non commettere adulterio - Parrocchia Cristo Re Milano

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non commettere adulterio - Parrocchia Cristo Re Milano
relazione di p. Ezio Gazzotti, scj
NON COMMETTERE ADULTERIO,
NON DESIDERARE...
1. Celebrare
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[Salmo 629(61) vv. 6-13]
Solo in Dio riposa l’anima mia,
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza,
mia roccia di difesa: non potrò vacillare.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.
Confida sempre in lui, o popolo,
davanti a lui effondi il tuo cuore,
nostro rifugio è Dio.
Sì, sono un soffio i figli di Adamo,
una menzogna tutti gli uomini,
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insieme, sulla bilancia,
sono meno di un soffio.
Non confidate nella violenza,
non illudetevi della rapina;
alla ricchezza, anche se abbonda,
non attaccate il cuore.
Una parola ha detto Dio, due ne ho udite:
il potere appartiene a Dio,
tua, Signore, è la grazia;
secondo le sue opere
tu ripaghi ogni uomo.
2. Lo scenario
Parliamo di due espressioni del Decalogo:
— Non commettere adulterio (Deut 5,18; Es
20,14) e
— Non desiderare la donna d’altri (Deut
5,21; Es 20,17).
Nella edizione catechistica si trova invece
l’espressione «Non commettere atti impuri».
CI CHIEDIAMO:
• Tutto oggi cambia, muta.
Come ci si può promettere per sempre? Ci può
essere una relazione stabile? Si può vivere con
una persona sempre?
• Si parla qui di matrimonio. La storia ci dice
la sua finalità è stata:
– Tener l’uomo in casa. Proteggere la
partoriente.
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Garantire la stirpe, la fecondità.
Legare i clan, gli stati.
Dare stabilità ai beni.
Solo recentemente è stato collegato con
l’amore, con i due, con la loro realizzazione.
Come immaginare una fissità? Dio che c’entra?
• La sessualità ora viene ampiamente esplorata. Vi entrano eros, philia, conscio ed inconscio sotterraneo. È spazio di scelta limitata.
CI CHIEDIAMO:
• È regolamentabile? Non è forza creatrice, spontanea?
• Quali valori sono in gioco.
• Dio è controllore e nemico della spontaneità,
della vita?
3. Significato biblico
Ampio spazio è dato alla regolamentazione
dei rapporti sessuali. Ci sono 41 paragrafi su
282 nel codice Hammurabi. Vi è la causistica
(matrimonio, concubinato, ripudio, adulterio,
violenza, incesti). Per paura magico – sacrale?
No. Per difendere la famiglia dai crimini.
• Le norme sono collegate a quelle della
proprietà (figli, eredi in Hammurabi dei
41 paragrafi 27 sono sulla successione).
ISRAELE?
Condivide questa imposta-zione. Vi è una
lunga esposizione in Lev 18,1-18. Appare
il divieto di rapporti con i consanguinei.
C’è una grande famiglia sotto un’unica
tenda. La regolamentazione tende a evitare conflitti e mantenere l’armonia tra tutti
i membri.
Non si parla di adulterio, MA solo di incesto.
Nel Dodecalogo Sichemita (Dt 27,15-26)
sono elencati i comportamenti sessuali
aberranti (incesto, rapporti con bestie).
Nessun accenno all’adulterio.
• La proibizione dell’adulterio appare in
Lev 20,10. È prevista la pena di morte.
Da nomadi sono divenuti sedentari. Le famiglie sono vicine. Vi sono assenze per
commercio, servizio militare, lavori forzati. Il contatto con gli abitanti di Cannan,
fa conoscere altri comportamenti aberranti: sodomia, omosessualità, prostituzione, violenza alle vergini.
Il Comandamento risuona così «Lo’ Tinof»:
«Tu uomo non commettere adulterio».
Niente rapporti con donna sposata diversa dalla moglie. Vieta solo l’adulterio in
senso stretto, per l’uomo! Egli può avere
altri rapporti con vergini o donne non sposate.
La finalità: non è contro la corruzione, ma
per promuovere una vita ordinata e pacifica.
• Si tratta di non violare il diritto di proprietà dell’uomo (l’altro il marito).
Solo la fedeltà della donna può garantire
la legittimità della prole.
Dopo (più tardi) viene letto in prospettiva più ampia: ogni disordine sessuale,
ogni attentato alla relazione uomo-donna.
«Non desiderare la casa, la moglie… il suo
bue» (Es 20,17; Dt 5,21). È preso in considerazione tutto il processo: emozione, desiderio, macchinazioni. Bisogna bloccarlo
all’inizio.
GESÙ
Ritorna al progetto originario di Dio. Il divorzio non è ammesso né per adulterio
(Shammai), né per cose spiacevoli (Akiba)
(Mc 14,5-12). Supera Deut 24,1-4.
Si pecca anche con l’occhio. Nel cuore si può
tradire. Mai la sessualità fuori del progetto
di Dio (relazione uomo-donna). (cf. Mt 5,2830).
4. Il volto di Dio e dell’uomo
Due domande: - Dio chi è?
- Chi siamo noi alla luce delle due parole di Dio: «Non commettere adulterio» e «Non desiderare»?
• Ci viene rivelato che Dio è sposo fedele. È uno dei suoi nomi. Non tradisce mai. Gesù è il
suo volto. Si manifesta a Cana, come sposo. Dà inizio ai segni (Gv 2,1-12).
Giovanni Battista gioisce per la sua voce (Gv 3,29). Egli prepara la strada. L’uomo può
tradire.Dio è dedizione incondizionata (Cf 1.Gv 4,7-11). È comunità di amore. C’è la donazione, recezione, dialogo. Non c’è la genitalità.
• L’uomo chi è? Risponde 1Cor 6, 12-20.
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«Tutto mi è lecito!». Ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Ma io non mi
lascerò dominare da nulla. 13«I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Ma
Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il
Signore, e il Signore è per il corpo. 14Dio poi, che ha risuscitato il Signore,
risusciterà anche noi con la sua potenza.
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Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le
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membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! 16O non
sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due
saranno, è detto, un corpo solo. 17Ma chi si unisce al Signore forma con lui un
solo spirito. 18Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è
fuori del suo corpo; ma chi si dá alla fornicazione, pecca contro il proprio
corpo. 19O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in
voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? 20Infatti siete stati
comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Gli hanno chiesto: Che cosa è lecito? Che cosa non lo è?
Il corpo sessuato è presenza al mondo. La sessualità è la persona stessa intesa come essere
incompiuto, di comunione. Il corpo non è qualcosa di diverso da noi. È persona che ha gli
occhi, le orecchie, la sessualità.
È collocata in relazione, è rivolta agli altri. Il corpo non è qualcosa di posticcio, artificiale,
inferiore.
C’è un evento. Dio, in Gesù, ha assunto un corpo. È nato; è diventato maschio, ha parlato. Ha
toccato, risanato, amato. È stato ucciso. Dio ha fatto risorgere il Figlio. Lo ha trasfigurato.
Il Cristo ora vive come corpo, come Chiesa. Siamo sue membra. Tramite noi vede, tocca. Apparteniamo a lui. Tutto è stato redento, lavato, rigenerato. È iniziata per «il corpo di peccato»
un’epoca nuova.
Varie le opinioni (ieri e oggi)
- Alcuni sottovalutano la corporeità, la banalizzano. È fatto biologico, reagisce sotto un impulso.
- Alcuni la sganciano dalla morale. Tutto mi è lecito. I cibi sono per il ventre e il ventre per
i cibi.
- Alcuni la sopravalutano. È comunicazione con il Divino. È potenza. È massima espressione
di vita. Si raggiunge l’infinito (prostituzione sacra).
Secondo Paolo la corporeità è persona, in quanto presente e vivente al mondo. È dono del
creatore.
La genitalità è realtà umana, regalata. È forza, energia da gestire. Va padroneggiata.
Ha un senso: comunicare, dire amore, celebrarlo, diventare un corpo solo.
L’importante è divenire corpo donato, vita spesa per qualcuno.
È sessualità nostra è divisa, è sottoposta al peccato, alla caducità.
Può essere puro eros creativo, selvaggio, non sottoposto a regole e valori. Può divenire giardino chiuso. È corpo di peccato, schiavo del desiderio, della concupiscenza.
Sarà trasfigurato. Non è la vita definitiva. Non è permanente. Non è il tutto.
Lo stesso messaggio emerge in Gen 2,18-25. Il brano parla attraverso tre scene:
• Intronizzazione. Dio è re. Mette sul trono Adam. Gli dà la vita, gli fa passare davanti i sudditi.
• Solitudine. Adam ha tutto: non è nulla. Non è uomo. sta chiuso in sé. Non ama.
• Sogno, Rivelazione.
Dio fa addormentare l’uomo. Dalla sua carne ricava la donna. La conduce a lui.
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• Adam la riconosce, la riceve in regalo. Non è più solo. Diventa uomo. Canta. Ha un essere
pari a lui.
• Decisione di sposarsi. L’attrazione sessuale è più forte del rapporto parentale. Ognuno dei
due lascia i suoi genitori come Abramo. Trova il partner. Esprime il suo essere persona. La
sessualità è la parola più alta per dire «Ti amo».
Che cosa è la castità?
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Non è un puro fatto biologico (verginità).
Non è la frigidità.
Non è un dato riservato ai non sposati.
È la gestione umana della sessualità.
Nel matrimonio è arte di essere corporalmente vicini al coniuge.
È la capacità di trasformare il rapporto maschio–femmina in rapporto uomo-donna.
- Nei vergini è custodia del dono al Signore. È garanzia di
integralità. È dimensione dell’agape. È donare il corpo per il Regno (cf. 1Cor 7).
5. Vie della morte e vie della vita
VIE DELLA MORTE:
– Fornicazione. Ricerca di piacere con persone estranee.
– Prostituzione. «Io non sono il mio corpo».
– Adulterio. Nego il sì nuziale.
– Stupro: un gesto d’amore diventa violenza.
– Omosessualità. Non esco dal mio genere.
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ECCO LE VIE DELLA VITA:
– Amore fedele, perseverante.
Custodia del corpo, del cuore, dei pensieri.
– Castità.
– Verginità scelta per il Regno.