La riforma del servizio di distribuzione del gas naturale

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La riforma del servizio di distribuzione del gas naturale
CReSV
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Centro Ricerche su
Sostenibilità e Valore
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La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali minimi di gara tra strategia e finanza Indice EXECUTIVE SUMMARY __________________________________________________________________ 3 1.1. IL CONTESTO DELLA RICERCA __________________________________________________
1.2. LE DOMANDE DI RICERCA _____________________________________________________
1.3. LA METODOLOGIA __________________________________________________________
1.4. I RISULTATI DELLA RICERCA ___________________________________________________
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EXECUTIVE SUMMARY 1.1. Il contesto della ricerca La riforma del servizio nazionale di distribuzione del gas naturale è stata oggetto nell’ultimo decennio di numerosi interventi legislativi, l’ultimo dei quali, contenuto nell’art. 46‐bis del D.L. 159/2007 e nei successivi decreti ministeriali, ha portato alla definizione di 177 Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) attraverso cui obbligatoriamente svolgere l’attività di distribuzione del gas naturale. Lo scopo di tale intervento normativo è stato di “…garantire al settore della distribuzione di gas naturale maggiore concorrenza e livelli minimi di qualità dei servizi essenziali, secondo l’identificazione di bacini ottimali di utenza” gestiti “…in base a criteri di efficienza e riduzione dei costi”, agevolando “…le relative operazioni di aggregazione”, prevedendo di conseguenza che i singoli enti locali appartenenti a ciascun ATEM affidino tale servizio tramite gara unica a un unico operatore. Indipendentemente dalla possibilità concreta di prevedere quale sarà l’effettivo risultato che il nuovo dettato normativo avrà sul contesto competitivo nazionale, si può affermare che la riforma avrà un impatto sugli equilibri di mercato fra gli operatori presenti a livello nazionale. Prevedendo, infatti, un dimensionamento minimo delle gare per l’affidamento del servizio, in una logica normativa di recupero di efficienza e riduzione dei costi, sono coinvolte necessariamente tematiche rilevanti di natura concorrenziale, finanziaria e legale, le cui ricadute in termini applicativi risultano ancora oggi di difficile determinazione. 1.2. Le domande di ricerca In ragione del contesto precedentemente descritto, il progetto di ricerca svolto dal Centro di Ricerca su Sostenibilità e Valore (CReSV) dell’Università Bocconi, in collaborazione con Assogas, si è posto molteplici obiettivi. In particolare, le domande di ricerca alla base del progetto possono essere identificate come segue: ‐ Quali sono i principali tratti caratteristici dell’attuale scenario competitivo nel settore della distribuzione del gas naturale a livello nazionale? ‐ Quali sono gli impatti che il rinnovato contesto normativo può avere sui futuri scenari competitivi? ‐ Qual è il profilo ideale degli operatori potenzialmente in grado di aggiudicarsi le gare di ATEM sulla base del rinnovato scenario normativo? 1.3. La metodologia Al fine di dare risposta alle precedenti domande di ricerca, il progetto è stato basato su di una metodologia di simulazione che prendesse a oggetto un campione rappresentativo dell’attuale popolazione dei soggetti operanti nel settore della distribuzione del gas naturale su scala nazionale, prendendo necessariamente in esame anche le relazioni esistenti a livello di Gruppi imprenditoriali 3
operanti nel settore dei servizi pubblici locali, cui molti degli operatori della “distribuzione” fanno oggi riferimento. Si è partiti, dunque, da un campione di 224 operatori che a livello nazionale oggi operano in 6.470 comuni italiani che beneficiano della distribuzione di gas naturale. Sono stati, quindi esclusi in precedenza, in ragione degli obiettivi del progetto e delle specificità normative attuali, tutti quei comuni in cui non fosse garantita la distribuzione di gas naturale. Sono stati altresì esclusi a priori tutti i casi in cui non ci fossero sufficienti informazioni per poter procedere con la simulazione, come per esempio i comuni di cui non fosse noto il numero di Punti di Riconsegna (PdR, di fatto “gli utenti attivamente collegati al servizio”) ovvero i dati economico‐finanziari degli operatori attualmente titolari di una concessione per la distribuzione del gas naturale. Tutti i dati sono stati acquisiti da fonti pubbliche, quali il Ministero per lo Sviluppo Economico e l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, così come da database proprietari quali AIDA, fornito da Bureau Van Dijk, per tutto ciò che attenesse ai dati economico finanziari e societari degli operatori inclusi nel campione. A seguito dell’attività di raccolta dati e costruzione del dataset necessario ai fini dell’analisi, la successiva fase di simulazione è stata basata su screening necessari per identificare il contesto di riferimento attuale e futuro, così come per identificare il profilo ideale dei soggetti potenzialmente in grado di aggiudicarsi le gare sulla base del rinnovato contesto normativo. In particolare, sono stati identificati due ordini di screening: un primo set di screening di natura normativa, costruito sulla base del dettato del D.L. 226/2011 in base a cui sono definiti i criteri necessari per consentire, da un punto di vista “amministrativo e formale”, la partecipazione di un operatore della distribuzione alle gare di ATEM; un secondo set di screening di natura industriale, costruito, invece, sulla base delle analisi del contesto industriale del settore oggetto di analisi e volto a identificare, sulla base dei livelli medi di investimento ragionevolmente necessari per partecipare con successo alle gare, la effettiva sostenibilità industriale di un business nel settore della distribuzione del gas naturale, nonché le caratteristiche dei soggetti che potranno effettivamente aspirare a presentare offerta con concrete possibilità di successo. 1.4. I risultati della ricerca I risultati emersi dalla fase di simulazione e analisi dei dati consentono di delineare uno scenario futuro, permettendo di sviluppare considerazioni prospettiche di significativo interesse non solo per gli operatori attualmente coinvolti nel contesto competitivo del settore, ma anche per i soggetti potenzialmente interessati al settore della distribuzione del gas naturale, tanto del mondo dei policy maker quanto del contesto finanziario nazionale e internazionale. In particolare, dall’analisi dei dati si conferma uno scenario competitivo attuale caratterizzato da un elevato livello di concentrazione del mercato. Basti pensare che il 50% circa dei PdR a oggi distribuiti sul territorio nazionale è concentrato nelle mani di due grandi gruppi industriali. Circa il 95% degli operatori analizzati, inoltre, detiene una quota di mercato inferiore allo 1% dei PdR su scala nazionale. Con riferimento alla analisi e valutazione del potenziale scenario competitivo futuro, emergono considerazioni ancora più interessanti e di sicuro maggiore rilievo. In primo luogo, si rileva una frammentazione del mercato nei territori interessati dagli ATEM che – a prima vista – potrebbe 4
garantire un discreto potenziale competitivo per le future gare; i risultati, infatti, evidenziano un numero medio di operatori attualmente presenti all’interno del perimetro dei futuri ATEM pari a 10. Considerazioni divergenti, però, emergono analizzando l’effettiva capacità normativa e industriale degli operatori di partecipare alle gare di ATEM. Dall’analisi degli screening oggetto di simulazione, infatti, si evince che il numero di operatori attualmente presenti nel perimetro di uno specifico ATEM e potenzialmente in grado di avere le caratteristiche per aggiudicarsi la relativa gara sia compreso in un ristretto range che varia da 1 a 1,3 per ciascun ATEM. Da ciò emerge un evidente e drastico ridimensionamento del potenziale concorrenziale all’interno di ciascuna gara in ragione del rinnovamento normativo in atto. Analizzando, inoltre, le peculiarità dimensionali degli operatori potenzialmente partecipanti alle gare, i risultati evidenziano che tipicamente gli operatori di grandi dimensioni (ovvero quegli operatori con fatturato superiore a € 50 Mln) hanno una probabilità di esprimere le potenzialità per aggiudicarsi una gara di ATEM mediamente nel 90% dei casi in cui sono presenti, e di conseguenza potenziali partecipanti, a una specifica gara di ATEM. Raramente gli operatori di medie dimensioni (ovvero quegli operatori con fatturato compreso tra € 10 Mln e € 50 Mln) esprimono un potenziale di successo mediamente superiore al 20%; sostanzialmente esclusi risultano essere gli operatori di piccole e micro dimensioni (ovvero gli operatori rispettivamente con fatturato compreso tra € 2 Mln e € 10 Mln, e inferiore a € 2 Mln). Tali risultati, il cui dettaglio è presentato e analizzato nella ricerca, portano a esprimere considerazioni non del tutto in linea con gli obiettivi del dettato normativo attuale; si delineerebbe, infatti, uno scenario competitivo e concorrenziale estremamente limitato e difficilmente sostenibile da molti degli operatori attualmente esistenti nel settore della distribuzione del gas naturale, ma soprattutto un livello di “contendibilità reale” molto scarso nelle varie gare di ATEM. Ciò si tradurrebbe – sulla base dei risultati dello Studio – nella pratica impossibilità di sviluppare condizioni favorevoli per una reale concorrenza in questa fase di transizione del mercato 5