La formazione deve essere un dovere Io HR Manager vi spiego tutti

Transcript

La formazione deve essere un dovere Io HR Manager vi spiego tutti
STORIA DI COPERTINA
La formazione deve essere un dovere
Io HR Manager vi spiego tutti i motivi
Intervista a Patrizia Biscu, Direttore Risorse Umane di ADS Assembly Data
System
Nadia Anzani
Cambiare per crescere e migliorarsi continuamente. Questo il principio
alla base di ADSLab, l’accademia di ADS Assembly Data System, dove a
insegnare sono i manager interni e da dove sono passati 148 giovani,
l’80% dei quali poi assunti su tutto il territorio nazionale. Una realtà dove
le nuove generazioni hanno anche l’occasione di ricoprire ruoli di alta
responsabilità affiancati da un mentore senior. Perché la cultura e il know
how aziendale non va disperso, ma trasferito.
“La formazione è tempo guadagnato, perché ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo diventiamo una cosa nuova. Fermarsi, riflettere e prendere consapevolezza dei propri gap per migliorarsi è fondamentale se si vuole cambiare davvero. E mutare pelle oggi è essenziale per non perdere terreno in termini di competitività. In tutte le aziende moderne oggi si lavora di fretta. Ma
se si vuole, una parentesi da dedicare al training dei propri dipendenti la si trova. Basta pensare a
quanto tempo perdiamo ogni giorno in riunioni interminabili o pause caffè eccessive. Dunque è
semplicemente una questione di ottimizzazione”. Così risponde a chi è convinto che la formazione
sia tempo perso Patrizia Biscu, Direttore Risorse Umane di ADS Assembly Data System Spa,
gruppo 100% italiano specializzato in soluzioni e tecnologie per l’Ict, networking, security, cloud,
data center e smart solution.
La società negli ultimi anni ha assunto 600 persone, prevalentemente giovani e avviato un interessante programma di training che ha coinvolto anche le prime linee aziendali.
“Dopo essere cresciuta molto in maniera organica, la nostra azienda ha avviato una serie di acquisizioni e oggi il nostro è un gruppo che conta 1.700 dipendenti con una età media che ruota attorno
ai 28 anni per la parte operativa, e 40 per il management”, spiega Biscu. “Per cultura aziendale
siamo stati sempre attenti ai giovani e alle problematiche legate al lavoro giovanile, tanto da avere
aderito fin dall’inizio ai programmi di alternanza scuola lavoro previsti dal Governo Renzi”.
Da dove arriva questa attenzione particolare verso le nuove generazioni?
Intanto dal settore in cui operiamo. La tecnologia evolve sempre più velocemente e avere in azienda
giovani nativi digitali, flessibili e dinamici è fondamentale per il nostro business. E poi riteniamo che
offrire ai ragazzi l’occasione di entrare nel mondo del lavoro sia un dovere per le aziende. A chi cerca
Patrizia Biscu
Patrizia Biscu, psicologa del lavoro, ha una consolidata
esperienza come Sr Consultant nel settore della selezione,
formazione e sviluppo del personale. Dal 2010 è Direttore
HR di ADS Assembly Data System Spa. In ADS ha definito e implementato i principali processi HR contribuendo a
realizzare sistemi gestionali flessibili e integrati nell’ambito
dell’amministrazione del personale, del recruitment, della
formazione e sviluppo e del compensation&benefits.
34
PERSONE&CONOSCENZE N.116
Una parte del team di ADS Assembly Data System Spa
occupazione si continua a chiedere esperienza, ma se non si
dà loro l’opportunità di farsela, rischiamo di incagliarci e di
restare fermi sempre allo stesso punto. Oggi, invece, a vincere sul mercato sono le aziende che si sanno muovere velocemente e in modo mirato in contesti sempre più complessi.
Su che basi vengono selezionati i giovani da
inserire nel vostro programma di training?
Devono avere meno di 29 anni, essere appassionati di
tecnologia, pratici, dinamici, con una buona propensione
verso il lavoro di gruppo ed essere attratti dalle nuove sfide.
Per quanto riguarda i progetti di alternanza
scuola lavoro con che tipo di scuole collaborate?
Fino a ora abbiamo avviato programmi di formazione
con tre Itis e un Liceo scientifico. La nostra società offre
servizi di assistenza oltre che sviluppare software all’interno, da qui la prevalenza di Istituti tecnici rispetto ad
altre tipologie di scuole. Ma ci sono anche ragazzi che entrano in azienda con stage post laurea o post diploma. A
tutti offriamo percorsi di formazione mirati.
Come mai avete scelto di occuparvi
personalmente della formazione e non vi siete
rivolti a una società esterna?
Siamo convinti che sia fondamentale non avere uno scollamento tra azienda e formazione. Se il docente è una
persona che lavora sul campo, che conosce la cultura
aziendale e la clientela, tutto il suo sapere viene trasferito ai ragazzi, che in questo modo hanno l’opportunità da
subito di conoscere bene la società, le sue logiche, il suo
approccio al mercato, la sua metodologia di lavoro, il suo
dinamismo. Un docente esterno può dare alcuni suggerimenti per gestire al meglio la formazione, ma non di più
perché, per quanto bravo sia, manca comunque del know
how dell’azienda. Cosa che per noi va evitata. Tra le altre
cose, i nostri dipendenti-docenti sono tutti giovani vicini
al nostro target di riferimento come cultura, forma mentis e interessi, il che agevola molto la comunicazione con i
ragazzi che frequentano i corsi.
Che avete scelto di fare internamente con la
vostra Academy ADSLab…
Esatto: il nostro laboratorio offre un piano di formazione professionale retribuito e inserimento a lungo termine
per neolaureati e neodiplomati in materie tecniche e ingegneristiche. Tutti gli allievi selezionati partecipano a un
corso di formazione intensivo affiancati da professionisti
ADS: project manager e referenti tecnici che già lavorano
su progetti sfidanti presso alcuni nostri clienti. I momenti
in aula si alternano così con percorsi on the job molto apprezzati dai giovani e molto efficaci.
Finora quanti giovani hanno partecipato a
questo percorso formativo?
Abbiamo realizzato 13 aule con 148 candidati di cui 20
solo nel primo semestre 2016, con una percentuale di assunzione, su tutto il territorio nazionale, dell’80%, di cui
il 30% composto da giovani donne. Un successo che ci ha
spinto a pensare di rafforzare la struttura. Cosa vi ha spinto in questa direzione?
In parte la mia deformazione professionale, visto che per
molti anni in Telecom Italia mi sono occupata di formazione. E poi il nostro Amministratore Delegato è fortemente convinto che il futuro sia dei giovani e che facendo
esperienza sul campo si impari molto più velocemente
che non attraverso semplici nozioni acquisite in aula.
Convinzioni che si traducono anche in azioni o no?
Direi proprio di sì, basti dire che il nostro Amministra-
PERSONE&CONOSCENZE N.116
35
nali sono abituati a muoversi con tempi e metodi di una
organizzazione gerarchica. L’esatto contrario della nostra
struttura, che invece è molto dinamica e assolutamente
senza gerarchie. Mettere a capo di queste figure senior un
giovane che ha già assimilato la cultura aziendale all’inizio
ha creato destabilizzazione, ma adesso sta funzionando.
Tanto che per il futuro prevediamo una direzione aziendale fatta da 30anni con senior che ricoprono figure da
mentore per trasferire conoscenza e competenze.
L’entrata dell’headquarter di ADS Assembly Data System Spa
tore Delegato ha nominato Direttore Generale e Direttore Operativo di Next-Era Prime, una delle società del
gruppo, due giovani 35enni, che operano con la supervisione del top management. Come stanno andando le cose?
Bene direi.
Una scelta più vicina alla mentalità britannica
che non a quella italiana. Da noi infatti nelle
aziende viene considerata più l’età che non le
capacità delle persone, per cui difficilmente un
30enne ricopre ruoli di alta responsabilità...
Infatti. Nel nostro Gruppo una persona Over 40 è già considerata senior. Dico solo che il nostro Responsabile Marketing e Comunicazione ha 28 anni, il Manager dell’area
legale 32. Certo poi abbiamo anche personale con maggior
esperienza che fa da mentore. Per esempio uno dei nostri
progetti formativi è focalizzato sul Talent management: vi
partecipano ragazzi selezionati con un assessment interno
ai quali stiamo facendo fare percorsi ad hoc di formazione
e mentoring, dove le nostre risorse senior trasferiscono ai
junior più brillanti il modo di stare in azienda e di operare.
Come muoversi e rapportarsi con i clienti.
Che obiettivi vi siete posti con questo progetto?
Gli obiettivi sono due. Primo dare un’occasione ai giovani
non solo di lavorare in contesti dinamici, ma anche di mettersi alla prova e dimostrare quello che sanno fare in ruoli
di alta responsabilità. Secondo: cambiare la mentalità di
alcune risorse senior che arrivando da realtà multinazio-
ADS Assembly Data System
ADS Assembly Data System Spa è un system integrator specializzato nell’ingegneria e impiantistica
di Rete, nelle infrastrutture e nelle piattaforme sistemistiche e applicative relative al mercato dell’ICT.
Fondata nel 1987 a Roma, ADS è partner tecnologico e fornitore di molti dei maggiori leader nell’industria delle telecomunicazioni, utilities, trasporti,
media, gaming e della Pubblica amministrazione.
www.assembly.it
36
PERSONE&CONOSCENZE N.116
Ma non tutti i senior sono capaci di fare un
passo indietro e di trasferire conoscenza e
competenze...
Certo non tutti possono farlo, anche perché il senior
deve avere prima di tutto le capacità e poi il desiderio di
farlo altrimenti non può funzionare.
Per quanto tempo prevedete l’affiancamento
dei senior alle risorse junior?
Tre, quattro anni non di più.
Un modo interessante anche per gestire i
senior in azienda visto l’innalzamento dell’età
pensionabile...
Sì, sono figure indispensabili per l’azienda. Utilizzarli
come mentore è fondamentale per non disperdere il patrimonio interno, il know how e la cultura aziendale.
Molte società sostengono di non poter fare
formazione perché richiede troppi investimenti
e in tempi di crisi la spending review è quasi un
obbligo, lei cosa risponde?
Che facendo tutto in casa i nostri investimenti in formazione sono stati di qualità e hanno richiesto investimenti
minimi. Per esempio all’inizio i corsi di formazione al
personale che poi avrebbe dovuto andare in aula li facevo
io. È solo una questione di volontà.
Quanto tempo dedicano i vostri manager
all’attività di formatori? La durata dei sei corsi di ADSLab oscilla tra le due e le
quattro settimane. I docenti si alternano, non sono sempre gli stessi, per cui all’attività di formazione dedicano
al massimo quattro ore al giorno. Quindi il lavoro di routine può essere portato avanti tranquillamente.
E quanto tempo ci ha messo per far passare in
azienda che il training è fondamentale? Nel 2010, anno in cui sono entrata nel gruppo, non esisteva una cultura della formazione, tanto che una volta il
precedente Amministratore Delegato mi ha chiesto incuriosito che cosa facessimo in aula. Ho dovuto lavorare
lungamente e con determinazione per convincerlo che il
tempo dedicato al training non era buttato al vento. Oggi
però sono molto soddisfatta perché il top management
mi ringrazia di avere insistito.