diabete - ARS Toscana

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diabete - ARS Toscana
DIABETE
Cristiana Baggiore
Il ruolo della donna e il suo stile di vita hanno subito nel
corso degli anni profondi cambiamenti. Accanto a
condizioni di vita sicuramente più confortevoli e
gratificanti si è però assistito a un incremento di
patologie in passato prevalenti nel sesso maschile e a
importanti variazioni “di genere” nell’accesso alle cure
ed al consumo di farmaci.
In particolare, la malattia diabetica risente molto delle
differenze di genere ed il profilo di rischio
cardiovascolare è peggiore nella donna con diabete
rispetto all’uomo.
Anche il rischio di complicanze cardiache fatali è più alto
nel sesso femminile, soprattutto con l’insorgenza della
menopausa.
Tutto ciò comporta nella donna diabetica una qualità ed
un’aspettativa di vita peggiori.
Una forma di diabete, il gestazionale, inoltre, è per
definizione una malattia di genere e di per sé un fattore
di rischio importante per l’insorgenza di diabete di
tipo 2 negli anni successivi.
Anche un’altra patologia tipica del sesso femminile in
epoca post-riproduttiva come l’osteoporosi mostra
quadri clinici più severi e prognosi peggiore nella
donna diabetica rispetto a donne non diabetiche.
Popolazione con Diabete Annali AMD 2012
Dati epidemiologici Toscana
Totale maschi = 103853
Totale femmine = 102248
Totale = 206101
Da Annali di Genere AMD 2012
L’uso di statine, se non ancora ottimale nella popolazione a rischio , e’ comunque significativamente piu’
elevato nella popolazione generale italiana rispetto a
quanto avviene nella regione Toscana dove e’ solo
nella fascia di popolazione ultra sessantacinquenne
che l’impiego di statine e’ maggiormente diffuso
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*GCI (Guideline Composite Index) : esame annuale dell’emoglobina glicata e
almeno due esami in un anno tra retina, microalbuminuria e colesterolo totale.
Indicatore validato da Giorda (Giorda C et al.- The Impact of Adherence to
Screening Guidelines and of Diabetes Clinics Referral on Morbidity and Mortality
in Diabetes. PLoS ONE, April 2012)