i sostenitori che
aderiscono all’iniziativa ed alcuni di loro stanno sostenendo
interventi multipli sullo stesso minore.
Poca disponibilità da parte delle famiglie per il sostegno di minori del Pakistan ed è un vero
peccato. Speriamo che il 2005
ci veda maggiormente disponibili nei loro confronti.
Ma la vera novità è la
Cambogia dove Martina ha
veramente fatto un grandissimo
lavoro per identificare una decina di minori ospitati all’interno
del centro di M’lop Tapang da
inserire all’interno del sostegno
a distanza. Abbiamo poi altrettante schede di minori che vivono nel villaggio di Pursat, sono tutti minori che in qualche
modo sono stati toccati
dall’HIV e che hanno perso uno
o entrambi i genitori a causa
dell’AIDS.
Ringrazio tutti voi per quello che
fate nei confronti di questi bambini, magari non è molto, ma
per loro può fare la differenza
tra il rimanere in famiglia ed essere istituzionalizzati.
Vi ricordo che se volete informazioni potete mandare e-mail
a [email protected].
Pakistan
Jamna Kanya Lal – 12 anni – sostenuta da RADICA Aurelio
Nepal
Subash Khakural – 16 anni – sostenuto da BERNARDI Pietro
Mohan Khatri – 10 anni – sostenuto da VENTURINI Marisa
Chandra Fumari Saud – 10 anni
– sostenuta da VENTURINI Rita
Mahendra Kunwar – 11 anni –
sostenuto
da
PADOVAN
Barbara
Dikshya Phuyal – 8 anni – sostenuta da CAVAGLIATO Luigi
Indira Chhattkuli – 8 anni – so-
stenuta da BIANCARDI Romina
Januka Giri – 12 anni – sostenuta da una famiglia che desidera mantenere l’anonimato.
Grazie alla collaborazione di
due famiglie che hanno accolto l’appello per il sostegno Full
Sponsoship abbiamo:
Bikram Poudel – 13 anni – sostenuto da una famiglia che vuole
mantenere l’anonimato
Pramod Giri – 10 anni – sostenuto dalla fam. DEMARCHI PANTUOSCO
Perù
Fam
FERRARO MINGARDI (2 interv)
TELEGATE (6 interventi)
RUFFA Lorena
CARRARA Cesare e BELLAN
Cristina (2 interv)
Fam. CRISTAUDO – DE GIORGI
PERRONE Romilda
Faranno in modo di ritornare la
fiducia ad altri quatto bambini
ed alle loro famiglie…
Cambogia
Sok Raksa – 18 anni – sostenuta
da GIRODO Vanna
Phoung Sopheak – 12 anni – sostenuto da LELLI Maria Cristina
Roth Lyna – 6 anni – sostenuta
da MANENTI Antonella
Ucraina
Klynova Anna – 15 anni – sostenuta da NERINI Silvia
Stukalenko Volodymir – 9 anni –
sostenuto dalla fam. BUSTO RIZZO
Tarassova Kateryna – 15 anni –
sostenuta da ASTINI Carlo
Samar Tetyana – 12 anni – sostenuta da MENDITTO Valentina
Ivcenko Denys – 10 anni – sostenuto da CARELLI Alessandra
Stupak_Valerija – 6 anni – sostenuta da TAVERNITI Ilario
Mykolaienko Maria – 11 anni –
sostenuta dalla fam. MAGGI
BASTIANIN
Polonia
Dabrowski Rafal – 13 anni – sostenuto da ANDREINI Serena
Galik Renata – 14 anni – sostenuta da REGALDO Monica
Mazurek Ursula – 18 anni – sostenuta da CROCE Antonio
Gronkowski Pawel – 8 anni – sostenuto da LA VALLE Liliana
SONO ARRIVATI...
Vietnam:
* A casa di Maria Grazia e
Giovanni BRILLI è arrivato
Nguyen Than Xuan (▲)
* Bruna e Salvatore IACOPINO
hanno la piccola Hong Thi
Minh (▲) ad allietare le loro
giornate
* Un bis per Francesca e Pietro
MACALUSO ha fatto si che arrivassero con due femminucce
di nome Dao thi Lan ( ) e
Dao Thi Lan Tuyet ( )
* Un maschietto di nome Buy
Van Bach (▲) per la gioia di
Francesca e Simone PECUNIA
* Fabrizia e Philippe PEYRIDIEU
sono rientrati con Hoan Cong
Dung (▲)
* Per Maura e Davide SCARPI è
arrivato un maschietto di nome Huynh Minh Thu (▲)
* Annalisa e Giuseppe SIRONI
sono rientrati con un chicco di
riso di nome Nguyen Anh Dong
(▲)
* La famiglia di Monica e
Salvatore VECCHIO si è arricchita di una femminuccia
Hong Thi Nguyet (▲)
* Elisa e Massimiliano VITALE sono rientrati con Nguyen Trung
Hieu (▲)
Colombia:
* Un altro bis arriva dalla
Colombia. Leonardo Juan ( )
e Peter (▲) sono arrivati ad al
13
lietare la famiglia
di Laura e Marco
SPREAFICO
Bulgaria:
* Un maschietto di nome Pietro
Tudjan (▲) è arrivato ad allietare la famiglia di Manuela ed
Edoardo BERTOLA
Nepal:
* a far parte della famiglia di
Maria e Michael BURGER è arrivata una femminuccia di nome Nima Balika (❁)
* Antonella e Stefano IAMETTI
sono stati rallegrati dall’arrivo
di un maschietto di nome Rabi
(▲)
* Suman Balak (▲) è un bimbetto che la cicogna ha portato a casa di Margherita e
Livio LEONI
* un’altra femminuccia per
Daniela e Marco MAZZUCCHELLI che sono rientrati con
Kalpana Balika ( )
* un maschietto di nome Dilip
Tamang (▲) è arrivato a portare gioia nella casa di Sonia e
Roberto ORGIU
* Rabina (▲) è arrivata ad allietare la famiglia di Paola e
Dario RAVARELLI
* a casa di Maria Rosa e
13
Mauro REGUZZONI è arrivata
una bimba di nome Radhika
(▲)
* un maschietto di nome Suraj
Lama (▲) per la gioia di
Alessandra e Marco ROMANO’
* anche la famiglia di Loredana
e Vito SOTTOCORNOLA è rientrata dal Nepal con il piccolo
Krishna O.ne (▲)
* un altro maschietto di nome
Rajan (▲) è arrivato ad allietare la famiglia di Orietta e Gino
TRIVARI
Ucraina:
* Il piccolo Luca (▲) è arrivato
dalla cicogna ucraina ad allietare la casa di Clara e Roberto
RIZZO
* La famiglia di Monica e Luigi
SANTAMBROGIO è rientrata
con il piccolo Alessandro (❁)
BENE ARRIVATI!
(▲) triangolo infante
(❁) fiore età prescolare
( ) cuore età scolare
PAESE CHE VAI...COLOMBIA
I Colombiani mangiano poco, ma spesso.
Gustano la frutta, sorseggiano succhi di
guayaba, di mango. Tagliano con abilità la
granadilla e con il cucchiaio ne gustano la
polpa verde e gelatinosa. Ho visto da uno di
questi barucci, un uomo decorare la facciata a calce di una casa, con disegni geometrici e ripetitivi, nei vari toni del giallo, salendo
e scendendo…
E’ disponibile il terzo cd-rom multimediale
della collana “Paese che vai..” che intende
accompagnare le coppie adottive alla conoscenza di questo paese non solo dal punto di vista geografico e delle tradizioni, ma
soprattutto dal punto di vista “umano” e dell’esperienza vissuta da alcune famiglie che si
sono rese disponibili ad aiutarci nella realizzazione.
Con un contributo minimo di 25 euro a copia
potete acquistare questo cd-rom presso le
nostre sedi oppure compilando l’apposito
coupon che troverete sul sito internet ed inviandocelo via fax allo 011 9222179. Il cd-rom
vi verrà inviato a stretto giro di posta.
RINGRAZIAMO...
Ecco i progetti che avete deciso di sostenere. Siete sempre in
tanti e vi ringraziamo di cuore
per la fiducia riposta nel nostro
operato all’estero.
- il progetto in Nepal di costruzione del Girl Orphanage ha visto il sostegno dei bambini e
genitori della scuola materna
di Costigliole d’Asti, DETASSIS
Tiziana, BIANCO Rita, CATALUCCI Silvia, CAVARRA Gaudenzio,
IAZZETTA Francesco, RASERO
Piermarino,
REGOLA
Alessandro, VISINTIN Luigi, ZAFFARONI Fabio, ZAUPA Luca
- il progetto in Cambogia a sostegno dei minori ospitati dal
centro di M’Lop Tamang vede il
sostegno di ANDRESCIANI STEFANIA, A.T.L. di GRASSO E.p.C.,
fam. BARLETTA – MAZZUCCO,
fam.
BITTOLO – TRIVELLI, CASAGRANDE Giuliano e MAGNAGO
Gianna, DEMICHELIS Franco,
DOTTI
Cristina,
PAULETTO
Franco, ROTOFLEX sas, SANVITO
Paolo, WEBRAINSTORM srl
- Il progetto a sostegno dell’isti-
tuto di Ba Ria è sostenuto da
BOGNI Michele, OSSOLA Pietro,
SPRIANO Laura
- Il progetto a sostegno dell’istituto di Vung Tau ha raccolto il
sostegno di CANTAMESSE
Mauro, LORENZINI Marlisa, OPERA BENEF. SAN VINCENZO, SANDRINI Marco, POLLEGGIONI
Giacomo
- L’istituto di Hoa Binh viene sostenuto da AQUILA Roberto,
BERTINI Raffaella, BUBBIO Linh e
Tinh, fam. D’AMORE-CASANOVA, mentre
- L’istituto di Tam Binh vede il sostegno di BUBBIO Linh e Tinh,
fam. D’AMORE-CASANOVA,
ISOLA Carolina, MANAVELLA
Daniela,
- Thay Nguyen vede il sostegno
di FELICITA Nicola, fam. FERRARAI – MARENCO, fam PANCHER-BALDO,
PIETROPOLI
Guido, RIVA Maria Antonietta,
VIGANO’ Massimo
- L’istituto di Soc Trang vede il
contributo di ENDRIZZI Cristina,
FELICITA Nicola, LORENZINI
Marlisa, VECCHIO Salvatore
- il progetto di Lang Song vede
il contributo della fam BUBBIO,
CASTAGNONE Alina, CASTAGNONE Piero, DELMASTRO
Fabio, GIULIANI Enrico, MOMIGLIANO Lorenzo, fam VESCOVINI BIZZOCCHI
- Le donazioni ricevute a sostegno del Cau Giay da parte di
GARINO Gian Claudio e della
fam MARRAS ANASTASI vengono accantonate in quanto ancora non definiti i progetti per
l’anno 2005 con questo istituto,
progetti che si concretizzeranno dopo la riorganizzazione degli istituti di Hanoi.
- Il Nepal Vocational Training
vede il coinvolgimento di ANTENUCCI Antonio, Fam. BERETTAMARCHESI, BIDOGGIA Attilio,
RUGGERI Rosanna e di alcune
famiglie che non desiderano
essere menzionate in questa
pubblicazione.
- Il progetto FARM Children’s
Home vede il sostegno di ANTENUCCI
Antonio, CARESIO
Gaspare, PALERMO Antonietta,
VILLA Sarita
- il centro Woman and Child
NEST in Pakistan vede il sostegno di ECK VOLKER
- Il progetto al 1 de Majo di
Maputo vede il sostegno di
ANGIUS Anna Grazia
Un ringraziamento particolare
va al signor CALINI Mauro Tipografia MWM di Parabiago
per averci aiutato nella redazione e stampa dei poster per il
Nepal Vocational Training per
le varie manifestazioni natalizie.
Grazie ancora a tutte quelle famiglie che arrivano per i corsi o
gli incontri sempre con le mani
piene ed a tutte le famiglie che
raccolgono abiti, medicinali,
giocattoli e quant’altro da spedire ai nostri istituti all’estero.
Le nostre coppie “fattorini” che
portano nei loro viaggi borse
azzurre contenenti medicinali,
vestiario e materiale per bambini. Un grazie di cuore a tutti
gli aspiranti corrieri internazionali resisi disponibili.
Grazie a tutti di cuore!
AUGURI A...
A Lisa con tanti auguri per i tuoi
6 anni.
Mamma e papà
14
Che bel carnevale nepalese !
salutoni da SANGITA, HIRA,
REKHA, ANISH e SHANKAR.
Tre anni sono passati dal mio arrivo e sono molto contenta di
essere in Italia con i miei nuovi
genitori.
Da due anni il “ciclone” Yubak
è entrato nella nostra famiglia. I
ricordi si accavallano con il presente.
Mamma e papà
PREVISIONI DEL TEMPO
di Ingrid Maccanti
I flussi che interesseranno la
stagione primaverile sono
oggetto di attenti studi da
parte del nostro staff per
meglio aiutarvi nell’organizzazione dei vostri futuri
viaggi. Iniziamo l’analisi dal
grande continente asiatico.
Vietnam: il meteorologo si
è recato sul posto prima
del TET per il controllo dei
flussi ed un secondo viaggio è previsto prima dell’estate. Si sta lavorando con
tutti gli addetti per ottimizzare una procedura anche
in loco. Sono giunte ulteriori autorizzazioni 2 province
del nord e si prevedono
molte cerimonie del dare e
del ricevere nell’immediato
futuro. Vi ricordiamo che è
costume locale tenere il
capo dei bambini coperto
da un cappellino. Non dimenticatevene mai. Inoltre
abbiamo constatato che
alla cerimonia apprezzano
molto vedere i bambini ed i
genitori con abiti tradizionali vietnamiti. Sono già arrivati magnifici "chicchi di riso"!!
Cambogia: a marzo è prevista la missione della referente in Italia per formare i
futuri viaggiatori. Presto potrete recarvi in questo magnifico paese. Alcune famiglie sono già stata avvicinate per la preparazione
dei documenti. Si ricorda
che essere i primi in lista,
non sempre corrisponde a
tempi rapidi…
Cina: perdura il brutto tempo e non si vedono sprazzi
di sereno nell’immediato
futuro. Speriamo nell’evoluzione positiva della situazione meteo.
Nepal: La nuova normativa
non è stata emanata e si
prosegue con la precedente… abbiamo in pole
position parecchie famiglie
che devono fare il loro secondo viaggio… abbiate
fiducia, da notizie attendibili apprendiamo che prestissimo le cicogne ricominceranno a volare! La situazione del Paese sembra in
via di definizione; non vengono segnalate particolari
turbolenze che possano affliggere i nostri viaggi nella
zona di Kathmandu anche
dopo la ripresa del potere
da parte della monarchia.
Sono tuttavia sconsigliati i
viaggi fuori dalla valle di
Kathmandu.
Pakistan: perdura il sereno
sul paese ma il meteo non
è attendibile in quanto si rileva una carenza di bambini non musulmani.
Analizzando l’area caraibica procediamo con:
Honduras: la situazione in
questa zona è incerta, la
lentezza dell’evolversi della
situazione fa sì che non si
riescano a fare previsioni a
breve termine. Gli honduregni sono di indole molto
tranquilla ed a noi non resta che adeguarci.
Haiti: dopo gli ultimi disastri
causati dagli uragani che
hanno colpito in modo
consistente il paese speriamo che il tempo si stabilizzi
e dia modo di pensare anche alle necessità dei
bambini. Attualmente il
Governo transitorio ha altre
priorità, si attenderanno le
elezioni di novembre e il
prossimo anno ci saranno
più possibilità di iniziare i
viaggi.
Santo Domingo: molti sono i
legami tra Haiti e questo
paese non ultima la nostra
rappresentanza in condivisione. Con l’insediamento
del nuovo governo avvenuto in ottobre dobbiamo
pianificare la missione in
contemporanea con Haiti
in quanto collocate geograficamente sulla stessa
isola.
Colombia: situazione stabile e arrivi costanti. Vi sono
dei miglioramenti sicura-
mente da apportare nella
struttura dell’ICBF ma la situazione è sotto controllo.
Tempo stabile.
Brasile: chi stesse pensando di veleggiare verso questo paese per le vacanze
pasquali rimarrà deluso..
stiamo ancora lavorando
per assolvere alle pratiche
di accreditamento. Tempo
in miglioramento ma ancora perturbato.
Perù: dopo la visita dei nostri esperti la situazione è in
fase di evoluzione. Le scrivanie dei funzionari MIMDES sono state raggiunte
da nuove carte redatte secondo quanto da loro richiesto. Schiarite in corso.
Avvicinandoci all’Europa,
notiamo un miglioramento
in Ucraina legata probabilmente all’insediamento del
nuovo governo e alle difficoltà che questo potrebbe
provocare
nell’autorità
centrale. Le premesse sono
migliori ma nessuno si sbilancia in previsioni. Arrivi e
partenze regolari.
In Bielorussia una nube
senza precise connotazioni
ha bloccato alcune famiglie già con i biglietti in mano. Siamo in attesa di conoscere le dimensioni della
perturbazione per poter effettuare delle previsioni più
precise. Ufficialmente esiste
comunicazione di riapertura, ma il consolato continua a non ricevere i documenti … quindi?
Con la Bulgaria sono stati
definiti già da tempo gli
accordi con l’ente bulgaro
che seguirà le pratiche in
loco. Si notano già alcune
schiarite e crediamo che il
sole tornerà a splendere
dopo il viaggio che il grande capo (CAI) ha fatto nel
mese di gennaio.
L’aria che arriva dalla
Polonia porta abbinamenti
con bambini grandi, gruppi
familiari e bambini piccoli
ma aventi rischi sanitari. La
situazione è stabile.
Romania: non vi sono
schiarite dal paese. La nuova normativa fa si che non
si possa più operare su tale
paese con l’adozione internazionale per tutti i bambini presenti negli istituti rumeni… e sono tanti.
Russia: la missione di esperti CAI dovrebbe avvenire
tra febbraio e marzo presso
le autorità competenti di
Mosca. Tutti gli enti italiani
hanno l’accreditamento
scaduto! Con l’importanza
che ricopre quest’area
geografica, siamo speranzosi in un alito di vento primaverile che faccia muovere le carte e procedere
anche senza gli accreditamenti.
Nell’area africana nuovi
venti
soffiano
sul
Mozambico, dove a fine
agosto è stata firmata dal
Parlamento mozambicano
la nuova legge. La nuova
normativa dovrebbe essere operativa da primavera
e quindi nella prima settimana di marzo si prevede
una missione di verifica.
Alcune coppie che già in
passato avevano dato la
disponibilità sono state
mantenute "attive" sul paese e pronte in caso improvvisi flussi migratori delle cicogne.
Per tutte le destinazioni è
necessario portare in valigia un vestito "decoroso"
da indossare nelle situazioni
ufficiali, onde prevenire diffuse critiche dai paesi dove
si sta adottando.
Consigliamo ai fumatori di
astenersi dal "vizio" durante
le cerimonie od eventi ufficiali.
Il meteo è stato gentilmente offerto dal NAAA Onlus.
Prima di ogni adozione e
per l’aggiornamento sulle
previsioni chiamate le sedi
di riferimento.
15
PER SUPPORTARE
LE NOSTRE INIZIATIVE
COMUNICAZIONE
DALLA SEDE CENTRALE
Potete utilizzare sia il nostro c/c postale n. 39682109 intestato a: N.A.A.A. Onlus
Via San Maurizio, 6 10073 Cirié (TO),
che il c/c bancario intestato a:
NUCLEO ASSISTENZA ADOZIONE E AFFIDO - N.A.A.A.
C/c bancario n. 81162 BANCA DEL PIEMONTE,
Agenzia di Ciriè (TO)
CIN G ABI 3048 CAB 30380
Per cortesia specificate nella causale il progetto a cui volete aderire aggiungendo il vostro nominativo.
Ricordiamo agli aderenti che, per informazioni, devono
sempre rivolgersi alla sede nazionale.
Ricordiamo agli aderenti che, onde evitare contrattempi e disagi sia agli operatori che all’utenza che fa
capo agli uffici di Ciriè, consigliamo alle famiglie che
devono consegnare documenti o bisognose di ulteriori informazioni, di contattare la segreteria negli orari
d'ufficio e fissare gli appuntamenti per le ore pomeridiane (ore 14/18). Siamo consapevoli dell’ulteriore aggravio ma rammentiamo che non sempre gli operatori
sono disponibili in ufficio.
Le famiglie che si presenteranno senza appuntamento
rischiano di non essere ricevute.
Vi ringraziamo per la collaborazione.
news
I
N F A N Z I A.
C
O O P E R A Z I O N E.
S
V I L U P P O.
ANNO 0 - NUMERO 3
APRILE 2005
Direttore Resposabile: Marta MARTINER TESTA
Ci scusiamo per eventuali errori o incorrettezze presenti in
questa pubblicazione. Se avete materiale da pubblicare fatecelo avere. Siate clementi ma segnalateci i punti di miglioramento.
La Redazione
LE NOSTRE SEDI
SEDE NAZIONALE
SEDI REGIONALI:
N.A.A.A. Onlus
Nucleo Assistenza
Adozione e Affido
Casella postale n. 107
Via San Maurizio, 6
10073 CIRIÈ (TO)
tel. 011.9222178
fax 011.9222179
e-mail:
[email protected]
tutti i giorni:
orario 9,00-13,00
LOMBARDIA
Sig. Rino Lattuada
Lombardia Ovest
e-mail: [email protected]
Sig.ra Flavia Santoro
Lombardia Est
e-mail: [email protected]
Via Giolitti, 7
20020 ARCONATE (MI)
tel. 0331.460934
fax 0331.539941
tutti i giorni:
orario 9,00-13,00
TRENTINO ALTO ADIGE
Sig.ra Nicoletta Pollini
Gasperi
Via Valli 7 - MATTARELLO
(TN)
tel./fax 0461.944730
e-mail:
[email protected]
MARCHE
Sig.ri Polidori - De Bellis
Via del Grillotto, 14/9 URBINO
e-mail: [email protected]
tel./fax 0722.322617
orario: tutti i giorni
dalle h. 10 alle 12
CAMPANIA
Don Domenico
Siglioccolo
Piazza San Michele
c/o Parrocchia S.
Michele Arcangelo
in Rufoli
84135 RUFOLI (SA)
tel./fax 089.281377
e-mail:
[email protected]
orario: lunedì - mercoledì
venerdì h. 16-18
PUGLIA
Sig.ri Laterza e Coluccia
Via Lecce, 116
S.GIORGIO JONICO (TA)
tel. 099.5918720
e-mail: [email protected]
orario Mercoledì h.10-12,
giovedì h.16,30-18,30
venerdì h. 10-12
(reperibili telefonicamente
dal lunedì al
giovedì dalle 17 alle 19)
SARDEGNA
Sig.ra Maria Giovanna
Campus
Via Wagner 8
07100 – SASSARI
tel. 079.280634
e-mail:
[email protected]
orario Lunedì Mercoledì
e Venerdì h. 16,30-18,30
Il prossimo aggiornamento sarà fra 3 mesi circa su questo stesso giornalino.
Arrivederci!
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