l`arena del 25 dicembre 2013 cantine
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Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it L’ARENA DEL 25 DICEMBRE 2013 CANTINE Denominazione del vino venerdì 27 dicembre 2013 LETTERE, pagina 21 Leggo sempre più spesso su L'Arena articoli su cantine, di grandi e piccole dimensioni, che spiegano e «pubblicizzano vini figli di appassimento». Qualcuno lega addirittura la loro produzione alla denominazione Valpolicella: «fatti con uve della Valpolicella» ho letto solo qualche giorno fa ed è espressione che non può essere usata in etichetta. A questo punto, come presidente di un'Associazione che raggruppa cinquanta vignaioli della Valpolicella, mi chiedo se chi fa queste affermazioni si renda conto del pericolo che può nascere da una simile confusione intorno alla denominazione e al vino che da qualche anno tanta ricchezza sta portando a tutta la nostra terra, non solo a chi lo produce. Il turista infatti non viene in Valpolicella per il vino da tavola alter-ego dell'Amarone, ma per l'Amarone. È la denominazione che va promossa e protetta, non il vino che è la sua brutta copia. Certamente oggi, per una questione di comodità e di minor controllo, è più vantaggioso vendere un vino «simil Amarone» chiamandolo con nomi di fantasia che talvolta ricordano il metodo dell'appassimento. Ma la nostra zona è famosa in tutto il mondo per questo metodo di produzione; dobbiamo tutelarne l'identità, non svenderla. Dobbiamo custodire gelosamente questa peculiarità e farne tesoro nel corso dei tempi. Come non bastasse sta nascendo anche un consorzio del vino Igt d'appassimento, fondato anche da molte aziende che producono Valpolicella ed Amarone, e che si sono espresse come paladine e custodi della nostra denominazione. Mi chiedo: che senso ha creare una simile competizione di prodotti in casa propria? Rincorrere un profitto svilendo una denominazione che ha centinaia d'anni di storia e potrebbe essere fonte di sostentamento per le generazioni future? Tutto il mondo ci invidia l'Amarone, l'«oro nero di Verona» come qualche giornalista straniero l'ha definito. E allora? Allora diamo al mercato l'Amarone e cerchiamo di vedere nei controlli non un limite, ma l'occasione per qualificarci sempre di più come vino di alta, altissima qualità. Perché solo nella qualificazione possiamo trovare un futuro per la nostra produzione. Mettiamo in appassimento solo le uve della nostra zona, ma solo uve di qualità, e togliamo dal mercato gli Amarone da due soldi che non rappresentano degnamente il nostro territorio, la sua storia e la sua cultura del fare vino. La nostra speranza è che almeno questi Igt d'appassimento vengano slegati con buon senso dalla denominazione Valpolicella, dalle uve della Valpolicella, e dalla Corvina, riconosciuta da tutti gli addetti del settore come uno dei grandi vitigni autoctoni italiani, indissolubilmente legata alla nostra zona di origine. Noi vignaioli auspichiamo che venga vietata la produzione di Igt da appassimento in Valpolicella, perché questo significherebbe avere davvero a cuore la nostra denominazione. Alessandro Castellani Presidente Associazione Vignaioli indipendenti della Valpolicella FIVI- Fed. Ital. Vignaioli Indipendenti CA' LA BIONDA, MARANO DI VALPOLICELLA Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Brevi venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 24 SAN GIOVANNI LUPATOTO IL COMUNE INVESTE PER LA PULIZIA DI TREMILA CADITOIE L'amministrazione ha deciso un intervento di manutenzione della fognatura con pulizia delle caditoie stradali, che nel territorio comunale sono oltre 3.000. L'intervento riguarda i pozzetti intasati e la spesa prevista è di 12.295 euro. Invece la spesa per la sistemazione del Mausoleo, la struttura vicino al cimitero destinata a diventare sala mortuaria e del commiato ed uffici, sarà di 270mila euro e sarà sostenuta dal nuovo gestore dei servizi cimiteriali.R.G. SAN GIOVANNI LUPATOTO. Un ente apposito, a capitale misto, controllato da Sgl Multiservizi Tariffe rifiuti più giuste con una nuova società Renzo Gastaldo Il sindaco Vantini: «Si pagherà in rapporto a quanta immondizia si produce, diminuiranno i costi e saremo d'esempio ai Comuni» venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 25 Sarà una società apposita, controllata da Sgl Multiservizi, a introdurre la tariffa puntuale (si pagano le immondizie in base all'effettivo conferimento) nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani a San Giovanni Lupatoto. Lo ha deciso il consiglio comunale approvando un provvedimento per la costituzione di una società a capitale misto pubblico-privato: Sgl avrà il 60 per cento delle quote e il privato il 40 per cento. Il bando per l'individuazione del partner privato verrà svolto entro la primavera 2014 con aggiudicazione entro l'estate e avvio dell'attività per inizio 2015. «L'obiettivo è duplice», ha detto il sindaco Federico Vantini. «Il primo è arrivare progressivamente a zero produzione di rifiuti nel territorio comunale. Il secondo è una tariffazione della raccolta dei rifiuti a costi più contenuti ma che veda pagare di più chi conferisce di più. Per contrastare Ca' del Bue servono i sit in davanti all'Agsm ma conta di più una raccolta differenziata ai massimi livelli che tolga il combustibile per l'inceneritore. Vogliamo essere un esempio su questa strada per tutti gli altri comuni del veronese». I vincoli e i passaggi necessari sono stati illustrati dall'ingegner Gianni Moratello, amministratore unico di Sgl Multiservizi, la società a partecipazione municipale che si occupa di igiene ambientale. Le possibilità per la gestione del servizio di raccolta rifiuti sono tre: le gestione diretta da parte di Sgl, affidarsi a un gestore privato o il ricorso a una società pubblico-privata. «La prima ipotesi, per la quale servirebbero 13 addetti e 2,5 milioni di investimenti, non è percorribile a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità», ha spiegato Moratello. «La seconda impone un percorso di gara complesso e con possibili contenziosi legali. La terza è la più percorribile in quanto il comune resta titolare del servizio tramite il controllo maggioritario sulla società, evita lo “scippo” da parte della società che gestirà l'ambito rifiuti, ha possibilità di un Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it controllo quotidiano dei livelli di servizio, continua a gestire lo spazzamento delle strade e cura la banca dati». «Se si vuole mantenere un servizio di eccellenza, non c'è altra strada che questa e occorre farla in tempi brevissimi per evitare di cadere nell'ambito rifiuti», ha detto l'assessore alle partecipate Enrico Mantovanelli. «Purtroppo la soluzione "in house" sarebbe bella ma è impossibile da percorrere. Il bando per il servizio a terzi potrebbe riservarci cattive sorprese; non resta che la società mista, se vogliamo evitare che ci succeda quanto è accaduto con la rete idrica». Di vario tipo la reazione delle forze di opposizione. Il civico Attilio Gastaldello ha manifestato le sue perplessità sulla soluzione proposta per la complessità della legislazione ma soprattutto per i problemi che possono derivare se non si va d'accordo con il socio privato. Favorevole invece Andrea Nuvoloni del M5S: «Un atto di coraggio». Il civico Gianmario Piccoli si è astenuto. A favore della proposta i capigruppo della maggioranza Corrado Franceschini, Diego Todeschini e Luca Pasini, oltre ai consiglieri Valletta, dal Sasso, Meneghini e Vesentini. © RIPRODUZIONE RISERVATA CALDIERO Illuminazionepubblica ecologica e anti sprechi venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 25 Con voti unanimi, il consiglio comunale ha approvato il Picil, ossia il Piano dell'illuminazione per il contenimento dell'inquinamento luminoso, in osservanza alla legge regionale numero 17 dell'agosto 2009. «Siamo uno dei primi Comuni ad aver elaborato e varato questo piano», ha garantito il sindaco Giovanni Molinaroli all'assemblea civica. «La ditta Abakus, alla quale abbiamo affidato la gestione e la manutenzione dell'impianto di pubblica illuminazione esterna e quello dei plessi comunali, nonché la fornitura di energia elettrica al Comune», ha aggiunto, «sta sostituendo gradualmente i corpi illuminanti dei lampioni con lampade a led a basso consumo. La Abakus ha già rimpiazzato oltre 600 punti luce sui 1.300 presenti sul territorio». «Grazie a questa gestione in affidamento diretto», ha evidenziato il sindaco, «avremo un risparmio sui costi dell'illuminazione nell'ordine dei 40mila euro l'anno. Soldi che verranno reinvestiti per sostituire i cavidotti elettrici: abbiamo punti della rete pubblica, infatti, dove è necessario intervenire». Il piano comunale dell'illuminazione classifica le vie in base alla loro necessità di essere illuminate. «Il Picil non riguarda solo le aree e le strade pubbliche, ma anche parcheggi e spazi illuminati privati orientati verso lo spazio pubblico», ha fatto notare il tecnico Alessio Pasetto. Z.M. ERBÈ. Ordine del giorno votato all'unanimità Il Comune difende gli alimentari prodotti in Italia Accolta la proposta fatta dalla Coldiretti di Verona «Basta con il cibo estero spacciato come nostrano» venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 26 Anche il consiglio comunale di Erbè ha deliberato all'unanimità un ordine del giorno per la tutela del vero «Made in Italy» agroalimentare. Nell'ultima seduta dell'anno, tenutasi la sera dell'antivigilia di Natale, il consigliere di maggioranza Flavio Tiziani ha presentato la proposta Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it sull'della Federazione provinciale Coldiretti di Verona. Con il documento si chiede all'Unione Europea e al governo italiano di tutelare con apposite leggi i prodotti nostrani nel settore agroalimentare. Tiziani ha ricordato le recenti manifestazioni al valico del Brennero che hanno messo in evidenza l'enorme quantità di prodotti agroalimentari che entrano in Italia dall'estero e poi vengono poi spacciati come italiani. Tiziani ha puntato il dito sull'importazione di notevolissime quantità di carne suina «per cui come produttori chiediamo che ci sia un'etichettatura obbligatoria per individuare il Paese di origine per eliminare la concorrenza sleale che ormai sta dilagando nel campo dei prodotti agroalimentari con danni economici e di immagine dei nostri prodotti italiani». Nella stessa seduta consiliare è stata approvata all'unanimità anche la convenzione con il Comune di Trevenzuolo per la gestione associata del servizio tributi, commercio e polizia amministrativa. In pratica dal primo gennaio rientra ad Erbè il dipendente che era distaccato all'ufficio tributi dell'Unione. Sempre dal primo gennaio con la convezione Erbè si avvarrà della presenza per otto ore settimanali del responsabile dell'ufficio tributi di Trevenzuolo. La convenzione avrà una durata di tre anni. «La presenza della dottoressa Piccinini», ha dichiarato il sindaco Paolo Brazzarola, «permetterà al nostro dipendente rientrato di maturare esperienza, visto che dovrà subentrare a un pensionando dal prossimo ottobre». Lo sportello tributi sarà aperto per tutta la settimana.LI.FO. DOSSOBUONO. Lettera del movimento che si costituì contro il casello «Barriere anti rumore in terza corsia dell'A22» Francesco Bommartini Il comitato le chiede alla società dell'autostrada venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 26 Pannelli fonoassorbenti ed altre opere di mitigazione per difendere Dossobuono dagli effetti della terza corsia. Lo chiedono i membri del comitato «No al casello autostradale in Dossobuono» alla società autostrade. Per farlo hanno scritto una lettera indirizzata alla sede dell'Autostrada, al presidente del consiglio di amministrazione Paolo Duiella, al direttore tecnico dell'A22 Paolo Costa, al sindaco di Villafranca Mario Faccioli e al commissario prefettizio di Sommacampagna Lucio Parente. «Vogliamo ricordare ancora una volta», spiegano, «che il contesto in cui vivono i cittadini di Dossobuono non è certo felice, visto che registra la notevole presenza di grandi infrastrutture; le quali portano disagi, inquinano l'ambiente, con ripercussioni sulla salute. Pertanto siamo a chiedere alla vostra società di adottare tutte le soluzioni tecniche e le opere di mitigazione e di compensazione che possano essere utili a ridurre l'impatto ambientale ed il disagio per gli abitanti, provocati dall'ampliamento dell'autostrada». Il comitato, costituitosi nel marzo 2012 per contrastare il progetto di un nuovo casello autostradale a ridosso del centro abitato, chiede che la «A22 applichi la stessa sensibilità, le stesse soluzioni tecniche e ambientali adottate in Trentino e in Alto Adige». I membri del comitato vorrebbero barriere fonoassorbenti con un'altezza adeguata e dotate di pannelli fotovoltaici. Inoltre chiedono che a ridosso delle stesse siano piantati alberi e arbusti. I firmatari della richiesta propongono alla società Autostrade un incontro pubblico, da organizzare per rendere edotta la popolazione sui lavori che stanno per cominciare. Altre migliorie proposte ad Autostrade sono la realizzazione di «un'adeguata pista ciclabile che arrivi almeno fino all'ingresso del centro commerciale; con l'attenzione a non ripetere l'odissea già patita per il ponte di via Bembo» e la «sistemazione dei due sottopassi che si trovano all'inizio dello svincolo con la A4, al Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it confine tra il comune di Sommacampagna e di Villafranca, nella previsione di realizzare un collegamento ciclabile tra Dossobuono e Caselle di Sommacampagna; opera questa, che sarebbe molto apprezzata dalla popolazione di questi centri abitati». GARDA UNICO Successo a Lipsia per l'offerta del lago venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 28 Il consorzio Garda Unico, che raggruppa i consorzi turistici del lago, ha partecipato a Lipsia alla fiera «Touristik & Caravaning International»: rassegna con 670mila visitatori e mille espositori. Allo stand del Garda Unico numerose le coppie tedesche di mezza età interessate a programmare le vacanze 2014. Molto richiesti i cataloghi di hotel, appartamenti e campeggi. Il Garda viene apprezzato sia come meta esclusiva che come tappa all'interno di un viaggio più lungo. Elevata la richiesta di piste per il cicloturismo, in particolare, di una ciclopista unica che permetta di fare il giro completo del lago senza condividere il percorso con le auto. Numerosi, oltre ai turisti fedeli al Garda, quelli che ne hanno sentito parlare da amici e media. La degustazione di prodotti del Garda (vino Bardolino, limoncino, torte, birra di marroni di San Zeno, dolcetti al limone, formaggio e salame di Tremosine) forniti da produttori del Veneto e della Lombardia sono stati apprezzati dai visitatori, come la novità della birra di castagne di San Zeno di Montagna. Leoni, lupi e chiocciole: il «bestiario» è di moda venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 30 Leoni, lupi e chiocciole. Sulle rotatorie del Veronese si può ammirare un autentico «bestiario», tanto che questi manufatti, croce e delizia degli automobilisti, sono diventati ormai una sorta di «spot», sfruttati dalle amministrazioni locali anche per presentare ai conducenti che vi si imbattono elementi caratteristici dei paesi attraversati. Il campionario è veramente vasto. In tema di animali, Isola Rizza è stata preceduta da altri centri. Infatti, ad Oppeano, a pochi chilometri di distanza dalla «scrofa» di via Muselle, troneggia il leone alato scoperto nel 2009 al centro della rotonda di via XXVI Aprile dal sindaco leghista Alessandro Montagnoli. La statua si rifà al simbolo storico della Serenissima, tanto caro al popolo del Carroccio. Nel 2008, Montagnoli era stato preceduto da un altro sindaco leghista, oggi fuoriuscito dal partito guidato da Matteo Salvini: Alviano Mazzi inaugurò nella sua Bussolengo «el leòn» lungo la strada Gardesana. Il lupo, simbolo di San Giovanni Lupatoto, è rappresentato dal 2005 da una statua sul rondò all'incrocio fra le vie Garofoli e Ca' Nova Zampieri. È dedicato invece al «bogon», ossia la chiocciola, il monumento inaugurato all'ingresso di Sant'Andrea di Badia Calavena il 24 novembre 1996. E presto altri Comuni potrebbero adeguarsi a questa originale «moda animale». Ronco potrebbe infatti rendere omaggio alla rana della celebre corsa di Scardevara, Bonavigo e Roncà al musso del loro palio, Terrazzo alla famosa «anara» di Nichesola e Cerea al cavallo celebrato a Cherubine. Altri paesi, invece, hanno coltivato idee altrettanto originali per decorare le rotonde. Come a Negrar, dove cinque anni fa il municipio ha pensato di installare sul rondò di via dell'Autiere una meridiana per misurare il tempo. È invece dello scorso novembre l'inaugurazione, sulla rotatoria di via Battisti a Sant'Ambrogio, della nuova scultura «Valpolicella» disegnata da Milo Manara e scolpita da Dario Marconi. Il monumento, in marmo Rosso Verona, raffigura cinque putti, tanti quanti sono i Comuni storici dell'area. F.T. Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it ROVEREDO. La conferenza dei servizi non ha concesso il via libera alla costruzione del contestato biodigestore di Cicogna Una chiesetta del Trecento «stoppa» l'impianto a biogas Paola Bosaro La decisione è rinviata a febbraio alla luce delle verifiche chieste per tutelare l'antico tempio vincolato dalla Soprintendenza venerdì 27 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 31 Una chiesetta risalente al Trecento ferma, almeno per il momento, l'insediamento dell'impianto a biogas di Cicogna. Si è conclusa con un rinvio al 12 febbraio la conferenza dei servizi che avrebbe dovuto dare il via libera alla costruzione e all'esercizio, da parte della società «Feriana Agricola srl» di Padova, di un biodigestore anaerobico da 600 kilowatt nella frazione. L'antica chiesa parrocchiale di Cicogna, situata all'incrocio tra via Brancaglia e via Vicentina (la strada dove dovrebbe sorgere l'impianto), è infatti un edificio vincolato dalla Soprintendenza ai Beni architettonici di Venezia e potrebbe risentire negativamente del passaggio continuo di mezzi pesanti. Per questo bisognerà attendere ulteriori verifiche e coinvolgere la Soprintendenza di Vicenza, competente per territorio. La riunione, tenutasi in municipio a Montagnana e presieduta dal responsabile tecnico del Comune padovano Giovanni Smanio, è durata quasi sei ore ed è finita con quella che gli abitanti di Cicogna considerano una vittoria. Le perplessità e i problemi legati all'area di insediamento dell'impianto, infatti, hanno indotto il presidente ad accogliere le richieste di approfondimento giunte da vari enti, da uno studio legale e da privati. I problemi connessi all'installazione del biodigestore sono essenzialmente di tre tipi. Il primo è legato all'inadeguatezza della strada, il secondo all'impatto ambientale ed economico, il terzo – mai emerso prima d'ora – è di ordine storico-paesaggistico. Il sindaco di Pojana (Vicenza9 Gabriele Cavion ha chiesto che venga attuato uno studio preliminare sulla staticità di via Vicentina e sulle sue dimensioni. Ha fatto riferimento ai rilievi effettuati dal comandante dei vigili del Basso vicentino, Paolo Sartori, che ha misurato la carreggiata in 4,75 metri, al di sotto dei 5 metri che consentono il transito di autotreni in sicurezza. Eloquente la conclusione di Sartori: «Si ritiene che l'apertura del sito produttivo non sia compatibile con i livelli di servizio e strutturali attuali di via Vicentina. Solamente dopo un intervento radicale, sarà possibile garantire i livelli di sicurezza della circolazione». Cavion ha inoltre chiesto di verificare la tenuta e la larghezza del ponte sul fiume Frassine, situato in una zona a rischio alluvioni. I dubbi dal punto di vista ambientale sono stati invece illustrati dalla consulente Marina Lecis, per conto dello studio legale Giorgio Destro, che tutela i cittadini di Cicogna e le amministrazioni di Pojana e Roveredo, entrambe contrarie all'impianto. Lecis ha dichiarato che il biodigestore «provocherà un pericoloso inquinamento ambientale ed aumenterà i livelli di polveri sottili». Inoltre, ha ricordato che «poco lontano dal luogo in cui dovrebbe sorgere il nuovo impianto ce ne sono già altri in funzione: a Noventa, a Lozzo Atestino, nella stessa Montagnana e ad Este». Attilio Colpo, in rappresentanza del sindaco di Roveredo Claudio Cioetto, ha osservato che «la filiera di approvvigionamento delle biomasse è tutt'altro che corta». Il materiale vegetale da far fermentare, infatti, arriverà dal Ferrarese. Inoltre, «non è stato valutato adeguatamente l'aspetto ambientale, con riguardo alle colture d'eccellenza e agli allevamenti presenti». Infine, le ispettrici della Soprintendenza, Elena Berton e Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it Jenni Antonello, hanno evidenziato come sia in corso la predisposizione di un vincolo paesaggistico su tutta la zona. «Oltre alla chiesetta di Cicogna», hanno riferito, «nell'intero assetto fondiario sono emerse tracce di ambiti storicamente legati all'attività di coltivazione e macerazione della canapa, destinata alle corderie dell'arsenale di Venezia». Dopo tutte queste obiezioni, il presidente della conferenza non ha potuto far altro che sospendere il procedimento e rinviarlo a febbraio. © RIPRODUZIONE RISERVATA VINO/1. Servizi alle Pmi vinicole per penetrare nei mercati stranieri Iem con Regione Toscana nel promuovere l'export venerdì 27 dicembre 2013 ECONOMIA, pagina 33 Si rafforza l'impegno di Iem (International exhibition management) per la promozione del vino toscano. La società di Giancarlo Voglino e Marina Nedic ha infatti siglato un accordo con Toscana Promozione per affiancare l'agenzia della Regione nelle attività di sviluppo e internazionalizzazione del prodotto vinicolo per tutto il 2014. Il primo appuntamento in calendario è Toscana – Buy Wine, il workshop in programma a Firenze dal 15 al 17 febbraio 2014 per favorire l'incontro tra i produttori di vino della regione e il trade internazionale. Grazie alla decennale esperienza nell'organizzazione di eventi nel settore wine e all'approfondita conoscenza del panorama estero di riferimento per il comparto enoico, Iem, infatti, affiancherà Toscana Promozione per l'individuazione e il coinvolgimento di operatori e giornalisti stranieri che potranno incontrare 280 produttori della terra di Dante. Iem si occuperà inoltre di ideare servizi mirati alle piccole e medie toscane per favorirne la presenza e la penetrazione nei mercati internazionali. «Siamo molto orgogliosi di essere stati chiamati da Toscana Promozione per supportare l'attività di sviluppo e internazionalizzazione del vino toscano», dichiara Giancarlo Voglino, managing director di Iem. «La manifestazione Buy Wine rappresenta un'occasione di visibilità e contatto per le aziende vinicole della regione. L'edizione 2014, grazie anche al nostro contributo, darà un impulso al business sui mercati esteri, che saranno rappresentati da oltre 250 buyer». VINO/2. L'azienda è leader nei sistemi di microfiltrazione e analisi Grazie a Winetica, Innotec chiude il 2013 a 5 milioni venerdì 27 dicembre 2013 ECONOMIA, pagina 33 Microfiltrazione del vino e analisi a distanza del prodotto, Innotec lancia Winetica e con un brevetto tutto veronese conquista il mercato mondiale. In origine era una piccola azienda, nata nel 2001 a San Giovanni Lupatoto, ma innovazione, ricerca e capacità imprenditoriale l'hanno trasformata in meno di quindici anni in una leader mondiale nel settore degli impianti filtranti e non solo, facendole raggiungere nel 2013 i 5 milioni di euro e una previsione di crescita doppia per il prossimo anno. Lo scorso settembre, infatti, l'azienda ha ricevuto il premio 2013 all'Innovation Challenge dedicato a Lucio Mastroberardino Simei-Enovitis, grazie alla realizzazione di Winetica, l'innovativo sistema di misurazione diretta e monitoraggio in tempo reale dei processi fermentativi. Rassegna stampa dell'Eurodeputato Andrea Zanoni www.andreazanoni.it «Lo strumento», spiega Luca Zavarise, amministratore delegato dell'azienda, «che permette un monitoraggio analitico, a qualsiasi ora, di tutti i serbatoi di fermentazione, con un conseguente rilievo anticipato di anomalie di processo e ritardi fermentativi, si inserisce in un contesto che fino a oggi disponeva solo di misurazioni indirette o di laboratori chimici, con i limiti che ne derivano a livello di affidabilità per le prime e di tempistica, costo e quantità dei campioni per le seconde». Winetica rappresenta una novità assoluta per il settore perché permette di impostare il protocollo da seguire prima dell'inizio stagione e durante la stessa trasmette al tecnico o all'enologo tempestivamente, anche via messaggio sms, solamente le anomalie in cui è richiesta la sua partecipazione decisionale. «In realtà Innotec è sempre stata vicina ai produttori», racconta Zavarise, «occupandosi di microfiltrazione di prodotti per rimuovere membrane, batteri, lieviti e di sviluppo di tecnologie per la sterilizzazione di tutta la linea. Le Cantine medio-grandi e le grandi di tutto il mondo utilizzano i nostri impianti. I nostri profitti provengono infatti per il 70% dall'exportazione, siamo presenti in Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Russia, Cina e abbiamo il monopolio negli Stati Uniti».E.Co.