: Il primo lavoro è quello di eliminare le piante infestanti che sono

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: Il primo lavoro è quello di eliminare le piante infestanti che sono
Coltivare un orto biologico nel cortile della scuola o in un pezzetto di terra vicino
casa è una attività divertente che mette a frutto abilità manuali e conoscenze
scientifiche. Di seguito le principali attività che bisogna svolgere.
: Per iniziare dobbiamo scegliere il luogo più adatto per
far crescere le nostre piante. L’ideale sarebbe un terreno non troppo compatto,
con una buona percentuale di sostanza organica. L’esposizione dovrebbe essere
soleggiata, in modo da permettere un ottimale assorbimento dei raggi solari da
parte delle piante. Dovremmo poi scegliere un appezzamento leggermente in
declino in modo da non permettere dannosi ristagni d’acqua; in tutti i casi,
cerchiamo di accontentarci di quello che abbiamo a disposizione!
: Il primo lavoro è quello di eliminare le piante infestanti che sono presenti, per far ciò
ci muniremo di guanti, zappa e rastrello e tanta pazienza cercando di eliminare tutte le piantine presenti e soprattutto le
radici che in alcuni casi sono molto profonde. Se non lo facessimo le piante infestanti continuerebbero a crescere
“rubando” i nutrienti del terreno necessari al nostro orto. La seconda operazione è la vangatura per dare ossigeno ed
“ariosità” al nostro terreno e rimette in moto il terreno e tutte le sue componenti; fondamentale per far nascere nuove
piantine. Ci muniremo quindi di vanga e inizieremo a fare uno scavo lungo e stretto, profondo almeno 25/30 centimetri
mettendo da parte le zolle di terra che man mano ne verranno fuori. Dovremo fare delle zolle un po’ più larghe della
vanga, di forma quasi cubica che rivolteremo, in modo che la parte del terreno più superficiale vada a contatto con lo
scavo. A questo punto ci muniremo di zappa e romperemo le zolle che abbiamo vangato per rendere il terreno più
friabile e spezzettato; questo lavoro può essere fatto più facilmente da una motozappa, ma la soddisfazione è
sicuramente minore! Adesso il nostro terreno è nelle condizioni ideali per ricevere le nostre piantine, lasciamolo riposare
per qualche settimana in modo che le sostanze nutritive ed i microorganismi si acclimatino e si distribuiscano in maniera
uniforme.
: Quando il nostro terreno è pronto e pareggiato possiamo iniziare a pensare a come
sistemare il nostro piccolo orto. Ci muniremo di un bel foglio grande e matite colorate e disegneremo un vero e proprio
progetto delimitando bene le aree del nostro luogo, che andremo a segnare nel nostro pezzo di terra con corde e paletti.
Nel predisporre le piante dobbiamo seguire alcune regole, e stare attenti nel mettere vicini tipi di ortaggi diversi, infatti
non tutti i vari tipi di piante stanno bene insieme a causa di tanti fattori: dallo scambio di patologie e parassiti alla “lotta”
che possono farsi fra di loro per raggiungere luce, acqua e nutrimento, fino alla diversa epoca di crescita e maturazione.
: i semi vanno scelti accuratamente; rechiamoci in un negozio per il giardinaggio, o meglio ancora
facciamoceli dare da qualche amico contadino, di sicuro ci regalerà qualche cultivar non presente nei garden center, forse
semi di piante molto antiche e rustiche che ben si adatteranno al nostro orto e che avranno anche un sapore più gustoso. I
semi vanno conservati in piccoli sacchetti di carta, posti in ambiente fresco, buio e asciutto. Se invece vogliamo provare a
raccogliere noi i semi di un frutto o di un ortaggio che ci piace, è facilissimo; basta raccogliere il frutto al massimo della
maturazione e farli seccare anche al sole su un graticcio; stacchiamo bene poi i semi dalla polpa che li contiene e
conserviamoli segnando sul sacchetto la varietà. Nel terreno ben lavorato, e pianeggiante facciamo dei solchi con la zappa il
più rettilinei possibile aiutandoci con paletti e cordino; mettiamo pochi semi per ogni piccola buca che faremo nel solco e
ricopriamoli di terreno soffice per circa una volta e mezzo il loro diametro. Se invece avevamo precedentemente realizzato
dei semenzai, aiutatati con un trapiantatore, li mettiamo a dimora nei solchi.
: Per una buona riuscita del nostro orto è fondamentale prevedere un’adeguata
concimazione del terreno al fine di apportare elementi minerali utili ai nostri ortaggi. Utilizzeremo fertilizzanti organici come
compost e letame, che contengono tutti i nutrienti necessari alla crescita delle nostre piantine, li liberano lentamente,
promuovendo la vita microbica del terreno.
: Le piante si sa, hanno bisogno di acqua ed in particolare nel periodo estivo, quando noi siamo in
vacanza. Per questo è assolutamente necessario prevedere a monte una progettazione razionale del nostro spazio verde ed
una gestione oculata delle risorse idriche, come ad esempio un impianto d’irrigazione a goccia. Sarà comunque necessario
che a turno con i tuoi compagni di classe ve ne prendiate cura.
: La coltivazione del nostro orto può presentare alcune difficoltà
derivanti dalla crescita di erbe infestanti e dall’attacco di parassiti. Nel caso delle infestanti il rimedio più semplice è quello di
estirparle armati di zappa e pazienza, riguardo ai parassiti è opportuno ricorrere ai tanti rimedi naturali esistenti (ad es.
fondi di caffè contro le formiche, preparato di aglio, lavanda e ortica contro gli afidi, ecc.).
: Finalmente dopo tutto questo lavoro e impegno, ecco che arriva il momento tanto atteso quello della
raccolta dei frutti del nostro orto! E allora… buon divertimento!
Per iniziare a fare un orto scolastico servono soltanto due
cose: pochi attrezzi da giardino e molta voglia di giocare.
Ecco i principali attrezzi di cui avrai bisogno: guanti, zappa,
rastrello, vanga, pala o badile, corda e paletti, forbici,
svettatoio, grembiule, paletta, innaffiatoio, nebulizzatore,
trapiantatori, rafia o cordino. Non tutti gli attrezzi sono
indispensabili, basta adattarci e fare ricorso alla fantasia,
ad esempio, al posto dell’innaffiatoio possiamo utilizzare
una bottiglia di plastica a cui avremo fatto 5 o 6 buchi sul
tappo… comoda, economica ed ecologica!
Salvare le antiche varietà colturali equivale ad assicurare il nostro futuro, a garantire la stabilità del
sistema ecologico e a evitare di affidare la nostra dieta solo a poche specie, permettendo la produzione
di cibi di origine sicura e di sementi facilmente impiegabili nell’agricoltura biologica; esse inoltre sono
adatte ai nostri climi e capaci di resistere alle malattie senza l’impiego di sostanze chimiche. Grazie a
queste varietà agricole dimenticate avremo la possibilità di riscoprire i saperi e i sapori della cultura.
Studiate un questionario da porre ai vostri nonni o agli anziani del vostro paese o città e andate alla
ricerca delle specie dimenticate…
COMUNE DI PRELIEVO:_______________________________ SPECIE (nome scientifico)_______________________________
AGRICOLTORE CUSTODE:________________________ NOME LOCALE (della pianta):_________________________________
DESCRIZIONE PIANTA e FRUTTI:_____________________________________________________________________________
PERIODO DI SEMINA: _____________________________________________________________________________________
PERIDO DI MATURAZIONE: _________________________________________________________________________________
SAPORE:________________________________________________________________________________________________