V Quaresima C - 2010 - Parrocchia Sant`Egidio della Chiesa di

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V Quaresima C - 2010 - Parrocchia Sant`Egidio della Chiesa di
PARROCCHIA DI SANT’EGIDIO
via S.Donato 38 – 40127 BOLOGNA
V Domenica Quaresima C – 21/3/10
Is.43,16-21 / Sal.125 / Fil.3,8-14 / Gv.8,1-11
22
Dt.22,22 “ Quando un uomo verrà trovato a giacere con una donna maritata, tutti e due dovranno morire: l'uomo che è giaciuto con la donna e la donna. Così estirperai il male da Israele”. Nella nostra Lectio di Deuteronomio l’adulterio ritorna a più riprese. Dovremmo aver ormai capito che è sempre e principalmente una offesa a Dio. Le nostre civiltà mediterranee hanno poi lavorato su questa radice antica, lasciandoci l’eredità viziata del concetto di “onorabilità” della femmina e “onore” del maschio, su cui è meglio tacere, e il sottoprodotto indegno del machismo. Nell’AT è adulterio l’adorazione degli idoli e la rottura dell’Alleanza con Dio. Per questo è adulterio anche tradire ogni alleanza nelle relazioni umane, come quella sponsale: perché ogni alleanza umana è “rivelazione” nel quotidiano dell’unica Alleanza fra Dio e il suo popolo, è testimonianza vissuta della stessa fedeltà. Dunque è adulterio dare all’estraneo il corpo di cui neppure noi stessi abbiamo piena disponibilità (è Tempio del Signore, ci è affidato per questa vita), perché rompendo la alleanza con la persona che ci ha affidato il suo, si pregiudica l’Alleanza con il Signore. E’ adulterio dare a chi non è Dio ciò che solo a Dio è dovuto, ciò che solo a Dio è bello donare. Adorare o “sacrificare” a chiunque altro è tradire l’Alleanza, Eppure la nostra natura umana è incapace di fedeltà, siamo un popolo di adulteri. E siamo anche incapaci di perdonare chi è fragile come noi: siamo condannati a condannare. Questi uomini perbene pronti a raccogliere le pietre non solo non vogliono perdonare l’adulterio e chi lo ha commesso. Sono convinti di avere il diritto e il dovere di “fare” giustizia, anche se adulteri a loro volta. Questo lo sappiamo, tutta la scrittura è piena di denunce di questa falsità del cuore. Il peggio è che non possono. Questa Legge di cui si sono fatti un carcere ed un idolo lo vieta, lo impedisce. Lo impedisce l’idolo etico che domina la loro vita nelle sembianze strumentali dell’adesione legalistica. E davanti alla Legge tutti siamo già colpevoli, condannati e lapidati, senza scampo. Questi allora non possono perdonare nessuno, neanche se volessero. E poi non possono perdonare un adulterio, che ha come vittima Dio Pieter Bruegel 1525-1569 Cristo e la donna colta in Adulterio, 1565 Courtlauld Gallery stesso. Questo, solo Dio lo può perdonare, Lui che è l’offeso. Infatti – ed è questo il dono prezioso di questo Vangelo – scarabocchiando nella sabbia è proprio il Κυριο∫, Dio stesso, che scrive la sentenza di assoluzione. Lui può. Nella pubblicità e drammaticità di scontri e polemiche, Gesù si rivela Dio, senza gesti iniziatici, senza compiacimenti o teatralità, ma adempiendo le profezie messianiche nella vita quotidiana: solo sulla Croce sarà rivelata in modo glorioso l’identità divina. • Per la Chiesa perché sappia condurre ogni persona ad alzare lo sguardo alla
misericordia del Padre
• Per la Chiesa perché riconosca nelle colpe dei suoi servi e dei suoi figli il richiamo
doloroso e salutare a rinnovarsi attraverso lo Spirito
• Perché la Messa sia per noi incontro atteso, desiderato, appuntamento che non
vogliamo perdere perché dà senso e valore a tutti i giorni della settimana.
• Perché impariamo a ricevere il perdono come grande regalo di Dio e a ringraziarlo
perché non è nostra proprietà e nostro merito.
• Per le persone che soffrono, che hanno bisogno di Dio; perchè anche noi
diveniamo capaci di misericordia per portare speranza a quelli che piangono.
• Per gli uomini e le donne che hanno visto nella propria vita l’amore trasformarsi e
generare sofferenza e smarrimento: perché sappiano portare oggi questi pesi nella
speranza di ritornare domani portando frutti nella gioia