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paese: spagna i.
PAESE:
SPAGNA
I.
Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento
A. Quadro degli indici economici, demografici e sociali
Nei primi sei mesi del 2004 l’economia spagnola ha mantenuto un andamento
positivo, con una crescita del PIL del 2,6% su base annua, superiore di nove
decimi alla media europea.
Tra i principali componenti del PIL, il consumo nazionale ha fatto registrare
una partecipazione pari al 3,4%, di due decimi inferiore al dato rilevato nei
primi tre mesi del 2004, risultato di una leggera decelerazione del consumo
privato come conseguenza del diminuito potere d’acquisto dei salari.
Per quanto concerne gli investimenti, il primo semestre 2004 ha fatto
registrare una significativa accelerazione dovuta, principalmente, al positivo
andamento della componente dei beni strumentali, cresciuta nel periodo in
questione del 3,6% su base annua. Positivo l’andamento del settore delle
costruzioni (+4,2%), con una minore crescita dell’edilizia residenziale,
compensata da un maggiore dinamismo delle infrastrutture.
Sempre piu’ debole il settore della domanda esterna che nel secondo
trimestre del 2004 ha continuato ad incrementare il proprio saldo negativo.
I dati disponibili alla fine di luglio 2004 indicano un totale di esportazioni pari a
86,33 mld/€ (+5,9% rispetto ai primi sette mesi del 2003), contro importazioni
per 118,08 mld/€ (+11,2% rispetto allo stesso periodo del 2003), con un saldo
negativo di 31,75 mld/€.
In calo anche il tasso di copertura, che dopo aver raggiunto a marzo il 75,3%
contro il 74,86% di media nel 2003, e’ sceso alla fine di luglio al 73,11%.
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Spagna
La conferma del persistente, negativo andamento del commercio estero
spagnolo ripropone il problema, qui ampiamente dibattuto, della lenta crescita
della produttività spagnola, alla quale va aggiunta – come ulteriore elemento di
difficoltà - la forte concentrazione delle esportazioni spagnole verso il tuttora
semi-statico mercato europeo e la loro scarsa penetrazione nei piu’ dinamici
mercati asiatici e nordamericani.
Relativamente al mercato del lavoro, i dati pubblicati dall’Istituto di Statistica
spagnolo relativamente al terzo trimestre 2004 mostrano un incremento
dell’occupazione pari al 2,51% interannuale, due decimi superiore a quello del
trimestre anteriore.
Tuttavia, alcuni analisti, pur considerando positivamente tale dato, hanno
evidenziato la permanenza di alcune carenze strutturali del mercato del lavoro
spagnolo, quali l’alto indice di disoccupazione delle donne (14,38% rispetto al
7,87% per gli uomini) e l’elevata percentuale di contratti temporanei
sottoscritti nei primi nove mesi del 2004, cresciuti in tale periodo nove volte
piu’ di quelli a tempo indeterminato. La creazione di circa 422.600 nuovi posti
di lavoro nel periodo da gennaio a settembre ha fatto, in ogni caso, scendere il
tasso di disoccupazione al 10,54%, il miglior risultato dalla fine del 2001.
Leggermente incoraggiante l’andamento dell’inflazione che, dopo aver
interrotto, tra aprile e giugno 2004, la tendenza discendente cominciata
nell’agosto 2003 (alla fine di giugno era stata toccata quota 3,5%), ha ripreso
un trend positivo, scendendo a settembre a quota 3,1% su base annua
(superiore di 9 decimi di punto percentuale alla media della zona euro),
nonostante la spinta inflazionistica rappresentata dal forte aumento del prezzo
del petrolio.
Tale aumento ha, invece, cominciato a riflettersi sull’andamento dei prezzi
industriali che nel mese di settembre sono aumentati dello 0,3%, portando
l’indice annuo a quota 4,6%, il piu’ alto dal 2000.
Per quanto concerne il bilancio dello Stato, nonostante ad agosto 2004 sia
stato registrato ancora un leggero surplus dei conti pubblici (+0,06%), le
previsioni per il 2004 indicano una chiusura in negativo dei conti pubblici, con
un deficit che dovrebbe attestarsi intorno all’1%. Tale risultato e’ in ogni caso
considerato in questi ambienti governativi “positivo”, tenendo conto del fatto
che nel bilancio pubblico e’ stato inserito anche il cosiddetto “debito occulto”,
rappresentato dalla contabilizzazione di alcune spese lasciate in sospeso dal
precedente Governo, quali il debito dello Stato nei confronti della Comunita’ di
Andalusia (circa 2,5 mld/€), l’assunzione da parte dello Stato del debito
dell’Ente televisivo nazionale, la RTVE, pari a oltre 600 mln/€ e di quello
dell’Ente per le Ferrovie (RENFE).
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Spagna
B.
Previsioni per il biennio seguente
Alla fine di settembre 2004, e’ stata presentata per l’approvazione da parte del
Consiglio dei Ministri, la legge finanziaria per il 2005, la prima del nuovo
Esecutivo socialista. Poche volte, nella recente storia economica spagnola, un
bilancio e’ stato preceduto da tante anticipazioni e caricato di tanto significato
politico.
Nella presentazione, il Ministro dell’Economia, Pedro Solbes, ha definito la
finanziaria 2005 “un cambiamento del modello economico”, riferendosi al
passaggio da un’economia “drogata” dal motore delle costruzioni e del
consumo interno (con eccessivo indebitamento delle famiglie), ad un’economia
caratterizzata da una crescita sostenibile e basata sul rilancio degli
investimenti produttivi, dell’innovazione e della competitività sui mercati esteri.
La “sfida della competitività” e’ raccolta con il notevole aumento della spesa
nella ricerca, sviluppo e innovazione (+25,4%), infrastrutture (+9,2%) ed
educazione (+7,9%), ma per il 2005 e’ giá stato preannunciato un “Piano di
impulso imprenditoriale” per affinare e potenziare gli strumenti di politica
industriale, specie a favore delle piccole e medie imprese, dei settori di punta e
dei distretti tecnologici.
La crescita prevista dal Governo per il 2005 e’ stata indicata nel 3%
(quest’anno si potrebbe attestare intorno al 2,7-2,8%). Se questa cifra
sembrava peccare di ottimismo un mese fa, oggi lo stato dei prezzi petroliferi
la fa apparire quasi utopistica.
Il Governatore della Banca Centrale, Caruana, il FMI, le due principali banche
spagnole (BBVA e BSCH), centri studi autorevoli e la stessa Commissione
Europea stimano la crescita dell’economia spagnola nel prossimo anno in un
ambito compreso fra il 2,5% ed il 2,9%.
Lo stesso Solbes ha ammesso recentemente che la Spagna potrebbe crescere
nel 2005 in percentuali ben inferiori al 3% a seconda dell’andamento dei prezzi
petroliferi.
L’occupazione e l’inflazione dovrebbero salire entrambe del 2%. Il debito
dovrebbe scendere al 46% del PIL, mentre il saldo complessivo del bilancio
pubblico – includendo Amministrazione centrale, Comunità Autonome e
Previdenza – dovrebbe mantenersi positivo (+0,1%), come indicato a giugno
in sede di previsione triennale.
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Spagna
II.
A.
1.
2.
3.
4.
Analisi del mercato turistico
Analisi del turismo outgoing
Analisi dei flussi turistici e principali destinazioni
Posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti
Principali destinazioni turistiche in Italia
Prospettive per il biennio seguente
Il mercato spagnolo conserva tuttora le sue caratteristiche di “mercato
emergente” per quanto attiene alla propensione ai viaggi verso l’estero.
L’ottimo andamento della economia spagnola dal ‘92 ad oggi ha comportato
una crescita sostenuta della domanda interna ed una maggiore propensione ai
viaggi. Notevoli sono i margini di recupero su un mercato che per decenni ha
privilegiato il turismo domestico e che ancor oggi stima nel 9,5% dei viaggi la
destinazione estera.
La Spagna, come noto, è fondamentalmente un paese ricettore di turismo, le
entrate valutarie per tale capitolo sono 5 volte superiori alle spese.
Importante competitore dell’Italia, è in particolare la prima destinazione
europea per numero di arrivi di turisti dall’estero. Gli ultimi avvenimenti
politici, a partire dal fatídico 11 settembre ed un quadro economico non più
brillante rispetto al passato stanno comportando una diminuzione dei consumi
in genere e per quanto concerne i viaggi, di quelli a lunga distanza.
Contemporaneamente e’ cresciuta negli spagnoli la convinzione dell’affermarsi
di un turismo a carattere prevalentemente nazionale e regionale. La crescita
culturale conseguente al processo di integrazione europea grazie alla quale il
viaggio in Europa e’ sempre più vissuto come un viaggio domestico ed il fatto
che soggiornare fuori dai confini nazionali e’ divenuto uno status symbol, sono
tra i fattori che stanno modificando il profilo comportamentale dei turisti
spagnoli, sopratutto nel rapporto con destinazioni di prossimità come l’Italia.
I viaggi internazionali degli spagnoli sono aumentati nell’ultimo anno del 4,8%.
Le destinazioni europee rappresentano il 79,1% dei viaggi all’estero: i paesi più
visitati, nell’ordine, Francia 20,8%, Portogallo 12,5% ed Italia con l’11%. I
residenti in Catalogna con il 26,6% sono stati coloro che hanno effettuato più
viaggi all’estero, seguiti dalla Comunità di Madrid , 21%, Comunità Valenziana,
9,5% ed Andalucía, 8,5%.
E’ un trend, per quanto riguarda il nostro paese, in continuo costante aumento
dall’anno 2000, con circa 1.350.000 arrivi.
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Spagna
La tipologia prevalente è data, almeno per l’80%, dal turismo culturale,
comprendendo in tale ambito anche il turismo religioso, che da sempre
costituisce una componente importante nella scelta dei viaggi degli spagnoli.
Lazio, Veneto, Toscana e Sicilia rappresentano le principali destinazioni; a
seguire le citta’ d’arte minori del nord-centro Italia ed il sud.
Per la forte connotazione culturale che contraddistingue il nostro paese e per le
ragioni suesposte, le prospettive per il prossimo biennio sono senz’altro
ottimistiche.
B.
Analisi della domanda
1. Profilo del turista:
a) Segmento socio-economico di appartenenza
b) Livello culturale
c) Fasce di età
d) Propensione al viaggio
e) Principali motivazioni di vacanza all’estero
f) Prodotti turistici preferiti (arte, religione,….)
g) Fattori determinanti nella scelta delle destinazione (prezzi,
livello di organizzazione, conoscenza delle lingue, sicurezza,
efficienza dei servizi, ecc.)
h) Tipo di alloggio preferito
i) Mesi preferiti per i viaggi
j) Fonti di informazione preferiti (cataloghi, siti web, stampa
specializzata, ecc.)
k) Canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet,
ecc.)
Il turista spagnolo e’ prevalentemente un individuo tra i 25 e 45 anni di eta’,
con studi superiori, direttivo o impiegato di livello; di norma e’ un cliente
portato alla fidelizzazione che ritorna in Italia alla scoperta di nuove sensazioni.
In notevole aumento la fascia della terza età, interessante soprattutto per la
bassa stagione.
Meno del 10,50% dei viaggi degli spagnoli hanno come destinazione l’estero,
anche se tale percentuale e’ in aumento da alcuni anni: su 100 spagnoli che
hanno preventivato un viaggio all’estero, ben 61 vorrebbero effettuarlo in
Italia.
La principale motivazione della vacanza all’estero e’ quella culturale, seguita
dalla vacanza balneare, dal turismo di affari, montagna neve.
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Spagna
La motivazione che spinge lo spagnolo in Italia e’ soprattutto culturale (80%), i
prodotti turistici preferiti sono le citta’ d’arte, il turismo religioso, i centri
minori, il turismo d’affari ed il prodotto neve.
La marca Italia e’ ben posizionata. La cultura, la gastronomia, il clima e la
simpatia gli elementi di maggiore attrazione; rapporto qualita’ prezzi, sicurezza
ed efficienza dei servizi i fattori più determinanti nella scelta della destinazione.
E’, lo spagnolo, un turista prevalentemente a carattere individuale, anche se
negli ultimi tempi si registra un aumento percentuale del viaggio organizzato
ed una maggiore utilizzazione dell’offerta contenuta nei vari cataloghi:
aumento notevole dei viaggi in aereo, sopratutto per quelli a basso costo.
L’hotel rappresenta il tipo di alloggio più richiesto, il periodo dell’anno in cui
viaggia la maggior parte degli spagnoli coincide con il periodo delle vacanze,
soprattutto estive.
Stampa specializzata, cataloghi e siti web le fonti di informazioni preferite;
agenzie di viaggio ed internet i canali maggiormente utilizzati.
C.
Analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Obstacles, Threats) della
destinazione “Italia”
1. Punti di forza
3. Opportunità
2. Punti di debolezza
4. Rischi/Difficoltà Potenziali
In Spagna il settore del turismo organizzato sta attraversando una fase di
profonda trasformazione; si registra un accorpamento dei grandi T.O., un
aumento dei viaggi all’estero, maggiori prenotazioni per il tramite di internet,
una richiesta di una offerta sempre più flessibile ed adattabile al cliente, un
aumento dei viaggi in aereo, soprattutto con le compagnie a low cost con
conseguenti viaggi organizzati direttamente.
La nostra offerta turística si propone sul mercato spagnolo in una posizione di
grande prestigio, con prodotti che più che competitivi si presentano come
oggettivamente esclusivi.
Altro elemento di forza della destinazione Italia nel rapporto con la
concorrenza, e’ rappresentato dalla grande varietà e qualità degli altri prodotti
comunque collegati alla motivazione culturale come il turismo verde, la
vacanza relax, la vacanza attiva, il turismo religioso e l’enogastronomia.
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Spagna
I punti di debolezza sono rappresentati dalla fragilità di immagine di alcune
regioni, dal ritardo del nostro sistema turistico nel garantire standard
omogenei e diffusi in tutto il territorio, la scarsa efficienza dei servizi e trasporti
sia urbani che aerei, la scarsità dei collegamenti con il sud del paese, tariffe
aeree troppo elevate, prezzi decisamente più cari, scarsa informazione in
lingua presso gli aeroporti e nelle citta’.
I servizi a pagamento che potrebbero maggiormente invogliare il turista
spagnolo sono quelli della card-city, tessera musei e buoni benzina.
A fronte di un mercato con un elevato grado di potenzialità la iniziativa delle
regioni od imprese, non sempre e’ proposta con la necessaria continuità,
spesso con interventi disorganici ed occasionali.
Molte delle nostre regioni sono sconosciute ai più: fondamentale e prioritario
appare sotto questo aspetto il ruolo della stampa e delle funzioni da questa
esercitata per meglio far conoscere al grande pubblico la realta’ della
destinazione Italia, da scoprire o valorizzare in molte delle sue componenti.
III. Obiettivi
Obiettivi perseguiti ai fini dell’incremento dei flussi turistici verso l’Italia con
riferimento a:
1. Prodotti turistici tradizionali – mantenimento/consolidamento
competitività
2. Prodotti turistici di nicchia
3. Destagionalizzazione
4. Promozione dell’Italia minore
5. Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud
6. Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico
7. Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane
La motivazione al viaggio in Italia è, come abbiamo visto, prevalentemente
d'ordine culturale e si riferisce al desiderio di visitare e conoscere il nostro
immenso patrimonio artistico.
La scelta degli obiettivi è rivolta al consolidamento dei flussi turistici spagnoli
nel nostro paese, al mantenimento delle posizioni acquisite ed all’ampliamento
del target, con una più capillare diffusione della marca Italia.
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Spagna
Si ritiene prioritario, oltre che curare l’immagine paese, fornire supporti
organizzativi ai programmi turistici regionali ed agli altri operatori privati ed
attuare un processo continuo di ricerca ed analisi del mercato iberico, al fine di
meglio recepire i mutamenti della domanda, le varie tendenze, le aspettative
della utenza.
Si rende necessario procedere alla identificazione dei vari prodotti che
maggiormente interessano il mercato ed alle procedure intese a soddisfare i
bisogni dei clienti.
IV.
Tipologie di intervento
Tipologie di intervento
1) Manifestazioni fieristiche
2) Realizzazione di eventi di sistema volti alla valorizzazione delle
sinergie di promozione turistica, economica, commerciale, culturale
e fieristica
3) Utilizzo di eventi di promozione del “Made in Italy” e
realizzazione di iniziative mirate ad attrarre espositori e visitatori di
fiere italiane
4) Supporto alle iniziative di Regioni italiane (eventi interregionali e di
singole Regioni)
5) Collaborazione con istituzioni, aziende e associazioni nazionali
per il loro coinvolgimento nella promozione turistica
a. Collaborazione con soggetti preposti alla promozione del
settore eno-gastronomico. Ex: Buonitalia, Acc. Italiana della
Cucina, etc...
b. Coinvolgimento degli Istituti Italiani di Cultura per iniziative
quali l’inclusione della promozione turistica nei Protocolli di
cooperazione culturale bilaterale
c. Collaborazione con la RAI per la diffusione dell’immagine del
Paese all’estero tramite la diffusione di programmi e
documentari
d. Coinvolgimento delle associazioni di italiani all’estero e le
associazioni culturali per realizzare azioni volte a favorire il
turismo di “ritorno”
e. Azioni di promozione legate ad eventi sportivi e culturali in
Italia di risonanza internazionale
6) Azioni mirate alla promozione presso tour operator, strutture
alberghiere, case editrici, stampa specializzata.
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Si ritiene prioritaria la realizzazione di strategie che si pongano per obiettivo
una più efficace definizione delle singole immagini regionali e territoriali, dei
relativi patrimoni artistico-culturali e della organizzazione delle rispettive
offerte.
Le iniziative dovranno caratterizzarsi con interventi che abbiano un
apprezzabile livello di continuità evitando quelle occasionali e prive di una
strategia di riferimento.
Le tipologie di intervento ritenute più valide per il mercato spagnolo sono:
1)
Partecipazione a manifestazioni fieristiche ed eventi oltre che nelle due
citta’ più conosciute (Madrid e Barcellona), nelle principali province come
Bilbao, Valladolid, Valencia, Gijón e Málaga, anche con piccoli stand modulari
che prescindano dalla presenza regionale;
2)
Realizzazione di eventi di sistema con la partecipazione delle Regioni
italiane, della Ambasciata ICE, Istituto di Cultura, Camere di Commercio,
Alitalia, Trenitalia, per la presentazione di iniziative di livello, possibilmente
itineranti, che esprimano in modo compiuto il valore della marca Italia (sfilata
di moda, serata eno-gastronomica, design, attività culturale, mostra di
artigianato, road show con vetture italiane di gran marca, ecc.).
3)
Tali eventi potrebbero avere per tema dominante: “L’Italia da scoprire”
per la valorizzazione dei borghi più belli d’Italia, delle citta’ dei sapori, delle
citta’ del vino, dei paesi dipinti e delle dimore storiche; “Il Paese del bel canto”
con una serie di concerti dedicati ai festival ed alle stagioni liriche italiane, da
realizzarsi a Barcellona, Madrid e Siviglia con la esecuzione di un programma
lirico rappresentativo e riepilogativo dei più rinomati teatri operistici quali La
Scala di Milano, l’Arena di Verona, Maggio Fiorentino ecc. e dei festival quali
Puccini, Rossini, Bellini.
“Il fascino del Made in Italy”, grande iniziativa promozionale della durata di una
settimana per la presentazione del Made in Italy nei settori del turismo, moda,
industria, cultura, commercio ed artigianato, con il coinvolgimento delle
Regioni e di Aziende quali FIAT, Ferrero, Ferrari, Bassetti, Benetton, Alessi,
Assicurazioni Generali, Agip; Alitalia, Associazione ristoratori ecc.
4)
“Eductour” per giornalisti in occasione delle grandi manifestazioni
italiane, volte a far conoscere al pubblico spagnolo la marca Italia (salone
nautico di Genova, Salone del vino di Verona, Salone del gusto di Torino,
eventi legati alla musica classica, ecc)
5)
Azioni di supporto alle iniziative regionali (conferenze
presentazione, sales clinic, work-shop, eductour per T.O.e AA.VV.);
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stampa,
6)
Serate promozionali itineranti per migliorare la conoscenza dei prodotti
eno-gastronomici italiani: eventi centrati sulla promozione delle “Citta’ dei
sapori” delle “Strade del vino“ e le “ Vie dell’olio”
da realizzare
congiuntamente con le regioni interessate a tale segmento di mercato,
unitamente alla Ambasciata d’Italia, ICE, Camere di Commercio ed Accademia
Italiana della Cucina. Azioni promozionali, in compartecipazione con le regioni,
a favore delle associazioni italiane presenti in Spagna, con il coinvolgimento dei
Comites locali al fine di favorire il turismo di ritorno.
7)
Campagne stampa e sensibilizzazione degli operatori turistici per la
promozione delle Olimpiadi della neve dell’anno 2006, in Piemonte.
Partecipazione delle regioni dell’arco alpino alla “ Cavalcata dei Re Magi” sfilata
di carri allegorici che si svolge la vigilia della Epifania nelle strade di Madrid per
terminare nella centrale Plaza Major. Evento mediatico notevole con
grandissima partecipazione di pubblico, con diretta televisiva sui principali
canali pubblici e privati, per oltre tre ore di trasmissione.
8)
Istituzione nelle più importanti province spagnole di una rete di punti di
prossimità, soprattutto a carattere informativo e per alcuni periodi dell’anno,
in occasione di particolari eventi (Festival del cinema di San Sebastiano,
Valencia sede della prossima America Cup di vela, Pamplona per le feste di San
Fermín), atti a calamitare un pubblico interessato all’arte, allo sport, religione e
folklore; tali punti informativi da gestire con la diretta partecipazione delle
regioni e degli operatori interessati a tali segmenti di mercato, dovrebbero
essere posizionati nei centri commerciali, agenzie di viaggi o in uffici a livello
stradale, nelle principali vie cittadine. I costi sarebbero a completo carico delle
regioni e degli operatori
9)
Istituzione di un concorso a premi “ Fotografare l’Italia” da realizzare con
gli Istituti di Cultura, la rete dei consoli onorari ed i lettorati di italiano,
riservato agli studenti delle scuole italiane di Madrid e Barcellona, a quanti
frequentano corsi di lingua italiana presso scuole od università ed a studenti
spagnoli che frequentano scuole o corsi di specializzazione sul turismo e che
realizzino studi o ricerche su aspetti della nostra offerta turistica. Tale iniziativa
prevede il coinvolgimento regionale, sopratutto della Liguria, che organizza la
Borsa del Turismo scolastico, che si svolge annualmente, nel mese di
novembre nella città di Genova.
10) Edizione di un bollettino, tramite agenzia di stampa, sulla base delle
positive esperienze fatte in occasione dell’anno giubilare, per meglio far
conoscere le realtà regionali ed anche per neutralizzare eventuali eventi
negativi, da inviare alle principali agenzie di viaggi, agenzie di stampa, scuole,
università, associazioni professionali e di categoria, imprese. Istituzione di un
call center per la Penisola Iberica.
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11 ) Istituzione di un premio ENIT da conferire ogni biennio, nell’ambito della
Fiera del libro di Madrid, con la creazione di una sezione dedicata al reportage
giornalistico per la premiazione del miglior servizio dedicato all’Italia,
selezionato e valutato da apposita commissione formata da rappresentanti
della Ambasciata, Enit, Istituto di Cultura, corrispondenti della stampa italiana
in Spagna, giornalisti spagnoli, scuole di giornalismo.
12 ) Istituzione di un premio “ Italia”, annuale, da consegnare in occasione
della festa della Repubblica, ad una o più personalità spagnole dell’arte e
della cultura, che abbiano positivamente concorso alla promozione della
immagine del nostro Paese.
13 ) Campagna affissionistica sulle fiancate dei mezzi di trasporto delle reti
urbane e metropolitane delle principali città’; azioni di supporto alla
commercializzazione ed azioni di co-marketing con T.O.; corsi di
addestramento per fornire ai banconisti della rete di A.d.V. dei T.O. le
conoscenze necessarie alla vendita dei nostri prodotti turistici; azioni di comarketing con quotidiani regionali, con concorsi a premi per i lettori; sales
promotion in provincia, campagne di immagine attraverso le principali
associazioni automobilistiche (Race e Racc); inserzioni e messaggi
commerciali sui media specializzati, vetrinistiche presso i principali T.O.,
conferenze stampa per la presentazione delle attività; maggiore produzione
di materiale in lingua, non solo cartaceo, con l’utilizzo dei nuovi mezzi
multimediali (video-cassette, CD Roms, DVD, diapositive). Stampa di un
“informazioni generali” con tutte le notizie utili per recarsi e muoversi nel
nostro paese; azioni mirate con i consorzi nautici costituiti per la
partecipazione alle gare della Coppa America a Valencia.
V.
Destinatari degli interventi
Analisi e selezione dei principali target degli interventi promozionali (Tour
Operators, agenzie di viaggio, turisti individuali, organi di stampa, case editrici,
strutture alberghiere internazionali, opinion leaders, grande distribuzione,
ecc.).
Per T.O. ed agenzie di viaggi sono da privilegiare le iniziative mirate al
sostegno della commercializzazione di destinazioni e prodotti specifici che
possano contare su un consolidato posizionamento di immagine, o per meglio
promuovere i centri minori ed il Sud del paese.
Per la stampa, attesa la prevalente natura individuale del turista spagnolo, e’
da preferire il rapporto con quella di informazione, volta soprattutto alla
scoperta delle località minori, ed a una migliore destagionalizzazione dei viaggi.
Importantissimo inoltre il rapporto con opinion leader per la valorizzazione di
realtà territoriali e di prodotti, non pienamente conosciuti.
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Per il turismo religioso: ampliamento del target, tramite i giornali cattolici, alle
oltre 15.000 parrocchie esistenti, di sovente organizzatrici di viaggi;
partecipazione ad eventi e manifestazioni nella provincia spagnola. Per il
turismo di affari un ampliamento dei contatti con i meetings planners delle
aziende, associazioni, ambienti industriali, scientifici ed accademici;
predisposizione di un monografico sull’Italia da distribuire nelle catene
alberghiere (NH, AC, MELIA) con interessi in Italia.
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