Scheda 2 - Scuola Superiore dell`Economia e delle Finanze
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SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA ALLEGATO I 2. SCUOLA SUPERIORE DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE La Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze ha come missione istituzionale quella di tradurre in concrete strategie formative gli indirizzi e le direttive dell’Organo di indirizzo politico dell’Amministrazione per l’attuazione delle politiche economiche e finanziarie connesse al programma di Governo. Specularmente la Scuola svolge anche una funzione di indirizzo, coordinamento e pianificazione delle diverse esigenze formative del Ministero dell’Economia e delle Finanze e, su base convenzionale, delle Agenzie fiscali, per renderle coerenti e funzionali agli obiettivi che si intendono conseguire. Allo stesso tempo la Scuola si rivolge anche ad una vasta ed eterogenea platea di interlocutori. La Scuola, nella consapevolezza della peculiarità e dell’importanza della funzione che è chiamata ad assicurare, si pone, inoltre, come luogo di ricerca, incontro ed osmosi tra il MEF, da un lato, e le altre Pubbliche Amministrazioni, le Università, i giovani, gli Enti locali, le imprese e gli Ordini professionali, dall’altro. La Scuola infatti: A) eroga, su base convenzionale, formazione alle Pubbliche Amministrazioni diverse dal MEF sulla base dei loro bisogni e della loro tipologia; B) ritenendo strategica la complementarietà con l’Università, crea sinergie con il sistema universitario – italiano ed europeo – per agevolare lo scambio e l’integrazione delle conoscenze sotto il profilo delle tematiche affrontate, delle tecniche formative e delle modalità organizzative delle singole iniziative, per arricchire i contenuti didattici dei percorsi formativi progettati per il personale; C) attraverso l’attività delle sedi decentrate sviluppa un’incisiva azione di diffusione territoriale delle politiche e delle attività formative instaurando stretti rapporti con le comunità locali; D) collabora con gli Ordini professionali – nazionali e territoriali – per una migliore comprensione, diffusione e applicazione delle politiche economiche e fiscali del MEF e dell’Agenzie fiscali; E) incentiva rapporti con il sistema imprenditoriale per individuare e supportare, attraverso l’attività di ricerca e formazione, i mutamenti e le esigenze del sistema produttivo italiano; F) considera di fondamentale importanza la formazione destinata ai giovani neolaureti attivando a vasto raggio, e in collaborazione con le Università, iniziative ad essi dedicate attestate anche dalla possibilità di svolgere tirocini formativi e di orientamento presso la propria sede; G) favorisce i rapporti con la comunità internazionale attraverso la partecipazione a progetti di formazione europei destinati ai Paesi di nuova adesione all’UE e ai Paesi terzi. 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 395 ALLEGATO I SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA In sintesi l’attività della Scuola è finalizzata a: ❍ formare, specializzare e aggiornare il personale dell’Amministrazione economica e finanziaria, delle Agenzie fiscali e degli Enti che operano nel settore della fiscalità; ❍ redigere studi e ricerche su temi di interesse del Ministero dell’Economia e delle Finanze; ❍ svolgere attività formative, divulgative e di ricerca anche per soggetti esterni all’Amministrazione sia italiani che esteri; ❍ curare la formazione e la preparazione di neolaureati e aspiranti all’accesso nel pubblico impiego, con l’obiettivo di stimolarne la cultura istituzionale e facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro. La Scuola è impegnata nella crescita culturale e professionale dei propri “clienti” finali, ovvero l’Amministrazione economico-finanziaria e, al contempo, il suo personale. Il centro di attenzione attorno al quale ruota l’insieme delle attività della Scuola è, quindi, la persona, con i propri diritti e le legittime aspettative di migliorare, anche attraverso la formazione, la qualità della vita, nella consapevolezza della sua essenzialità per garantire una “buona amministrazione”. Difatti, il manager, il funzionario, l’impiegato, il giovane neolaureato, il ricercatore rappresentano per la Scuola, in primo luogo, persone che esprimono il proprio diritto di sviluppare la propria professionalità, rispondere alle esigenze del proprio contesto lavorativo, concretizzare in scelte costruttive le opportunità offerte dall’ambiente circostante. In un contesto fortemente globalizzato, nel cui ambito la velocità dell’informazione raggiunge ritmi fino a qualche anno fa inimmaginabili, le persone che la Scuola forma rappresentano i nodi di reti sempre più interconnesse attraverso cui viaggia la conoscenza. Un viaggio attraverso il quale la conoscenza si traduce in libertà, sviluppo, ricchezza, solidarietà ed equità. D’altro canto, questo tipo di professionalità, che si traduce nella capacità di innovare e di trasformare, è l’unica che appare in grado di soddisfare le esigenze prioritarie delle organizzazioni pubbliche e private che domandano formazione alla Scuola. In coerenza con tale visione si pone la missione della Scuola che è quella di svolgere una permanente attività di studio e di ricerca anche in funzione della progettazione ed erogazione di percorsi formativi all’avanguardia in grado di supportare nel tempo le strategie di cambiamento degli assetti organizzativi e dei ruoli e di valorizzare il potenziale umano. Ciò in linea con quanto richiesto dal cliente diretto, con l’obiettivo finale di creare valore per le persone e le istituzioni portatrici di un interesse qualificato nell’attività della Scuola. L’assetto organizzativo e funzionale della Scuola risulta così come di seguito descritto. Il Rettore è il vertice e il rappresentante della Scuola, indirizza le attività istituzionali e ne ha la responsabilità sotto il profilo didattico e scientifico. È nominato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. ❍ Il Prorettore coadiuva il Rettore e lo sostituisce in caso di assenza od impedimento e svolge le funzioni delegate. ❍ 396 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA ❍ ALLEGATO I Il Direttore Amministrativo ha la responsabilità gestionale e amministrativa della Scuola e coordina l’attività dei seguenti uffici: • Ufficio Rettorato, con funzioni di diretto supporto al Rettore nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo delle attività didattico-scientifiche con gli obiettivi prioritari relativi all’organizzazione del servizio per la qualità e l’ottimizzazione delle risorse, all’organizzazione del servizio per il controllo strategico e alla predisposizione del documento di programmazione didattica; • Ufficio Risorse, che cura la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, svolge funzioni generali connesse all’amministrazione del personale, alle relazioni sindacali, alla formazione e sviluppo del personale della Scuola, all’organizzazione del lavoro, al governo dei sistemi informatici ed alla gestione della biblioteca; • Ufficio di Contabilità e Bilancio, che esercita le funzioni inerenti alla gestione della contabilità, alla predisposizione del bilancio e dei rendiconti nel rispetto delle norme del regolamento di organizzazione e funzionamento della Scuola; • Ufficio di Supporto Tecnico-Amministrativo, che svolge funzioni di supporto generale ai dipartimenti della Scuola. L’Ufficio del Direttore Amministrativo esercita sui predetti uffici il controllo di gestione anche mediante valutazioni comparative dei costi e dei rendimenti, il conseguimento degli obiettivi operativi, l’efficienza e l’economicità della gestione delle risorse assegnate. Il Consiglio Direttivo, composto dal Rettore, che lo presiede, dal Prorettore, dal Direttore Amministrativo e dai Capi Dipartimento, valuta, su impulso del Rettore, le iniziative di maggior rilevanza e coordina le attività didattiche in funzione della programmazione e dell’utilizzo delle risorse. I Dipartimenti concorrono alla organizzazione delle attività didattiche e di ricerca della Scuola, mettendo a disposizione le proprie risorse umane e strumentali. I Capi Dipartimento sono scelti tra i professori ordinari della Scuola, sono a capo di aree di ricerca omogenee e coadiuvano il Rettore e il Prorettore nel perseguimento degli obiettivi didattici e scientifici della Scuola. Al Dipartimento afferiscono i professori ed i ricercatori delle relative aree di competenza e pianificano, progettano, programmano e svolgono le attività didattiche e scientifiche relative alle aree di competenza. L’esigenza di assicurare una formazione continua ad elevato contenuto specialistico per il personale dell’intera Amministrazione dell’economia e delle finanze ha determinato una rimodulazione degli assetti organizzativi interni, che ha comportato il ridisegno delle aree di competenza dei dipartimenti didattici e di ricerca: due finalizzati alle aree tematiche legate alle specifiche missioni del MEF (dipartimenti delle scienze tributarie e delle scienze economiche) e due con aree tematiche trasversali (dipartimenti delle scienze giuridiche e delle scienze aziendali). 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 397 ALLEGATO I SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA In particolare, si precisa che dipartimenti, dotati di autonomia didattica, sono: ❍ Dipartimento delle scienze tributarie (scienze delle finanze, diritto tributario e scienze processuali tributarie); ❍ Dipartimento delle scienze giuridiche (scienze giuspubblicistiche, scienze giuscivilistiche, scienze processuali, diritto dell’UE e diritto internazionale); ❍ Dipartimento delle scienze economiche (economia politica, politica economica, scienze attuariale e finanziarie, statistica, geografia politico-economica, diritto pubblico dell’economia e contabilità pubblica); ❍ Dipartimento delle scienze aziendali (scienze dell’amministrazione pubblica, risorse umane, diritto del lavoro, organizzazione aziendale, comunicazione pubblica e informatica). Per la progettazione, pianificazione e realizzazione dei progetti di formazione la Scuola ha adottato una specifica forma di organizzazione per matrice mista, caratterizzata da settori funzionali all’interno dei quali operano gruppi di progetto coordinati da un unico responsabile. Tale organizzazione è una struttura multidimensionale che cerca di combinare i vantaggi dell’organizzazione per funzioni e di quella per progetti, che possono essere così sintetizzati: ❍ elevata capacità di risposta grazie al coordinamento delle funzioni e l’evidenza degli obiettivi di progetto; ❍ miglioramento della qualificazione professionale all’interno di ciascun servizio grazie alla rotazione degli esperti sui diversi tipi di progetto; ❍ elaborazione e circolazione di informazioni; ❍ forte vincolo sulle risorse. La Scuola presta infatti costante attenzione all’individuazione di modelli organizzativi e metodi di lavoro in grado, attraverso interventi di “reingegnerizzazione”, di corrispondere sempre meglio alle crescenti e diversificate funzioni che è chiamata ad assolvere. In questo senso, l’individuazione della prospettata soluzione organizzativa ha consentito alla Scuola di far fronte, ad invarianza di organico e grazie all’impegno profuso dal personale, all’elevato trend di crescita del volume di attività, assicurando la necessaria flessibilità nell’utilizzo delle risorse interne che ha da una parte allargato il know how e valorizzato le professionalità esistenti riuscendo così a soddisfare una domanda di formazione avente caratteristiche di assoluta novità e differenziazione. A sostegno dell’attività di studio e ricerca è stato istituito il Centro Ricerche e Documentazione Economica e Finanziaria. Il Centro gestisce la banca dati del Servizio di documentazione economica e tributaria, attiva 24 ore su 24, che fornisce, in tempo reale, tutta la documentazione in materia economica e fiscale di normativa, prassi, giurisprudenza e dottrina. Cura, altresì, la redazione della rivista della Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze, la biblioteca – il cui patrimonio attualmente è costituito da circa 9.000 volumi nonché 230 abbonamenti tra riviste e Gazzette ufficiali, oltre che da un cospicuo numero di codici normativi fondamentali – e il sito Internet della Scuola. 398 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA ALLEGATO I Un’ulteriore spinta nel campo della ricerca è fornita, a partire dal 2004, dal “Centro di Ricerca sul Diritto dell’Economia ed Etica d’Impresa” quale nuova articolazione interna della Scuola specificamente votata all’approfondimento delle tematiche concernenti il diritto dell’economia, il diritto societario, le dinamiche d’impresa, con una particolare e costante attenzione ai profili di sostenibilità etica, sociale ed ambientale. Con riguardo agli aspetti informatici, la Scuola dispone di un proprio sito Internet, all’indirizzo www.ssef.it, finalizzato alla pubblicazione e alla diffusione delle attività istituzionali della Scuola. Il sito, di rilevanza strategica per l’immagine della Scuola, viene mantenuto costantemente aggiornato e conta in media 350 visitatori al giorno. A supporto dei propri processi lavorativi, la Scuola si è dotata poi di un sito Intranet per offrire una serie di servizi rivolti al personale della Scuola e a tutti i dipendenti dell’Amministrazione finanziaria. Il sito Intranet, supportando le attività primarie dell’ufficio, garantisce un miglioramento dell’efficienza attraverso la condivisione delle informazioni e degli strumenti di lavoro. Passando all’esame dei profili logistici, la Scuola si articola in una sede centrale e cinque sedi decentrate. La sede centrale è sita in Roma, via Maresciallo Caviglia n. 24, attualmente oggetto di intervento di ristrutturazione, al fine di renderne la struttura più razionale e funzionale alle diversificate attività espletate. Occupa un immobile demaniale di circa 6.500 mq; è dotata di ampio parcheggio ed è facilmente raggiungibile sia dal centro della città che dal raccordo anulare. È stato acquisito anche l’immobile di via della Luce, nel quale, al termine dei necessari lavori di rifacimento, troveranno la loro sede il CERDEF, la Biblioteca ed alcune aule. Dal 2004 la Scuola è presente anche nell’ex edificio Manifattura Tabacchi di Piazza Mastai a Trastevere nel cuore della città, nella quale dispone di 10 aule, di cui una informatica per un totale di 222 posti. Come si è detto, la Scuola organizza la propria attività didattica, scientifica e di ricerca, oltre che presso la sede centrale, anche presso le proprie sedi esterne di Bari, Bologna, Milano, Torino e Palermo. La Scuola infatti attua una strategia diretta a decentrare la propria attività verso le sedi esterne, conferendo loro maggiore autonomia sia sul piano organizzativo-gestionale sia su quello propositivo attraverso la costruzione di un sistema di relazioni con il mondo pubblico e privato nell’ambito territoriale di competenza. Le sedi esterne forniscono un contributo diretto sia nella fase di pianificazione delle attività e ripartizione territoriale degli ambiti di competenze sia in quella di realizzazione degli interventi. Grazie all’attività delle sedi decentrate la Scuola è in grado di instaurare rapporti di collaborazione con Istituzioni locali e settori dell’Amministrazione pubblica a livello loca- 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 399 ALLEGATO I SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA le che si traducono in percorsi formativi diretti a soddisfare, più da vicino, le specifiche esigenze dell’utenza locale. Nell’anno 2005 sono state realizzate 1.189 azioni formative pari a 5.577 giornate e 38.915 ore di docenza rivolte a circa 25.000 unità, con un incremento di circa il 60% delle giornate formative rispetto a quelle realizzate nel 2004. Tabella 1 - TIPOLOGIA DI OFFERTA NUMERO EDIZIONI GIORNATE NUMERO ORE PARTECIPANTI PREVISTI ORE-FORMAZIONE PREVISTE PARTECIPANTI EFFETTIVI ORE-FORMAZIONE EFFETTIVE Offerta interna 347 1.847 12.555 7.796 207.258 6.689 181.533 Offerta esterna 831 3.518 24.570 24.294 626.283 19.904 512.979 Alta formazione 11 212 1.790 642 32.955 578 26.119 Totali generali 1.189 5.577 38.915 32.732 866.496 27.171 720.631 In particolare, nel corso dell’anno, la Scuola ha proseguito la formazione via e-Learning sugli studi di settore per il personale dell’Agenzia delle entrate, già avviata nel 2004 a livello di sperimentazione, realizzando 23 edizioni pari a 230 giornate formative rivolte a circa 360 partecipanti. Il corso ha adottato un modello di formazione misto ed associa giornate d’aula di didattica frontale (giornata iniziale e giornata finale) ad un periodo intermedio di formazione e-Learning. In particolare il corso on line è stato costruito su 5 moduli formativi (gli obiettivi degli studi di settore, come nascono, come si applicano, come si utilizzano ai fini dei controlli, come si evolvono), con un congruo numero di lezioni su specifici argomenti, analisi di documentazione della materia, domande a risposte multiple per la risoluzione di quesiti e per la verifica dell’apprendimento. È proseguita, inoltre, la formazione via e-Learning per il personale dell’AAMS in materia informatica finalizzata al conseguimento della Patente europea (c.d. ECDL). Su tale versante, nel 2005, sono stati realizzati 28 corsi. Il modello di formazione adottato nella realizzazione di tale progetto è simile a quello adottato per la formazione sugli studi di settore, nel senso che associa giornate di didattica frontale a strumenti on line. Il corso ha previsto una forte interazione fra tutors e discenti e tra discenti e discenti costruendo la possibilità di interagire stabilmente in aula virtuale. Da segnalare anche il corso, realizzato totalmente utilizzando la metodologia e-Learning, rivolto a circa 600 dipendenti delle Commissioni tributarie in materia di “Acquisti di beni e servizi nella PA” che è iniziato nel mese di dicembre 2005, ed è terminato a febbraio 2006. Il principale obiettivo del corso è stato quello di analizzare il contesto normativo dei sistemi di approvvigionamento, evidenziando altresì le logiche, le modalità di funzionamento e gli strumenti messi a disposizione nell’ambito del programma per la razionalizzazione degli acquisti della PA, nonché la logica e gli strumenti operativi dell’e-Procurement applicato al settore pubblico. Dal punto di vista didattico il corso, articolato in 60 ore di lezione, è stato strutturato in moduli (ciascuno di essi ha previsto la trattazione di un argomento omogeneo e completo) e in unità didattiche per approfondire i 400 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA ALLEGATO I singoli aspetti trattati nel modulo. Il percorso formativo ha previsto la fruizione da parte dei discenti di un filmato durante il quale il docente approfondisce gli aspetti critici della materia. Quanto al profilo della valutazione della qualità relativa a dette iniziative, i risultati raggiunti nel 2005 appaiono positivi. Infatti la rilevazione, effettuata sui questionari di gradimento compilati dagli allievi al termine di ogni iniziativa formativa (circa 20.500, più del doppio rispetto a quelli analizzati nel 2004) ha fatto emergere un elevato livello di gradimento sugli aspetti didattici ed organizzativi dei corsi. In particolare, il 90% dei discenti ha giudicato complessivamente positivi gli aspetti inerenti la “progettazione” dei corsi; il dettaglio delle valutazioni ha evidenziato come siano stati particolarmente apprezzati gli aspetti di “utilità dei temi trattati per l’arricchimento personale e per la loro applicabilità al lavoro svolto” (95% di risposte positive). Positivo anche il giudizio sulle attrezzature didattiche e sull’organizzazione complessiva (95%). Il 90% dei partecipanti, inoltre, ha giudicato positivamente la chiarezza degli obiettivi iniziali dei singoli interventi formativi e la loro coerenza con gli obiettivi raggiunti a fine percorso. Tabella 2 - CONSUNTIVO 2005 ATTIVITÀ FORMATIVE ANNO 2005 Totali generali NUMERO EDIZIONI GIORNATE NUMERO ORE 1.189 5.577 38.915 PARTECIPANTI PREVISTI ORE-FORMAZIONE PREVISTE PARTECIPANTI EFFETTIVI ORE-FORMAZIONE EFFETTIVE 32.732 866.496 27.171 720.631 Nell’anno 2005, nel rispetto degli obiettivi pianificati, la Scuola si è impegnata nelle attività preordinate all’implementazione di un sistema di gestione per la qualità in coerenza con i requisiti della norma UNI ISO 9001:2000. L’esigenza principale di produrre un’offerta formativa di eccellenza che ha indotto la Scuola ad attivarsi in tale direzione, ha permesso il raggiungimento di un elevato standard gestionale-organizzativo utile per lo sviluppo di sinergie interne, realizzate coinvolgendo, anche sul piano emotivo, tutto il personale, nell’ottica della valorizzazione delle professionalità e del conseguimento di benefici in termini di trasparenza dei processi e conseguente maggiore serenità nello svolgimento dei compiti assegnati. In ultima analisi, in base alle risultanze della verifica ispettiva effettuata dall’ente DNV (Det Norske Veritas), il sistema di gestione, come documentato e applicato, ha soddisfatto le condizioni necessarie per l’ottenimento della certificazione di qualità in conformità della norma UNI ISO 9001:2000, in relazione a: progettazione ed erogazione di servizi formativi, in aula e a distanza, per il personale dell’Amministrazione dell’Economia e delle Finanze, delle altre Amministrazioni pubbliche e di soggetti esterni, in materie aziendali, economiche, giuridiche e tributarie. Analoga certificazione aveva ottenuto, nell’anno 2004, il Centro ricerche documentazione economico e tributaria a seguito della visita compiuta dall’Ente DNV (Det Norske Veritas), che ha verificato che il sistema di gestione qualità applicato dal CERDEF è conforme alla norma UNI ISO 9001:2000. Il 13 luglio 2005 l’Ente DNV ha effettuato la visita per il mantenimento della certificazione di conformità alle norme Internazionali UNI EN ISO 9001 che si è conclusa con esito positivo. 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 401 ALLEGATO I SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA Merita poi di essere segnalata la redazione, già a partire dal 2004, da parte del CERDEF – Centro Ricerche e Documentazione Economica e Tributaria – di una rivista mensile, offerta, sia on line all’indirizzo http://rivista.ssef (con aggiornamenti settimanali) che in copie cartacee, gratuitamente alle Università e agli operatori del diritto. L’idea è stata concepita all’interno del CERDEF, che ha avvertito l’esigenza di approfondire e discutere principalmente, ma non solo, l’essenza del diritto economico e tributario, di comprendere meglio il senso di una disciplina che si trova a praticare e a studiare. Novità importante, sostanzialmente inedita nel panorama delle riviste scientifiche che operano nello stesso settore, è il carattere storico-concettuale che questa iniziativa vuole avere. L’oggetto d’indagine della rivista è la storia dell’istituto giuridico, dalla sua origine sino ai giorni nostri. L’area d’indagine privilegia l’Italia e l’Europa, ma non prescinde da uno sguardo a 360 gradi sul mondo che l’attualissimo fenomeno geo-politico della “globalizzazione” impone. Ogni numero ospita interventi e approfondimenti su tematiche mensili particolarmente significative, per aprire una discussione sulle problematiche odierne ma, come detto, a partire da un punto di vista storico. Nel 2004 sono stati approfonditi temi quali Vanoni, la globalizzazione, la storia del tributo, il federalismo, il reato, liberalismo e liberismo, il mercato, l’ecologia, le società. Oltre all’approfondimento di un tema diverso ogni mese, la rivista segnala le più importanti novità di normativa, prassi, giurisprudenza e dottrina in materia economica e tributaria, che saranno puntualmente e tempestivamente approfondite e commentate. I PROGETTI SPECIALI DEL 2005 La Scuola ha realizzato particolari iniziative, anche sulla scorta di specifiche disposizioni normative, di portata innovativa e strategica mantenendo fermo l’obiettivo di concorrere alla valorizzazione delle professionalità ed, in ultimo, alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione quale perno centrale del sistema del Paese. Il corso-concorso unitario per il reclutamento di dirigenti e funzionari Nel 2005 la Scuola è stata impegnata nelle attività connesse all’attivazione e svolgimento dello speciale corso-concorso pubblico unitario, previsto dalla legge 311/2004 (legge finanziaria 2005), per l’assunzione di dirigenti e funzionari nel Ministero dell’Economia e delle Finanze e nelle Agenzie fiscali. Il carattere strategico e di assoluta novità di tale obiettivo, attestato dal suo inserimento quale obiettivo strategico assegnato alla Scuola dalla Direttiva per l’azione amministrativa e la gestione per il 2005, se, da un lato, concretizza per la Scuola un nuovo campo di azione, dall’altro indica chiaramente l’avvio di un percorso innovativo nelle politiche di reclutamento e selezione del personale. L’iniziativa, infatti, che non sostituisce le ordinarie forme di reclutamento, consentirà al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alle Agenzie fiscali di dotarsi, attraverso la formazione acquisita tramite mirati percorsi 402 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA ALLEGATO I di selezione e di formazione progettati appositamente, di risorse in grado di corrispondere con elevata qualificazione ai mutamenti normativi ed organizzativi ed alle nuove missioni assegnate nell’ambito del processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Ciò analogamente a quanto avviene in altri Paesi dell’Unione europea che da tempo adottano questo modello con il coinvolgimento delle proprie scuole di formazione. Il provvedimento che disciplina il concorso – decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze – è stato emanato in data 3 agosto 2005 e pubblicato sulla GURI n. 213 del 13 settembre 2005; successivamente è stata condotta un’articolata indagine sulla tipologia di personale legata al fabbisogno dell’Amministrazione economico-finanziaria e sui conseguenti requisiti richiesti ai concorrenti per la partecipazione alle procedure concorsuali. A seguito di ciò è stato predisposto e pubblicato nella GU – 4ª serie speciale n. 75 del 20 settembre 2005 – il bando di concorso. Parallelamente, nonostante la ristrettezza dei tempi, è stata messa a punto ed avviata una procedura informatica per l’invio delle istanze di iscrizione al concorso, che si è conclusa il 20 ottobre. Procedura che rappresenta un’importante novità gestionale per la Pubblica Amministrazione in generale e per la Scuola in particolare, con positive ricadute sul carico di lavoro del personale e sulla facilità di invio delle istanze per i candidati e notevoli vantaggi sia dal punto di vista dell’economicità, che della celerità e della precisione delle informazioni acquisite. Infatti, senza dedicare risorse umane alla ricezione e predisposizione del fascicolo cartaceo e al successivo data entry per ogni domanda (con tutto quello che ne consegue anche in termini di possibili errori di imputazione) e senza attendere l’arrivo delle raccomandate contenenti le domande cartacee, al momento stesso del termine di scadenza del bando si è avuto a disposizione un data base completo con tutte le informazioni aggiornate in tempo reale e pronte per essere utilizzate immediatamente per la predisposizione delle prove selettive o preselettive. Le problematiche tecniche sono state ridotte al minimo, mettendo a disposizione dei potenziali candidati anche un servizio di help in linea sia telefonico che tramite e-mail. Le operazioni di correzione degli elaborati si sono svolte con il metodo della lettura ottica, e ciò ha reso immediatamente disponibile la graduatoria con i candidati ammessi alle prove scritte che si sono svolte nelle giornate dal 20 al 22 febbraio 2006. Il progetto formativo “Made in Italy” Un’altra importante linea di intervento specificamente assegnata dal legislatore alla Scuola Superiore dell’economia e delle finanze riguarda lo sviluppo di attività di supporto formativo e scientifico particolarmente rivolte alla diffusione del “Made in Italy” per la promozione e la valorizzazione del prodotto italiano all’estero e il sostegno alla competitività delle nostre aziende sui mercati internazionali. In particolare, all’interno di un vasto programma di iniziative, sono stati sviluppati i seguenti filoni di attività. ❍ Corso per “Esperto nei processi di internazionalizzazione” Lo scopo del Master è quello di formare quadri specializzati destinati ad essere impiegati, presso piccole e medie imprese, consorzi e associazioni, in attività volte allo sviluppo degli scambi con l’estero e dei processi di internazionalizzazione delle 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 403 ALLEGATO I SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA ❍ ❍ ❍ ❍ ❍ ❍ 404 aziende. Si sono da poco svolte le prove orali, e a breve inizierà lo svolgimento del Master. Master per “Esperti in fiscalità e finanza internazionale d’impresa” Il Master in fiscalità e finanza internazionale d’impresa rappresenta un’iniziativa molto importante perché consente a trenta giovani neolaureati di acquisire, senza sostenere alcun onere finanziario, una profonda e completa conoscenza di tutte le tematiche di carattere fiscale e finanziario necessarie per supportare l’internazionalizzazione delle imprese. Attualmente il Master è articolato in due edizioni nella sede di Milano e in quella di Bari. Corso per “Esperto in tutela della proprietà intellettuale e risoluzione delle controversie commerciali internazionali” Il corso, mira a formare esperti nella protezione e gestione della proprietà intellettuale, diritti d’autore, marchi e brevetti, design, know how, negoziazione di contratti di licenza, contratti di franchising e sponsorizzazioni, risoluzione di controversie commerciali, da inserire presso imprese, associazioni, studi legali e banche. Corso post Laurea Advanced Business Diploma “Business Russia and east Europe” Si tratta di un corso post Laurea che ha lo scopo di formare venti export managers da inserire presso piccole e medie imprese, consorzi, banche e associazioni, in attività volte allo sviluppo degli scambi con l’estero e dei processi di internazionalizzazione delle aziende soprattutto verso i mercati dei Balcani e dell’ Europa Orientale. Corso di formazione per conciliatori italiani in collaborazione con la Camera di Commercio italo - cinese e la Camera Arbitrale di Milano. Il corso breve di Alta formazione è rivolto a partecipanti estremamente qualificati, in massima parte avvocati di contrattualistica internazionale. Si è trattato di un primo intervento formativo mirato alla formazione dei conciliatori italiani, al quale si suggerisce di dare un seguito coinvolgendo anche dei conciliatori cinesi. Il progetto di formazione è rientrato tra gli strumenti maggiormente efficaci per la tutela della proprietà intellettuale e del Made in Italy, e per dirimere, in modo più veloce e meno oneroso, casi di contestazioni in joint-venture italo-cinesi, controversie commerciali, ecc. Il corso si è collocato nell’ambito dell’accordo sottoscritto a dicembre 2004, durante la missione del Presidente Ciampi in Cina, finalizzato alla creazione della Camera di Conciliazione per la risoluzione delle controversie commerciali fra imprese italiane e cinesi. Corso di Alta formazione “Society and Economy in Contemporary China” La SSEF in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e con l’Università di Chongqing (Cina) propone un corso di Alta formazione il cui obiettivo è quello di creare figure professionali capaci di affrontare con consapevolezza e competenza la gestione di attività, progetti e iniziative nell’ambito del processo di radicamento in Cina da parte dell’organizzazione di appartenenza, sia questa un’impresa o un’istituzione. A tale scopo, il corso offre ai partecipanti una approfondita conoscenza del contesto culturale, del tessuto socio-economico e del rispettivo quadro legale. Corso di formazione sul “Sistema Italia” Alla SSEF è affidata la realizzazione di un progetto formativo rivolto al personale, ai docenti, ai dirigenti, ai quadri e ai funzionari della Scuola del Partito Comunista Cinese (SPCC), nonché al personale di Amministrazioni pubbliche facenti capo alla suddetta Scuola, finalizzati a consentire una conoscenza dell’Italia ed a promuovere 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA ALLEGATO I scambi culturali tra l’Italia e la Repubblica Popolare Cinese. In linea di massima il progetto avrà una durata di tre anni e vedrà il coinvolgimento di circa 240 funzionari della SPCC. Il corso si svolge a Roma presso la sede della SSEF ed è ormai giunto alla terza edizione; la prima si è svolta dal 16 maggio 2005 al 3 giugno 2005 e la seconda dal 16 novembre 2005 al 6 dicembre 2005. Tale iniziativa è risultata nuova nell’ambito della tradizione didattica della Scuola in quanto rivolta ad allievi stranieri provenienti da un Paese di antichissima civiltà ma profondamente diversa dalla nostra. Si tratta di un progetto complesso al quale la Scuola intende contribuire assieme a partner istituzionali – quali le Amministrazioni e gli organismi direttamente interessati, con particolare riferimento al Ministero per le Attività Produttive e l’Istituto per il Commercio Estero (ICE), ai programmi di promozione all’estero del “Sistema Italia” – ed attraverso il più ampio coinvolgimento, a tutti i livelli di territorialità, dei principali attori dello sviluppo locale. Questa iniziativa si innesta sulla strategia di internazionalizzazione dei propri servizi intrapresa dalla Scuola già da alcuni anni e che le ha permesso di allacciare rapporti di collaborazione con prestigiose istituzioni di Paesi stranieri. Il programma straordinario di qualificazione e formazione sul catasto Un’altra linea di azione, che si affianca a quelle tradizionali, distinguendosene tuttavia per la specificità del bacino d’utenza ed articolazione dei contenuti, affidata dalla legge alla Scuola è quella concernente la realizzazione di un programma straordinario di qualificazione continua e ricorrente e di formazione mirata e specialistica del personale dell’Amministrazione finanziaria e delle Agenzie fiscali per le finalità connesse all’azione di contrasto di fenomeni di elusione fiscale e di tutela della fede pubblica, con riferimento al divieto di utilizzazione illecita dei documenti, dei dati e delle informazioni catastali e ipotecarie. Al programma potrà partecipare anche il personale designato da Enti locali o altri Enti pubblici. Il Progetto “Il federalismo fiscale” La Scuola Superiore dell’Economia e Finanze ha recentemente siglato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica – un accordo per l’attuazione di uno specifico e articolato progetto formativo denominato: “Il federalismo fiscale: le entrate delle Amministrazioni regionali e locali”. L’iniziativa prende avvio dalla modifica del Titolo V della Costituzione che, come noto, ha introdotto nuovi principi in tema di finanza pubblica e modificato le strutture dei sistemi finanziari delle Regioni e degli Enti locali che dovranno finanziare le spese per l’esercizio delle proprie funzioni con entrate proprie, prevalentemente di carattere tributario. Questo obiettivo necessita per la sua migliore realizzazione di un adeguato piano formativo per la qualificazione professionale degli amministratori, dirigenti e funzionari addetti alla gestione delle entrate tributarie. Il progetto si propone di sviluppare un’azione formativa ad ampio raggio diretta a coprire tutti gli aspetti ordinamentali e gestionali delle entrate delle Amministrazioni re- 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005 405 ALLEGATO I SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA gionali e locali, ivi incluso l’aggiornamento sulle principali evoluzioni della normativa riguardante il settore della finanza locale ed è rivolto a 8 Regioni e 36 Province e a 2.576 Comuni. L’offerta formativa prevede due tipi di modalità di erogazione dei corsi: frontale in aula ed e-Learning, cioè a distanza. In particolare, in questo primo periodo, per ogni capoluogo delle otto Regioni interessate sono state attivate cinque tipologie di corsi sulla base dei seguenti programmi: i profili costituzionali dei sistemi finanziari delle Regioni e degli Enti locali; gli effetti dello statuto del contribuente sulla disciplina dei tributi comunali e sul rapporto tra Amministrazione locale e contribuente; ❍ l’imposta comunale sugli immobili; ❍ l’imposta comunale sulla pubblicità, la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e la tassa occupazione spazi ed aree pubbliche; ❍ l’attività impositiva degli Enti locali ed il sistema sanzionatorio. ❍ ❍ 406 9° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • 2005