I diabetici non si fidano più della stampa

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DIABETES MONITOR
I diabetici non si fidano più della
stampa
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redazione, 22 Giugno 2016 11:35
Tre persone con diabete su quattro (74%) dichiarano di utilizzare
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abitualmente internet per raccogliere informazioni, una su due (46%)
si rivolge ai social media. La carta stampata mantiene credibilità,
anche se in misura minore rispetto a prima (si è passati dal 55% al
48%), mentre televisione e radio vengono per lo più ignorate. È quanto
emerge dall’indagine Diabetes Monitor, giunta alla sesta edizione,
realizzata da MediPragma, in collaborazione con l’Università di Roma
Tor Vergata e Ibdo Foundation e il contributo non condizionato di
Novo Nordisk.
Si tratta di un monitoraggio dell’evoluzione degli atteggiamenti delle
persone con diabete riguardo alla gestione della propria malattia.
Dalle interviste a un campione rappresentativo è emerso che anche la
più tradizionale fonte di informazione, fatta di amici e parenti, perde
la sua popolarità.
«Il fatto non ci sorprende - dichiara Simona Frontoni, presidente
comitato scientifico Ibdo Foundation - La pratica dell'e-health è
sempre più di!usa in Italia e anche le persone con diabete dichiarano
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di fare largo uso delle nuove tecnologie per informarsi su tutto ciò che
ruota intorno alla propria malattia. Non dovrebbe però essere perso di
vista il ruolo fondamentale del medico e del team diabetologico:
l’educazione terapeutica e in particolare il dialogo con il team sono
necessari per gestire al meglio il diabete». Anche il ruolo della
associazioni ha subito una trasformazione.
Dopo una crescita molto significativa tra il 2013 e il 2015, periodo in
cui il peso delle associazioni di persone con diabete è passato dall’11
per cento al 70 per cento, questo dato ha subito un ridimensionamento
nella rilevazione 2016. Oggi dice di a"darsi alle associazioni “solo” il
46 per cento delle persone con diabete. Un altro dato che emerge da
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LO STUDIO
Diabetes Monitor, ed è purtroppo una conferma, riguarda il rapporto
tra diabete e peso. Ben 7 persone con diabete di tipo 2, e 3 con diabete
Neuroscienze: il lato cognitivo della
corteccia motoria
di tipo 1, su 10 hanno un indice di massa corporea (Bmi) superiore alla
22 GIUGNO 15:00
norma. Tra le persone con diabete di tipo 2 quasi il 20 per cento risulta
obeso, dato rilevato al 5 per cento nelle persone con diabete di tipo 1.
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«Il rapporto tra diabete e obesità è noto da tempo - dichiara Paolo
Sbraccia, presidente della Società Italiana dell’Obesità (Sio) - Quanto
più una persona è sovrappeso, maggiore è il rischio che possa
sviluppare il diabete».
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