Leggi un estratto
Transcript
Leggi un estratto
Carol Gray CONVERSAZIONI A FUMETTI Comprendere le situazioni sociali illustrando in vignette pensieri, emozioni e intenzioni a cura di David Vagni ARMANDO EDITORE Sommario Ringraziamenti 8 Prefazione all’edizione italiana di DAVID VAGNI 9 Che cos’è una Conversazione a Fumetti? Razionale Materiali Procedura Il Dizionario dei Simboli delle Conversazioni a Fumetti Sentimenti e colori Riassumendo 12 12 14 16 18 24 25 Evidenze scientifiche e nuove idee per la versione italiana di DAVID VAGNI Evidenze scientifiche Il materiale (Tablet e LIM) Variazioni sul tema e utilizzi innovativi Creare un “libro a fumetti” Generalizzazione 27 27 28 29 31 32 Bibliografia 33 Appendice A: Il Dizionario dei Simboli delle Conversazioni a Fumetti 35 Appendice B: Simboli di Conversazione e Carte Studio 39 Appendice C: La Tavola dei Colori 47 Nella collana “Infinite Diversità” 1. Esplorare i Sentimenti. Terapia Cognitivo Comportamentale per gestire ansia e rabbia, di Tony Attwood, Armando, Roma, 2013. 2. Gli devo dire che è Asperger? Strategie e consigli per spiegare la diagnosi di Spettro Autistico alla persona, alla famiglia e alla scuola, di Tony Attwood e Carol Gray, Armando, Roma, 2014. 3. Conversazioni a Fumetti. Comprendere le situazioni sociali illustrando in vignette pensieri, emozioni e intenzioni, di Carol Gray, Armando, Roma, 2014. Di prossima uscita: 4. Esplorare i Sentimenti (5-7). Gestire ansia e rabbia nei bambini più piccoli, di Angela Scarpa, Anthony Wills, Tony Attwood. 5. Terapia Cognitivo Comportamentale per aiutare i giovani con Sindrome di Asperger ed Autismo Lieve a comprendere ed esprimere l’affetto, di Tony Attwood, Michelle Garnett. 6. Mi piaci, ti voglio bene! Insegnare ad esprimere e ricevere l’affetto di familiari ed amici a bambini con Sindrome di Asperger e Condizioni dello Spettro Autistico lievi, di Tony Attwood, Michelle Garnett. 7. Vivere bene nello Spettro. Come usare i tuoi punti di forza per superare le difficoltà. Manuale di autoaiuto per adulti con Autismo lieve e Sindrome di Asperger, di Valerie Gaus. 8. Aspergirls. Sviluppare le potenzialità delle ragazze Asperger, di Rudy Simone. 9. Le nuove Storie Sociali, Edizione rivista ed espansa, di Carol Gray. 10. Terapia Cognitivo Comportamentale per bambini ed adolescenti con Condizioni dello Spettro Autistico ad alto funzionamento, di Angela Scarpa, Susa Williams White, Tony Attwood. A Larkin, i cui disegni mi hanno ricordato il motivo per cui viene chiamata l’“Arte” della conversazione e a Matthew, che mi ha insegnato come i sentimenti siano infiniti come i colori, e come le domande siano sicuramente arancioni. Ringraziamenti L’autore vuole ringraziare per il loro contributo Karen Lind, Sue Jonker, Larkin e Teri Sasseville, Matthew Graham, per lo sviluppo delle Conversazioni a Fumetti e il completamento di questo libro. Inoltre è stato sicuramente apprezzato il supporto dato per lo sviluppo e lo scambio di istruzioni tecniche da parte dell’amministrazione delle Jenison Pubblic Schools. 8 Prefazione all’edizione italiana Nel momento in cui mi accingo a scrivere questa prefazione, sono passati esattamente quattro anni da quando ho iniziato ad interessarmi al mondo dell’Autismo. Questi quattro anni sembrano una eternità, per il numero di cambiamenti che ho vissuto e per la quantità di cose che abbiamo fatto o ci accingiamo a fare attraverso l’Associazione Spazio Asperger ONLUS di cui sono il vicepresidente e cofondatore. Quattro anni ed ho l’impressione di non essermi mai occupato di altro nella vita: probabilmente è così. Nel mondo dell’Autismo esistono, come in qualsiasi altro ambiente, scuole di pensiero ed interessi. Caratteristica peculiare di questo mondo è la stigma sociale che accompagna i ragazzi e le loro famiglie, così come la disperazione dei genitori che ricevono una diagnosi per il loro, fino a quel momento, sogno. Un sogno che spesso si trasforma in incubo e getta le famiglie nella disperazione riempiendole di sensi di colpa ed angoscia per il futuro. In preda a forti emozioni spesso i genitori cercano soluzioni miracolose e definitive. Lo Stato purtroppo in molti casi non è in grado di offrire le terapie più adatte, così come illustrate dalle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità, ed i genitori oltre alla difficoltà affettiva di affrontare questo nuovo mondo devono sobbarcarsi l’onere economico. Altre volte i genitori spaesati si rivolgono a venditori di miracoli che speculano sulla disperazione umana. Un vivo consiglio quindi è quello di informarsi e leggere il più possibile per evitare di perdere inutilmente tempo. In questo libro non troverete la descrizione di una terapia specifica, l’autrice, Carol Gray, con la semplicità che la contraddistingue ha formalizzato un semplice metodo di conversazione. Intuitivo, rapido, economico. Non una terapia in sé, ma un modo di conversare, e aiutare i ragazzi a comprendere due aspetti spesso trascurati da molte seppur valide e necessarie terapie: emozioni e pensieri. 9 Consiglio a tutti, genitori e professionisti, di leggere questo libro e prenderne liberamente spunto. Anche se le basi teoriche di queste Linee Guida affondano nella tradizione cognitivo comportamentale (CBT), e in particolare di quel filone che va sotto il nome di Educazione Cognitivo Affettiva, potrete trarne beneficio indipendentemente dalla terapia che segue il ragazzo. Da bambino ero solito disegnare solo oggetti inanimati: mappe, cartine, palazzi, piante, macchine, robot, astronavi. Le rare persone che disegnavo erano molto stilizzate e soprattutto non usavo mai i colori. Le emozioni erano un mondo sconosciuto, un territorio inesplorato e spaventoso, dal quale volevo ben tenermi alla larga. Crescendo ho diretto il mio sguardo verso il rassicurante e interessante mondo delle cose e della natura e ho messo a frutto la mia capacità di vedere e risolvere intuitivamente schemi complessi nel campo della fisica. Già dai tempi dell’università, e in parte prima ancora dalle superiori, mi sono reso conto che, se volevo “capire il mondo”, dovevo trovare un modo per capire anche il comportamento delle persone e le motivazioni che lo regolano. Iniziai a studiare la comunicazione umana e a comprendere come funzionava il mondo sociale. In fondo la società non è sempre un sistema? Durante gli anni dell’università incontrai però Margherita, mia moglie e madre dei miei due splendidi figli. Quello che aveva iniziato a tirar fuori Margherita, esplose con la nascita della mia prima bambina. Come potevo essere padre senza capire le emozioni ed i sentimenti? Lo studio della natura e del comportamento non erano più sufficienti, per allevare un figlio serviva anche altro. Così iniziai ad affrontare ossessivamente il più terribile dei miei mostri: il mondo delle emozioni. Nel corso della mia esplorazione ho avuto il piacere di confrontarmi con migliaia di persone: genitori, professionisti, persone adulte nello Spettro Autistico (prevalentemente Asperger) e la storia di queste persone ha portato fascino e ricchezza nel mio mondo. In particolare devo ricordare due persone. La prima è Davide Moscone, che mi ha parlato per la prima volta della sua idea di “Spazio Asperger” e che si è prefisso l’obiettivo di portare in Italia l’Educazione Cognitivo-Affettiva (CAT-kit). La seconda, Paolo. Una persona eccezionale, una di quelle persone che permetterebbe di cambiare idea anche al più accanito sostenitore del pregiudizio secondo il quale le persone autistiche non provano emozioni. 10 Paolo ha difficoltà a gestire le sue emozioni e a verbalizzarle, ma conosce un metodo incredibile per esprimerle: migliaia di colori diversi. Non credo di aver mai conosciuto una persona che nella sua mente abbia una tavolozza così ampia. Quando descrive un suo stato d’animo, ti parla di un’emozione e si esprime nel seguente modo: “color Oliva; bianco Mille-raggi; marrone ghiaccio; blu di Prussia; verde Areca”. Puoi sentire quelle emozioni con tutti i sensi del corpo, la difficoltà nel trasformare le emozioni in parole, a volte, può derivare anche da un eccesso di ricchezza ed intensità o semplicemente da un modo diverso di conoscere il mondo. Alcuni dei contenuti di questo libro potrebbero sembrare banali. Non lo sono. Mi ha molto colpito in Appendice la scritta sotto la nuvoletta del pensiero: “Pensieri: parole e immagini nella mente. Io ho pensieri. Le altre persone hanno pensieri”. In un periodo semplice e banale, quante idee! In primis i pensieri sono sia parole che immagini, molti ragazzi nello Spettro Autistico pensano per immagini e non sanno che le altre persone pensano per parole. Alcuni ragazzi non sono neanche convinti che le altre persone pensino, in fondo i pensieri non si vedono. Infine “Io ho un pensiero” non “io penso”. Abbiamo tantissimi pensieri ogni giorno, pensieri più belli e pensieri inquietanti, avere un pensiero è fisicamente come osservare le nuvole passare nel cielo. A volte ci limitiamo a vederle passare e a volte le inseguiamo, ma i nostri “pensieri” non sono “noi”. Dare un nome ai sentimenti significa portare le emozioni sotto il controllo del più potente strumento che l’evoluzione ha regalato alla nostra specie: il linguaggio. Esplicitare i pensieri significa portare l’interazione sociale sotto il controllo del secondo strumento specifico della nostra specie: la capacità di assumere la prospettiva altrui, di usare una cornice relazionale per provare ciò che gli altri provano, comprendere i desideri e le motivazioni e regolare il nostro comportamento di conseguenza. È in questo che consiste la forza e l’utilità delle Conversazioni a Fumetti. Non si tratta di abilitare alla semplice comunicazione di bisogni, ma di abilitare i ragazzi alla conversazione e quindi, in definitiva, consentire loro di pensare un mondo che non avevano mai potuto pensare. Roma, Novembre 2013 David Vagni 11