L. Stephen Buchanan
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L. Stephen Buchanan
L’INFORMATORE ENDODONTICO Estratto dal Vol. 1 n° 1, 1997 Isolamento del campo e Radiologia PATRICK WAHL, DMD IL TRIDENTE EDIZIONI ODONTOIATRICHE Isolamento del campo e Radiologia L‘Informatore Endodontico Patrick Wahl, DMD Vol. 1, Nr. 1 L ’uso della diga di gomma dovrebbe essere indiscutibile in endodonzia. L’endodonzia non può esistere senza di essa. Gli istruttori cercano di spaventare gli studenti spiegando che ogni causa legale è persa se viene accertato che è stato eseguito un trattamento endodontico senza utilizzare la diga di gomma. La paura di usarla però non dura a lungo se il dentista non si rende conto dei benefici tangibili derivanti dal suo uso quotidiano. Il problema Ci sono parecchie ragioni per le quali alcuni dentisti non usano la diga di gomma : 1) occorre troppo tempo per montarla 2) fare radiografie risulta difficoltoso 3) rende la seduta scomoda per il paziente 4) gli uncini che il dentista possiede non abbracciano la corona del dente nella maniera adeguata. Coloro invece che non considerano fattibile l’endodonzia senza utilizzare la diga di gomma evidentemente si comportano così perché si rendono conto del risparmio di tempo, e non certo per la paura di una causa legale. La soluzione È sufficiente avere a disposizione pochi uncini che si adattino a qualsiasi dente, anche a quelli distrutti da carie o preparati come monconi protesici (Fig. 1). La diga di gomma non dovrebbe interferire con il naso o con gli occhi del paziente e non dovrebbe provocare un aumento della salivazione. La diga di gomma dovrebbe essere posizionata in modo da non interferire con l’esecuzione delle radiografie e, d’altra parte, gli strumenti che si usano per posizionare le radiografie stesse dovrebbero essere usati in presenza degli unci- ni e degli strumenti canalari con la stessa facilità con cui si usano i centratori di Rinn. In breve, la diga di gomma dovrebbe essere montata in pochi istanti, aumentare il comfort del paziente e non intralciare in alcuna maniera il lavoro del dentista. 1997 Ora riesco a vedere chiaramente; la pioggia se ne è andata. Riesco a vedere tutti gli ostacoli che ho davanti. -Johnny Nash- 1 Gli uncini L’uncino n° 12A è un uncino dentellato che va bene quasi per ogni molare, indipendentemente da quanto il dente sia distrutto. Diversamente dall’uncino n° 14A, suggerito da molte scuole di odontoiatria, il n° 12A non urta contro la gengiva ed è ben tollerato dal paziente. Il n° 12A può essere usato su qualunque molare ma è idealmente più adatto per essere collocato nei quadranti inferiore destro e superiore sinistro, mentre l’uncino speculare, il n° 13A, è particolarmente adatto per i quadranti inferiore sinistro e superiore destro. L’uncino n° 209S va bene per la maggior parte dei premolari e dei denti anteriori. L’uncino n° 211 è un uncino universale che può essere montato praticamente su qualunque dente. È simile all’uncino n° 9, ma è più robusto e più versatile. Non ci dovrebbe essere nessuna esitazione ad usare un uncino da premolare su un molare dalla corona di minor diametro o qualsiasi altro uncino su qualsiasi dente. Non ci dovrebbe Figura 1: Pochi uncini sono sufficienti per posizionare la diga attorno ad ogni dente, anche se distrutto da carie o preparato come moncone protesico. La foto mostra gli uncini n° 12A, 209S e 211. Pag. - 19 L‘Informatore Endodontico Vol. 1, Nr. 1 Isolamento del campo e Radiologia 1997 essere esitazione ad uncinare la gengiva, se necessario. Il paziente anestetizzato non sentirà nulla, e dopo tutto la piccola ferita guarirà tranquillamente, con niente di più di una leggera dolenzia. Dobbiamo inoltre ricordarci di posizionare l’uncino parecchi millimetri apicalmente, per prevenire che l’uncino scivoli durante il trattamento. Stabilizzazione dell’uncino e miglioramento del sigillo Se l’uncino rimane leggermente lento o dondolante anche dopo ogni nostro tentativo, lo si può stabilizzare iniettandogli intorno del Ketac-Silver. Il KetacSilver è abbastanza robusto da mantenere in sito l’uncino e in seguito lo si toglie facilmente dopo il trattamento. Il Ketac-Silver sigilla anche completamente la diga prevenendo l’ingresso della saliva. Anche l’Oraseal Caulk è un materiale eccellente per migliorare il sigillo della diga quando non occorre la robustezza del Ketac-Silver. Velocizziamo il nostro lavoro Non è quasi mai necessario ricostruire un dente per il posizionamento dell’uncino. Un dente non più integro permette un migliore accesso e se è recuperabile con una corretta ricostruzione, dovrebbe anche essere possibile posizionare facilmente e velocemente l’uncino. Le corone provvisorie e i materiali di ricostruzione provvisori comportano spesso una perdita di tempo e possono impedire l’accesso. Il trattamento di scelta è completare la terapia endodontica e poi procedere con una ricostruzione definitiva. La diga magica Il disegno della diga Handidam (Aseptico) appare insolito a prima vista ma i dentisti che la usano presto comPag. - 20 prendono che è l’ideale. Questa diga è fatta in maniera tale da evitare di coprire gli occhi ed il naso. Il telaio è incorporato e può essere piegato, e il tutto è monouso. Il risparmio di tempo dato dalla sua facilità d’uso e l’eliminazione del telaio metallico ripagano abbondantemente il suo costo addizionale (Fig. 2). 2 Figura 2: La diga Handidam Aseptico fa risparmiare tempo, facilita il posizionamento delle radiografie ed aumenta il comfort per il paziente: in conclusione, non costa, anzi...ci ripaga! Preparazione della diga forata La diga Handidam può essere forata solo in due punti, ed in entrambi i casi il foro è sempre dal lato più largo (la zona di lavoro) e verso il centro. Pertanto, la diga può essere pre-forata, facendo risparmiare tempo ed evitando di dover ripetutamente sterilizzare la pinza fora-diga. Si dovrebbe inoltre scegliere sempre il foro più largo perché questo sigilla meglio il dente e si adatta meglio intorno all’uncino. Istruzione dei pazienti Bisogna spiegare ai pazienti che la diga di gomma può essere un qualcosa di ingombrante da sopportare, ma una volta posizionata consentirà loro di sentirsi perfettamente a loro agio, respirando comodamente attraverso la bocca, se PROFILO DELL’AUTORE. Il Dr. Wahl è un endodontista statunitense ed esercita a Wilmington, Delaware. Laureatosi presso la Temple University e specializzatosi in Endodonzia presso la University of Pennsylvania, è oggi Assistant Professor nel reparto di Endodonzia di questa stessa Università e nel reparto di Endodonzia del Medical Center of Delaware. È autore di numerosi articoli di Endodonzia ed è stato relatore a numerosi congressi. vorranno, e non correndo il rischio di ingoiare i nostri liquidi disinfettanti. Se i pazienti hanno una respirazione difficoltosa, non si deve esitare a fare un foro addizionale. Dispositivi porta radiografie La presenza della diga, dell’uncino e degli strumenti canalari che sporgono dalla camera pulpare rende più difficile ottenere radiografie corrette e prevedibili. Una tecnica radiografica ideale in endodonzia lascia intatti in sede la diga di gomma e il telaio; il supporto della radiografia dovrebbe essere stabilizzato dall’occlusione del paziente senza che questi lo debba reggere; infine, il porta radiografia dovrebbe essere corredato di un attacco per facilitare il giusto allineamento del cono del radiografico. La diga Handidam elimina il problema di dover rimuovere il telaio per fare una radiografia (Fig. 3). Rimuovere il telaio da una diga tradizionale fà sì che la diga si afflosci nella bocca del paziente, causando un aumento della salivazione e del disagio, aumentando anche il rischio di contaminazione salivare del canale radicolare. Ugualmente importante è poi il fatto che occorre del tempo sia per rimuovere che per riposizionare adeguatamente il telaio. La rimozione del telaio inoltre impedisce la visibilità dell’ubicazione del dente e può causare il dislocamento dello strumento endodontico. I porta radiografie senza attacco per l’allineamento del cono del radiografico obbligano l’operatore ad indovinare ogni volta la giusta posizione del cono e riducono la riproducibilità se non l’accuratezza delle radiografie. Fidarsi del paziente che tenga il porta radiografia nella posizione giusta è, nella migliore delle ipotesi, ottimistico e di solito si traduce nella necessità di 3 4 Figura 3: La diga monouso Handidam ha un telaio incorporato che può essere piegato in ogni direzione per poter eseguire radiografie più comodamente. Ciò significa che non c’è più bisogno di armeggiare per posizionare e rimuovere un telaio separato ed ingombrante. Figura 4: Il centratore Rinn Endo-Ray è un dispositivo che può essere posizionato attorno all’uncino, facilitando l’esecuzione delle radiografie. dover scattare una nuova radiografia, con ulteriore perdita di tempo ed ulteriori radiazioni per il paziente. Il centratore di Rinn Endo-Ray (Endoco) (Fig. 4) è un dispositivo con un supporto in plastica che permette ai pazienti di mordere malgrado la presenza dell’uncino e degli strumenti endodontici. Questo centratore è ora disponibile con un anello per allineare il cono del radiografico simile ai noti centratori da utilizzarsi per la tecnica del cono lungo. Il Dunvale Endex (Endoco) (Fig. 5) è un altro dispositivo per eseguire radiografie sotto diga, con un supporto in plastica modificato che permette al paziente di chiudere la bocca. Il suo telaio metallico è più resistente di quello di plastica dell’Endo-Ray. Sia l’Endo-Ray che l’Endex sono autoclavabili e possono essere usati su qualsiasi dente. Pag. - 21 Isolamento del campo e Radiologia La pellicola qualche volta si piega eccessivamente nei denti anteriori e produce risultati inaccettabili. Per ovviare a questo problema, per i denti anteriori può essere utilizzato il porta radiografie Rinn EZGrip IIe (Endoco) (Fig. 6), che ha un anello per un agevole allineamento e che non provoca eccessive piegature della pellicola, anche se presenta l’inconveniente di dover essere tenuto dal paziente. Figura 5: Il Dunvale Endex è un altro dispositivo porta radiografia che consente al paziente di occludere al davanti dell’uncino e dello strumento endodontico. L’anello di plastica consente il corretto allineamento del tubo del radiografico. Figura 6: Per i denti anteriori può essere utilizzato il centratore Rinn EZ-Grip IIe. Questo deve essere tenuto in posizione dal paziente e presenta il vantaggio di non fare piegare eccessivamente la pellicola, come succederebbe se in questa sede venissero usati i centratori sui quali il paziente deve occludere. 5 6 Tecnica radiografica Le radiografie dovrebbero essere prese sempre diritte e parallele, non da un angolo. Le radiografie angolate di solito producono immagini sfuocate dell’area apicale, rendendo impossibile la loro interpretazione. Le radiografie diritte e nitide rendono meglio evidenti i canali multipli: un canale ben evidente che improvvisamente svanisce ed un doppio legamento Pag. - 22 paradontale. Con una radiografia angolata è talvolta impossibile distinguere un canale sovrannumerario, nascosto dalla radice di un dente adiacente. Le radiografie angolate alcune volte sono utili, ma solo dopo che si è scattata una radiografia con proiezione ortoradiale. Gli strumenti canalari infatti sono di solito ben distinguibili e sono raramente sovrapposti anche quando la radiografia è stata presa con proiezione ortoradiale. Utilizzando la diga Handidam ed un supporto adeguato, si possono prendere radiografie accurate, riproducibili e senza disagio per il paziente, in un tempo minimo, mentre si mantiene un campo asciutto e pulito. Bisogna avvertire il paziente che faremo diverse radiografie nel corso della terapia endodontica, per poter “vedere” all’interno del dente nel quale stiamo lavorando. Dopo questo chiarimento, i pazienti non domanderanno quante radiografie saranno fatte. Se un paziente domanda quante radiografie faremo, la risposta corretta da dare, secondo Steve Buchanan, è la seguente: solo quelle che sono necessarie. Con un veloce e semplice isolamento del campo, l’endodonzia può essere effettuata senza litigare con la guancia e la lingua, la saliva non contamina il campo operatorio e la soluzione irrigante non viene deglutita. I pazienti motivati apprezzano il nostro interessamento affinché si sentano a loro agio. L’endodonzia è difficile anche dopo un corretto isolamento; non c’è nessun bisogno di aggiungere nuove difficoltà. Traduzione dell’articolo originale Endodontic Isolation and Radiology Dentistry Today, 15, 4: 92-95, 1996