Lezione 9 e 10 - Dipartimento di Giurisprudenza, Studi politici e

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Lezione 9 e 10 - Dipartimento di Giurisprudenza, Studi politici e
21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
A.A. 2015/2016
DIRITTO INTERNAZIONALE
Prof. Cesare Pitea email [email protected]
ricevimento mercoledì 9:30/11:30
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PARTE II:
LA PRODUZIONE
NORMATIVA
Il diritto dei trattati
2
1
21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSOnmxzn
DI LAUREA SPERI
SCHEMA DELLA LEZIONE
Il diritto dei trattati: nozione e codificazione
La formazione dei trattati





La rappresentanza dello Stato
Il procedimento di formazione
La stipulazione
Le riserve
L’ambito di applicazione dei trattati




Ratione temporis  estinzione
Ratione personae  trattati e stati terzi
La validità dei trattati
L’interpretazione dei trattati


3
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INTRODUZIONE/1

Definizione (di accordo/trattato/convenzione)


convergenza di manifestazione di volontà di due (trattati
bilaterali) o più (trattati multilaterali) soggetti di diritto
internazionale, ciascuno dei quali consente, nei confronti
dell’altro o degli altri ad osservare come obbligatorie
determinate regole di condotta
Le convenzioni sono una fonte



-atto: dipende da una condotta: manifestazione di volontà
di diritto internazionale particolare : vincolano solo gli
Stati che si impegnano
fondamento: pacta sunt servanda (Art. 26 VCLT)
4
2
21/10/2015
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INTRODUZIONE/2

Il diritto dei trattati è l’insieme delle norme
consuetudinarie

Che regolano
La formazione del vincolo (conclusione, riserve, entrata in
vigore)
 La validità, l’efficacia, l’applicazione e l’interpretazione
 La modifica ed l’emendamento
 La sospensione o cessazione del vincolo


Con carattere residuale
Ciascun trattato può disciplinare tali questioni in modo
autonomo
 Limite: rispetto dello jus cogens

5
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LA CODIFICAZIONE DELLA MATERIA

La codificazione del diritto dei trattati



Generale: Convenzioni di Vienna sul diritto dei trattati
Profili particolari
Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati (VCLT)

È un trattato: ambito di applicazione formale disciplinato
dalla Convenzione stessa


«Senza pregiudicare l'applicazione di qualsivoglia regola enunciata
nella presente Convenzione alla quale i trattati siano sottoposti in
virtù del diritto internazionale indipendentemente dalla
Convenzione suddetta» (art. 4)
Costituisce, in gran parte, codificazione e punto di
riferimento per la rilevazione delle norme consuetudinarie
6
in materia:

ES: CIG: Dispute regarding Navigational and Related Rights
(Costa Rica v. Nicaragua), Judgment of 13 July 2009, par. 47
3
21/10/2015
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/1
I SOGGETTI ABILITATI A NEGOZIARE E CONCLUDERE

Autorità abilitate ipso facto a rappresentare lo Stato:
Capo di Stato, Capo di Governo, Ministro degli esteri
 Capi di missione diplomatica (o rappresentanza presso O.I.)



Limiti!
Plenipotenziari = persone dotate di pieni poteri =
documento

proveniente dalle autorità competenti dello Stato, che c
certifica l’attribuzione in capo a un soggetto (plenipotenziario) del
potere di rappresentare lo Stato
 Determina estensione e limiti del mandato: di solito non consente
l’espressione del consenso a vincolarsi


I pieni poteri non sono necessari se il potere di
rappresentanza di un soggetto risulta dalla pratica degli
Stati interessati o da altre circostanze
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/2
SCHEMA DEL PROCEDIMENTO
iniziativa
Stati, OO.II. (organi di), società civile (indirettamente).
negoziato
Bilaterale / Multilaterale: OO.II. – Conferenze diplomatiche ad hoc
adozione
del testo  fine del negoziato e fissazione dell’oggetto del consenso
GEN: consenso di tutti i partecipanti – OO.II.: regole di voto
dell’organo – CONF .INT.: 2/3, salvo diversa regola pattuita tra i
partecipanti – PRASSI: consensus. Il trattato è aperto alla FIRMA
[autenticazione]
stipulazione
entrata in
vigore
registrazione
del testo  certifica (mediante la firma, la firma ad referendum, la
parafatura o il diverso modo previsto dalle parti) il contenuto del
testo adottato (lingue ufficiali), in vista della sua conclusione
differita.
- Forma semplificata /forma solenne
- «Condizionata» dall’apposizione di riserve (solo trattati
multilaterali)
NB: alle condizioni previste dal trattato (spec. tratt. multilaterali)
c/o SG NU (art. 102 Carta NU; art. 80 VCLT)
8
Forma di pubblicità, non requisito di validità: CIG: Maritime
Delimitation and Territorial Questions between Qatar and Bahrain
(Qatar v. Bahrain), ICJ Reports 1994. at 122, para. 29
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/3
LA STIPULAZIONE/1
Fase fondamentale: consenso a vincolarsi
 Principio di libertà delle forme:


ciò che conta è l’esistenza dell’accordo (Art. 11 VCLT)


CIG: Land and Maritime Boundary between Cameroon and
Nigeria, 10/10/2002, par. 264
Le forme di manifestazione del consenso previste per un
dato trattato possono
Essere indicate nelle disposizioni finali del trattato,
 Desumersi dal trattato o dalle circostanze della sua
conclusione


Il consenso può essere manifestato anche mediante
espressioni verbali o fatti concludenti, purché essi
siano univoci
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/4
LA STIPULAZIONE/2: FORMA SOLENNE (ART. 14 VCLT)
Di gran lunga la più utilizzata per i trattati
multilaterali (ma non per questo oggetto di obbligo)
 Manifestazione del consenso




differita
Incorporata in un atto formale consistente nel deposito o
nello scambio degli strumenti di ratifica (o
accettazione, o approvazione) presso il depositario
Che valore ha la firma in questi casi?
non è manifestazione del consenso a vincolarsi, né impegna lo
Stato a contrarre
 Intenzione di procedere in buona fede alla successiva
manifestazione del consenso:


10
Impone allo Stato firmatario di astenersi da atti che pregiudichino
l’oggetto e lo scopo del trattato (art. 19 VCLT)
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/4
LA STIPULAZIONE/2: FORMA SOLENNE (ART. 14 VCLT)

Ratifica
= separata dichiarazione scritta con la quale viene espressa
la volontà dello Stato di vincolarsi
 si perfeziona quando è portata a conoscenza delle altri parti
interessante, mediante




Lo scambio degli strumenti di ratifica, nei trattati bilaterali
Il deposito presso il depositario, per i trattati multilaterali
Adesione

Svolge la medesima funzione della ratifica (espressione del
consenso a vincolarsi) ma da parte di uno Stato



Che non abbia preso parte al negoziato
Che non abbia firmato il trattato entro il termine previsto
È possibile nella misura in cui sia consentito dal trattato o
risulti da altri elementi che si intendeva consentirlo
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/5
LA STIPULAZIONE/2: FORMA SEMPLIFICATA

Le forme semplificate di conclusione del trattato


Firma: in tal caso vale come espressione del consenso (art.
12 VCLT)
Scambio degli strumenti che costituiscono il trattato
(art. 13 VCLT)
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21/10/2015
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/6
COMPETENZA E PROCEDURA NAZIONALI/1


Sono questioni regolate dal diritto interno
Rilevano per il diritto internazionale solo in via
eccezionale
Regola generale: art. 27 VCLT
 Art. 46 VCLT annullabilità di un trattato concluso in
 violazione manifesta
 = obiettivamente evidente per ogni Stato che si comporti
in materia secondo la pratica abituale e in buona fede
 di una disposizione interna fondamentale in materia di
competenza a stipulare

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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/6
COMPETENZA E PROCEDURA NAZIONALI/2

Le disposizioni rilevanti nella Costituzione italiana
Art. 87, co. 8 Cost.: Il PdR “ratifica i trattati internazionali,
previa, quando occorre, l’autorizzazione delle Camere”
 Art. 80 Cost.: le Camere autorizzano con legge la ratifica dei
trattati internazionali che







Sono di natura politica
Prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari
Comportano variazioni di territorio
Comportano oneri alle finanze
Richiedono modificazione di leggi
L’espressione ratifica, utilizzata nel contesto della
Costituzione


Indica ogni atto mediante il quale lo Stato esprime il proprio consenso a
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essere vincolato
Non deve essere confusa con il significato tecnico di tale termine nel
diritto dei trattati
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21/10/2015
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/6
COMPETENZA E PROCEDURA NAZIONALI/3

Il potere di ratifica è



Formalmente presidenziale
Sostanzialmente del Governo (controfirma)
La legge di autorizzazione




Necessaria in materie in cui è competente il Parlamento
È una legge in senso formale, approvata con il
procedimento generalmente previsto dalla costituzione
Non è sottoponibile a referendum abrogativo (questione
dell’euro)
Se il trattato incide su disposizioni costituzionali, la legge di
autorizzazione deve essere una legge costituzionale
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DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
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LA FORMAZIONE DEI TRATTATI/7
ENTRATA IN VIGORE

Trattati bilaterali: Al momento della reciproca conoscenza
dell’espressione del consenso a vincolarsi di entrambe le parti


Salvo il trattato disponga altrimenti
Trattati multilaterali: entrano in vigore

Secondo le modalità previste dal trattato o concordate tra i
partecipanti al negoziato
Normalmente, al raggiungimento di un numero minimo di
ratifiche
 A volte, condizioni più complesse (Protocollo di Kyoto)



Regola residuale: ratifica di tutti gi Stati che hanno
partecipato al negoziato (art. 24 VCLT)
In pendenza di entrata in vigore
Obbligo di non pregiudicare lo scopo e l’oggetto
 Possibilità di applicazione provvisoria (art. 25 VCLT)

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21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
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LE RISERVE AI TRATTATI /1
ASPETTI GENERALI

Problema : coniugare due esigenze:
integrità della regolamentazione giuridica prevista dal trattato
(uguaglianza degli obblighi e diritti per tutte le parti),
 flessibilità per consentire di accomodare particolari esigenze di
singoli Sati, favorendo la più ampia partecipazione al trattato
stesso.


Evoluzione della disciplina
CIG, Riserve alla Convenzione sul Genocidio, Parere
 VCLT, artt. .... (1969)
 Controversie nella prassi  in particolare trattati sui diritti
umani
 CDI, Linee-guida sulle riserve (...) un tentativo di sintesi?

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DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
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LE RISERVE AI TRATTATI /2
RISERVE E DICHIARAZIONI INTERPRETATIVE

Una riserva è (art. 2.d VCLT; Linea-guida CDI, 1.1)
Una dichiarazione unilaterale
Formulata da uno Stato nella fase di stipulazione di un trattato
 Che vuole perseguire una modifica dell’effetto giuridico di determinate
disposizioni del trattato
 Nella loro applicazione a tale Stato (Stato riservante)



Una dichiarazione interpretativa è (Linea-guida CDI, 1.2)



Una dichiarazione unilaterale
Mediante la quale il formulante vuole specificare o chiarire il significato
o la portata di un trattato o di sue disposizioni
Distinzione tra le due fattispecie


Non l’«etichetta» attribuita dallo Stato formulante
È determinata dall’effetto giuridico che l’autore intende
produrre attraverso essa
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DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
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LE RISERVE AI TRATTATI /3
AMMISSIBILITÀ/VALIDITÀ DELLE RISERVE

Quando una riserva è ammissibile(art. 19 VCLT) o
valida (Linee-guida CDI, 3.1)
quando... sia una riserva (no riserve c.d. «generali»)
 quando non sia proibita dal trattato;
 quando il trattato disponga che possono essere fatte determinate
riserve, fra le quali essa figura
 in ogni caso, purché essa non sia incompatibile con l'oggetto e
lo scopo del trattato



Non deve incidere su un elemento essenziale del trattato, in modo
tale da pregiudicare la raison d’être del trattato (Linee-guida CDI,
3.1.5)
Chi rileva l’ammissibilità di una riserva?
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Gli Stati
 Gli organi di soluzione delle controversie/di controllo istituiti
da trattati

DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
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LE RISERVE AI TRATTATI /3
EFFETTI DELLE RISERVE /1 – RISERVE AMMISSIBILI

Riserve espressamente autorizzate dal trattato:


il trattato entra in vigore tra lo Stato formulante e tutti gli altri
Stati parti così come modificato dalla riserva
Altre riserve (art. 23)  dipende dalla reazione degli altri
Stati
Accettazione: il trattato entra in vigore tra lo Stato formulante
e ciascuno Stato accettante così come modificato dalla riserva
 Obiezione:
 solo alla riserva
 il trattato entra in vigore (Stato formulante e Stato obiettante),
ad esclusione della disposizione su cui verte la riserva
 alla riserva e all’entrata in vigore del trattato
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 il trattato non entra in vigore nelle relazioni tra i due Stati

10
21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
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LE RISERVE AI TRATTATI /3
EFFETTI DELLE RISERVE /2 – RISERVE VIETATE /A

Lasciato aperto dalla VCLT


 art. 23 (effetti delle riserve): si applica solo alle riserve
formulate in conformità all’art. 19
in teoria, due possibili soluzioni

Prevale la volontà di non essere soggetto alla disposizione
riservata, ma «essenziale»  lo Stato riservante non diviene
parte al trattato

Prevale la volontà di vincolarsi al trattato  la riserva è nulla
e deve considerarsi come non apposta  lo Stato
formulante è parte al trattato nella sua intergralità
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DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
LE RISERVE AI TRATTATI /3
EFFETTI DELLE RISERVE /2 – RISERVE VIETATE /B

Nella prassi



Gli Stati tendono a considerare Parti gli Stati che formulano riserve
vietate
Gli organi di monitaraggio dei DU hanno ritenuto le riserve vietate
nulle e come non apposte (Corte EDU, Belilos c. Svizzera, 1988,
Comitato DU, Commento Generale n. 24, 1994)
Guida alla pratica CDI (sviluppo progressivo?)
 Linea-guida 4.5
La riserva è nulla e priva di effetti giuridici, indipendentemente
dalla reazione degl i altri Stati
 Lo Stato formulante è vincolato al trattato nella sua interezza,
salvo



Abbia già espresso la volontà di non essere vincolato in caso di invalidità
della riserva
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Esprima tale volontà entro 12 mesi dall’accertamento dell’invalidità
della riserva
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21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
L’AMBITO DI APPLICAZIONE DEI TRATTATI /1
RATIONE PERSONAE
Un trattato vincola solo gli Stati che hanno
espresso il consenso
 La regola pacta sunt servanda ha valore intersoggettivo
(art. 34 VCLT)
 Gli Stati terzi non assumono diritti o obblighi, salvo vi
abbiano consentito




Espressamente e per iscritto (in caso di disposizioni a loro
carico), art. 35 VCLT
Anche mediante comportamenti concludenti (disposizioni a
loro favore), art. 36 VCLT
Eccezione: obblighi derivanti da situazioni oggettive

ES: se uno Stato A cede una parte del proprio territorio allo Stato B,
lo Stato (terzo) C è obbligato a rispettare l’integrità territoriale dello23
Stato B nell’estensione determinata dalla cessione
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
L’AMBITO DI APPLICAZIONE DEI TRATTATI /2
RATIONE TEMPORIS /1
 Dal
momento dell’entrata in vigore (principio di
irretroattività dei trattati)  salvo diversamente
stabilito (art. 29)
 Fino


al momento in cui il trattato
Si estingue
Sia incompatibile con disposizioni di altri trattati successivi
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21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
L’AMBITO DI APPLICAZIONE DEI TRATTATI /2
RATIONE TEMPORIS /2 – CAUSE DI ESTINZIONE

Decorso del termine

Denuncia

Abrogazione tramite un nuovo accordo, esplicito o implicito, tra
tutte le sue parti

Mutamento fondamentale delle circostanze (rebus sic stantibus)

Sopravvenuta contrarietà a norme di jus cogens

Violazione “sostanziale” o “grave” (inademplenti non est
adimplendum)
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DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
LA VALIDITÀ DEI TRATTATI /1
LE CAUSE DI INVALIDITÀ /1 - GENERALITÀ

Definizione: situazioni che incidono sulla capacità del
trattato di produrre gli effetti giuridici voluti
principio di tipicità (art. 42 VCLT)
non incidono su corrispondenti obblighi di diritto consuetudinario
(art. 43 VCLT)
 incidono sul trattato nel suo complesso, ma possono essere
parziali (relative agli effetti giuridici di talune clausole), salvo sia
previsto diversamente per talune specifiche situazioni (ad es:
contrarietà a jus cogens = nullità dell’intero trattato (art. 44§4),
se concorrono tre condizioni (art. 44§2 VCLT):


la clausola è separabile dal trattato
tali clausole non sono state essenziali per il consenso
 l’esecuzione della restante parte del trattato non è “ingiusta”



non possono essere invocate dallo Stato che abbia (espressamente
o tramite acquiescenza) accettato che il trattato è valido o
continua a spiegare i propri effetti, salvo nullità per violenza o 26
contrarietà a jus cogens
13
21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
LA VALIDITÀ DEI TRATTATI /1
LE CAUSE DI INVALIDITÀ /1 - GENERALITÀ

Vizi del consenso:
violazione di disposizioni fondamentali di diritto interna sulla
competenza a concludere i trattati
 vizi del consenso in senso stretto: errore, dolo o corruzione,
violenza


Contrasto con una norma di diritto imperativo (jus
cogens)
colpisce necessariamente il trattato nel suo complesso (art 44
VCLT)
 ha effetti peculiari: obbligo di rimozione di tutte le conseguenze
di atti di esecuzione di tali disposizioni (art. 71 VCLT)
 non può essere sanata dall’accettazione o dall’acquiescenza delle
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altre parti (art. 45§2 VCLT)
 giurisdizione obbligatoria della CIG (art. 66 VCLT)

DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
L’INTERPRETAZIONE DEI TRATTATI /1

Il problema dell’interpretazione



La regola generale (art. 31)







Il principio di buona fede
L’interpretazione testuale
Il contesto
Elementi di interpretazione soggettiva nella regola generale (art.
31§3 (a) e (b) e 31§4)
L’oggetto e lo scopo del trattato e l’interpretazione teleologica
L’interpretazione evolutiva e sistemica (art. 31§3(c))
I mezzi complementari (art. 32)



Diritto scritto e interpretazione
Natura delle regole sull’interpretazione dei trattati internazionali
quando possono essere utilizzati? Per confermare un’interpretazione,
ovvero quando l’applicazione della regola generale porta a un
risultato oscuro o irragionavole.
cosa sono i lavori preparatori? Resoconti scritti (verbali, rapporti,
documenti, etc…) relativi alla negoziazione di un trattato
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Interpretazione di trattati redatti in più lingue (art. 33)
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21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
L’INTERPRETAZIONE DEI TRATTATI /2
ESEMPI /1 – INTERPRETAZIONE TELEOLOGICA

WTO AB, Caso dei gamberetti, WT/DS58/AB/R:
le risorse biologiche marine e la biodiversità sono una “risorsa
naturale esauribile” la cui tutela giustifica, a determinate
condizioni, deroghe ai principi del libero commercio?
 Sì, lo scopo e l’oggetto degli accordi OMC non si limitano a
promuovere l’espansione del commercio internazionale tramite la
liberalizzazione degli scambi, ma anche nell’istituzione di un
sistema di commercio mondiale che consenta un uso ottimale
delle risorse mondiali conformemente all’obbiettivo di uno
sviluppo sostenibile, come risulta dal preambolo.


CtEDU, Golder c. Regno Unito, sent. 1975:
l’art. 6 CEDU, che espressamente disciplina solo i diritti nel
processo, contiene anche un implicito diritto al processo
(protezione contro il diniego arbitrario di tutela giurisdizionale)?
29
 Sì, altrimenti l’obiettivo di tutela dei diritti nel processo
sarebbe reso vano dall’esclusione della tutela giudiziaria

DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
L’INTERPRETAZIONE DEI TRATTATI /2
ESEMPI /2 – INTERPRETAZIONE EVOLUTIVA

CIG, Sud ovest africano, parere 1971:


l’obbligo per il mandatario di amministrare i territori
nell’esecuzione di una “sacra missione di civilizzazione” ,
previsto nel sistema dei mandati del 1919, implica nel 1971
l’obbligo di farlo nell’obiettivo dell’autodeterminazione?
Sì, in virtù dell’evoluzione del sistema normativo e
dell’affermazione pattizia e consuetudinaria del relativo
principio
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21/10/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA SPERI
L’INTERPRETAZIONE DEI TRATTATI /2
ESEMPI /3 – TRATTATI IN PIÙ LINGUE
 CtEDU, Wemhoff c. Germania, sent. 1968 :
interpretazione dell’art. 5 CEDU (divieto di detenzione arbitraria)
In francese «Toute personne arrêtée ou détenue, dans les conditions
prévues au paragraphe 1.c du présent article, doit être aussitôt traduite
devant un juge ou un autre magistrat habilité par la loi à exercer des
fonctions judiciaires et a le droit d'être jugée dans un délai
raisonnable, ou libérée pendant la procédure »
 In inglese «Everyone arrested or detained in accordance with the
provisions of paragraph 1.c of this article shall be brought promptly
before a judge or other officer authorised by law to exercise judicial
power and shall be entitled to trial within a reasonable time or to
release pending trial ».
 indica che l’arrestato ha diritto a essere giudicato (alla conclusione del
giudizio) in tempi ragionevoli; il testo inglese può essere interpretato
anche nel senso che esso deve prontamente essere portato a giudizio,
indipendentemente dalla durata di questo. La prima interpretazione è
da preferire, poiché concilia meglio i due testi (nel senso che il testo
inglese si può interpretare anche nel primo modo, mentre quello
francese non si presta a essere interpretato nel secondo) e perché è
31
maggiormente conforme all’oggetto e allo scopo del trattato


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