n°3 - maggio/giugno 2010

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n°3 - maggio/giugno 2010
PARI... O DISPARI?
A cura di Maria Grazia Tosi, con Cosima Avantaggiato, Cinzia Bernardini, Ulrike Bonfini, Sara Bordoni, Catia Loprete, Oriana Nicosia,
Maurizia Petrucci, Valeria Pizzolante, Annalisa Sanchi, Assunta Sorvino, Emanuela Tonini, Anna Maria Viviano.
insegnava a scuola ed al pomeriggio impartiva lezioni di Latino. Era “la Prof” per antonomasia, di quelle vecchio stampo; era
severa, ma con grande pazienza sapeva
trasmettere passione per lo studio ai suoi
ragazzi considerati come figli, al punto che
la sua casa ne era sempre affollata. Non faceva distinzione tra ‘secchioni’ e ‘somari’, a
tutti riservava abnegazione e comprensione: i loro problemi erano i suoi problemi e,
pur mantenendo la sua innata riservatezza,
diventava loro amica e confidente. Affrontava il lavoro con tenacia ed energia, e accadeva di frequente che saltasse i pasti se il
giorno dopo dovevano affrontare un’interrogazione o un compito in classe. La totale
dedizione, dolcezza e capacità educativa,
risultano indimenticabili per tutti coloro
che hanno avuto la fortuna di condividerle.
Ritratto:
LA “PROF” GIOCONDA MANCINI,
DONNA COLTA ED EMANCIPATA
Nata il 05 luglio del ‘18 a Riccione e figlia
di Giovanni Mancini e Laura Cecchini, Gioconda era l’unica femmina tra due maschi:
Fino ed Enzo. Laureatasi in Lettere nel ‘42
presso l’ Università di Urbino, conobbe
Ben-Hur Reali di Novafeltria, che impiegò quattro giorni nell’arrivare a Riccione
oltrepassando la Linea Gotica per portarle
il ‘pegno d’amore’. La loro storia culminò
con le nozze e la nascita di Grazia e Licia.
Nel frattempo Gioconda aveva iniziato la
carriera scolastica che l’avrebbe portata
ad insegnare Italiano e Latino alla Scuola
Media Manfroni per più di vent’anni, e successivamente al Liceo Scientifico A.Volta
dove divenne anche preside. Non era facile
conciliare insegnamento e famiglia: di lì a
poco l’unione naufragò, e si ritrovò da sola
a crescere le figlie ancora molto piccole.
Erano anni duri: la legge sullo scioglimento
del matrimonio ancora non era stata emanata, e le donne separate ricevevano pochissime tutele legali ed economiche. Ma
non si perse d’animo, e con la grinta che la
contraddistingueva andò avanti: di mattina
Curiosità:
ISTRUZIONE: UN’OPPORTUNITA’
NON PER TUTTI
“Era il ‘43 e avevo finito l’ultimo anno delle
elementari a Secchiano, dichiara una riccionese ora ottantenne, dove eravamo sfollati.
Ritornando a Riccione mi sarebbe piaciuto
iscrivermi alle Medie Manfroni, ma era una
meta un po’ snob, per i figli delle famiglie
più benestanti . Mi piaceva studiare, e chiedemmo alla piccola scuola dell’Alba se potevo rifare la quinta, ma niente. L’istruzione
in quei tempi non era per tutti… e forse
per delle ragazze non così indispensabile?!
Mia mamma aveva fatto la seconda, e mia
nonna a scuola non era proprio andata!”
Progetto:
A SCUOLA DI AIUTO
Una nostra consigliera ha partecipato al
Corso di formazione per operatrici del
Centro Anti-violenza di Rimini, gestito
dall’Associazione “Rompi il silenzio”, ed
organizzato secondo i principi seguiti da
tutti gli altri del territorio nazionale con
particolare riferimento al Coordinamento
regionale. L’Associazione nasce nel 2005
da un gruppo di volontarie che creano un
luogo dove vittime di violenze possano
rivolgersi liberamente, sapendo di essere
ascoltate ed aiutate. Il Corso, indispensabile per preparare ad affrontare con gli adeguati mezzi conoscitivi ed operativi donne disorientate e disperate, si è rivolto ad
una quindicina di partecipanti, con 48 ore
di teoria e 40 di stage. Oltre alle nozioni
fondamentali relative al funzionamento del
Centro, e la conoscenza approfondita del
fenomeno violenza, sono stati insegnati gli
aspetti giuridici ricollegabili, le modalità di
accoglienza, e i collegamenti con la rete di
servizi della Provincia coi quali interagire.
“La formazione – testimonia la Consigliera
– mi ha conferito una maggior consapevolezza del ruolo assunto da chi opera come
volontaria in un Centro contro la violenza, ed insegnato una miglior capacità nel
dare aiuto a tutte le donne che nelle nostre
zone, Riccione compresa, ne sono vittime”.
CONTATTI: Centro Anti-violenza “Rompi
il Silenzio”: V. Caduti di Marzabotto, 30
Rimini - tel 346 5016665 [email protected]
Documentazione:
I DATI DI “DAFNE”
Nel 2009 ben 331 si sono rivolte alla rete
“Dafne”di Rimini, che dal 2004 si occupa
di donne maltrattate, avvalendosi della collaborazione con Pronto Soccorso, sportelli
sociali, forze dell’ordine, avvocati. La riccionese Dott.ssa Maria Maffia Russo, responsabile del progetto, ha recentemente reso
noti alcuni significativi dati riferiti alla Provincia: le vittime nel 2009 sono aumentate
del 22% rispetto al 2008; i loro aguzzini per
l’89% sono partner, coniugi ed ex; la tipologia di violenza usata è per il 61,3% fisica
e psicologica; chi compie violenza è per il
64% italiano, età media di 45 anni; il 65%
di questi ha un lavoro stabile, dipendente
o imprenditoriale ( a smentire lo stereotipo
del violentatore extracomunitario, disoccupato o ubriacone); la donna violata nel
52,9% è italiana, e la sua età è progressivamente crescente con un picco a 38 anni.
La rete Dafne sta valutando di aprire prossimamente a Rimini uno sportello d’ascolto per gli stessi autori di violenza, con lo
scopo di renderli consapevoli di quello che
hanno fatto ed aiutarli a cambiare.
CONTATTI: rete provinciale “Dafne”
Tel. 0541 704407
[email protected]
Info: nuova sede Sportello Donna
presso CPO al piano seminterrato
del Comune di Riccione.
Il Legale riceve il martedì dalle 15.30
alle 18.00. Tel. 0541 608317.
Per appuntamento:
Tel. 0541 608321 o 0541 608111
[email protected]
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