cspaolini - Comune di Bassano del Grappa

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MARCO PAOLINI INAUGURA LA SEZIONE TEATRO DI OPERAESTATE
Lunedì 19 luglio tornano le mitiche storie dei primi “Album”
Per celebrare il trentennale di Operaestate non poteva mancare un
testimone d’eccellenza, protagonista di molte edizioni del festival:
Marco Paolini. Così lunedì 19 luglio alle ore 21.20 tornerà a calcare
il palcoscenico del Castello degli Ezzelini di Bassano per presentare
“La macchina del capo”.
Lo spettacolo inaugura la sezione teatro di Operaestate Festival Veneto
2010, il festival promosso dalla Città di Bassano del Grappa con la Regione
del Veneto e le altre città palcoscenico, in collaborazione con il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, le Province di Vicenza, Padova e Treviso, la
Camera di Commercio di Vicenza, gli istituti di credito e le aziende del Club
Amici del Festival.
Per festeggiare l’anniversario del festival Marco Paolini presenterà una
serata speciale tratta proprio dai suoi primi spettacoli solisti: gli Album.
Questi lavori sono stati la vera palestra attraverso la quale Paolini ha
imparato il mestiere di narratore, a dosare i personaggi e a mescolarli con il
filo della storia, a interpretare e raccontare insieme.
“La macchina del capo” prende vita dunque dai racconti teatrali costruiti
lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984, nei quali lo stesso
gruppo di personaggi cresce passando da un “Album” all’altro, in una sorta
di romanzo popolare di iniziazione. Non è un diario e nemmeno una
memoria d’altri tempi. È un lavoro sull’infanzia e sulla primissima
adolescenza, tra la famiglia, la colonia e le avventure nel campetto di
pallone.
È un viaggio che parte dalla casa, micro-universo dal quale osservare il
mondo, per avanzare alla scoperta del macro-mondo (del mare, dei
compagni di giochi, del sesso visto con gli occhi di un bambino). È il ritratto
di un’Italia di periferia, vista su scala ridotta, tra la Pedemontana e il mare.
È un lavoro sul desiderio e sulla scoperta, vicino alle atmosfere di Monicelli.
I ragazzi protagonisti del racconto sono quasi gli “Amici miei”, ma ragazzini.
E le zingarate sono forse più innocenti, ma lo spettacolo si permette di
giocarci con altrettanta ironia.
“Ho ricombinato le storie vecchie con episodi nuovi – scrive Marco Paolini
nelle sue note di regia - che ho cominciato a scrivere un paio d’anni fa. Si
tratta di un viaggio in Italia, dalla montagna alla pianura fino alla scoperta
di Roma”.
“Negli Album – prosegue Paolini - mostro lo stupore della scoperta del
mondo, che poi si evolve nel racconto del disincanto, ma non c‘è nessun
sentimento nostalgico e nessun messaggio generazionale. Nicola alla fine
andrà a sbattere contro la realtà di questo Paese ma in questo racconto
quello che cerco di fare è recuperare lo sguardo del bambino. Questo
racconto è pensato per tutti, a diversi livelli di fruizione. Nel percorso di
crescita di questo bambino, tra banchi di scuola, campetti di calcio e
ferrovie, si possono riconoscere sia i miei coetanei che quelli più grandi di
me, ma si riconoscono anche i bambini di oggi”.
“La macchina del capo” è una macchina speciale, rosa, quella di un capo
per l’appunto, protagonista di una delle nuove storie scritte da Paolini per
questo spettacolo, ma è anche il titolo di una filastrocca che tutti conoscono
e che per tutti si colloca in un preciso momento della crescita, quello
raccontato in questo spettacolo.
In caso di maltempo l’evento sarà trasferito al Teatro Remondini.
Biglietteria del Festival in via Vendramini a Bassano: tel. 0424.524214 –
0424 217811. Numero Verde: 800 533 633.