CINÉ-ORGANICA Invito a Bertrand Mandico (cineasta) ed Elina

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CINÉ-ORGANICA Invito a Bertrand Mandico (cineasta) ed Elina
CINÉ-ORGANICA
Invito a Bertrand Mandico (cineasta) ed Elina Löwensohn (attrice)
dal 19 al 21 febbraio 2014
una proposta di Chiara Malta, borsista cineasta all’Accademia di Francia a Roma – Villa
Medici
Bertrand Mandico è un uomo che sembra venuto fuori da un mondo altro. Di questo altrove
conserva traccia negli occhi non perfettamente allineati. Da bambino, racconta, cercarono di
correggere questa divergenza oculare a colpi d'immagini stereoscopiche: il leone nell'occhio
destro. La gabbia nel sinistro. Ma non ci fu niente da fare. Il leone restava sempre fuori della
gabbia.
Come il leone della sua infanzia, il cineasta ha sviluppato una capigliatura folta e ribelle che
gli incornicia la testa inclinata e pensosa, piena di pensieri di un altro mondo. Laggiù le
cineprese sono vive, più degli uomini. Respirano, sudano, vomitano, fanno pipi. Non si
vergognano di niente. La natura le rispetta e gli si avvolge intorno. E non esistono gerarchie
e poteri. Tutto é bene, amore e poesia. Il western sta con il porno, l'horror con il burlesco. I
film laggiù non iniziano e non finiscono mai. Le pellicole girano e si trasformano all'infinito.
Laggiù non esiste la morte. Il passaggio nel nostro mondo talvolta può essere fatale. Ne
restano tracce nei film interrotti, o andati persi, o macchiati, di Bertrand Mandico.
Un giorno un folletto rumeno é entrato in questo mondo. Si chiama Elina Löwensohn. Aveva
già incrociato altre bestie fuori della gabbia: Michael Almereyda, Hal Hartley, Philippe
Grandrieux per esempio. Io me la ricordo con i capelli a caschetto neri e una maglietta a
strisce da marinaio. Credevo fosse americana. Elina è piccola e agile, scivola nei buchi. Così
un giorno é caduta in quest'altro mondo. E da allora ne é diventata la regina.
Elina e Bertrand si possono incontrare per tre giorni a Villa Medici. Arriveranno carichi di
valige liriche. Fluidi, secrezioni, alambicchi, pellicole, suoni. Film. Da ascoltare, vedere e
toccare. Un viaggio in tre parti per raccontare un'avventura cinematografica. Cine-vivente.
Cine-organica.
Chiara Malta
Mercoledì 19 febbraio ore 21.00
Sala cinema Michel Piccoli
PROGRAMMA # 1 “Prima di Elina”
Film scritti e realizzati da Bertrand Mandico – senza Elina Löwensohn
Cavalier bleu (Cavaliere blu) / 11', muto (film di animazione e rito)
In cui si assiste a un rituale pagano.
Il dit qu'il est mort (Dice che è morto) / 11' francese (western esoterico)
In cui un impiccato attraversa un albero.
Poi lo stesso impiccato riconosciuto innocente riprende fiato nell’erba.
Essai 135 (Saggio 135) / 11', francese (saggio fantastico)
In cui si parla della memoria sonora delle piante.
MIE / 10', muto (esperimento)
In cui una bambina danza intorno a una divinità erbosa.
Sa majesté petite barbe (Sua maestà barbetta) / 8', francese (esperimento)
In cui si tenta di ipnotizzare dei bambini.
Lif og Daudi Henry Darger (La vita e la morte di Henry Darger) / 8', islandese sottotitolato in
francese (film nordico)
In cui un vecchio vuole sapere quanto tempo gli resta da vivere.
Burlesque et froid (Burlesque e freddo) / 2', muto (umorismo nordico)
In cui un vecchio ha freddo.
Tout ce que vous avez vu est vrai (Tutto quello che avete visto è vero) / 3', francese
sottotitolato in francese (auto-finzione)
In cui il cineasta definisce il suo lavoro.
+ film a sorpresa
Giovedì 20 febbraio ore 21.00
Sala cinema Michel Piccoli
PROGRAMMA # 2 “L’incontro con Elina”
Film scritti e realizzati da Bertrand Mandico - con Elina Löwensohn
Boro in the box / 42', francese sottotitolato in italiano (affresco)
In cui il cineasta Mandico ricorda la vita di Walerian Borowczyk, per parlare meglio di lui.
Living Still Life (La resurrezione delle nature morte) / 17', francese sottotitolato in italiano
(fantascienza)
In cui il cineasta tenta di resuscitare corpi morti.
+ film a sorpresa
Venerdì 21 febbraio ore 21.00
Sala cinema Michel Piccoli
PROGRAMMA # 3 “Con Elina”
Film scritti e realizzati da Bertrand Mandico (eccetto Odile dans la vallée, co-realizzato con
Elina Löwensohn)
Prehistoric Cabaret (Cabaret preistorico) / 11', inglese sottotitolato in francese (eroticoburlesque)
In cui si evoca il viaggio al centro della terra con un numero di cabaret.
S... Sa... Salam... Salammbô... / 7’, muto (test fantastico)
In cui la gioventù sfida la vecchiaia.
Y'a t-il une vierge encore vivante (C’è una vergine ancora viva?) / 9’, francese e inglese
sottotitolato in francese (film medievale)
In cui si apprende che Giovanna d’Arco non è morta sul rogo.
Odile dans la vallée (Odile nella valle) / 3', inglese (ritratto)
In cui si parla di estasi femminile.
a seguire (ore 21.30)
Grand Salon
Whale shit
PERFORMANCE di Elina Löwensohn su testo di Bertrand Mandico
19-21 febbraio ore 20.00-22.00
Salon de musique
L’île aux robes (L’isola dei vestiti)
INSTALLAZIONE VIDEO-SONORA di oggetti, proiezioni, immagini e sonorità
di Bertrand Mandico (concepito nell’ambito del progetto 21 con Elina Löwensohn)
“Ogni mattina, il mare rigettava i suoi ricordi sulle spiagge dell’isola dei vestiti…”.
Le vetrine e i diversi elementi presentati non sono opere in sé, ma i frammenti che
costituiscono il mio percorso mentale verso la realizzazione di un film.
Testi, materie, oggetti, disegni, foto, collage… Il medium conta poco, il rituale è sempre lo
stesso: presento le mie offerte al cinema, sperando di ricevere in cambio la grazia di un film.
Vi presento il mio laboratorio mobile, fermo per un po’.
Bertrand Mandico
Elina Löwensohn
Attrice cosmopolita nata in Romania, di nazionalità americana e residente in Francia, Elina
Löwensohn attraversa film, video, foto, performance e opere teatrali con uno spiccato gusto
per la metamorfosi. Esordisce sulla scena teatrale e cinematografica newyorkese negli anni
Novanta con Uomini semplici (Hal Hartley), Amateur (Hal Hartley), Fay Grim (Hal Hartley),
Basquiat (Julian Schnabel), Nadja (Michael Almereyda). In ambito teatrale, collabora in
diverse occasioni con Richard Foreman e Travis Preston. Recita anche in Schindler’s list
(Steven Spielberg), Brivido di sangue (Leong Po-Chi) o la serie Seinfeld. In Francia appare
in Sombre (Philippe Grandrieux), Venere nera (Abdellatif Kechiche), Lourdes (Jessica
Hausner) e De la guerre (Bertrand Bonello), come pure in film più commerciali quali La
guerra è dichiarata (Valérie Donzelli), Una lunga domenica di passioni (Jean-Pierre Jeunet),
Romaine par moins 30 (Agnès Obadia). Löwensohn co-realizza e scrive L'âme du temps. Il
suo gusto per la performance la porta a lavorare con artisti plastici e videomaker quali
Marcelline Delbecq e Bertrand Mandico, di cui interpreta diversi film, tra cui Boro in the Box e
Living still life. Con Mandico progetta una serie di film e creazioni polimorfe basate sull’idea
della mise en abîme del rapporto attrice-regista (una serie di 21 film in 21 anni).
Bertrand Mandico
Bertrand Mandico è un cineasta fuori dagli schemi. Debutta frequentando il CFT Gobelins a
Parigi, dove consegue il diploma in “cinema di animazione” nel 1993. Realizza tuttavia un
solo cortometraggio di animazione, Le cavalier bleu, in cui mette in scena un rito pagano in
un assemblaggio surreale. Continua le sue esperienze visive in alcune clip per Arte. Scrive e
realizza numerosi cortometraggi e mediometraggi, selezionati e premiati in numerosi festival
(Cannes, Venise, Rotterdam, Vila do Conde, Brive, Clermont Ferrand, Annecy e trasmessi
su Arte, Canal+, France 2). Appropriandosi dei generi, Bertrand Mandico dà vita nelle sue
finzioni a universi crepuscolari, impregnati di una materia cinematografica organica. Il suo
mediometraggio Boro in the box fa eco a una retrospettiva che ha curato a Varsavia. Le
ricerche polimorfe che Bertrand Mandico svolge per i suoi film (testi, fotografie, disegni,
assemblaggi) sono l’oggetto di esposizioni e pubblicazioni. Alcuni dei suoi lavori, tra cui
Living Still Life, sono esposti in centri d’arte. Lavora inoltre a un progetto di 21 film in 21 anni
con Elina Löwensohn, riflessione sugli stati corporei dell’attrice e la finzione. Attualmente è
impegnato a scrivere ed elaborare una serie di fantascienza per il Belgio e la Norvegia,
Prairie. Bertrand Mandico sta sviluppando diversi lungometraggi, come L’homme qui cache
la foret e Franck red.
Chiara Malta
Nata a Roma nel 1977, Chiara Malta lavora da dieci anni a Parigi. Realizza dei film che si
muovono tra il politico e l’autobiografico interrogandosi incessantemente sulla verità e sulle
immagini. I suoi cortometraggi sono stati selezionati e premiati in numerosi festival
(Clermont-Ferrand, Lussas, Roma, Pesaro, Montreal...). Dopo il lungometraggio
documentario Armando e la politica, presentato in apertura della sezione “Lo Stato delle
Cose” del 26° Torino Film Festival e trasmesso su La Lucarne Arte/ZDF, l’autrice si propone
di scrivere, durante questo soggiorno a Villa Medici, il suo primo film di finzione, nato
dall’incontro con l’attrice Elina Löwensohn: la storia di un duo regista/attrice, di una romana e
di una rumena. La storia di una regista che si smarrisce, che perde la sua attrice strada
facendo, che non sa più chi è chi.
INFORMAZIONI
Proiezioni, performance e installazione: ingresso gratuito.
La sala cinema Michel Piccoli contiene 98 posti. L’accesso non è consentito a film e
performance iniziati. L’installazione L’île aux robes nel Salon de Musique è a ingresso libero
tutti i giorni dalle 20.00 alle 22.00.
Responsabile delle attività cinematografiche: Francesca Bolognesi
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Roma
[email protected]
T. +39 06 67611