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Sicurezza in Montagna
Sarebbe pressoché impossibile considerare ogni possibile scenario di ciò
che può accadere in mezzo alla natura selvaggia che possa minacciare la
sicurezza. Il buon senso è una delle protezioni migliori. Qui sotto vi sono
alcuni dei pericoli potenziali che vogliamo evitare e minimizzare affinché la
nostra permanenza nella natura selvaggia sia il più possibile sicura e
produttiva.
CONTENUTI
FULMINI
MALORE DA ALTA QUOTA
ANIMALI
“TALUS FIELDS”
CADUTE
REAZIONI ALLERGICHE
BRUCIATURE
PRECAUZIONI PER I GIORNI DI ISOLAMENTO
DISIDRATAZIONE
MANGIARE DOPO IL DIGIUNO
COLTELLI, PALETTI DELLA TENDA E RAMI
ALTRE RISORSE DI SICUREZZA
FULMINI
In caso di tempesta, uno dei posti più pericolosi in cui stare è un’area esposta in
montagna. Prendete le precauzioni necessarie ai primi segni di avvicinamento di una
tempesta. Un fulmine può cadere a più di un miglio di distanza davanti ad una tempesta
in avvicinamento. Le scariche elettriche corrono come le correnti d’acqua – dall’alto al
basso – state lontano da posti bassi dove l’acqua si deposita o che sono più bagnati delle
aree circostanti. Le scariche che scorrono sul terreno possono colpire più persone. Evitate
di stare su pietre bagnate – la scarica può correre a diversi metri di distanza dal luogo di
caduta del fulmine, raggiungendo la parte bagnata della roccia. Evitate i posti elevati, in
particolare quando voi siete l’oggetto più in alto, ed evitate ogni posto che è già stato
colpito. State lontano dagli oggetti metallici – zaini tende. Il posto migliore dove rifugiarsi è
in un’area boscosa con alberi spessi e dall’altezza uniforme. Se siete in gruppo dividetevi,
senza perdervi di vista. Sedetevi od accovacciatevi su di un oggetto isolante (legna
secca, sacco a pelo), cercate di restringervi il più possibile, tenete i piedi ravvicinati.
Grotte profonde ed asciutte offrono una buona protezione. Grotte poco profonde e
bagnate non sono sicure – meglio rifugiarsi in un gruppo di alberi uniformi.
Una rianimazione cardiopolmonare (RP) forte può far riprendere coscienza a molte vittime
di una scarica elettrica – anche se il loro cuore si è fermato – stanno bene
sicurezza in montagna
fisiologicamente, sono solamente “bloccati”. Gli esseri umani non trattengono cariche
elettriche – gli individui appena colpiti possono essere toccati immediatamente. Le vittime
coscienti e che si lamentano possono attendere le cure.
Per favore prendete una lezione di CPR, rivedremo comunque il CPR quando saremo
insieme. Voi potreste essere la sola persona che rimane cosciente dopo una scarica
elettrica, pertanto è importante che sappiate cosa fare. Faremo evacuare ogni vittima di
scarica se sembrano stare bene, alcuni problemi si potrebbero presentare più tardi.
MALORE DA ALTA QUOTA
Complicazioni serie si presentano raramente al di sotto dei 3.000 metri. Mentre le arterie si
stringono per compensare il calo di pressione, il cervello e/o i polmoni possono riempirsi di
fluido a tal punto da essere fatale. La maggior parte delle persone sane se la può cavare
bene se passa 2 o 3 giorni tra i 2.400 ed i 3.600 metri e non aumenta più di 300 metri a
notte. Dormiremo a 2.900 metri la prima notte, a 3.200 metri la seconda notte, ed il
campeggio permanente sarà a 3.400 metri. Se un individuo presenta un edema
polmonare o cerebrale si cercherà di portare la persona più in basso possibile ed al più
presto – questo potrebbe portare a chiamare un mezzo di soccorso aereo. L’atassia,
l’impossibilità di camminare dal ginocchio alla punta dei piedi, è il primo segno di malore
d’alta quota acuto. Difficoltà di respirazione a riposo, tossire fluidi, gorgoglii durante la
respirazione, confusione, forti attacchi di mal di testa, allucinazioni ed attacchi sono
segnali di acuto edema polmonare o cerebrale. Alla prima indicazione di alcuni di questi
sintomi, prepareremo una chiamata di soccorso ed inizieremo la discesa al più presto
possibile, a seconda delle istruzioni che ci verranno date dalla squadra di soccorso.
Mal di testa, affaticamento, nausea, vomito, inappetenza, giramenti di testa sono sintomi
di leggero malore d’alta quota e non richiedono allarme, a meno che le condizioni
peggiorino e comincino a presentarsi sintomi di malore acuto. L’ibuprofeine è molto utile
nell’alleviare il mal di testa da alta quota. Disidratazione, ipotermia, e spossatezza
possono essere sintomi di malore d’alta quota acuto.
Alcuni suggerimenti che vi aiuteranno ad acclimatarvi: a) Respirate profondamente e
muovetevi lentamente – alla nostra altezza avrete 25% di ossigeno in meno quando
respirate. b) Mantenetevi idratati. c) Mantenete una dieta con il 70% di carboidrati. d) Se
pensate che possiate avere problemi nell’acclimatarvi, sentite il vostro medico. Egli
potrebbe prescrivervi del DIAMOX, medicinale che aiuta l’acclimatazione impedendo al
malore di diventare peggiore.
ANIMALI
Zanzare: Probabilmente sarà il peggiore predatore che incontreremo e ne incontreremo
molte.
“TALUS FIELDS”
Ho sentito dire che i “talus fields” sono la causa dei maggiori incidenti in montagna. Si
tratta di tratti ripidi di rocce sul lato della montagna che possono facilmente cadere. Di
solito non ci vuole molto perché franino sotto al peso dell’escursionista. Noi non dovremo
attraversare un “talus field” ma si troveranno in prossimità delle zone dove cammineremo
e ci accamperemo. Statene lontani.
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sicurezza in montagna
CADUTE
State camminando su un terreno piano, pregando e godendovi il calore del sole
e, tutt’a un tratto, vi inciampate su di una radice cadendo in avanti a testa in giù
in un ceppo. Stareste bene se quel ramo sporgente non vi si fosse conficcato
nell’addome. Forse questa descrizione è un po’ melodrammatica ma può
succedere, quando si è nella natura scontata non si può dare nulla per scontato.
Cadere da una decina di metri o da migliaia di metri, può essere in entrambi i casi
letale. Fate attenzione, usate il buon senso, ricordando che non siete lì per cercare
emozioni – questo ritiro riguarda solo l’avventura spirituale. Anche una piccola
cosa, come una caviglia slogata, può rovinare l’esperienza. Gli incidenti
succedono, ma vogliamo evitare che succedano a causa di comportamenti
stupidi. In qualsiasi modo avvenga l’infortunio, cercheremo di non puntare il dito
contro qualcuno ma collaboreremo affinché la persona infortunata possa stare
meglio.
L’arrampicata non fa parte del ritiro. Ci sono pareti ripide con rocce friabili nell’area in cui
staremo. Evitate di arrampicarvi e state lontano dai bordi delle pareti.
Non gettate o fate rotolare pietre in montagna – questa è una regola fondamentale.
Quando si cammina con gli zaini, evitare le scorciatoie sul sentiero che possano causare
cadute, perché cadere con uno zaino pesante sulla schiena può causare infortuni seri.
Quando si attraversa un torrentello e si sta portando lo zaino, assicurarsi della posizione dei
propri piedi prima di saltarlo o fare un allungo. Vi sarà un sacco di peso in più al vostro
atterraggio. Il vostro zaino ha un proprio impeto che tende a continuare in avanti quando
atterrate da un salto o vi fermate. Fate particolare attenzione se siete di lato, perché il
peso dello zaino può farvi cadere. Allo stesso modo se atterrate prima di aver superato
l’ostacolo e cominciate a cadere all’indietro, il peso dello zaino non fa altro che spingervi
ancora più indietro.
Un solo momento di sconsideratezza o di rischio potrebbe mettere in pericolo la vostra
sicurezza e salute ed alterare il programma delle altre persone facenti parte
dell’escursione.
REAZIONI ALLERGICHE
Le reazioni allergiche possono presentarsi in caso di esposizione a cibo, piante o punture
di insetti. Anche se non avete avuto reazioni allergiche prima, vi troverete in un ambiente
con piante ed insetti ai quali non siete mai stati esposti prima – la stessa cosa vale per il
cibo che mangerete. Le reazioni allergiche implicano spesso gonfiori o ferite sulla pelle
solitamente accompagnati da prurito, all’aumentare di esse potreste sentire un
ingrossamento della gola. In caso di reazioni acute la gola può gonfiare fino ad impedire
il respiro. In caso di reazione allergica prendete del Benedryl. Esso arresterà il progredire
della reazione. Se avete avuto reazioni allergiche in passato consultate il vostro medico.
Egli vi potrà prescrivere il medicinale adatto.
BRUCIATURE
Mettete la parte ustionata in acqua fredda per circa 10 minuti – il tessuto sottostante
continuerà a bruciare anche se rimosso dalla fonte di calore. Non scoppiate le vesciche
formatesi dopo la bruciatura. Se scoppiano applicate un sottile strato di antibiotico.
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sicurezza in montagna
Coprite la bruciatura con garze o vestiti puliti – assicuratevi che possa respirare. Non usate
ghiaccio o neve sulla bruciatura, a meno che non sia l’unica cosa a portata di mano.
PRECAUZIONI PER GIORNI DI ISOLAMENTO
Portate sempre con voi il vostro kit di pronto soccorso ed un coltello. Suggerirei anche un
bastone da trekking. Ci riuniremo in coppie una volta giunti all’accampamento
permanente. Sarete responsabili dei vostri compagni e loro verso di voi, durante i giorni di
solitudine. Ogni giorno, ognuno di noi dovrà essere nei pressi della propria tenda ad una
determinata ora – probabilmente poco prima del tramonto. La semplice apertura/
chiusura della cerniera della tenda è quello che dovrete fare perché il vostro compagno
sappia che ci siete e state bene. Se qualcuno non è all’accampamento al tempo
prestabilito, questo potrebbe mettere fine alla solitudine perché ognuno di noi dovrebbe
mettersi a cercare la persona mancante, aspettandosi il peggio. Non allontanatevi
troppo dalla zona di accampamento, in una zona che non pensate di conoscere bene –
non è questo il momento di testare il vostro senso dell’orientamento. Cercate di
memorizzare i vari punti di riferimento, girandovi spesso indietro per vedere da dove siete
arrivati. Vedremo la geografia del posto dove accamperemo una volta giunti là.
DISIDRATAZIONE
Per prevenire la disidratazione bevete almeno 2 litri d’acqua al giorno – tre litri sarebbero
perfetti. Questo vale particolarmente per i giorni di digiuno, dato che molti si sentono
nauseati. Costringetevi a bere, anche se non vi sentite. Anche se può risultare spiacevole
bere quando non si ha sete, bevete per evitare i rischi connessi alla disidratazione:
costipazione, debolezza, mal di testa e disorientamento – queste sono solo le prime e più
leggere complicazioni della disidratazione.
MANGIARE DOPO IL DIGIUNO
Digiunare ad alta quota sarà molto più difficile che a bassa quota. Alla fine del digiuno
sentirete inappetenza e nausea. Per alcuni ci vuole più di mezza giornata per ritrovare
l’appetito. E’ importante ricominciare a mangiare, così da poter avere le forze per il
ritorno.
COLTELLI, PALETTI DELLA TENDA E RAMI
Fate attenzione quando usate il coltello. Evitate le situazioni in cui potreste tagliarvi. Un
piccolo errore potrebbe portarvi a situazioni molto pericolose. Anche se il taglio non è
grave può risultare una scocciatura doversi sempre prendere cura di esso. I paletti da
tenda possono infilarsi negli occhi e in altre zone sensibili. Fate anche attenzione ai rami
degli alberi quando state cercando di fare qualcosa, come montare la tenda. Quando
state spezzando rami per il fuoco fate attenzione se state usando mani o piedi per
spezzarli in due. Infine, non abbiate mai fretta quando state per fare queste cose,
pensate a quello che state per fare e fate attenzione a ciò che vi sta intorno.
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