Rapporto annuale 2011 - amnesty :: Rapporto annuale

Transcript

Rapporto annuale 2011 - amnesty :: Rapporto annuale
ACQUISTA ONLINE >
11
TAIWAN
DUEMILA
ASIA E PACIFICO
4_ASIA & PACIFICO:Layout 1 04/05/11 11.35 Pagina 398
RAPPORTO 2011
GIORNALISTI
Giornalisti sono stati fisicamente aggrediti, rapiti, intimiditi e sottoposti a vessazioni sia
da parte di personale governativo sia da parte di membri di gruppi armati alleati del governo. Poco è stato fatto per indagare gli attacchi o per assicurare alla giustizia i responsabili.
Prageeth Eknaligoda, noto per aver criticato apertamente il governo, è scomparso il 24 gennaio. Stava lavorando a un servizio sulle elezioni presidenziali del 26 gennaio e aveva completato un’analisi che si esprimeva a favore del candidato dell’opposizione, Sarath Fonseka. La polizia ha affermato che le indagini non
avevano rivelato nulla riguardo a dove si trovasse o alle circostanze della sua sparizione, e un’istanza di
habeas corpus presentata dalla sua famiglia presso l’Alta corte di Colombo è stata più volte ritardata.
A maggio, il ministro degli Affari esteri dello Sri Lanka ha annunciato che il governo avrebbe graziato J.S.
Tissainayagam, il primo giornalista dello Sri Lanka a essere giudicato colpevole ai sensi della legge sulla
prevenzione del terrorismo. È stato rilasciato su cauzione a gennaio a seguito di un appello e ha lasciato
il paese a giugno.
TAIWAN
TAIWAN
Capo di stato: Ma Ying-jeou
Capo del governo: Wu Den-yih
Pena di morte: mantenitore
C’è stata una ripresa delle esecuzioni. Le autorità non hanno rispettato le promesse di
emendare una legge che regola la libertà di riunione. Uno scandalo di corruzione che ha
visto coinvolta la magistratura ha sollevato richieste di per riforme nel settore giudiziario.
I lavoratori migranti hanno continuato a subire molteplici violazioni dei loro diritti.
CONTESTO
Il governo ha continuato a riformulare tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti amministrativi per allinearli con il Patto internazionale sui diritti civili e politici e il Patto
internazionale sui diritti economici, sociali e culturali. Attivisti locali hanno sollevato
dubbi sul fatto che uno standard più elevato fosse raggiungibile entro la scadenza del
dicembre 2011.
PENA DI MORTE
Ad aprile sono state messe a morte quattro persone, le prime esecuzioni dal 2005. Il 28
398
Rapporto annuale 2011 - Amnesty International
4_ASIA & PACIFICO:Layout 1 04/05/11 11.35 Pagina 399
ASIA E PACIFICO
maggio la Corte costituzionale di Taiwan ha rigettato un’istanza che chiedeva la sospensione dell’esecuzione di 44 reclusi nel braccio della morte, quattro dei quali erano già
stati messi a morte ad aprile. Sono state comminate altre quattro condanne alla pena
capitale, portando a oltre 70 il numero complessivo dei prigionieri in attesa di esecuzione. A ottobre, un comitato di esperti istituito presso il ministero della Giustizia ha
raccomandato l’abolizione della pena di morte.
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
A settembre, il tribunale distrettuale di Taipei ha sospeso il procedimento giudiziario a
carico di due accademici e leader di organizzazioni per i diritti umani, Lin Chia-fan e
Lee Ming-tsung, per aver guidato manifestazioni senza autorizzazioni nel 2008. Il tribunale ha sottoposto il caso di Lee Ming-Tsung a interpretazione in base ai principi costituzionali, con riferimento a diversi articoli della legge sulla riunione e le parate, per
valutare la possibile violazione dei diritti dei cittadini alla libertà di parola e di riunione.
A novembre, studenti hanno protestato contro l’incapacità del governo di tener fede alle
proposte del 2009 di emendare la legge, eliminando tra l’altro l’obbligo di ottenere l’autorizzazione della polizia per tenere manifestazioni.
SISTEMA GIUDIZIARIO
A luglio, il presidente dello Yuan giudiziario [massimo organo giudiziario, N.d.T.] si è dimesso in seguito a un grosso scandalo di corruzione che coinvolgeva giudici dell’Alta
corte. La crisi ha sollevato richieste per un’efficace valutazione dei giudici; il disegno di
legge sulla magistratura, in via di definizione da oltre 20 anni, è finalmente divenuto
prioritario presso lo Yuan legislativo [parlamento, N.d.T.].
DIRITTI DEI MIGRANTI
I lavoratori migranti di Taiwan hanno subito molteplici violazioni dei loro diritti, come il
diritto a cambiare datore di lavoro e di riunirsi in sindacati. Le dure e discriminatorie
condizioni di lavoro e le esorbitanti tariffe di intermediazione hanno contribuito a far sì
che molti lasciassero il loro originario datore di lavoro, rimanendo così privi di documenti.
I lavoratori domestici non sono tutelati dalla legge sugli standard lavorativi e sono particolarmente vulnerabili alle molestie sessuali, al lavoro straordinario non retribuito e a
condizioni di lavoro precarie.
Rapporto annuale 2011 - Amnesty International
399