Investire nel mercato Equity

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Investire nel mercato Equity
Asset Management
Azioni – Solo chi osserva con attenzione
scopre il vero potenziale di mercato
Obbligazioni
Investire
Laterale
Azioni
Aspettare
Opportunità
Nicchie
Sicurezza
In rialzo
Mercati efficienti
Contesto tassi bassi
Alternative
Cercare
Trovare
Indice
Sintesi3
Azioni – Verso nuove vette
5
Interessanti strategie d’investimento
 Titoli Value
Uscite dai soliti schemi d’investimento
8
 Small e mid cap
Fate leva sul potenziale ancora inesplorato di aziende
vincenti a livello locale
10
 Azioni del comparto dei beni di lusso
Partecipate al trend di crescita a lungo termine
del settore del lusso
12
 «Perle» in termini di dividendi
Puntate su aziende con bilanci solidi e utili consistenti,
che distribuiscono sistematicamente dividendi elevati
14
2/16
Sintesi
Le prospettive a lungo termine dei mercati azionari internazionali sono
incoraggianti. La carenza di alternative d’investimento e soprattutto le migliori
previsioni congiunturali depongono a favore delle azioni. I nostri esperti di
Asset Management hanno identificato quattro strategie azionarie particolarmente
interessanti nel contesto attuale.
Azioni – Verso nuove vette
Le azioni guadagnano quota nelle grazie degli investitori. Nulla di
strano, visto che il bassissimo livello attuale dei tassi d’interesse
offre scarse alternative d’investimento. Al più tardi al momento
dell’annuncio di Ben Bernanke, presidente della banca centrale
statunitense, di un’imminente riduzione del programma di acquisti obbligazionari da parte della Fed, il brusco rialzo dei tassi ha
costretto molti investitori a prendere dolorosamente atto dell’effimera sicurezza degli investimenti obbligazionari, tutt’altro che
privi di rischio. Ciò ha spinto a rivedere gli orientamenti, e molti
investitori fanno ormai ritorno ai mercati azionari internazionali.
Un driver fondamentale per i mercati azionari è il progressivo
miglioramento della congiuntura. La ripresa economica negli
Stati Uniti sembra godere di ampio sostegno. Anche l’Europa
è riuscita a invertire la tendenza, mentre l’economia cinese dovrebbe stabilizzarsi a un livello di crescita attorno al 7,5%.
Alla luce delle prospettive congiunturali più incoraggianti, le imprese torneranno a basare sempre più i propri investimenti sulle
opportunità di crescita. I presupposti sono buoni. Negli ultimi
anni le imprese hanno accumulato elevate riserve di liquidità e
risanato i bilanci. Senza dimenticare che le condizioni di finanziamento dovrebbero rimanere favorevoli grazie alla conferma
dell’approccio espansivo nella politica monetaria. Questo contesto offre buoni margini per la crescita di giro d’affari e utili e terreno fertile per maturare rendimenti positivi sui mercati azionari.
Interessanti strategie d’investimento
Secondo i nostri specialisti in investimenti di Asset Management,
le seguenti strategie azionarie offrono promettenti opportunità
d’investimento:
 Titoli Value
Un investitore Value non segue la tendenza del mercato né
fa riferimento a un benchmark, preferendo lasciarsi guidare
innanzitutto dalla valutazione razionale di un’impresa. A lungo
termine questo approccio può generare risultati superiori alla
media poiché raccomanda agli investitori di non pagare troppo
per un investimento.
 Small e mid cap
I confronti tra performance storiche mostrano che nel lungo
periodo il segmento delle small e mid cap ottiene rendimenti
nettamente superiori a quelli delle large cap. Grazie alla loro
flessibilità, le small e mid cap dovrebbero beneficiare della
ripresa economica in misura superiore alla media.
 Azioni del comparto dei beni di lusso
Il tema d’investimento «beni di lusso» evidenzia un promettente
potenziale a lungo termine. Il comparto trae vantaggio dalla
progressiva diffusione del benessere, soprattutto in Asia,
e dalla crescente propensione alla spesa del ceto medio
emergente.
 «Perle» in termini di dividendi
Gli strumenti che versano dividendi sono adatti come investimento core in qualsiasi portafoglio azionario. Questa strategia
si concentra su imprese con bilanci solidi che distribuiscono
regolarmente dividendi superiori alla media, consentendo agli
investitori di percepire redditi regolari e di partecipare alla
possibilità di realizzare utili di corso a lungo termine.
Sintesi3/16
Risparmio
Eccesso di liquidità
Dinamico
Difensivo
4/16
Potenziale
Valle
Statico
Sottovalutazione
Montagna
Espansione
Investimento
Offensivo
Azioni – Verso nuove vette
Gli investitori fanno ritorno ai mercati azionari internazionali. Ciò non stupisce,
visto che nell’attuale contesto di tassi storicamente bassi scarseggiano le
alternative d’investimento. Numerosi fattori depongono inoltre a favore di un
investimento in azioni, il che dovrebbe favorire l’emergere di un trend rialzista
duraturo sui mercati azionari.
Gli anni compresi tra il 2008 e il 2012 passeranno probabilmente
agli annali della borsa come un periodo disastroso. La crisi finanziaria ha scatenato forti turbolenze sui mercati finanziari, con
dolorose perdite di corso per molti investitori, mentre il periodo
successivo è stato segnato da incertezze macropolitiche senza
precedenti. In tale contesto difficile, molti investitori si sono
salvati rifugiandosi in investimenti sicuri, rappresentati da titoli
di Stato di qualità molto elevata e oro. Simultaneamente, questi
segmenti ricevevano enorme spinta da parte della banche centrali, costrette a mettere in campo misure straordinarie. Il loro
intervento si è tradotto in tassi ai minimi storici e in un’ondata di
liquidità a seguito di un volume di acquisti di titoli di Stato senza
precedenti.
Questo «paradiso artificiale» creato dalle banche centrali ha
convinto molti investitori a gettare alle ortiche il vecchio motto
borsistico «there is no free lunch» (ogni cosa ha il suo prezzo)
nell’illusione che, grazie al calo dei tassi, fosse possibile realizzare performance brillanti senza esporsi a rischi eccessivi.
La forte avversione al rischio unita alle ottime performance dei
mercati obbligazionari hanno suggerito massicci riposizionamenti
di portafoglio con abbandono delle azioni a favore di strumenti
a reddito fisso.
Ritorno ai mercati azionari
Dall’estate 2012 negli investitori si è risvegliato l’appetito di
rischio. Incoraggiati dalle prospettive congiunturali e sempre
meno intimoriti dal rischio di eventi estremi, gli investitori hanno
fatto marcia indietro verso i mercati azionari, consentendo a
questi ultimi di segnare nuovi record positivi negli ultimi mesi.
Al momento dell’annuncio di Ben Bernanke, presidente della
banca centrale statunitense, di un’imminente riduzione del
programma di acquisti obbligazionari da parte della Fed, il
brusco rialzo dei tassi ha costretto molti investitori a prendere
dolorosamente atto dell’effimera sicurezza degli investimenti
obbligazionari, tutt’altro che privi di rischio. Ora che il trentennio caratterizzato dalla flessione dei tassi volge al termine,
gli investitori tornano a preferire le opportunità offerte dalle
azioni.
Dopo che negli ultimi cinque anni si erano concentrati quasi
esclusivamente sulle obbligazioni, assicuratori, casse pensioni
o investitori privati sono ora pronti a investire nuovamente in
L’inversione dalla trentennale contrazione dei tassi dovrebbe
imprimere forte slancio ai mercati azionari
18%
16%
14%
12%
10%
8%
6%
4%
2%
0%
1919 1929 1939 1949 1959 1969 1979 1989 1999 2009
2000
200
20
2
Rendimenti dei titoli di Stato decennali statunitensi
Indice del mercato azionario S&P 500
(logaritmico, scala destra)
 Fasi di consolidamento sul mercato azionario
 Punti di svolta nell’andamento dei tassi
Dati al 12.08.2013
Fonti: Shiller Data, Datastream, Credit Suisse
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
Dalla fuga verso le obbligazioni alla fuga verso le azioni
65%
60%
55%
50%
45%
40%
35%
30%
25%
1959
1968
1977
1986
1995
2004
2013
Fondi pensione statunitensi privati, azioni in % degli attivi
investiti
Media
Dati al 31.07.2013
Fonti: Datastream, Credit Suisse
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
Azioni – Verso nuove vette
5/16
azioni. Il processo di normalizzazione della politica monetaria
annunciato dalla Fed dovrebbe favorire questo trend. Riteniamo
che nei prossimi anni questi sviluppi determineranno marcati
riposizionamenti a favore del comparto azionario.
Contesto favorevole alle azioni
I mercati azionari ricevono forte impulso non solo dalla rivalutazione dei rischi insiti nelle obbligazioni rispetto alle azioni,
ma anche dal graduale miglioramento congiunturale. Nei
prossimi mesi prevediamo che le azioni beneficeranno di un
contesto particolarmente favorevole, supportato dai seguenti
fattori:
 Forte calo delle probabilità di eventi estremi grazie agli inter venti delle banche centrali
 Proseguimento della politica monetaria espansiva nonostante
il ridimensionamento delle iniezioni di liquidità da parte della
Fed
 Riduzione del rischio del potere d’acquisto alla luce del calo
dei prezzi delle materie prime
 Costante incremento della crescita economica globale, che
dovrebbe imprimere una nuova accelerazione agli utili d’impresa
 Crescente contributo delle spese aziendali alla dinamica
congiunturale
 Valutazione conveniente o equa delle azioni nonostante il
recente rally
Ampio margine di recupero per gli investimenti
24%
23%
22%
21%
20%
19%
18%
17%
1984
1988
1992
1996 2000
2004
2008
2012
Quota degli investimenti dei paesi del G4 sul PIL
Trend
Dati al 15.08.2013
Fonti: Datastream, Bloomberg, Credit Suisse
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
Mag 67
Set 75
 Recessione
Gen 84
Mag 92
Set 00
Gen 09
Indicatori anticipatori USA
Dati al 31.07.2013
Fonti: Bloomberg, NBER, Credit Suisse
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
L’economia globale è in continua ripresa. Il recupero ci sembra godere di ampio sostegno soprattutto negli Stati Uniti.
Anche l’Europa è riuscita a invertire la tendenza. Guidata
dalla Germania, la regione può ora lasciarsi alle spalle sei dolorosi trimestri di recessione. I timori circa la crescita cinese
ci sembrano eccessivi. Ci attendiamo che il governo imple-
6/16
Nei prossimi trimestri un importante sostegno alla congiuntura
dovrebbe giungere dalle imprese, che attualmente dispongono
di straordinaria liquidità e presentano bilanci solidi. Alla luce delle
migliori prospettive economiche, dopo anni di manovre di riduzione dei costi e incremento dell’efficienza, per molte imprese
l’espansione dell’attività operativa torna a rivestire un ruolo di
primo piano. Numerose aziende sono pronte a riavviare i progetti sospesi negli ultimi anni a causa delle incertezze dovute alla
crisi finanziaria, e si preparano a cogliere nuove opportunità di
crescita. Ma le iniziative di crescita richiedono investimenti. Tale
contesto offre ottimo potenziale di crescita per giri d’affari e utili
e dovrebbe imprimere nuovo slancio alle azioni.
16%
1980
Gli indicatori anticipatori continuano a migliorare
I dieci principali indicatori congiunturali statunitensi
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
Gen 59
menti misure volte a stabilizzare la crescita sull’attuale livello
del 7,5% circa.
Possibili ribassi a breve termine controbilanciati dal
potenziale sul lungo periodo
Alla luce dei fattori positivi sopra descritti riteniamo che i mercati azionari presentino un netto potenziale di rialzo nel lungo
periodo. Non si escludono però temporanee flessioni a breve
termine. Da un lato, il processo di transizione della politica
monetaria statunitense potrebbe creare difficoltà sia alle obbligazioni sia alle azioni. Dall’altro lato, negli ultimi mesi molte
piazze azionarie hanno già messo a segno cospicui progressi
e stabilito nuovi record. Alcuni indicatori segnalano inoltre situazioni tecniche di ipervenduto su alcuni mercati. Si consiglia
pertanto cautela nel breve periodo. Per partecipare all’imminente trend azionario rialzista di lungo periodo bisogna però
sfruttare le opportunità di ingresso offerte dalle prossime fasi
di correzione.
Nelle pagine che seguono presentiamo quattro strategie azionarie che offrono particolari vantaggi nell’attuale contesto.
Cash
Investimento
Lungo termine
Rischi
Opportunità
Passivo
Attivo
Innovativo
Tradizionale
Breve termine
Le nostre competenze
L’Asset Management di Credit Suisse dispone di un’ampia
gamma di fondi azionari. I nostri team esperti di portfolio management gestiscono 40 fondi e 60 mandati di gestione patrimoniale per investitori istituzionali e privati, per una cifra complessiva
di CHF 12,5 miliardi. I clienti dei fondi azionari di Credit Suisse
beneficiano di molteplici vantaggi:
 Attraenti track record di lungo periodo: oltre il 75% dei fondi
aperti al pubblico hanno sovraperformato il benchmark dal
proprio lancio
 Portata globale grazie ai centri d’investimento a Zurigo,
Chicago e Singapore
 Un’offerta completa di prodotti focalizzata su azioni high
dividend yield, azioni deep value, azioni small e mid cap, titoli
immobiliari e azioni legate alle infrastrutture, prodotti tematici
1
e soluzioni azionarie globali basate sull’approccio HOLT TM
 Soluzioni flessibili di implementazione della strategia d’investimento, che spazia da fondi d’investimento standard a mandati
integralmente personalizzati con depositari terzi
 Gestione integrata del rischio e capacità di reporting all’avanguardia che si avvalgono di strumenti propri e di partner
esterni
Per ulteriori informazioni su tutti i nostri fondi:
credit-suisse.com/funds
Fonte: Credit Suisse, dati al 30.06.2013
1
HOLT TM è un servizio di consulenza di valutazione e di performance aziendale di Credit Suisse.
Azioni – Verso nuove vette
7/16
Titoli Value – Uscite dai soliti schemi d’investimento
L’approccio Value è incentrato sulla valutazione razionale di un’impresa e non su
mercati o benchmark. A lungo termine questo approccio può generare risultati
superiori alla media poiché raccomanda agli investitori di non pagare troppo per
un investimento.
«Per avere una ragionevole chance […] di generare performance
superiori alla media, l’investitore deve perseguire strategie tanto
(1) comprovate e promettenti quanto (2) impopolari a Wall Street»2.
Così faceva giustamente notare Benjamin Graham, uno dei massimi investitori del secolo scorso e padre fondatore della strategia
Value, già oltre 60 anni fa. Anche oggi i principi fondamentali del
Value Investing impongono di distinguersi dalla massa e di sposare
un pensiero scevro di pregiudizi e indipendente. È difficile sovraperformare a lungo termine replicando il comportamento della
maggior parte degli operatori di mercato. Discostandosi invece
dalla tendenza generale di mercato, si coglie l’opportunità di un
rendimento superiore alla media sul lungo periodo.
Un investitore Value non segue la tendenza del mercato né
fa riferimento a un benchmark, preferendo invece setacciare
senza preconcetti il panorama internazionale alla ricerca di idee
d’investimento adeguate. Creatività e indipendenza sono imprescindibili. Indipendentemente dalla sua capitalizzazione di mercato o appartenenza settoriale, qualsiasi impresa può, in linea
di principio, qualificarsi come investimento idoneo se soddisfa
determinati criteri qualitativi. L’approccio Value mette al primo
posto la valutazione razionale di un’impresa, nell’ottica di un
investitore informato e con spirito imprenditoriale. Sono proprio
queste le caratteristiche che distinguono l’investitore Value da
investitori che, trascinati dall’euforia, trascurano il valore oggettivo dell’impresa per concentrarsi unicamente su previsioni,
regalando spesso una spinta eccessiva ad azioni momentaneamente sulla cresta dell’onda. Ma sui mercati si moltiplicano
casi di esagerazione anche nella direzione opposta, ad esempio
quando un’impresa versa momentaneamente in una situazione
difficile. Sono proprio queste le situazioni che catturano l’attenzione di un tipico investitore Value. Quando il mercato punisce
in modo eccessivamente ingiusto un’impresa con problemi tutto
sommato risolvibili nel lungo periodo, l’investitore Value intravede
una conveniente opportunità di acquisto. Occorre però che sia
possibile formulare una valutazione oggettiva e conservativa.
Un successo d’investimento costruito con disciplina
e pazienza
Il team Value di Credit Suisse è persuaso dei vantaggi di una
forma d’investimento a lungo termine che punta su un porta2
Benjamin Graham, The Intelligent Investor, 1949, New York
8/16
foglio diversificato composto da titoli di partecipazione scrupolosamente selezionati. Scrutando tenacemente il panorama
economico alla ricerca di opportunità di investimento sottovalutate, i gestori di portafoglio trovano continuamente imprese
promettenti, il cui corso azionario si colloca temporaneamente
al di sotto del valore economico d’impresa che gli attribuirebbe
un imprenditore razionale e impegnato.
L’approccio Value valuta razionalmente un’impresa in base a
criteri puramente economici; gli stessi che un imprenditore
considera quando valuta la proposta di acquisto di un oggetto di
investimento. Si giudica lo stato di salute dell’impresa. Importanti
criteri di selezione sono: bilancio solido, management conservativo, margini robusti e stabili, rischio ampiamente controllabile
e una salda posizione di mercato. I gestori di portafoglio si limitano ad analizzare imprese e settori che rientrano nella propria
sfera di competenza, ossia quelle per le quali sono in grado di
elaborare stime adeguate da una prospettiva commerciale. Le
decisioni d’investimento vengono prese in modo anticiclico e,
quindi, in contrasto con l’andamento generale del mercato, e
indipendentemente da un benchmark.
Sfera di competenza
1. Ricerca
2. Giudizio
Margine di sicurezza
3. Valutazione
Portafoglio
Il team Value investe in imprese che presentano elevati, benché
ingiustificati, sconti di valutazione, rispetto al loro (intrinseco)
valore economico (margine di sicurezza). Simili sottovalutazioni
colpiscono frequentemente imprese in difficoltà, che i mercati
puniscono precipitosamente mentre i gestori di portafoglio giudicano i loro problemi risolvibili e solo temporanei. Possono tuttavia
trascorrere diversi anni prima che il mercato corregga tali errori
di valutazione. È quindi essenziale avere un orizzonte temporale
compreso tra cinque e dieci anni. Il team Value mantiene il proprio
investimento fino al momento in cui il corso azionario si normalizza
e raggiunge il suo valore intrinseco. Questo approccio d’investimento deve mettere in conto rendimenti sotto la media a breve
termine ma promette sovraperformance a lungo termine visto che
disciplina l’investitore a non pagare troppo per un investimento.
La nostra soluzione d’investimento
Desiderate investire razionalmente in imprese sottovalutate
senza farvi influenzare da ciò che avviene momentaneamente
sul mercato? Proponiamo volentieri a investitori pazienti e con
orizzonte temporale da cinque a dieci anni la soluzione d’investimento più adatta.
Punto di svolta
26
Altri fondi
 Credit Suisse Equity Fund (Lux) USA Value
 Credit Suisse SICAV One (Lux) Equity Japan Value
Che cosa sono i titoli Value?
I titoli Value sono azioni di imprese che secondo il team Value
di Credit Suisse vengono negoziate con un notevole disaggio
rispetto al valore intrinseco risultante dall’analisi fondamentale
dell’impresa. Si tratta solitamente di imprese affermate, temporaneamente dimenticate o mal comprese dal mercato oppure
penalizzate troppo severamente a causa di qualche problema.
Sconti di valutazione ingiustificati offrono convenienti opportunità di acquisto. Questi titoli vengono mantenuti in portafoglio
fino al ripristino del loro valore equo. Possono volerci da cinque
a dieci anni prima che ciò avvenga.
Cenerentola
Favorito
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
Creatività
Outsider
EUR classe B: LU0129338272
EUR classe I:3LU0129339833
CHF classe R: LU0268334421
USD classe R: LU0268334777
CHF classe S:3LU0268334934
Re
Benchmark
ISIN
Valore intrinseco
EUR
Investimento
Valuta del fondo
Picco
Valore di mercato
Borsa
Credit Suisse Equity Fund (Lux) Global Value
Questo fondo azionario investe su scala mondiale (anche nei
mercati emergenti) in imprese sottovalutate selezionate in base
a criteri qualitativi e orientati ai dati fondamentali, mediante un
approccio di valutazione conservativo. La selezione avviene
indipendentemente dal benchmark e dall’appartenenza a uno
specifico settore o dalla capitalizzazione di mercato dell’impresa. Avvalendosi della sua grande esperienza, il team Value
di Credit Suisse opera in un orizzonte temporale d’investimento
particolarmente lungo.
Grandezza
Sostanza
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
3
Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta.
Titoli Value
9/16
Small e mid cap – Fate leva sul potenziale ancora
inesplorato di aziende vincenti a livello locale
Sul lungo periodo, le azioni di società a piccola e media capitalizzazione (small
e mid cap) rendono di norma più dei titoli di società a grande capitalizzazione
(large cap). Questo effetto osservabile nella prassi poggia su ragioni concrete.
Le aziende small e mid cap dovrebbero inoltre beneficiare della prevista ripresa
economica in misura più che proporzionale.
I confronti tra performance storiche mostrano che nel lungo
periodo il segmento delle small e mid cap ottiene rendimenti
superiori a quelli delle large cap. Questo effetto, noto come
«effetto small cap», emerge con chiarezza nel grafico riportato
a destra. Negli ultimi 15 anni circa, l’indice MSCI Europe Small
Cap ha superato di 101 punti percentuali l’indice MSCI Europe
Large Cap. Nello stesso periodo, l’indice MSCI Europe Mid Cap
ha sovraperformato di 39 punti percentuali. In un orizzonte di
lungo periodo, questo surplus di rendimento si osserva in quasi
tutti i mercati azionari.
I rendimenti delle small e mid cap sono però soggetti a maggiori oscillazioni cicliche. Con l’inizio della ripresa congiunturale dovrebbe tuttavia migliorare anche il contesto economico per le small e mid cap, dato che di norma le aziende
minori beneficiano in misura superiore alla media della ripresa
congiunturale e della crescente propensione al rischio degli
investitori.
10/16
Il potenziale delle aziende a piccola e media capitalizzazione
Performance a confronto sul mercato azionario europeo: small e mid cap
rispetto a large cap, gennaio 1998–giugno 2013
400
Performance assoluta
I mercati azionari vengono spesso associati a grandi gruppi
aziendali, mentre le numerose imprese minori scivolano in secondo piano. Ciò accade a torto, dato che un’analisi più attenta
rivela che le small e mid cap possono rappresentare per gli
investitori un’interessante integrazione del portafoglio. Spesso
queste aziende offrono prodotti e servizi innovativi a livello globale in mercati di nicchia dove, in virtù della loro specializzazione,
dell’elevata qualità di prodotti e servizi e della grande flessibilità,
conseguono margini di utile talvolta abbondantemente superiori
a quelli dei concorrenti a grande capitalizzazione. Non bisogna
poi dimenticare che i proprietari di piccole imprese spesso si
identificano fortemente con la società, imprimendo alla stessa
un forte spirito imprenditoriale e uno sviluppo sostenibile. Dei
brevi processi decisionali sono un’ulteriore caratteristica delle
small e mid cap che esercitano un comprovato influsso positivo
sul corso azionario.
200
100
50
1998
2000
2002
2004
MSCI Europe Large Cap
MSCI Europe Small Cap
2006
2008
2010
2012
MSCI Europe Mid Cap
Dati al 30.06.2013
Fonte: Bloomberg
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
Sovraperformance grazie alla gestione attiva
A differenza di quanto avviene per le grandi imprese, generalmente solo un numero molto ristretto di analisti si occupa delle
imprese di minori dimensioni, per cui le informazioni sulla qualità di queste imprese sono molto limitate. Proprio per questo
motivo, tali titoli offrono a portfolio manager esperti promettenti
opportunità d’investimento e la possibilità di sovraperformare.
Avvalendosi dei risultati delle proprie ricerche e di conoscenze
approfondite dei mercati e delle aziende, i più abili professionisti
degli investimenti sono in grado di individuare titoli sottovalutati
che offrono un potenziale di rialzo superiore alla media.
Tradizione
Davide
Nicchia
Golia
Pioniere
Evergreen
mid Cap
caps
Small & Mid
Large Cap
caps
Assemblea generale
Spirito imprenditoriale
Le nostre soluzioni d’investimento
Desiderate investire in aziende innovative in forte crescita e che presentano potenziale inesplorato? Vi presentiamo volentieri due
soluzioni d’investimento in linea con le vostre esigenze.
Credit Suisse Equity Fund (Lux) Small and Mid Cap
Germany
Questo fondo azionario mira a conseguire una crescita del capitale possibilmente elevata. Forte di un solido track record, il team
di gestione di Credit Suisse investe in azioni di small e mid cap
tedesche sottovalutate, che presentano un profilo fortemente
innovativo ed elevate caratteristiche di solidità e qualità.
Credit Suisse SICAV One (Lux) Small and Mid Cap Alpha
Long/Short
Questo fondo investe nelle azioni small e mid cap europee. Il
gestore persegue una strategia long/short equity direzionale
che mira a sfruttare le inefficienze del mercato small e mid
cap. Gli investitori possono utilizzare questo fondo UCITS per
diversificare i loro portafogli esistenti, in considerazione dei suoi
obiettivi di rendimento assoluto e di bassa correlazione con i
mercati azionari.
Valuta del fondo
EUR
Valuta del fondoEUR
ISIN
EUR classe B: LU0052265898
EUR classe I:4LU0108803940
ISIN
EUR classe B: LU0525285697
EUR classe I: LU0525285937
CHF classe R: LU0526492425
USD classe R: LU0526495444
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
14
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
14
Altri fondi
 Credit Suisse Equity Fund (Lux) Small and Mid Cap Europe
 Credit Suisse SICAV (Lux) Equity Small and Mid Cap Global
Emerging Markets
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri.
4
Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta.
Small e mid cap 11/16
Azioni del comparto dei beni di lusso – Partecipate al trend
di crescita a lungo termine del settore del lusso
Il boom delle economie asiatiche ha dato vita a un nuovo ceto medio con
redditi crescenti e una spiccata propensione al consumo. Il settore del lusso può
beneficiare straordinariamente di questo sviluppo strutturale di lungo periodo.
Il tema d’investimento dei beni di lusso costituisce un trend
sostenibile con marcato potenziale di crescita e non dovrebbe
mancare in un portafoglio diversificato. Il mercato globale dei
beni di lusso è caratterizzato da una vigorosa dinamica di crescita, alimentata soprattutto dalla robusta domanda proveniente
dalle regioni asiatiche emergenti. In paesi come Cina, Thailandia
e Indonesia la classe media assorbe strati sempre maggiori di
popolazione che si adeguano rapidamente allo stile di vita dei
paesi sviluppati.
Più ricchezza, più lusso
Secondo le stime OCSE, dal 2009 al 2020 la sola classe media
asiatica passerà da 525 milioni a 1,7 miliardi di persone, surclassando così l’attuale ceto medio di Europa e Nord America messe
insieme. Non va poi dimenticato che le priorità dei consumatori
asiatici differiscono da quelle dei loro omologhi occidentali: in
Asia si attribuisce molta più importanza alle relazioni personali,
alle interazioni sociali e soprattutto allo status. I consumatori
Spesa pro capite per beni di lusso di persone con redditi annui
superiori a USD 30 000
USD1800
1650
USD1600
USD1200
USD1000
USD800
679
USD600
USD200
USD0
203
Europa
300
345
USA
Altri
paesi
415
Brasile
Russia Giappone Cina
Fonte: stime di Goldman Sachs Research, gennaio 2012
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una
garanzia per i redditi attuali o futuri.
12/16
Irriducibile fedeltà al marchio
Anche le caratteristiche strutturali del settore depongono a favore di tali investimenti. Vi appartengono infatti diverse aziende
leader mondiali, i cui marchi e prodotti di prestigio godono di
una posizione quasi monopolistica nei rispettivi sottosettori (si
pensi a LVMH, Hermès, Prada, Swatch Group). Ciò si riflette
immediatamente in un forte potere di determinazione dei prezzi
e dunque in margini elevati. Grazie all’irriducibile fedeltà al marchio, il comparto del lusso denota inoltre una minore sensibilità
ai cicli economici.
Attualmente regna qualche incertezza sulle prospettive riguardanti la crescita futura dei mercati emergenti. Riteniamo tuttavia
che il settore del lusso goda di ottima salute e che nel lungo
periodo possa affrontare con successo queste potenziali sfide.
Gli spostamenti strutturali a favore dei mercati emergenti in atto
su scala globale e la rapida diffusione del benessere dovrebbero proseguire, soprattutto in Asia. Si prevede inoltre che nei
prossimi anni la dinamica economica delle aree geografiche in
via di sviluppo sarà decisamente più elevata di quella dei paesi
industrializzati. Tutti questi fattori continueranno a incidere positivamente sulla domanda di beni di lusso, come orologi e capi
di vestiario firmati.
1436
USD1400
USD400
asiatici benestanti spendono quindi pro capite molto di più in
articoli di lusso rispetto ai loro pari in occidente.
L’importanza del ruolo assunto già oggi nel settore del lusso, in
particolare dalla Cina, emerge con chiarezza dalle cifre: il 25%
circa del fatturato globale è generato con consumatori cinesi.
Nel 2012 la Cina è divenuta dunque il maggiore mercato mondiale per i beni di lusso. Oggi il paese ha raggiunto un livello di
benessere tale da imprimere una svolta. Gli analisti prevedono
per l’economia cinese «un’epoca d’oro dei consumi». Il settore
del lusso beneficerà straordinariamente di questi sviluppi strutturali di lungo termine. Con ciò non intendiamo dire che sia al
riparo da oscillazioni cicliche, ma che abbia tutte le carte in
regola per stare al passo con le tendenze di lungo periodo e
offrire agli investitori cospicue opportunità di rendimento. Gli
specialisti in investimenti dotati di esperienza e di conoscenze
approfondite del settore e delle aziende sono in grado di sfruttare tali opportunità.
Le nostre soluzioni d’investimento
Desiderate partecipare ai margini elevati di affermate aziende del
lusso e alla persistente domanda di oggetti di prestigio da parte
dei consumatori asiatici? Vi presentiamo volentieri due soluzioni
d’investimento in linea con le vostre esigenze.
ISIN
EUR classe B: LU0348402537
USD classe B: LU0348402297
EUR classe I:5 LU0348402610
CHF classe R: LU0348402701
SGD classe R: LU0827693408
15
Credit Suisse Equity Fund (Lux) Global Prestige
Questo fondo azionario tematico pone il suo focus d’investimento sulle aziende europee e statunitensi leader nel comparto
del lusso. Il management team del fondo opera dal 2003 con
successo in questo segmento.
EUR classe B: LU0254360752
USD classe R: LU0254364663
Rendimento cumulato a 5 anni
(netto)6
EUR classe B:104,4%
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
21
Show
Trendsetter
Performance
Margini XXL
ISIN
Apparenza
Volumi XL
Risparmiare
EUR
Forza del prezzo
Consumare
Valuta del fondo
Forza del mercato
Sostanza
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
Trend
EUR
Valore
Valuta del fondo
Glamour
Credit Suisse SICAV (Lux) Equity Luxury Goods
Questo fondo azionario tematico punta prevalentemente su
marchi di lusso affermati a livello internazionale, con particolare
concentrazione su Cina e produttori di beni di lusso dai mercati
asiatici emergenti. Lanciato 13 anni fa, il fondo vanta il track
record più lungo in questo settore.
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
5
Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta
6
31 agosto 2008–30 agosto 2013.
Azioni del comparto dei beni di lusso 13/16
«Perle» in termini di dividendi – Puntate su aziende
con bilanci solidi e utili consistenti, che distribuiscono
sistematicamente dividendi elevati
Visto che, nonostante l’inversione di tendenza, il livello dei tassi dovrebbe
comunque mantenersi basso per il momento, una strategia azionaria orientata ai
dividendi costituisce un’interessante alternativa d’investimento ai prodotti a
reddito fisso. Nel mirino finiscono imprese solide e ben gestite, che distribuiscono
periodicamente dividendi interessanti.
In numerosi paesi i rendimenti da dividendi azionari sono attualmente superiori ai risultati ottenuti investendo in titoli di
Stato, e in alcuni settori superano addirittura le performance
delle obbligazioni societarie. In passato, simili differenze tra i
rendimenti da dividendi e quelli obbligazionari stavano spesso a
indicare che le valutazioni delle azioni in questione erano convenienti. Il rendimento da dividendi dell’indice MSCI World è pari
al 2,65% circa. Puntando su titoli che distribuiscono dividendi
interessanti, è lecito aspettarsi un rendimento da dividendi che
superi dell’1–2% tale valore.
I rendimenti da dividendi superano di molto i rendimenti dei titoli
di Stato
mercato più ampio e dunque quotazioni più stabili. La concentrazione su azioni con rendimenti da dividendi superiori alla
media rappresenta pertanto una strategia azionaria relativamente difensiva, adatta come investimento core in qualsiasi
portafoglio azionario.
L’abilità del portfolio manager consiste nell’individuare le aziende
che presentano valutazioni appetibili e sono in grado di versare
regolarmente dividendi elevati. Si tratta per lo più di società che
vantano solidi bilanci, utili e cash flow relativamente stabili e prospettive di crescita intatte. Per valutare la qualità di un’azienda è
tuttavia indispensabile conoscere approfonditamente le aziende
e poter contare su un’esperienza pluriennale.
5%
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
Interessante investimento core per ogni portafoglio
azionario
Alla luce dei bassi rendimenti obbligazionari e monetari, una
strategia azionaria orientata ai dividendi rappresenta un’opzione interessante. Particolare enfasi viene posta sulle azioni
di imprese solide e ben gestite, che distribuiscono regolarmente dividendi appetibili. Oltre alla possibilità di realizzare
utili di corso, gli investitori possono così partecipare ai cospicui
rendimenti correnti. Nel lungo periodo si osserva che in molti
casi il rendimento dei dividendi costituisce la componente
principale del rendimento azionario complessivo. In virtù della
loro componente reddituale, le cosiddette «perle» in termini
di dividendi esibiscono di norma oscillazioni minori rispetto al
14/16
 Variazioni di corso
 Rendimento di dividenti
Giappone
Canada
Dati al 27.08.2013
Fonti: Credit Suisse, Bloomberg, Factset
Australia
USA
Giappone
Australia
Canada
Rendimento titoli di Stato a 10 anni
8%
6%
4%
2%
0%
-2%
-4%
Germania
 Rendimento de dividendi
GB
Francia
Svizzera
0%
Germania
1%
Francia
2%
USA
3%
GB
Panoramica dei rendimenti reali dei mercati azionari di diversi
paesi
1970–2012, in percentuali annue
4%
 Crescita dei dividendi
Dati al 31.12.2012
Fonti: Credit Suisse, Société Générale
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia
per i redditi attuali o futuri.
Se si confronta l’andamento di lungo periodo delle azioni con un
rendimento da dividendi superiore alla media e l’evoluzione del
mercato azionario nel suo insieme, si osserva che in un orizzonte
di lungo termine le azioni con alti dividendi realizzano sostanziali
sovraperformance. Negli ultimi 14 anni (31.12.1998–31.7.2013),
ad esempio, l’indice MSCI Europe High Dividend Yield NR ha
segnato una crescita in EUR di circa il 94%, mentre l’indice
MSCI Europe NR solo del 51%.
Reinvestimento
Investimento
Lungo termine
Breve termine
Caffè lungo
Maratona
Dividendi
Espresso
Sprint Plusvalenza
Sviluppo dei mercati
Politica dei dividendi
Le nostre soluzioni d’investimento
Desiderate investire in società europee con bilanci solidi e utili consistenti, che consentono la distribuzione di dividendi interessanti
e sostenibili o addirittura in crescita? Vi presentiamo volentieri due soluzioni d’investimento in linea con le vostre esigenze.
Credit Suisse SICAV One (Lux) European Equity
Dividend Plus
Questo fondo azionario investe prevalentemente in aziende con
sede in Europa, bilanci solidi e valutazioni interessanti, e che sono
caratterizzate da rendimenti da dividendi interessanti e sopra la
media. Al centro sono poste società che vantano solidi bilanci, utili
e cash flow relativamente stabili e prospettive di crescita intatte.
Grazie alla sua componente reddituale periodica, il fondo offre
un’esposizione relativamente poco rischiosa al mercato azionario.
Credit Suisse SICAV One (Lux) Global Equity
Dividend Plus
Questo fondo punta a un rendimento in USD superiore a quello del suo benchmark, l’MSCI World. A tale scopo il fondo
investe soprattutto in società globali con bilanci solidi, sottovalutate e in grado di generare costanti e appetibili rendimenti
da dividendi.
Credit Suisse SICAV (Lux) Asian Equity Dividend Plus
L’ obiettivo del fondo è di conseguire un rendimento superiore al
suo benchmark, l’MSCI AC Far East ex Japan. A tale scopo il
fondo investe soprattutto in società con sede in Asia (Giappone
escluso) con bilanci solidi, sottovalutate e in grado di generare
costanti e appetibili rendimenti da dividendi. Il portafoglio è ben
diversificato in ogni momento, sia a livello di titoli che di settori.
Valuta del fondo
EUR
ISIN
EUR classe A: LU0439729285
EUR classe B: LU0439729368
EUR classe I:7LU0439729798
CHF classe R: LU0603361998
CHF classe S:7LU0439729954
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
14
Valuta del fondoUSD
ISIN
USD classe A:LU0439730374
USD classe B:LU0439730457
USD classe I:LU0439730887
CHF classe CR:LU0612865351
CHF classe S:LU0439730960
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
14
Valuta del fondoUSD
ISIN
USD classe B:LU0434327028
USD classe I:LU0808572415
Anni di esperienza del portfolio
manager nel campo degli investimenti
14
I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri.
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Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta.
«Perle» in termini di dividendi 15/16
Per ulteriori informazioni su tutti i nostri fondi:
credit-suisse.com/it/funds/
Asset Management Distribution
Andrea Sanguinetto
Andrea Porro
Michele Marchese
Michele Piazzolla
Patrizia Noè
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
+39
+39
+39
+39
+39
02
02
02
02
02
8855
8855
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8855
8855
0316
0321
0445
0496
0405
Realizzato da Marketing Asset Management Core Investments
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valutazioni. Al destinatario si raccomanda
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gli investimenti comportano rischi, in particolare per quanto riguarda le fluttuazioni del valore e del rendimento. Gli investimenti in valuta
estera comportano il rischio aggiuntivo che tale moneta possa perdere valore rispetto alla moneta di riferimento dell’investitore. I dati storici
sulla performance e gli scenari dei mercati finanziari non sono garanzia per i rendimenti attuali o futuri. I dati relativi alla performance non
tengono conto delle commissioni e dei costi applicati al momento dell’emissione e del riscatto delle quote. Inoltre, non può essere garantito
che l’andamento dell’indice di riferimento («benchmark») sarà raggiunto od oltrepassato.
Le azioni sono soggette alle forze di mercato e pertanto a fluttuazioni di valore non completamente prevedibili.
I fondi d’investimento menzionati nella presente pubblicazione sono domiciliati in Lussemburgo e sono conformi alla Direttiva UE 2009/65/
EC e successive modificazioni. I soggetti incaricati dei pagamenti per l’Italia sono Allfunds Bank SA, State Street Bank SpA, BNP Paribas
Securities Services e Sella Holding Banca SpA. Le sottoscrizioni sono valide esclusivamente sulla base dei prospetti informativi attuali, dei
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