golf - Life club

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golf - Life club
golf
“L’impatto:
il momento
della verità”
]
Per noi i consigli del maestro Andrea Ranza
V
orrei iniziare questa
serie di articoli sulla
tecnica del golf, sfatando una leggenda che da
sempre vive nei discorsi dei golfisti: “i
grandi campioni fanno tutti swing diversi!”. Lo swing dei grandi campioni
non è uguale, e ce ne sono alcuni che
fanno movimenti apparentemente molto strani. Come può lo swing
essere così drammaticamente differente? Paragoniamo per esempio
lo swing di Jim Furyk, che stacca il
bastone così esterno e verticale, per
poi farlo tornare da una linea corretta, con quello di John Daly, che ruota
in maniera incredibile portando il
bastone in una posizione terribile, o
quello di Tiger Woods così potente e
compatto.
Sono tutti così diversi ma tutti grandi
campioni! Ovviamente il fisico, la flessibilità e altri fattori anatomici giocano un
ruolo importante nel look dello swing.
Ma altri fattori sono importanti, come il
temperamento, l’impostazione mentale
e l’influenza di maestri e giocatori presi
come modello. Questi e molti altri fattori determinano il DNA dello swing. Ma
cosa hanno questi giocatori in comune?
Sono tutti grandi talenti e atleti, hanno
una grande coordinazione occhio-mano
e hanno lavorato tanto per rifinire la
loro tecnica. Ma soprattutto ognuno di
loro, pur mantenendo un proprio stile,
rispetta alcuni principi tecnici che sono
indispensabili. Sicuramente la posizione
dell’impatto è molto simile in tutti i buoni giocatori.
Nelle foto in queste pagine potrete vedere
come arriva un professionista al momento della verità, cioè quello dell’impatto, in
visione frontale (foto n°1) e laterale (foto
FOTO 1
n°2). Sicuramente lo swing classico facilita il raggiungimento di una buona posizione di impatto, questo non significa
però che se un giocatore riesce a colpire
dei buoni colpi con movimenti lievemente differenti questo non vada bene.
Ma capiamo come, al momento cruciale
del contatto con la palla, il corpo e il bastone devono essere posizionati.
1. Per prima cosa il centro dello swing (lo
sterno) viene mantenuto nella posizione
di partenza, cioè sulla palla o lievemente
dietro con i ferri più lunghi o i legni.
2. Il peso del corpo è sul piede sinistro,
portato da una rotazione dei fianchi sulla
gamba sinistra. I fianchi infatti ruotano
verso il bersaglio in maniera più o meno
accentuata in base al giocatore.
3. Le mani sono lievemente davanti alla
testa del bastone, e il braccio sinistro in
linea con lo shaft, in una posizione che
permette una corretta applicazione della
forza e un impatto “palla – zolla” come
FOTO 2
25 settembre ottobre Life club
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stra meccanica alla quale siete ormai legati e che vi dà certezze sul percorso.
Analizziamo gli errori più classici tra i
dilettanti al momento dell’impatto.
CENTRO DELLO SWING DAVANTI
ALLA PALLA: si vedono molto spesso
giocatori alti di hcp colpire spostandosi
verso la buca nel tentativo di imprimere
più forza all’impatto (foto n°3), questo
errore molto comune ha spesso effetti
disastrosi sul colpo.
IMPATTO SCARICO CON MANI ARRETRATE: (foto n°4) molti giocatori che
si lamentano di non riuscire ad avere un
contatto solido con la palla, nel tentativo di alzarla più facilmente, arrivano
all’impatto con il braccio sinistro che
non è il linea con lo shaft, quindi con la
mani dietro alla testa del bastone. Detto
in gergo golfistico: “scodellano”! Questo
errore dà colpi scarichi e senza la zolla,
FOTO 3
potete ben vedere nelle foto n°1 e 2.
4. Le spalle sono tornate parallele alla linea di tiro, come sono partite.
Ognuno di voi deve sapere che lo swing
può avere forme diverse ma lo scopo del
vostro movimento è quello di arrivare all’impatto in questa posizione, solo
così avrete un buon contatto con la palla
e questa andrà lunga e dritta! Con certezza vi dico che se seguirete le indicazioni del vostro maestro, la strada sarà
sicuramente più semplice, ed eviterete di
andare incontro a brutti vizi o a problemi fisici.
Questo però non vuol dire che di fronte
a fenomeni di particolare coordinazione
e mobilità non si lasci una certa libertà
nell’esecuzione dello swing.
Il grosso problema di questo sport non è
riuscire a tirare un gran colpo, ma mettere con ripetitività la palla in un punto.
Se con il vostro movimento riuscite ad
ottenere questo risultato, lavorate sui
fondamentali, senza sconvolgere la vo-
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FOTO 4
quella sensazione. Vi aiuterà molto.
PRATICA IN SALITA: La pratica in
salita aiuta molto chi si muove verso il
bersaglio prima dell’impatto, insegna al
corpo a rimanere dietro alla palla, aspetto molto importante per il gioco dei ferri
lunghi e dei legni. (foto n°6)
PICCOLI APPROCCI (CHIP): È molto
utile allenarsi facendo dei colpi a correre da bordo green, nei quali i principi dell’impatto sono gli stessi del gioco
lungo. A bassa velocità sarà più facile
correggere le vostre cattive abitudini.
Potete eseguire questi colpi con un pitch
o un ferro 8, cercando di tenere il volo
di palla basso.
A questo punto non mi resta che salutarvi e augurarvi un buon allenamento.
Andrea Ranza
FOTO 5
Il maestro Andrea Ranza, insieme a Monica Quartana, è il titolare della “Riva dei
Tessali – Metaponto – Bari Palese Golf
School”. La scuola vi aspetta tutto l’anno
nello splendido resort di Riva dei Tessali
per abbinare il miglioramento del vostro
gioco ai piaceri di sole, mare, buona cucina e relax.
quindi poca distanza e consistenza.
Ecco qualche semplice esercizio per migliorare il vostro impatto:
IMPACT BAG: (foto n°5) questo sacco,
molto usato dai maestri, consente al giocatore di fermare il momento dell’impatto e quindi vedere come realmente il
vostro corpo si posiziona quando colpite
la palla. Fate qualche swing contro l’impact bag e cercate di ricreare le condizioni di cui abbiamo parlato prima: mani
avanti, testa ferma, peso a sinistra e fianchi aperti. Di seguito fate qualche swing
a vuoto immaginando di colpire il sacco,
provate infine a colpire qualche palla con
Si ringrazia per le foto Giovanni Di Cagno Abbrescia
presso il resort di Riva dei Tessali.
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