Alcol e guida
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Alcol e guida
quattroruote LAB 1 Tolleranza ALCOL E GUIDA Possono bastare i cioccolatini al liquore per mettere ko un automobilista? Non resta che mangiarne una dozzina e vedere quel che succede. Con l’aiuto di una pattuglia della Stradale, scopriamo che... S i parte da un fatto di cronaca. Una donna trentina di mezz’età, fermata per un incidente stradale e denunciata per guida in stato d’ebbrezza, s’è vista ritirare la patente. Di fronte a un tasso alcolemico rilevato di 1,1 grammi/litro (oltre il doppio del limite consentito e per il quale il Codice della strada prevede la sospensione della patente tra sei e 12 mesi) s’è difesa dicendo di aver forse esagerato con i Mon Chéri, i famosi cioccolatini al liquore prodotti dalla Ferrero. La signora ha quindi presentato ricorso e adesso è in attesa della sentenza. La faccenda suona quantomeno curiosa, tanto più di questi tempi, in cui, da più parti, s’invoca la cosiddetta tolleranza zero in materia di alcol e guida: se davvero dovesse passare la proposta di consentire la guida di un veicolo solamente a chi abbia nel sangue 0,0 g/litro 192 QUATTRORUOTE Marzo 2009 PROVE... AL BANCO Sopra e a destra, i tester «impegnati» nelle prove. Qui sotto, la notizia della signora trentina, apparsa nelle cronache di diversi quotidiani. di alcol, potrebbe davvero bastare un cioccolatino al liquore per finire nei guai? Insomma, ce n’è abbastanza per spingere noi di «Quattroruote» a guardarci dentro meglio, con il solito sistema, quello che utilizziamo da mezzo secolo: la prova sperimentale. Pronti, via: una scatola di cioccolatini, una volontaria che si è prestata per il test e una pattuglia della Polizia stradale del Comando di Pavia pronta con l’etilometro a registrare i risultati dei nostri «esperimenti». E già che eravamo in ballo, abbiamo aggiunto altri tre tester, che si sono divisi tra vino, birra e liquori. Partiamo dai cioccolatini, per i quali fin dall’inizio c’eravamo dati un limite: non più di 12 Mon Chéri, una quantità che ci sembra sufficiente a soddisfare anche i più golosi. Così, a fine pasto, Laura li ha mangiati tutt’e 12 e ha Alcol e dintorni Non basta stare attenti a tavola ■ COLLUTORI Molti prodotti di questo genere contengono alcol etilico come eccipiente, un componente che potrebbe falsare i test. In questi casi l’esame del sangue è comunque dirimente e «scagiona» da eventuali risultati positivi. Va detto che, in linea di massima, l’effetto «ingannatore» non dura a lungo. ■ SCIROPPI PER LA TOSSE Anche in questo caso viene utilizzato l’alcol etilico come eccipiente e possono, quindi, valere raccomandazioni analoghe a quelle dette poc’anzi. ■ MERENDINE Qualora fosse introdotto il limite di 0,0 g/litro di alcol nel sangue di chi guida, varrà la pena di tenere d’occhio tutti quegli alimenti che prevedono piccole quantità d’alcol nella loro preparazione, dalle merendine ai dolci. ■ NON SOLO ALCOL Sulla guida possono avere effetti deleteri (o per lo meno di cui tenere conto) anche alcuni farmaci. Da quelli per curare gli stati d’ansia agli antidepressivi, senza contare gli antistaminici meno recenti, che provocano sonnolenza. I medicinali per il morbo di Parkinson provocano improvvisi e irresistibili attacchi di sonno. quattroruote lab Alcol e guida LAURA • 36 anni • 61 kg 1,69 m • Bevitrice abituale Ha mangiato 12 Mon Chéri OTTAVIO • 34 anni • 80 kg 1,78 m • Bevitore occasionale Ha bevuto 0,8 litri di birra a 6° CLAIRE • 25 anni • 64 kg CARLO • 49 anni • 87 kg 1,70 m • Bevitrice abituale 1,84 m • Bevitore occasionale Ha bevuto 0,5 litri di vino a 12° Ha bevuto 0,15 litri di liquore a 23° Risultato • dopo 20 min: 0,00 g/litro • dopo 40 min: 0,00 g/litro Risultato • dopo 20 min: 0,37 g/litro • dopo 40 min: 0,34 g/litro Risultato • dopo 20 min: 0,87 g/litro • dopo 40 min: 0,85 g/litro aspettato una ventina di minuti prima di sottoporsi al giudizio dell’etilometro, in maniera da permettere ai 16 millilitri di liquore contenuti nei cioccolatini di fare effetto. Effetto che, però, non c’è stato: il display dello strumento ha indicato 0,00 g/litro, un valore che ovviamente s’è ripetuto identico alla seconda prova, una ventina di minuti dopo. Come dire che Laura si sarebbe potuta mettere alla guida anche se fosse stato in vigore il limite - un po’ «talebano» - di chi auspica la tolleranza zero. Decisamente diversi i risultati per gli altri tre commensali, come si vede nella tabella qui sopra. Ottavio, che ha accompagnato il pasto con due birre medie (per un totale di 0,8 litri), ha messo a segno 0,37 g/litro, scesi poi a 0,34 nel secondo test. Valori da non sottovalutare, è scontato, ma che pure con l’attuale legislazione gli avrebbero consentito di guidare senza problemi. Anche se Ottavio ha ammesso subito che, potendo, 194 QUATTRORUOTE Marzo 2009 Risultato • dopo 20 min: 0,16 g/litro • dopo 40 min: 0,00 g/litro avrebbe evitato molto volentieri di mettersi al volante. In ogni caso, una situazione molto diversa da quella di Claire, che ha pasteggiato con un corposo vino abruzzese a 12 gradi. Ne ha bevuto una buona quantità, mezzo litro, e gli effetti non hanno tardato a farsi sentire: quando ancora stava mangiando, sono cominciati i primi giramenti di testa e, allo scadere dei 20 minuti, Claire sentiva di avere una percezione alterata della realtà. Semplicemente impietoso il responso dell’etilometro: 0,87 g/litro alla prima prova e 0,85 alla seconda. Infine Carlo, che ha concluso il pranzo con un limoncello a 23 gradi, quindi neppure dei più forti. In effetti, il liquore è scivolato via quasi senza farsi sentire, anche quand’è stato il momento di soffiare nell’etilometro. Lo 0,16 g/litro del primo test è stato seguito da uno 0,00 nella seconda prova. Forse forse, un limoncello lo si potrebbe offrire persino a •••• chi invoca la tolleranza zero. QUATTRORUOTE dice Si può stare tranquilli ■ Non sappiamo quanti cioccolatini abbia ingurgitato la signora di Trento, ma ci sembra difficile che possa averne mangiati più della nostra tester. E, visti i risultati dell’etilometro, che non si è schiodato da un rassicurantissimo 0,00 g/litro, ci sembra ancora più difficile riuscire a ubriacarsi con i Mon Chéri.