"prodotti di montagna" - l`europa approva il

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"prodotti di montagna" - l`europa approva il
"PRODOTTI DI MONTAGNA" - L'EUROPA APPROVA IL REGOLAMENTO
01 Lug 2014 E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea il regolamento delegato della
Commissione numero 665/2014 che completa il regolamento Ue numero 1151 del 2012, e che
stabilisce le condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di qualità dei prodotti realizzati in altura.
Prosciutti, insaccati, carni, formaggi stagionati, latticini, frutta,legumi e mieli prodotti in aree
montuose, potranno dunque fregiarsi del nuovo marchio europeo d’origine e tutela “prodotto di
montagna”. Tali produzioni approderanno sul mercato solamente se rispettosi di rigorosi parametri
imposti dal regolamento europeo.Ad esempio nel caso degli allevamenti, gli animali non solo
dovranno aver trascorso almeno gli ultimi due terzi del loro ciclo di vita in aree di altura, ma
dovranno essere stati alimentati con almeno il 50 per cento di mangimi prodotti in montagna.
L'indicazione prodotto di montagna e' quindi riservata ai prodotti il cui ciclo produttivo e' svolto
interamente nei Comuni montani, con la sola possibilita' di derogare la fase trasformazione
(macellazione, molitura, ecc.) entro i 30 chilometri di prossimita'. "E' un risultato importante per
produttori e consumatori -commenta il presidente dell'integruppo parlamentare per lo sviluppo della
montagna ,on. Enrico Borghi- ci eravamo attivati perchè c'era un concreto rischio di snaturamento,e
la conclusione alla quale si è pervenuti è importante e soddisfacente. Ora e' importante attivare e
coinvolgere tutta la filiera, che vede coinvolti agricoltori e trasformatori delle aree di montagna, con
evidenti ripercussioni positive sul settore dell'enogastronomia e del turismo rurale . Nel nuovo
Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 varato dal governo è prevista la possibilita' di finanziare ai
produttori organizzati iniziative di promozione della nuova indicazione di origine montana. E'
importante ora che il Ministero delle Politiche Agricole coordini al meglio la rete rurale nazionale, e
che le Regioni si attivino coinvolgendo sul piano istituzionale le Unioni dei Comuni montani e le
organizzazioni dei prodottori e dei consumatori per attivare su tutto il territorio nazionale questo
importante riconoscimento"