Investire nel mercato Equity
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Investire nel mercato Equity
Asset Management Azioni – Solo chi osserva con attenzione scopre il vero potenziale di mercato Obbligazioni Investire Laterale Azioni Aspettare Opportunità Nicchie Sicurezza In rialzo Mercati efficienti Contesto tassi bassi Alternative Cercare Trovare Indice Sintesi3 Azioni – Verso nuove vette 5 Interessanti strategie d’investimento Titoli Value Uscite dai soliti schemi d’investimento 8 Small e mid cap Fate leva sul potenziale ancora inesplorato di aziende vincenti a livello locale 10 Azioni del comparto dei beni di lusso Partecipate al trend di crescita a lungo termine del settore del lusso 12 «Perle» in termini di dividendi Puntate su aziende con bilanci solidi e utili consistenti, che distribuiscono sistematicamente dividendi elevati 14 2/16 Sintesi Le prospettive a lungo termine dei mercati azionari internazionali sono incoraggianti. La carenza di alternative d’investimento e soprattutto le migliori previsioni congiunturali depongono a favore delle azioni. I nostri esperti di Asset Management hanno identificato quattro strategie azionarie particolarmente interessanti nel contesto attuale. Azioni – Verso nuove vette Le azioni guadagnano quota nelle grazie degli investitori. Nulla di strano, visto che il bassissimo livello attuale dei tassi d’interesse offre scarse alternative d’investimento. Al più tardi al momento dell’annuncio di Ben Bernanke, presidente della banca centrale statunitense, di un’imminente riduzione del programma di acquisti obbligazionari da parte della Fed, il brusco rialzo dei tassi ha costretto molti investitori a prendere dolorosamente atto dell’effimera sicurezza degli investimenti obbligazionari, tutt’altro che privi di rischio. Ciò ha spinto a rivedere gli orientamenti, e molti investitori fanno ormai ritorno ai mercati azionari internazionali. Un driver fondamentale per i mercati azionari è il progressivo miglioramento della congiuntura. La ripresa economica negli Stati Uniti sembra godere di ampio sostegno. Anche l’Europa è riuscita a invertire la tendenza, mentre l’economia cinese dovrebbe stabilizzarsi a un livello di crescita attorno al 7,5%. Alla luce delle prospettive congiunturali più incoraggianti, le imprese torneranno a basare sempre più i propri investimenti sulle opportunità di crescita. I presupposti sono buoni. Negli ultimi anni le imprese hanno accumulato elevate riserve di liquidità e risanato i bilanci. Senza dimenticare che le condizioni di finanziamento dovrebbero rimanere favorevoli grazie alla conferma dell’approccio espansivo nella politica monetaria. Questo contesto offre buoni margini per la crescita di giro d’affari e utili e terreno fertile per maturare rendimenti positivi sui mercati azionari. Interessanti strategie d’investimento Secondo i nostri specialisti in investimenti di Asset Management, le seguenti strategie azionarie offrono promettenti opportunità d’investimento: Titoli Value Un investitore Value non segue la tendenza del mercato né fa riferimento a un benchmark, preferendo lasciarsi guidare innanzitutto dalla valutazione razionale di un’impresa. A lungo termine questo approccio può generare risultati superiori alla media poiché raccomanda agli investitori di non pagare troppo per un investimento. Small e mid cap I confronti tra performance storiche mostrano che nel lungo periodo il segmento delle small e mid cap ottiene rendimenti nettamente superiori a quelli delle large cap. Grazie alla loro flessibilità, le small e mid cap dovrebbero beneficiare della ripresa economica in misura superiore alla media. Azioni del comparto dei beni di lusso Il tema d’investimento «beni di lusso» evidenzia un promettente potenziale a lungo termine. Il comparto trae vantaggio dalla progressiva diffusione del benessere, soprattutto in Asia, e dalla crescente propensione alla spesa del ceto medio emergente. «Perle» in termini di dividendi Gli strumenti che versano dividendi sono adatti come investimento core in qualsiasi portafoglio azionario. Questa strategia si concentra su imprese con bilanci solidi che distribuiscono regolarmente dividendi superiori alla media, consentendo agli investitori di percepire redditi regolari e di partecipare alla possibilità di realizzare utili di corso a lungo termine. Sintesi3/16 Risparmio Eccesso di liquidità Dinamico Difensivo 4/16 Potenziale Valle Statico Sottovalutazione Montagna Espansione Investimento Offensivo Azioni – Verso nuove vette Gli investitori fanno ritorno ai mercati azionari internazionali. Ciò non stupisce, visto che nell’attuale contesto di tassi storicamente bassi scarseggiano le alternative d’investimento. Numerosi fattori depongono inoltre a favore di un investimento in azioni, il che dovrebbe favorire l’emergere di un trend rialzista duraturo sui mercati azionari. Gli anni compresi tra il 2008 e il 2012 passeranno probabilmente agli annali della borsa come un periodo disastroso. La crisi finanziaria ha scatenato forti turbolenze sui mercati finanziari, con dolorose perdite di corso per molti investitori, mentre il periodo successivo è stato segnato da incertezze macropolitiche senza precedenti. In tale contesto difficile, molti investitori si sono salvati rifugiandosi in investimenti sicuri, rappresentati da titoli di Stato di qualità molto elevata e oro. Simultaneamente, questi segmenti ricevevano enorme spinta da parte della banche centrali, costrette a mettere in campo misure straordinarie. Il loro intervento si è tradotto in tassi ai minimi storici e in un’ondata di liquidità a seguito di un volume di acquisti di titoli di Stato senza precedenti. Questo «paradiso artificiale» creato dalle banche centrali ha convinto molti investitori a gettare alle ortiche il vecchio motto borsistico «there is no free lunch» (ogni cosa ha il suo prezzo) nell’illusione che, grazie al calo dei tassi, fosse possibile realizzare performance brillanti senza esporsi a rischi eccessivi. La forte avversione al rischio unita alle ottime performance dei mercati obbligazionari hanno suggerito massicci riposizionamenti di portafoglio con abbandono delle azioni a favore di strumenti a reddito fisso. Ritorno ai mercati azionari Dall’estate 2012 negli investitori si è risvegliato l’appetito di rischio. Incoraggiati dalle prospettive congiunturali e sempre meno intimoriti dal rischio di eventi estremi, gli investitori hanno fatto marcia indietro verso i mercati azionari, consentendo a questi ultimi di segnare nuovi record positivi negli ultimi mesi. Al momento dell’annuncio di Ben Bernanke, presidente della banca centrale statunitense, di un’imminente riduzione del programma di acquisti obbligazionari da parte della Fed, il brusco rialzo dei tassi ha costretto molti investitori a prendere dolorosamente atto dell’effimera sicurezza degli investimenti obbligazionari, tutt’altro che privi di rischio. Ora che il trentennio caratterizzato dalla flessione dei tassi volge al termine, gli investitori tornano a preferire le opportunità offerte dalle azioni. Dopo che negli ultimi cinque anni si erano concentrati quasi esclusivamente sulle obbligazioni, assicuratori, casse pensioni o investitori privati sono ora pronti a investire nuovamente in L’inversione dalla trentennale contrazione dei tassi dovrebbe imprimere forte slancio ai mercati azionari 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 1919 1929 1939 1949 1959 1969 1979 1989 1999 2009 2000 200 20 2 Rendimenti dei titoli di Stato decennali statunitensi Indice del mercato azionario S&P 500 (logaritmico, scala destra) Fasi di consolidamento sul mercato azionario Punti di svolta nell’andamento dei tassi Dati al 12.08.2013 Fonti: Shiller Data, Datastream, Credit Suisse I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. Dalla fuga verso le obbligazioni alla fuga verso le azioni 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 1959 1968 1977 1986 1995 2004 2013 Fondi pensione statunitensi privati, azioni in % degli attivi investiti Media Dati al 31.07.2013 Fonti: Datastream, Credit Suisse I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. Azioni – Verso nuove vette 5/16 azioni. Il processo di normalizzazione della politica monetaria annunciato dalla Fed dovrebbe favorire questo trend. Riteniamo che nei prossimi anni questi sviluppi determineranno marcati riposizionamenti a favore del comparto azionario. Contesto favorevole alle azioni I mercati azionari ricevono forte impulso non solo dalla rivalutazione dei rischi insiti nelle obbligazioni rispetto alle azioni, ma anche dal graduale miglioramento congiunturale. Nei prossimi mesi prevediamo che le azioni beneficeranno di un contesto particolarmente favorevole, supportato dai seguenti fattori: Forte calo delle probabilità di eventi estremi grazie agli inter venti delle banche centrali Proseguimento della politica monetaria espansiva nonostante il ridimensionamento delle iniezioni di liquidità da parte della Fed Riduzione del rischio del potere d’acquisto alla luce del calo dei prezzi delle materie prime Costante incremento della crescita economica globale, che dovrebbe imprimere una nuova accelerazione agli utili d’impresa Crescente contributo delle spese aziendali alla dinamica congiunturale Valutazione conveniente o equa delle azioni nonostante il recente rally Ampio margine di recupero per gli investimenti 24% 23% 22% 21% 20% 19% 18% 17% 1984 1988 1992 1996 2000 2004 2008 2012 Quota degli investimenti dei paesi del G4 sul PIL Trend Dati al 15.08.2013 Fonti: Datastream, Bloomberg, Credit Suisse I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. Mag 67 Set 75 Recessione Gen 84 Mag 92 Set 00 Gen 09 Indicatori anticipatori USA Dati al 31.07.2013 Fonti: Bloomberg, NBER, Credit Suisse I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. L’economia globale è in continua ripresa. Il recupero ci sembra godere di ampio sostegno soprattutto negli Stati Uniti. Anche l’Europa è riuscita a invertire la tendenza. Guidata dalla Germania, la regione può ora lasciarsi alle spalle sei dolorosi trimestri di recessione. I timori circa la crescita cinese ci sembrano eccessivi. Ci attendiamo che il governo imple- 6/16 Nei prossimi trimestri un importante sostegno alla congiuntura dovrebbe giungere dalle imprese, che attualmente dispongono di straordinaria liquidità e presentano bilanci solidi. Alla luce delle migliori prospettive economiche, dopo anni di manovre di riduzione dei costi e incremento dell’efficienza, per molte imprese l’espansione dell’attività operativa torna a rivestire un ruolo di primo piano. Numerose aziende sono pronte a riavviare i progetti sospesi negli ultimi anni a causa delle incertezze dovute alla crisi finanziaria, e si preparano a cogliere nuove opportunità di crescita. Ma le iniziative di crescita richiedono investimenti. Tale contesto offre ottimo potenziale di crescita per giri d’affari e utili e dovrebbe imprimere nuovo slancio alle azioni. 16% 1980 Gli indicatori anticipatori continuano a migliorare I dieci principali indicatori congiunturali statunitensi 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 Gen 59 menti misure volte a stabilizzare la crescita sull’attuale livello del 7,5% circa. Possibili ribassi a breve termine controbilanciati dal potenziale sul lungo periodo Alla luce dei fattori positivi sopra descritti riteniamo che i mercati azionari presentino un netto potenziale di rialzo nel lungo periodo. Non si escludono però temporanee flessioni a breve termine. Da un lato, il processo di transizione della politica monetaria statunitense potrebbe creare difficoltà sia alle obbligazioni sia alle azioni. Dall’altro lato, negli ultimi mesi molte piazze azionarie hanno già messo a segno cospicui progressi e stabilito nuovi record. Alcuni indicatori segnalano inoltre situazioni tecniche di ipervenduto su alcuni mercati. Si consiglia pertanto cautela nel breve periodo. Per partecipare all’imminente trend azionario rialzista di lungo periodo bisogna però sfruttare le opportunità di ingresso offerte dalle prossime fasi di correzione. Nelle pagine che seguono presentiamo quattro strategie azionarie che offrono particolari vantaggi nell’attuale contesto. Cash Investimento Lungo termine Rischi Opportunità Passivo Attivo Innovativo Tradizionale Breve termine Le nostre competenze L’Asset Management di Credit Suisse dispone di un’ampia gamma di fondi azionari. I nostri team esperti di portfolio management gestiscono 40 fondi e 60 mandati di gestione patrimoniale per investitori istituzionali e privati, per una cifra complessiva di CHF 12,5 miliardi. I clienti dei fondi azionari di Credit Suisse beneficiano di molteplici vantaggi: Attraenti track record di lungo periodo: oltre il 75% dei fondi aperti al pubblico hanno sovraperformato il benchmark dal proprio lancio Portata globale grazie ai centri d’investimento a Zurigo, Chicago e Singapore Un’offerta completa di prodotti focalizzata su azioni high dividend yield, azioni deep value, azioni small e mid cap, titoli immobiliari e azioni legate alle infrastrutture, prodotti tematici 1 e soluzioni azionarie globali basate sull’approccio HOLT TM Soluzioni flessibili di implementazione della strategia d’investimento, che spazia da fondi d’investimento standard a mandati integralmente personalizzati con depositari terzi Gestione integrata del rischio e capacità di reporting all’avanguardia che si avvalgono di strumenti propri e di partner esterni Per ulteriori informazioni su tutti i nostri fondi: credit-suisse.com/funds Fonte: Credit Suisse, dati al 30.06.2013 1 HOLT TM è un servizio di consulenza di valutazione e di performance aziendale di Credit Suisse. Azioni – Verso nuove vette 7/16 Titoli Value – Uscite dai soliti schemi d’investimento L’approccio Value è incentrato sulla valutazione razionale di un’impresa e non su mercati o benchmark. A lungo termine questo approccio può generare risultati superiori alla media poiché raccomanda agli investitori di non pagare troppo per un investimento. «Per avere una ragionevole chance […] di generare performance superiori alla media, l’investitore deve perseguire strategie tanto (1) comprovate e promettenti quanto (2) impopolari a Wall Street»2. Così faceva giustamente notare Benjamin Graham, uno dei massimi investitori del secolo scorso e padre fondatore della strategia Value, già oltre 60 anni fa. Anche oggi i principi fondamentali del Value Investing impongono di distinguersi dalla massa e di sposare un pensiero scevro di pregiudizi e indipendente. È difficile sovraperformare a lungo termine replicando il comportamento della maggior parte degli operatori di mercato. Discostandosi invece dalla tendenza generale di mercato, si coglie l’opportunità di un rendimento superiore alla media sul lungo periodo. Un investitore Value non segue la tendenza del mercato né fa riferimento a un benchmark, preferendo invece setacciare senza preconcetti il panorama internazionale alla ricerca di idee d’investimento adeguate. Creatività e indipendenza sono imprescindibili. Indipendentemente dalla sua capitalizzazione di mercato o appartenenza settoriale, qualsiasi impresa può, in linea di principio, qualificarsi come investimento idoneo se soddisfa determinati criteri qualitativi. L’approccio Value mette al primo posto la valutazione razionale di un’impresa, nell’ottica di un investitore informato e con spirito imprenditoriale. Sono proprio queste le caratteristiche che distinguono l’investitore Value da investitori che, trascinati dall’euforia, trascurano il valore oggettivo dell’impresa per concentrarsi unicamente su previsioni, regalando spesso una spinta eccessiva ad azioni momentaneamente sulla cresta dell’onda. Ma sui mercati si moltiplicano casi di esagerazione anche nella direzione opposta, ad esempio quando un’impresa versa momentaneamente in una situazione difficile. Sono proprio queste le situazioni che catturano l’attenzione di un tipico investitore Value. Quando il mercato punisce in modo eccessivamente ingiusto un’impresa con problemi tutto sommato risolvibili nel lungo periodo, l’investitore Value intravede una conveniente opportunità di acquisto. Occorre però che sia possibile formulare una valutazione oggettiva e conservativa. Un successo d’investimento costruito con disciplina e pazienza Il team Value di Credit Suisse è persuaso dei vantaggi di una forma d’investimento a lungo termine che punta su un porta2 Benjamin Graham, The Intelligent Investor, 1949, New York 8/16 foglio diversificato composto da titoli di partecipazione scrupolosamente selezionati. Scrutando tenacemente il panorama economico alla ricerca di opportunità di investimento sottovalutate, i gestori di portafoglio trovano continuamente imprese promettenti, il cui corso azionario si colloca temporaneamente al di sotto del valore economico d’impresa che gli attribuirebbe un imprenditore razionale e impegnato. L’approccio Value valuta razionalmente un’impresa in base a criteri puramente economici; gli stessi che un imprenditore considera quando valuta la proposta di acquisto di un oggetto di investimento. Si giudica lo stato di salute dell’impresa. Importanti criteri di selezione sono: bilancio solido, management conservativo, margini robusti e stabili, rischio ampiamente controllabile e una salda posizione di mercato. I gestori di portafoglio si limitano ad analizzare imprese e settori che rientrano nella propria sfera di competenza, ossia quelle per le quali sono in grado di elaborare stime adeguate da una prospettiva commerciale. Le decisioni d’investimento vengono prese in modo anticiclico e, quindi, in contrasto con l’andamento generale del mercato, e indipendentemente da un benchmark. Sfera di competenza 1. Ricerca 2. Giudizio Margine di sicurezza 3. Valutazione Portafoglio Il team Value investe in imprese che presentano elevati, benché ingiustificati, sconti di valutazione, rispetto al loro (intrinseco) valore economico (margine di sicurezza). Simili sottovalutazioni colpiscono frequentemente imprese in difficoltà, che i mercati puniscono precipitosamente mentre i gestori di portafoglio giudicano i loro problemi risolvibili e solo temporanei. Possono tuttavia trascorrere diversi anni prima che il mercato corregga tali errori di valutazione. È quindi essenziale avere un orizzonte temporale compreso tra cinque e dieci anni. Il team Value mantiene il proprio investimento fino al momento in cui il corso azionario si normalizza e raggiunge il suo valore intrinseco. Questo approccio d’investimento deve mettere in conto rendimenti sotto la media a breve termine ma promette sovraperformance a lungo termine visto che disciplina l’investitore a non pagare troppo per un investimento. La nostra soluzione d’investimento Desiderate investire razionalmente in imprese sottovalutate senza farvi influenzare da ciò che avviene momentaneamente sul mercato? Proponiamo volentieri a investitori pazienti e con orizzonte temporale da cinque a dieci anni la soluzione d’investimento più adatta. Punto di svolta 26 Altri fondi Credit Suisse Equity Fund (Lux) USA Value Credit Suisse SICAV One (Lux) Equity Japan Value Che cosa sono i titoli Value? I titoli Value sono azioni di imprese che secondo il team Value di Credit Suisse vengono negoziate con un notevole disaggio rispetto al valore intrinseco risultante dall’analisi fondamentale dell’impresa. Si tratta solitamente di imprese affermate, temporaneamente dimenticate o mal comprese dal mercato oppure penalizzate troppo severamente a causa di qualche problema. Sconti di valutazione ingiustificati offrono convenienti opportunità di acquisto. Questi titoli vengono mantenuti in portafoglio fino al ripristino del loro valore equo. Possono volerci da cinque a dieci anni prima che ciò avvenga. Cenerentola Favorito Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti Creatività Outsider EUR classe B: LU0129338272 EUR classe I:3LU0129339833 CHF classe R: LU0268334421 USD classe R: LU0268334777 CHF classe S:3LU0268334934 Re Benchmark ISIN Valore intrinseco EUR Investimento Valuta del fondo Picco Valore di mercato Borsa Credit Suisse Equity Fund (Lux) Global Value Questo fondo azionario investe su scala mondiale (anche nei mercati emergenti) in imprese sottovalutate selezionate in base a criteri qualitativi e orientati ai dati fondamentali, mediante un approccio di valutazione conservativo. La selezione avviene indipendentemente dal benchmark e dall’appartenenza a uno specifico settore o dalla capitalizzazione di mercato dell’impresa. Avvalendosi della sua grande esperienza, il team Value di Credit Suisse opera in un orizzonte temporale d’investimento particolarmente lungo. Grandezza Sostanza I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. 3 Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta. Titoli Value 9/16 Small e mid cap – Fate leva sul potenziale ancora inesplorato di aziende vincenti a livello locale Sul lungo periodo, le azioni di società a piccola e media capitalizzazione (small e mid cap) rendono di norma più dei titoli di società a grande capitalizzazione (large cap). Questo effetto osservabile nella prassi poggia su ragioni concrete. Le aziende small e mid cap dovrebbero inoltre beneficiare della prevista ripresa economica in misura più che proporzionale. I confronti tra performance storiche mostrano che nel lungo periodo il segmento delle small e mid cap ottiene rendimenti superiori a quelli delle large cap. Questo effetto, noto come «effetto small cap», emerge con chiarezza nel grafico riportato a destra. Negli ultimi 15 anni circa, l’indice MSCI Europe Small Cap ha superato di 101 punti percentuali l’indice MSCI Europe Large Cap. Nello stesso periodo, l’indice MSCI Europe Mid Cap ha sovraperformato di 39 punti percentuali. In un orizzonte di lungo periodo, questo surplus di rendimento si osserva in quasi tutti i mercati azionari. I rendimenti delle small e mid cap sono però soggetti a maggiori oscillazioni cicliche. Con l’inizio della ripresa congiunturale dovrebbe tuttavia migliorare anche il contesto economico per le small e mid cap, dato che di norma le aziende minori beneficiano in misura superiore alla media della ripresa congiunturale e della crescente propensione al rischio degli investitori. 10/16 Il potenziale delle aziende a piccola e media capitalizzazione Performance a confronto sul mercato azionario europeo: small e mid cap rispetto a large cap, gennaio 1998–giugno 2013 400 Performance assoluta I mercati azionari vengono spesso associati a grandi gruppi aziendali, mentre le numerose imprese minori scivolano in secondo piano. Ciò accade a torto, dato che un’analisi più attenta rivela che le small e mid cap possono rappresentare per gli investitori un’interessante integrazione del portafoglio. Spesso queste aziende offrono prodotti e servizi innovativi a livello globale in mercati di nicchia dove, in virtù della loro specializzazione, dell’elevata qualità di prodotti e servizi e della grande flessibilità, conseguono margini di utile talvolta abbondantemente superiori a quelli dei concorrenti a grande capitalizzazione. Non bisogna poi dimenticare che i proprietari di piccole imprese spesso si identificano fortemente con la società, imprimendo alla stessa un forte spirito imprenditoriale e uno sviluppo sostenibile. Dei brevi processi decisionali sono un’ulteriore caratteristica delle small e mid cap che esercitano un comprovato influsso positivo sul corso azionario. 200 100 50 1998 2000 2002 2004 MSCI Europe Large Cap MSCI Europe Small Cap 2006 2008 2010 2012 MSCI Europe Mid Cap Dati al 30.06.2013 Fonte: Bloomberg I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. Sovraperformance grazie alla gestione attiva A differenza di quanto avviene per le grandi imprese, generalmente solo un numero molto ristretto di analisti si occupa delle imprese di minori dimensioni, per cui le informazioni sulla qualità di queste imprese sono molto limitate. Proprio per questo motivo, tali titoli offrono a portfolio manager esperti promettenti opportunità d’investimento e la possibilità di sovraperformare. Avvalendosi dei risultati delle proprie ricerche e di conoscenze approfondite dei mercati e delle aziende, i più abili professionisti degli investimenti sono in grado di individuare titoli sottovalutati che offrono un potenziale di rialzo superiore alla media. Tradizione Davide Nicchia Golia Pioniere Evergreen mid Cap caps Small & Mid Large Cap caps Assemblea generale Spirito imprenditoriale Le nostre soluzioni d’investimento Desiderate investire in aziende innovative in forte crescita e che presentano potenziale inesplorato? Vi presentiamo volentieri due soluzioni d’investimento in linea con le vostre esigenze. Credit Suisse Equity Fund (Lux) Small and Mid Cap Germany Questo fondo azionario mira a conseguire una crescita del capitale possibilmente elevata. Forte di un solido track record, il team di gestione di Credit Suisse investe in azioni di small e mid cap tedesche sottovalutate, che presentano un profilo fortemente innovativo ed elevate caratteristiche di solidità e qualità. Credit Suisse SICAV One (Lux) Small and Mid Cap Alpha Long/Short Questo fondo investe nelle azioni small e mid cap europee. Il gestore persegue una strategia long/short equity direzionale che mira a sfruttare le inefficienze del mercato small e mid cap. Gli investitori possono utilizzare questo fondo UCITS per diversificare i loro portafogli esistenti, in considerazione dei suoi obiettivi di rendimento assoluto e di bassa correlazione con i mercati azionari. Valuta del fondo EUR Valuta del fondoEUR ISIN EUR classe B: LU0052265898 EUR classe I:4LU0108803940 ISIN EUR classe B: LU0525285697 EUR classe I: LU0525285937 CHF classe R: LU0526492425 USD classe R: LU0526495444 Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti 14 Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti 14 Altri fondi Credit Suisse Equity Fund (Lux) Small and Mid Cap Europe Credit Suisse SICAV (Lux) Equity Small and Mid Cap Global Emerging Markets I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. 4 Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta. Small e mid cap 11/16 Azioni del comparto dei beni di lusso – Partecipate al trend di crescita a lungo termine del settore del lusso Il boom delle economie asiatiche ha dato vita a un nuovo ceto medio con redditi crescenti e una spiccata propensione al consumo. Il settore del lusso può beneficiare straordinariamente di questo sviluppo strutturale di lungo periodo. Il tema d’investimento dei beni di lusso costituisce un trend sostenibile con marcato potenziale di crescita e non dovrebbe mancare in un portafoglio diversificato. Il mercato globale dei beni di lusso è caratterizzato da una vigorosa dinamica di crescita, alimentata soprattutto dalla robusta domanda proveniente dalle regioni asiatiche emergenti. In paesi come Cina, Thailandia e Indonesia la classe media assorbe strati sempre maggiori di popolazione che si adeguano rapidamente allo stile di vita dei paesi sviluppati. Più ricchezza, più lusso Secondo le stime OCSE, dal 2009 al 2020 la sola classe media asiatica passerà da 525 milioni a 1,7 miliardi di persone, surclassando così l’attuale ceto medio di Europa e Nord America messe insieme. Non va poi dimenticato che le priorità dei consumatori asiatici differiscono da quelle dei loro omologhi occidentali: in Asia si attribuisce molta più importanza alle relazioni personali, alle interazioni sociali e soprattutto allo status. I consumatori Spesa pro capite per beni di lusso di persone con redditi annui superiori a USD 30 000 USD1800 1650 USD1600 USD1200 USD1000 USD800 679 USD600 USD200 USD0 203 Europa 300 345 USA Altri paesi 415 Brasile Russia Giappone Cina Fonte: stime di Goldman Sachs Research, gennaio 2012 I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. 12/16 Irriducibile fedeltà al marchio Anche le caratteristiche strutturali del settore depongono a favore di tali investimenti. Vi appartengono infatti diverse aziende leader mondiali, i cui marchi e prodotti di prestigio godono di una posizione quasi monopolistica nei rispettivi sottosettori (si pensi a LVMH, Hermès, Prada, Swatch Group). Ciò si riflette immediatamente in un forte potere di determinazione dei prezzi e dunque in margini elevati. Grazie all’irriducibile fedeltà al marchio, il comparto del lusso denota inoltre una minore sensibilità ai cicli economici. Attualmente regna qualche incertezza sulle prospettive riguardanti la crescita futura dei mercati emergenti. Riteniamo tuttavia che il settore del lusso goda di ottima salute e che nel lungo periodo possa affrontare con successo queste potenziali sfide. Gli spostamenti strutturali a favore dei mercati emergenti in atto su scala globale e la rapida diffusione del benessere dovrebbero proseguire, soprattutto in Asia. Si prevede inoltre che nei prossimi anni la dinamica economica delle aree geografiche in via di sviluppo sarà decisamente più elevata di quella dei paesi industrializzati. Tutti questi fattori continueranno a incidere positivamente sulla domanda di beni di lusso, come orologi e capi di vestiario firmati. 1436 USD1400 USD400 asiatici benestanti spendono quindi pro capite molto di più in articoli di lusso rispetto ai loro pari in occidente. L’importanza del ruolo assunto già oggi nel settore del lusso, in particolare dalla Cina, emerge con chiarezza dalle cifre: il 25% circa del fatturato globale è generato con consumatori cinesi. Nel 2012 la Cina è divenuta dunque il maggiore mercato mondiale per i beni di lusso. Oggi il paese ha raggiunto un livello di benessere tale da imprimere una svolta. Gli analisti prevedono per l’economia cinese «un’epoca d’oro dei consumi». Il settore del lusso beneficerà straordinariamente di questi sviluppi strutturali di lungo termine. Con ciò non intendiamo dire che sia al riparo da oscillazioni cicliche, ma che abbia tutte le carte in regola per stare al passo con le tendenze di lungo periodo e offrire agli investitori cospicue opportunità di rendimento. Gli specialisti in investimenti dotati di esperienza e di conoscenze approfondite del settore e delle aziende sono in grado di sfruttare tali opportunità. Le nostre soluzioni d’investimento Desiderate partecipare ai margini elevati di affermate aziende del lusso e alla persistente domanda di oggetti di prestigio da parte dei consumatori asiatici? Vi presentiamo volentieri due soluzioni d’investimento in linea con le vostre esigenze. ISIN EUR classe B: LU0348402537 USD classe B: LU0348402297 EUR classe I:5 LU0348402610 CHF classe R: LU0348402701 SGD classe R: LU0827693408 15 Credit Suisse Equity Fund (Lux) Global Prestige Questo fondo azionario tematico pone il suo focus d’investimento sulle aziende europee e statunitensi leader nel comparto del lusso. Il management team del fondo opera dal 2003 con successo in questo segmento. EUR classe B: LU0254360752 USD classe R: LU0254364663 Rendimento cumulato a 5 anni (netto)6 EUR classe B:104,4% Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti 21 Show Trendsetter Performance Margini XXL ISIN Apparenza Volumi XL Risparmiare EUR Forza del prezzo Consumare Valuta del fondo Forza del mercato Sostanza Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti Trend EUR Valore Valuta del fondo Glamour Credit Suisse SICAV (Lux) Equity Luxury Goods Questo fondo azionario tematico punta prevalentemente su marchi di lusso affermati a livello internazionale, con particolare concentrazione su Cina e produttori di beni di lusso dai mercati asiatici emergenti. Lanciato 13 anni fa, il fondo vanta il track record più lungo in questo settore. I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. 5 Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta 6 31 agosto 2008–30 agosto 2013. Azioni del comparto dei beni di lusso 13/16 «Perle» in termini di dividendi – Puntate su aziende con bilanci solidi e utili consistenti, che distribuiscono sistematicamente dividendi elevati Visto che, nonostante l’inversione di tendenza, il livello dei tassi dovrebbe comunque mantenersi basso per il momento, una strategia azionaria orientata ai dividendi costituisce un’interessante alternativa d’investimento ai prodotti a reddito fisso. Nel mirino finiscono imprese solide e ben gestite, che distribuiscono periodicamente dividendi interessanti. In numerosi paesi i rendimenti da dividendi azionari sono attualmente superiori ai risultati ottenuti investendo in titoli di Stato, e in alcuni settori superano addirittura le performance delle obbligazioni societarie. In passato, simili differenze tra i rendimenti da dividendi e quelli obbligazionari stavano spesso a indicare che le valutazioni delle azioni in questione erano convenienti. Il rendimento da dividendi dell’indice MSCI World è pari al 2,65% circa. Puntando su titoli che distribuiscono dividendi interessanti, è lecito aspettarsi un rendimento da dividendi che superi dell’1–2% tale valore. I rendimenti da dividendi superano di molto i rendimenti dei titoli di Stato mercato più ampio e dunque quotazioni più stabili. La concentrazione su azioni con rendimenti da dividendi superiori alla media rappresenta pertanto una strategia azionaria relativamente difensiva, adatta come investimento core in qualsiasi portafoglio azionario. L’abilità del portfolio manager consiste nell’individuare le aziende che presentano valutazioni appetibili e sono in grado di versare regolarmente dividendi elevati. Si tratta per lo più di società che vantano solidi bilanci, utili e cash flow relativamente stabili e prospettive di crescita intatte. Per valutare la qualità di un’azienda è tuttavia indispensabile conoscere approfonditamente le aziende e poter contare su un’esperienza pluriennale. 5% I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. Interessante investimento core per ogni portafoglio azionario Alla luce dei bassi rendimenti obbligazionari e monetari, una strategia azionaria orientata ai dividendi rappresenta un’opzione interessante. Particolare enfasi viene posta sulle azioni di imprese solide e ben gestite, che distribuiscono regolarmente dividendi appetibili. Oltre alla possibilità di realizzare utili di corso, gli investitori possono così partecipare ai cospicui rendimenti correnti. Nel lungo periodo si osserva che in molti casi il rendimento dei dividendi costituisce la componente principale del rendimento azionario complessivo. In virtù della loro componente reddituale, le cosiddette «perle» in termini di dividendi esibiscono di norma oscillazioni minori rispetto al 14/16 Variazioni di corso Rendimento di dividenti Giappone Canada Dati al 27.08.2013 Fonti: Credit Suisse, Bloomberg, Factset Australia USA Giappone Australia Canada Rendimento titoli di Stato a 10 anni 8% 6% 4% 2% 0% -2% -4% Germania Rendimento de dividendi GB Francia Svizzera 0% Germania 1% Francia 2% USA 3% GB Panoramica dei rendimenti reali dei mercati azionari di diversi paesi 1970–2012, in percentuali annue 4% Crescita dei dividendi Dati al 31.12.2012 Fonti: Credit Suisse, Société Générale I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. Se si confronta l’andamento di lungo periodo delle azioni con un rendimento da dividendi superiore alla media e l’evoluzione del mercato azionario nel suo insieme, si osserva che in un orizzonte di lungo termine le azioni con alti dividendi realizzano sostanziali sovraperformance. Negli ultimi 14 anni (31.12.1998–31.7.2013), ad esempio, l’indice MSCI Europe High Dividend Yield NR ha segnato una crescita in EUR di circa il 94%, mentre l’indice MSCI Europe NR solo del 51%. Reinvestimento Investimento Lungo termine Breve termine Caffè lungo Maratona Dividendi Espresso Sprint Plusvalenza Sviluppo dei mercati Politica dei dividendi Le nostre soluzioni d’investimento Desiderate investire in società europee con bilanci solidi e utili consistenti, che consentono la distribuzione di dividendi interessanti e sostenibili o addirittura in crescita? Vi presentiamo volentieri due soluzioni d’investimento in linea con le vostre esigenze. Credit Suisse SICAV One (Lux) European Equity Dividend Plus Questo fondo azionario investe prevalentemente in aziende con sede in Europa, bilanci solidi e valutazioni interessanti, e che sono caratterizzate da rendimenti da dividendi interessanti e sopra la media. Al centro sono poste società che vantano solidi bilanci, utili e cash flow relativamente stabili e prospettive di crescita intatte. Grazie alla sua componente reddituale periodica, il fondo offre un’esposizione relativamente poco rischiosa al mercato azionario. Credit Suisse SICAV One (Lux) Global Equity Dividend Plus Questo fondo punta a un rendimento in USD superiore a quello del suo benchmark, l’MSCI World. A tale scopo il fondo investe soprattutto in società globali con bilanci solidi, sottovalutate e in grado di generare costanti e appetibili rendimenti da dividendi. Credit Suisse SICAV (Lux) Asian Equity Dividend Plus L’ obiettivo del fondo è di conseguire un rendimento superiore al suo benchmark, l’MSCI AC Far East ex Japan. A tale scopo il fondo investe soprattutto in società con sede in Asia (Giappone escluso) con bilanci solidi, sottovalutate e in grado di generare costanti e appetibili rendimenti da dividendi. Il portafoglio è ben diversificato in ogni momento, sia a livello di titoli che di settori. Valuta del fondo EUR ISIN EUR classe A: LU0439729285 EUR classe B: LU0439729368 EUR classe I:7LU0439729798 CHF classe R: LU0603361998 CHF classe S:7LU0439729954 Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti 14 Valuta del fondoUSD ISIN USD classe A:LU0439730374 USD classe B:LU0439730457 USD classe I:LU0439730887 CHF classe CR:LU0612865351 CHF classe S:LU0439730960 Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti 14 Valuta del fondoUSD ISIN USD classe B:LU0434327028 USD classe I:LU0808572415 Anni di esperienza del portfolio manager nel campo degli investimenti 14 I dati storici sulla performance o gli scenari dei mercati finanziari non costituiscono una garanzia per i redditi attuali o futuri. 7 Investimento minimo: 1 milione nella rispettiva valuta. «Perle» in termini di dividendi 15/16 Per ulteriori informazioni su tutti i nostri fondi: credit-suisse.com/it/funds/ Asset Management Distribution Andrea Sanguinetto Andrea Porro Michele Marchese Michele Piazzolla Patrizia Noè [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] +39 +39 +39 +39 +39 02 02 02 02 02 8855 8855 8855 8855 8855 0316 0321 0445 0496 0405 Realizzato da Marketing Asset Management Core Investments Il presente documento è stato realizzato da Credit Suisse con la maggiore cura possibile e al meglio delle proprie conoscenze. Credit Suisse non fornisce comunque alcuna garanzia relativamente al suo contenuto e alla sua completezza e declina qualsiasi responsabilità per le perdite che dovessero derivare dall’utilizzo delle informazioni in esso riportate. Nel documento vengono espresse le opinioni di Credit Suisse all’atto della redazione, che sono soggette a modifica in qualsiasi momento senza preavviso. Salvo indicazioni contrarie, tutti i dati non sono certificati. Il documento viene fornito a solo scopo informativo ad uso esclusivo del destinatario. Esso non costituisce un’offerta né una raccomandazione per l’acquisto o la vendita di strumenti finanziari o servizi bancari e non esonera il ricevente dal fare le proprie valutazioni. Al destinatario si raccomanda in particolare di controllare che tutte le informazioni fornite siano in linea con le proprie circostanze per quanto riguarda le conseguenze legali, regolamentari, fiscali o di altro tipo, ricorrendo se necessario all’ausilio di consulenti professionali. Il presente documento non può essere riprodotto neppure parzialmente senza l’autorizzazione scritta di Credit Suisse. Esso è espressamente non indirizzato alle persone che, in ragione della loro nazionalità o luogo di residenza, non sono autorizzate ad accedere a tali informazioni in base alle leggi locali.Tutti gli investimenti comportano rischi, in particolare per quanto riguarda le fluttuazioni del valore e del rendimento. Gli investimenti in valuta estera comportano il rischio aggiuntivo che tale moneta possa perdere valore rispetto alla moneta di riferimento dell’investitore. I dati storici sulla performance e gli scenari dei mercati finanziari non sono garanzia per i rendimenti attuali o futuri. I dati relativi alla performance non tengono conto delle commissioni e dei costi applicati al momento dell’emissione e del riscatto delle quote. Inoltre, non può essere garantito che l’andamento dell’indice di riferimento («benchmark») sarà raggiunto od oltrepassato. Le azioni sono soggette alle forze di mercato e pertanto a fluttuazioni di valore non completamente prevedibili. I fondi d’investimento menzionati nella presente pubblicazione sono domiciliati in Lussemburgo e sono conformi alla Direttiva UE 2009/65/ EC e successive modificazioni. I soggetti incaricati dei pagamenti per l’Italia sono Allfunds Bank SA, State Street Bank SpA, BNP Paribas Securities Services e Sella Holding Banca SpA. Le sottoscrizioni sono valide esclusivamente sulla base dei prospetti informativi attuali, dei KIID e della relazione dell’ultimo esercizio finanziario (o, se più aggiornata, dell’ultima relazione semestrale). Il prospetto informativo, il KIID, le condizioni contrattuali e la relazione annuale o semestrale sono disponibili gratuitamente presso tutti i distributori autorizzati. CREDIT SUISSE Credit Suisse Asset Management Via Santa Margherita, 3 20121 Milano Italia Telefono: +39 02 8855 01 Fax: +39 02 8855 0454 [email protected] credit-suisse.com/it IT/I/201310 I rendimenti ottenuti in passato non costituiscono alcuna garanzia per i rendimenti futuri. Prima dell’adesione leggere il prospetto informativo. © 2013 Copyright by Credit Suisse Group e/o delle sue affiliate. Tutti i diritti riservati. Credit Suisse (Italy) S.P.A. - Via Santa Margherita, 3 - 20121 Milano – [email protected] – www.credit-suisse.com/it